Ex corderia, rimini rifiorisce a Viserba: appaltate le opere di urbanizzazione
(Rimini) La Residence Viserba, società del gruppo Renco S.p.A., annuncia di aver firmato il contratto d'appalto per le opere di urbanizzazione dell'area ex Corderia di Viserba con l'EcoDemolizioni, la azienda riminese che si è aggiudicata la gara di appalto effettuata su mandato del Comune di Rimini. L'intervento delle opere di urbanizzazione ha un valore di 8,5 milioni di euro di lavori ed include la realizzazione di strade, marciapiedi, piste ciclabili e parcheggi, reti tecnologiche e verde pubblico.
"L'avvio dei lavori è previsto tra alcune settimane, appena saranno terminati i lavori stradali che stanno attualmente interessando altre zone di Viserba. L'intervento sulla viabilità riguarderà tra l'altro via Marconi, via Fattori e via Amati e la rotatoria su via Sacramora. Nel frattempo inizieranno anche le opere di preparazione del cantiere relativo alle costruzioni residenziali", spiega Lorenzo Monti per Renco. "Contestualmente all'avvio dei lavori del Parco della Corderia, la società Residence Viserba realizzerà - in prossimità di Largo Fratelli Rosselli - un ufficio vendite in cui sarà possibile visionare progetti, plastici e rendering e dove saranno disponibili tutte le informazioni relative all'intervento di edilizia privata che sta per iniziare all'interno del comparto della Corderia".
L'intervento della corderia rientrerà in un progetto di comunicazione, 'Blooming Rimini ', "pensato per accompagnare le più importanti opere di trasformazione della città, promosso dal Comune di Rimini insieme all'illustratore Emiliano Ponzi, allo scrittore Marco Missiroli, e al fotografo Enrico De Luigi. Il Parco della Corderia è un intervento di grande qualità e modernità che farà fiorire, dopo decenni di abbandono, un'ampia zona della città di Rimini".
20 settembre
Chiuse due discoteche | Green pass per lavorare | Motogp: Bastianini sul podio
Aggiornamento coronavirus: 49 positivi,1 decesso
(Rimini) Sono 49 i nuovi positivi tracciati nella provincia di Rimini oggi. Si tratta di 20 pazienti di sesso maschile e 29 pazienti di sesso femminile; 17 asintomatici e 32 sintomatici. E nel dettaglio: 8 per sintomi; 34 per contact tracing; 7 test per rientro da fuori regione. Si possono stimare in circa 66 le guarigioni. Oggi è stato comunicato un decesso: un paziente di sesso maschile di San Clemente di 74 anni.
Dall'inizio dell'epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 419.717 casi di positività, 473 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.908 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell'1,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 6.244.414 dosi; sul totale, 2.991.251 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 132 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 206 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 300 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 38,3 anni.
Sui 132 asintomatici, 89 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 32 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 tramite i test pre-ricovero. Per 9 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 98 nuovi casi; seguono Modena (97), Parma (75) e Rimini (49); poi Ravenna (35) e Reggio Emilia (34); quindi Cesena (33), Piacenza (17) e Forlì (15); infine Ferrara (14) e il Circondario Imolese (6).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.850 tamponi molecolari, per un totale di 5.693.7555. A questi si aggiungono anche 19.058 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 770 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 393.227. Diminuiscono i casi attivi, cioè i malati effettivi, che oggi sono 13.063 (-304 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 12.611 (-285), il 96,5% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano sette decessi: 2 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 92 e 101 anni), 1 in provincia di Piacenza (una donna di 99 anni), 1 in provincia di Modena (un uomo di 90 anni), 1 in provincia di Bologna (una donna di 83 anni), 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 61 anni) e 1 in provincia di Rimini (un uomo di 74 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.427.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 41 (-3 rispetto a ieri), 411 quelli negli altri reparti Covid (-16).Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 5 a Parma (-1); 3 a Reggio Emilia (-1); 5 a Modena (invariato); 10 a Bologna (invariato); 2 a Imola (invariato); 7 a Ferrara (+1); 1 a Forlì (invariato); 5 a Rimini (-2). Nessun ricovero in terapia intensiva a Ravenna e a Cesena (come ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.983 a Piacenza (+17 rispetto a ieri, di cui 10 sintomatici), 31.882 a Parma (+75, di cui 47 sintomatici), 50.654 a Reggio Emilia (+34, di cui 25 sintomatici), 71.047 a Modena (+97, di cui 71 sintomatici), 88.057 a Bologna (+98, di cui 81 sintomatici), 13.402 casi a Imola (+6, di cui 5 sintomatici), 25.382 a Ferrara (+14, di cui 9 sintomatici), 32.958 a Ravenna (+35, di cui 21 sintomatici), 18.275 a Forlì (+15, di cui 13 sintomatici), 21.251 a Cesena (+33, di cui 27 sintomatici) e 40.826 a Rimini (+49, di cui 32 sintomatici).
