(Rimini) "Colonie Marine a Rimini, quale futuro?". È il titolo dell'incontro che si svolgerà sabato 18 settembre alle 11.00 presso Rimini Terme.  L'appuntamento organizzato dall'associazione culturale Il Palloncino Rosso, da tempo attiva nella provincia di Rimini e impegnata nel riuso temporaneo di spazi dismessi, vede un confronto con i tre candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative: Enzo Ceccarelli, Gloria Lisi e Jamil Sadegholvaad.

"L'incontro non vuole essere un mero appuntamento elettorale ma l'associazione, che ha invitato per l'occasione il Sindaco di Calderara di Reno Giampiero Falzone, mette un tavolo una proposta concreta per il futuro della Colonia Bolognese", spiegano gli organizzatori.  Moderato dal presidente dell'associazione, l'avvocato Luca Zamagni, l'incontro sarà l'occasione per presentare la proposta e raccogliere l'opinione dei candidati a riguardo. Per partecipare all'incontro inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Rimini) "Sono stati pubblicati i primi sondaggi che mostrano in maniera chiara che la coalizione del centrodestra è in vantaggio". Lo sostiene il candidato sindaco del centrodestra Enzo Ceccarelli. "Questi primi numeri confermano una sensazione che abbiamo avuto incontrando migliaia di cittadini. Tutte queste persone hanno manifestato una forte voglia di cambiamento". 

"Sappiamo che i sondaggi effettuati via computer hanno larghi margini di incertezza e questa rilevazione specifica che ci sono ancora tanti indecisi; e sappiamo anche che tra questi indecisi ci sono tantissimi potenziali elettori di centrodestra che sono più restii a dichiarare la loro opinione tramite sondaggi. Questi numeri significano quindi che il centrodestra e il candidato Enzo Ceccarelli hanno la possibilità di vincere queste elezioni già dal primo turno". 

Per Ceccarelli sarà quindi "fondamentale il dato dell'affluenza: per questo invito tutti i riminesi ad andare a votare. Chi vuole cambiare le politiche sbagliate di questo decennio, chi vuole vivere sicuro, chi vuole che i suoi problemi e le sue idee vengano ascoltate, chi vuole permettere alla città di crescere con investimenti privati e pubblici, chi vuole sentirsi libero di parcheggiare e di muoversi il 3 e il 4 ottobre deve votare Enzo Ceccarelli e le liste che lo sostengono".

(Rimini) Chi vincerà le prossime elezioni amministrative a Rimini? Quali sono i candidati preferiti dai riminesi? Come si suddividerà il voto tra liste e partiti? Il prossimo sindaco di Rimini sarà eletto al primo turno o al ballottaggio? Sono le domande che Dibimedia ha posto a mille riminesi tra il 6 e il 10 settembre scorso. In mille hanno risposto.

Come? Nella scelta tra Jamil Sadegholvaad, candidato della coalizione di centrosinistra ed Enzo Ceccarelli, nome in corsa per il Centrodestra, la spunterebbe il primo: sarà sindaco per il 48% degli intervistati. Ceccarelli è visto come vincente dal 15%, gli altri candidati assommano il 12%. Secondo il sondaggio sembrerebbe quindi netto favorito Sadegholvaad.

Le cose un pochino cambiano però se però la domanda è: ma lei chi voterà al primo turno? Qui il margine tra Sadegholvaad e Ceccarelli si assottiglia. Sadegholvaad arriva sempre primo, con il 42,2% rispetto al 39,6 per cento di Ceccarelli. Gloria Lisi si ferma al 12,7%, 2,8% per Erbetta. Il candidato di Sinistra Sergio Valenini si ferma all’1,6%, 1,1 punti per il no-vax Angelini.

Qui tutti i risultati del sondaggio

(Rimini) "Dopo un ventennio di impegni non mantenuti, il ministro dell’Interno Lamorgese, adempia concretamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini". L'esortazione arriva da Gienzo Renzi, candidato consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Rimini. Il ministro Lamorgese, "dopo la partecipazione al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, convocato d’urgenza a Rimini a seguito dell’accoltellamento di 5 persone (tra cui un bambino di 6 anni), attuato da un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, si è limitato a dire che l’aggressore era una persona disturbata, che il caso era seguito da Roma e dalle Polizie europee in collegamento tra loro, che l’episodio poteva capitare ovunque, in qualsiasi parte d’Italia o d’Europa”, ricorda Renzi. 

