Gnassi: le discoteche non vanno trattate come paria
(Rimini) "Tornare alla normalità significa individuare il modo più efficace e più sicuro per riprendere tutte le attività, lavorative e relazionali. E in un Paese che ha rimesso sui giusti binari la campagna di vaccinazione e, in buona sostanza, sta riaprendo con le giuste modalità ogni settore, calcio e eventi sportivi compresi, le discoteche e i locali da ballo non possono essere trattati come paria". Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi accoglie l'appello del presidente regionale del Silb, Gianni Indino. "La night life non è qualcosa di separato dalla normal life. Leggerezza, divertimento, svago sono una componente delle dimensione sociale e relazionale di una comunità, locale, nazionale, internazionale. E' un linguaggio, dall inizio dei tempi".
Servono, però, sottolinea Gnassi "rigore, scienza, strumenti rigorosi di controllo e verifica. Ma è quello che dovremo fare e ciò che abbiamo fatto e si sta facendo per tutto quello che chiamiamo vita. Dai treni agli aerei, agli stadi. Lasciare chiuso tutto non è una soluzione; così come si sono definiti protocolli per ogni tipo di iniziativa che richiamasse pubblico, quello del ballo merita lo stesso trattamento, che significa regole e certezze, e non opinioni e continui rinvii di settimana in settimana. L'avanzare delle vaccinazioni e del green pass sostiene questa richiesta:alcune esperimenti, le decisioni di alcuni Paesi (anche la Spagna), grazie all'adozione di misure protettive, ci indicano una strada che va percorsa con voglia di farcela e non come compito obbligatorio per arrivare a un nuovo rinvio. E' chiaro che la decisione tocchi al Governo, ma è altrettanto chiaro che il turismo chiede che il settore dei locali da ballo abbia la stessa attenzione e le stesse opportunità di riprendere la propria natura. Regole e rispetto delle stesse. Si deve ripartire anche qui. Le serrande abbassate a tempo indeterminato non sono una risposta".
Il lockdown non ha fermato le dipendenze: i dati dell'osservatorio di San Patrignano
(Rimini) Dipendenza più forte di ogni lockdown. Questo quanto emerge dalla ricerca di San Patrignano. La comunità ha effettuato un sondaggio fra le ragazze e i ragazzi che hanno fatto il loro ingresso nella struttura dopo aver vissuto almeno un lockdown all’esterno, vale a dire da maggio 2020 a fine aprile 2021, per comprendere il loro utilizzo di sostanze durante i mesi di clausura. Nel periodo preso in considerazione, erano entrati in tutto 193 ragazzi, ma quando il questionario è stato somministrato, 37 di loro avevano lasciato il percorso. Rispetto il totale dei 156 ragazzi ancora presenti nel periodo di compilazione del sondaggio, sono stati 150 coloro che hanno aderito alla ricerca (126 ragazzi e 24 ragazze).
Di questi 150, ben 137 (91,3%) hanno fatto uso di sostanze anche in periodi di restrizione e confinamento in casa. “Se il dato poteva essere immaginabile visto il richiamo della dipendenza, – sottolinea il responsabile terapeutico Antonio Boschini - oggi è quindi confermato da quanto riportato dai ragazzi della comunità in un test anonimo, con un’attività di spaccio e di acquisto che non ha trovato freni nonostante il periodo”. Un uso che è rimasto costante per il 41,6%, aumentato per il 28,5% e diminuito per il 29,2%.
Rispetto chi ha fatto uso di sostanze, l’80,3% degli intervistati ha detto di essere uscito di casa per andare a comprare le sostanze, il 74,4% degli stessi l’ha ricevuta comodamente fra le mura domestiche, mentre solo l’8% di questi l’ha acquistata direttamente sul web. Ricerca delle sostanze che non ha comportato alcun problema per il 60% degli intervistati, con il 10% che ha addirittura trovato maggiore facilità nel reperirla, mentre il 25,5% degli intervistati che ha detto che è stato più difficile (il 4,5 non ha risposto).
