(Rimini) "Dopo un ventennio di impegni non mantenuti, il ministro dell’Interno Lamorgese, adempia concretamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini". L'esortazione arriva da Gienzo Renzi, candidato consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Rimini. Il ministro Lamorgese, "dopo la partecipazione al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, convocato d’urgenza a Rimini a seguito dell’accoltellamento di 5 persone (tra cui un bambino di 6 anni), attuato da un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, si è limitato a dire che l’aggressore era una persona disturbata, che il caso era seguito da Roma e dalle Polizie europee in collegamento tra loro, che l’episodio poteva capitare ovunque, in qualsiasi parte d’Italia o d’Europa”, ricorda Renzi. 

"Resta incomprensibile, come un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, conosciuto come aggressivo e violento, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello. Riguardo all’”attenzione del Ministro per la nostra città e sulle infiltrazioni della criminalità”, i dati sono eloquenti e Lamorgese dovrebbe conoscerli: Rimini è terza in Italia con 19.994 reati, per cui è necessario il potenziamento permanente degli uomini delle Forze dell’Ordine, a seguito anche del passaggio di categoria della Questura, per garantire la sicurezza e la legalità a Rimini, tutto l’anno". 

In merito, alla dichiarazione rilasciata dal Ministro relativamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza e all’impegno “dobbiamo trovare assolutamente 40 milioni di euro” per la ristrutturazione della Caserma Giulio Cesare," ricordo che la stessa Luciana Lamorgese, allora Capo di Gabinetto del Ministro Alfano, nel settembre 2016, tenne una riunione operativa nella Prefettura proprio per la realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini nel complesso di Via Ugo Bassi, mai attuata. A tal fine nel dicembre 2017, fu sottoscritto nella Prefettura di Rimini il Patto della Sicurezza dal Ministro dell’Interno Minnitti e da tutti i Sindaci della Provincia. Dopo un ventennio di impegni e annunci non mantenuti, il Ministro dell’Interno Lamorgese, dovrebbe, pertanto, adempiere concretamente a quel Patto della Sicurezza a Rimini, sottoscritto 4 anni fa, con la realizzazione della Cittadella della Sicurezza nella dismessa Caserma Giulio Cesare".

Martedì, 14 Settembre 2021 17:39

Elezioni | Il Pd mette a tema le donne

(Rimini) Giovedì 16 settembre alle 18.30 al cinema Fulgor di Rimini si terrà l'incontro "Donne e politica. Per una comunità inclusiva e paritaria". A parlarne saranno Chiara Bellini, vicesindaca designata (si presenta alle elezioni amministrative di Rimini in tandem con il candidato sindaco Jamil Sadegholvaad) ed Emma Petitti, Presidente dell'Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna. Modera Jessica Valentini, avvocata. Interverranno rappresentanti di associazioni, sindacati e le candidate della coalizione di centrosinistra di Rimini. Accesso con green pass e mascherina.

 

(Rimini) "Grazie Gessica. Grazie per il tuo sostegno, davvero". Così Filippo Zilli, candidato consigliere comunle a Rimini per Fratelli d'Italia, commenta il post a suo sostegno che ieri Gessica Notaro ha pubblicato sui suoi canali social. I due sin da piccoli sono legati da un'amicizia di famiglia. "Per me le parole hanno un grande valore, e le tue non le scorderò mai. Il mio impegno in questa battaglia di civiltà lo conosci, c'è sempre stato e sempre ci sarà. Insieme abbiamo anche depositato in Parlamento una proposta di Riforma ed Implementazione del Sistema di Tutele in tema di #prevenzione, #controllo e #contrasto alla #violenzadigenere. Noi siamo gente che non molla, fiera delle proprie idee, e andiamo avanti senza paura a testa alta. Per questo mi ricandido con la lista di Fratelli d'Italia al Consiglio Comunale di Rimini, per un futuro migliore. Ti voglio bene". 

Appena Ieri Notaro aveva scritto un post taggando l'amico d'infanzia. "Siamo cresciuti insieme, sembra ieri quando avevamo 4 o 5 anni, entrambi i più piccoli di due grandi famiglie, ne combinavamo di tutti i colori sperando che le nostre mamme non ci beccassero. Ci piazzavano sul divano uno di fianco all’altra a guardare cartoni della Disney nella speranza che non combinassimo altri guai, ricorda Notaro. "Siamo diventati adolescenti coltivando insieme la nostra passione per la musica ed infine ci siamo ritrovati adulti tutto di un colpo, dovendo fare i conti con il dolore della perdita dei nostri papà, uno vicino all’altro, che avrebbero potuto darci ancora tanto ma che nel poco tempo che sono stati con noi ci hanno trasmesso valori a sufficienza per diventare le persone che siamo oggi. Entrambi con una grande missione di vita".

