Elezioni | Morrone: Lamorgese arriva a Rimini fuori tempo massimo
(Rimini) “Luciana Lamorgese ha battuto un colpo venendo a Rimini, ma lo ha fatto fuori tempo massimo”. Così il parlamentare della Lega Jacopo Morrone in una nota, commentando la venuta in città del ministro dell’Interno per il Tavolo tenuto in Prefettura dopo il gesto criminale di un richiedente asilo somalo che nei giorni scorsi ha accoltellato cinque persone tra cui un bambino.
“Qualcuno deve aver suggerito al ministro di accorrere dove è avvenuto l’ennesimo episodio criminale ad opera di uno straniero irregolare. Ma questo non aiuta né a rimediare le carenze del ministro, né a mitigare il problema sicurezza che a Rimini è scottante. Lamorgese non può scansare così facilmente le proprie gravi responsabilità, sia dal punto di vista della sicurezza, visto che ha sottovalutato le nostre ripetute richieste di incrementare la presenza di Forze dell’Ordine nelle località della riviera romagnola, sia sul fronte dell’immigrazione irregolare. Ha trovato il tempo per polemizzare con Matteo Salvini, ma non per elaborare politiche serie di contenimento degli arrivi illegali, tantomeno di elaborare verifiche e controlli degli stranieri presenti irregolarmente sul territorio italiano. Che, in questo caso, fosse da escludere la pista terroristica era nei conti, anche se il pericolo di cellule del terrorismo islamico è evidente. Ma non si tratta neppure del gesto sconsiderato di un folle, come Lamorgese e altri vorrebbero far passare per scaricare le proprie responsabilità. Matteo Salvini da ministro dell’Interno ha raggiunto in pochi mesi risultati che Lamorgese ha visto bene di smantellare sulla spinta irresponsabile del PD durante il secondo Governo Conte. Ora il ministro afferma che un gesto simile sarebbe potuto capitare ovunque. Certo, signor ministro, sono già avvenuti in Italia una miriade di episodi analoghi, la cronaca dei media ne è piena, ma forse al ministero dell’Interno ci sono altre priorità. Di qui, la nostra considerazione della sua inadeguatezza al difficile ruolo che sta svolgendo”.
Accoltellamento Miramare, due mesi di prognosi per Tamin
(Rimini) E' stata scolta nel pomeriggio la prognosi per il piccolo Tamin, ilbimbo di sei anni ricoverato da sabato 11 settembre all’ospedale infermi di Rimini, a seguito dell'aggressione subita da parte di un somalo, ora agli arresti, che lo ha ferito alla carotide. "La notte di degenza è trascorsa tranquilla e il suo decorso è regolare. Oggi è stato trasferito nel reparto di Chirurgia Pediatrica diretto dal dottor Vincenzo Domenichelli. Resta sotto costante osservazione anche dell’équipe di Chirurgia Vascolare diretta dal dottor Salvatore Tarantini, che ha eseguito l’intervento. La prognosi è di 60 giorni", spiega il bollettino dell'ospedale.
Nuova questura, Lamorgese: ok caserma Giulio Cesare, servono 40 mln per ristrutturare
(Rimini) Una soluzione “vista molto positivamente” a Roma negli uffici del ministero. E’ quella proposta dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi che prevede l’accorpamento in un’unica sede di tutti gli uffici statali relativi all’area della sicurezza presenti a Rimini. Si parla quindi di questura, dei comandi delle forze di polizia, carabinieri e guardia di finanza e anche della stessa prefettura.
“Questo accorpamento è visto molto positivamente dall’amministrazione dell’Interno perché è stato trovato un immobile demaniale, la caserma Giulio Cesare, che consentirebbe davvero di unificare gran parte degli uffici ma soprattutto consentirebbe di risparmiare i fitti che noi regolarmente dobbiamo per tutte le strutture che sono attualmente occupate”, spiega il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che a Rimini ha preso parte oggi al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha approfondito il caso dell’accoltellamento di sabato a Miramare .
