Fiera, il ministro Garavaglia inaugura Beer&Food attraction
(Rimini) "Voi rappresentate il filo conduttore di tutto il turismo nazionale, senza di voi e senza il lavoro che fate quotidianamente, tutta la filiera si interromperebbe". Così il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha aperto questa mattina l'International Horeca Meeting di Italgrob, evento che ha alzato il sipario su The Digital Event for Eating Out, la due giorni di talk organizzata da Italian Exhibition Group, che si tiene su piattaforma online (raggiungibile registrandosi al sito www.beerandfoodattraction.it ) oggi e domani, 13 aprile. La giornata d'apertura è stata anche l'occasione per annunciare – da parte dell'Amministratore delegato di Italian Exhibition Group Corrado Peraboni e del presidente di Italgrob Vincenzo Caso - il rinnovo della partnership per altri tre anni (2022-2024), a conferma dell'importanza strategica della manifestazione per tutta la filiera.
Ad inaugurare i lavori è stato però il saluto di benvenuto del presidente di IEG, Lorenzo Cagnoni: "L'evento che inauguriamo oggi – ha detto - testimonia la capacità di IEG di essere al fianco delle aziende, supportandole a ritrovare occasioni di business, in un momento di estrema difficoltà. Eppure, l'interesse mostrato verso la nostra piattaforma fa ben sperare su una veloce ripresa del comparto, che proprio qui, a questo evento, sta mostrando alti livelli di proattività manageriale e di innovazione produttiva". L'evento – è stato ricordato - costituisce la prima tappa di avvicinamento all'edizione in presenza di Beer&Food Attraction e BBTech expo, in programma dal 20 al 23 febbraio 2022 alla Fiera di Rimini.
Dopo Lorenzo Cagnoni, la parola è passata a Vincenzo Caso, presidente Italgrob, che ha portato il saluto "di tutti i distributori del comparto, ai quali va augurato un pronto riscatto. Questo evento deve essere un segnale di positività al mercato e a tutti gli operatori che sono pronti a ripartire a pieno regime". Ha concluso i saluti introduttivi Rocco Pozzulo, presidente di una FIC - Federazione Italiana Cuochi, pronta a dare spettacolo in piattaforma con showcooking ed eventi di grande appeal, nel corso della due giorni: "Anche noi – ha spiegato -puntiamo alla riapertura delle manifestazioni in presenza, per quanto siano importanti questi appuntamenti digitali. Grazie alla felice collaborazione con IEG, non dimentichiamo i grandi successi ottenuti lo scorso anno e la grande visibilità data ai nostri campionati di cucina, con grandi protagonisti cuochi e ristoratori".
12 aprile
“Riapriamo” | Muore dopo il vaccino | Navi da crociera
L’Emilia Romagna torna arancione
(Rimini) Da lunedì prossimo l’Emilia-Romagna tornerà in zona arancione. Il cambio di colore è dovuto all’indice rt, quello legato alla trasmissibilità dei contagi, sceso allo 0,81 per cento. Cosa cambia? Riapriranno boutique, parrucchieri ed centri estetici, mentre bar e ristoranti potranno continuare con asporto e delivery. Potranno tornare tra i banchi (in presenza al 50 per cento) gli studenti di seconda e terza media e delle scuole superiori.
