Indino: appello ai sindaci per riaprire le discoteche
(Rimini) “In varie parti d’Italia anche i sindaci iniziano ad uscire dal guscio e a richiedere l’apertura delle discoteche. Finalmente anche dalle amministrazioni dei territori si alzano voci a favore dei locali da ballo – dice il presidente del Silb dell’Emilia Romagna, Gianni Indino - che stanno subendo da oltre 15 mesi la chiusura forzata. Le discoteche non sono solamente parte integrante dell’economia del nostro Paese, ma anche della società, e non si capisce davvero il motivo per cui siano rimaste le uniche imprese chiuse e senza data per organizzare la riapertura. Si susseguono incontri istituzionali, dichiarazioni propositive di medici e di politici di ogni ordine e grado, ma di fatto nulla si muove in concreto. Mentre i nostri giovani la notte bivaccano in strada e in spiaggia acquistando alcol a basso costo e ballano dove capita, le nostre imprese chiudono, il nostro turismo soffre della mancanza di offerte di divertimento. Credo che sia arrivato il momento che anche i sindaci dei nostri territori, di tutta la costa della Romagna, da nord a sud, si affianchino pubblicamente alla nostra richiesta di riaprire le discoteche e le sale da ballo".
"Non basta più stare alla finestra, non basta aspettare la decisione del governo centrale che slitta ogni settimana a quella successiva da troppo, troppo tempo. Serve agire, parlare, spezzare una lancia a favore del comparto. Ne va della sopravvivenza delle nostre imprese ma anche, come purtroppo abbiamo visto in queste ultime settimane, dell’ordine pubblico delle nostre città. Soprattutto delle città turistiche come le nostre. Per questo oltre ad appellarmi ai sindaci, ho chiesto un incontro al Prefetto di Rimini per fare insieme delle considerazioni sulla situazione che si sta creando sul nostro territorio e su come i locali possano diventare un supporto. L’estate è appena arrivata, ma la situazione sembra già farsi complicata, tra abusivismo che impera con feste e ballo in ogni luogo, con gli assembramenti che ne derivano senza possibilità di controllo, con episodi incresciosi che si ripetono in parecchie aree e in varie città".
"Ora è il momento di prendere posizione. Di sicuro le discoteche sono in grado di gestire grandi numeri di ragazzi, di tenerli a divertirsi in luoghi controllati e dove i cocktails sono venduti ad un prezzo tutt’altro che economico. Per molte ore durante la notte i giovani si ritroveranno e si divertiranno nei locali, con le regole e i controlli interni che da sempre mettiamo in atto, a cui ora possiamo aggiungere anche quelli relativi al Covid aprendo a persone in possesso del Green pass. Al contrario, se non avremo risposte, a livello nazionale si sta ipotizzando di restituire le licenze e di mettersi a lavorare abusivamente, come sta succedendo praticamente ovunque. Se è questo l’unico modo per aprire, seguiremo anche questa strada".
Le discoteche "non sono luoghi della perdizione, ma del divertimento, chi le gestisce non è un gangster, ma un imprenditore dell’intrattenimento e anche la scienza ha ormai evidenziato che le discoteche non sono state le creatrici di focolai o i ritrovi degli untori. Credo che la riapertura dei luoghi del divertimento giovanile sia un passo importante per tutta la società e per il buon svolgimento della vita nelle nostre città, che proprio in questi giorni si stanno trasformando come ogni estate in grandi metropoli delle vacanze”.
Destinazioni turistiche: Riccione seconda per Google
(Rimini) Destination Insights with Google, che monitora le tendenze di viaggio su scala globale e offre una serie di informazioni utili a chi si mette in viaggio, per lavoro o per piacere, assegna all'Italia una percentuale molto alta di ripresa, il 75% per cento in più. L'Italia è la nazione con la crescita più rapida, in fatto di interesse e meta di viaggi, del mondo. Con l'Italia tra le città che maggiormente attirano le tendenze di viaggio come destinazioni finali, al primo posto c'è ovviamente Roma. Subito dopo la Capitale si piazza Riccione, prima di Milano, Venezia, Napoli e Firenze.