C’è però da lavorarci e soprattutto cercare i fondi necessari. “Dobbiamo trovare le risorse per la ristrutturazione dell’immobile, che attualmente sono state quantificate in 40 milioni di euro”, spiega il ministro. “Pensiamolo però a regime: quanti soldi verrebbero risparmiati se tutti gli uffici fossero accorpati lì? Negli anni questo sarebbe sicuramente un aspetto molto positivo che andrebbe a incidere anche sulla sicurezza della città perché s’inserirebbe in un contesto molto importante, evitando allo stesso tempo situazioni di disagio”, conclude il ministro.
“Il ministro ha annunciato che finalmente si compirà la cittadella della sicurezza alla Caserma Giulio Cesare. L’iter è aviato, non abbiamo mai mollato dopo lo scandalo di via Bassi. Oggi prefettura, questura, polizia stradale e guardia di finanza troveranno una collocazione definitiva nella Giulio Cesare”.
Rinforzi, Lamorgese: massima attenzione al riminese, d’estate numeri da metropoli
(Rimini) “E’ vero, c’è stato qualche rinforzo in meno che gli altri anni, ma Rimini ha avuto rinforzi maggiori rispetto a tutte le altre sedi”. Lo ha confermato il ministro dell’interno Luciana Lamorgese oggi a Rimini in occasione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha approfondito la questione dell’acoltellamento di sabato scorso a Miramare.
A sollecitare il ministro sui riforzi estivi è stata soprattutto il sindaco di Riccione Renata Tosi, che le ha consegnato una lettera aperta precedentemente condivisa con la Giunta e i capigruppo in rappresentanza di tutta la maggioranza in Consiglio Comunale.
“Effettivamente la popolazione di Rimini durante l’estate vede un incremento davvero elevatissimo e quindi noi ci siamo rapportati a quel dato”, ha precisato Lamorgese che ha spiegato: “Ma perché sono stati leggermente meno del 2019? Perché il covid ha comportato anche per le forze di polizia un blocco dei corsi per l’arruolamento”. Lamorgese ha poi ribadito la “massima attenzione a quelle che sono eventuali infiltrazioni della criminalità. C’è al lavoro la guardia di finanza e delle forze di polizia coordinate dal prefetto”.
Oltre a consegnare la lettera appello, il sindaco di Riccione ha ringraziato la ministra della sua presenza in provincia e ha ricordato l'impegno dell'amministrazione che ha portato all'importante convenzione, finanziata dal Ministero degli Interni, per la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri di Riccione, opera attesa da decenni. Infine il sindaco Tosi ha ribadito l'importanza dei rinforzi estivi necessari anche per attivare i preziosi presidi in piazzale Roma e in piazzale Ceccarini. Infine, il sindaco ha ribadito che "nella speranza che nuove iniziative legislative che sosteniamo ed auspichiamo (riconoscimento dello status di "città balneare") possano rendere strutturale la presenza sul territorio delle Forze dell'Ordine in modo adeguato alla complessità ed imponenza del turismo di massa".
Elezioni | Sadegholvaad: questa è la nostra Rimini, colpevole Miramare subito arrestato
(Rimini) "Quanto accaduto a Rimini sabato, e poi nelle ore successive, è la perfetta dimostrazione di come in Italia, e in Europa, i problemi si preferisce né affrontarli né tantomeno risolverli. Meglio, molto meglio, alzare il consueto polverone, sicuri che passerà la nottata, e tutto tornerà a breve nelle braccia di un pigro e tranquillizzante (per la burocrazia) tran tran. I fatti sono lì per raccontarci questa storia italiana, con vista su un'Europa altrettanto distratta". Così Jamil Sadegholvaad, candidato sindaco del centrosinistra a Rimini.
"C'è un cittadino somalo in giro da un paio d'anni per i Paesi del Continente, con lo status di 'richiedente asilo politico', respinto di qui a là come una pallina da flipper nella apparente indifferenza di tutti. L'uomo giunge quest'estate in Italia, Paese che ha procedure, tempi, leggi sul tema dell'immigrazione, quasi sempre piegati a una gestione del tutto burocratica delle situazioni anche particolari. Si sapeva già del carattere, diciamo così, particolare del somalo? Non è certo, ma quello che è certo è che la cosiddetta 'presa in carico' da parte dell'Italia è meccanica, piatta, anonima".
