Riccione, tariffe invariate per gli asili
(Rimini) Nessun aumento per le rette di nido, scuole dell'infanzia e ristorazione scolastica nell'anno 2022/ 2023. La giunta comunale ha confermato gli stessi criteri e tariffe degli anni precedenti per le istituzioni dell'infanzia e le medesime agevolazioni per le famiglie numerose o in particolari condizioni di natura sociale come ad esempio i nuclei con 3 o più figli o con 4 o più figli in cui viene applicato l'esonero della contribuzione della retta per il figlio che frequenta il nido comunale. Sono inoltre confermati il servizio di anticipo entrata che permette l'ingresso ai nidi e alle scuole dell'infanzia dalle 7,45 alle 8,30 e il prolungamento di frequenza fino alle 17.30 al nido Rodari e alla scuola dell'infanzia Floreale. Le tariffe vengono ridotte in proporzione all'utilizzo del servizio in base ai parametri del numero di giorni di assenza. Sono previste riduzioni in caso di assenza prolungata fino a 15 giorni consecutivi esclusivamente per malattie certificate. La riduzione nel caso di assenza di 15 o più giorni consecutivi è pari al 50% di una quota retta. Nel calcolo dei giorni non si considerano i periodi di chiusura per le festività di Natale e Pasqua. Mentre è prevista un'unica riduzione della retta (una tantum) pari al 50% della retta di gennaio che tiene in considerazione le festività di Natale e Pasqua e tutte le chiusure straordinarie, anche non programmabili. Per i nidi comunali e il nido convenzionato Maria Boorman Ceccarini, che al 31 dicembre 2021 contano 160 iscritti, rimane invariata la possibilità di presentare la certificazione ISEE a tutela delle fasce sociali meno abbienti residenti nel comune di Riccione con la suddivisione in 30 fasce comprese tra una tariffa minima di 65 euro ed una massima di 385 euro. Confermata anche per le scuole dell'infanzia comunali con ad oggi 471 iscritti la determinazione delle tariffe graduate in base all'ISEE suddivisa in 4 fasce con agevolazioni per i residenti. Anche il servizio di ristorazione scolastica erogato a 1260 bambini, di cui 1183 della scuola primaria e 77 della scuola dell'infanzia statale, non subisce aumenti. Dal 4 al 28 gennaio 2022 saranno possibili le iscrizioni all'anno scolastico 2022/2023 per le scuole dell'infanzia comunali, Belvedere, Ceccarini, Floreale, Fontanelle, Mimosa e Piombino, le primarie e il servizio mensa.
" E' da 7 anni che non aumentiamo di un euro le rette delle scuole dell'infanzia comunali - dichiara l'assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra -, nonostante l'aumento dei costi di gestione dovuti alla attuale situazione pandemica, una concreta dimostrazione quindi che sta nei fatti e non semplicemente in un assunto di principio. Questo provvedimento, assieme alle tariffe per il servizio mensa rimaste invariate da 5 anni, ha contribuito ad alleggerire le famiglie di una quota del costo dei servizi scolastici, fondamentali per i bambini e i giovani del futuro consentendo loro di operare le scelte formative più opportune senza aggravi economici.
Tari, tariffe scontate per 9.500 imprese
(Rimini) Sono quasi 9.500 le attività e imprese che hanno potuto godere dell'abbattimento della tariffa Tari 2021 introdotta grazie alla maxi manovra a sostegno delle categorie più colpite dalla crisi sanitaria durante lo scorso anno. Un investimento di circa 5,3 milioni, che ha consentito di introdurre importanti agevolazioni che hanno interessato oltre l'80% delle utenze non domestiche presenti sul territorio comunale (11.730), concentrandosi in particolare su quei settori che, nel periodo di picco della pandemia e con le conseguenti chiusure disposte come misura di prevenzione da diffusione del contagio, hanno subìto il contraccolpo più pesante. Gli abbattimenti tariffari introdotti andavano da un minimo del 10% (stabilimenti balneari), passando per un -30% commercio e terziario e -40% per strutture ricettive, ristorazione, scuole secondarie di secondo grado, attività stagionali, fino all'esenzione totale per quelle attività che hanno subìto maggiori danni economici e costrette alle chiusure più prolungate (teatri, cinema, impianti sportivi e palestre, ecc).
