Aggiornamento coronavirus: 66 positivi, +1 in terapia intensiva
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 392.602 casi di positività, 419 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.489 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 1,9%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 4.922.469 dosi; sul totale sono 2.218.768 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 116 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 99 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 175 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 31,4 anni. Sui 116 asintomatici, 55 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 1 tramite screening sierologico, 35 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 con i test pre-ricovero. Per 23 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 66 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (60) e Bologna (59). Poi Modena (40), Piacenza (39),Ravenna (38), Parma e Cesena (entrambe con 37 nuovi casi). Quindi il Circondario Imolese e Forlì (entrambi con 15 nuovi casi) e, infine, Ferrara (13). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.694 tamponi molecolari, per un totale di 5.205.960. A questi si aggiungono anche 10.795 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 88 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 373.699. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 5.622 (+329 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.440 (+318), il 96,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 2 decessi: si tratta di due donne, rispettivamente di 85 e 92 anni, entrambe di Bologna. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.281. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 13 (4 in più rispetto a ieri), 169 quelli negli altri reparti Covid (+7). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Parma (+1 rispetto a ieri), 3 a Modena (+1), 5 a Bologna (+1), 1 a Ravenna (invariato) e 2 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Piacenza, Reggio Emilia, Imola, Ferrara, Forlì e Cesena.
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 24.230 a Piacenza (+39 rispetto a ieri, di cui 21 sintomatici), 29.208 a Parma (+37, di cui 15 sintomatici), 47.784 a Reggio Emilia (+60, di cui 51 sintomatici), 66.422 a Modena (+40, di cui 34 sintomatici), 83.348 a Bologna (+59, di cui 41 sintomatici), 12.794 casi a Imola (+15, di cui 12 sintomatici), 23.473 a Ferrara (+13, tutti sintomatici), 30.870 a Ravenna (+38, di cui 29 sintomatici), 17.269 a Forlì (+15, di cui 14 sintomatici), 19.980 a Cesena (+37, di cui 30 sintomatici) e 37.224 a Rimini (+66, di cui 43 sintomatici).
Andamento settimanale: aumentano i contagi, ma gli ospedali non si riempiono
(Rimini) Nella settimana dal 19 al 25 luglio sul territorio romagnolo si sono registrate 904 positività (4,4%) su un totale di 20.623 tamponi. Si registra una significativa ripresa dei nuovi casi in termini assoluti (+526) con un incremento percentuale rispetto al numero di tamponi eseguiti (+2,4%). Nel 92%. dei casi si tratta di variante delta. Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che ci pone nel livello verde. Nel riminese, nella settimana di riferimento, risultavano complesivamente 773 persone contagiate dal covid, 503 i nuovi positivi registrati in sette giorni.
“La crescita dei contagi, registrati in questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Asl Romagna - conferma quanto già in precedenza detto e verificato: la maggiore circolazione delle persone porta inevitabilmente ad un maggiore aumento dei casi. Se a questo poi aggiungiamo la maggiore contagiosità della variante Delta, come si dice, tutto quadra. Ma il dato che al momento differenzia questa ripresa dei casi, rispetto a situazioni vissute in precedenza, è il basso tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali e soprattutto quello delle terapie intensive. Ed in questo caso, la ragione è facilmente comprensibile. Più popolazione vaccinata, soprattutto nelle fasce più fragili, meno rischio di sviluppare forme gravi della malattia. Ecco perché non smetteremo mai di ripetere ed impegnarci per riuscire a convincere tutta la popolazione , candidabile alla somministrazione del vaccino, ad aderire da subito. Non aspettiamo che i casi aumentino ancora, non mettiamo a rischio tutti gli sforzi fin qui compiuti. Manca circa un mese e mezzo alla ripresa della scuola e dobbiamo assicurare ai nostri figli, che tanto hanno perso in termini di socialità in questi mesi, una vita normale ed adatta alla loro età. Stiamo facendo il massimo per aumentare le occasioni al vaccino sul nostro territorio, per aderire alla campagna vaccinale. Vincere questa sfida è vitale per tutti. Non sprechiamola oggi, per rimpiangerla domani”.
Scuola, Petitti: evitare dad è priorità
(Rimini) "Evitare la didattica a distanza deve essere in cima alle priorità del Governo". Interviene "senza mezzi termini" sulla questione, il presidente dell'assemblea legislativa della Regione Emilia romagna, Emma Petti. "Non possiamo permetterci altri mesi di lezioni davanti agli schermi di telefonini, tablet o computer. La pandemia ci ha aiutato a capirne l'utilità, a farne uno strumento di apprendimento aggiuntivo, ma non sostitutivo".
