(Rimini) C'è "grande soddisfazion"e in tutto il MoVimento 5 Stelle per l'accordo raggiunto tra il garante, Beppe Grillo, e il presidente, Giuseppe Conte: "ora i ruoli sono più chiari, le responsabilità ben definite e sarà perciò possibile costituire un progetto politico di più ampio respiro. Oggi il MoVimento è l'unica forza politica sufficientemente solida da poter già guardare al 2050. Questa consapevolezza attraversa anche le sezioni locali, infatti anche a Rimini il MoVimento si appresta ad essere elemento centrale della contesa elettorale, magari anche come parte di un fronte progressista, in vista delle elezioni amministrative", spiegano gli attivisti riminesi.

"Siamo molto soddisfatti dell'accordo raggiunto tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, sia sul piano nazionale sia per Rimini questo accordo simboleggia la base da cui potremo costruire iniziative capaci di coinvolgere i cittadini e di avere un impatto sulla società - dichiarano Marco Croatti e Giulia Sarti - lavorando con umiltà e in silenzio come abbiamo sempre fatto riusciremo ad aiutare le persone e le realtà che, di fatto, costituiscono gli elementi portanti della nostra democrazia. Per affrontare i problemi del nostro territorio è importante trovare coesione sulle tematiche essenziali, come la transizione ecologica, e crediamo che questo confronto concluso positivamente tra Grillo e Conte sia un ottimo segnale."

Il tavolo di confronto aperto nei gli scorsi giorni "è sembrato a molti un segno di una crisi interna che non si sarebbe risolta facilmente, eppure così non è stato". Quel tavolo di confronto "è diventato un'opportunità per migliorare e rendere più forte tutto il MoVimento così da avere una solidità tale per cui oggi possiamo guardare al futuro".

"Il MoVimento può dirsi soddisfatto e può pensare a un progetto politico capace di fissare obiettivi fino al 2050. Anche a Rimini vogliamo poter costruire una realtà che segua queste logiche: non ci lasceremo scoraggiare nei momenti più duri perché, esattamente come è appena successo, proprio dai momenti di maggiore difficoltà noi del MoVimento riusciamo a individuare la strada giusta per uscirne più coesi e determinati di prima."

(Rimini) "Non ho avuto modo di confrontarmi con i colleghi in "sede Romagna", e questo già la dice lunga, tuttavia sulla proposta di Confindustria di una nuova infrastrutturazione per l'alta velocità ("Tav Romagna") che prevede una stazione unica in Romagna, a Pievesestina, ho enormi perplessità". Lo ribadisce il presidente della provincia di Rimini riziero Santi. "Una nuova infrastruttura di questo genere porterebbe benefici trasportistici molto relativi, con forti peggioramenti negli spostamenti in auto per raggiungere la stazione baricentrica, a fronte di un eccessivo dispendio di risorse economiche e di suolo. La Romagna non si unisce spostando il baricentro (trasportistico e non solo) a nord (aeroporto, stazione a.v., cos'altro...?) ma con politiche di coesione ed integrazione. Sulla mobilità (come sul resto) serve un progetto organico e razionale deciso con il coinvolgimento delle comunità locali. Il territorio è già collegato dall'alta velocità, si tratta eventualmente di intervenire sulla gestione, questo sì, facendo in modo di avere corse dirette senza cambi a Bologna e di avere collegamenti dignitosi con Ravenna e la costa, anche attraverso il potenziamento e prolungamento di Metromare. Spero che la politica e le istituzioni abbiano la forza di incontrarsi, discutere ed assumere una posizione condivisa".