Una misura che si è rivelata efficace, come testimonia anche la percentuale (aggiornata ad ottobre, terzo trimestre) dei versamenti del tributo confronto al 2019, quindi pre-pandemia: si passa da una percentuale del 67,02% al 69,41%, incremento di particolare rilevanza considerato il contesto storico e agevolato anche da un best practice inserita nel 2021, cioè l'inserimento in bolletta dell'informazione sulla regolarità o meno dei pagamenti.
"Una manovra importante – è il commento dell'Amministrazione Comunale – che ha consentito di dare respiro alle attività economiche che più di altre sono state colpite dalle chiusure prolungate nel periodo in cui il virus limitava fortemente lavoro e spostamenti. Una misura che integrata ad altre azioni, come gli stanziamenti per le riduzioni in bolletta della Tari per le famiglie più esposte, ha garantito un supporto economico e sociale per attraversare la fase più".
Arriva a San Raffaele il Babbo Natale delle fiamme gialle
(Rimini) Ieri il comandante provinciale della guardia di finanza di Rimini, Alessandro Coscarelli, insieme al capo gruppo Rimini del corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, Daniele Salvatori, hanno donato alla parrocchia di San Raffele Arcangelo di Rimini, rappresentata da don Eugenio Savino, alcuni giocattoli, frutto di una raccolta regali, organizzata in occasione delle prossime festività natalizie.
L’iniziativa di beneficenza "si pone come obiettivo principale quello di fornire un aiuto concreto alle persone in stato di difficoltà e marginalità e si è concretizzata grazie alla piena adesione delle Fiamme Gialle riminesi, in linea con la forte vocazione sociale e l’attenzione che il Corpo ha verso la collettività, e all’impegno del Gruppo Rimini del CISOM, fondazione con finalità di protezione civile, sociale, sanitaria, assistenziale, umanitaria e di cooperazione", spiegano le fiamme gialle.
Don Eugenio Savino, dopo aver ringraziato tutti i presenti per il gesto solidale, ha spiegato che "i giocattoli verranno consegnati ad alcune famiglie bisognose, contribuendo così a donare un sorriso ai bambini delle famiglie in difficoltà in vista dell’ormai imminente Natale".
22 dicembre
Il virus morde | Aeroporto, San Marino c’è | Il film del Sic
Infortuni sul lavoro, Rimini maglia nera
(Rimini) Si parla di infortuni sul lavoro. Gli ultimi dati disponibili (su uno studio condotto dalla Cisl Romagna relativamente ai dati sugli infortuni accertati pubblicati da Inail per l'anno 2020) dicono che, con 3018, la provincia di Rimini mantiene alto il suo indice di rischio infortuni, passando dal sesto al quarto posto in regione. Il dato romagnolo è ancora peggiore se si guarda la media nazionale: mentre in Italia l'indice di rischio infortunio è del 1,6 ogni 100 lavoratori, in Romagna (e a Rimini) il rischio sale arrivando al 2,1 ogni 100 lavoratori. Il trend non cambia nemmeno se si guardano i dati relativi agli infortuni mortali, un ambito in cui Rimini vede purtroppo peggiorare dal 2018 il suo indice di rischio, passando dall'ultimo posto in regione, quando registrò il numero più basso di infortuni mortali, al quinto nel 2020. Infatti, mentre nel 2018 la provincia di Rimini registrava un indice di rischio molto basso, del 0,7 ogni 100 mila abitanti, nel 2019 è aumentato a 1,3 fino ad arrivare a 2,7 nel 2020.
In parallelo "abbiamo già avviato, sin dalle prime settimane di insediamento della nuova giunta, una serie di incontri con singole categorie economiche, lavoratori, associazioni, per approfondire i bisogni, le richieste ma anche le disponibilità. Ultimo in ordine di tempo, questa mattina, l'incontro con i marinai di salvataggio in vista della prossima stagione estiva. Proprio loro ci hanno ricordato, commossi, Cristian Pellegrini, un collega morto l'anno scorso il primo giorno di lavoro, a Torre Pedrera. Ma ci hanno anche trasmesso la passione per la loro attività e l'impegno per migliorarne la sicurezza, insieme a quella dei bagnanti e dei turisti. Più in generale, quello che sto apprendendo, con grande piacere, è un dinamismo da parte del mondo del lavoro riminese, e una voglia di sentirsi partecipi attivi della vita comunitaria della nostra città, attraverso le proprie esperienze, i propri ruoli, le competenze. Trovo sia questo lo spirito da cui partire per cercare di dare attuazione concreta, anche a livello locale, a quei principi sanciti dalla carta costituzionale e dalle leggi nazionali, attraverso la spinta a un'azione comune di istituzioni, associazionismo e categorie, per garantire finalmente il diritto al lavoro in un ambiente sano e sicuro".
