(Rimini) E' pronto il piano strategico per cambiare volto al Porto di Riccione: un progetto che nel suo insieme intende ripensare e rigenerare in profondità l'area portuale e tutto l'asse fluviale del Rio Melo, fino ai confini della città. "Per la città di Riccione, il progetto del Porto aprirà nuove possibilità di sviluppo a 360 gradi - ha detto il sindaco Renata Tosi -. Un turismo marittimo qualificato si unirà alla riscoperta di una vocazione, quella legata al mare e al balneare, che con forza oggi rivendichiamo come fattore culturale dell'identità della nostra comunità. Insomma il Porto non può essere solo quel luogo dove si ormeggiano le barche, ma deve essere la porta d'accesso sull'acqua alla città, deve essere integrata con essa tanto da portarle valore aggiunto. Il nostro progetto è pensato per far rifiorire tutta la zona, lungo il margine del fiume, creando la possibilità di una riqualificazione urbana, ecologica, con la creazione di nuove attrazioni per i cittadini e turisti". Un lavoro progettuale preceduto da una elaborata analisi dello stato di fatto del team di progettisti guidati dall'architetto, Massimo Franchini, frutto della visione strategica dell'amministrazione guidata dal sindaco con delega all'Urbanistica e dall'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti. 

"Il progetto fattibile per gli interventi tecnici e innovativi e per l'area che deve andare a coprire - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. Tra le novità che amo maggiormente c'è lo sguardo verso il mare. Con il nostro intervento praticamente viene liberata la visuale verso l'Adriatico dando alla zona un respiro ampio. Vorrei sottolineare che si tratta di una vera e propria rigenerazione urbana che mette il Rio Melo nelle condizioni di diventare il protagonista della città e di renderlo un elemento di fusione con il tessuto urbano circostante. Un progetto che dona ampio respiro a tutta l'area, che dona la possibilità di avere un rapporto diretto con l'acqua, intesa come asta fluviale nuovamente protagonista, fino ad arrivare al cuore della darsena che diventerà una nuova piazza e polo di attrazione per i nostri cittadini e per i nostri turisti. Gli interventi vertono tutti su aree al 90% pubbliche con un notevole risparmio sulle tempistiche e sulla fattibilità". 

(Rimini) Un pescatore siciliano di 52 anni è stato arrestato ieri con l'accusa di aver violentato ripetutamente la sua ex ragazza, minacciandola con un coltello alla gola e colpendola fino a romperle la mascella. L'uomo avrebbe agitosotto l’effetto di cocaina, e avrebbe costretto anche la donna ad assumere droghe.  Il fatto sarebbe avvenuto a Cattolica.

(Rimini) "Siamo alla vigilia della seconda Pasqua nella morsa del Covid e poco sembra esser cambiato rispetto un anno fa, se guardiamo ai numeri di contagi, al carico di lavoro delle strutture sanitarie, alle restrizioni con cui tutti dobbiamo convivere. Eppure, rispetto ad un anno fa, qualcosa è cambiato".  Ne è ceta il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi. "A inizio aprile dell'anno scorso una delle principali emergenze che tutto il Paese si è trovato ad affrontare riguardava i casi di focolai divampati nelle Rsa, le strutture residenziali per anziani, luoghi 'protetti' per le persone più fragili dove il virus è riuscito ad insinuarsi. Anche nel nostro territorio non sono mancati i casi: ricordo perfettamente l'angoscia di quei giorni, la decisione di creare una task force con l'Ausl per gestire la situazione con la definizione di un piano operativo efficace e tempestivo, la fatica degli operatori e l'ansia dei famigliari, alimentata anche dal clamore di casi come quelli del Pio Albergo Trivulzio di Milano".   