Mercato delle sostanze che per molti, 67,3 %, ha mantenuto costanti i suoi prezzi, ma che per il 26% non ha avuto remore ad alzarli (diminuiti per il 2%, mentre il 4,4% non ha risposto). E quando si parla di sostanze, è interessante notare come fra coloro che ne hanno fatto uso, l’83,2 % abbia fatto uso di cocaina, il 73% di alcool, il 62% di cannabis e il 35% di eroina.
I vari lockdown hanno portato molti dei ragazzi e delle ragazze a provare sensazioni come ansia, depressione, tristezza, solitudine e noia: solo per il 18,8% degli intervistati sono stati i periodi di lockdown e le difficoltà legati a questi a portarli alla scelta di entrare in comunità (non ha inficiato per il 72,2% e l’8,4 % non ha risposto). Interessante invece notare invece come la chiusura della comunità ai nuovi ingressi per diversi mesi, causa Covid, avesse messo in crisi i ragazzi e le ragazze che erano già prossimi all’entrata a San Patrignano, tanto che il 40,9% di loro aveva pensato di abbandonare l’idea di affrontare il percorso di recupero. “Una percentuale che ci lascia immaginare che diversi ragazzi, a causa della chiusura della comunità, abbiano potuto desistere dal provare a entrare, continuando a far uso di sostanze”, sottolinea Boschini. Gran parte dei ragazzi i San Patrignano, 48%, per fortuna ha trovato supporto all’interno della cerchia familiare.
Osservatorio tossicodipendenza San Patrignano 2021. Analizzando invece la totalità degli ingressi del 2020 e dei ragazzi entrati fino a fine aprile 2021 salta subito all’occhio, guardando gli anni precedenti, il calo di persone accolte, dovuto indubbiamente al periodo di chiusura totale degli ingressi e poi alle nuove procedure con quarantena per i nuovi ingressi da maggio 2020 in avanti. Nel lasso di tempo preso in considerazione gli ingressi sono stati solo 241, a fronte degli oltre 400 degli anni passati.
Nonostante questo calo, abbiamo comunque analizzato i consumi dei nuovi entrati per valutare come e se sono cambiati i trend. Tenuto conto di questo gruppo di riferimento, la sostanza più utilizzata è la cocaina, pari al 96%, dato mai così alto in questi ultimi cinque anni di redazione dell’Osservatorio. E’ salita anche la percentuale di utilizzatori della cannabis, pari al 90,9%, mentre l’ecstasy, al 46%, ha addirittura sorpassato l’eroina, al 45,6%. Seguono la ketamina, al 34,4%, in costante ascesa negli ultimi anni, le amfetamine, 29,5%, e gli allucinogeni, 28,6%. Per quanto riguarda la modalità di utilizzo, rispetto cocaina ed eroina, solo il 24,5% dei nuovi accolti ha utilizzato le sostanze per via iniettiva, mentre la quasi totalità l’ha assunta per via inalatoria (96,7).
Andando ad analizzare la dipendenza primaria, vale a dire da quale sostanza sono maggiormente dipendenti le ragazze e i ragazzi accolti, ecco che la cocaina continua a fare la parte del leone, con il 53,5%, mentre l’eroina, pur confermandosi al secondo posto con 34,9% scende ancora rispetto l’anno precedente, quando era al 35,4%. “Il notevole incremento della cocaina come dipendenza primaria è trainato dal crescente uso di cocaina fumata (crack), che provoca molta più dipendenza della cocaina inalata – spiega ancora il dottor Antonio Boschini – I ragazzi spesso raccontano di come fossero, a loro dire, in grado di gestire l’uso di cocaina finché ne facevano un uso inalatorio, ma che ne perdevano il controllo quando passavano al crack”.”.
Da notare che la cannabis è la dipendenza primaria per l’8,3% dei nuovi entrati, percentuale mai così alta negli ultimi cinque anni e che lo scorso anno era solo al 5,6%. Da notare anche come continui ad essere una costante la problematica della poliassunzione, con il 90,9% dei nuovi entrati che ha utilizzato in maniera continuativa più sostanze, dato in crescita rispetto allo scorso anno quando era all’85,8%.