Aggiornamento coronavirus: quattro decessi, 217 positivi
(Rimini)
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 494.201 casi di positività, 2.179 in più rispetto a ieri, su un totale di 42.713 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,1%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.105.359 dosi; sul totale sono 3.591.676 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 1.091.409.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 990 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 553 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 500 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 37 anni.
Sui 990 asintomatici, 432 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 33 con lo screening sierologico, 109 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 408 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 421 nuovi casi e Bologna con 395; seguono Reggio Emilia (250), Parma (229) e Rimini (217); quindi Ferrara (171), Piacenza (141) e Ravenna (119); poi Cesena (90) e il Circondario Imolese (87), infine Forlì (59 casi).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
È poi disponibile il report quindicinale sull'andamento dell'epidemia in Emilia-Romagna riferito all'ambito scolastico al link https://bit.ly/3EiylSf . I dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato a partire dal 13 settembre 2021, inizio delle scuole, fino al 19 dicembre 2021, studenti/alunni di servizi educativi 0-3 anni, scuole per l'infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado: 12.192 casi tra studenti e alunni, il 17,1% di quelli complessivi in regione nel periodo considerato (71.408). Inoltre, il report fotografa la situazione contagi fra docenti e personale scolastico: complessivamente 1.474 nuovi casi (2,1%).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 24.378 tamponi molecolari, per un totale di 7.038.459. A questi si aggiungono anche 18.335 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.132 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 435.788. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 44.364 (+1.028). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.173 (+1.024), il 97,3% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 19 decessi: uno in provincia di Piacenza (un uomo di 88 anni), due nella provincia di Parma (entrambe donne, di 83 e 87 anni); uno nella provincia di Modena (un uomo di 88 anni); cinque in provincia di Bologna (due donne, rispettivamente di 81 e 96 anni, e tre uomini: di 78, 80 e 95 anni); cinque nella provincia di Ferrara (due donne, rispettivamente di 83 e 85 anni, e tre uomini: di 72, 78 e 85 anni); uno nella provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 74 anni, nel cesenate) e quattro nel riminese (tre uomini, due dei quali di 92 anni e uno di 82; una donna di 82 anni). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia e Ravenna.
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.049.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 107 (+6 rispetto a ieri), 1.084 quelli negli altri reparti Covid (-2).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 14 a Reggio Emilia (+3);12 a Modena (+2); 28 a Bologna (-1); 7 a Imola (+1); 11 a Ferrara (invariato); 17 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Piacenza (come ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 29.055 a Piacenza (+141 rispetto a ieri, di cui 81 sintomatici), 36.292 a Parma (+229, di cui 85 sintomatici), 57.805 a Reggio Emilia (+250, di cui 157 sintomatici), 80.993 a Modena (+421, di cui 164 sintomatici), 103.117 a Bologna (+395, di cui 245 sintomatici), 16.224 casi a Imola (+87, di cui 50 sintomatici), 30.545 a Ferrara (+171, di cui 61 sintomatici), 41.505 a Ravenna (+119, di cui 68 sintomatici), 23.242 a Forlì (+59, di cui 53 sintomatici), 26.147 a Cesena (+90, di cui 56 sintomatici) e 49.276 a Rimini (+217, di cui 169 sintomatici).
Cerchi lavoro e non sai come inviare il cv? Al Cds c'è l'Info job point
(Rimini) Info Job Point nasce da un progetto finanziato da RivieraBanca che ha consentito la creazione, all'interno della sede del Centro di Solidarietà (Cds) di Rimini, di uno spazio digitale dedicato a chi cerca lavoro.