"Il primo giorno d'estate aprire con una notizia così importante fa davvero venire il sorriso - ha detto l'assessore al Turismo, Stefano Caldari -. Google infatti non monitora i gusti in sè, ma attribuisce un indice di crescita ponderato con la velocità con cui questa crescita si verifica. In buona sostanza ci siamo ripresi in tempi record da periodi poco facili. L'Italia prima di tutto e Riccione subito dopo la Capitale. E' un risultato inaspettato e bello perché comunque Google usa dei parametri omogenei per tutto il mondo e questo secondo posto è una medaglia meritata. A tutti i riccionesi, ai nostri turisti e a tutti i nostri operatori turistici auguro una stagione di grandi soddisfazioni".
Aggiornamento coronavirus: 3 positivi, 5 guariti
(Rimini) Sono 3 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, 5 i malato di covid guariti.Dall’inizio dell’epidemia, in Emilia-Romagna si sono registrati 386.346 casi di positività, 81 in più rispetto a ieri, su un totale di 8.261 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa anche agli under40, con la possibilità di prenotarsi che resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre,per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 3.480.784 dosi; sul totale, 1.250.601 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 37 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 35 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 40 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 33,1 anni. Sui 37 asintomatici, 23 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 11 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, nessuno con gli screening sierologici, 3 tramite i test pre-ricovero. Per nessun caso è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Parma con 31 nuovi casi e Modena con 15 casi, segue Forlì (10), Reggio Emilia e Bologna (entrambe con 7 casi); poi Ravenna (4), Rimini (3), Cesena (2). Quindi Piacenza e Ferrara, entrambe con 1 caso, e infine il Circondario Imolese, dove non si sono registrati nuovi casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 4.626 tamponi molecolari, per un totale di 4.932.988. A questi si aggiungono anche 3.635 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 423in più rispetto a ieri e raggiungono quota 367.852. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 5.246 (-344 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.986 (-343), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 2 nuovi decessi: uno nellaprovincia di Reggio Emilia (una donna di 45 anni) e uno nella provincia di Modena (un uomo di 87 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.248.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 37 (-1 rispetto a ieri), 223 quelli negli altri reparti Covid (stabili rispetto a ieri). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: nessun ricovero a Piacenza (come ieri), 5 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato), 7 a Modena (invariato), 14 a Bologna (invariato), 1 a Imola (invariato), 2 a Ferrara (invariato), nessuno a Ravenna e Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 3 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.615 a Piacenza (+1 rispetto a ieri, non sintomatico), 28.521 a Parma (+31, di cui 13 sintomatici), 46.895 a Reggio Emilia (+7, di cui 4 sintomatici), 65.641 a Modena (+15, di cui 11 sintomatici), 82.322 a Bologna (+7, di cui 2 sintomatici), 12.646 casi a Imola (nessun nuovo caso), 23.178 a Ferrara (+1, sintomatico), 30.517 a Ravenna (+4, di cui 3 sintomatici), 17.083 a Forlì (+10, di cui 5 sintomatici), 19.678 a Cesena (+2, tutti sintomatici) e 36.250 a Rimini (+3, tutti sintomatici).
Il riminese Vanni presidente regionale del Sindacato Balneari Confartigianato
(Rimini) All'unanimità il riminese Mauro Vanni è stato nominato il presidente del Sindacato Balneari Confartigianato Emilia-Romagna del quale fanno parte gli imprenditori balneari delle province di Rimini, Ravenna e Ferrara. Vice sono Gianluca Petrucci e Vittorio Origlia. In consiglio direttivo anche: Renato Nanni, Vainer Nanni, Marco Cerri e Cristian Ricci per la provincia di Rimini; Alessandro Zangaglia per la provincia di Ravenna.
"Da parte nostra c'è l'interesse al prosieguo del programma della Regione Emilia-Romagna per la manutenzione dell'arenile e alla realizzazione del nuovo progetto da 22 milioni di euro per il ripascimento delle spiagge nel 2022. Vogliamo inoltre procedere all'approfondimento e allo studio finalizzato all'attivazione del progetto europeo di ricerca Interreg Adriaclim, dedicato allo sviluppo della capacità di adattamento al cambiamento climatico nelle aree costiere", dice il presidente Mauro Vanni.
