Ottomarzo, Morrone: ancora tanta la strada da fare
(Rimini) “La strada è ancora lunga sul tema del contrasto alla violenza nei confronti delle donne e, in generale, degli esseri più deboli e indifesi, penso ai bambini e alle bambine. Per questo la Lega, a tutti i livelli, si impegna a tenere sempre alta la guardia. Lo abbiamo dimostrato nel 2019, durante il primo Governo Conte, sostenendo fortemente l’approvazione della legge ‘Codice Rosso’, che rappresenta un importante passo in avanti sul piano della tutela. Ma ancora di più intendiamo impegnarci oggi, sollecitati dai troppi casi di violenza contro le donne perpetrati nel 2020 dai partner, anche per le convivenze forzate in casa a causa dei lockdown”. Lo ha dichiarato il parlamentare Jacopo Morrone, componente della Commissione Giustizia alla Camera e segretario della Lega Romagna, partecipando a una diretta Facebook intitolata "8 marzo. Giù le mani dalle Donne”, organizzata da Luigi Zaccaria, vice presidente Associazione nazionale Polizia Penitenziari) e i cui lavori sono stati aperti da Donato Capece, presidente dell'Associazione e segretario generale del Sappe.
“Accolgo con grande interesse, almeno per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, – ha proseguito Morrone - la proposta avanzata dalla collega avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio nazionale vittime dei reati e garante regionale per la tutela delle vittime di reato della Regione Lombardia, di istituire una ‘rete multidisciplinare di supporto e tutela delle vittime di reato’ per dare corpo e continuità al sostegno multidisciplinare indispensabile a chi ha denunciato di aver subito una violenza. C’è poi tutto il discorso dell’educazione in famiglia e il potenziamento del ruolo della scuola nel contrasto alla violenza e alla sopraffazione nei confronti dei più deboli e delle donne. Infine il tema forse ancora non sufficientemente esperito dei maltrattamenti subiti dalle donne in famiglie immigrate, spesso frutto di modalità di trattamento accettate nelle culture di origine. Violenze che rimangono sommerse per la mancata consapevolezza dell’abuso subito o per il timore da parte delle donne di denunciare la violenza, scoraggiate dalla comunità di appartenenza o perché non conoscono gli strumenti attivabili con la richiesta di aiuto”.
Festa della donna, inaugurata in provincia la mostra Namaste
(Rimini) Inaugurata in forma virtuale la mostra fotografica "Namaste – Donne in cammino. Sguardi sul quotidiano femminile". La mostra resterà aperta fino al 30 giugno e visitabile, nel rispetto della normativa Covid, negli orari di apertura della sede della Provincia in via Dario Campana a Rimini. La mostra prende spunto dai progetti di sostegno allo studio, al lavoro, alla salute che l'associazione Namaste porta avanti per migliorare la condizione femminile nelle realtà rurali del Kerala e Tamil Nadu (India del Sud) dove opera da decenni.
Una quarantina di scatti che spaziano tra situazione di lavoro, il quotidiano tra casa e famiglia, le giovani generazioni, gesti e sguardi femminili che si allargano ad una pluralità di culture incrociando momenti di vita di donne immigrate nel nostro territorio. Ad inaugurare la mostra: Giulia Corazzi (Consigliera Pari Opportunità della Provincia di Rimini), Isabella Magnani (Dirigente Pari Opportunità Provincia di Rimini), Annarita Biondi (Ufficio di Gabinetto della Provincia di Rimini), Antonella Chiadini (ideatrice e coordinatrice della iniziativa) e Damiana Bertozzi (Ufficio Pari Opportunità).
Vaccinazioni, Erbetta: perché ai sanitari pubblici sì e a quelli privati no?