"L'idea - spiega il presidente del Cds Massimo Tamburini - nasce dalla constatazione che cercare una occupazione non è più come era solo pochi anni fa, soprattutto non è più come era prima che il covid rendesse necessario cambiare molte delle abitudini e delle attività umane. Non è più scontata la consegna di un curriculum a mano o via posta all'azienda a cui ci si propone. Sempre più spesso lo si carica su piattaforme online o si invia tramite e-mail. Non è più scontato che il colloquio si svolga in presenza, spesso anche qui si preferisce appoggiarsi a piattaforme di conference call. Se da un lato, cresce la platea di chi cerca lavoro, dall'altro l'uso del computer, del web e degli strumenti digitali in genere, è diventato indispensabile, se non irrinunciabile".
È però un dato di fatto, che tra chi cerca lavoro, molti hanno poca o nessuna dimestichezza con i nuovi mezzi di comunicazione. C'è chi, per esempio, nemmeno possiede l'indirizzo e-mail da cui inviare il proprio curriculum. Come fare? È la domanda che ha portato il Cds di Rimini e RivieraBanca a mettersi insieme per ideare e fornire una risposta concreta. "Prenotandosi, le persone potranno usare un pc con connessione ad Internet e telefono per cercare lavoro sui principali siti di ricerca (Monster, Indeed, Infojobs, Cercolavoro.com ecc..), oppure su Linkedin, dove le aziende ricercano personale. Dalla postazione potranno seguire corsi di formazione, consultare bandi e inserzioni, aprire un proprio account di posta elettronica, accreditarsi sui vari portali regionali, consultare elenchi di aziende e banche dati suddivisi per settore a cui poter inviare la propria candidatura. Avranno anche accanto un tutor che li guiderà nelle operazioni, nell'ottica di contribuire ad una loro autonomia in tali dinamiche", spiega Sabrina Bonopera, coordinatrice del Cds.
"Ho sempre affermato – sostiene il presidente di RivieraBanca, Fausto Caldari - che RivieraBanca, quale banca locale di Credito Cooperativo, debba pensare, oltre ai numeri fine a se stessi, anche al territorio, con una funzione economica e sociale, che di questi tempi assume un aspetto ancora più rilevante. Come RivieraBanca ricerchiamo una forte sinergia con tutti i soggetti attivi e operiamo ogni giorno, con impegno e professionalità, mettendo a disposizione risorse che consentono di mantenere il nostro ruolo, sia economico che sociale, a beneficio di imprese, famiglie e giovani. Sono convinto e orgoglioso di questo progetto, che va proprio in questa direzione, a sostegno del territorio".
Le postazioni attualmente attivate sono due e saranno disponibili due mattine a settimana a partire da gennaio 2022. Per tale data contattare il Cds al numero 0541-782964, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13.
Valmarecchia Futura sulla Marecchiese: obiettivo dimezzare i tempi di percorrenza
(Rimini) "Ora che l’Anas ha il controllo della strada e che per le prime idee servono sette mesi, si capisce perché quello sottoscritto a febbraio con la regia della Provincia era il ‘protocollo del nulla’". E' la reazione del comitato Valmarecchia Futura alla notizia diffusa oggi dal Corriere Romagna seconod cui la provincia ha ingaggiato l'architetto Edoardo Pregerper lavorare a un'idea che migliori la funzionalità, e la sicurezza, della via Marecchiese. Dovrà consegnarla entro l'estate del 2022, poi l'Anas lavorerà alla progettazione nel 2023 .
"Va a finire che per avere una viabilità migliore in Valmarecchia ci voleva il Covid. La cascata di milioni di euro in arrivo dal Pnrr è diventata il contenuto per immaginare una soluzione ai tanti problemi. Va bene, ma ci vorrebbe anche un po’ di misura negli annunci, perché nel conto ci vanno pure decenni di pregiudiziale emarginazione delle comunità e delle imprese che in tante ormai hanno abbandonato i territori". Commenta il Comitato che torna sull'accordo del nulla.
"In quel documento non c’erano idee, c’era scritto che i progetti di non si sa cosa sarebbero arrivati entro l’anno. Invece erano fuori gioco la Regione, l’Anas non era un interlocutore e invece di lì a poco sarebbe diventata ‘proprietaria’ della strada, il nostro invito ad affidare all’Arch. Preger un mandato immediato veniva bollato come indebita ingerenza, si continuava (e si continua) a porre l’accento maggiore sul collegamento fra l’Alta Valmarecchia e la E45. S’è perso un altro anno, questa la verità dei fatti".
