Lungomare Spadazzi, al via i lavori per il parcheggio di via Latina
(Rimini) Prenderanno il via in questi giorni i lavori di realizzazione del nuovo parcheggio a raso a servizio del lungomare Spadazzi a Miramare, opera che fa parte della strategia di riorganizzazione della mobilità e della sosta legata al tratto 8 Parco del Mare, progetto che passo dopo passo continua a prendere forma rigenerando il waterfront della città. La Giunta nella seduta di ieri ha approvato ieri il progetto esecutivo dell'intervento che consentirà di mettere a disposizione dell'area nuovi 46 posti auto, attraverso l'adeguamento di uno spazio di 1.300 mq che nasce all'incrocio tra il Lungomare Spadazzi e Via Latina. Con la realizzazione dell'opera, che va ad integrarsi con la riorganizzazione della sosta prevista sul viale delle Regine e sulle vie perpendicolari, si andrà quindi a rispondere alla domanda di parcheggi a servizio del Lungomare Spadazzi, che sarà pedonalizzato e liberato dalle auto.
L'intervento sarà realizzato attraverso l'utilizzo di materiali a ridotto impatto ambientale, così come indicato dalle linee guida progettuali del Parco del Mare. Il sottofondo del parcheggio sarà in calcestruzzo drenante (lo stesso utilizzato, ad esempio, per il lato nord del parcheggio Tiberio) che consentirà di conservare la permeabilità dei suoli e favorire il defluire delle acque meteoriche. Dal punto di vista degli arredi verdi, saranno aumentate le alberature in modo da garantire zone di ombreggiamento, con un conseguente miglioramento del comfort urbano e del microclima. Gli alberi e la vegetazione serviranno per la mitigazione ambientale e paesaggistica. Saranno inoltre mantenute le alberature di pregio già presenti nell'area. Al parcheggio si accederà da viale regina Margherita mentre sono previste tre uscite su viale Latina, in modo da non intralciare i flussi di traffico esistenti. I lavori, che prevedono un investimento a carico del Comune di circa 320 mila euro e che inizieranno a giorni, sono stati affidati alla ditta già incaricata di eseguire le opere sul lungomare, in quanto interventi supplementari delle opere già appaltate di Infrastruttura verde urbana del Parco del mare (Tratto 8 Lungomare Spadazzi).
Federmoda: i fondi stanziati non bastano
(Rimini) “Le nostre attività, seppur non oggetto di attenzione diretta dei Dpcm ad esclusione di quelle ubicate in zona rossa o arancione, non possono stare aperte senza prospettive”. Lo ribadisce Giammaria Zanzini, referente di Federmoda-Confcommercio della provincia di Rimini e consigliere nazionale. “Vanno aiutate perché se non supereranno questo momento, il problema non sarà solo il nostro. Anche per i negozi nelle zone gialle servono contributi a fondo perduto, liquidità dalle banche, sospensione degli affitti o una rimodulazione del canone spronando i proprietari ad un abbassamento riducendo le imposte sugli immobili, condono tombale sui versamenti tributari e contributivi e la sospensione delle fatture delle utenze di luce, acqua e gas. Per il settore è indispensabile detassare o rottamare le rimanenze di magazzino, così come sono urgenti e improrogabili sono la sospensione dei mutui e dei leasing bancari e la prosecuzione della CIGD fino a tutto il 2021. Altrimenti non ci sarà più un futuro per queste attività, che presidiano le nostre strade, vie e piazze. La moda non può essere affossata”, attacca Zanzini.
“Queste richieste trovano fondamento in una crisi profonda del settore. I negozi di moda hanno una grande particolarità rispetto a gran parte del resto del mercato: vivono di collezioni stagionali, che vengono ordinate otto mesi prima dell’arrivo dei prodotti in store e hanno investito ingenti capitali in merce che, a questo punto e con ogni probabilità, resterà ferma - come nella primavera - negli scaffali. In questo 2020 tutti gli imprenditori del retail in forte asfissia di liquidità: hanno poco e quasi esclusivamente in sconto con margini bassissimi e hanno contratto debiti. Con il primo lockdown la merce che non abbiamo potuto vendere è rimasta in magazzino, poi si è aggiunta una ripresa stentata e condizionata dalla paura e dal disagio economico delle famiglie che si ritrovano un reddito disponibile basso. In più, il massiccio uso dello smart working, la mancanza di fiere, congressi, feste e cerimonie, a cui si sono aggiunte le chiusure serali di ristoranti e i locali e quelle di piscine e palestre che hanno inciso anche su abbigliamento sportivo, hanno formato un combinato disposto micidiale”.
