Lunedì, 08 Marzo 2021 17:14

Regione, bollo auto sospeso

(Rimini) In Emilia-Romagna, il pagamento del bollo auto in scadenza dal 1 aprile al 31 maggio 2021 è sospeso fino al 31 luglio 2021. La Giunta regionale guidata dal presidente Bonaccini ha approvato la delibera che sospende il pagamento della tassa automobilistica, sia per i proprietari di automobili che di autocarri. Come accaduto lo scorso marzo e lo scorso dicembre, dunque, e visto il perdurare di questa fase emergenziale, la Regione ha scelto di prorogare la scadenza del pagamento del bollo auto, senza aggravio di costi per ritardato pagamento. “Abbiamo deciso di adottare nuovamente questo provvedimento consapevoli delle difficoltà che tutti i nostri cittadini stanno vivendo a causa della pandemia- spiega l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano-. E come già in precedenza, abbiamo scelto di procrastinare una tassa di competenza regionale”.

Il provvedimento. La delibera approvata sospende sino alla data del 31 luglio il termine di pagamento delle tasse automobilistiche in scadenza dal 1° aprile al 31 maggio 2021, con termine ultimo di pagamento rispettivamente alla data del 31 maggio 2021 e 30 giugno 2021. I pagamenti dovuti nel periodo di sospensione sono effettuati senza l’applicazione di sanzioni e interessi se corrisposti entro il 2 agosto 2021, primo giorno lavorativo dopo il 31 luglio. In caso di mancato pagamento entro il 2 agosto, le sanzioni verranno però conteggiate dalla scadenza ordinaria. La sospensione del termine di pagamento non impedisce il versamento volontario

(Rimini) A fine 2020 le imprese femminili attive in Emilia-Romagna erano 84.287, pari al 21,2 per cento del totale delle imprese regionali. La consistenza delle imprese in rosa ha quindi subito una nuova leggera flessione (-395 unità, pari a un -0,5 per cento) rispetto alla fine del 2019, che conferma il ritmo della discesa del trimestre precedente, in lieve accelerazione rispetto allo scorso anno. A certificare la battuta d'arresto dell'imprenditoria femminile sono i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

La tendenza risulta la stessa per le altre imprese, quelle non femminili, diminuite di 1.594 unità (-0,5 per cento). Le difficili condizioni in cui le imprese operano a seguito della pandemia non hanno pesato in misura diversa sulle imprese femminili. Nel dettaglio la tendenza non è omogeneaL'andamento delle imprese in rosa è diametralmente opposto per la componente giovanile e per quella straniera.

A fine anno le imprese femminili giovanili erano 7.955 pari al 9,4 delle imprese femminili regionali e da 19 trimestri mostrano una tendenza negativa apparsa accentuata nel corso del 2020, tanto da avere subito un calo del 3,3 per cento (-274 imprese) rispetto al dicembre 2019. Cinque anni fa le imprese femminili giovanili erano 9.010.Al contrario, le imprese femminili straniere risultano in aumento dall'inizio della rilevazione. Una tendenza positiva più contenuta nel 2020 (+3,0 per cento, +334 imprese) le ha portate a quota 11.563 pari al 13,7 delle imprese femminili dell'Emilia-Romagna. Alla fine del 2015 erano 9.552. Le imprese femminili in Italia sono aumentate lievemente (+0,2 per cento), mentre risultano invariate in Lombardia e flettono leggermente in Piemonte, Veneto e Toscana (-0,6 per cento in tutti e tre i casi).

I settori di attività economica: in calo agricoltura, moda, commercio e ristorazione. La flessione delle imprese femminili deriva dalla composizione di tendenze ampiamente divergenti. Aumentano le imprese delle costruzioni (+40 unità +1,3 per cento), mentre al contrario prosegue l'ampia contrazione in agricoltura (-227 unità, -1,9 per cento) e calano le imprese della manifattura (-1,1 per cento, -84 unità), soprattutto nelle industrie della moda (-99 unità, -3,3 per cento), in particolare delle confezioni. La flessione è lieve nei servizi (-121 unità, -0,2 per cento), in quanto hanno risentito delle difficoltà indotte dalla pandemia in particolare le imprese nel commercio al dettaglio (-294 unità, -1,8 per cento), nelle altre attività dei servizi alla persona, parrucchieri centri estetici ecc. (-121 unità, -1,2 per cento) e nella ristorazione (-1,2 per cento, -99 imprese), ma a parziale compensazione sono risultate in crescita le attività immobiliari (+84 unità, +1,5 per cento) e i servizi alle imprese, in particolare le attività finanziarie e le loro attività ausiliarie, le attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale e dei servizi di informazione e comunicazione (ITC).