Aggiornamento coronavirus: 157 positivi, 4 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 348.305 casi di positività, 1.488 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.970 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,5%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.077.144 dosi; sul totale, 333.598 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 585 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 537 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 707 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,7 anni. Sui 585 asintomatici, 405 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 58 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con gli screening sierologici, 14 tramite i test pre-ricovero. Per 104 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede in testa Modena con 297 nuovi casi, seguita da Bologna con 203,poi Reggio Emilia (202), Rimini (157), Ferrara (154) e Ravenna (125). Seguono Parma (101), Forlì (98), Cesena (79) e, infine, Piacenza (37) e il Circondario imolese (35). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.469 tamponi molecolari, per un totale di 4.116.772. A questi si aggiungono anche 288 test sierologici e 12.213 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.086 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 267.780. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 68.218 (-634 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 64.958, il 95,2% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 36 nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 88 anni); 6 in provincia di Reggio Emilia (4 donne di cui 2 di 90 anni, 1 di 80 e 1 di 49 anni, più 2 uomini rispettivamente di 77 e 74 anni); 10 nel modenese (di cui 4 donne di 94, 83, 80 e 67 anni e 6 uomini di 92, 87, 81, 80, 73 e 64 anni); 7 nella provincia di Bologna (1 donna di 85 anni e 6 uomini di 88, 2 di 85, 1 di 84, 79, e 77 anni); 3 nel ferrarese (2 uomini di 83 e 74 anni e 1 donna di 89 anni); 2 nella provincia di Ravenna (entrambe donne di 70 e 66 anni), 3 in quella di Forlì-Cesena (tutti uomini, rispettivamente di 84, 76 e 74 anni) e 4 in quella di Rimini (tutte donne rispettivamente di 100, 95, 89 e 81 anni). Nessun decesso in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.307.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 343 (-9 rispetto a ieri), 2.917 quelli negli altri reparti Covid (-134). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 33 a Parma (invariato), 34 a Reggio Emilia (-1), 62 a Modena (+1), 87 a Bologna (-1), 16 a Imola (-3), 40 a Ferrara (-2), 18 a Ravenna (-1), 10 a Forlì (-1), 5 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini -1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.124 a Piacenza (+37 rispetto a ieri, di cui 31 sintomatici), 24.314 a Parma (+101, di cui 64 sintomatici), 41.843 a Reggio Emilia (+202, di cui 115 sintomatici), 59.505 a Modena (+297, di cui 164 sintomatici), 74.967 a Bologna (+203, di cui 157 sintomatici), 11.868 casi a Imola (+35, di cui 15 sintomatici), 21.307 a Ferrara (+154, di cui 53 sintomatici), 27.343 a Ravenna (+125, di cui 77 sintomatici), 14.582 a Forlì (+98, di cui 76 sintomatici), 17.396 a Cesena (+79, di cui 64 sintomatici) e 33.056 a Rimini (+157, di cui 87 sintomatici).
Nuovo focolaio alla casa del clero
(Rimini) È in corso un piccolo "focolaio" Covid-19 alla Casa del Clero di Rimini (foto IlPonte) Né dà notizia la Diocesi. "Dal tampone effettuato ieri sono emersi 4 sacerdoti "positivi", oltre ad una assistente della struttura, dipendente della cooperativa che garantisce l'assistenza agli ospiti. Si tratta di: don Vittorio Maresi, don Piergiorgio Terenzi, don Natale Imola e don Pietro Ceccarini", spuega una nota stampa. "Al momento i sacerdoti non presentano sintomi di rilievo e sono accuditi per tutte le loro necessità. Contestualmente, anche Marisa, sorella di don Luigi Ricci, da mesi ospite della struttura, è ricoverata in reparto sub-intensiva dell'ospedale di Rimini, già Covid-positiva e con seri sintomi di carenza respiratoria".
Questa situazione "comporta una stretta quarantena anche per tutti gli altri ospiti della Casa, che non possono avere contatti con altre persone. Il personale utilizza tutti gli ausili sanitari e le precauzioni necessarie per svolgere adeguatamente il proprio servizio2, sottlineano dalla diocesi. "Sentiamoci vicini con la preghiera perché il Signore dia consolazione e serenità a tutti" dice il vicario generale della Diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri. Attualmente la Casa del Clero conta 17 residenti. Anche alcuni sacerdoti che abitualmente vengono alla Casa del Clero a pranzo o per brevi convalescenze, in questo periodo non potranno accedere alla struttura.
Piano vaccinale:Figliuolo e Curcio oggi in Er
(Rimini) Trentamila somministrazioni solo nella giornata di ieri. Un test superato per la macchina vaccinale dell’Emilia-Romagna, pronta a salire a 45-50mila al giorno in presenza di forniture costanti e maggiori rispetto a quanto avvenuto finora. Attraverso una rete di 143 punti vaccinali in tutto il territorio regionale, oltre a uno delle Forze armate e altri 11 aziendali già attivabili.
