(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 159.472 casi di positività, 1.129 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.913 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,3%.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 639 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 203 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 392 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 47,3 anni.

Su 639 asintomatici292 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing118 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 10 con gli screening sierologicitramite i test pre-ricovero. Per 211casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 247 nuovi casi; a seguire Ravenna (162), Rimini (134), Modena (120), Piacenza (111), Ferrara (101), Reggio Emilia (75), Parma (60). Quindi Cesena e Forlì (entrambi 40) e Imola (39).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.913 tamponi, per un totale di 2.469.690. A questi si aggiungono anche 365 test sierologici e 4.166 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.779 in più rispetto a ieri, di cui 220 a Rimini. Il totale dei guariti sale dunque a quota 94.188.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi scendono a 58.025 (-1.721 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 55.015 (-1.630), quasi il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 71 nuovi decessi: 9 a Piacenza (sei donne di 72,78,91, due di 93 e una di 98 anni; tre uomini di 80,86 e 90 anni), 5 a Parma (due donne di 78 e 94 anni e tre uomini di 90,92 e 96 anni ), 3  in provincia di Reggio Emilia (due donne di 86 e 89 anni e un uomo di 80 ), 4 nel modenese (tutti uomini, rispettivamente di 63,70,74 e 82 anni ), 22 a Bologna (otto donne: due di 66 anni, le altre di 68,82,90, 93,94 e 95 anni; quattordici uomini di 67,73,79,80,82, due di 83, uno di 85, due di 86, poi di 88, 90,94 e 97 anni), 6 a Imola (quattro donne rispettivamente di 87,88,93 e 96 anni e due uomini di 73 e 88); 4 a Ferrara (due donne di 82 e 89 anni e due uomini di 85 e 86), 4 a Ravenna (due donne di 93 e 95 anni e due uomini di 81 e 83), 2 a Forlì-Cesena (due donne di 76 e 87 anni ) e 9 a Rimini (quattro donne di 87,88,89 e 98 anni; cinque uomini di 56, 83, 84,87,88 anni). 3 decessi (avvenuti a Piacenza, Ravenna e Rimini) riguardano persone residenti o domiciliate fuori regione.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.259.

Stabili i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che sono 207 (-3 rispetto a ieri), mentre calano (-88) quelli negli altri reparti Covid, complessivamente 2.803.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 18 a Reggio Emilia (-1), 45 a Modena (+5), 53 a Bologna (-2), 5 a Imola (-2), 16 a Ferrara (-1), 19 a Ravenna (+1), 3 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (invariato) e 18 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 14.641 a Piacenza (+ 111 rispetto a ieri, di cui 23 sintomatici), 12.454 a Parma (+60, di cui 45 sintomatici), 22.175 a Reggio Emilia (+75, di cui 26 sintomatici), 28.969 Modena (+120, di cui 89 sintomatici), 31.609 a Bologna (+247, di cui 89 sintomatici), 5.088 casi a Imola (+39, di cui 19 sintomatici), 8.298 a Ferrara (+101, di cui 27 sintomatici), 11.577 a Ravenna (+162, di cui 79 sintomatici), 5.560 a Forlì (+40, di cui 25 sintomatici), 5.415 a Cesena (+40, di cui 23 sintomatici) e 13.686 a Rimini (+134, di cui 45 sintomatici). 

(Rimini) Nella settimana dal 14 al 20 dicembre si sono verificate infatti 2.893 positività su un totale di 35.582 tamponi, con una incidenza dunque del 8,1 per cento, sostanzialmente in linea col dato della settimana precedente; incidenza che resta al di sotto della media nazionale (slide 4 del bollettino allegato). Su questo specifico indicatore si registra, nell'ultima settimana, un lieve calo su tutti i territori salvo Forlì (slide 5), mentre si registra un lieve aumento, quanto all'indicatore delle positività su popolazione residente (slide 7) in tutti i territori tranne Ravenna che invece continua col trend di calo. La percentuale di asintomatici media romagnola è sul 49 per cento, con Rimini e Ravenna superiori al 50 per cento (slide 8). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 6) entro le 48 ore si attesta sul 78 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, a fine della scorsa settimana la quota di 574 ricoveri (più 30 rispetto alla settimana precedente) mantiene l'azienda oltre il livello rosso del Piano ospedaliero Covid; stazionarie in valore assoluto le terapie intensive mentre è in calo la loro percentuale rispetto al totale dei ricoveri (slide 13), la percentuale dei ricoverati in terapia intensiva resta inferiore a quella media regionale.