"A quanto si legge, la Croce Rossa di Riccione, che da agosto ospita nelle sue strutture il richiedente asilo, segnala all'organo decentrato dello Stato i comportamenti oltre le righe di questa persona. Senza che, a quanto pare, accada nulla. Accade l'avvenimento drammatico e subito si scatena, con una velocità da centometrista, una polemica politica stravista, strasentita, stramiope".
"Si comincia dal livello nazionale. L'ex ministro all'Interno, che per il territorio riminese nel suo mandato governativo non solo non ha fatto nulla ma ha cancellato con un colpo di spugna l'accordo per la Cittadella della Sicurezza nella sede di via Ugo Bassi, attacca l'attuale Ministra per questioni evidentemente 'altre'. L'attuale Ministra 'risponde' con la sua presenza in città a caso pressoché chiuso, dopo non avere avuto alcun segnale né risposta dal Viminale nei mesi precedenti per le reali problematiche legate all'ordine pubblico nella città ad alto flusso turistico (vedi, ad esempio, il fenomeno baby gang)".
"Poi il livello locale della politica, a neanche un mese dalle amministrative. Una sarabanda di dichiarazioni la cui pretestuosità e strumentalizzazione sul filo del ragionamento 'tanto peggio, tanto meglio'. Oppure, parafrasando la celebre battuta del film 'Il capitale umano', 'scommettiamo sulla rovina di Rimini e dell'Italia'. Rendendo plastico come sia del tutto. Tutto l'armamentario consueto il cui finale 'non finale', pronto prossimamente all'uso per qualsiasi altro fatto di cronaca in qualsiasi altra città italiana, sarebbe già scritto. Se nel frattempo una città italiana, un pezzo di questo Paese che spesso ci fa arrabbiare ma che amiamo profondamente, con le sue istituzioni, il suo spirito solidale, la sua dignità, la sua capacità organizzativa, le sue donne e i suoi uomini, non avesse provveduto in 24 ore a fare quello che un continente, uno Stato, una politica malmostosa non sono riusciti a fare in tanti anni".
"Questa città è la nostra, Rimini. Il colpevole dei ferimenti è stato subito arrestato dalla Polizia, la Sanità ha salvato la vita a un bambino di 6 anni e ha provveduto a curare i feriti, le istituzioni- a cominciare dal Comune di Rimini del sindaco Gnassi, della vice sindaca Frisoni, dei suoi servizi sociali in costante rete con il Comune di Poggio Torriana e Santarcangelo - hanno fatto sentire da subito tutto il calore e l'organizzazione solidale intorno alla famiglia sconvolta del piccolo accoltellato e delle persone colpite".
"Le cose non avvengono per miracolo. Forze dell'ordine, sanità, protezione sociale, Enti locali, la loro collaborazione e la loro ritrovata unità (purché un tema primario come la sicurezza non ha colore) a casi drammatici come questo, è figlia di una storia, di una cultura, di investimenti, soprattutto di una fortissima radice altruistica e solidale che a volte dimentichiamo nella quotidianità. Al Governo, ai Ministri, ai partiti, alla politica noi mostriamo la nostra parte più bella, il nostro esempio. Noi siamo Rimini. E questa è la vera morale di questa storia italiana (ed europea)".
Elezioni | Ceccarelli all'attacco: sabato di sangue a Miramare
(Rimini) "Il tragico caso dell'accoltellatore somalo, che sabato pomeriggio ha seminato il terrore a Miramare, pone un enorme problema politico". Lo sostiene il candidato sindaco del centro destra a Rimini Enzo Ceccarelli. "Il tema è quello del rapporto e del controllo del territorio. Non si tratta di incolpare singolarmente il sindaco Gnassi, l'ex vicesindaco Lisi e l'assessore alla sicurezza Sadegholvaad per singoli atti. Il problema, che riguarda tutti e tre e la loro amministrazione, è che si è perso il controllo della città e soprattutto delle sue periferie, che rischiano di diventare terra di nessuno".