Ad un anno di distanza, "nelle Rsa del nostro distretto, possiamo dire che la situazione è tornata quasi alla normalità, sia per l'azzeramento dei contagi da Covid, sia sul fronte dei nuovi ingressi, che sono ripresi ad inizio anno dopo il lungo stop forzato. Credo che questo rappresenti una sorta di luce in fondo al tunnel, un importante segnale di speranza, soprattutto in questa fase in cui si avverte tutto il peso di oltre un anno di convivenza con la pandemia. Prima di tutto è l'ennesima conferma che il vaccino è l'unica arma efficace per uscire da questo incubo e della necessità di affidarsi alla scienza e alla ricerca per guardare avanti: gli ospiti delle Rsa sono stati i primissimi ad essere vaccinati da quando la campagna è iniziata a fine dicembre scorso, garantendo così protezione alle categorie più fragili grazie anche ad un'efficace sinergia a tutti i livelli istituzionali. Inoltre, è importante che si torni a valorizzare il ruolo delle residenze per anziani, centri di prima qualità a cui famigliari affidano i propri cari, consapevoli che la loro fiducia sarà ripagata con un servizio attento e sicuro".   

(Rimini) "Colgo l'occasione per ringraziare la Guardia di Finanza di Rimini per il lavoro fatto a tutela della comunità riminese". Sono le parole dell'assessore al bilancio del comune di Rimini, Gian Luca Brasini, in merito all'operaione Isid,e che ha portato alla denuncia di 58 albergatori per peculato: non avevano versato la tassa di soggiorno riscossa. "Lo sottolineo ancora una volta: a tutela della comunità riminese. Perché chi sottrae risorse alla collettività danneggia sicuramente il contesto in cui vive e, se vogliamo, prima di tutto sé stesso. Pensiamo proprio all'imposta di soggiorno: i suoi proventi vengono utilizzati per accrescere il potenziale attrattivo della destinazione turistica. Per Rimini significa il PSBO, il Parco del Mare, gli arredi urbani, gli eventi, gli interventi sui contenitori culturali; tutto ciò che ha permesso, in anni di crisi generale, di non perdere un briciolo, anzi incrementare arrivi e presenze per tutti i 12 mesi dell'anno. L'imposta di soggiorno, a carico del cliente così come avviene in quasi tutte le altre parti del mondo, serve dunque a far lavorare di più e meglio il sistema delle imprese legato all'industria dell'ospitalità e, più in generale, elevare la qualità del vivere per i residenti, permanenti e temporanei che siano. L'operazione della Guardia di Finanza di Rimini è il frutto di una collaborazione, tradottasi nella forma di un protocollo amministrativo, tra la Guardia di Finanza e il Comune di Rimini. È il valore della sinergia tra istituzioni diverse. Io credo che questa metodo integrato dovrebbe essere percorso da tutti gli altri Comuni della nostra provincia e, perché no?, della nostra regione". 

(Rimini) I finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno sequestrato oltre 110.000 euro nei confronti di 8 gestori di strutture alberghiere del litorale, "poiché è stato accertato a loro carico l’omesso versamento nelle casse del Comune di significativi importi di imposta di soggiorno, da loro riscossi dai turisti clienti delle loro strutture, nel periodo 2015/2019. In tale arco di tempo la legge vigente, infatti, li inquadrava quali incaricati di pubblico servizio in ordine alla riscossione del particolare tributo locale, che costituisce una parte rilevante delle entrate annuali dei comuni a più alta vocazione turistica, come il capoluogo di questa provincia".

L'operazione Iside "è stata una complessa prolungata attività ispettiva, contabile erariale e di polizia giudiziaria, condotta per la parte più rilevante dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria e conclusasi di recente con l'esecuzione di otto decreti di sequestro preventivo penale emessi dal GIP presso Tribunale, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che hanno portato appunto a vincolare liquidità per 110.000 euro. In totale sono state 58 le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per il reato di peculato, in quanto è risultato che costoro, quali gestori di strutture alberghiere, dopo aver ricevuto come previsto l’imposta di soggiorno loro versata da parte degli ospiti all’atto del pagamento del corrispettivo per il pernottamento, hanno omesso di provvedere nei termini stabiliti a riversarla al Comune trattenendola per un importo complessivo accertato di circa 240mila euro".