Rispetto agli ingressi si è mantenuta all’incirca la stessa percentuale degli anni precedenti fra uomini e donne, con queste ultime che si attestano al 17%, mentre l’età di chi ha fatto il suo ingresso in comunità è stato per lo più under 35 (76,3%) con un’età media di 29 anni (fra i maschi 30 e fra le femmine 25). Il maggior numero delle persone proviene dall’Emilia-Romagna (26), poi Toscana (23), Lombardia (22), Veneto e Sardegna (17), Sicilia (16), Marche (14), Puglia (13), Lazio (12), Friuli Venezia Giulia (11), Umbria (10) e Trentino alto Adige (9). Oltre a loro 13 stranieri presenti: 3 dalla Polonia, 2 dal Brasile e poi da Gran Bretagna, Romania, Serbia, Croazia, Macedonia, Tunisia, Marocco e Usa.
Un problema tossicodipendenza che continua a colpire indirettamente anche tanti bimbi, visto che delle 241 persone entrate in percorso, ben 51 (il 21,2%) hanno lasciato a casa almeno un figlio. I padri sono 46 e 5 le madri. Non nuovo infine il problema di ragazzi con uno dei due genitori alle prese o con alle spalle una dipendenza, vale a dire il 23,2% del totale.
22 giugno
Centrodestra, spunta Ceccarelli | Discoteche | Vecchioni, Pennac e Recalcati per il Mondo Antico
Il Festival del mondo antico apre con Vecchioni
(Rimini) I duemila anni del Ponte di Tiberio sono ispirazione del tema dell'edizione 2021 del Festival del mondo antico, che torna in una rinnovata formula diffusa nel tempo e nello spazio. Ad aprire la rassegna sabato 3 luglio la lectio magistralis di Roberto Vecchioni alla Piazza sull'Acqua. Tra gli ospiti Daniel Pennac, Massimo Recalcati, Giuseppe Catozzella, Giovanni Brizzi, Franco Cardini, Lia Celi e alcuni dei direttori dei più prestigiosi musei italiani. Antico/Presente Festival del Mondo Antico, inaugura per l'edizione 2021 una nuova formula, con gli appuntamenti anticipati al periodo estivo rispetto alla consueta collocazione autunnale, per dare maggiori opportunità al pubblico di fruire gli eventi in spazi all'aperto e con una programmazione che proseguirà per tutta l'estate.
Giunto alla XXIII edizione il Festival può definirsi a ragione un esempio di patrimonio immateriale, veicolo per la promozione e la valorizzazione del patrimonio tangibile di testimonianze originali e identitarie dalla preistoria all'epoca romana, dal Rinascimento all'evo moderno e contemporaneo che ha continuato a guardare all'antico per custodirlo e trarne ispirazione creativa. La rassegna assume dunque una nuova veste di Festival diffuso nel tempo e nello spazio. Gli incontri infatti si svolgeranno nelle serate di luglio in parte, come di consueto, al Museo della Città all'interno del giardino Lapidario romano, in parte in una sede "speciale": la suggestiva Piazza sull'Acqua del Ponte di Tiberio.
Cattolica, M5S: Pd sostenga Gennari
(Rimini) Il MoVimento 5 Stelle per il tramite dei propri portavoce Gabriele Lanzi, Marco Croatti, Giulia Sarti, Maria Laura Mantovani e Michela Montevecchi esprime le proprie congratulazioni a Matteo Lepore, vincitore delle primarie del centrosinistra a Bologna, ma ribadisce l'importanza di un percorso avviato 2 anni fa in cui il ruolo del MoVimento non è subalterno. "La vittoria di Lepore rappresenta un'ottima notizia. Il M5S su Bologna conferma il proprio sostegno con la convinzione che ci siano tutti i presupposti per un proficuo percorso comune nell'interesse del capoluogo Emiliano-Romagnolo.
"Dal Partito Democratico ci aspettiamo la stessa lealtà e lo stesso spirito collaborativo che noi stiamo manifestando in questa occasione anche in altre realtà territoriali, dove occorre fare in fretta e portare avanti un dialogo per l'individuazione dei programmi e di candidati condivisi, evitando scelte imposte dall'alto o prese di posizione in contrasto con lo spirito collaborativo, come purtroppo sta succedendo nel comune di Cattolica in cui il PD ha scelto di presentare una propria candidata contro il candidato sindaco uscente del M5S, Mariano Gennari" concludono i portavoce pentastellati".