Il post prosegue. "Volevo solo dirti che sono molto fiera di te, di quello che stai facendo per aiutare la nostra gente e soprattutto ringraziarti per non aver mai smesso di combattere al mio fianco la mia battaglia, caricandomi di entusiasmo nei miei momenti di follia e tenendomi la mano nei momenti di estrema fragilità, esattamente con un fratello. Sai che ti dico Filo? Credo che Oronzo e Giordano siano molto fieri di noi. Ti voglio un bene immenso, sono e sarò sempre con te". 
Martedì, 14 Settembre 2021 14:09

Cracco fa il vino a San Patrignano

(Rimini) Il vino come motore di unione, di cambiamento sociale e di valorizzazione di un territorio dove il buono cresce e ramifica. Sarà la cantina di San Patrignano a scrivere il primo capitolo della storia enologica dei vini dell’azienda agricola Vistamare di Carlo e Rosa Cracco. Ai ragazzi della Comunità è stato affidato il compito di vinificare le uve della vendemmia 2020 e 2021 all’interno della cantina, da qui avrà origine il rosso Colle Giove - Colli di Rimini Rosso Doc da vitigno Sangiovese e Cabernet Sauvignon. La commercializzazione dell’annata 2020 è prevista per il mese di ottobre.

“Abbiamo scelto di collaborare con San Patrignano per questo progetto perché è una realtà che conosciamo da tanti anni e che apprezziamo particolarmente, non solo per la sua vocazione sociale, dedita al recupero e al reinserimento dei ragazzi in difficoltà, ma anche per la grande qualità dei loro prodotti, dai formaggi, al tessile, ai prodotti da forno. Quando le cose buone fanno anche del bene, è una doppia soddisfazione”, così Carlo e Rosa Cracco per Azienda Agricola Vistamare hanno sottolineato la scelta di produrre le proprie etichette insieme ai ragazzi della Comunità.

“Si è trattato di una bella sfida per i nostri ragazzi – spiega Roberto Bezzi, presidente della cooperativa agricola San Patrignano – Essere scelti per un nuovo progetto commerciale, per di più da uno chef tanto conosciuto dal grande pubblico quanto riconosciuto dalla critica, è un’incredibile carica di fiducia per la nostra cantina che metterà tutta se stessa per dar vita a vini di livello”.

La cantina di San Patrignano si è occupata del controllo delle uve, delle fasi di vinificazione, affinamento e imbottigliamento finale con la consulenza di Luca D’Attoma, enologo toscano di fama internazionale, che opera nella cantina della comunità insieme a un gruppo di settanta ragazzi dal 2019. Dai 5 ettari di terreno, di cui 3,5 ettari di vigneti a bacca rossa, della tenuta Vistamare situata sui colli di Santarcangelo di Romagna, saranno prodotte in totale 10.000 bottiglie.
La Comunità di San Patrignano è il più importante centro antidroga di tutta Europa ed ospita oltre 1.000 ragazzi e ragazze. Dal 1978 ad oggi, San Patrignano ha accolto in forma totalmente gratuita, senza oneri né per le famiglie né per lo Stato, oltre 26.000 persone provenienti da tutta Italia e da centinaia di diverse nazioni, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro e reinserirsi pienamente nella società al termine del percorso di recupero. La cantina rappresenta un’attività di formazione storica, nata insieme alla Comunità. Partendo dalla produzione di vini semplici, questa realtà è cresciuta negli anni, aumentando gli ettari coltivati e implementando la propria produzione vinicola con nuovi vitigni. Il vino di San Patrignano contribuisce all’autosostentamento della Comunità di recupero. Un luogo di altruismo e di rigenerazione dove ricostruire la propria identità e il proprio futuro sulle basi di valori solidi e genuini.