Metromare: i filobus belgi hanno superato il collaudo
(Rimini) I filobus belgi della ditta Van Hool Exquicity del Metromare hanno superato il collaudo. “Siamo all'atto conclusivo della realizzazione di Metromare", commenta il presidente della provincia di Rimini Riziero Santi. "Già mesi fa avevamo avuto il nulla osta per quanto riguarda la linea, ovvero l’infrastruttura, da parte di Ustif. Poi abbiamo richiesto l’avvio delle prove per gli autobus e per la loro interazione con il sistema della linea filoviaria".
A luglio un piccolo stop. "Si era presentato qualche aspetto da approfondire", ricorda Santi, mentre "le prove sostenute tra ieri e oggi sui mezzi e in linea hanno dato esito positivo. Quindi tutto è pronto per l’immissione in linea, con i veicoli collaudati e quelli che lo saranno a breve. È un risultato molto importante e posso dire ai critici e ai dubbiosi del Metromare che possono stare tranquilli: il sistema funziona".
Elezioni | Rimini Coraggiosa: casello fiera sarà cattedrale nel deserto
(Rimini) "Non si può negare che nelle grandi occasioni fieristiche il nostro sistema viario sia messo alla prova, ma c’è da dubitare che la soluzione sia fare un’altra colata di asfalto e cemento. Costruire un casello (a 2 km di distanza da Rimini Nord) per alleggerire un po’ il traffico della statale qualche giorno l’anno significa che per gli altri 340 giorni rimane una cattedrale nel deserto a consumare territorio e risorse. Senza contare che una volta uscito dall’autostrada il traffico si riverserebbe comunque sulla viabilità ordinaria, col rischio nei giorni di fiera di isolare frazioni a monte". Così Marco Tonti capolista di Rimini Coraggiosa sulla proposta elettorale del centrodestra, e in realtà anche su un percorso che il comune di Rimini ha già iniziato quattro anni fa.
"Non si può pensare che la maggior parte della gente venga a Rimini in occasione delle fiere per farsi un viaggio in autostrada, uscire al casello, andare in fiera e poi riprendere l’autostrada da lì. Il carico sulle infrastrutture viarie è diffuso perché le persone vogliono andare a cena in un bel posto, dormono in albergo, si fanno mezza giornata al mare e poi ripartono. Come Rimini Coraggiosa pensiamo che su questo si giochi anche l’idea che abbiamo di noi stessi: vogliamo una fiera “mordi e fuggi” buona perché c’è il casello comodo, oppure perché possiamo offrire un’intera città piena di esperienze, di emozioni e di occasioni che si collegano alle iniziative fieristiche? È proprio su questo secondo tipo di frequentazione che dobbiamo scommettere come sistema-città".