"Siamo consapevoli di questa situazione e non a caso abbiamo voluto fare la conferenza stampa di presentazione della mia candidatura a Sindaco proprio a Miramare, nei luoghi in cui sono avvenuti i tragici fatti di sabato, perché sapevamo che lì è più forte il disagio, per demerito di una classe politica arroccata nel centro storico. Non è un caso che nel nostro programma ci sia largo spazio per il rilancio di zone di Rimini abbandonate che, se invece opportunamente rilanciate, diventerebbero un valore aggiunto per la città. Per questo abbiamo voluto accendere la luce su una delle tante zone della città dimenticate dalla giunta Gnassi/Lisi/Sadegholvaad che in questi lunghi anni ha preferito gli aperitivi in centro alle passeggiate, agli incontri e al dialogo nei quartieri dimenticati".
"Solo la tenacia dei cittadini e degli operatori e gli sforzi delle forze dell'ordine permettono a queste zone di resistere e di credere nel futuro. Adesso serve un'amministrazione che si faccia sentire, che conosca chi vive in quelle zone, che ci investa, che sia consapevole della composizione sociale di interi pezzi di città e che metta in pratica le politiche più appropriate per il loro rilancio. È ora di riprendersi il nostro territorio e di investire non solo in opere, ma anche in sicurezza, cultura, educazione, sport in tutta questa grande città, non solo nelle poche vie di un piccolo Borgo. E sul tema della sicurezza, siccome qualcuno con poca educazione mi accusa di non conoscere le tematiche della città, vorrei ricordare che, nella mia precedente esperienza amministrativa, sono stato il promotore dell'osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata a cui adesso aderiscono i Comuni di Rimini, Riccione, Bellaria – Igea Marina, Santarcangelo, Cattolica e Misano, la Prefettura di Rimini, le Forze dell'ordine e le associazioni di categoria e del volontariato. Il 3 e 4 ottobre hai la possibilità di cambiare queste politiche sbagliate: vota e fai votare Ceccarelli, i partiti e le liste civiche che lo sostengono".
Accoltellamento Miramare, Santi: basta commenti da campagna elettorale
(Rimini) "L'aggressione avvenuta a Rimini nei giorni scorsi è un fatto molto grave e anche particolarmente odioso per il coinvolgimento di un bambino che ha rischiato seriamente la vita. Ovvio che chi ne è responsabile deve essere punito in maniera esemplare". Lo dichiata il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi , per il quale "tuttavia alcune precisazioni sono necessarie".
Per Santi, come anche per il ministro Luciana Lamorgese oggi a Rimini per presiedere il comitato per ordine e la sicurezza pubblica, "non c'è una ragione particolare perché questo fatto sia accaduto a Rimini, si escludono intenzioni terroristiche e non c'è un nesso col tema degli sbarchi di immigrati. Si tratta di un fatto delinquenziale che può accadere ovunque, come vediamo dalle cronache quotidiane. Il genere umano, più di ogni altra specie, si scaglia spesso in maniera violenta ed ingiustificata sui propri simili".
Il fatto che sia accaduto sul territorio della provincia di Rimini "ha fatto si che le vittime trovassero un sistema pronto a reagire e a difendere. Il criminale è stato catturato dopo pochi minuti dall'aggressione dalle forze dell'ordine, pronte ad intervenire; il sistema sanitario, oltre che assistere tutte le vittime, ha salvato la vita al bambino; le istituzioni locali si sono strette intorno alle vittime e alle loro famiglie portando tutta l'assistenza e la vicinanza necessaria; la Ministra Lamorgese è venuta di persona a Rimini per accertarsi della situazione; il Comitato provinciale Ordine pubblico e sicurezza, coordinato dal Prefetto e composto dai comandi delle forze dell'Ordine, dal presidente della Provincia e dal sindaco del Comune capoluogo, si è riunito alla presenza del ministro e del capo della Polizia per una valutazione dell'accaduto e per assumere tutte le misure necessarie. Tutto ciò a dimostrazione di un sistema che funziona e che ha funzionato".