La forma giuridica. Nonostante la leggera flessione delle imprese femminili, le società di capitale sono di nuovo notevolmente aumentate (+429 unità, +2,8 per cento), anche per effetto dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. A fare da contraltare sono state una altrettanto rapida riduzione delle società di persone (-337 unità, -2,8 per cento) e una più lenta, ma più ampia flessione delle ditte individuali (-0,9 per cento, -488 unità). Le cooperative e i consorzi sono rimaste sostanzialmente invariate (+0,1 per cento).

 
Lunedì, 08 Marzo 2021 16:44

Rimini tifa Luna Rossa

(Rimini) "Max, dal nostro mare che ti arrivi un buon vento". Da Rimini arriva forte e caloroso l'incoraggiamento a Max Sirena, il timoniere di Luna Rossa che da mercoledì (alle 4 ore italiane) nella baia di Auckland contenderà al Team New Zealand la 36esima Coppa America.  In una pausa dai sopralluoghi sui cantieri in corso del Parco del Mare, la Giunta comunale ha voluto fare l'in bocca al lupo allo skipper riminese e all'equipaggio italiano alla vigilia della partenza della più prestigiosa sfida velistica al mondo, occasione per portare alla ribalta il talento e l'eccellenza del made in Italy. Un gesto simbolico dalla palata del porto di Rimini, ad unire idealmente il nostro mare alle acque neozelandesi, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti del mondo del mare riminese: Marco Valcamonici per il Club Nautico, Leonardo Bernardini per il Circolo velico e Andrea Musone per la Federazione Italiana Vela.  

(Rimini) “La strada è ancora lunga sul tema del contrasto alla violenza nei confronti delle donne e, in generale, degli esseri più deboli e indifesi, penso ai bambini e alle bambine. Per questo la Lega, a tutti i livelli, si impegna a tenere sempre alta la guardia. Lo abbiamo dimostrato nel 2019, durante il primo Governo Conte, sostenendo fortemente l’approvazione della legge ‘Codice Rosso’, che rappresenta un importante passo in avanti sul piano della tutela. Ma ancora di più intendiamo impegnarci oggi, sollecitati dai troppi casi di violenza contro le donne perpetrati nel 2020 dai partner, anche per le convivenze forzate in casa a causa dei lockdown”. Lo ha dichiarato il parlamentare Jacopo Morrone, componente della Commissione Giustizia alla Camera e segretario della Lega Romagna, partecipando a una diretta Facebook intitolata "8 marzo. Giù le mani dalle Donne”, organizzata da Luigi Zaccaria, vice presidente Associazione nazionale Polizia Penitenziari) e i cui lavori sono stati aperti da Donato Capece, presidente dell'Associazione e segretario generale del Sappe.
“Accolgo con grande interesse, almeno per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, – ha proseguito Morrone - la proposta avanzata dalla collega avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio nazionale vittime dei reati e garante regionale per la tutela delle vittime di reato della Regione Lombardia, di istituire una ‘rete multidisciplinare di supporto e tutela delle vittime di reato’ per dare corpo e continuità al sostegno multidisciplinare indispensabile a chi ha denunciato di aver subito una violenza. C’è poi tutto il discorso dell’educazione in famiglia e il potenziamento del ruolo della scuola nel contrasto alla violenza e alla sopraffazione nei confronti dei più deboli e delle donne. Infine il tema forse ancora non sufficientemente esperito dei maltrattamenti subiti dalle donne in famiglie immigrate, spesso frutto di modalità di trattamento accettate nelle culture di origine. Violenze che rimangono sommerse per la mancata consapevolezza dell’abuso subito o per il timore da parte delle donne di denunciare la violenza, scoraggiate dalla comunità di appartenenza o perché non conoscono gli strumenti attivabili con la richiesta di aiuto”.