Intanto, da lunedì 12 aprile la campagna vaccinale viene estesa alle persone dai 70 ai 74 anni, quindi i nati dal 1947 al 1951 compresi, che potranno prenotarsi utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, dal Fascicolo sanitario elettronico ai numeri di telefono attivati dalle aziende sanitarie.
Ed entro i primi di maggio è previsto il completamento delle vaccinazioni delle persone con più di 80 anni, con il 73% di loro che a oggi ha già ricevuto la prima dose.
Servono condivisione e unità per portare la campagna vaccinale a pieno regime nel Paese. Coesione che oggi è stata ribadita durante la visita in Emilia-Romagna del commissario all’emergenza pandemica, il generale Francesco Paolo Figliuolo, e del capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabrizio Curcio, cadenzata da una serie di appuntamenti e incontri istituzionali, a distanza, in Regione - con i prefetti, i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti di Provincia - oltre al sopralluogo negli hub vaccinali della Fiera di Bologna, questa mattina, e della Fiera di Ferrara, nel pomeriggio, insieme al presidente Stefano Bonaccini.
“Una visita importante, che ci permette di lavorare ancor più a fondo e insieme a ciò che serve per uscire dalla pandemia, in primo luogo vaccinando di più. La priorità è questa- sottolinea Bonaccini- un obiettivo che si centra collaborando tutti quanti, e in questo concordo pienamente col presidente Draghi. Ringrazio quindi il commissario Figliuolo e il direttore Curcio per la disponibilità a essere qui oggi, una testimonianza tangibile del rapporto, costruttivo e costante, fra Governo e territori. E anche una soddisfazione per tutto il personale sanitario e gli operatori impegnati senza sosta nei punti vaccinali della Fiera di Bologna e Ferrara, così come in quelli di tutta la nostra regione e del Paese”.
“Qui- prosegue il presidente- trovano una Regione che prova a mantenere gli impegni che prende. Ieri abbiamo superato le 30mila vaccinazioni in un giorno, lo abbiamo fatto per testare la macchina regionale e la risposta dimostra che ciò che è mancato nei mesi scorsi non è stata l'organizzazione ma le dosi necessarie. Se davvero in Italia arriveranno i 50 milioni di dosi entro fine giugno e gli 80 milioni di dosi entro fine settembre- chiude Bonaccini-, l'Emilia-Romagna sarà in grado di vaccinare tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno entro l’estate, a partire dalle persone più fragili, secondo le indicazioni del Governo e della struttura commissariale”.
All’arrivo nella sede della Regione Emilia-Romagna, questa mattina, il primo incontro operativo che ha visto insieme al generale Figliuolo, al capo della Protezione civile, Curcio, e al presidente Bonaccini, gli assessori regionali alle Politiche per la salute e alla protezione civile, Raffaele Donini e Irene Priolo, il sottosegretario Davide Baruffi e la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Emma Petitti.
L’andamento della campagna vaccinale
Una visita che è stata anche l’occasione per fare il punto sull’andamento della campagna e sulla rete vaccinale, che è stata ulteriormente rafforzata: sono già 143 i punti operativi da Piacenza a Rimini, oltre a uno delle Forze armate; 11 quelli aziendali attivabili, ed è in corso, da parte della Regione e delle singole Aziende sanitarie, la raccolta di ulteriori disponibilità di associazioni e aziende.
Prosegue anche a pieno ritmo la somministrazione del vaccino, con la macchina organizzativa che solo nella giornata di ieri ha raggiunto le 30.675 fatte.
Per quanto riguarda il rafforzamento del personale sono 829 le persone assegnate al Dipartimento di Prevenzione e Sanità pubblica che svolgono, in tutto o in parte, attività di vaccinazione: 213 medici, 470 infermieri, 146 assistenti sanitari. Inoltre, sono stati assunti 106 medici e infermieri e sono pronti a diventare operativi 199 medici in formazione specialistica, con incarichi di 12 ore di lavoro settimanali.
Il programma vaccinale regionale prosegue dunque secondo il calendario, le fasce d’età e di priorità indicate a livello nazionale: le vaccinazioni al personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati; gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su; i cittadini con patologie critiche e con gravi disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica) a prescindere dall’età, oltre al personale scolastico e le forze dell’ordine.