Ora che abbiamo i vaccini a disposizione e "che la campagna sta procedendo spedita, mi auguro con tutto il cuore che l'ipotesi di un prolungamento della Dad anche in autunno sia ampiamente scongiurato. E proprio per questo è più che mai fondamentale completare il ciclo di vaccinazione per la fascia più giovane, per i docenti e per il personale scolastico, raggiungendo l'immunità di gregge e, contemplando, se opportuno, ulteriori strategie di sicurezza, funzionali alla riapertura dei plessi. I nostri ragazzi hanno già pagato caro il prezzo dell'emergenza Covid in termini formativi e di socializzazione, così come molte famiglie hanno dovuto moltiplicare gli sforzi domestici per conciliare lavoro e famiglia".
Adesso "è il tempo della massima responsabilità da parte delle istituzioni e delle prese di posizione chiare. Presidi, corpo docente e personale scolastico devono essere vaccinati per garantire la piena sicurezza della scuola. Serve l'obbligo, in modo tale da azzerare la soglia dei restii al vaccino, che fortunatamente non è maggioritaria, ma comunque determinante. Non possiamo più correre il rischio di negare agli alunni il diritto allo studio in presenza, sarebbe una vera e propria assurdità, dal momento che abbiamo uno 'scudo' per proteggerci".
La scuola "non può essere in balia di chi tratta la scienza e la medicina come dei complotti, dei prodotti di chissà quale disegno diabolico. Le 'correnti' dei No Vax producono un danno gigantesco per l'intera collettività, non soltanto per se stessi. Chi non si vaccina resti a casa".
Riaprire "in presenza è necessario per il nostro sistema scolastico e dobbiamo fare di tutto perché questo accada, evitando anche eventuali "stop and go" a cui abbiamo assistito in passato. La scuola è una priorità e dobbiamo dimostrarlo con i fatti. Un grazie anche a tutti i dirigenti, professori e personale scolastico che hanno risposto subito con responsabilità all'appello dei vaccini, dando il loro indispensabile contributo nel contrasto al Covid".
Riccione, 'L'ombrellone' di Dino Risi all'Arena del cinema
(Rimini) La rassegna estiva Arena Riccione presenta Giovedì 29 luglio alle 21.30, in versione restaurata, L'ombrellone di Dino Risi, un classico del cinema italiano girato proprio a Riccione nel pieno dei favolosi anni Sessanta. Uscito in sala nel 1965, L'ombrellone è una delle pellicole del periodo d'oro di Risi, che negli anni precedenti aveva firmato Il sorpasso (1962) e I mostri (1963). Anche se non raggiunse lo stesso successo di questi ultimi lavori, L'ombrellone è oggi considerato dalla critica una delle prove più interessanti della commedia all'italiana, un film che Paolo Mereghetti definisce "incompreso e sottovalutato all'epoca" con un Risi "ancora più cattivo che nei Mostri". A presentare in sala il film è Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, partner della rassegna che afferma "L'ombrellone non è solo una commedia divertente e intelligente di un maestro della commedia all'italiana come Dino Risi, è anche un meraviglioso documentario sull'Italia che scopriva 'la vacanza' e su Riccione nel 1965. E poi c'è Sandra Milo trasformata in mora e il meglio della musica leggera italiana. E i colori ritrovati dal restauro della Cineteca di Bologna".
Con l'aiuto del grande Ennio De Concini - premio Oscar solo due anni prima per la sceneggiatura di Divorzio all'italiana di Germi -, Risi scrive una commedia amara e beffarda che ha per protagonista indiscussa l'assolata spiaggia di Riccione nel pienone del ponte di Ferragosto. Qui tra gelosie, pettegolezzi e tradimenti – veri o presunti – si consuma la breve crisi coniugale di una benestante coppia romana interpretata da Enrico Maria Salerno e Sandra Milo. Attorno a loro, un cast di prim'ordine formato da volti noti del cinema come Leopoldo Trieste (I vitelloni, Lo sceicco bianco) o Jean Sorel (Vaghe stelle dell'Orsa, Bella di giorno) ma anche da star del piccolo schermo come Raffaele Pisu e Lelio Luttazzi. Una menzione particolare meritano le musiche. Come la celebre Hit Parade di Lelio Luttazzi, la colonna sonora è una girandola di canzoni di successo, in cui si susseguono a ritmo forsennato le voci di Mina, Gino Paoli, Gianni Morandi, Rita Pavone, Jimmy Fontana, Edoardo Vianello, Peppino di Capri, Dino, Fausto Papetti, Louiselle e delle gemelle Kessler: un perfetto spaccato musicale dell'Italia degli anni Sessanta.