Tutto il resto delle considerazioni "che si ascoltano e che si leggono sulla stampa sull'episodio hanno il sapore di campagna elettorale. Sui temi in generale della sicurezza e della legalità, invece, è assolutamente necessario mettere mano per tempo, senza aspettare la prossima stagione estiva. Noi abbiamo cominciato a farlo nella riunione del Comitato ponendo con forza al ministro il tema dell'adeguamento degli organici e della logistica nell'ambito della nuova Cittadella della sicurezza che dovrà sorgere alla Caserma Giulio Cesare, stessa cosa si dovrà fare nelle sedi istituzionali per rafforzare il controllo preventivo del territorio e gli interventi di qualificazione urbana."
Aggiornamento coronavirus: 48 positivi, + 1 in terapia intensiva
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 418.257 casi di positività, 470 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.398 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3%, un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 6.158.048 dosi; sul totale, 2.925.125 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 209 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 164 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 213 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 38,1 anni. Sui 209 asintomatici, 104 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 8 con lo screening sierologico, 29 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 62 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 149 nuovi casi, seguita da Modena (83); poi Parma (60), Rimini (48) e Ravenna (40); quindi Reggio Emilia (24), Cesena (19), Ferrara (17) e Forlì (13); infine Piacenza (9) e il Circondario Imolese (8). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 5.725 tamponi molecolari, per un totale di 5.649.162. A questi si aggiungono anche 9.673 tamponi antigenici rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 546 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 389.900. Diminuiscono i casi attivi, cioè i malati effettivi, che oggi sono 14.948 (-77 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.483 (-100), il 96,9% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si è registrato un decesso: una donna di 68 anni, in provincia di Parma. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 13.409. Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (45); 420 quelli negli altri reparti Covid (+23). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (-1); 5 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 3 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri); 6 a Modena (invariato);10 a Bologna (-1); 2 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (invariato); 1 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 8 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Cesena (come ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.895 a Piacenza (+9 rispetto a ieri, di cui 6 sintomatici), 31.714 a Parma (+60, di cui 26 sintomatici), 50.506 a Reggio Emilia (+24, di cui 22 sintomatici),70.773 a Modena (+83, di cui 50 sintomatici), 87.776 a Bologna (+149, di cui 81 sintomatici), 13.374 casi a Imola (+8, di cui 1 sintomatico), 25.320 a Ferrara (+17, di cui 8 sintomatici), 32.840 a Ravenna (+40, di cui 19 sintomatici), 18.220 a Forlì (+13, di cui 10 sintomatici), 21.177 a Cesena (+19, di cui 15 sintomatici) e 40.662 a Rimini (+48, di cui 23 sintomatici).
Accoltellamento Miramare, Lamorgese: poteva capitare ovunque. Esclusa matrice terroristica
(Rimini) “Sono qui per manifestare la vicinanza del governo a questo territorio leso da un gravissimo episodio criminale”. Così il ministro dell’intero Luciana Lamorgese, che oggi a Rimini ha preso parte al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, in Prefettura, convocato a seguito dell’accoltellamento di sabato sera a Miramare. “Un episodio criminale - sottolinea nuovamente il ministro - dovuto a un cittadino somalo che era in giro per l’Europa dal 2015. E’ andato in Svezia, Danimarca, Austria, Germania, Svizzera, doe regolarmente ha proposto la domanda di protezione internazionale”.
Si è trattato di un episodio che “certamente non doveva capitare, ma che poteva capitare in qualunque parte d’Italia o d’Europa. Perché era una perosna evidentemente disturbata. Sono in corso gli accertamenti del caso dal punto di vista psichiatrico. Il lato positivo è che le vittime non sono più in pericolo di vita”. Gli inquirenti sono inoltre in attesa di conoscere gli esiti dei test tossicologici per verificare se l'aggressore abbia realmente assunto sostanze stupefacenti come da lui dichiarato al momento dell'arresto. L'esame delle urine ha intano dato esito negativo.