"Tra le tematiche calde - continua il presidente -, emerge, forte, anche il tema dell'estensione delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo al 2033, disposta dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145. Sulla questione incombe la decisione definitiva del Consiglio di Stato con l'adunanza plenaria fissata al 13 ottobre per stabilire una posizione unica e autorevole sulla legittimità della norma, oggetto di svariate sentenze contrastanti da parte dei Tar di tutta Italia a causa della presunta incompatibilità col diritto europeo".
"Si attiverà, in tempi brevissimi - aggiunge Tiziano Samorè, coordinatore del Gruppo categorie di Confartigianato Emilia-Romagna - una forte azione sindacale della categoria degli operatori balneari sul tema, ovviamente a partire dai tavoli istituiti a livello nazionale. È necessario che il Governo vari una disciplina definitiva della materia evitando così che la magistratura eserciti una funzione, impropria, di supplenza alla disciplina della materia attraverso le sentenze".
Lo stesso Governo, infatti, ha lasciato incompiuto il percorso di riforma del demanio marittimo, l'estensione delle concessioni balneari al 2033 doveva essere solo un fatto transitorio in vista di una legge di riordino che però non è mai arrivata. E' fondamentale, ad avviso dei Balneari di Confartigianato Emilia-Romagna, far leva sul valore di mercato dell'impresa balneare, nonché sul riconoscimento della professionalità e delle competenze degli operatori del settore, quale patrimonio di eccellenza e peculiarità, unico al mondo, che caratterizza e qualifica il sistema turistico italiano.
21 giugno
Da tutta Italia per ballare a San Marino | Aggrediti dalla babygang | Profughi: bando deserto
'Io sto con Emma': primarie sono un "obbligo"
(Rimini) "Abbiamo ascoltato con attenzione le accorate parole del Segretario provinciale del PD di Rimini, Filippo Sacchetti e condividiamo la sua preoccupazione". Così il gruppo 'Io sto con Emma' in una nota firmata da Antonio Augusto, Anna Baccarini, Tamara Balducci, Chiara Bellini, Vera Bessone, Loretta Biondi, Carla Bonvicini, Marina Cecchini, Cristina Corbelli, Andrea Felli, Federico Fidelibus, Sabrina Foschini, Pj Gambioli, Anna Giusto, Alessandra Gori, Angela Piegari, Donato Piegari, Loretta Pompili, Nadia Urbinati, Fiorella Zangari, Giovanna Zoffoli.
"Il PD riminese è chiamato a prendere una decisione molto importante e crediamo debba farlo nel rispetto delle regole che il Partito stesso si è dato. Nei giorni scorsi si è molto discusso della delibera della Commissione Nazionale di Garanzia del PD che ha accolto i ricorsi presentati da due iscritti, ma il dibattito si è incentrato soprattutto su un aspetto, quello legato all'allargamento o meno dell'Assemblea del PD di Rimini ad alcuni soggetti, questione che era oggetto in particolare di un ricorso, in ordine al quale la Commissiona Nazionale di Garanzia ha deciso che l'eventuale allargamento non era di competenza della Commissione Regionale e di quella Provinciale, bensì appunto dell'Assemblea medesima".
Non si è invece a loroavviso "prestata sufficiente attenzione ad un'altra cosa che la Commissione Nazionale di Garanzia ha precisato, in accoglimento dell'altro ricorso (che non riguardava la composizione dell'assemblea, bensì le primarie come metodo di selezione dei candidati sindaci in base allo Statuto del PD). Ebbene, a nostro avviso, alla vigilia dell'Assemblea del PD riminese è proprio a quel passaggio della delibera della Commissione Nazionale di Garanzia che occorre fare riferimento. Scrive l'Organo nazionale di garanzia del Partito, accogliendo il ricorso, che "in merito alle modalità di selezione per le cariche monocratiche istituzionali si fa espresso riferimento all'art. 24 dello Statuto Nazionale del PD". L'art. 24 dello Statuto Nazionale prevede al comma 1 che "i candidati alla carica di Sindaco e Presidente di Regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione", ma precisa anche le condizioni alle quali si può derogare al metodo "naturale" di selezione dei candidati".