L'Arena Riccione nasce dalla collaborazione tra il Comune di Riccione, la Biblioteca e il Museo del Territorio, l'associazione Riccione Teatro, Giometti Cinema, la Cineteca di Bologna e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Indirizzo: Arena Riccione, viale Lazio 8. Biglietti cinema: intero 6 euro, ridotto 5 euro. Abbonamento: 5 ingressi, 20 euro. Prevendita online: www.giometticinema.com. Tutte le informazioni sulla pagina Facebook Riccione Teatro o sull'account Instagram @arenariccione. In caso di maltempo le proiezioni si terranno al CinePalace (via Virgilio 19, Riccione).
Sport, nuovo acquisto per Rimini Calcio
(Rimini) Il Rimini Calcio ha acquisito il calciatore di ruolo portiere Christian Marietta, classe 2002, torinese. "Sarà un vero e proprio corazziere a difendere la nostra porta (195 cm – 90 kg), scuola Alessandria (Allievi Nazionali e Berretti) la scorsa stagione Marietta è sceso in campo 32 volte tra le fila della Caronnese (serie D)", commentano dalla società.
Verucchio, il festival prosegue con Zen Circus
(Rimini) Il Verucchio Music Festival propone giovedì 29 luglio (21,30, ingresso dalle 20,30) in piazza Battaglini (sagrato della Chiesa Collegiata) The Zen Circus in versione acustica. Il Circo Zen, da Pisa. Undici album, un Ep, una raccolta e un romanzo anti-biografico all'attivo, venti anni di onorata carriera ed oltre mille concerti. The Zen Circus hanno riportato lo spirito padre del folk e del punk al moderno cantautorato con "Andate Tutti Affanculo" (2009), un album che ha consacrato la band dopo anni di duro lavoro. Il disco – per la rivista Rolling Stone fra i migliori 100 album Italiani di tutti i tempi – ha contribuito a definire la nuova generazione della musica italiana degli anni zero. Il loro talento è stato riconosciuto anche da importanti artisti internazionali, che hanno scelto di collaborare con loro, come Violent Femmes, Pixies e Talking Heads.
In venti anni di carriera la band si è costruita una credibilità condivisibile da pochissimi altri artisti nostrani grazie all'attività live più incessante, urgente e di qualità che si possa immaginare, confermandosi come una certezza del rock italiano, premiata nel tempo da un pubblico affezionato e sempre più transgenerazionale, che riempie ormai da anni i migliori club e festival del paese. Oltre al lavoro discografico già citato ricordiamo gli album "Nati per subire" (2011), "La Terza Guerra Mondiale" (2016), "Il fuoco in una stanza" (2018) e il recente "L'ultima casa accogliente" (2020). Nella loro carriera hanno anche partecipato al Festival di Sanremo nel 2019 con il brano "L'amore è una dittatura" contenuto nella raccolta "Vivi si muore – 1999-2019" che ripercorre vent'anni di storia del gruppo.
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28 luglio
Preparativi Notte rosa | Sambri: il virus circola | Questione San Marino
Inner wheel Riccione Valconca: Antonia Vescia nuova presidente
(Rimini) Si è svolta mercoledì 21 luglio presso l’Hotel Corallo la cerimonia dello Scambio delle Consegne del Club Inner Wheel Riccione-Valconca “Rosa dei Malatesta”. La Presidente uscente Giulia Airaudo ha passato il “collare” ad Antonia Vescia che guiderà il Club da Luglio 2021 a fine Giugno 2022. Alla cerimonia erano presenti la neo Governatrice del Distretto 209 Simona Granelli, diverse autorità dell’Inner Wheel, la Presidente e alcune socie del Club padrino Rimini Riviera e la Presidente del Club di San Lazzaro oltre, naturalmente, alle socie del Club di Riccione. La neo Presidente, nell’esporre l’indirizzo programmatico della sua presidenza, ha sottolineato che sarà l’Amicizia a rappresentarne il fulcro. E questo non solo perché l’Amicizia è la prima finalità dell’Inner Wheel, ma anche perché nonostante in questo lunghissimo periodo le nostre vite siano state tristemente condizionate dalla pandemia è proprio grazie ai rapporti di amicizia, vale a dire dall’unità, dal confronto, dalla condivisione di valori e intenti, dalla disponibilità reciproca a perseguire obiettivi comuni che siamo riuscite a realizzare l’attività di service rivolta non solo alla nostra città di Riccione e al territorio. Su questa strada vogliamo continuare anche riprendendo e, speriamo, intensificando le attività culturali e momenti di svago comune.