(Rimini) "L’agricoltura locale e le sue aziende negli ultimi anni hanno avviato un importante percorso di riqualificazione". Secondo Coraggiosa Rimini "possono diventare uno dei driver dello sviluppo sostenibile e produrre occupazione qualificata per i giovani". Ecco perché, sottlinea Walter Benzi per Rimini coraggiosa, "sorprende l’intenzione di Anas di risolvere il problema della Statale 16 e del suo collegamento con la complanare all’A14 massacrando una parte importante del territorio orticolo del Comune di Rimini. Si tratta della vasta area agricola a nord della città che negli strumenti di pianificazione viene definita come “area agricola speciale” per le sue caratteristiche qualitative".

Il progetto Anas del 2009, già sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, "è stato modificato aggiungendo ulteriori svincoli e cavalcavia. Il tracciato, oltre a far perdere consistenti superfici agricole e far saltare aziende agricole vocate all’orticultura, crea una polverizzazione di terreni pregiati che non sarebbero certamente più impiegabili per attività agricola producendo processi speculativi di urbanizzazione". Coraggiosa Rimini "nel prossimo consiglio comunale sosterrà opere dedicate alla mobilità solo se strettamente necessarie, se garantiranno minimo impatto ambientale e minimo consumo di suolo. Nel caso specifico del quadrante di Rimini Nord ciò vuol dire che il collegamento fra complanare e attuale statale 16 dovrà utilizzare al massimo possibile la viabilità esistente, in particolare la via Tolemaide".

In generale "Coraggiosa Rimini si impegnerà per una politica agricola che favorisca l’accesso dei giovani a questa attività, fondamentale per il futuro di una realtà turistica in cui il buon cibo e il buon vino rappresentano un punto di forza del prodotto. Una spinta propulsiva, a partire dalla valorizzazione delle produzioni agricole locali, deve venire dal Centro Agro Alimentare che non può essere concepito solo come “condominio” dei grossisti".

 

Martedì, 14 Settembre 2021 14:02

Riccione, al via il dragaggio al porto canale

(Rimini) Sono partiti di prima mattina i lavori di dragaggio al porto canale di Riccione. La moto draga Uso di E.CO.TE.C srl ha cominciato a scavare il fondale dell'imboccatura per prelevare la sabbia che, come risultato dall'ultimo rilievo batimetrico, è arrivata in eccesso dopo le ultime mareggiate di luglio. I lavori si svolgeranno dalle 6.30 alle 13.30, sabato e domenica esclusi, per non arrecare disagi nel fine settimana. Dopo una sospensione ad inizio settimana prossima per consentire le analisi delle acque di balneazione di Arpae, che per obbligo di legge impone di non movimentare la sabbia prima e dopo l'effettuazione dei campionamenti, i lavori dovrebbero concludersi il 24 settembre. La sabbia prelevata dal fondale verrà caricata sulla draga e trasportata al largo nell'area di ripascimento naturale sommersa autorizzata dalla Regione, al di fuori della fascia di balneazione. Con l'arrivo della stagione invernale si riprenderà invece la modalità con sabbiodotto di prelievo del materiale sabbioso distribuito attraverso lunghe tubature nelle zone di necessità. Il dragaggio del porto canale, avviato oggi, rientra nell'accordo quadro stipulato a marzo 2021 con E.CO.TE.C srl, per effettuare dal 2021 al 2024, con la proroga di un anno, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di difesa della costa in modo da garantire sempre, con la medesima ditta, la prosecuzione lineare dei lavori utili all'area portuale. Da marzo di quest'anno sono stati effettuati 3 maxi interventi di cui 2 straordinari: il dragaggio della darsena di levante, del porto dal ponte di viale D'Annunzio al ponte della ferrovia in via Rimini, e un terzo di carattere ordinario prima della stagione estiva quale la stesura delle dune invernali, il livellamento della spiaggia e il ripascimento con nuova sabbia derivante dai dragaggi. " Nel 2021 si è concluso il programma triennale regionale – afferma l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi – e come amministrazione ci siamo prontamente adoperati per indire una gara tramite accordo quadro individuando la ditta che svolgesse in continuità i lavori richiesti per usufruire al meglio dell'area portuale. Nel 2020 abbiamo effettuato interventi di dragaggio ordinario in maniera continuativa, dopo la pausa obbligata a febbraio-marzo per procedere tecnicamente all'accordo quadro, siamo quindi intervenuti in vista dell'estate. Adesso siamo di nuovo all'opera per prevenire all'imboccatura del porto eventuali problematiche causate dalla sabbia in eccesso. Tutto questo per dire che teniamo sempre monitorata la situazione del porto grazie anche agli operatori presenti con i quali c'è un contatto e dialogo costante in vista peraltro del progetto del nuovo porto che andrà a riqualificare la cartolina di tutta la zona a terra".