Infatti, "sempre all'art. 24, il comma 4 afferma che è possibile utilizzare un diverso metodo a due condizioni (che devono coesistere): 1) che il diverso metodo sia "concordato con la coalizione" e 2) che il diverso metodo sia approvato "con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell'Assemblea". Tornando al caso di Rimini è risaputo che nelle scorse settimane sia stato affidato dall'Assemblea un incarico ai Segretari Regionale, Provinciale e Comunale finalizzato a reperire un candidato diverso da Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad su cui Partito e altre forze della coalizione potessero convergere. Non si dubita dell'impegno profuso dai Segretari, i quali non sono tuttavia riusciti ad individuare il famoso terzo nome".
In assenza di un candidato unico "è quindi necessario tornare a seguire le prescrizioni dello Statuto (come ci ricorda la Commissione Nazionale di Garanzia) e pertanto, per evitare le primarie, occorre verificare se ricorrano le condizioni dell'art. 24 comma 4 (accordo di coalizione e maggioranza dei 3/5 dell'Assemblea). E prima ancora che contarsi affannosamente in Assemblea per capire se e come possa essere raggiunta la soglia dei 3/5, basterà prendere atto che non esiste alcun accordo di coalizione su un metodo alternativo alle primarie".
Alcune forze della coalizione auspicano la candidatura di Sadegholvaad, altre invocano le primarie tra Petitti e Sadegholvaad, altre ancora propongono un proprio candidato di bandiera "e ci sono alleati a cui starebbe bene tanto l'individuazione di un terzo nome quanto lo svolgimento di primarie tra Petitti e Sadegholvaad. In questa situazione ci pare del tutto evidente che un'eventuale decisione dell'Assemblea diversa dallo svolgimento delle primarie che designasse, con una forzatura, questo o quel candidato, costituirebbe una violazione dello Statuto Nazionale del PD, quello Statuto che solo qualche giorno fa la Commissione Nazionale di Garanzia del PD ci ha indicato come stella polare da seguire. Le conseguenze sarebbero facilmente immaginabili: in caso di violazione dello Statuto è previsto il commissariamento del Partito locale, commissariamento che con ogni probabilità qualcuno invocherà. Così come non potrebbero escludersi ulteriori ricorsi agli Organi di garanzia.
Per questo, "a meno che non si creino le condizioni per un accordo di coalizione su un terzo nome, a norma dello Statuto del PD le primarie tra Petitti e Sadegholvaad (ed eventualmente anche altri candidati proposti dalle forze della coalizione) non sono una opzione, ma un obbligo. La scelta a cui è chiamato il PD riminese è tra designare un candidato in aperta violazione dello Statuto del PD (così avvelenando ulteriormente il clima e favorendo la reiterazione di ricorsi e battaglie legali) e lo svolgimento delle primarie nel rispetto dello Statuto. Un Partito che si definisce "Democratico" non può e non deve temere di chiamare la sua base ad esprimersi: uno degli argomenti usati contro le primarie è che sarebbero state divisive, mentre a noi pare sia stato molto più divisivo cercare in tutti i modi di evitarle. Non continuiamo a commettere lo stesso errore: confrontiamoci (anche duramente), ma poi, come prevede il nostro Statuto, votiamo. Con l'impegno (come del resto avvenuto in passato, anche in questa città) che chiunque uscirà vincitore dalla primarie sarà il candidato di tutti".