Le nuove stime riferite al comparto moda e tessile per il 2020 “è impietoso: si prefigura la chiusura di 20mila punti vendita (dai 17mila previsti con le stime di marzo), con 50mila addetti in meno e una perdita di 20 miliardi di euro di business. Il Decreto Rilancio prevede risorse per 45 milioni destinate al sistema moda e alla filiera, ma la somma è totalmente insufficiente, deve essere moltiplicata almeno dieci volte per essere efficace. Null’altro è previsto nel DL Ristori. La visione miope di questi provvedimenti si riscontra ogni giorno: l’ultima arriva dal DL Ristori bis che contiene i sostegni per le attività chiuse in zona rossa o arancione, dai quali sono stati esclusi i negozi di calzature per adulti “colpevoli” di avere lo stesso codice Ateco di quelli per bambini che possono rimanere aperti. Fare riferimento ai meri codici Ateco, anziché guardare alla grave crisi del comparto nel suo complesso, è un errore clamoroso a cui si deve subito porre rimedio. È difficile digerire questi provvedimenti quando i commercianti hanno investito importanti risorse per andare avanti rispettando protocolli e linee guida. Abbiamo investito anche in formazione e digitalizzazione, ma purtroppo l’impennata dell’e-commerce è stata diretta esclusivamente sui grandi brand multinazionali. Vero è che sono aumentate le richieste di licenze per la vendita online anche dei negozi di prossimità, ma un conto è avere la possibilità, un altro è riuscire a strutturarsi su larga scala e a concorrere con colossi che hanno dalla loro anche il pagamento delle imposte in stati esteri a condizioni molto più favorevoli di quelle italiane. Dobbiamo continuare a sensibilizzare le istituzioni, comprese quelle europee che devono assolutamente immettere denaro e revocare le misure straordinarie per la contabilizzazione dei prestiti bancari, ma anche chi fa acquisti, perché capisca l’importanza dei negozi di prossimità per l’intero tessuto sociale. Per questo ripeteremo la protesta simbolica dello spegnimento delle luci tutti i sabati: è l’unico segnale che possiamo dare e andremo avanti finché non ci saranno sostegni concreti”.
Manutenzione caldaie, attenzione alle truffe
(Rimini) I primi freddi e l’accensione del riscaldamento nelle case sembra aver nuovamente stimolato la pratica scorretta di venditori di forniture energetiche che si qualificano come rappresentanti di Sgr Luce e Gas. In questi ultimi giorni le segnalazioni si stanno moltiplicando, sia al call center che sui social network. In modo particolare la zona di Santarcangelo a Villaggio Flora, via Roncaglia e limitrofe, in zona Montevecchi, via Felici e diverse altre. A rendere noto il fatto è la stessa Sgr, che ribadisce: "nessun incaricato dell’azienda visita a domicilio i propri clienti senza aver prima convenuto e definito un appuntamento. Tanto più in questi mesi, a tutela della sicurezza dei dipendenti e degli utenti, si cerca di limitare al massimo le visite a domicilio e nel caso si incoraggia la visita a uno degli sportelli al pubblico della rete di Sgr sul territorio o agli Energy Point, dove sono adottate tutte le prescrizioni per un colloquio in piena sicurezza. In alternativa, a disposizione il numero verde 800.900.147 o informazioni sul nuovo sito sgrlucegas.com". A ogni modo Sgr Luce e Gas intende tutelarsi da questa attività fraudolenta. Potrebbe trattarsi di una pratica commerciale scorretta, ma anche nascondere la volontà di malintenzionati di carpire l’attenzione dei cittadini su temi in questo periodo di attualità, come l’accensione dei termosifoni, con intenzioni ben diverse e pericolose.
Back to sport, 527 richieste
(Rimini) Sono 527 le domande ammesse a contributo relativo al progetto ‘Back to Sport - voucher per le famiglie’, nato per favorire lo svolgimento dell’attività sportiva dilettantistica dei più giovani. Un supporto importante per un numero consistente di famiglie riminesi che quest’anno si è concretizzata nell’emissione di 805 voucher, per un importo complessivo di oltre 93 mila euro. L’iniziativa fa parte di un unico contenitore, ‘Back to Sport’, nato per favorire l’attività sportiva di base, che racchiude tre distinte iniziative: “Borsa di sport - voucher famiglie”, “Voucher associazioni sportive” e “Ripartiamo in sicurezza”. Un’azione integrata messa in campo dall’Assessorato allo Sport per l’incentivazione e la promozione della pratica dell’attività sportiva, che rischia di essere compromessa dopo l'emergenza sanitaria.
“Back to sport - borsa di sport - voucher famiglie” è un sostegno economico alle famiglie in condizioni di disagio economico, che consente la prosecuzione dell'attività sportiva ai più giovani. Iniziative che fanno seguito alla delibera approvata lo scorso 3 giugno, con la quale la Giunta Regionale ha concesso 3 milioni di euro da trasferire agli Enti locali, intendendo contribuire anche al sostegno dei bilanci delle associazioni, messe a dura prova in questo difficile periodo. Il valore del voucher è di 150 euro ed aumenta in base al numero dei figli che praticano sport.