A ieri sera, erano esattamente 1.055.314 le dosi somministrate, di cui 329.631 seconde dosi, quindi le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. E con la nuova apertura delle agende di lunedì la vaccinazione sarà estesa ai cittadini dai 70 ai 74 anni (250mila persone).
Sempre dalla Regione sono poi state fornite alle Aziende sanitarie alcune precisazioni sulla campagna vaccinale del personale scolastico, con la richiesta di garantire la vaccinazione anche a educatori di sostegno, tutor, conduttori di esperienze laboratoriali operanti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, indipendentemente dalla natura giuridica pubblica o privata del datore di lavoro.
Variante Fox approvata in consiglio comunale
(Rimini) Con 17 voti favorevoli e 11 astenuti il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera la variante urbanistica necessaria per dare il via al progetto di riqualificazione dell’ex Area Fox, il piano di intervento frutto di una collaborazione pubblico-privato, che consentirà di rigenerare e arricchire di funzioni un comparto strategico, a ridosso del centro storico e del Borgo San Giovanni.
Grazie a questo piano di interventi, integrato e migliorato rispetto al programma già vagliato dall’Amministrazione nel 2017, si andrà infatti a riqualificare un’area di pregio anche attraverso l’inserimento di funzioni e servizi, a partire dai parcheggi.
Il piano delle opere prevede infatti nell’area tra via Circonvallazione Meridionale e via Bramante, la realizzazione di una nuova area di sosta di 300 posti auto contro i 53 attualmente presenti in gestione al Comune (120 di proprietà dell’Amministrazione comunale e 180 ad uso pubblico) e l’inserimento di una nuova medio piccola struttura di vendita alimentare. Per realizzare il parcheggio si andrà quindi a demolire i fabbricati oggi esistenti, bonificando l'intera area (dove era presente un distributore idrocarburi) da molti anni in stato di abbandono.
Il progetto prevede anche la realizzazione di una rotatoria tra via Melozzo da Forlì e via Bramante (a carico del privato) e la riqualificazione dei percorsi pedonali e di attraversamenti pedonali lungo via Circonvallazione meridionale, andando così ad incrementare la sicurezza stradale dell’intero quadrante. È inoltre in progetto la creazione di un percorso pedonale protetto di collegamento tra il nuovo parcheggio e il parco Fabbri.
Il piano, rispetto alla precedente versione, dedica inoltre un’attenzione particolare all’inserimento delle opere nel contesto urbano e paesaggistico, in linea con le indicazioni della Soprintendenza: l’obiettivo è quello di migliorare la visibilità delle mura antiche, che saranno valorizzate grazie ad accorgimenti progettuali mirati, come la creazione di una parete verde sull’edificio e la creazione di una ‘cortina verde’ che delimiti l’area. I parcheggi in progetto saranno a raso e interrati, sempre al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico dell’intervento.
Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale della variante al Rue, l’ultimo step prevede la definizione della convenzione tra Amministrazione e privato e il rilascio del permesso di costruire. L’obiettivo condiviso dal l’attuatore e dall’amministrazione è di lavorare per far partire i lavori in estate.
Controlli, ritirate a Pasqua 3 patenti
(Rimini) Tre le patenti di guida ritirate e una denuncia per omissione di soccorso; è questo il bilancio delle violazioni più gravi emerse dai controlli sulle strade che la Polizia Locale di Rimini ha eseguito nella settimana di Pasqua. Un’attività svolta sulle strade con diverse pattuglie di agenti in divisa e in abiti civili, dedicata al presidio del territorio e al controllo della circolazione stradale, limitata anche dalle norme anti covid.
Il primo infatti è risultato avere un tasso alcolemico di 1,20 grammi per litro, mentre è andata peggio al secondo che ha fatto registrare un tasso alcolemico superiore a 1,50 - ovvero 3 volte superiore a quello consentito. Per quest’ultimo, essendo anche proprietario del veicolo, è scattato anche il sequestro dell’autovettura ai fini della confisca, oltre alle sanzioni previste dall’art. 186 del Codice della Strada - notificate ad entrambi - e alle prescritte segnalazioni all’autorità giudiziaria per la guida in stato di ebrezza.