"Gli indicatori restano su un livello di stazionarietà - commenta il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini - e non dobbiamo dimenticare che questi indicatori, per la realtà romagnola, sono migliori rispetto a quelli di altri territori. Questa realtà non deve però 'consolarci' ne' tantomeno distogliere il nostro impegno dall'azione costante che stiamo mettendo in campo, e dalla prevenzione. E' indispensabile, ad esempio, che i ricoveri calino, come già detto, anche in vista dell'infuenza stagionale. Perciò torno a ribadire quanto sia fondamentale rispettare le misure di precauzione previste, a partire da distanziamento, uso della mascherina e igiene delle mani. E' importante per noi stessi e per aiutare gli operatori del Sistema sanitario che da oltre dieci mesi stanno lavorando senza sosta".

(Rimini) Prende concretamente forma il prolungamento, per tutto il 2021, di Rimini Open space e dell'esenzione della Cosap. Il pacchetto di misure a sostegno dei pubblici esercizi per contenere le conseguenze economico finanziare della diffusione dl Covid-19. La Giunta ha infatti approvato le indicazioni operative per la presentazione delle richieste di occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi. Ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2021.

In sintesi, le indicazioni approvate riguardano innanzitutto la superficie massima concedibile in aumento sarà determinata sommando la superficie di somministrazione dei locali privati a quella autorizzata su suolo pubblico nell'anno precedente; il totale ottenuto sarà ridotto del 50%; le superfici dei locali adibite alla somministrazione saranno dichiarate mediante dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. Fermo restando la compatibilità delle occupazioni con il Codice della strada e con le condizioni del traffico e della viabilità delle zone interessate.

Al fine di garantire l'occupazione in condizioni di sicurezza, sulla sede stradale l'occupazione del suolo pubblico potrà estendersi limitatamente agli spazi precedentemente disciplinati dall'Amministrazione comunale con appositi provvedimenti; per delimitare l'occupazione dalle corsie adibite al traffico veicolare, dovranno essere collocate fioriere secondo il modello stabilito dalla Giunta comunale; sulle fioriere o in prossimità delle stesse dovrà essere apposta anche in forma adesiva segnaletica di delimitazione speciale di ostacolo.

L'istanza per richiedere il suolo pubblico dovrà essere corredata di planimetria e di dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà firmata dal richiedente o da tecnico incaricato in cui, oltre al rispetto delle disposizioni del vigente Codice della Strada, si dovrà dichiarare che l'occupazione non andrà a collocarsi sugli attraversamenti pedonali, in corrispondenza delle fermate dell'autobus o in corrispondenza di passi carrabili e che la stessa non occluderà il libero ingresso nei negozi, nelle abitazioni, nei cortili ecc... e che sarà collocata ad almeno 5 metri dalle intersezioni stradali.

Il fronte delle occupazioni che saranno richieste in ampliamento sulle aree precedentemente adibite a stalli di sosta non potrà estendersi oltre al fronte precedentemente autorizzato. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà presentate nonché le concessioni rilasciate verranno prontamente trasmesse alla Polizia Municipale e all'Ufficio Arredo Urbano per le verifiche e i provvedimenti di competenza. In caso si verifichi l'occupazione difforme da quanto indicato, si potrà procedere con la decadenza e il diniego,in applicazione del Regolamento per l'applicazione del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche.

 "Si tratta di azioni- spiega Jamil Saedegholvaad, assessore alle attività economiche del Comune di Rimini – mirate alle piccole imprese e in particolare ai pubblici esercizi, bar e ristoranti, oggi particolarmente colpiti dalle nuove disposizioni per il contenimento della pandemia introdotte dal Governo, ma che già quest'estate hanno dimostrato capacità di organizzazione e di reazione. Dopo le prime positive esperienze, abbiamo deciso di prolungare queste opportunità anche per tutto il 2021. Le indicazioni appena approvate sono importanti, perché danno concretezza ai progetti di rilancio economico della nostra città, dando anche un segnale di speranza e fiducia per l'immediato futuro".