Riccione, Boeri ha presentato il masterplan per viale Ceccarini
(Rimini) Questa mattina è stato presentato al sindaco di Riccione e alla Giunta comunale, il masterplan, ossia il documento programmatico di pianificazione strategica per la rigenerazione del Distretto Ceccarini, elaborato da Stefano Boeri Architetti S.r.l in collaborazione con Mate Engineering società cooperativa e Studiosilva.
Ovviamente il masterplan, documento di indirizzo strategico sul quale si sviluppa un'ipotesi complessiva per la programmazione di un territorio, rappresenta l'insieme di soluzioni strategiche e culturali che andranno quindi condivise anche con l'ascolto dei "stakeholders", ossia di tutte le parti interessate: cittadini, operatori turistici e categorie.
Per ora sono due le date già previste per iniziare un cammino di condivisione con la città. La prima a metà settembre quando gli architetti incontreranno le categorie economiche per una full immersion in previsione dei laboratori.
La seconda a fine settembre quando l'architetto Boeri sarà presente alle tavole rotonde- laboratori a Palazzo del Turismo per un'intera giornata di ascolto delle istanze che arrivano dalle categorie economiche e dai cittadini. Successivamente e nel corso dell'estate fino all'autunno ed anche in concomitanza con i festeggiamenti del Compleanno di Riccione, il 19 ottobre, vi saranno altri momenti di divulgazione pubblica in cui sarà illustrato il progetto del Distretto Ceccarini.
Come è noto il masterplan inciderà sul quadrilatero riccionese che va da viale Cesare Battisti al Porto, dalla linea ferroviaria fino al mare, passando dall'arteria principale di quella che si presenta come una vera operazione al cuore di Riccione.
"E' come spesso dico "tutto a matita", ossia tutto può essere definito e pensato insieme - ha detto il sindaco Tosi -. Una cosa è certa il Distretto Ceccarini sarà un'opera in sé unica in Italia, un distretto smart, con energie rinnovabili al punto da diventare autosufficiente e dove si sperimenteranno nuove metodologie per stare insieme e vivere la città. In certo senso, credo che in questo nuovo cuore cittadino siano state recepite le dure lezioni che abbiamo avuto dal Covid. Servivano risposte veloci, con il progetto che abbiamo in mente le diamo, sapendo che le esigenze delle persone che convivono in uno spazio e una comunità durante l'ultimo anno sono radicalmente cambiate. Noi saremo l'esempio in Italia di resilienza urbana. Sappiamo cambiare migliorando. Un distretto smart quindi ma anche green, spazi verdi dalla città fino al mare, nuove piazze e una nuova darsena. Più mobilità elettrica, dalla ferrovia al mare sarà come camminare in parco, con servizi e shopping di qualità".
Indino: appello ai sindaci per riaprire le discoteche
(Rimini) “In varie parti d’Italia anche i sindaci iniziano ad uscire dal guscio e a richiedere l’apertura delle discoteche. Finalmente anche dalle amministrazioni dei territori si alzano voci a favore dei locali da ballo – dice il presidente del Silb dell’Emilia Romagna, Gianni Indino - che stanno subendo da oltre 15 mesi la chiusura forzata. Le discoteche non sono solamente parte integrante dell’economia del nostro Paese, ma anche della società, e non si capisce davvero il motivo per cui siano rimaste le uniche imprese chiuse e senza data per organizzare la riapertura. Si susseguono incontri istituzionali, dichiarazioni propositive di medici e di politici di ogni ordine e grado, ma di fatto nulla si muove in concreto. Mentre i nostri giovani la notte bivaccano in strada e in spiaggia acquistando alcol a basso costo e ballano dove capita, le nostre imprese chiudono, il nostro turismo soffre della mancanza di offerte di divertimento. Credo che sia arrivato il momento che anche i sindaci dei nostri territori, di tutta la costa della Romagna, da nord a sud, si affianchino pubblicamente alla nostra richiesta di riaprire le discoteche e le sale da ballo".