(Rimini) Inaugurata in forma virtuale la mostra fotografica "Namaste – Donne in cammino. Sguardi sul quotidiano femminile". La mostra resterà aperta fino al 30 giugno e visitabile, nel rispetto della normativa Covid, negli orari di apertura della sede della Provincia in via Dario Campana a Rimini. La mostra prende spunto dai progetti di sostegno allo studio, al lavoro, alla salute che l'associazione Namaste porta avanti per migliorare la condizione femminile nelle realtà rurali del Kerala e Tamil Nadu (India del Sud) dove opera da decenni.

Una quarantina di scatti che spaziano tra situazione di lavoro, il quotidiano tra casa e famiglia, le giovani generazioni, gesti e sguardi femminili che si allargano ad una pluralità di culture incrociando momenti di vita di donne immigrate nel nostro territorio. Ad inaugurare la mostra: Giulia Corazzi (Consigliera Pari Opportunità della Provincia di Rimini), Isabella Magnani (Dirigente Pari Opportunità Provincia di Rimini), Annarita Biondi (Ufficio di Gabinetto della Provincia di Rimini), Antonella Chiadini (ideatrice e coordinatrice della iniziativa) e Damiana Bertozzi (Ufficio Pari Opportunità).

(Rimini) "C'è qualcosa che non va nell'organizzazione delle vaccinazioni". Il consigliere comunale Mario Erbetta rende ota una segnalazione ricevuta. "Un'associazione di disabili che ha vinto una sovvenzione privata vuole organizzare un servizio infermieristico e di OSS per i suoi bambini affetti di grave disabilità. Pensa di rivolgersi a delle cooperative per avere le infermiere e chiede che le stesse siano però vaccinate per evitare gravi problemi ai ragazzi disabili che non sono autonomi. La risposta di tutte le cooperative e che non hanno infermiere vaccinate perché sono in eta' lavorativa e in salute per cui non rientrano al momento nelle fasce da vaccinare", spiega Erbetta. "La domanda a questo punto è perché i sanitari pubblici si è quelli privati no? Così facendo si mettono in pericolo tutti coloro che si rivolgono per l'assistenza domiciliare alle cooperative. Quindi se oggi una famiglia per il proprio anziano o il proprio bambino disabile si rivolge ad una cooperativa per una prestazione infermieristica o di OSS rischia di fatto che il proprio congiunto di possa ammalare di Covid perché l'addetto non e' stato vaccinato. Ma il Comune di Rimini che ha appaltato alcuni di tali servizi alle cooperative e' cosciente di questo fatto? E se sì perché non ha chiesto All'Ausl Romagna e alla Regione di vaccinare gli addetti a tali servizi? C'è qualcosa che non va nel piano delle vaccinazioni per come è organizzato. #erbettasindqco #erbettaunodinoi #rinascitacivicapercambiare".