 

(Rimini) In occasione della Conferenza dei servizi di ieri mattina, il Comune di Rimini ha ribadito il proprio parere negativo alla realizzazione della centrale eolica offshore al largo d Rimini. Le motivazioni della contrarietà sono state formalmente elencate nel documento trasmesso dall'Amministrazione Comunale al Ministero dei Trasporti e alla Capitaneria di Porto, anche ad integrazione rispetto al parere inviato precedentemente. 

Il Comune di Rimini, sulla base della Legge regionale e del Regolamento Urbanistico Edilizio comunale, per la definizione del suo parere si è avvalso dell'operato della Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio, organo consultivo cui spetta l'emanazione di pareri, obbligatori e non vincolanti, sugli aspetti compositivi ed architettonici degli interventi ed al loro inserimento nel contesto urbano, paesaggistico e ambientale. Appare impropria la scelta di collocare in uno spazio marittimo davanti alla costa di maggior richiamo turistico a livello nazionale l'unico impianto eolico off shore che permetta all'Italia di raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima per il 2025. Rimini rappresenta un luogo a forte vocazione turistica che non può tollerare un impatto sul paesaggio di questo tipo. Il paesaggio, per la comunità riminese, non è un valore negoziabile. Non convince inoltre la riconfigurazione del posizionamento degli aerogeneratori con un lieve allontanamento dalla costa rispetto a quanto previsto nel primo progetto poiché rimane comunque troppo impattante in termini visivi e sempre, pesantemente, in termini di limitazione di spazi per la pesca. 

Altra preoccupazione espressa dal Comune di Rimini nel suo parere riguarda la relazione tra campo eolico e attività della pesca e della marineria, per il quale "si esprime grave allarme per il minor grado di sicurezza per la navigazione delle imbarcazioni delle imprese di pesca e non solo, in quanto la presenza del campo eolico off-shore comporta la collocazione di nuovi ostacoli, disposti su un'area molto estesa (il progetto ridimensionato corrisponde a circa il 14,10% dell'area marina compresa tra le 5 e le 12 miglia di competenza della Capitaneria di Porto)  e sulle principali rotte di navigazione. In particolar modo, si ritiene che i maggiori rischi per la sicurezza della navigazione possano riguardare le ore notturne, il periodo invernale e le condizioni meteo-marine sfavorevoli o con scarsa visibilità. 

Infine, sempre considerando l'impatto della centrale eolica offshore sulla pesca e sulla marineria di Rimini, si sottolinea che ciò andrebbe a danno di un comparto che conta 90 imbarcazioni da pesca, 300 persone imbarcate ed una filiera ittica in provincia che vanta 450 imprese ed un export pari a 29,6 milioni di euro, posizionato al sesto posto in Italia secondo il VII rapporto di Unioncamere sull'Economia del Mare. La realizzazione del progetto entro le 12 miglia nautiche infatti porterebbe ad una ulteriore riduzione dell'area di pesca, in un ambito già soggetto a restrizioni e vincoli che ne limitano sensibilmente l'attività lavorativa da parte delle imprese del settore marittimo. 

(Rimini) Il presidente della Provincia Riziero Santi ha firmato il decreto che approva il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento di  ripristino del ponte sul fiume Marecchia lungo la SP 14 Santarcangelo. Approvato quindi il progetto di fattibilità, a breve farà seguito il progetto esecutivo del primo stralcio per l’importo di 1.280.000 euro, di cui 900.000 finanziati con risorse proprie

“Puntuali sulla tabella di marcia – dichiara il presidente Santi - ho firmato ieri, e quindi entro l’anno come programmato, il decreto di approvazione del progetto per l’intervento definitivo di messa in sicurezza del Ponte Verucchio. Dopo avere trovato, nei mesi scorsi, la copertura finanziaria di 1,28 milioni di euro e avere dato l’incarico ad un progettista, avevamo preso impegni precisi: approvazione del progetto esecutivo entro il 2020 e avvio della gara entro gennaio 2021, i lavori in primavera 2021 per la riapertura nel doppio senso di marcia. Così sarà. Nel frattempo stiamo anche lavorando per il finanziamento del terzo stralcio, un altro milione circa, per il completamento dell’opera con il miglioramento sismico. I contatti con la Regione sono già in corso da qualche mese e presto si dovrebbe arrivare ad una soluzione.”