Per la fiera "ci sono linee di autobus e una fermata del treno, è prevista l’estensione del TRC, cioè trasporti che favoriscono l’uso dei mezzi pubblici (che comunque andranno potenziati e ripensati) meno inquinanti e meno invadenti come succede nelle maggiori capitali. Come Rimini Coraggiosa riteniamo che questo debba essere la prospettiva di futuro smart e multimodale, ecologicamente sostenibile e tecnologicamente consapevole su cui investire primariamente se vogliamo ambire alle qualità di una capitale moderna ed europea".
Elezioni | Renzi: recuperare identità borgo marina
(Rimini) "L’antico Borgo Marina di Rimini, risalente al 1.100, deve recuperare la propria identità". Così il candidato consigliere comunale di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi. "Il compito della nuova Amministrazione Comunale dovrà essere quello di adottare tutti i provvedimenti necessari, per ripristinare nel Borgo Marina la “Riminesità”, che caratterizza i Borghi della città. Il Borgo Marina a seguito della concentrazione dei negozi afro-asiatici (oggi 56 su 60), è diventato un vero e proprio ghetto. Il fallimento dell’integrazione (tanto perseguita dalle amministrazioni di centrosinistra) è dimostrato dagli stessi negozianti che, dopo anni di permanenza, non parlano ancora la lingua italiana".
"La sostituzione etnica dei negozi riminesi è avvenuta a scapito della qualità e ha impoverito l’offerta commerciale. I negozi utilizzano le vetrine come “pareti” cariche di merce verso l’interno, sono riempiti all’inverosimile con scatoloni e merce sul pavimento, sembrano più magazzini o depositi, privi di decoro. Non viene rispettato il “Regolamento Comunale per la riqualificazione commerciale”, e i controlli della Polizia Locale latitano. Non è tollerabile, che la quasi totalità dei negozi gestiti da extracomunitari nel Borgo Marina, continuino a non pagare la TARI e a svolgere tranquillamente la propria attività commerciale. E’ possibile evitare l’evasione della TARI da parte delle attività di extracomunitari, ma è necessaria la volontà e la determinazione dell’Amministrazione Comunale, per ristabilire la legalità e il principio di equità contributiva".
"Tra le problematiche si registra il frequente sovraffollamento negli appartamenti, con scarse condizioni igieniche. Per evitare la fuga dei riminesi dal ghetto e la conseguente svalutazione degli immobili, propongo che il Comune riduca del 50% l’IMU nel Borgo Marina (delimitato dal Viale Cesare Battisti, Via Gambalunga, Via Padre Tosi, Via Clodia, Via Bastioni Settentrionali, Via Savonarola, Via Ravegnani). Per rigenerare l’immagine del Borgo Marina (e del Centro Storico) e rilanciare il valore degli immobili, è possibile il cambio di destinazione d’uso dei negozi, a residenziale (per universitari, giovani e anziani), già in vigore, grazie a un mio emendamento al RUE, approvato nel 2016".
"E’ necessario trasferire la Moschea insediata, dal 2004, nel Borgo Marina, in una piccola e inadeguata (per altezza e superficie) casetta ad uso ufficio, per evitare il sovraffollamento di centinaia di frequentatori, ed eliminare l’impatto sul quartiere, con l’occupazione dei marciapiedi, passi carrai, strade, vista l’assenza di parcheggi per cicli, moto e auto. Ricordo che la petizione al Sindaco, per il trasferimento della Moschea, è stata sottoscritta da 1.328 riminesi. Per contrastare e sradicare lo spaccio della droga nel Borgo Marina e in tutta la città, serve tolleranza zero, l’Amministrazione Comunale adegui la videosorveglianza, impieghi le unità cinofile e costituisca un apposito Nucleo Antidroga della Polizia Locale".
Elezioni | Ceccarelli: basta scelte imposte ai cittadini
(Rimini) "Una bisarca in queste ore ha bloccato la viabilità del Rione Clodio, a pochi metri dal ponte di Tiberio. Il risultato è stata la solita mattinata di caos, con lunghe code di auto, inquinamento alle stelle e forte stress per autisti e residenti". La segnalazione arriva dal comitato elettorele di Enzo Ceccarelli, candidato sindaco del centrodestra a Rimini. "Non è un caso, visto che poche ore prima un camion si era incastrato contro un muro perché costretto a percorrere le anguste via del centro storico. La gestione della vicenda "chiusure del ponte di Tiberio / deviazione del traffico su via Ducale" è la perfetta esemplificazione di come non si governa una città".