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 282.616 casi di positività, 2.987 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.492 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, il 17%, non è assolutamente indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei giorni festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti principalmente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 487.051 dosi; sul totale, 155.615 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.408 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 631 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 956 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41 anni. Sui 1.408 asintomatici709 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing129 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 24 con gli screening sierologici8 tramite i test pre-ricovero. Per 538 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 844 nuovi casi, seguita da Modena (530). Poi Rimini (380) e Reggio Emilia (312), quindi Cesena (182), Ferrara (177), Forlì (138), Ravenna (130), Parma (129) e Imola (126). Infine, la provincia di Piacenza (39). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.471 tamponi molecolari, per un totale di 3.550.630. A questi si aggiungono anche 8 test sierologici e 5.021 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 838 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 214.771. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 57.018 (+2.099 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 53.772 (+1.948), il 94,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 50 nuovi decessi: 1 a Parma (una donna di 85 anni); 5 in provincia di Reggio Emilia (due donne, di 90 e 91 anni, e 3 uomini rispettivamente di 82, 83 e 90 anni); 6 nel modenese (5 donne – di 50, 73, 2 di 87, 91 anni – e un uomo, di 76 anni); 24 in provincia di Bologna (16 donne – una di 47, 2 di 74, 2 di 78, 2 di 80, una di 81, 2 di 85, una di 87, 2 di 90, una di 93, una di 94 e una di 95 anni; 8 uomini, rispettivamente di 56, 71, 75, 77, 81, 83, 91, 89 anni); 6 in quella di Ferrara (4 donne – di 78, 88, 91, 97 anni – e 2 uomini, entrambi di 84 anni); 5 nel ravennate (2 donne, di 91 e 92 anni, e 3 uomini, rispettivamente di 65, 66 e 81 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini, di 63, 78 e 83 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.827.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 286 (+3 rispetto a ieri), 2.960 quelli negli altri reparti Covid (+148). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 26 a Reggio Emilia (invariato), 54 a Modena (invariato), 84 a Bologna (invariato), 24 a Imola (+1), 28 a Ferrara (+1), 12 a Ravenna (+1), 5 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 6 a Cesena (-1) e 23 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.469 a Piacenza (+39 rispetto a ieri, di cui 26 sintomatici), 19.183 a Parma (+129, di cui 75 sintomatici), 35.442 a Reggio Emilia (+312, di cui 137 sintomatici), 49.302 a Modena (+530, di cui 347 sintomatici), 59.236 a Bologna (+844, di cui 424 sintomatici), 10.120 casi a Imola (+126, di cui 60 sintomatici), 16.317 a Ferrara (+177, di cui 45 sintomatici), 21.519 a Ravenna (+130, di cui 71 sintomatici), 10.799 a Forlì (+138, di cui 100 sintomatici), 13.463 a Cesena (+182, di cui 114 sintomatici) e 26.766 a Rimini (+380, di cui 180 sintomatici). Nel dettaglia a Rimini si hanno nuovi 186 pazienti di sesso maschile e 194 pazienti di sesso femminile, tracciati: 180 per sintomi; 193 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 4 per test volontari; 2 per test per ricovero; per 1 la pratica non è ancora stata conclusa. Si possono stimare in 232 le guarigioni.

(Rimini) Servizi di controllo rafforzati sabato e domenica a Riccione in vista della "zona rossa" in vigore da oggi, lunedì 8 marzo.  La polizia locale di Riccione è stata impegnata nelle giornate di sabato e domenica sulle principali arterie viarie ai confini nord e sud del territorio cittadino in ottemperanza alle norme in vigore e il divieto di spostamento dal proprio comune di residenza. Nel corso di questi controllo di filtraggio ai confini del territorio comunale, sabato pomeriggio la polizia locale di Riccione ha intercettato un gruppo di una ventina di minorenni in scooter provenienti da Misano e diretti a Riccione, presumibilmente nelle vie del centro. I ragazzi sono stati fermati prima dell'ingresso nel territorio comunale di Riccione ed è stato spiegato loro il divieto di oltrepassare il confine del Comune di residenza. Durante il servizio di controllo, la polizia locale ha multato uno dei minorenni che si trovava già nel territorio del Comune di Riccione per inottemperanza alle norme anti Covid e perché viaggiava in sella ad un ciclomotore senza assicurazione e senza patentino. 

La polizia locale, sempre durante un servizio mirato al rispetto della normativa Covid, ha sanzionato il titolare di un bar che dopo le 18 continuava a servire i clienti sia all'interno che all'esterno del pubblico esercizio. Inoltre durante il weekend, la polizia locale di Riccione unitamente ai militari della Compagnia dei carabinieri di Riccione nel trascorso weekend sono stati impegnati in un servizio di controllo delle normative sul contenimento della diffusione della pandemia nelle principali via del centro. Pattuglie di carabinieri e genti della polizia municipale, sia a piedi che punti di sosta in auto di pattuglie, hanno vigilato sui viali di maggiore affluenza e nei luoghi a rischio di assembramento di viale Ceccarini, viale Dante e il porto. 