(Rimini) L’Emilia-Romagna è pronta a tornare in classe il prossimo 7 gennaio. Grazie a un piano condiviso con scuole e territori che prevede l’utilizzo di altri 172 autobus urbani ed extraurbani, per un totale di 522 bus 10 milioni di chilometri di servizi aggiuntivi, e orari d’ingresso rimodulati dove necessario. Ci sono quindi tutte le condizioni affinché il 75% delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori emiliano-romagnolepossano tornarea fare lezione in presenza, così come previsto dal Dpcm dello scorso 3 dicembre.

Si tratta del risultato del lavoro svolto in queste settimane da Regione, aziende e agenzie di trasporto pubblico locale e direzioni scolastiche, all’interno dei nove tavoli provinciali coordinati dai Prefetti, che hanno definito la nuova organizzazione dei trasporti e degli orari scolastici su tutto il territorio regionale. Il nuovo piano operativo dell’Emilia-Romagna – che sarà trasmesso al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei prossimi giorni – è stato presentato oggi in video conferenza stampa dall’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, dall’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni e, collegati da remoto, dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari e dal Prefetto di Bologna, Francesca Ferrandino, in rappresentanza anche degli altri Prefetti della regione.

“Siamo molto soddisfatti- commenta l’assessore Corsini- perché dopo un lungo confronto in tutto il territorio abbiamo tenuto insieme le necessità di due sistemi complessi come quello dei trasporti e della scuola. Un lavoro dove la Regione ha sempre avuto un ruolo proattivo, fatto di monitoraggio, analisi e soluzioni condivise che oggi ci permette di presentare una risposta a livello regionale per la ripartenza della didattica in presenza e in sicurezza per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Anche a nome del presidente Bonaccini, che ha sempre posto la scuola al primo posto fra le priorità, vogliamo ringraziare i Prefetti e l’Ufficio scolastico regionale per il risultato raggiunto con le aziende e le agenzie di Tpl del territorio- chiude l’assessore-, che da settembre sono impegnate senza sosta a potenziare sempre più l’offerta, per continuare a garantire, anche in un momento così delicato, il diritto alla mobilità e all’istruzione in sicurezza a tutti i nostri studenti”. 

“Il sistema regionale della scuola ha lavorato per garantire il livello massimo di presenza così come previsto dal Dpcm- sottolinea l’assessora Salomoni- e l’Emilia-Romagna è pronta e operativa per la riapertura delle scuole il 7 gennaio 2021, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza. C’è però un’altra esigenza sulla quale vogliamo iniziare a lavorare da subito: il recupero delle attività formative e sociali delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Rinnovo il ringraziamento più sentito ai Prefetti, che hanno coordinato questa fase cruciale, alle Agenzie di trasporto, all’Ufficio scolastico regionale e per suo tramite a tutte le scuole e i Provveditori. L’Emilia-Romagna vuole riaprire ed è pronta a farlo”, chiude l’assessora. 

Diritto alla mobilità: oltre 500 bus in più e 10 milioni di chilometri per viaggiare in sicurezza. Per quanto riguarda i trasporti, a fronte della capienza massima possibile dei mezzi, fissata al 50%, da gennaio a giugno 2021 saranno messi in strada altri 172 autobus urbani ex extraurbani, oltre a 7 milioni e 600 mila chilometri in più per i bus già in circolazione. Un potenziamento del serviziodal valore complessivo di circa 23 milioni di euro che rafforza quanto già fatto dall’inizio dell’anno scolastico, grazie anche ai contratti con i privati, con 522 autobus aggiunti alla flotta tradizionale e oltre 10 milioni km integrativi.

Nel dettaglio i servizi aggiuntivi sono così distribuiti per provincia: a Bologna sono destinati 88 autobus e oltre 1 milione e 100mila km in più, la provincia di Piacenza disporrà di altri 58 bus e 750mila km, al territorio di Parma andranno 62 mezzi e oltre 605mila km, un potenziamento per 1 milione di km e 55 mezzialla provincia di Reggio Emilia, a Modena 65 autobus e 1 milione e 300mila kme al bacino di Ferrara 38 bus e 474mila e 500 km. Per quanto riguarda la Romagna sul territorio di Ravenna ai aggiungono 55 mezzi e oltre 805mila km, 54 bus e più di 820mila km a Forlì-Cesena mentre il potenziamento previsto per la provincia di Rimini conterà 47 autobus e 767mila km.