9 aprile
SS16: l’anno dei cantieri | Indice rt a 0,82 | Riviera sicura: albergatori per l’estate covid free
SanPa, Sachs al forum dell'economia sostenibile: "crisi pandemica è un messaggio chiaro alle aziende"
(Rimini) "Dobbiamo considerare questa crisi pandemica come messaggio chiaro verso aziende, società e governi. Quello che abbiamo fatto fino al Covid non va bene, non ci siamo protetti, abbiamo destabilizzato l'ambiente naturale, abbiamo creato diseguaglianza crescente. Nell'era post-covid dovremo pensare a un vero sviluppo sostenibile, tenendo conto dell'inclusione sociale e della sostenibilità ambientale come elementi cruciali". L'economista di fama mondiale Jeffrey Sachs, direttore dell'Earth Institute della Columbia University, è stato questa mattina fra i keynote speaker della terza edizione del Sustainable Economy Forum promosso da San Patrignano e Confindustria. "Serve un approccio collaborativo e cooperativo fra i Paesi verso una visione comune di una crescita sostenibile, guidata da investimenti sui pilastri del Green Deal europeo, l'approccio che l'Europa ha scelto per costruire una società più sostenibile – ha affermato Sachs -. C'è un modo di vivere in maniera giusta, inclusiva, basata sull'uguaglianza: il Green Deal europeo è l'approccio che serve. L'Europa da sempre meglio combina il desiderio di sostenibilità economica e ambientale in una società prospera. La leadership del G20 dell'Italia è un'opportunità di reindirizzare l'economia mondiale sul sentiero giusto. Dobbiamo agire in modo cooperativo evitando nuovi conflitti per costruire il futuro che ci serve".
Ben 1500 le persone che hanno seguito il forum online che ha avuto Intesa Sanpaolo quale partner istituzionale. Accenture, Eni, Gruppo 24 Ore e Hitachi Rail sono Top partner dell'evento; partner Acqua Alma, IGP Decaux e Lavazza.
Chiudendo i lavori, Carlo Clavarino, presidente della Fondazione San Patrignano, ha rimarcato come dal Forum sia "emerso con ancora più forza come, dopo la pandemia, la sostenibilità sia una responsabilità condivisa, un fattore strategico competitivo imprescindibile per uno sviluppo economico, sociale e ambientale armonico di tutti i Paesi, così come l'importanza per le aziende e le istituzioni di porsi degli obiettivi in un orizzonte temporale di lungo periodo e in uno spazio allargato".
Una responsabilità richiamata anche da Maria Cristina Piovesana, vicepresidente di Confindustria. "Confindustria sente forte la responsabilità di dare il proprio contributo alle Istituzioni per politiche orientate alla crescita sostenibile e alla creazione di benessere diffuso. Il futuro ci riserva traguardi importanti e il ruolo delle imprese si conferma fondamentale come strumento di democrazia e di inclusione sociale, temi al centro di questa edizione del Sustainable Economy Forum. Se vogliamo una sostenibilità economica e sociale abbiamo bisogno di cogliere le sfide che abbiamo davanti, supportare le nostre imprese accompagnandole in questo percorso virtuoso. Resta strategico quindi il tema dell'innovazione tecnologica anche per la trasformazione del sistema produttivo in chiave 4.0. Si tratta di cambiamenti profondi che richiedono una cultura aziendale moderna".
I lavori sono iniziati con il keynote speech di Mario Monti, presidente della Commissione Paneuropea per la salute e lo sviluppo sostenibile Oms. "Dobbiamo ripensare le scelte politiche alla luce della pandemia, che ha mostrato l'impreparazione del sistema internazionale. E' necessario modificare la governance internazionale della salute, in particolare con la creazione nel G20 di un "Global Health Board" sul modello del "Financial Stability Board" creato dopo la crisi finanziaria del 2008. Accanto a questo, in Italia occorre prendersi cura della sostenibilità del debito pubblico, o i nostri giovani saranno penalizzati in termini di qualità di vita comparata e competitività".