(Rimini) "C'è qualcosa che non va nell'organizzazione delle vaccinazioni". Il consigliere comunale Mario Erbetta rende ota una segnalazione ricevuta. "Un'associazione di disabili che ha vinto una sovvenzione privata vuole organizzare un servizio infermieristico e di OSS per i suoi bambini affetti di grave disabilità. Pensa di rivolgersi a delle cooperative per avere le infermiere e chiede che le stesse siano però vaccinate per evitare gravi problemi ai ragazzi disabili che non sono autonomi. La risposta di tutte le cooperative e che non hanno infermiere vaccinate perché sono in eta' lavorativa e in salute per cui non rientrano al momento nelle fasce da vaccinare", spiega Erbetta. "La domanda a questo punto è perché i sanitari pubblici si è quelli privati no? Così facendo si mettono in pericolo tutti coloro che si rivolgono per l'assistenza domiciliare alle cooperative. Quindi se oggi una famiglia per il proprio anziano o il proprio bambino disabile si rivolge ad una cooperativa per una prestazione infermieristica o di OSS rischia di fatto che il proprio congiunto di possa ammalare di Covid perché l'addetto non e' stato vaccinato. Ma il Comune di Rimini che ha appaltato alcuni di tali servizi alle cooperative e' cosciente di questo fatto? E se sì perché non ha chiesto All'Ausl Romagna e alla Regione di vaccinare gli addetti a tali servizi? C'è qualcosa che non va nel piano delle vaccinazioni per come è organizzato. #erbettasindqco #erbettaunodinoi #rinascitacivicapercambiare".
Aggiornamento coronavirus: 380 positivi, nessun decesso, +1 in terapia intensiva, 232 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 282.616 casi di positività, 2.987 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.492 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, il 17%, non è assolutamente indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei giorni festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti principalmente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 487.051 dosi; sul totale, 155.615 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.408 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 631 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 956 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41 anni. Sui 1.408 asintomatici, 709 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 129 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 24 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 538 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 844 nuovi casi, seguita da Modena (530). Poi Rimini (380) e Reggio Emilia (312), quindi Cesena (182), Ferrara (177), Forlì (138), Ravenna (130), Parma (129) e Imola (126). Infine, la provincia di Piacenza (39). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.471 tamponi molecolari, per un totale di 3.550.630. A questi si aggiungono anche 8 test sierologici e 5.021 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 838 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 214.771. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 57.018 (+2.099 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 53.772 (+1.948), il 94,3% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 50 nuovi decessi: 1 a Parma (una donna di 85 anni); 5 in provincia di Reggio Emilia (due donne, di 90 e 91 anni, e 3 uomini rispettivamente di 82, 83 e 90 anni); 6 nel modenese (5 donne – di 50, 73, 2 di 87, 91 anni – e un uomo, di 76 anni); 24 in provincia di Bologna (16 donne – una di 47, 2 di 74, 2 di 78, 2 di 80, una di 81, 2 di 85, una di 87, 2 di 90, una di 93, una di 94 e una di 95 anni; 8 uomini, rispettivamente di 56, 71, 75, 77, 81, 83, 91, 89 anni); 6 in quella di Ferrara (4 donne – di 78, 88, 91, 97 anni – e 2 uomini, entrambi di 84 anni); 5 nel ravennate (2 donne, di 91 e 92 anni, e 3 uomini, rispettivamente di 65, 66 e 81 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini, di 63, 78 e 83 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.827.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 286 (+3 rispetto a ieri), 2.960 quelli negli altri reparti Covid (+148). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 26 a Reggio Emilia (invariato), 54 a Modena (invariato), 84 a Bologna (invariato), 24 a Imola (+1), 28 a Ferrara (+1), 12 a Ravenna (+1), 5 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 6 a Cesena (-1) e 23 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.469 a Piacenza (+39 rispetto a ieri, di cui 26 sintomatici), 19.183 a Parma (+129, di cui 75 sintomatici), 35.442 a Reggio Emilia (+312, di cui 137 sintomatici), 49.302 a Modena (+530, di cui 347 sintomatici), 59.236 a Bologna (+844, di cui 424 sintomatici), 10.120 casi a Imola (+126, di cui 60 sintomatici), 16.317 a Ferrara (+177, di cui 45 sintomatici), 21.519 a Ravenna (+130, di cui 71 sintomatici), 10.799 a Forlì (+138, di cui 100 sintomatici), 13.463 a Cesena (+182, di cui 114 sintomatici) e 26.766 a Rimini (+380, di cui 180 sintomatici). Nel dettaglia a Rimini si hanno nuovi 186 pazienti di sesso maschile e 194 pazienti di sesso femminile, tracciati: 180 per sintomi; 193 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 4 per test volontari; 2 per test per ricovero; per 1 la pratica non è ancora stata conclusa. Si possono stimare in 232 le guarigioni.