 

(Rimini) Domenica 19 settembre 2021 si terrà la prima edizione di “Alimentazione Funzionale nella Prevenzione e Cura delle Malattie”, iniziativa dal grande valore scientifico e divulgativo che vedrà la partecipazione di professionisti riconosciuti in ambito nazionale sul tema del “cibo come cura”. Sul palco del Palacongressi di Rimini si alterneranno infatti tra gli altri medici del calibro di Franco Berrino, epidemiologo e Presidente dell’Associazione “La Grande Via”, che interverrà sul tema del rapporto tra mente, corpo e spiritualità; Massimo Bonucci, Presidente dell’Associazione di Ricerca Terapie Oncologiche Integrate, che discuterà dell’importanza dei risultati ricavati da alcune sperimentazioni sull’impatto di una corretta alimentazione, svolti in collaborazione con Buon Food; e Ivano Hammarberg Ferri, che introdurrà all’interno del dibattito la questione del rapporto tra microbiota e sistema immunitario. Un’occasione formativa unica dunque, a cui anche l’Istituto Oncologico Romagnolo è stato richiesto di partecipare per una ragione molto precisa.

Lo IOR è infatti in procinto di inaugurare una struttura unica in Italia per quel che riguarda la somministrazione di medicine integrative che migliorino il percorso di cura del paziente colpito da tumore. Tale facility sorgerà a San Cristoforo, comune del territorio di Cesena, dunque in posizione centrale per tutti i romagnoli: i lavori di recupero dell’ex complesso scolastico in cui troverà sede, dopo aver subito un piccolo slittamento dovuto allo scoppio della pandemia di Covid-19, sono finalmente in dirittura d’arrivo. Nelle intenzioni dello IOR il PRIME Center, acronimo di “Prevenzione, Riabilitazione e Integrazione in Medicina”, oltre a fornire finalmente un punto di riferimento fisico nel quale far convogliare tutti i progetti di prevenzione che la no-profit porta avanti nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di scelte di salute consapevoli per minimizzare il rischio di neoplasia, rappresenterà una nuova eccellenza per la presa in carico del paziente oncologico in Romagna, inscrivendosi all’interno di quel processo che porterà ad un’attenzione sempre maggiore verso l’umanizzazione delle cure e l’equiparazione dell’importanza tra aspettativa di vita e qualità di vita del malato.

L’intervento sarà a cura del Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Fabrizio Miserocchi, che ha ricevuto la mission di completare tale struttura direttamente dal fondatore della realtà dal motto “vicino a chi soffre, insieme a chi cura”, ovvero Dino Amadori. «Il PRIME Center si può considerare l’ultimo regalo del Prof al nostro territorio – spiega – e dovrà rappresentare la terza eccellenza romagnola nella lotta contro il cancro dopo IOR e IRST. Per fare questo siamo prima andati a visitare le strutture che rappresentano punti di riferimento mondiali dal punto di vista della somministrazione delle medicine integrative: il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e l’MD Anderson Cancer Center di Houston, dove abbiamo potuto confrontarci con i massimi esperti del settore. Sono molto contento di poter intervenire a questo Congresso per una duplice ragione. La prima è che sicuramente l’educazione ad una corretta alimentazione rappresenterà un punto imprescindibile per la nostra struttura: oltre ad essere stato dimostrato che circa il 33% dei tumori potrebbe essere evitato semplicemente osservando abitudini più salutari a tavola, sappiamo come il cibo possa essere un valore aggiunto nel migliorare le prospettive del percorso di cura del paziente. La seconda ragione è invece maggiormente divulgativa: c’è ancora molta confusione, in Italia, tra terapie alternative, complementari e integrative. Questo congresso ci dà la possibilità di fare luce su questo tema, dunque ringrazio gli organizzatori per l’invito».

(Rimini) I dati riferiti al 2020, nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) riportano residenti in calo per effetto del saldo naturale negativo e un eccesso di mortalità significativo rispetto al periodo 2015-2019; il saldo migratorio si mantiene positivo, l'età media è superiore a quella nazionale e l'incidenza della popolazione anziana (e relativo carico sociale) è in aumento. La Camera di commercio della Romagna, all'interno dell'Osservatorio Economico, monitora le dinamiche e le caratteristiche strutturali della popolazione con riferimento ai territori di sua competenza (province di Forlì-Cesena e di Rimini).