Venerdì, 16 Luglio 2021 17:40

Aggiornamento coronavirus: 33 positivi,

(Rimini) Sono 33 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 19 pazienti di sesso maschile e 14 pazienti di sesso femminile; 3 asintomatici e 30 sintomatici. E nel dettaglio: 14 per contact tracing; 19 per sintomi. Si possono stimare in circa 6 le guarigioni. Oggi non è stato comunicato nessun decesso. Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 388.272 casi di positività, 200 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.854 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 4.444.596 dosi; sul totale, 1.891.273 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 46 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 52 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 90 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 30,4 anni. Sui 46 asintomatici, 24 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 14 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 tramite i test pre-ricovero. Per 6 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 41 nuovi casi, seguita da Rimini (33) e Piacenza (31); poi Reggio Emilia (28), Modena (20), Parma (13), Ravenna (11) e Ferrara (10). Quindi Cesena (6), Circondario Imolese (4), e infine Forlì (3). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 7.578 tamponi molecolari, per un totale di 5.107.674.A questi si aggiungono anche 12.276 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 98in più rispetto a ieri e raggiungono quota 372.646. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 2.358 (+102 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.195 (+93), il 93,1% del totale dei casi attivi.

Non si registrano nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione restano quindi 13.268. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 15 (+1 rispetto a ieri), 148 quelli negli altri reparti Covid (+8). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato), 4 a Modena (invariato), 5 a Bologna (+1), 1 a Ferrara (invariato), e 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva a Reggio EmiliaImola, RavennaForlì e Cesena.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.811 a Piacenza (+31 rispetto a ieri, di cui 19 sintomatici), 28.832 a Parma (+13, di cui 6 sintomatici), 47.138 a Reggio Emilia (+28, di cui 25 sintomatici), 65.943 a Modena (+20, di cui 15 sintomatici), 82.620  a Bologna (+41, di cui 37 sintomatici), 12.691 casi a Imola (+4, di cui 2 sintomatici), 23.241 a Ferrara (+10, di cui 5 sintomatici), 30.630  a Ravenna (+11, di cui 9 sintomatici), 17.140 a Forlì (+3, di cui 2 sintomatici), 19.773 a Cesena (+6, di cui 4 sintomatici) e 36.453 a Rimini (+33, di cui 30 sintomatici).

(Rimini) Da oggi, venerdì 16 luglio, è possibile prenotarsi gratuitamente online per partecipare allo spettacolo della Notte Rosa del 30 luglio in piazzale Fellini a Rimini. Protagonisti della serata Vittorio Sgarbi, Morgan in concerto e gli Extraliscio in concerto che incrociano il festival di letteratura, musica, cinema, arte, filosofia, la Milanesiana, ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi.

Il programma della serata vedrà alternarsi sul palco di piazzale Fellini la lectio illustrata di Vittorio Sgarbi dedicata al grande regista riminese Federico Fellini e all'artista Guido Cagnacci, una delle figure più affascinanti e complesse della cultura figurativa del Seicento a confronto con il genio del maestro del cinema del Novecento; il concerto del cantautore, musicista, scrittore, poeta, critico musicale, Marco Morgan Castoldi, introduce Elisabetta Sgarbi. A seguire, la band che ha ridato vita al liscio in chiave punk, protagonista di alcuni dei momenti più interessanti dell'ultima edizione del Festival di Sanremo. Sul palco saliranno infatti gli Extraliscio, il gruppo romagnolo -composto dallo sperimentatore e polistrumentista Mirco Mariani, dalla star del liscio Moreno Conficconi 'il biondo' e dalla "Voce di Romagna mia nel mondo" Mauro Ferrara- a cui è dedicato anche il film diretto da Elisabetta Sgarbi 'Extraliscio. Punk da balera - Si ballerà finché entra la luce dell'alba'. Gli Extraliscio presenteranno dal vivo i loro successi e le canzoni del nuovo album È bello perdersi, pubblicato dopo la fine dell'avventura a Sanremo dove hanno portato il brano "BIANCA LUCE NERA" feat. Davide Toffolo, arrivato terzo al Premio della Critica e dodicesimo nella classifica generale.