Nulla contro il super eseprto ingaggiato dalla Provincia. "Accogliamo certamente con favore il coinvolgimento di un professionista del livello di Preger, a cui avevamo pensato da subito. Peraltro ascoltiamo solo da lui l’interesse ad un confronto anche coi cittadini e le imprese che compongono il Comitato Valmarecchia Futura. Siamo disponibili da subito", spiega il cocmitaot che annuncia a gennaio la diffusione degli esiti "di un sondaggio popolare sulla Marecchiese, durante un evento pubblico. Vi hanno partecipato un numero considerevole di persone e fotografa la realtà vera".
Secondo il Comitato all'architetto Preger non è stato affidato l'obiettivo più importante per chi vie e lavora lungo la strada: "imezzare i tempi di percorrenza della Marecchiese. È preoccupante che manchi questo fattore fondamentale. Temiamo molto che alla normale manutenzione annunciata, si aggiungano marginali interventi. Continua a mancare l’idea di cosa serva a far recuperare alla Valmarecchia decenni di boicottaggio".
Esportazioni, nel 2021 +20%
(Rimini) Nel periodo gennaio-settembre 2021, nell'area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, si registra un deciso incremento annuo dell'export, sostenuto dalla forte ripresa della domanda estera, come logica conseguenza del rafforzamento del commercio a livello mondiale, avvenuto soprattutto nel secondo trimestre dell'anno. Aumento che risulta superiore alla variazione regionale, ma minore di quella nazionale, e che ha il merito, grazie alla performance del forlivese, di compensare la perdita verificatasi nei primi nove mesi del 2020, rispetto a gennaio-settembre 2019. In crescita il valore esportato dei principali prodotti, così come le esportazioni verso i principali Paesi, eccezion fatta di quelle verso il Regno Unito, qui con differenze nelle due province.
"I dati confermano la forte crescita dell'export per le imprese dei nostri territori, con un valore che raggiunge livelli superiori di quelli dei primi tre trimestri del 2019. Un risultato importante, considerato che gli scambi commerciali con l'estero, non solo generano nuovo valore, ma sono anche una grande opportunità per promuovere l'apertura e l'attrattività dell'intero sistema territoriale – commenta Roberto Albonetti, Segretario Generale della Camera di commercio della Romagna –. L'export rappresenta, infatti, un fattore competitivo di portata strategica che, però, riguarda principalmente un numero limitato di imprese più strutturate, che sono anche quelle maggiormente in grado di cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri. È quindi necessario operare affinché alla crescita del valore dell'export, si accompagnino anche l'aumento delle imprese esportatrici e il rafforzamento delle filiere, a partire da quelle più innovative. Per questi motivi la Camera di Commercio della Romagna supporta le imprese (anche attraverso la rete del Sistema Camerale) ad approcciare i mercati esteri in modo competitivo, con azioni mirate che consentano di sfruttare al meglio anche le nuove tecnologie, e fornisce servizi informativi, formazione, risorse e semplificazione attraverso la digitalizzazione. Tra le attività realizzate nel corso del 2021, la Camera ha organizzato 10 seminari su temi di interesse a cui si aggiungono gli incontri e le attività di supporto e sostegno all'export per le PMI, con il coinvolgimento diretto degli imprenditori. Quest'anno la Camera ha erogato circa 197.000 euro attraverso il bando regionale per la preparazione delle PMI ai mercati internazionali e 120.000 euro di contributi alle imprese delle nostre province per la partecipazione a eventi fieristici. Anche i numeri dell'attività amministrativa testimoniano la vivacità degli scambi con l'estero nei nostri territori: gli uffici hanno risposto a oltre 100 quesiti diretti da parte delle imprese, e sono stati rilasciati quasi 28.000 certificati e documenti per l'esportazione".
Export delle imprese: aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini. Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono state pari a 4.894 milioni di euro, con un incremento del 19,2% rispetto ai primi nove mesi del 2020, superiore alla variazione regionale (+18,7%) ma inferiore al dato nazionale (+20,1%); positivo è il recupero della perdita verificatasi tra gennaio e settembre 2020 (-14,1% sullo stesso periodo dell'anno precedente), con un valore dell'export che raggiunge livelli superiori di quelli dei primi tre trimestri del 2019 (+2,4% la variazione gennaio-settembre 2021-2019).