Aggiornamento coronavirus: 4 positivi, un decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 386.099 casi di positività, 71 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.500 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,3%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa anche agli under 40. In Emilia-Romagna, infatti, nei giorni scorsi si sono aperte, con finestre scaglionate, le prenotazioni per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, per i 30-39enni e per i 25-29enni. Da mercoledì, 16 giugno, agende aperte per i 20-24enni, con la possibilità di prenotarsi che resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 3.372.872 dosi; sul totale, 1.193.396 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 29 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 28 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 37 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 33,9 anni. Sui 29 asintomatici, 19 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, nessuno con gli screening sierologici, 1 tramite i test pre-ricovero. Per 1 caso è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con nuovi 16 casi, seguita da Parma (11) e Ravenna (10), Cesena (6); poi Piacenza, Reggio Emilia e Forlì, tutte con 5 casi; quindi Modena, il Circondario Imolese, Rimini (con 4 casi ciascuna), e infine Ferrara (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.506 tamponi molecolari, per un totale di 4.916.799. A questi si aggiungono anche 13.994 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 309 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 366.860. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 5.994 (-244 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.708 (-227), il 95,2% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 6 nuovi decessi: uno in provincia di Piacenza (una donna di 96 anni), due in provincia di Modena (uomo di 83 anni e un ragazzo di 15 anni); uno nella provincia di Bologna (un uomo di 56 anni), uno nel ferrarese (un uomo di 88 anni), e uno nella provincia di Rimini (una donna di 87 anni). Nessun decesso in tutte le altre province. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.245.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 40 (-9 rispetto a ieri), 246 quelli negli altri reparti Covid (-8). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: nessuno a Piacenza (come ieri), 4 a Parma (-1), 4 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 8 a Modena (-2), 15 a Bologna (-6), 1 a Imola (invariato), 2 a Ferrara (invariato), nessuno a Ravenna e Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 4 a Rimini (invariato).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: nessuno a Piacenza (come ieri), 5 a Parma (-1), 4 a Reggio Emilia (-1), 10 a Modena (-2), 22 a Bologna (-1), 1 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 2 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), nessuno a Forlì (come ieri), 2 a Cesena (invariato) e 4 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.607 a Piacenza (+5 rispetto a ieri, di cui 1 sintomatico), 28.439 a Parma (+11, di cui nessuno sintomatico), 46.881 a Reggio Emilia (+5, di cui 4 sintomatici), 65.603 a Modena (+4, tutti con sintomi), 82.289 a Bologna (+16, di cui 14 sintomatici), 12.641 casi a Imola (+4, nessuno sintomatico), 23.168 a Ferrara (+1, sintomatico), 30.505 a Ravenna (+10, di cui 9 sintomatici), 17.064 a Forlì (+5, di cui 4 sintomatici), 19.667 a Cesena (+6, di cui 3 sintomatici) e 36.235 a Rimini (+4, di cui 2 sintomatici).
Cattolica festeggia 750 anni
(Rimini) È un appassionato viaggio nell'identità quello che l'Amministrazione Comunale ha voluto intraprendere nell'anno del 750esimo anniversario della nascita di Cattolica. Non solo una navigazione celebrativa, ma una festosa traversata “di formazione” alla luce della storia della città, dalla sua fondazione a oggi.
A segnare la cronologia di questo viaggio tre sono i segmenti principali: il Medioevo e le origini del borgo che trovò nella sua relazione con la via Flaminia una delle radici dello sviluppo e della vocazione all'accoglienza; l'età moderna tra XVI e XVII secolo e, infine, il costante legame con il mare della città fino al Novecento. Il calendario di incontri, eventi, spettacoli in programma sarà affiancato da una sezione dedicata alle mostre.
Apre il programma delle celebrazioni il festival del giallo, MystFest, dal 21 al 28 giugno, seguito da una serie di incontri, conferenze e spettacoli che ci accompagneranno lungo l’estate, fino all’ultimo appuntamento l’8 settembre. Un’estate animata anche da spettacoli a sorpresa lungo le vie della città e visite guidate settimanali. Una proposta ricca e variegata, nei contenuti e nei linguaggi, che offrirà tanti e diversi stimoli per una rilettura della storia con occhi contemporanei, nel tentativo di raccontare Cattolica nel passato e nel futuro.
Al timone del serrato lavoro organizzativo un comitato costituito ad hoc che ha operato a fianco dell'Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura e al Turismo, in dialogo e scambio costante con Istituti e Dipartimenti Universitari.