 

"La "zona rossa" oramai è entrata in vigore e, nonostante dopo un anno ci attendevamo dalla Regione una campagna vaccinale efficiente ad evitare nuovi sacrifici per la comunità, siamo comunque convinti che le regole vanno sempre e comunque rispettate. Ringrazio quindi la polizia locale e i carabinieri - ha detto l'assessore alla Sicurezza, Elena Raffaelli - per il costante impegno che dimostrano ogni giorno nel rendere sicura la nostra città. In fatto di sicurezza nell'estate 2021 come è stato l'estate scorsa, alle problematiche legate al controllo delle misure di sicurezza sanitaria per frenare la pandemia, si aggiungeranno le caratteristiche proprie di una città balneare come Riccione. L'anno scorso il Comune di Riccione ha raddoppiato gli sforzi, aderendo al progetto Mille Occhi sulla Città, che ha visto l'attivazione di un servizio di vigilanza integrata con la Polizia Locale sul territorio comunale di Riccione nelle ore notturne, dal 24 luglio al 23 agosto, in punti di osservazione fissa e dinamica. Ed è stato un progetto validissimo che ha reso possibile intraprendere azioni dissuasive soprattutto nei confronti dei ragazzini. Ma, ha ragione il sindaco Tosi, quando già da febbraio ha chiesto che vengano predisposti l'invio di rinforzi per le Forze dell'Ordine. Un anno dopo, dobbiamo muoverci per tempo quindi chiediamo da subito i rinforzi estivi". 

(Rimini) Nuovo passo avanti per il progetto di riqualificazione dell’ex Area Fox, il piano di intervento frutto di una collaborazione pubblico-privato, che consentirà di rigenerare e arricchire di funzioni un comparto centrale della città, a ridosso del centro storico e del Borgo San Giovanni. La III Commissione consigliare questa mattina ha infatti dato parere favorevole alla approvazione della variante urbanistica che, sulla base dell’accordo di programma sottoscritto tra amministrazione e il privato attuatore dell’intervento, permetterà di potenziare i servizi e le dotazioni di parcheggi pubblici a disposizione della città. Il piano delle opere prevede infatti nell’area tra via Circonvallazione Meridionale e via Bramante, la realizzazione di un nuovo parcheggio di attestamento di circa 300 posti auto (120 di proprietà dell’Amministrazione comunale e 180 ad uso pubblico) in gran parte collocati nell'interrato e una parte restante a raso, in gestione al Comune e l’inserimento di una nuova medio piccola struttura di vendita alimentare. Si procederà quindi alla demolizione dei fabbricati esistenti e con la bonifica ambientale dell'intera area (dove era presente un distributore idrocarburi), da molti anni in stato di abbandono.  

Il progetto consentirà anche di incrementare la sicurezza stradale dell’intero quadrante, anche grazie alla realizzazione di una rotatoria tra via Melozzo da Forlì e via Bramante (a carico del privato) e alla riqualificazione dei percorsi pedonali e di attraversamenti pedonali lungo via Circonvallazione meridionale. È inoltre in progetto la creazione di un percorso pedonale, che potrà collegare in sicurezza il nuovo parcheggio al parco Fabbri.  Rispetto al piano di interventi già vagliato dall’Amministrazione nel 2017, il progetto approvato è stato integrato e migliorato, dedicando un’attenzione particolare all’inserimento delle opere nel contesto urbano e paesaggistico. L’opera infatti sarà in linea con le indicazioni della Soprintendenza, con volumi fuori terra contenuti al fine di migliorare la visibilità delle mura antiche, che saranno valorizzate grazie ad accorgimenti progettuali mirati, come la creazione di una parete verde sull’edificio e la creazione di una ‘cortina verde’ che delimiti l’area. 

Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale della variante al Rue e della convenzione tra Amministrazione e privato, si prevede di poter partire con i lavori prima dell’inizio dell’estate.  “Finalmente si potrà intervenire in maniera radicale ad un’area purtroppo da molto tempo degradata e strategica, poiché a ridosso del centro storico, a pochi passi dall’Arco d’Augusto e del Borgo San Giovanni, dove è in corso un percorso di riqualificazione che vedrà nei prossimi mesi l’avvio della seconda fase dei lavori  – sottolinea l’assessore alla gestione del territorio Roberta Frisoni -  L’intervento esaminato oggi in Commissione Consiliare si trova in un contesto di grande pregio, dove grazie alla convenzione con il privato, porterà nuove dotazioni di servizi e di funzioni, a partire dai parcheggi che passeranno dai 53 attuali a circa 300, permettendo al contempo di migliorare l’accessibilità e la viabilità dell’intero comparto”. 