"Non basta più stare alla finestra, non basta aspettare la decisione del governo centrale che slitta ogni settimana a quella successiva da troppo, troppo tempo. Serve agire, parlare, spezzare una lancia a favore del comparto. Ne va della sopravvivenza delle nostre imprese ma anche, come purtroppo abbiamo visto in queste ultime settimane, dell’ordine pubblico delle nostre città. Soprattutto delle città turistiche come le nostre. Per questo oltre ad appellarmi ai sindaci, ho chiesto un incontro al Prefetto di Rimini per fare insieme delle considerazioni sulla situazione che si sta creando sul nostro territorio e su come i locali possano diventare un supporto. L’estate è appena arrivata, ma la situazione sembra già farsi complicata, tra abusivismo che impera con feste e ballo in ogni luogo, con gli assembramenti che ne derivano senza possibilità di controllo, con episodi incresciosi che si ripetono in parecchie aree e in varie città".
"Ora è il momento di prendere posizione. Di sicuro le discoteche sono in grado di gestire grandi numeri di ragazzi, di tenerli a divertirsi in luoghi controllati e dove i cocktails sono venduti ad un prezzo tutt’altro che economico. Per molte ore durante la notte i giovani si ritroveranno e si divertiranno nei locali, con le regole e i controlli interni che da sempre mettiamo in atto, a cui ora possiamo aggiungere anche quelli relativi al Covid aprendo a persone in possesso del Green pass. Al contrario, se non avremo risposte, a livello nazionale si sta ipotizzando di restituire le licenze e di mettersi a lavorare abusivamente, come sta succedendo praticamente ovunque. Se è questo l’unico modo per aprire, seguiremo anche questa strada".
Le discoteche "non sono luoghi della perdizione, ma del divertimento, chi le gestisce non è un gangster, ma un imprenditore dell’intrattenimento e anche la scienza ha ormai evidenziato che le discoteche non sono state le creatrici di focolai o i ritrovi degli untori. Credo che la riapertura dei luoghi del divertimento giovanile sia un passo importante per tutta la società e per il buon svolgimento della vita nelle nostre città, che proprio in questi giorni si stanno trasformando come ogni estate in grandi metropoli delle vacanze”.
Destinazioni turistiche: Riccione seconda per Google
(Rimini) Destination Insights with Google, che monitora le tendenze di viaggio su scala globale e offre una serie di informazioni utili a chi si mette in viaggio, per lavoro o per piacere, assegna all'Italia una percentuale molto alta di ripresa, il 75% per cento in più. L'Italia è la nazione con la crescita più rapida, in fatto di interesse e meta di viaggi, del mondo. Con l'Italia tra le città che maggiormente attirano le tendenze di viaggio come destinazioni finali, al primo posto c'è ovviamente Roma. Subito dopo la Capitale si piazza Riccione, prima di Milano, Venezia, Napoli e Firenze.
"Il primo giorno d'estate aprire con una notizia così importante fa davvero venire il sorriso - ha detto l'assessore al Turismo, Stefano Caldari -. Google infatti non monitora i gusti in sè, ma attribuisce un indice di crescita ponderato con la velocità con cui questa crescita si verifica. In buona sostanza ci siamo ripresi in tempi record da periodi poco facili. L'Italia prima di tutto e Riccione subito dopo la Capitale. E' un risultato inaspettato e bello perché comunque Google usa dei parametri omogenei per tutto il mondo e questo secondo posto è una medaglia meritata. A tutti i riccionesi, ai nostri turisti e a tutti i nostri operatori turistici auguro una stagione di grandi soddisfazioni".