In giro fuori comune, beccati 20 minorenni
(Rimini) Servizi di controllo rafforzati sabato e domenica a Riccione in vista della "zona rossa" in vigore da oggi, lunedì 8 marzo. La polizia locale di Riccione è stata impegnata nelle giornate di sabato e domenica sulle principali arterie viarie ai confini nord e sud del territorio cittadino in ottemperanza alle norme in vigore e il divieto di spostamento dal proprio comune di residenza. Nel corso di questi controllo di filtraggio ai confini del territorio comunale, sabato pomeriggio la polizia locale di Riccione ha intercettato un gruppo di una ventina di minorenni in scooter provenienti da Misano e diretti a Riccione, presumibilmente nelle vie del centro. I ragazzi sono stati fermati prima dell'ingresso nel territorio comunale di Riccione ed è stato spiegato loro il divieto di oltrepassare il confine del Comune di residenza. Durante il servizio di controllo, la polizia locale ha multato uno dei minorenni che si trovava già nel territorio del Comune di Riccione per inottemperanza alle norme anti Covid e perché viaggiava in sella ad un ciclomotore senza assicurazione e senza patentino.
La polizia locale, sempre durante un servizio mirato al rispetto della normativa Covid, ha sanzionato il titolare di un bar che dopo le 18 continuava a servire i clienti sia all'interno che all'esterno del pubblico esercizio. Inoltre durante il weekend, la polizia locale di Riccione unitamente ai militari della Compagnia dei carabinieri di Riccione nel trascorso weekend sono stati impegnati in un servizio di controllo delle normative sul contenimento della diffusione della pandemia nelle principali via del centro. Pattuglie di carabinieri e genti della polizia municipale, sia a piedi che punti di sosta in auto di pattuglie, hanno vigilato sui viali di maggiore affluenza e nei luoghi a rischio di assembramento di viale Ceccarini, viale Dante e il porto.
"La "zona rossa" oramai è entrata in vigore e, nonostante dopo un anno ci attendevamo dalla Regione una campagna vaccinale efficiente ad evitare nuovi sacrifici per la comunità, siamo comunque convinti che le regole vanno sempre e comunque rispettate. Ringrazio quindi la polizia locale e i carabinieri - ha detto l'assessore alla Sicurezza, Elena Raffaelli - per il costante impegno che dimostrano ogni giorno nel rendere sicura la nostra città. In fatto di sicurezza nell'estate 2021 come è stato l'estate scorsa, alle problematiche legate al controllo delle misure di sicurezza sanitaria per frenare la pandemia, si aggiungeranno le caratteristiche proprie di una città balneare come Riccione. L'anno scorso il Comune di Riccione ha raddoppiato gli sforzi, aderendo al progetto Mille Occhi sulla Città, che ha visto l'attivazione di un servizio di vigilanza integrata con la Polizia Locale sul territorio comunale di Riccione nelle ore notturne, dal 24 luglio al 23 agosto, in punti di osservazione fissa e dinamica. Ed è stato un progetto validissimo che ha reso possibile intraprendere azioni dissuasive soprattutto nei confronti dei ragazzini. Ma, ha ragione il sindaco Tosi, quando già da febbraio ha chiesto che vengano predisposti l'invio di rinforzi per le Forze dell'Ordine. Un anno dopo, dobbiamo muoverci per tempo quindi chiediamo da subito i rinforzi estivi".
Commissione urbanistica: approvata variante Fox, lavori prima dell'estate
(Rimini) Nuovo passo avanti per il progetto di riqualificazione dell’ex Area Fox, il piano di intervento frutto di una collaborazione pubblico-privato, che consentirà di rigenerare e arricchire di funzioni un comparto centrale della città, a ridosso del centro storico e del Borgo San Giovanni. La III Commissione consigliare questa mattina ha infatti dato parere favorevole alla approvazione della variante urbanistica che, sulla base dell’accordo di programma sottoscritto tra amministrazione e il privato attuatore dell’intervento, permetterà di potenziare i servizi e le dotazioni di parcheggi pubblici a disposizione della città. Il piano delle opere prevede infatti nell’area tra via Circonvallazione Meridionale e via Bramante, la realizzazione di un nuovo parcheggio di attestamento di circa 300 posti auto (120 di proprietà dell’Amministrazione comunale e 180 ad uso pubblico) in gran parte collocati nell'interrato e una parte restante a raso, in gestione al Comune e l’inserimento di una nuova medio piccola struttura di vendita alimentare. Si procederà quindi alla demolizione dei fabbricati esistenti e con la bonifica ambientale dell'intera area (dove era presente un distributore idrocarburi), da molti anni in stato di abbandono.