Diritto alla scuola: orari rimodulati dove necessario, grazie al lavoro dei dirigenti scolastici e dei provveditori. Per quanto riguarda la scuola, questa la situazione provincia per provincia

Piacenza gli orari restano invariati rispetto a quelli previsti all’inizio dell’anno scolastico, con la disponibilità delle scuole, in caso di necessità, ad attuare una flessibilità massima al termine lezioni di 20 minuti.

Anche a Parma gli orari restano sostanzialmente invariati con l’impegno, da parte delle istituzioni scolastiche a consentire l’elasticità nell’orario di ingresso nella misura di 5-15 minuti per permettere agli studenti di avvalersi delle corse bis che verranno allestite da TEP e a modulare, se necessario e nella misura di 5-15 minuti, gli orari in uscita degli studenti, al fine di decongestionare le presenze alle fermate e la salita sui mezzi di trasporto pubblico permettendo un’ordinata partenza verso i luoghi di destinazione.

Modena e a Reggio Emilia viene introdotto il doppio turno di ingresso in classe, con il 45% degli studenti alle 8 e il restante 30% alle 10.

Bologna gli orari sostanzialmente non cambiano rispetto a quelli previsti dall’inizio dell’anno scolastico con aggiustamenti in ingresso per alcuni istituti scaglionati dai 15 ai 30 minuti.

Stessa situazione a Ferrara con scaglionamenti in ingresso differenziati di 5 minuti sulla stessa ora (es. 8.00, 8.05, 8.10). 

Infine, resta invariato, rispetto all’inizio dell’anno scolastico, l’orario per gli istituti scolastici di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna.

Mercoledì, 23 Dicembre 2020 14:26

Comune, approvato bilancio 2021-2023

(Rimini) Ultimo atto per il consiglio Comunale prima della pausa natalizia, che ieri sera ha approvato con 19 voti favorevoli e 10 contrari il bilancio di previsione 2021/2023, il documento principale sul quale si costruisce il futuro della città. Un bilancio pensato per sostenere la ripartenza, dopo un 2020 sconvolto dalla pandemia, strutturato in modo da continuare a garantire sostegno a imprese e famiglie e allo stesso tempo non arretrare sul fronte degli investimenti, altro fattore decisivo per stimolare la crescita e non fermare il percorso di cambiamento che Rimini ha intrapreso in questi anni.    

Il bilancio 2021/2023 prosegue innanzitutto nella progressiva e costante riduzione del debito, passato da 141,3 milioni circa del 1° luglio 2011 ai 69 milioni e 250 mila euro alla fine del 2021. In dieci anni quindi si saranno estinti oltre 72 milioni, dimezzando di fatto il debito di partenza.    

Welfare e protezione sociale hanno rappresentano i capisaldi dei bilanci che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni e che ha visto il Comune di Rimini investire oltre 460 milioni tra sociale e pubblica istruzione. Un architrave che ha consentito nel 2020 di reggere l'urto del Covid e di supportare attraverso svariate tipologie di interventi nei diversi ambiti oltre diecimila famiglie, con azioni mirate anche al sostegno delle imprese e del commercio attraverso l'utilizzo delle leve tributarie.   

Il sostegno a famiglie e imprese trova conferma nelle scelte di politica tributaria per il 2021: non ci sarà alcun aumento alle imposte, tasse e tariffe per il 2021 e sono confermate tutte le agevolazioni per IMU, TARI, imposta di soggiorno, Icp, nonché la disapplicazione dell'ISCOP. Quasi 56.000 riminesi (oltre metà dei contribuenti) non pagheranno l'Addizionale IRPEF grazie all'esenzione per redditi fino a 15.000 euro. Dopo le riduzioni fino al 40% della Tari introdotte per le attività costrette a chiudere a seguito delle normative anti-Covid, sono previsti per il prossimo anno nuovi a favore di questa tipologia di utenti. Nel 2021 si proseguirà anche nella direzione del contrasto all'evasione fiscale, azione che negli ultimi anni ha consentito il recupero di oltre 29 milioni di TARI non corrisposta e oltre 47 milioni di IMU.   