(Rimini) “In questi ultimi giorni, compreso il week end trascorso, abbiamo incontrato e continuato ad avere costanti scambi di idee e opinioni con il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in ordine soprattutto al nuovo decreto ristori sul quale sta lavorando il Governo". Lo rende noto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, responsabile Anci per il turismo. "Anche come Anci Emilia Romagna, cioè di una regione leader nel turismo, abbiamo proposto al ministro punti specifici raccogliendo le proposte e le sollecitazioni provenienti da imprese, associazioni economiche del turismo, Comuni in relazione alle prime bozze sul tema indennizzi. Il rischio era (e mi sia consentito, è) che il cambio di passo auspicato rimanesse (rimanga) nel cassetto. Abbiamo lavorato chiedendo al Governo di superare le criticità emerse, seppur nelle prime indiscrezioni circolate. In particolare, sul periodo preso in considerazione per l’idoneità dei ristori e il tetto di fatturato di 5 milioni di euro, che escluderebbe una discreta parte delle imprese ricettive italiane. Il tema è sostenere un’industria intera, una filiera fatta di decine di migliaia di imprese, piccole, familiari, più strutturate, che danno servizi puntuali. Sono imprese colpite al cuore. Molto più di altri settori economici perché il turismo importa persone e non esporta prodotti".   

Il Ministro Garavaglia "mi ha confermato l’impegno per sostenere il comparto più danneggiato dalla pandemia, sottolineando come il decreto in preparazione contenga interventi calibrati sui danni economici effettivamente subiti, prendendo a riferimento un’intera annualità e non singole o doppie mensilità. Ampliare la possibilità di ottenere aiuti anche da parte di categorie fino ad oggi non ricomprese nei provvedimenti, dare risposte in tempi rapidi, sostenere tutte le aziende, dalle più piccole alle più robuste. Sul problema evidenziato dalle associazioni degli albergatori circa il tetto di fatturato dei 5 milioni e la necessità di riconoscere l’effettivo danno economico subito nell’intera annualità, il Governo con una nota ufficiale sembra aver accolto le proposte puntuali di comuni associazioni regioni. Bene. Abbiamo fornito numeri di imprese colpite e lavoratori, analisi su perdita economica di mercato e competitiva rispetto anche a competitor internazionali, per dare il nostro contributo a far sì che il decreto sia preciso, efficace e giusto. Regioni, Comuni, associazioni valuteranno il provvedimento una volta presentato".

Tra le "risposte concrete", oltre che "rapide e decise", richieste dal sindaco al ministro, per sostenere il futuro del comparto turistico, Gnassi cita: fondo centrale di garanzia per imprese alberghiere, estensione 110% credito imposta anche per riqualificazione strutture turistico-alberghiere, bonus vacanze da trasformare in misura strutturale fino al termine degli effetti della pandemia, sostegno al comparto fieristico, sostegno agli aeroporti, innovazione del prodotto turistico e rigenerazione urbana, progetti integrati e logica premiale per gli enti locali che dimostrano di mettere risorse loro, risposte alla questione concessioni demaniali ad uso turistico ricreativo e canoni minimi.     

"Serve insomma un piano strategico del turismo italiano. E serve non solo per rilanciare il settore industriale più duramente colpito ma per riconfigurarlo, ammodernarlo e renderlo pronto alle sfide internazionali del dopo Covid. Con il Next Generation UE abbiamo davanti una possibilità straordinaria per trasformare un problema in una opportunità, infrastrutturando finalmente il nostro Paese per renderlo all’altezza delle bellezze naturali, artistiche, storiche che lo rendono unico al mondo. Lavoreremo con lealtà e solidità per dare il nostro contributo, restando sul pezzo, nel merito e nei rapporti formali dove le questioni vanno discusse, sviscerate, argomentate. Di questo c'è bisogno se si lavora per il bene delle imprese e dei lavoratori”. 

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