"Resta incomprensibile, come un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, conosciuto come aggressivo e violento, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello. Riguardo all’”attenzione del Ministro per la nostra città e sulle infiltrazioni della criminalità”, i dati sono eloquenti e Lamorgese dovrebbe conoscerli: Rimini è terza in Italia con 19.994 reati, per cui è necessario il potenziamento permanente degli uomini delle Forze dell’Ordine, a seguito anche del passaggio di categoria della Questura, per garantire la sicurezza e la legalità a Rimini, tutto l’anno". 

In merito, alla dichiarazione rilasciata dal Ministro relativamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza e all’impegno “dobbiamo trovare assolutamente 40 milioni di euro” per la ristrutturazione della Caserma Giulio Cesare," ricordo che la stessa Luciana Lamorgese, allora Capo di Gabinetto del Ministro Alfano, nel settembre 2016, tenne una riunione operativa nella Prefettura proprio per la realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini nel complesso di Via Ugo Bassi, mai attuata. A tal fine nel dicembre 2017, fu sottoscritto nella Prefettura di Rimini il Patto della Sicurezza dal Ministro dell’Interno Minnitti e da tutti i Sindaci della Provincia. Dopo un ventennio di impegni e annunci non mantenuti, il Ministro dell’Interno Lamorgese, dovrebbe, pertanto, adempiere concretamente a quel Patto della Sicurezza a Rimini, sottoscritto 4 anni fa, con la realizzazione della Cittadella della Sicurezza nella dismessa Caserma Giulio Cesare".

Martedì, 14 Settembre 2021 17:39

Elezioni | Il Pd mette a tema le donne

(Rimini) Giovedì 16 settembre alle 18.30 al cinema Fulgor di Rimini si terrà l'incontro "Donne e politica. Per una comunità inclusiva e paritaria". A parlarne saranno Chiara Bellini, vicesindaca designata (si presenta alle elezioni amministrative di Rimini in tandem con il candidato sindaco Jamil Sadegholvaad) ed Emma Petitti, Presidente dell'Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna. Modera Jessica Valentini, avvocata. Interverranno rappresentanti di associazioni, sindacati e le candidate della coalizione di centrosinistra di Rimini. Accesso con green pass e mascherina.

 

(Rimini) "Grazie Gessica. Grazie per il tuo sostegno, davvero". Così Filippo Zilli, candidato consigliere comunle a Rimini per Fratelli d'Italia, commenta il post a suo sostegno che ieri Gessica Notaro ha pubblicato sui suoi canali social. I due sin da piccoli sono legati da un'amicizia di famiglia. "Per me le parole hanno un grande valore, e le tue non le scorderò mai. Il mio impegno in questa battaglia di civiltà lo conosci, c'è sempre stato e sempre ci sarà. Insieme abbiamo anche depositato in Parlamento una proposta di Riforma ed Implementazione del Sistema di Tutele in tema di #prevenzione, #controllo e #contrasto alla #violenzadigenere. Noi siamo gente che non molla, fiera delle proprie idee, e andiamo avanti senza paura a testa alta. Per questo mi ricandido con la lista di Fratelli d'Italia al Consiglio Comunale di Rimini, per un futuro migliore. Ti voglio bene". 

Appena Ieri Notaro aveva scritto un post taggando l'amico d'infanzia. "Siamo cresciuti insieme, sembra ieri quando avevamo 4 o 5 anni, entrambi i più piccoli di due grandi famiglie, ne combinavamo di tutti i colori sperando che le nostre mamme non ci beccassero. Ci piazzavano sul divano uno di fianco all’altra a guardare cartoni della Disney nella speranza che non combinassimo altri guai, ricorda Notaro. "Siamo diventati adolescenti coltivando insieme la nostra passione per la musica ed infine ci siamo ritrovati adulti tutto di un colpo, dovendo fare i conti con il dolore della perdita dei nostri papà, uno vicino all’altro, che avrebbero potuto darci ancora tanto ma che nel poco tempo che sono stati con noi ci hanno trasmesso valori a sufficienza per diventare le persone che siamo oggi. Entrambi con una grande missione di vita".