In sostanza, "sono stati segnalati dai finanzieri all’Autorità giudiziaria,  poiché in spregio della delibera del Consiglio comunale n. 30 del 14/06/2012, che ha approvato il Regolamento dell'imposta di soggiorno nelle strutture alberghiere del territorio riminesi, hanno prima incassato dai clienti la tassa e poi hanno omesso di versarne gran parte all'Ente locale creditore, pur avendo in più casi la disponibilità di sufficienti liquidità per provvedervi – come del resto da ultimo dimostrano i sequestri operati – e nonostante le ripetute formali diffide di pagamento loro notificate dall’Ufficio Tributi del Comune di Rimini. Delle oltre 60 gestioni controllate, altresì, ben 21 sono state verbalizzate, dalle pattuglie del Gruppo della Guardia di finanza di Rimini, per violazioni all’IVA e alle Imposte dirette e 19 sono risultate inadempienti del tutto agli obblighi fiscali, avendo omesso, per alcune annualità d’imposta, la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA".

Mercoledì, 31 Marzo 2021 10:04

31 marzo

Vaccini a Pasqua | Feste controllate | Arriva la Notte Rosa

(Rimini) Le festività pasquali, tradizionalmente "caratterizzate da una maggiore movimentazione di persone, hanno richiesto una specifica pianificazione dei servizi di vigilanza e di controllo già decisa e predisposta nel corso di apposite riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e di Coordinamento delle Forze di Polizia". Lo rende noto la prefettura di Rimini. "Sono alcune centinaia le unità tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale, con il concorso anche dell’Esercito Italiano,  che saranno impiegate per l’intero periodo in argomento, con particolare riguardo al fine settimana pasquale e al giorno di pasquetta, per garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, anche in chiave di prevenzione generale, in un quadro di rigoroso rispetto delle misure anti contagio".

L'attività di verifica, "già in atto, proseguirà in modo ancora più serrato proprio durante il periodo di festività pasquali, per il quale è stato anche pianificato: l’incremento delle attività generali di controllo del territorio, con particolare riguardo alla rete stradale e autostradale, nonché alle stazioni ferroviarie, con particolare riferimento a quella di Rimini; l’intensificazione dei controlli ai confini con la Repubblica di San Marino, anche al fine di impedire gite “fuori porta”, assembramenti e feste private; l’implementazione di tutte quelle azioni necessarie a garantire, sia in forma di prevenzione che di controllo, l’ordine e la sicurezza pubblica dell’intero territorio provinciale, anche con riferimento ai luoghi di culto; una particolare attenzione alle aree di ritrovo abituale, al fine di garantire l’osservanza del divieto di assembramento e delle altre misure previste per il contrasto al diffondersi del Covid-19; la vigilanza su eventuali iniziative di dissenso allo scopo di ricondurle, possibilmente, in un contesto di rispetto dell’attuale quadro di regolamentazione, spiegano dalla prefettura.

“L’attuale scenario provinciale in cui si registrano numeri ancora molto elevati relativi alla situazione epidemiologica”, sottolinea il Prefetto, “induce ad un ulteriore richiamo al senso civico e ad una maggiore consapevolezza delle proprie azioni”. “La salute di tutti”, prosegue, “dipende da ognuno di noi e la salute di ognuno di noi dipende dal comportamento di tutti”.

(Rimini) Prosegue la campagna vaccinale in Romagna. Ad oggi gli over 80 che hanno ricevuto la prima dose sono 44.929 ( 47,4%), la seconda dose 33.202 (35%)  ed è tuttora in corso la vaccinazione per i restanti ultraottantenni. Per circa 15mila di loro, prenotati tra il 15 aprile e tutto il mese di maggio, l’Asl ha anticipato la somministrazione della  prima dose  entro la metà del mese di aprile (Ravenna 4.957; Forlì 3.774; Cesena 3.216 e Rimini 2.940). Si sta procedendo alla vaccinazione degli over 75 e anche i soggetti di questa fascia d’età  ( circa 6mila) rinviati a causa della sospensione di Astrazeneca, sono stati ricontattati dall’Azienda e saranno vaccinati nel corso di questa settimana. 