Aggiornamento coronavirus: 54 positivi, un decesso
(Rimini) Sono 54 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 21 pazienti di sesso maschile e 33 pazienti di sesso femminile; 27 asintomatici e 27 sintomatici. Sono stati tracciati: 34 per contact tracing; 16 per sintomi; 4 test volontari. Si possono stimare in circa 20 le guarigioni. Oggi è stato comunicato 1 decesso: una persona di sesso maschile di Riccione di 92 anni.Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 392.186 casi di positività, 299 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.652 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 1,2%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 4.884.899 dosi; sul totale sono 2.195.523 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 95 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 91 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 134 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 30,8 anni. Sui 95 asintomatici, 58 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 17 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 tramite i test pre-ricovero. Per 19 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 90 nuovi casi, seguita da Piacenza (55) e Rimini (54); poi Modena e Ferrara (26 casi ciscuna), Reggio Emilia (18), Forlì (10), Ravenna (7). Quindi Parma e Cesena (entrambe con 6 nuovi casi), e il Circondario Imolese (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.062 tamponi molecolari, per un totale di 5.195.266. A questi si aggiungono anche 12.590tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 234 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 373.611. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 5.296 (+63 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.125 (+61), il 96,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 2 decessi. Un caso a Modena (un uomo di 85 anni) e uno a Rimini (un uomo di 92 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.279. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 9 (uno in più rispetto a ieri), 162 quelli negli altri reparti Covid (+1). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Parma (invariato rispetto a ieri), 2 a Modena (-1), 4 a Bologna (+1), 1 a Ravenna (+1) e 1 Rimini (invariato). Nessun ricovero a Piacenza, Reggio Emilia, Imola, Ferrara, Forlì e Cesena.
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 24.191 a Piacenza (+55 rispetto a ieri, di cui 40 sintomatici), 29.171 a Parma (+6, tutti asintomatici), 47.724 a Reggio Emilia (+18, di cui 12 sintomatici), 66.382 a Modena (+26, di cui 21 sintomatici), 83.292 a Bologna (+90, di cui 66 sintomatici), 12.779 casi a Imola (+1, sintomatico), 23.460 a Ferrara (+26, di cui 18 sintomatici), 30.832 a Ravenna (+7, di cui 4 sintomatici), 17.254 a Forlì (+10, di cui 9 sintomatici), 19.943 a Cesena (+6, tutti sintomatici) e 37.158 a Rimini (+54, di cui 27 sintomatici).
Disco chiuse, Sadegholvaad: stiamo perdendo luoghi simbolo
(Rimini) "C'è un intero settore congelato da oltre 18 mesi". L'assessore alle attività economiche Jamil Sadeghovaad interviene in difesa del mondo dell'intrattenimento. "Una filiera - fatta di imprenditori, lavoratori, dipendenti specializzati - travolta dalla pandemia e che dopo un anno e mezzo ancora non vede prospettive di ripresa. Il mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento è senz'ombra di dubbio quello che più di altri sta pagando le conseguenze di un'emergenza sanitaria che sta modificando in maniera radicale il nostro modo di vivere e le nostre città. In questi ultimi giorni, anche a seguito delle recenti decisioni del Governo di prorogare la chiusura per le discoteche e i locali da ballo, ho raccolto le preoccupazioni e le paure di diversi operatori del settore, alle prese con un futuro ancora pieno di ombre. Ho avuto modo di confrontarmi anche con gestori di locali conosciuti a livello nazionale e internazionale, che con le loro attività hanno fatto la storia dell'intrattenimento notturno della nostra riviera e hanno contribuito a far conoscere il nome Rimini nel mondo. C'è chi ha deciso di non arrendersi e farà di necessità virtù, riaprendo le porte al pubblico nella forma ad oggi consentita, ad esempio puntando sulla ristorazione o musica da 'ascolto', con l'obiettivo di attraversare l'ennesima fase interlocutoria e di dare opportunità di lavoro ai tanti dipendenti da mesi fermi. Non basterà: servono ristori, ma soprattutto serve trovare una strada per dare una prospettiva a queste attività, anche attraverso l'uso del green pass che può rappresentare la chiave per consentire di riaprire, con i livelli di sicurezza che i gestori potranno garantire".
"Ma c'è un altro aspetto che questi operatori hanno portato alla mia attenzione, troppo spesso sottovalutato: oltre al rischio di perdere alcuni luoghi simbolo che sono diventati una sorta di 'brand', rischiamo di veder perdere un patrimonio di professionalità. In questi lunghi mesi di chiusura, sono tantissimi gli addetti del settore che hanno dovuto reinventarsi, decidendo di intraprendere altre strade per poter garantire un futuro per se stessi e per le proprie famiglie. Penso ad esempio ai tantissimi tecnici impegnati nel settore dei grandi concerti, dello spettacolo dal vivo, degli eventi culturali, settore che solo nell'ultimo periodo ha cominciato a rimettersi in moto, seppur con una mole di lavoro non paragonabile al periodo pre-Covid. Altissime professionalità a cui si rischia di dover rinunciare anche, paradossalmente, nel momento in cui si potrà tornare a ballare. È un segnale, forte, non solo della crisi di un settore che è necessario sostenere in maniera rapida e corposa, ma di una trasformazione strutturale in atto della nostra società".