John E. Scanlon, presidente Global Initiative to end Wildlife Crime, nel suo keynote speech ha quindi messo in luce le connessioni fra tutela della fauna, dell'ambiente e le pandemie. "L'attuale regime internazionale per regolamentare commercio di animali e contrastare i crimini contro la fauna selvatica è inadeguato, decide solo sulla base di criteri biologici, ma non fa alcuna attenzione al rischio per la salute animale o umana. La regolamentazione deve avere un approccio one health e occorre un nuovo accordo. Ci rivolgiamo all'Italia perché funga da leader per l'adozione di un nuovo protocollo sui crimini contro gli animali".
Nelle tavole rotonde è stato affrontato il tema della sostenibilità legato a salute, ambiente, economia, finanza, innovazione. Maria Paola Chiesi, direttore Shared value & sustainability di Chiesi, ha illustrato come la sostenibilità ambientale si inserisca nell'agenda del settore farmaceutico. "La mancanza di investimenti preventivi nei sistemi sanitari può avere effetti devastanti su società ed economia nel lungo termine. La spesa sanitaria non è un costo, ma un investimento strategico nella sostenibilità sociale. Serve un approccio sistemico di lungo periodo che richiede di investire anche sull'industria farmaceutica europea per non dipendere da altre nazioni nell'approvvigionamento delle cure: l'esempio dei vaccini è emblematico".
Gianfelice Rocca, presidente del Gruppo Techint e del Gruppo Humanitas ha poi sottolineato: "La pandemia ci ha messo di fronte alla certezza che in Europa dobbiamo costruire un sistema sanitario e di welfare più forte. Per vivere meglio dobbiamo mettere insieme competenze economiche e scientifiche in modo innovativo: mai come in questa occasione sono stati messi a disposizione di tutti i dati su genetica e sequenziamento del virus e questo ha portato a risultati inimmaginabili. Allo stesso tempo però la pandemia costringe ogni singolo cittadino ad aver maggiore attenzione verso la propria salute senza aspettarsi l'immortalità da parte dello Stato".
Nel panel dedicato all'economia, Mauro Gallavotti, Ceo del Gruppo Celli, ha illustrato come contribuire alla tutela dell'ambiente nel settore dell'erogazione delle bevande, testimoniando come si possa fare impresa e vincere la competizione internazionale innovando e investendo sulla sostenibilità. "Il consumo di bevande avviene nel mondo ancora attraverso la singola bottiglia o lattina, modalità non più sostenibile e sbilanciata, in particolare in Italia. Cambiare questo modello significa ottenere grandi benefici di tipo sociale, ambientale ed economico. Bisogna passare attraverso la valorizzazione dell'acqua di rete e le aziende devono diffondere una cultura del consumo responsabile".
Andrea Illy, co-Presidente della Regenerative Society Foundation assieme all'economista e saggista Jeffrey Sachs, si pone obiettivi molto ambiziosi entro il 2030, volti a cambiare l'ormai insostenibile modello economico e sociale attuale, in favore di un paradigma nuovo, capace di rigenerare persone, economia e ambiente: "L'homo sapiens non si è comportato in maniera dissimile alle locuste rispetto allo sfruttamento del suolo e delle risorse. La buona notizia è che il capitale vegetale biologico è rigenerabile. Ora dobbiamo accelerare questa rigenerazione e cercare di ripristinare la biodiversità. Ecosistemi più sani significano vita più sana".
Intervenendo sul tema dell'ambiente, Anna Zegna, presidente della Fondazione Zegna, ha raccontato come sia possibile riuscire a coniugare impresa industriale e comunità, oltre ad un'armonica convivenza tra uomo e natura con l'oasi Zegna. "Ognuno di noi cammina nella vita lasciando un'impronta. Il nostro compito oggi è lasciare luogo migliore alle generazioni future".
Luca Travaglini, co-fondatore di Planet Farms ha raccontato l'impatto positivo che il vertical farming porta all'ambiente, grazie ad una migliore gestione delle risorse idriche, un ridotto consumo di suolo e una sensibile riduzione delle emissioni di Co2: "Si deve produrre dove c'è esigenza di consumo, non dove ci sono le condizioni".