“Siamo soddisfatti dell’impegno profuso da tutto il nostro personale coinvolto nella organizzazione della campagna vaccinale, commenta il direttore Generale Tiziano Carradori, ma i nostri 25 punti vaccinali presenti in Romagna, lavorano ancora senza poter sfruttare appieno tutte le potenzialità, a causa del ritardo nella consegna dei vaccini. Proprio questa mattina dovevano arrivare consistenti dosi del vaccino di Astrazeneca che ci avrebbero consentito di effettuare l’apertura serale dei nostri centri provinciali, per terminare la somministrazione delle prime dosi alle categorie appartenenti agli Ordini Professionali e alle Forze dell’Ordine. Non solo, la puntuale consegna del vaccino, avrebbe consentito di rifornire gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, con i quali proprio venerdì scorso avevamo condiviso di partire con l’organizzazione delle vaccinazioni ai caregiver e conviventi dei disabili gravi, con le stesse modalità, come avvenuto per il personale scolastico. Ora il ritardo della consegna, che dovrebbe a questo punto essere rinviato a domenica 4 aprile, fa slittare di una settimana calendario appena concordato”.

Disabili.Dopo aver provveduto in tutti gli ambiti al completamento della somministrazione del vaccino ai soggetti con gravissima disabilità a domicilio, si è conclusa la vaccinazione per gli utenti disabili nelle strutture residenziali e semi residenziali. Anche per le persone in carico ai servizi sociali territoriali con disabilità intellettiva congenita, paralisi cerebrali infantili e con sindrome di Down che vivono al domicilio si è provveduto, su chiamate ad effettuare la somministrazione del vaccino, attraverso apposite sedute vaccinali

Forze dell’Ordine. Le Forze dell’Ordine e le Forze Armate presenti sul territorio, sono state vaccinate nei punti vaccinali provinciali di Asl Romagna. Si parla di 928 persone nel territorio di Rimini.

Personale scolastico. Il personale scolastico già vaccinato dai medici di medicina generale è pari a 2.741 persone nel distretto sanitario di Rimini e 1.133 in quello di Riccione.

Persone estremamente vulnerabili. Anche per questa fascia di popolazione, contattata dall’Azienda attraverso SMS (circa 46.000 con meno di 75 anni), sulla base di elenchi forniti dalla Regione, è già in corso la vaccinazione. A questo proposito, si fa presente, che i pazienti, pur rientranti in questa categoria, che non sono stati raggiunti da Sms, saranno contattati dall’Azienda che sta provvedendo insieme ai professionisti che li hanno in carico per patologia ad integrare gli elenchi forniti dalla Regione.

L’Azienda ha inoltre provveduto alla somministrazione della prima dose di vaccino ai pazienti dializzati, trapiantati di rene e nefropatici immunodepressi , attraverso sedute dedicate all’interno degli ospedali, con il supporto del personale medico e infermieristico delle Unità Operative di Nefrologia. ( Ravenna 110- Faenza e Lugo 176); Rimini 253; Forlì 165 e Cesena 198. Le seconde dosi a questa tipologia di pazienti saranno somministrate entro la metà di aprile.