Corposo il capitolo degli investimenti per l'anno che verrà, a partire dal completamento Parco del Mare e del nuovo polo museale, la riqualificazione dell'area stazione, gli interventi sulla città diffusa e nei quartieri. Dal 2011 ad oggi sono stati investiti circa 465 milioni in opere pubbliche: oltre al Piano della Salvaguardia della Balneazione, il più importante intervento di risanamento ambientale in Italia, gli investimenti sulle nuove scuole (XX settembre, Villaggio I maggio, Montessori), i motori culturali (Teatro Galli, Museo Fellini, PART), le infrastrutture viarie (rotatoria Valentini, Padulli e via Montescudo, il nuovo ponte di via Coletti, l'alleggerimento traffico statale Rimini nord) e ancora gli impianti sportivi (nuovi campi da calcio, la casa del volley, l'impianto di baseball e rugby a Rivabella. Nel piano del prossimo triennio si continua con gli investimenti, con la conclusione del Parco del Mare e de polo museale, la riqualificazione dell'area stazione, gli interventi sulla città diffusa e nei quartieri.    

  

"Ieri sera abbiamo votato e approvato l'ultimo bilancio previsionale di questi dieci anni di mandato – commenta l'assessore Gian Luca Brasini – l'occasione forse anche per fare una sorta di 'bilancio dei bilanci', di tracciare le fila dei risultati raggiunti in questi due mandati. E credo di non peccare di presunzione se dico che questa Giunta è riuscita ad ottenere l'obiettivo più importante e cioè quello di lasciare in eredità ai nostri successori un bilancio migliore di quello che abbiamo trovato. La sintesi è in una parola: solidità. Abbiamo dimezzato il debito pregresso, che quindi non graverà più su chi verrà dopo di noi. Stessa cosa abbiamo fatto per la nostra Holding, dove addirittura il debito è stato azzerato. Abbiamo risolto contenziosi legali lunghi ed estenuanti, oltre che potenzialmente deflagranti per il bilancio dell'Ente: primo tra tutti il problema ultratrentennale della Spina Verde, ma cito anche l'arbitrato Coopsette, la Football Village e via dicendo. In questi anni abbiamo raggiunto livelli di eccellenza nel panorama nazionale per il recupero dell'evasione fiscale (con tutto ciò che questo comporta in termini di risorse e soprattutto di equità) e, aspetto troppo spesso sottovalutato, per l'attività di fundraising che ci ha permesso di finanziare investimenti che hanno consentito di avviare il percorso di trasformazione della città e che una volta completati ci consegneranno una Rimini non solo più bella, ma anche sostenibile. Il Piano di salvaguardia della Balneazione e il Parco del Mare sono forse le opere simbolo, ma mi piace anche ricordare che abbiamo realizzato ex novo, o completamente ristrutturato, una scuola per ogni anno di mandato, oltre che essere intervenuti allo stesso modo su almeno quaranta impianti sportivi del territorio. Scuola, servizi, protezione sociale, alto livello di investimenti, che rappresentano il principale motore per muovere l'economia: questi sono i pilastri che sorreggono la nostra politica di bilancio. Se siamo riusciti a traguardarci in questo difficile 2020 forti di questi risultati è grazie a dieci anni di confronti, di idee e anche di divergenze di opinione, ma con la condivisione di una prospettiva, con la voglia di fare il meglio per questa città. Oltre alla Giunta al Consiglio Comunale, da cui sono arrivati preziosi stimoli, non posso non ringraziare tutti i collaboratori, le donne e gli uomini dei diversi uffici per un lavoro che senza eccesso di enfasi posso definire straordinario. Oggi – conclude l'assessore Brasini – ci prepariamo ad un domani sicuramente pieno di incognite, ma chi raccoglierà il nostro testimone avrà una base solida da cui partire".  

Mercoledì, 23 Dicembre 2020 14:23

23 dicembre

Conferenza dei servizi: no al parco eolico | Rimini 2023 | Metromare, Riccione al Tar