Il somalo, per il quale anche oggi è stato rinviato l’interrogatorio di garanzia per la difficoltà a reperire un’interprete, non ha agito con motivazioni di tipo terroristico. “Abbiamo escluso la pista terroristica. Su questo abbiamo certezza perché nel mentre avveniva questo episodio, che noi seguivamo da Roma, molto preoccupati soprattutto per la situazione clinica del bambino, le polizie europee erano in collegamento tra di loro per avere certezza di questo elemento importante”.
Nidi e materne: primo giorno per 1.800 piccoli riminesi
(Rimini) Sono 1.818 i piccoli riminesi che oggi hanno iniziato il loro percorso pedagogico nei nidi e nelle materne comunali. La novità, per le famiglie di 23 tra asili e materne, è stata l’apertura già dal primo giorno della mensa scolastica. Una scelta maturata nel corso dell’ultimo anno scolastico e a cui si è lavorato durante tutta l’estate, per essere pronti, già da oggi, con il personale, i fornitori e la logistica.
L’altra novità di quest’anno è stata l’introduzione da parte del governo dell’obbligatorietà del green pass, sia per il personale che per i genitori. Per quanto riguarda il personale non ci sono stati problemi, confermando ciò che gli uffici del Comune di Rimini avevano già verificato per tempo, ovvero la piena adesione del proprio personale alle normative nazionali.
Questa mattina il personale scolastico verificato ha verificato anche la posizione di quei i genitori (green pass, come previsto dalle normative) che, per assolvere alla fase di accompagnamento dei più piccoli nei primi giorni, devono entrare negli ambienti scolastici. È stata anche l’occasione per approfondire e spiegare ai genitori, nel dettaglio, le nuove normative. Anche in questo caso non ci sono particolari criticità da segnalare. La maggior parte, circa il 95% dei genitori, si è già presentato munito di green pass o esito del tampone. Alcuni genitori, pochi casi, non erano riusciti a scaricare o stampare il green pass ma, con l’aiuto del personale scolastico, o rivolgendosi alle farmacie, hanno risolto in pochi minuti la loro posizione. Solo pochissimi genitori (per non conoscenza delle norme, o incomprensione delle stesse), non sono risultati in regola con la necessaria documentazione.
Nuova segnaletica e percorsi differenziati, a partire da quelli per i più piccoli di nidi e materne. Oggi gli studenti, a partire da quelli più piccoli dell’infanzia fino a quelli delle secondarie, hanno trovato a scuola una nuova segnaletica e dei percorsi protetti. Si tratta di una novità necessaria per il rispetto dei nuovi protocolli sul distanziamento sociale che introdotta per la prima l’anno scorso, sta già diventando abitudine consolidata.
Accessi protetti e gestione della viabilità. Con questa filosofia si è intervenuto non solo dentro ma anche all’esterno delle scuole (anche quelli statali) sia in prossimità degli accessi che sulla viabilità, in particolare a sostegno del trasporto pubblico locale, delle vie ciclo pedonali, con un occhio di riguardo ai tratti urbani più sollecitati. una serie di interventi (dall’aumento dei vigili nella gestione del traffico, agli interventi sulla viabilità vicina ai plessi, alla presenza di steward sul trasporto pubblico) in grado di accompagnare la ripresa della scuola nella maniera più fluida e sicura possibile.
I numeri. Sono più di 25 mila gli studenti riminesi che hanno iniziato oggi il nuovo anno scolastico 2020/2021. Anche se ancora non sono state formalizzate tutte le iscrizioni, la maggior parte di questi, circa il 40%, siedono sui banchi delle scuole di secondo grado, il 27% su quelli delle scuole primarie, il 16% su quelli delle secondarie di primo grado, il 14% in quelli delle materne e il 3% nei nidi. Di materne e nidi comunali si hanno già i numeri ufficiali: 1.818, di cui 493 nei nidi comunali, più i 111 dell’Asp Valloni, e 1214 nelle materne comunali.