Sabato 20 marzo e domenica 21 marzo sono state inoltre vaccinate oltre 124 persone residenti in Romagna, afftte da fibrosi cistica e talassemia.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 334.343 casi di positività, 1.187 in più rispetto a ieri, su un totale di 33.338 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine.Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 847.225 dosi; sul totale, 288.005 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 415 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 280 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 499 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,8 anni. Sui 415 asintomatici273 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing31 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 36 con gli screening sierologici5 tramite i test pre-ricovero. Per 70 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 249 nuovi casi e Bologna (234); poi Parma (149), Rimini (118), quindi Reggio Emilia (98) e Forlì (94). Quindi Cesena (66), Ravenna (58), Piacenza (54) e Ferrara (50). Infine, il Circondario imolese (17). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.413 tamponi molecolari, per un totale di 3.977.798. A questi si aggiungono anche 170 test sierologici e 15.925 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.917in più rispetto a ieri e raggiungono quota 249.404. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 73.080 (-797 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.202 (-737), il 94,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 67 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 83 anni); 5 a Parma (4 donne, di 61, 72, 79 e 82 anni e un uomo di 71 anni); 5 nella provincia di Reggio Emilia (due donne di 85 e 100 anni, e tre uomini di 89, 92 e 94 anni); 9 nella provincia di Modena (6 donne, rispettivamente di 70, 76, 79, 80, 90 e 97 anni; 3 uomini, di 82, 93 e 101 anni); 20 nella provincia di Bologna (8 donne: di 68, 77,80, 83, 89, due 91 e una di 97 anni, e 12 uomini: di 56 anni- residente a Imola -, 72, due di 81, 82, 86, 88 – residente a Imola – poi 89, 90, due di 92 e uno 96 anni); 4 nella provincia di Ferrara (tutti uomini: due di 82, poi 87 e 88 anni); 5 in provincia di Ravenna (4 donne di 73, 80, 81 e 88 anni, e un uomo di 74 anni); 13 in provincia di Forlì-Cesena (3 donne: due di 85 e una di 89 anni; 10 uomini: 54, 63, 65, 75, due di 76, 82, due di 83, e uno di 87 anni); 5 nel riminese (2 donne, di 77 e 94 anni, e 3 uomini di 82, 83 e 84 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.859.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 392 (-6 rispetto a ieri), 3.486 quelli negli altri reparti Covid (-54). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 31 a Parma (+1), 31 a Reggio Emilia (-2), 76 a Modena (+1), 119 a Bologna (-3), 22 a Imola (-1), 37 a Ferrara (invariato), 21 a Ravenna (invariato), 10 a Forlì (invariato), 7 a Cesena (-1) e 32 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.740 a Piacenza (+54 rispetto a ieri, di cui 31 sintomatici), 23.046 a Parma (+149, di cui 114 sintomatici), 40.337 a Reggio Emilia (+98, di cui 49 sintomatici), 57.320 a Modena (+249, di cui 158 sintomatici), 72.189 a Bologna (+234, di cui 172 sintomatici), 11.554 casi a Imola (+17, di cui 7 sintomatici), 19.995 a Ferrara (+50, di cui 22 sintomatici), 26.077 a Ravenna (+58, di cui 13 sintomatici), 13.673 a Forlì (+94, di cui 71 sintomatici), 16.599 a Cesena (+66, di cui 59 sintomatici) e 31.813 a Rimini (+118, di cui 76 sintomatici).

Nel dettaglio, per il dato riminese: si tratta di 57 pazienti di sesso maschile e 61 pazienti di sesso femminile; 42 asintomatici e 76 sintomatici. Sono stati tracciati: 44 per sintomi; 65 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test volontari; 6 test per categoria; 2 per rientro dall'estero (dal Bangladesh). Si possono stimare in circa 176 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 5 decessi: tre pazienti di sesso maschile (due di Rimini di 82 e 84 anni, di Riccione di 83 anni) e due pazienti di sesso femminile (di Rimini di 77 anni, di Santarcangelo di Romagna di 94 anni) .

(Rimini) “La mia ‘via difficile’ mi ha portato ad allargare lo sguardo”. Sono le parole di Nicolò Carcano, capo missione Avsi in Repubblica democratica del Congo. Proprio lui sarà il protagonista del prossimo appuntamento promosso da Avsi Point Rimini, mercoledì 31 marzo alle 21. Carcano, in collegamento su zoom racconterà del lavoro di Avsi  in un Paese difficile, della sua esperienza e della sua amicizia con l’ambasciatore Luca Attanasio, recentemente scomparso insieme alla sua scorta e al suo autista in un tragico attacco. 

“Tutti noi tendiamo a scegliere la via facile”. Cosa significa? “Tante cose, tra cui, per esempio, quell’atteggiamento per cui voglio solo parlare e non ascoltare”. E invece, cosa vuol dire “vita difficile”? “Ho vissuto da 16 anni a questa parte in almeno una dozzina di Paesi diversi, divisi su tre continenti: Africa, America Latina e Medio Oriente”. Ti sei mai chiesto “chi me lo ha fatto fare”? “Spesso, però ogni giorno mi succede qualcosa che mi fa capire che questo è l’unico lavoro che avrei mai potuto fare”. In tutti questi anni, spiega ancora Nicolò, “il mio lavoro mi ha cambiato. Quando ho iniziato nel 2006 non ero lo stesso di oggi”.

Nicolò racconterà meglio mercoledì la traiettoria che lo ha portato ad allargare lo sguardo, parafrasando la campagna Tende Avsi 2020-2021. Qui per seguire l’incontro

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