Per Ceccarelli, "l'amministrazione Gnassi/Lisi/Sadegholvaad ha preso una decisione, spacciandola per "sperimentale" che dura ormai da anni, senza studiare il problema, senza trovare le alternative, senza esaminare le conseguenze e senza consultare i cittadini. I risultati sono questi. Quello che noi vogliamo cambiare è proprio questo metodo fatto di decisioni prese per capriccio, senza un'esame profondo dei problemi e delle conseguenze, senza nessun rapporto con i cittadini. Quello che posso promettere è che le nostre decisioni arriveranno dopo un'attenta valutazione del tema, con l'analisi di tutte le alternative e di tutte le possibili conseguenze, in un rapporto aperto e franco con i cittadini. E la questione non è limitata alla situazione del Rione Clodio, è successo così per i pezzi di lungomare di Viserba, Miramare e Marina Centro, è successo così per il rifacimento della piazza e la creazione del Fellini Museum, è successo così per il Castello, è successo così per gran parte delle decisioni di questa amministrazione".
Elezioni | Le donne del Pd riaprono il Fulgor e parlano di pari opportunità
(Rimini) Nella serata di giovedì 16 settembre il cinema Fulgor di Rimini è tornato a riempirsi per l'incontro "Donne e politica. Per una comunità inclusiva e paritaria". A parlarne Chiara Bellini, vicesindaca designata (si presenta alle elezioni amministrative di Rimini in tandem con il candidato sindaco Jamil Sadegholvaad), Emma Petitti, Presidente dell'Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Tamara Balducci, attrice e direttrice artistica del festival Le città visibili e Jessica Valentini, avvocata. A partire dall'impegno politico e la partecipazione civica si è arrivati a capire come Rimini possa ascoltare e venire incontro alle esigenze delle donne rendendole vere e proprie protagoniste attive.
"Bisogna partire dalla presa di coscienza che nel nostro Paese ci sia ancora un problema legato al rapporto con le donne, che riguarda tutta la società – ha dichiarato in apertura Emma Petitti –. Questa condizione si è andata poi ad acuire a causa della pandemia, perché nei momenti di crisi sono sempre le donne e i ragazzi quelli che per primi ne pagano le conseguenze in termini di lavoro, occupazione, retribuzione e altri aspetti. La politica deve quindi farsi carico della volontà di cambiare e di cogliere questa opportunità per farlo. L'impegno in politica significa prima di tutto riconoscere l'autonomia delle donne. In tutto questo percorso è importante inoltre lavorare sugli stereotipi, sui modelli e quindi sulla educazione".
A questo punto ci si è chiesti come Rimini concretamente possa agire a favore delle pari opportunità. "Sono tante le soluzioni che può mettere in campo Rimini nell'ambito delle politiche di genere, a partire dal bilancio di genere con particolare attenzione all'impatto di genere – ha risposto Chiara Bellini –. Allargare la Commissione per le Pari Opportunità, accogliendo in modo permanente anche associazioni e professioniste che operano nel campo della parità di genere, dotandola quindi di nuovi strumenti che potrebbero diventare risorse interne fondamentali. L'aiuto alle donne consiste nell'empowerment, il rafforzamento della loro potenzialità, attraverso azioni concrete come le agevolazioni nell'assegnazione di case popolari per le donne vittime di violenza, una riorganizzazione degli orari scolastici, un portale sul sito del comune che informi le donne su tutti i servizi e le agevolazioni che spettano loro. L'Amministrazione comunale potrebbe fare da ponte nella formulazione di strategie per la conciliazione vita-lavoro. Il tema delle discriminazioni di genere va trattato anche con un profondo lavoro culturale, incentrato sulla formazione e la sensibilizzazione nelle scuole, e sul potenziamento delle attività e dei luoghi dedicati al dibattito su questi temi. Per questo l'amministrazione si impegna a ridare centralità alla Casa delle Donne, che deve diventare luogo sempre più attivo di incontro, dibattito e ricerca, e nel promuovere momenti di sensibilizzazione come la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, che il Comune si impegna a sostenere in maniera adeguata".
