Balneari, Croatti: sbagliato escludere il mef
(Rimini) “Per risolvere la questione delle concessioni balneari c’è bisogno di un metodo di lavoro diverso e aperto ai diversi soggetti interessati alla vertenza". Lo afferma il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti. "Si continua, invece, a seguire un percorso metodologicamente errato. Il soggetto istituzionale preposto a convocare un tavolo risolutivo che possa dare risposta alla vertenza, in vista delle prescrizioni contenute nella recente sentenza del Consiglio di Stato sia il Ministero dell’Economia e delle Finanze, quale responsabile della gestione delle aree demaniali".
Il tavolo di lavoro aperto presso il Ministero del Turismo "rischia di non giungere ad alcuna soluzione condivisa e risolutiva. Si continua a fare propaganda politica su un tema che merita definitiva soluzione dopo oltre 15 anni di rinvii e proroghe, che hanno creato solo incertezza ad un settore strategico per il Paese. Il tema è così complesso che meriterebbe di avere una larga partecipazione politica da estendere a tutte le forze di maggioranza, così come la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati interessati. Non può pertanto ridursi ad una discussione di una parte politica con alcune categorie imprenditoriali rappresentate dai soli attuali concessionari".
Croatti ritiene "che il tavolo di discussione, oltre a dover essere gestito dall’Autorità titolare delle aree demaniali, ossia il Mef, debba vedere la partecipazione di tutte le categorie imprenditoriali, titolari e non di concessioni, così come la categoria dei consumatori, le rappresentanze dei lavoratori, dei Comuni, delle Regioni, l’autorità della concorrenza e gli altri interessati. Si contesta pertanto il metodo di lavoro e l’assenza di tutte le parti coinvolte. Per questo invitiamo nuovamente il Ministro del turismo a coinvolgere il Ministero competente e ad aprire una discussione politica ampia per dare vita a un confronto serio e costruttivo per giungere a soluzioni concrete, immediate e definitive. Agire senza coinvolgere tutti gli attori in campo è l’anticamera di soluzioni monche e parziali”.
Teatro Galli, l'anno inizia nel segno di Jane Austin
(Rimini) Si alza il sipario sul secondo atto della stagione di prosa del Teatro Galli, che si apre il 14 gennaio con Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, per la prima volta rappresentato a teatro in Italia, con la compagnia guidata da Arturo Cirillo (fino al 16 gennaio).
La programmazione di gennaio prosegue con La vita davanti a sé, tratto dal romanzo francese di Romain Gary, diretto e interpretato da Silvio Orlando (dal 18 al 20 gennaio), mentre il teatro degli Atti ospita il 21 gennaio Michele Di Giacomo, che porta in scena un testo di Doug Wrigh, Io sono mia moglie, di ERT / Teatro Nazionale, una produzione originale di Broadway presentata da David Richenthal basata sulla storia vera di Charlotte Von Mahlsdorf, un travestito che sopravvive al nazismo per poi attraversare gli anni cupi del comunismo in Germania. Sabato 22 gennaio si torna al Teatro Galli con Misericordia di Emma Dante (22 e 23 gennaio), mentre chiude il mese di teatro Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, messo in scena da Antonio Latella, con Sonia Bergamasco e Virginio Marchioni (dal 28 al 30 gennaio). I biglietti sono in vendita on line al sito biglietteria.comune.rimini.it e al Teatro Galli negli orari di apertura della biglietteria.
I mini abbonamenti in vendita al botteghino dall'11 gennaio. Prosegue inoltre la vendita dei mini abbonamenti alla Stagione di Prosa e Danza, la nuova formula pensata per consentire agli spettatori di scegliere il proprio percorso teatrale o di condividere l'emozione di assistere ad uno dei tanti spettacoli in programma. La nuova formula infatti permette di acquistare al costo fisso di 70 euro un carnet di 4 biglietti a scelta per molti degli spettacoli in calendario al Teatro Galli da gennaio ad aprile 2022 scegliendo tra due percorsi (carnet A e B). Da martedì 11 gennaio i carnet, oggi già acquistabili on line dal sito del teatro, si potranno acquistare al botteghino del Teatro Galli, negli orari di apertura della biglietteria.