In base agli ultimi dati provvisori del Censimento permanente ISTAT elaborati dall'Ufficio Informazione Economica della Camera di commercio della Romagna, al 31/12/2020 la popolazione residente nell'area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini è pari a 729.034 persone, di cui il 51,4% sono donne. La dinamica del 2020 riporta una flessione dello 0,4% rispetto ai 12 mesi precedenti (-0,4%, Emilia-Romagna, -0,6% Italia). La variazione di medio periodo (dal 2015) è invece pari al +0,31%.

Il saldo naturale del 2020 (differenza tra nati e deceduti) risulta negativo di 4.520 unità, conseguente ad un indice di natalità (6,4 nati vivi ogni 1.000 residenti) inferiore a quello di mortalità (12,6 deceduti ogni 1.000 abitanti). Considerando la media dei decessi nel quinquennio 2015-2019, emerge un eccesso di mortalità per il territorio in esame (per qualunque causa N.d.R.) pari al +19,4% rispetto a un valore atteso di medio periodo (Emilia-Romagna +18,3%, Italia +17,3%). In termini relativi, l'indice di mortalità del 2020 si discosta dalla media 2015-2019 di 2 punti (12,6 contro 10,6); in Emilia-Romagna lo scostamento è pari a 2,1, in Italia 2,0.

Nel 2020 si riscontra, quindi, un incremento di mortalità, mentre si registra una contrazione delle nascite del 12,7% rispetto alla media 2015-2019 (Emilia-Romagna -10,7%, Italia -11,3%), peraltro con un trend delle nascite costantemente in calo negli ultimi anni, mentre rispetto al 2019 la diminuzione dei nuovi nati è stata pari al 2,7%.

Nel 2020 il saldo migratorio (differenza tra immigrati ed emigrati, comprensivo dei movimenti di cittadini italiani e stranieri, da altri Comuni e dall'estero N.d.R.) risulta positivo per 3.558 unità e prevalentemente generato dai movimenti da altri Comuni italiani. Il tasso migratorio netto (saldo migratorio per 1.000 abitanti), che costituisce un indicatore di attrattività del territorio, appare dunque positivo e pari a 4,9 immigrati netti.

Gli stranieri residenti al 31/12/2020 sono pari al 10,9% dei residenti totali, (12,2% a livello regionale e 8,5% a livello nazionale), in aumento dello 0,1% rispetto ai 12 mesi precedenti. Nel corso del 2020 si sono verificate 6.800 iscrizioni all'Anagrafe di cittadini stranieri (per nascita, trasferimento da altri Comuni e dall'estero) e 5.150 cancellazioni (di cui 1.477 per acquisizione della cittadinanza italiana).

I principali Paesi di provenienza dei residenti non italiani sono: Romania (con il 17,2% dei residenti stranieri), Albania (16,5%), Marocco (9,9%), Ucraina (8,7%), Cina (7,0%) e Senegal (4,0%).

I principali indicatori demografici del territorio in esame al 31/12/2020 riportano un'elevata densità abitativa (225 abitanti per kmq), superiore sia al dato della regione Emilia-Romagna (198) sia alla media nazionale (196).

L'età media è pari a 46 anni, superiore al dato nazionale (45,4) e allineata al quella regionale (46,0), mentre l'indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni) è pari a 188,6 (in aumento negli anni), inferiore al dato regionale (190,0) e superiore a quello nazionale (183,3);

L'indice di dipendenza totale, o carico sociale - dato dal rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni) - è pari al 58,4%, in linea con il dato regionale (58,5%) ma superiore a quello nazionale (56,8%);

Infine, le persone da 40 a 64 anni sono il 52,5% in più rispetto ai residenti da 15 a 39 anni e quelle con età compresa fra i 60 e i 64 anni (potenzialmente in uscita dal mercato del lavoro) sono il 44,7% in più rispetto a quelle di età compresa tra i 15 e i 19 anni (potenzialmente in entrata nel mercato del lavoro).