Per partecipare all'evento gratuito di venerdì 30 luglio (inizio ore 20.30), in piazzale Fellini Rimini, occorre la prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su https://www.ciaotickets.com/biglietti/morgan-extraliscio-vittorio-sgarbi-rimini

(Rimini) "Non capiamo l'entusiasmo del centrodestra nell'apprendere il futuro politico della Lisi". E' la reazione del consigliere comunale civico Davide Frisoni (Con Rimini). "L'attuale vicesindaco nell'esplicitare il suo progetto politico non ha dichiarato (e non lo smentisce) di volersi candidare a sindaco in alternativa al suo amico Sadegholvaad. Dichiara di voler costituire un'area pseudo democristiana "collocata a sinistra" che già esiste e che lei - forse non se ne è resa conto in questi 10 anni - ne è stata la massima rappresentante in qualità di catto-comunista". Per Frisoni "questa manovra" ha una "regia scenograficamente efficace" e "serve solo ad acquisire peso da far valere nei confronti del Pd, contemporaneamente tranquillizza quella sinistra inquieta, ma che più probabilmente gli permetterà, voti alla mano, di ambire ancora allo scranno di vicesindaco". Dichiarando "inequivocabilmente" la collocazione a sinistra "possiamo considerare il suo ambizioso progetto finito prima ancora di nascere. Il primo effetto del nuovo progetto ha visto la fuga del consigliere Gianfreda, amico e pupillo della Lisi. Un progetto che da subito divide il Pd ed i cespugli della sinistra, ma che così posto, non ci entusiasma minimamente".

(Rimini) "Una scelta incomprensibile". E' tale per il segretario del Pd Filippo Sacchetti quella che ha portato Gloria Lisi a cadidarsi a sindaco di Rimini con una lista civica. "Se dicessimo che quella di Gloria Lisi è una scelta dell'ultima ora o che ci coglie di sorpresa, diremmo una bugia. Nel lungo, e non facile, percorso che ha portato alla candidatura di Jamil c'è chi ci ha messo la politica e chi le proprie ambizioni", va avanti Sacchetti che difende la scelta del tantem Sadegholvaad-Bellini da parte del Pd e delleliste civiche della coalizione di centro sinistra. "Un tandem come sintesi alta nel dibattito perché nasce dall'intesa sui contenuti e l'indicazione di una vicesindaca per portare energie e idee al progetto", ribadisce Sacchetti. 

"La politica, e il lavoro, e lo spirito collaborativo, perfino la pazienza, l’hanno messa forze civiche e partiti di centrosinistra, da gennaio seduti al tavolo della coalizione che ha prodotto una formale unità d’intenti programmatica. Le ambizioni personali, neanche tanto recenti e comunque malcelate dietro a una cortina di ‘fuffa’, le ha aggiunte ieri Lisi recitando uno copione stanco, ancorché vecchio come il mondo: prima il mio destino/poltrona poi il resto, coerenza compresa. Tutti ringraziamo Lisi per il lavoro fatto in questi 10 anni. Per questo stride ancora di più leggere di averlo fatto con la rabbia e la rivalsa di considerarsi ‘stampella del PD’ e non semmai a servizio di una cosa chiamata comunità. In questo rapporto reciproco per Rimini, lo stesso Pd ha difeso e protetto più volte il vice sindaco, anche in quelle occasioni in cui più discutibile e non collegiale è stata la sua azione amministrativa. Un esempio tra tutti, la conduzione della partita microaree". 

Per Sacchetti "deve essere chiaro che con la sua mossa di ieri, Lisi scarica un progetto politico amministrativo che trae forza dal lavoro di questi 10 anni della giunta Gnassi, si rinvigorisce dal tavolo della coalizione in cui sono rappresentate con pari dignità partiti e forze civiche e si proietta nel futuro con idee nuove che intercettino il nuovo scenario, le nuove domande della società, uscite dalla pandemia". Che sia "un ‘partito’ personale,antagonista al centrosinistra, lo rendono palese le ‘ola’ immediate del centrodestra e gli inviti al confronto. Quella di Lisi è una banale operazione di contrasto al centrosinistra, con un (involontario?) endorsement a Lega e Fratelli d’Italia". 