Con “Back to sport - voucher associazioni sportive”, l’amministrazione invece vuole destinare altre risorse alle associazioni sportive, attraverso il percorso previsto dall’apposito bando regionale. Infine il progetto “Back to sport - ripartiamo in sicurezza”, un contenitore virtuale di incontro tra la domanda e l’offerta, cioè tra i bambini e i ragazzi residenti a Rimini (nati tra il 2004 e il 2014) e le associazioni sportive, che mettono a disposizione un periodo di prova di due settimane.
Misano, manutenzione al "drago" dello stadio
(Rimini) Sono in corso i lavori di manutenzione alla tensostruttura dello stadio Santamonica di Misano, previsti dall’ampio piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022. L’intervento, oltre ad onorare la periodica verifica sullo stato della copertura della tribuna, l’ormai famoso ‘drago’, ormai elemento distintivo del territorio, quest’anno riguarda anche la manutenzione dei piloni in acciaio che sostengono le funi.
“Tenere in ordine le strutture sportive è una nostra priorità – il commento di Filippo Valentini, Assessore allo Sport – e l’Amministrazione conferma le somme destinate a questi interventi che garantiscono il pieno utilizzo per le società del territorio. In particolare, siamo tutti affezionati alla copertura, da oltre un ventennio orizzonte dal rettilineo dell’adiacente circuito e che rende davvero unico il nostro stadio, fra i simboli che rendono riconoscibile Misano”. Per quanto riguarda lo stadio, il Comune di Misano è candidato anche all’assegnazione di 600mila euro del ‘Bando Periferie’ per mettere mano alla pista di atletica e all’impianto di illuminazione con un progetto per l’efficientamento energetico.
11 novembre
Per non diventare arancioni | Minacce al sindaco | Allarme rosso
Sindaci minacciati, la solidarietà di Bonaccini
(Rimini) "Diversi sindaci in questi giorni hanno ricevuto lettere di minaccia indegne. Una simile lettera è stata recapitata anche a me e prontamente ho contattato le autorità competenti. Come ribadito questa mattina al sindaco di Ferrara, anche a Gian Carlo Muzzarelli sindaco di Modena, Andrea Gnassi sindaco di Rimini, Michele De Pascale sindaco di Ravenna e Gian Luca Zattini sindaco di Forlì, vanno la solidarietà e la vicinanza mia e di tutta la Regione. Istituzioni e comunità regionale stiano unite contro chi semina odio. Mi auguro vengano individuati prima possibile i responsabili", è il commento del presidente della Regione Stefano Bonaccini.
Sindaci minacciati, la solidarietà della Lega
(Rimini) "La mia totale solidarietà, anche a nome della Lega Romagna, ai Sindaci di Forlì Gian Luca Zattini, di Rimini Andrea Gnassi, di Ravenna Michele De Pascale e di Modena Gian Carlo Muzzarelli che hanno ricevuto, in queste ore, una lettera con gravi minacce a firma ‘Nuove Brigate Rosse’. Ieri, 9 novembre, una missiva simile per contenuti era stata inviata anche al sindaco di Ferrara, Alan Fabbri. Siamo di fronte a gesti molto gravi su cui mi auguro siano fatte accurate indagini e immediata chiarezza per stroncare sul nascere eventuali attività eversive e per garantire la tranquillità dei nostri territori". Così il Segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, in una nota.
Minacce, la solidarietà della Cgil
(Rimini) La Cgil di Rimini esprime "sostegno e solidarietà al sindaco Andrea Gnassi e agli altri Sindaci dell'Emilia Romagna nei confronti dei quali è stato rivolta una gravissima intimidazione la cui natura dovrà essere indagata dalla Magistratura. E' inaccettabile che forze oscure tornino a riemergere tentando di minare con minacce violente la libertà e la convivenza pacifica dei cittadini e dei loro rappresentanti istituzionali".
Minacce a Gnassi, il commento della Cisl Romagna
(Rimini) "Le minacce ricevute dai sindaci di Ravenna, Rimini, Forlì e Ferrara sono totalmente inaccettabili. Come Cisl Romagna esprimiamo solidarietà e vicinanza ai sindaci, che in una situazione economica e sociale difficile stanno cercando in tutti i modi di aiutare i loro concittadini. E’ da condannare ogni attacco alle fondamenta democratiche delle nostre Istituzioni, che ci riportano pericolosamente indietro nel tempo. Ora come allora il nostro Paese va difeso insieme, con ritrovata unità, respingendo ogni vile attacco" è il commento della Cisl Romagna alla notizia delle minacce ricevute dai sindaci dei capoluoghi romagnoli.