Dinamica e struttura demografica in provincia di Rimini. Con riferimento alla provincia di Rimini, al 31 dicembre 2020 la popolazione residente totale, in base agli ultimi dati provvisori del Censimento permanente ISTAT elaborati dall'Ufficio Informazione Economica della Camera di commercio della Romagna,, è pari a 335.478 persone, in flessione rispetto al 31/12/2019 dello 0,4% (-0,4% Emilia-Romagna, -0,6% Italia), mentre la variazione di medio periodo (2015-2020) ricostruita per il Censimento è pari al +0,7%.

La dinamica del 2020 mostra un saldo naturale (differenza tra nati e deceduti) negativo di 2.118 unità, conseguente ad un indice di natalità (6,4 nati vivi ogni 1.000 residenti) strutturalmente inferiore a quello di mortalità (12,7).

Considerando la media dei decessi nel quinquennio 2015-2019, emerge un eccesso di mortalità per la provincia di Rimini di 910 persone, un incremento dei decessi (per qualunque causa N.d.R.) del 27,0% rispetto a un valore atteso di medio periodo (Emilia-Romagna +18,3%, Italia +17,3%). L'eccesso di mortalità è stato superiore nelle donne rispetto agli uomini (+30,5% contro +23,3). In termini relativi, l'indice di mortalità del 2020 si discosta dalla media 2015-2019 di 2,6 punti (12,7 contro 10,1); in Emilia-Romagna lo scostamento è pari a 2,1, in Italia 2,0.

Nel 2020 si riscontra, quindi, un incremento di mortalità, mentre si registra una contrazione delle nascite in provincia del 12,8% rispetto alla media 2015-2019 (Emilia-Romagna -10,7%, Italia -11,3%), peraltro con un trend dei nati costantemente in calo negli ultimi anni. La speranza di vita alla nascita, che risente di eventuali variazioni anomale nella mortalità in un determinato periodo, per il complesso della popolazione, nel 2020 è diminuita di un anno e 9 mesi (da 84,3 anni del 2019 a 82,5 anni nel 2020).

Il saldo migratorio (differenza tra immigrati ed emigrati, comprensivo dei movimenti di cittadini italiani e stranieri, da altri Comuni e dall'estero N.d.R.) risulta positivo (+1.473) ma non tale da recuperare il deficit naturale. Il tasso migratorio netto (saldo migratorio per 1.000 abitanti) è pari a 4,4 immigrati netti.

Al 31/12/2020 gli stranieri residenti nel territorio riminese risultano 35.943 (-0,6% nei 12 mesi), pari al 10,7% della popolazione totale, incidenza inferiore a quella regionale (12,2%), ma superiore al dato nazionale (8,5%). Nel corso del 2020 si sono verificate 2.813 iscrizioni di cittadini stranieri all'Anagrafe (per nascita, trasferimento da altri Comuni e dall'estero) e 2.528 cancellazioni (di cui 884 per acquisizione della cittadinanza italiana). Il saldo migratorio effettivo degli stranieri residenti è pari +899 immigrati netti (da altri Comuni e dall'estero), il 61,0% del saldo migratorio totale.

I principali Paesi di provenienza dei residenti non italiani sono: Albania (con il 18,3% dei residenti stranieri), Romania (16,3%), Ucraina (13,3%), Marocco (6,2%), Cina (6,1%) e Senegal (4,4%).

Incrociando i dati del bilancio demografico della popolazione residente con quelli della straniera residente emerge che, nel corso del 2020, 753 cittadini italiani residenti si sono cancellati dall'Anagrafe per destinazioni estere, mentre 291 sono rientrati da Paesi esteri (iscrivendosi all'Anagrafe). Tali dati non tengono ovviamente in considerazione dei trasferimenti temporanei e di quei movimenti da e per l'estero senza cambio di residenza, tuttavia sono un efficace indicatore circa il movimento da e per altri Paesi da parte di cittadini non stranieri residenti in provincia.

I principali indicatori demografici evidenziano le caratteristiche strutturali della popolazione del territorio in esame al 31/12/2020 e ne completano l'analisi demografica. La densità demografica provinciale è pari a 387 abitanti per chilometro quadrato, superiore al dato medio regionale (198) e nazionale (196). Strutturalmente, la popolazione residente si concentra per il 44,3% nel capoluogo di provincia e, in generale, per il 69,5% nei 5 comuni marittimi (Bellaria-Igea marina, Cattolica, Misano, Riccione e Rimini). Il Comune di Cattolica è quello con la maggior densità abitativa (2.709 abitanti per kmq).