Se c’è "un atto distruttivo è quello della Lisi. Distruttivo nei confronti degli ultimi 10 anni, distruttivo nei confronti della città, distruttivo verso le forze civiche che non hanno potuto far altro che prendere atto della fuga per la poltrona, distruttivo per gli stessi rapporti tra persone. L'amministrazione, cui Lisi ha dato il proprio contributo da 10 anni come vice sindaco, ha rivoluzionato la città di Rimini come mai era successo in così poco tempo, accendendo motori culturali, ambientali, che alimentano il turismo, nuovi protagonisti d'impresa e tenuta nella crisi della rete dei servizi. Un progetto che è stato capace di allargare i confini del consenso oltre il centrosinistra perché a forte trazione concreta e innovativa. Questa rivoluzione non si ferma e ha trovato in Jamil il candidato che tiene insieme il centro sinistra nelle sue componenti politiche e civiche. Gloria è salpata con la propria barca dal porto e possiamo augurarle buona navigazione, non potendo non ricordarle che il centro sinistra quando si disgrega rischia di naufragare e questi gesti irresponsabili saranno come tali giudicati".

 

Venerdì, 16 Luglio 2021 10:00

16 luglio

Gloria Lisi si candida | Confindustria vuole l’altavelocità | Campagna vaccini con testimonial

(Rimini) Sei appuntamenti allo spuntar del sole. Nella Repubblica di San Marino si ritorna a riveder le albe al suono dei grandi repertori della musica classica e contemporaneaDa domenica 25 luglio al via l'edizione numero XIII di Alba sul Monte... in Concerto, la rassegna musicale organizzata dall'Associazione Camerata del Titano. Il programma si articolerà in sei domeniche consecutive fino al 29 agosto, e ancora una volta a fare da spettacolare quinta saranno gli Orti dell'Arciprete della Basilica del Santo, una terrazza panoramica affacciata sulla costa Adriatica, luogo straordinario per assistere al sorgere del sole sul mare.

Si parte domenica 25 luglio, alle ore 6 del mattino, con Non solo Piazzolla, assolo alla fisarmonica del Maestro Sergio Scappini, grande interprete ormai di casa alle iniziative dell'Associazione Camerata del Titano.

L'1 agosto i Maestri Enzo Filippetti e Stefano Cardi, fenomenali percussionisti componenti dell'ensemble Ars Ludi esibitisi quest'anno al Ravenna Festival, scuoteranno le prime ore del giorno con i loro Rumori all'Alba.

Dopo le melodie vibranti di fisarmonica e percussioni, sarà la volta della chitarra del Maestro Piero BonaguriDomenica 8 agosto suo il concerto A tutta Spagna.

E poi un duo d'eccezione per la domenica di Ferragosto: il sassofonista Mario Marzi, in coppia con il fisarmonicista Simone Zanchini porteranno il pubblico in All Direction.

Alba tutta felliniana quella del 22 agosto, con il Trio Eccentrico e la propria interpretazione delle musiche di Nino Rota per i film di Federico Fellini, cui si abbinerà la presentazione del libro Almanacco Fellini (Edizioni Sabinae, 2021) della giornalista Annamaria Gradara.

Chiusura della rassegna nel segno del grande repertorio classico. Domenica 29 agostoSilvia Mazzon al violino e Marcello Mazzoni al pianoforte proporranno le loro esecuzioni di brani di Beethoven e Brahms.

"Mai come quest'anno l'Associazione Camerata del Titano ha compiuto uno sforzo importante per esserci con questa rassegna che si tiene in uno dei luoghi più suggestivi della nostra Repubblica – commenta il Segretario di Stato per l'Istruzione, Cultura, Università e Ricerca Scientifica, Politiche Giovanili dott Andrea Belluzzi – Invito a cogliere questi momenti che dimostrano come il nostro sia un Paese che può offrire moltissime cose".

"Con questa edizione di Alba sul monte... in Concerto abbiamo creato connessioni anche con altre forme d'arte, dalla danza al cinema" dichiara il Maestro Augusto Ciavatta direttore dell'Associazione Camerata del Titano. "Per la prima volta – continua – e nonostante le difficoltà dovute al Covid, abbiamo in programma sei appuntamenti ognuno dei quali sarà non un semplice concerto ma un vero e proprio evento".