Il post prosegue. "Volevo solo dirti che sono molto fiera di te, di quello che stai facendo per aiutare la nostra gente e soprattutto ringraziarti per non aver mai smesso di combattere al mio fianco la mia battaglia, caricandomi di entusiasmo nei miei momenti di follia e tenendomi la mano nei momenti di estrema fragilità, esattamente con un fratello. Sai che ti dico Filo? Credo che Oronzo e Giordano siano molto fieri di noi. Ti voglio un bene immenso, sono e sarò sempre con te". 
Martedì, 14 Settembre 2021 14:09

Cracco fa il vino a San Patrignano

(Rimini) Il vino come motore di unione, di cambiamento sociale e di valorizzazione di un territorio dove il buono cresce e ramifica. Sarà la cantina di San Patrignano a scrivere il primo capitolo della storia enologica dei vini dell’azienda agricola Vistamare di Carlo e Rosa Cracco. Ai ragazzi della Comunità è stato affidato il compito di vinificare le uve della vendemmia 2020 e 2021 all’interno della cantina, da qui avrà origine il rosso Colle Giove - Colli di Rimini Rosso Doc da vitigno Sangiovese e Cabernet Sauvignon. La commercializzazione dell’annata 2020 è prevista per il mese di ottobre.

“Abbiamo scelto di collaborare con San Patrignano per questo progetto perché è una realtà che conosciamo da tanti anni e che apprezziamo particolarmente, non solo per la sua vocazione sociale, dedita al recupero e al reinserimento dei ragazzi in difficoltà, ma anche per la grande qualità dei loro prodotti, dai formaggi, al tessile, ai prodotti da forno. Quando le cose buone fanno anche del bene, è una doppia soddisfazione”, così Carlo e Rosa Cracco per Azienda Agricola Vistamare hanno sottolineato la scelta di produrre le proprie etichette insieme ai ragazzi della Comunità.

“Si è trattato di una bella sfida per i nostri ragazzi – spiega Roberto Bezzi, presidente della cooperativa agricola San Patrignano – Essere scelti per un nuovo progetto commerciale, per di più da uno chef tanto conosciuto dal grande pubblico quanto riconosciuto dalla critica, è un’incredibile carica di fiducia per la nostra cantina che metterà tutta se stessa per dar vita a vini di livello”.

La cantina di San Patrignano si è occupata del controllo delle uve, delle fasi di vinificazione, affinamento e imbottigliamento finale con la consulenza di Luca D’Attoma, enologo toscano di fama internazionale, che opera nella cantina della comunità insieme a un gruppo di settanta ragazzi dal 2019. Dai 5 ettari di terreno, di cui 3,5 ettari di vigneti a bacca rossa, della tenuta Vistamare situata sui colli di Santarcangelo di Romagna, saranno prodotte in totale 10.000 bottiglie.
La Comunità di San Patrignano è il più importante centro antidroga di tutta Europa ed ospita oltre 1.000 ragazzi e ragazze. Dal 1978 ad oggi, San Patrignano ha accolto in forma totalmente gratuita, senza oneri né per le famiglie né per lo Stato, oltre 26.000 persone provenienti da tutta Italia e da centinaia di diverse nazioni, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro e reinserirsi pienamente nella società al termine del percorso di recupero. La cantina rappresenta un’attività di formazione storica, nata insieme alla Comunità. Partendo dalla produzione di vini semplici, questa realtà è cresciuta negli anni, aumentando gli ettari coltivati e implementando la propria produzione vinicola con nuovi vitigni. Il vino di San Patrignano contribuisce all’autosostentamento della Comunità di recupero. Un luogo di altruismo e di rigenerazione dove ricostruire la propria identità e il proprio futuro sulle basi di valori solidi e genuini.