La componente femminile della popolazione residente in provincia è prevalente rispetto a quella maschile (tasso di mascolinità pari a 93,8%), con un tasso di fecondità di 1,19 figli per donna in età fertile (Emilia-Romagna 1,27, Italia 1,24). La popolazione anziana (da 65 anni in poi) costituisce il 23,4% di quella totale e gli over 59 superano gli under 30 (rapporto 1,1); l'indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni) è pari a 182,3 (in aumento), inferiore al dato regionale (190,0) e nazionale (183,3). L'età media è pari a 45,7 anni, compresa tra il dato nazionale (45,4) e quello regionale (46,0).

Nel territorio in esame, il totale della popolazione in età non attiva (quindi per definizione da 0 a 14 anni e da 65 anni in poi) costituisce il 56,7% di quella in età attiva (indice di dipendenza) e al suo interno è prevalente il carico sociale degli anziani; l'indicatore appare in linea con la media nazionale (56,8%) e migliore del dato regionale (58,5%). Ancora più evidente è lo squilibrio all'interno della popolazione in età attiva (indice di struttura e indice di ricambio): infatti, le persone da 40 a 64 anni sono il 52,0% in più rispetto ai residenti da 15 a 39 anni e quelle con età compresa fra i 60 e i 64 anni (potenzialmente in uscita dal mercato del lavoro) sono il 44.0% in più rispetto a quelle di età compresa tra i 15 e i 19 anni (potenzialmente in entrata nel mercato del lavoro).

(Rimini) "L'Associazione culturale Tonino Guerra, dopo aver celebrato nell'ultimo biennio il centenario della Sua nascita portando a termine una serie di eventi, ha deciso di impegnarsi nel restauro e nella salvaguardia di una tra le opere più suggestive ideate da Tonino Guerra, il Giardino Pietrificato di Bascio". L'obiettivo, scrivono su GoFundMe da Pennabilli, in provincia di Rimini, gli organizzatori, "è di portare a termine entro il 16 marzo, prossimo compleanno di Tonino, il restauro dei celebri Tappeti posizionati intorno alla Torre di Bascio e restituire loro l'originario splendore, rendendo nuovamente godibile un luogo carico di suggestioni e magia".

Il progetto, si legge, "è già pronto, ma abbiamo bisogno dell'aiuto e del sostegno degli amici vecchi e nuovi di Tonino e dell'Associazione per raggiungere l'obiettivo, e per raccogliere insieme le risorse necessarie attraverso un'attività di raccolta fondi che ci vede tutti coinvolti". La campagna per il restauro dei "tappeti" realizzati dal ceramista Giò Urbinati nella frazione di Bascio è arrivata a 1.400 euro dopo essere stata condivisa più di trecento volte. Si può raggiungere al link https://gf.me/v/c/4srp/restauriamo-il-giardino-pietrificato-di-tonino

(Rimini) "Ciò che ho notato più fortemente durante il periodo dei lockdown è stato il senso di solitudine che ha colpito le persone trasversalmente. Anziani, adulti ma anche i ragazzi, in particolare gli adolescenti che, pur vivendo la pandemia in famiglia, hanno sentito un fortissimo senso di smarrimento e solitudine, anche nell'essere compresi in merito a questa sensazione stessa". Chiara Bellini, designata vicesindaca in tandem con il candidato sindaco del centrosinistra Jamil Sadegholvaad alle elezioni amministrative di Rimini, si sofferma a osservare la società attuale. 

"La scuola, infatti, non è solo il luogo dell'apprendimento ma anche del benessere, se funziona correttamente. Il supporto anche psicologico ai ragazzi deve essere potenziato. Nei prossimi anni vedremo nascere nuovi presidi sociosanitari di prossimità, e questo garantirà un maggior supporto ai bisogni delle persone. Non solo l'infermiera di quartiere ma anche lo psicologo, che segna l'introduzione di un servizio davvero importante. Perché più che 'ripartenza' dopo la pandemia dovremmo parlare, secondo me, di una 'nuova partenza', che metta la persona e il benessere collettivo al centro del nostro agire politico", conclude Bellini annunciando per i prossimi giorni "una serie di incontri in cui si parlerà di tutela delle categorie più fragili e dell'importanza di dare loro il giusto sostegno, dalle donne in uscita dalla violenza all'importanza di un supporto psicologico più diffuso, alla scuola come luogo di crescita e protezione, alla città a misura di bambino".

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