Martedì, 22 Dicembre 2020 19:45

Tredici progetti per la Rimini del futuro

(Rimini) Dalla colonia Novarese alla Murri, dall'area Fox al mercato coperto fino in spiaggia, sono tredici i privati che hanno presentato progetti di riqualificazione al comune. "Il programma strategico di rigenerazione urbana radicale, applicato alla città, pone Rimini già oggi tra le località del Mediterraneo più attrezzate per rispondere strutturalmente alle sfide della pandemia". Lo dichiara il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. "Se ne uscirà con vaccini, cure, attenzione ai comportamenti individuali e, per quanto riguarda la comunità, pianificando le azioni per luoghi e spazi differenti dal passato. Le città dovranno diventare sostenibili in ogni loro parte: open space, natura, mobilità, economia. In questo senso, entro il 2023, Rimini sarà pronta e 10 anni avanti rispetto ai competitor, che cominciano solo ora a guardare a ciò che sarà domani". L'amministrazione comunale ha, in questi anni, spiega Gnassi, "attivato un intenso e ambizioso programma di investimenti pubblici che rientrano in un disegno di città ben preciso, ponendo le basi per scelte radicali, caratterizzate da un significativo valore culturale, turistico e ambientale, con ricadute sulla qualità urbana, paesaggistica e ambientale. Il Psbo (le fogne, ndr), il Progetto Tiberio, il Parco del Mare, la Città della Cultura, le nuove scuole, la bicipolitana, gli interventi sull'area stazione; sono solo alcuni dei principali interventi, molti dei quali già realizzati e gli altri in avanzata fase di realizzazione, che concorrono al nuovo disegno di una Rimini, città europea, libera, aperta, inclusiva, moderna". 

In questo ridisegno, particolare attenzione "è stata rivolta alla rigenerazione dei luoghi identitari e simbolici, con l'obiettivo di creare migliori condizioni di vita per i cittadini, di fruibilità degli spazi pubblici, situazioni per il rilancio dell'economia in particolare legata al turismo e per creare occasioni di innovazione e sperimentazione. L'idea di città è quella "circolare e connessa" che, dal cuore storico, si sviluppa per anelli concentrici per superare le fratture fisiche e funzionali che la dividono. Allo stesso tempo questi interventi hanno posto le basi per una rigenerazione strategica, al fine di essere più forti e competitivi sul piano nazionale e internazionale, aumentando la capacità di attrazione di investimenti verso il nostro territorio. Gli interventi di parte pubblica avviati e completati rappresentano un volano per investitori privati di profilo nazionale e internazionale. Investimenti che, una volta applicati, creeranno sul territorio nuovo benessere, nuova occupazione, dentro una città ad altissima vocazione ambientale e culturale". Il sindaco, poi, passa in rassegna i progetti presentati.   

Colonia Novarese. La Società "Renco Valore s.r.l.", in occasione della partecipazione alla successiva procedura ad evidenza pubblica, ha manifestato interesse per il recupero, la riqualificazione e valorizzazione dell'immobile, finalizzato alla realizzazione di una nuova struttura ricettiva (alberghiera/wellness). Il progetto prevede oltre al recupero dell'ex colonia Novarese, che occupa una superficie complessiva di circa mq. 9.000, nuove strutture pari a mq 5.000 per ospitare spettacoli. L'investimento complessivo è di 36 milioni di Euro. 

Hotel Sees. Realizzazione di un nuovo albergo, un oggetto di design, in sostituzione dell'hotel Milano. Il nuovo complesso alberghiero, completamente rinnovato, sarà costituito da almeno 100 camere, alto 30 metri, con un rooftop bar aperto alla città, dalla vista mozzafiato 

Area Fox . Il Gruppo Fox Petroli si è fatto promotore di Intervento di riqualificazione e ricucitura urbana di un'area prossima al centro, mediante la realizzazione di un nuovo parcheggio di attestamento di 320 posti auto per lo più collocati nell'interrato e una nuova medio piccola struttura di vendita alimentare a 200 metri dall'arco di Augusto. Oltre alla demolizione dei fabbricati esistenti e dei depositi per idrocarburi sarà completata la bonifica ambientale dell'intera area, con valorizzazione della visuale delle mura storiche. 

Colonia Murri. Nell'ambito delle manifestazioni d'interesse, il gruppo ARCO si è fatto promotore del recupero della Colonia per trasformarla in struttura residenziale assistita - residenza per anziani. Rinunciando alle volumetrie in ampliamento previste nella proposta originaria al piano interrato e sul lungomare. La nuova proposta prevederebbe inoltre di completare il riuso delle strutture pertinenziali della colonia inserendo nuovi servizi e strutture per il tempo libero. 