Il progetto consentirà anche di incrementare la sicurezza stradale dell’intero quadrante, anche grazie alla realizzazione di una rotatoria tra via Melozzo da Forlì e via Bramante (a carico del privato) e alla riqualificazione dei percorsi pedonali e di attraversamenti pedonali lungo via Circonvallazione meridionale. È inoltre in progetto la creazione di un percorso pedonale, che potrà collegare in sicurezza il nuovo parcheggio al parco Fabbri. Rispetto al piano di interventi già vagliato dall’Amministrazione nel 2017, il progetto approvato è stato integrato e migliorato, dedicando un’attenzione particolare all’inserimento delle opere nel contesto urbano e paesaggistico. L’opera infatti sarà in linea con le indicazioni della Soprintendenza, con volumi fuori terra contenuti al fine di migliorare la visibilità delle mura antiche, che saranno valorizzate grazie ad accorgimenti progettuali mirati, come la creazione di una parete verde sull’edificio e la creazione di una ‘cortina verde’ che delimiti l’area.
Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale della variante al Rue e della convenzione tra Amministrazione e privato, si prevede di poter partire con i lavori prima dell’inizio dell’estate. “Finalmente si potrà intervenire in maniera radicale ad un’area purtroppo da molto tempo degradata e strategica, poiché a ridosso del centro storico, a pochi passi dall’Arco d’Augusto e del Borgo San Giovanni, dove è in corso un percorso di riqualificazione che vedrà nei prossimi mesi l’avvio della seconda fase dei lavori – sottolinea l’assessore alla gestione del territorio Roberta Frisoni - L’intervento esaminato oggi in Commissione Consiliare si trova in un contesto di grande pregio, dove grazie alla convenzione con il privato, porterà nuove dotazioni di servizi e di funzioni, a partire dai parcheggi che passeranno dai 53 attuali a circa 300, permettendo al contempo di migliorare l’accessibilità e la viabilità dell’intero comparto”.
Turismo, Gnassi: Garavaglia ha confermato il suo impegno
(Rimini) “In questi ultimi giorni, compreso il week end trascorso, abbiamo incontrato e continuato ad avere costanti scambi di idee e opinioni con il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in ordine soprattutto al nuovo decreto ristori sul quale sta lavorando il Governo". Lo rende noto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, responsabile Anci per il turismo. "Anche come Anci Emilia Romagna, cioè di una regione leader nel turismo, abbiamo proposto al ministro punti specifici raccogliendo le proposte e le sollecitazioni provenienti da imprese, associazioni economiche del turismo, Comuni in relazione alle prime bozze sul tema indennizzi. Il rischio era (e mi sia consentito, è) che il cambio di passo auspicato rimanesse (rimanga) nel cassetto. Abbiamo lavorato chiedendo al Governo di superare le criticità emerse, seppur nelle prime indiscrezioni circolate. In particolare, sul periodo preso in considerazione per l’idoneità dei ristori e il tetto di fatturato di 5 milioni di euro, che escluderebbe una discreta parte delle imprese ricettive italiane. Il tema è sostenere un’industria intera, una filiera fatta di decine di migliaia di imprese, piccole, familiari, più strutturate, che danno servizi puntuali. Sono imprese colpite al cuore. Molto più di altri settori economici perché il turismo importa persone e non esporta prodotti".