Anche il logo creato per l’occasione dal grafico Alessandro Baronciani è un importante regalo per la città. A sigillare la ricorrenza sarà prodotto un fascicoletto contenente la stampa del documento di costituzione della città.
Pd, appello degli ex amministratori: sabato esca un nome adeguato per la coalizione
(Rimini) "Chi ha sempre voluto, in diversi ambiti pubblici, perseguire il progresso sociale ed economico del territorio riminese, cercando di coniugare la buona amministrazione con l'azione di governo locale del centrosinistra, non può che rimanere assai preoccupato per l'andamento della discussione apertasi nel Pd di Rimini sulla scelta del proprio candidato a sindaco nelle prossime elezioni amministrative di ottobre". Esordisce così la nota firmata da Tiziano Arlotti, Marco Bruscolini, Nando Fabbri, Giovanna Filippini, Sergio Gambini, Lino Gobbi, Elisa Marchioni, Nando Piccari, Terzo Pierani, Massimo Pironi, Roberto Piva, Stefano Vitali e Donatella Turci.
"Una preoccupazione che ha superato il limite dopo il ricorso alle carte bollate registratosi negli ultimi giorni", sottolineano. "Si sta alimentando un clima che mina irresponsabilmente la capacità di affrontare, con unità politica e programmatica, l'impegnativa sfida elettorale e che soprattutto, nel far ciò, sembra voler mettere in secondo piano o addirittura tacere, come se fosse cosa ordinaria, il gran lavoro che il sindaco Gnassi e la sua Giunta hanno compiuto in questi anni nel far diventare Rimini una della città più vive e moderne del Paese".
I firmatari parlano di "dieci anni straordinari che hanno visto, pur fra difficoltà non piccole, per ultima quella pandemica, la comunità riminese muovere ulteriori passi in avanti sul fronte della qualità urbana, della sostenibilità ambientale, della ricchezza culturale, e più in generale della qualità della vita. Non si può non partire, dunque, quando si ragiona di come e di chi deve prendere in mano il patrimonio che il sindaco uscente consegna al suo successore, dal lavoro svolto e da chi ha la conoscenza, la competenza, l'esperienza, le qualità morali per assolvere all'impegnativo compito di proseguire sulla strada tracciata, tanto apprezzata in questi anni dai cittadini".
A maggior ragione" in un momento così denso di passaggi cruciali per le città e per il Paese che ruota attorno all'importante Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Piano che chiama in causa l'azione primaria delle comunità locali proprio sulle sei "missioni strategiche" che esso disegna e che è giusto ancora una volta sottolineare per non perdere l'orizzonte delle sfide aperte: Digitalizzazione e Innovazione; Rivoluzione verde; Mobilità sostenibile, Istruzione e Ricerca; Coesione e inclusione; Salute".
Per questi "semplici motivi i sottoscritti firmatari, appartenenti alla significativa esperienza di governo del centrosinistra riminese, auspicano che nella direzione comunale del Pd di sabato prossimo esca una proposta nominativa, chiara e motivata, da offrire a tutta la coalizione - e che dalla stessa sia apprezzata - per poi mettersi subito all'opera facendo crescere, innovandola, la irrinunciabile tradizione di buon governo locale".
Industrie Valentini, asta entro settembre
(Rimini) Al tavolo sulla crisi delle Industrie Valentini convocato dalla Regione per oggi, l'azienda "ha dichiarato di aver presentato un concordato liquidatorio allegando l’offerta del gruppo Marinelli, che conferma l’impegno a rilevare il ramo produttivo dell’azienda (macchine, impianti, lavoratori). A breve il Commissario giudiziale dovrebbe predisporre il bando d’asta", spiega Renzo Crociati della Fillea Cgil. "L’unica disponibilità conosciuta è quella del gruppo Marinelli, ma ci potrebbero essere altri imprenditori interessati a partecipare al bando. L’indicazione del Tribunale è che entro il 30 settembre 2021 venga aggiudicato il ramo produttivo dell’azienda al miglior offerente. Tutto il personale del ramo produttivo interessato, attualmente 120 lavoratori, troverebbero occupazione nella nuova azienda".