L'innovazione tecnologica si intreccia con la sostenibilità in vari settori, come hanno illustrato Giuseppe Lavazza, vicepresidente di Lavazza, Andrew Barr, vice presidente di Hitachi Ltd e Ceo di Hitachi Rail Group, e Roberto Colaninno, presidente di Piaggio.
"Il trasporto ferroviario migliora la mobilità, rafforza la collettività e dà un grande contributo alla sostenibilità, è un'alternativa verde già disponibile – ha ricordato Barr - Occorre incoraggiare le persone a utilizzare il treno. Noi stiamo investendo sulla tecnologia ibrida per raggiungere lunghe distanze e i nostri treni regionali utilizzano una tecnologia a batterie che sostituisce il diesel, eliminando il cablaggio al di sopra dei treni. Un grande cambiamento in termini di ambiente e sostenibilità anche per tram e città storiche".
Giuseppe Lavazza ha mostrato il percorso di integrazione della sostenibilità economica, ambientale e sociale portato avanti da Lavazza da molti anni, assieme alla continua innovazione con partnership di eccellenza in ambito accademico, istituzionale e imprenditoriale. "Per creare un impatto vanno messe in rete competenze ed esperienze. Noi lo abbiamo fatto per gli aspetti legati al cambiamento climatico e alla sostenibilità sociale, basando il nostro approccio su 4 punti: consapevolezza nell'organizzazione, monitoraggio molto stretto delle attività da tenere sotto controllo, interventi per limitare ostacoli alla riduzione di CO2, attività di compensazione delle emissioni che non saremo in grado di eliminare completamente".
Una mobilità che dovrà tenere sempre più conto di un modello di inurbamento diffuso, come ha raccontato il Presidente di Piaggio Roberto Colaninno, assieme ad alcune soluzioni avveniristiche sviluppate dal centro di ricerca di Piaggio Fast Forward a Boston. "La Piaggio ha cambiato dna negli ultimi dieci anni. Il problema della mobilità è declinabile a seconda del Paese in cui ti trovi, ma allo stesso tempo è necessario pensare ad una nuova mobilità. E noi stiamo studiando una nuova idea di sostegno alla mobilità pedestre".
Dedicata alla finanza sostenibile e socialmente responsabile la tavola rotonda conclusiva, in cui si è discussa la maggiore sensibilità da parte degli investitori in ambito ESG (Environment Sustainable and Governament). Fabio Benasso, Ceo e presidente di Accenture Italia, ha messo in luce i fattori abilitanti in grado di favorire una reale finanza sostenibile e il suo contributo fondamentale nello sviluppo del tessuto produttivo italiano. "Sono tre gli acceleratori della finanza sostenibile: l'innovazione tecnologica; i dati; la cultura ESG associata a competenze e talenti. Chi sa combinare trasformazione digitale e sostenibilità è in grado di uscire prima dalla crisi e avere un ruolo competitivo. La realtà italiana per il 90% è fatta di Pmi: il tema a livello di sistema Paese è costruire piattaforme che aiutino filiere e cluster di imprese a trasformarsi in ottica di sharing e di sostenibilità".
A sottolineare l'importanza della sostenibilità anche Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo: "Siamo stati la prima banca italiana ad aver emesso il primo green bond e successivi bond legati alla sostenibilità e all'economia circolare, ma gli aspetti della sostenibilità prescindono dal tipo di business svolto. Gran parte delle aziende hanno una forte pressione da parte degli azionisti perché l'impresa punti alla sostenibilità e il loro approccio deve tenere conto dell'ESG. Intesa Sanpaolo aveva già nel suo dna l'idea di operare nel mondo della sostenibilità, forte dell'esperienza delle Fondazioni bancarie. Oggi Intesa Sanpaolo è l'operatore che in Italia porta avanti il più grande progetto contro la povertà donando oltre 17 milioni di pasti a persone che hanno bisogno e sono in difficoltà. Oggi nel nostro Paese c'è emergenza sociale di povertà e noi dobbiamo affrontare come sistema Paese l'emergenza povertà".