Il Ministro Garavaglia "mi ha confermato l’impegno per sostenere il comparto più danneggiato dalla pandemia, sottolineando come il decreto in preparazione contenga interventi calibrati sui danni economici effettivamente subiti, prendendo a riferimento un’intera annualità e non singole o doppie mensilità. Ampliare la possibilità di ottenere aiuti anche da parte di categorie fino ad oggi non ricomprese nei provvedimenti, dare risposte in tempi rapidi, sostenere tutte le aziende, dalle più piccole alle più robuste. Sul problema evidenziato dalle associazioni degli albergatori circa il tetto di fatturato dei 5 milioni e la necessità di riconoscere l’effettivo danno economico subito nell’intera annualità, il Governo con una nota ufficiale sembra aver accolto le proposte puntuali di comuni associazioni regioni. Bene. Abbiamo fornito numeri di imprese colpite e lavoratori, analisi su perdita economica di mercato e competitiva rispetto anche a competitor internazionali, per dare il nostro contributo a far sì che il decreto sia preciso, efficace e giusto. Regioni, Comuni, associazioni valuteranno il provvedimento una volta presentato".
Tra le "risposte concrete", oltre che "rapide e decise", richieste dal sindaco al ministro, per sostenere il futuro del comparto turistico, Gnassi cita: fondo centrale di garanzia per imprese alberghiere, estensione 110% credito imposta anche per riqualificazione strutture turistico-alberghiere, bonus vacanze da trasformare in misura strutturale fino al termine degli effetti della pandemia, sostegno al comparto fieristico, sostegno agli aeroporti, innovazione del prodotto turistico e rigenerazione urbana, progetti integrati e logica premiale per gli enti locali che dimostrano di mettere risorse loro, risposte alla questione concessioni demaniali ad uso turistico ricreativo e canoni minimi.
"Serve insomma un piano strategico del turismo italiano. E serve non solo per rilanciare il settore industriale più duramente colpito ma per riconfigurarlo, ammodernarlo e renderlo pronto alle sfide internazionali del dopo Covid. Con il Next Generation UE abbiamo davanti una possibilità straordinaria per trasformare un problema in una opportunità, infrastrutturando finalmente il nostro Paese per renderlo all’altezza delle bellezze naturali, artistiche, storiche che lo rendono unico al mondo. Lavoreremo con lealtà e solidità per dare il nostro contributo, restando sul pezzo, nel merito e nei rapporti formali dove le questioni vanno discusse, sviscerate, argomentate. Di questo c'è bisogno se si lavora per il bene delle imprese e dei lavoratori”.
Festa della donna: premiate sette imprenditrici
(Rimini) Si celebra oggi la festa internazionale della donna, in un anno che rende ancora più sentita questa ricorrenza, proprio perché i mesi di pandemia hanno messo in luce come siano state soprattutto le donne ad essere maggiormente penalizzate, sia dal punto di vista sociale, che dal punto di vista economico. Nella giornata dedicata alle donne, il Comune di Rimini ha voluto premiare, in collegamento video, le imprenditrici riminesi di successo che grazie alla loro sensibilità e al loro impegno in diversi ambiti professionali sono state capaci di offrire servizi diversi, di inventarsi e di innovare, di guardare al futuro con creatività.
Le donne premiate quest'anno sono le stesse imprenditrici indicate dalle associazioni di categoria (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Associazione Albergatori, Confindustria, Confagricoltura e Confcooperative) nel 2020, ma che non avevano potuto ricevere l'attestato a causa della prima ondata di pandemia che aveva impedito, proprio un anno fa, di celebrare l'annuale cerimonia di riconoscimento. Paola Batani (amministratrice Gruppo "Batani Select Hotels"), Alessia Valducci, (Valpharma International Spa), Eleonora Marino (Konetica SRL nido d'infanzia), Anna Maria Assirelli (Società Agricola F.lli Ricci), Marta Quarantini (Cooperativa Sociale C.E.M.I. Centro di educazione musicale infantile – Metodo Suzuki), Serena Gorini (Immaginazione srl), Valentina Matteo (Mier Concept Place -crafter gallery, bistrot & coworking) sono le sette imprenditrici che operano nel campo del turismo, della medicina, dell'educazione, della musica, dell'agricoltura, dell'arte visiva, dell'artigianato, dei servizi innovativi che, intorno al tema 'La resilienza dei sogni, capacità e creatività delle donne imprenditrici', hanno ricevuto il riconoscimento dell'amministrazione.