In termini tendenziali, rallentano le esportazioni nel terzo trimestre (luglio-settembre 2021): +8,7% su luglio-settembre 2020, dopo il +47,4% registrato nel secondo trimestre (su aprile-giugno 2020); trend che, comunque, risulta superiore al risultato conseguito nei primi tre mesi dell'anno in corso (+7,8% su gennaio-marzo 2020).
Nei nove mesi complessivi del 2021 aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti: +17,1% i macchinari e gli apparecchi meccanici (21,0% del totale), +10,0% i prodotti tessili, dell'abbigliamento e delle calzature (14,1%), +19,7% i prodotti in metallo (10,7%), +25,8% i mezzi di trasporto (9,4%), di cui +24,3% le navi e imbarcazioni (8,2%), +6,0% i prodotti alimentari e le bevande (7,7%), +35,2% gli apparecchi elettrici (7,3%), +20,9% i prodotti dell'agricoltura (6,2%), +42,6% i mobili (6,0%) e +15,4% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,8%).
I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell'ordine, la Francia (13,5% del totale), la Germania (11,0%), gli Stati Uniti (9,4%), il Regno Unito (5,1%), la Polonia (4,4%) e la Spagna (4,4%); sono gli Stati Uniti a registrare la maggiore variazione annua (+42,6%), a cui segue la Polonia (+29,6%), la Francia (+26,9%), la Spagna (+17,4%) e la Germania (+15,3%), mentre risulta in diminuzione l'export verso il Regno Unito (-6,4%).
Positivo, infine, il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nei primi nove mesi dell'anno e pari a +2.582 milioni di euro, in crescita del 13,8% rispetto a quello del periodo gennaio-settembre del 2020.
Export delle imprese: focus provinciale Rimini. Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni in provincia di Rimini sono state pari a 1.947 milioni di euro, con un incremento del 19,9% rispetto ai primi nove mesi del 2020, superiore alla variazione regionale (+18,7%) ma inferiore, seppur lievemente, al dato nazionale (+20,1%); tale incremento, però, non recupera la perdita verificatasi tra gennaio e settembre 2020 (-18,8% sullo stesso periodo dell'anno precedente), con un valore dell'export che si attesta su livelli inferiori di quelli dei primi tre trimestri del 2019 (-2,6% la variazione gennaio-settembre 2021-2019).
In termini tendenziali, rallentano le esportazioni nel terzo trimestre (luglio-settembre 2021): +11,1% su luglio-settembre 2020, dopo il +53,0% registrato nel secondo trimestre (su aprile-giugno 2020); trend che, comunque, risulta superiore al risultato conseguito nei primi tre mesi dell'anno in corso (+4,1% su gennaio-marzo 2020).
Nei nove mesi complessivi del 2021 aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti: +23,3% i macchinari e gli apparecchi meccanici (28,6% del totale), +40,7% i mezzi di trasporto (11,6%), di cui +37,9% le navi e imbarcazioni (10,9%), +15,3% i prodotti alimentari e le bevande (9,0%), +8,5% i prodotti in metallo (6,9%), +59,8% gli apparecchi elettrici (6,2%) e +21,0% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,4%). L'eccezione è rappresentata dagli articoli di abbigliamento (14,4% dell'export), in calo del 2,5%.
I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell'ordine, gli Stati Uniti (14,0% del totale), la Francia (9,4%), la Germania (8,5%), il Regno Unito (6,2%), la Spagna (4,4%) e la Polonia (4,1%); sono gli Stati Uniti a registrare la maggiore variazione annua (+60,6%), a cui segue la Spagna (+33,7%), la Francia (+21,7%), la Polonia (+20,5%), il Regno Unito (+13,6%) e la Germania (+13,5%).
Positivo, infine, il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nei primi nove mesi dell'anno e pari a +1.105 milioni di euro, in crescita del 15,0% rispetto a quello del periodo gennaio-settembre del 2020.
21 dicembre
Sigismondo, premiate le associazioni | Marecchiese, arriva il super esperto | Riccione, 28 milioni in opere