Aggiornamento coronavirus: 3 positivi, 5 guariti
(Rimini) Sono 3 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, 5 i malato di covid guariti.Dall’inizio dell’epidemia, in Emilia-Romagna si sono registrati 386.346 casi di positività, 81 in più rispetto a ieri, su un totale di 8.261 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa anche agli under40, con la possibilità di prenotarsi che resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre,per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 3.480.784 dosi; sul totale, 1.250.601 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 37 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 35 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 40 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 33,1 anni. Sui 37 asintomatici, 23 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 11 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, nessuno con gli screening sierologici, 3 tramite i test pre-ricovero. Per nessun caso è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Parma con 31 nuovi casi e Modena con 15 casi, segue Forlì (10), Reggio Emilia e Bologna (entrambe con 7 casi); poi Ravenna (4), Rimini (3), Cesena (2). Quindi Piacenza e Ferrara, entrambe con 1 caso, e infine il Circondario Imolese, dove non si sono registrati nuovi casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 4.626 tamponi molecolari, per un totale di 4.932.988. A questi si aggiungono anche 3.635 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 423in più rispetto a ieri e raggiungono quota 367.852. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 5.246 (-344 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.986 (-343), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 2 nuovi decessi: uno nellaprovincia di Reggio Emilia (una donna di 45 anni) e uno nella provincia di Modena (un uomo di 87 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.248.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 37 (-1 rispetto a ieri), 223 quelli negli altri reparti Covid (stabili rispetto a ieri). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: nessun ricovero a Piacenza (come ieri), 5 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato), 7 a Modena (invariato), 14 a Bologna (invariato), 1 a Imola (invariato), 2 a Ferrara (invariato), nessuno a Ravenna e Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 3 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.615 a Piacenza (+1 rispetto a ieri, non sintomatico), 28.521 a Parma (+31, di cui 13 sintomatici), 46.895 a Reggio Emilia (+7, di cui 4 sintomatici), 65.641 a Modena (+15, di cui 11 sintomatici), 82.322 a Bologna (+7, di cui 2 sintomatici), 12.646 casi a Imola (nessun nuovo caso), 23.178 a Ferrara (+1, sintomatico), 30.517 a Ravenna (+4, di cui 3 sintomatici), 17.083 a Forlì (+10, di cui 5 sintomatici), 19.678 a Cesena (+2, tutti sintomatici) e 36.250 a Rimini (+3, tutti sintomatici).
Il riminese Vanni presidente regionale del Sindacato Balneari Confartigianato
(Rimini) All'unanimità il riminese Mauro Vanni è stato nominato il presidente del Sindacato Balneari Confartigianato Emilia-Romagna del quale fanno parte gli imprenditori balneari delle province di Rimini, Ravenna e Ferrara. Vice sono Gianluca Petrucci e Vittorio Origlia. In consiglio direttivo anche: Renato Nanni, Vainer Nanni, Marco Cerri e Cristian Ricci per la provincia di Rimini; Alessandro Zangaglia per la provincia di Ravenna.
"Da parte nostra c'è l'interesse al prosieguo del programma della Regione Emilia-Romagna per la manutenzione dell'arenile e alla realizzazione del nuovo progetto da 22 milioni di euro per il ripascimento delle spiagge nel 2022. Vogliamo inoltre procedere all'approfondimento e allo studio finalizzato all'attivazione del progetto europeo di ricerca Interreg Adriaclim, dedicato allo sviluppo della capacità di adattamento al cambiamento climatico nelle aree costiere", dice il presidente Mauro Vanni.
"Tra le tematiche calde - continua il presidente -, emerge, forte, anche il tema dell'estensione delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo al 2033, disposta dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145. Sulla questione incombe la decisione definitiva del Consiglio di Stato con l'adunanza plenaria fissata al 13 ottobre per stabilire una posizione unica e autorevole sulla legittimità della norma, oggetto di svariate sentenze contrastanti da parte dei Tar di tutta Italia a causa della presunta incompatibilità col diritto europeo".
"Si attiverà, in tempi brevissimi - aggiunge Tiziano Samorè, coordinatore del Gruppo categorie di Confartigianato Emilia-Romagna - una forte azione sindacale della categoria degli operatori balneari sul tema, ovviamente a partire dai tavoli istituiti a livello nazionale. È necessario che il Governo vari una disciplina definitiva della materia evitando così che la magistratura eserciti una funzione, impropria, di supplenza alla disciplina della materia attraverso le sentenze".
Lo stesso Governo, infatti, ha lasciato incompiuto il percorso di riforma del demanio marittimo, l'estensione delle concessioni balneari al 2033 doveva essere solo un fatto transitorio in vista di una legge di riordino che però non è mai arrivata. E' fondamentale, ad avviso dei Balneari di Confartigianato Emilia-Romagna, far leva sul valore di mercato dell'impresa balneare, nonché sul riconoscimento della professionalità e delle competenze degli operatori del settore, quale patrimonio di eccellenza e peculiarità, unico al mondo, che caratterizza e qualifica il sistema turistico italiano.