Strettamente legato al tema della parità di genere è quello della cultura, emerso in più momenti durante l'incontro. Tamara Balducci, direttrice artistica del festival riminese Le città visibili, tracciando la propria esperienza sul campo ha ricordato inoltre che "la presenza femminile nei teatri italiani è del 32,4%, a fronte del 67,6% di quella maschile. E quante donne ci sono, o ci sono state, alla direzione dei 6 teatri nazionali più importanti in Italia, dalla loro istituzione ad oggi? Zero. Questo a dimostrazione del fatto che anche in un luogo come il teatro la voce delle donne, il loro sguardo sul mondo ancora non ha trovato il giusto spazio". A concludere il dibattito una lunga serie di interventi delle rappresentanti di associazioni e realtà del territorio come Rompi Il Silenzio, Coordinamento Donne Acli Rimini, Cambia-Menti aps, Ausl Romagna, Centro Dafne, LDV, Dire Uomo, Coordinamento Donne Rimini, Arcigay Rimini, Comitato Parità di genere Ordine Commercialisti, la consigliera di Parità regionale Sonia Alvisi e le candidate della coalizione di centrosinistra di Rimini di PD, Rimini Coraggiosa, Europa Verde Rimini.
Rotonde SS16, il 22 settembre consegna aree a ditta appaltatrice
(Rimini) Dopo l'incontro di questa mattina della cabina di regia con Aspi, Anas, Regione e Comune di Rimini è stata prevista, per il prossimo 22 settembre, la consegna di tutte le aree alla ditta appaltatrice. Una data che segna il via di diverse opere sulla statale 'Adriatica', a partire dai lavori per le nuove rotonde tra SS16 - SS72 e tra SS16 - Montescudo-Coriano. Con l'installazione del campo base, previsto nell'area verde a monte della SS 16, in corrispondenza dell'intersezione con la SS di San Marino, la ditta appaltatrice - a partire da mercoledì - prossimo inizierà ad avviare le attività propedeutiche, oltre a portare tutti i materiali necessari per la logistica, legati alla costruzione del cantiere. Un campo operativo esteso, che si concentrerà per primo nella realizzazione della rotatoria tra SS16 e via Montescudo. Opera che sarà realizzata per prima per gestire meglio la viabilità sia durante che dopo, cioè quando si passerà alla realizzazione dell'altra rotatoria all'altezza della statale di SS72 di San Marino. La conclusione dei lavori per entrambe le rotatorie è prevista fra 18 mesi, un periodo nel quale il cantiere si modificherà per consentire in ogni momento il minor intralcio possibile alla mobilità.
Insulti omofobi, Anpi parte civile
(Rimini) Per un anno e mezzo ha ricevuto insulti dal vicino di casa e dalla figlia, ogni mattina quando usciva di casa per recarsi al lavoro, ora sotto processo.Nel corso dell'udienza di oggi, sono state confermate le costituzioni di parte civile di Arcigay Rimini e delle due vittime delle persecuzioni, con l'importante novità dell'ammissione a intervenire per l'Anpi. La prossima udienza sarà il 4 marzo 2022.
"Siamo molto fieri di poter testimoniare, tra l'altro per la prima volta a livello nazionale, sul fatto che per noi dell'Associazione partigiani razzismo e omofobia sono esattamente la stessa cosa" dichiara Giusi Delvecchio presidente dell'Anpi provinciale di Rimini "è importante che questo principio venga riconosciuto anche dalla giurisprudenza italiana come successo in altri Paesi, è un principio fondamentale di democrazia e di rispetto".