(Rimini) Venerdì 16 luglio 2021 alle 21,15 alla Rocca Malatestiana di Verucchio serata di dialetto d'autore con Vittorio Bonetti, Eliseo Dalla Vecchia e Rudy Gatta in 'Zez ch'è neva'. Lo spettacolo che, facendo seguito a Fiumâna, continua a parlare della Romagna, la nostra terra, della sua storia, la sua gente, avvalendosi delle poesie dei molti poeti che l'hanno saputa così bene raccontare, in particolare Olindo Guerrini e Raffaello Baldini, insieme ad altri meno noti, e delle canzoni che meglio l'identificano. Zez ch'e' néva si sofferma ad esaminare, attraverso un comune vissuto, i luoghi di ritrovo; l'Osteria, il Circolo, la Casa del Popolo, il Bar, raccontando, storie, aneddoti, fatti di personaggi che ne hanno segnato la vita e che ci hanno accompagnato nel nostro divenire. Biglietti su Liveticket.

 

(Rimini) Il 2020 è stato l'anno della pandemia e dell'accelerazione sulla trasformazione digitale. Dall'indagine del Sistema informativo Excelsior, nel 2020, in Italia, il 65,2% delle imprese imprese intervistate hanno dichiarato di avere investito in almeno uno degli ambiti della trasformazione digitale, mentre negli anni 2015-2019 la percentuale era del 53,5%. Anche nel territorio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini sono fortemente aumentate, rispetto ai livelli pre-covid, le imprese che, nel periodo post Covid, hanno dichiarato di aver effettuato investimenti di elevata importanza per le strategie aziendali in uno di tali ambiti.

"La pandemia ha, di fatto, spinto l'acceleratore su alcuni filoni di ricerca e generato innovazioni prima impensabili, in tempi rapidissimi, ed è stata anche capace di rivoluzionare modelli che credevamo indiscutibili. A conferma, cito il caso della trasformazione digitale del sistema produttivo, già in atto prima della pandemia – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. La trasformazione digitale non deve spaventare, ma merita di essere approfondita e usata perché è il futuro di tutti noi. Indipendentemente dalla nostra volontà siamo sbalzati in avanti. Il superamento del virus impone, infatti, nuove capacità di visione, di innovazione, di resilienza, di coesione e di collaborazione. Su queste cose, tutti dobbiamo impegnarci. Si deve, inoltre, ripartire, ricostruendo quel clima di fiducia, che da alcuni anni si era sfilacciato. Concentrarsi sulla "gestione del possibile" non deve fare dimenticare la "gestione dell'auspicabile". Occorre, dunque, tornare sugli investimenti strutturali, di sistema, rispetto ad un mondo che è cambiato e il nostro approccio nei confronti del futuro deve essere fondato sulla massima "anticipazione" possibile. Il futuro rappresenta il luogo della pluralità, popolato da enormi opportunità che sono condizionate dalle scelte che oggi dobbiamo fare. Per questo la nostra Camera, e l'intero Sistema Camerale, sono impegnati in iniziative a sostegno della ripresa del Paese, favorendo, per esempio, le imprese nei loro percorsi di trasformazione digitale. Altre iniziative importanti sono dedicate alla crescita delle competenze degli imprenditori e dei lavoratori e sono dedicate all'orientamento e alla formazione, in modo da favorire al massimo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro qualificato, come ad esempio con il progetto Eccellenze in Digitale".

Le direttrici del futuro dello sviluppo produttivo del Paese e la risposta alla crisi dovuta al Covid-19 passano dal digitale. Non solo per i contenuti del PNRR, ma anche per la risposta già messa in piedi autonomamente dal sistema produttivo nell'anno della pandemia. L'indagine Excelsior ha approfondito gli investimenti in digital transformation nel 2020 analizzando, presso le imprese intervistate, tre ambiti di intervento: la tecnologia, il modello organizzativo aziendale e lo sviluppo di nuovi modelli di business (nel complesso circa 1,3 milioni di imprese dell'industria e dei servizi, che avevano programmato 3.242.310 entrate di lavoratori).