APEA Valmarecchia. Nell'ambito delle manifestazioni d'interesse, il gruppo Maggioli ha promosso la realizzazione di una prima parte dell'area produttiva di livello sovracomunale mediante l'urbanizzazione di 100.000 mq di terreno e di 32.000 mq di superficie edificata di cui il 60% destinate al gruppo editoriale. 

Mercato coperto San Francesco. Nell'ambito delle azioni poste in essere dall'Amministrazione Comunale per la riqualificazione e rilancio del centro storico, facendo fronte ai fenomeni di desertificazione commerciale e dequalificazione delle attività, risulta indispensabile attuare un programma di valorizzazione e promozione del Mercato Centrale Coperto San Francesco, punto di eccellenza e di riferimento della rete commerciale locale con una comunità di imprese fortemente radicata nel tessuto economico e sociale riminese. La Società Renco Valore ha presentato una proposta di project financing per la progettazione, realizzazione e gestione del mercato coperto, per un investimento di circa 20 milioni di Euro. Il nuovo mercato dovrà divenire occasione per riconfigurare, raccordare e riqualificare lo spazio pubblico del contesto urbano circostante, dando continuità a quello che oggi appare interrotto e cancellato dalla volumetria invasiva e decontestualizzata. 

SGR. Nell'ambito delle manifestazioni d'interesse, il gruppo SGR ha promosso il consolidamento del suo headquarter, mediante la demolizione di due palazzine residenziali e la costruzione di due nuovi corpi di fabbrica funzione direzionale con un ampliamento complessivo di circa 3500 mq. 

Arenile. Attraverso gli interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana del Parco del Mare supportata dalla variante del Piano Spiaggia, si sono avviati processi virtuosi di rinnovamento degli stabilimenti balneari esistenti e rifunzionalizzazione, con nuovi spazi a servizio del wellness e del tempo libero. 

TORTUGA BEACH: progetto unitario per la realizzazione di un nuovo stabilimento balneare (Piano Arenile: macrozona 8 - comparto 22), previa demolizione dei manufatti esistenti in Rimini, Lungomare Giuseppe Di Vittorio n. 14/14a/16, bagni 67 e 66A RN- SUD 

BAGNO GUGLIELMO: riqualificazione stabilimento balneare mediante accorpamento dei bagno 146-146A-147 RN SUD (stabilimento S57 macrozona 12) 

Progetto pilota per la realizzazione di un nuovo stabilimento balneare (Piano Arenile: macrozona 2 - comparto 15), previa demolizione dei manufatti esistenti in Viserbella di Rimini, via Porto Palos n. 27-29, bagno 43 RN- NORD e bar-ristorante MOZLI 

(in corso di approvazione): Progetto Pilota (art. 46 Piano dell'Arenile con opere in deroga ai sensi del 3° comma del medesimo articolo) per la ricostruzione e riqualificazione dello stabilimento balneare BAGNO 76 NORD (macrozona 1 - comparto 33), sito in Torre Pedrera 

(in corso di approvazione): Progetto Pilota (art. 46 Piano dell'Arenile) per la ricostruzione e riqualificazione dello stabilimento balneare BAGNO 62 NORD (comparto 24), sito in Torre Pedrera 

Parco della contemplazione. Realizzazione, da parte dell'associazione Papa Giovanni XXIII, di un nuovo Parco della Contemplazione in località S. Aquilina - Covignano in esecuzione dell'Accordo di Pianificazione art. 18 LR 20/00 . 

Martedì, 22 Dicembre 2020 19:31

Maiolo, inaugura domani il ponte da Novafeltria

(Rimini) Terminati i lavori di messa in sicurezza, riapre domani in tempi record il ponte sulla SP 107, che da Novafeltria conduce a Maiolo . Dalle ore 9.00 di domani, mercoledì 23 dicembre, sarà riaperto al traffico il ponte chiuso lo scorso 9 dicembre in via precauzionale a seguito del cedimento della briglia a valle. C’è la soddisfazione del sindaco del Comune di Maiolo, Marcello Fattori, che ringrazia la Provincia per i lavori eseguiti in brevissimo tempo, mentre il presidente Riziero Santi sottolinea che “noi gli impegni li manteniamo e  nonostante la ristrettezza degli organici e il momento difficilissimo causato dalla pandemia lavoriamo pancia a terra per dare tutte le risposte che la gente si aspetta.”

Pagina 466 di 1906