"Sono tra quante credono - ha detto in video conferenza durante la cerimonia, Gloria Lisi, Assessore alle pari opportunità e Vicesindaco del Comune di Rimini –che ogni limite apra ad un'opportunità. Sono anche convinta che si debba essere sempre pronte a cogliere le opportunità. La pandemia, la crisi economica, la rivoluzione digitale, hanno cambiato e stanno cambiando radicalmente la società producendo senso di precarietà ma, contemporaneamente, dovrebbero anche lasciarci delle consapevolezze che devono poi sedimentare in una tensione all' immaginare il domani. Possiamo dire che nel mondo globalizzato bisogna essere pronti ad affrontare il cambiamento, e sappiamo che la rotta dovrà essere un'idea di futuro. Oggi, 8 marzo, vorrei sottolineare ancora una volta come le donne - capaci ad aggregare energie, adeguarsi ai cambiamenti, oltre a svolgere faticosamente quell'infinito lavoro di cura quotidiano - siano la sicurezza nell'incertezza ed il loro lavoro, capacità di resistenza e di visione. Per questo abbiamo voluto continuare a riconoscere lo spirito d'impresa delle donne in una giornata simbolica: riconoscere il talento e la tenacia. Grazie a tutte voi".
Tutte le donne e amministratrici della giunta del Comune di Rimini si uniscono con i loro auguri alle donne. "Nel giorno della festa delle donna – dice l'assessore Roberta Frisoni -il mio augurio è che, come dice Rodari, ci sia sempre il sereno nel cuore delle bambine e delle donne. Personalmente, il lavoro che ho svolto in questi anni in cui ho ricoperto la carica di Assessore al Comune di Rimini, sono riuscita a svolgerlo, come donna e mamma, grazie anche ad un grandissimo lavoro di squadra e supporto a livello familiare. Un compagno che mi sostiene e collabora, figli partecipi e consapevoli degli impegni dei genitori e nonni sempre disponibili. Sono consapevole che per molte, moltissime donne, conciliare lavoro e famiglia non è affatto facile, soprattutto quando mancano i sostegni familiari che nel nostro paese, purtroppo, sono ancora fondamentali in molti casi. L'argomento è di stretta, strettissima attualità. La pandemia lo ha solo esploso drammaticamente. Servono sostegni alle famiglie e serve una azione politica che supporti veramente l'inserimento lavorativo delle donne e la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro con misure, come congedi, straordinari, ristori, adesso, per far fronte all'emergenza e con azioni strutturali che diano prospettiva da mettere subito in atto. Lo smart working, ad esempio, per molte professioni può essere una modalità per conciliare vita e lavoro".
"Il mio pensiero - così l'assessore all'innovazione digitale e ai servizi civici, Eugenia Rossi di Schio - va alle troppe donne lavoratrici che in questo periodo di pandemia hanno perso il lavoro: nel 2020 tre volte più degli uomini. Non solo, il 2020 è stato segnato da un tasso più alto di violenze donne rispetto al 2019. Fatti difficili da digerire e che richiedono l'impegno di tutti, dai cittadini alle istituzioni, per poter cambiare le cose. Ma le donne sono forti: a loro il mio augurio di risollevarsi al più presto". "Ringrazio – commenta l'Assessore alla protezione civile Anna Montini - le tante volontarie donne che, insieme a tanti uomini, pur in mezzo alle difficoltà, stanno aiutando le famiglie in un momento difficile e che in questi ultimi mesi si sono unite numerose al gruppo di volontari di protezione civile comunale e ad altre associazioni, dedicando tempo, passione e dedizione alle persone a cui la pandemia ha comportato maggiori difficoltà".
8 marzo
Scatta il rosso, al via i controlli | “Fermento in spiaggia” | Reddito di libertà
Zona rossa, Gnassi: decisione sofferta ma inevitabile
(Rimini) L'istituzione della zona rossa "è stata una decisione estremamente sofferta, ma inevitabile". Lo spiega il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. "I numeri parlano più di qualsiasi altra opinione. Ausl e Regione ci hanno presentato attraverso dati inequivocabili e francamente preoccupanti, la necessità di adottare il provvedimento più restrittivo per cercare di controbattere, subito e senza aspettare le analisi già vecchie del Governo. Su questo bisogna essere chiari. L'indice RT utilizzato dal Governo per definire i colori delle zone è costruito a livello nazionale su dati risalenti a 10/12 giorni addietro e non su una scala subregionale, provinciale o di area vasta".