La risposta alla pandemia, in termini di trasformazione digitale ha preso alcune direttrici: è aumentato il numero di imprese che hanno investito in trasformazione digitale rispetto al periodo 2015-2019; all'interno dell'insieme delle imprese investitrici sono aumentate quelle che hanno effettuato investimenti strategici in tecnologie, organizzazione e modelli di business. Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019, il 53,5% delle imprese ha dichiarato di avere investito in almeno uno degli ambiti della trasformazione digitale, mentre nel 2020 questa quota di investimenti sale al 65,2%.

Analizzando il dato per macrosettori di attività, il settore dell'industria passa dal 53,6% del periodo pre-covid al 66,8% del 2020, quello dei servizi dal 53,5% al 64,5% del 2020. Elevato anche il balzo del settore delle costruzioni passato dal 42,3% al 56,8%, le migliori performance nel settore public utilities che passa dall'80,2% all'88,4%. Tra tutte le imprese che hanno investito nella trasformazione digitale, il 42,8% di queste dichiara di aver investito in maniera strategica in Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (quota al 33% nel periodo precedente), in sicurezza informatica il 41,2% in Strumenti software dell'impresa 4.0 per l'acquisizione e la gestione di dati 37,9%, IoT internet delle cose 28,9%, robotica avanzata 23,5% e realtà aumentata a supporto dei processi produttivi 24,4%.

La pandemia ha anche innescato un'accelerazione della trasformazione in senso digitale dei modelli organizzativi aziendali, primo fra tutti, all'adozione di strumenti di lavoro agile (smart working, telelavoro, lavoro a domicilio), che in Italia sono passati passati dal 23,3% al 40,4% del 2020. Importanti anche la quota di investimenti del 2020 nel potenziamento dell'area amministrativa a seguito della trasformazione digitale (34,1%), l'adozione di sistemi gestionali evoluti con lo scopo di favorire l'integrazione e la collaborazione tra le diverse funzioni aziendali (35%), i sistemi di rilevazione continua delle "performance" di tutte le aree aziendali (33%) e infine l'adozione di una rete digitale integrata con reti esterne di fornitori (28%) e di clienti Business to Business(27,3%). Si è verificata inoltre una maggiore attenzione per quanto riguarda l'adozione di nuove regole per sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovo presidi e risk management, per cui la quota di imprese che ha investito strategicamente in questa innovazione è passata dal 28,6% del periodo pre-covid al 49,5% del 2020.

Anche nella Romagna – Forlì-Cesena e Rimini si è verificato questo balzo negli investimenti per la trasformazione digitale e sono fortementi aumentati, rispetto ai livelli pre-covid, le imprese che hanno dichiarato di aver effettuato investimenti di elevata importanza per le strategie aziendali, relativamente a ciascun aspetto della trasformazione digitale. Per quanto riguarda la tecnologia, per esempio, gli investimenti in sicurezza informatica e quelli in Internet alta velocità, cloud, mobile e big data analytics sono passati dal 30% del periodo pre-covid al 38% del post. In provincia di Rimini, gli investimenti in sicurezza informatica sono passati dal 29% al 36%; ancora più netto il balzo di quelli in Internet alta velocità, ecc, che salgono dal dal 31% al 45%

Per quanto riguarda i modelli organizzativi, per l'adozione di nuove regole per sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovo presidi e risk management gli investimenti sono cresciuti dal 25,5% al 45,5%. Quelli per l'adozione di sistemi di smart working sono passati dal 22% al 36,5% e quelli per il potenziamento dell'area amministrativa a seguito della trasformazione digitale, dal 20% al 32%. In provincia di Rimini gli investimenti sono aumentati, dal 25% al 44% per l'adozione di nuove regole per sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovo presidi e risk management; dal 21% al 37% quelli per l'adozione di sistemi di smart working e dal 20% al 31% quelli per il potenziamento dell'area amministrativa a seguito della trasformazione digitale.

 

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