(Rimini) "L’agricoltura locale e le sue aziende negli ultimi anni hanno avviato un importante percorso di riqualificazione". Secondo Coraggiosa Rimini "possono diventare uno dei driver dello sviluppo sostenibile e produrre occupazione qualificata per i giovani". Ecco perché, sottlinea Walter Benzi per Rimini coraggiosa, "sorprende l’intenzione di Anas di risolvere il problema della Statale 16 e del suo collegamento con la complanare all’A14 massacrando una parte importante del territorio orticolo del Comune di Rimini. Si tratta della vasta area agricola a nord della città che negli strumenti di pianificazione viene definita come “area agricola speciale” per le sue caratteristiche qualitative".

Il progetto Anas del 2009, già sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, "è stato modificato aggiungendo ulteriori svincoli e cavalcavia. Il tracciato, oltre a far perdere consistenti superfici agricole e far saltare aziende agricole vocate all’orticultura, crea una polverizzazione di terreni pregiati che non sarebbero certamente più impiegabili per attività agricola producendo processi speculativi di urbanizzazione". Coraggiosa Rimini "nel prossimo consiglio comunale sosterrà opere dedicate alla mobilità solo se strettamente necessarie, se garantiranno minimo impatto ambientale e minimo consumo di suolo. Nel caso specifico del quadrante di Rimini Nord ciò vuol dire che il collegamento fra complanare e attuale statale 16 dovrà utilizzare al massimo possibile la viabilità esistente, in particolare la via Tolemaide".

In generale "Coraggiosa Rimini si impegnerà per una politica agricola che favorisca l’accesso dei giovani a questa attività, fondamentale per il futuro di una realtà turistica in cui il buon cibo e il buon vino rappresentano un punto di forza del prodotto. Una spinta propulsiva, a partire dalla valorizzazione delle produzioni agricole locali, deve venire dal Centro Agro Alimentare che non può essere concepito solo come “condominio” dei grossisti".

 

Martedì, 14 Settembre 2021 14:02

Riccione, al via il dragaggio al porto canale

(Rimini) Sono partiti di prima mattina i lavori di dragaggio al porto canale di Riccione. La moto draga Uso di E.CO.TE.C srl ha cominciato a scavare il fondale dell'imboccatura per prelevare la sabbia che, come risultato dall'ultimo rilievo batimetrico, è arrivata in eccesso dopo le ultime mareggiate di luglio. I lavori si svolgeranno dalle 6.30 alle 13.30, sabato e domenica esclusi, per non arrecare disagi nel fine settimana. Dopo una sospensione ad inizio settimana prossima per consentire le analisi delle acque di balneazione di Arpae, che per obbligo di legge impone di non movimentare la sabbia prima e dopo l'effettuazione dei campionamenti, i lavori dovrebbero concludersi il 24 settembre. La sabbia prelevata dal fondale verrà caricata sulla draga e trasportata al largo nell'area di ripascimento naturale sommersa autorizzata dalla Regione, al di fuori della fascia di balneazione. Con l'arrivo della stagione invernale si riprenderà invece la modalità con sabbiodotto di prelievo del materiale sabbioso distribuito attraverso lunghe tubature nelle zone di necessità. Il dragaggio del porto canale, avviato oggi, rientra nell'accordo quadro stipulato a marzo 2021 con E.CO.TE.C srl, per effettuare dal 2021 al 2024, con la proroga di un anno, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di difesa della costa in modo da garantire sempre, con la medesima ditta, la prosecuzione lineare dei lavori utili all'area portuale. Da marzo di quest'anno sono stati effettuati 3 maxi interventi di cui 2 straordinari: il dragaggio della darsena di levante, del porto dal ponte di viale D'Annunzio al ponte della ferrovia in via Rimini, e un terzo di carattere ordinario prima della stagione estiva quale la stesura delle dune invernali, il livellamento della spiaggia e il ripascimento con nuova sabbia derivante dai dragaggi. " Nel 2021 si è concluso il programma triennale regionale – afferma l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi – e come amministrazione ci siamo prontamente adoperati per indire una gara tramite accordo quadro individuando la ditta che svolgesse in continuità i lavori richiesti per usufruire al meglio dell'area portuale. Nel 2020 abbiamo effettuato interventi di dragaggio ordinario in maniera continuativa, dopo la pausa obbligata a febbraio-marzo per procedere tecnicamente all'accordo quadro, siamo quindi intervenuti in vista dell'estate. Adesso siamo di nuovo all'opera per prevenire all'imboccatura del porto eventuali problematiche causate dalla sabbia in eccesso. Tutto questo per dire che teniamo sempre monitorata la situazione del porto grazie anche agli operatori presenti con i quali c'è un contatto e dialogo costante in vista peraltro del progetto del nuovo porto che andrà a riqualificare la cartolina di tutta la zona a terra".