La "nostra organizzazione sanitaria ed il coordinamento tra regioni (che deve adottare le ordinanze) l'ASL, gli enti locali e le Prefetture permettono di avere dati attuali e di prospettiva, giorno per giorno. Su questi dati puntuali vanno prese decisioni in relazione alle evidenze e alle indicazioni dell'ASL. Il dato per la Provincia di Rimini e la Romagna è che c'è un virus che ha ripreso a correre con una velocità e una diffusività che non lasciano spazio a tentennamenti".
Vi è un "aumento di contagi superiore al 60% in una sola settimana. Tutta la Romagna ha l'incremento percentuale dei casi più alto in Regione insieme a Bologna e Modena. Con tali dati l'attività di tracciamento e isolamento dei nuovi casi non può reggere. Inoltre, aumentano i ricoveri, sia nei reparti ordinari, sia in terapia sub intensiva e intensiva. Tutto ciò rischia di incidere sempre più su prestazioni medico sanitarie e chirurgiche non Covid che potrebbero non essere garantite ai livelli previsti. Si registra, a fronte di una soglia critica individuata in 500 casi per 100mila abitanti su 14 giorni, una media della Romagna di 760 casi, 850 per la Provincia di Rimini, con un tasso di occupazione di posti letto nelle nostre strutture ospedaliere ancora sotto controllo, ma in netta crescita. Occorre quindi agire in maniera tempestiva, con la speranza che si tratti dell'ultima stretta da affrontare, nella consapevolezza che questi ennesimi sacrifici, insieme ad una necessaria e urgente accelerazione della campagna vaccinale, possano consentirci di guardare alla primavera ed all'estate con nuove e fiduciose prospettive".
Per Gnassi "è chiaro a tutti che tutto dipenderà dalla campagna vaccinale, che ha bisogno di un salto radicale, e da ristori e sostegni precisi e rapidi alle imprese, alle quali non si possono più sventolare le ragioni della burocrazia. I Comuni, che sono in presa diretta con le imprese, lavoratori e famiglie, hanno avanzato proposte che vengono dal mondo reale dei problemi e dei sacrifici. Abbiamo chiesto al Governo che siano rapidamente accettate."
"Nessuno prende queste decisioni a cuor leggero, soprattutto oggi, con sulle spalle il peso di un anno di restrizioni, di chiusure, di stop and go, che finiscono per logorare famiglie e attività economiche. E soprattutto, ferisce dover tenere ancora chiuse le porte di asili e scuole. Una verità dolorosa, come ci dicono i dati di oggi, è che le varianti del virus non stanno risparmiando le fasce di età più giovani, appare una decisione estrema, ma non aggirabile. Non esiste un fondo che possa risarcire i nostri bambini e i nostri ragazzi per tutta l'esperienza educativa, formativa e di vita che stanno perdendo. Occorre però essere chiari: la scuola è già da diverso tempo un'emergenza nazionale, non meno preoccupante di quella strettamente sanitaria, che coinvolge tutti, dalle istituzioni agli studenti. Oltre a rappresentare una enorme difficoltà per le famiglie nella gestione quotidiana, rinunciare alla didattica in presenza significa alimentare un impoverimento educativo, relazionale, oltre che culturale. Credo che il sistema Paese debba pensare ad un grande piano nazionale con al centro un investimento straordinario per il recupero della socialità ferita e del tessuto formativo che solo la scuola in presenza può fornire".
Nei prossimi giorni "ci confronteremo ancora con il mondo della scuola e delle famiglie per mettere a disposizione come Comune, appena sarà possibile e durante tutto l'anno, ulteriori azioni e progetti, valutando anche l'utilizzo di luoghi pubblici della città diffusa, che potranno aprire nuovi orizzonti e offrire inedite opportunità.Siamo stanchi, colpiti al cuore, ma non si può mollare. i prossimi mesi e l'anno in corso saranno quelli dell'uscita e della ripartenza".