 

(Rimini) Domenica 19 settembre 2021 si terrà la prima edizione di “Alimentazione Funzionale nella Prevenzione e Cura delle Malattie”, iniziativa dal grande valore scientifico e divulgativo che vedrà la partecipazione di professionisti riconosciuti in ambito nazionale sul tema del “cibo come cura”. Sul palco del Palacongressi di Rimini si alterneranno infatti tra gli altri medici del calibro di Franco Berrino, epidemiologo e Presidente dell’Associazione “La Grande Via”, che interverrà sul tema del rapporto tra mente, corpo e spiritualità; Massimo Bonucci, Presidente dell’Associazione di Ricerca Terapie Oncologiche Integrate, che discuterà dell’importanza dei risultati ricavati da alcune sperimentazioni sull’impatto di una corretta alimentazione, svolti in collaborazione con Buon Food; e Ivano Hammarberg Ferri, che introdurrà all’interno del dibattito la questione del rapporto tra microbiota e sistema immunitario. Un’occasione formativa unica dunque, a cui anche l’Istituto Oncologico Romagnolo è stato richiesto di partecipare per una ragione molto precisa.

Lo IOR è infatti in procinto di inaugurare una struttura unica in Italia per quel che riguarda la somministrazione di medicine integrative che migliorino il percorso di cura del paziente colpito da tumore. Tale facility sorgerà a San Cristoforo, comune del territorio di Cesena, dunque in posizione centrale per tutti i romagnoli: i lavori di recupero dell’ex complesso scolastico in cui troverà sede, dopo aver subito un piccolo slittamento dovuto allo scoppio della pandemia di Covid-19, sono finalmente in dirittura d’arrivo. Nelle intenzioni dello IOR il PRIME Center, acronimo di “Prevenzione, Riabilitazione e Integrazione in Medicina”, oltre a fornire finalmente un punto di riferimento fisico nel quale far convogliare tutti i progetti di prevenzione che la no-profit porta avanti nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di scelte di salute consapevoli per minimizzare il rischio di neoplasia, rappresenterà una nuova eccellenza per la presa in carico del paziente oncologico in Romagna, inscrivendosi all’interno di quel processo che porterà ad un’attenzione sempre maggiore verso l’umanizzazione delle cure e l’equiparazione dell’importanza tra aspettativa di vita e qualità di vita del malato.

L’intervento sarà a cura del Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Fabrizio Miserocchi, che ha ricevuto la mission di completare tale struttura direttamente dal fondatore della realtà dal motto “vicino a chi soffre, insieme a chi cura”, ovvero Dino Amadori. «Il PRIME Center si può considerare l’ultimo regalo del Prof al nostro territorio – spiega – e dovrà rappresentare la terza eccellenza romagnola nella lotta contro il cancro dopo IOR e IRST. Per fare questo siamo prima andati a visitare le strutture che rappresentano punti di riferimento mondiali dal punto di vista della somministrazione delle medicine integrative: il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e l’MD Anderson Cancer Center di Houston, dove abbiamo potuto confrontarci con i massimi esperti del settore. Sono molto contento di poter intervenire a questo Congresso per una duplice ragione. La prima è che sicuramente l’educazione ad una corretta alimentazione rappresenterà un punto imprescindibile per la nostra struttura: oltre ad essere stato dimostrato che circa il 33% dei tumori potrebbe essere evitato semplicemente osservando abitudini più salutari a tavola, sappiamo come il cibo possa essere un valore aggiunto nel migliorare le prospettive del percorso di cura del paziente. La seconda ragione è invece maggiormente divulgativa: c’è ancora molta confusione, in Italia, tra terapie alternative, complementari e integrative. Questo congresso ci dà la possibilità di fare luce su questo tema, dunque ringrazio gli organizzatori per l’invito».

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