Da martedì 18 gennaio al via la prevendita per i titoli da febbraio ad aprile. Partirà invece martedì 18 gennaio (sia online sia alla biglietteria del Teatro Galli) la prevendita dei biglietti in calendario al Teatro Galli e al Teatro degli Atti da febbraio ad aprile. La direzione del Teatro ha deciso di posticipare di una settimana l'avvio della prevendita, inizialmente fissato per l'11 gennaio, per ragioni organizzative, anche legate alla necessità di recepire le nuove eventuali disposizioni del Governo in materia di prevenzione sanitaria.
5 gennaio
Si torna a scuola | Green pass e lavoro | Autovelox Settembrini: multe illegittime
Elezioni Riccione: il Pd ci crede. Sacchetti lancia la campagna elettorale
"Sarà una sfida difficile, impegnativa, che comporterà un grande lavoro di squadra, ma che tutti insieme possiamo vincere”. Il segretario provinciale del Pd, Filippo Sacchetti, e il segretario comunale Andrea Arcangeli commentano l’esito del sondaggio commissionato dal Partito democratico in vista delle elezioni amministrative. L’esito?
Secondo quanto riportato dall’Agenzia Dire, al primo turno il centrodestra è dato al 45%, il centrosinistra al 38%, i 5 Stelle all'11%, altri al 6%. In caso di ballottaggio centrodestra e centrosinistra sarebbero pari al 50%. Per quanto riguarda i partiti, il Pd è al 29%, la Lega al 15%, M5S all'11%, Fratelli d'Italia e Lista Tosi al 10%, Noi riccionesi al 5%, Forza Italia, Immagina Riccione e altre liste di sinistra al 4%.
Candidati. Nel centrodestra, secondo il sondaggio l'attuale assessore al Turismo Stefano Caldari è in cima nella graduatoria della notorietà con il 43%, seguono il capogruppo di Noi riccionesi Fabrizio Pullè, la vicesindaca Laura Galli e l'assessore alla Sicurezza e parlamentare della Lega Elena Raffaelli al 32%.
Nel centrosinistra il più noto è Daniele Angelini con il 34%, seguito dall'ex direttore generale dell'Ausl Romagna Marcello Tonini con il 30%, dall'ex assessore al Bilancio Ilia Varo con il 26% e dal giornalista Enea Abati con il 23%. Tonini risulta il candidato migliore con il 21%, seguono Angelini al 17%, Abati al 4%, e Varo al 3%.
Per il campione, 600 riccionesi intervistati tra il 10 e il 20 di dicembre, i problemi più urgenti sono viabilità al 23%, occupazione al 21%, sanità al 18%, sicurezza al 17%. Il 73% degli intervistati afferma che andrà "certamente" o "probabilmente" a votare.
Il Pd, quindi, intende puntare su un’ampia coalizione. Infatti, che “l'attuale sindaco non ha il consenso di oltre la metà dei riccionesi, la dice lunga sul suo gradimento”. Negli ultimi tempi, mettendosi all’ascolto delle voci della città, categorie economiche comprese, i vertici locali del partito pare abbiano generalmente raccolto insoddisfazione. “L’amministrazione uscente non si è dimostrata in grado di soddisfare quello che è il target e la qualità di vita che i riccionesi hanno conosciuto negli anni addietro e che rivogliono. Basti pensare all’abbandono in cui versa viale Ceccarini, all’assalto delle baby gang che ha condizionato la stagione turistica, alla mancanza di interventi strategici sulla viabilità. Riccione è ferma al palo. I segnali che arrivano dal sondaggio ci dicono che dopo le due amministrazioni Tosi possiamo presentare un progetto che risponda alle aspettative più alte dei riccionesi. Si può certamente fare di più e meglio e la sinistra se la può giocare”, spiega Sacchetti.
Il Pd, sempre secondo il sondaggio, non ha però recuperato i livelli di 10 anni fa in termini di popolarità. Cosa ha realmente da offrire ai riccionesi? “Abbiamo una cultura di governo che viene dal passato, conosciamo la città nei suoi elementi strutturali. E’ come se avessimo di fronte una casa bellissima che da qualche anno si sta deteriorando. Noi vogliamo creare una coalizione con l’ambizione di restituire alla città la capacità di essere all'avanguardia che la caratterizzava nei suoi anni migliori e che si traduce in qualità della vita, una coalizione che possa proporre un programma per la città e non contro qualcuno o qualcosa”.
Il Pd chiama quindi alle armi “le forze del centro sinistra, il civismo, gli imprenditori, i partiti e i movimenti (dal Partito Democratico a Coraggiosa, dal Movimento 5 Stelle a Riccione Civica, con lo sguardo volto con grande interesse anche a realtà presenti sul panorama cittadino da poco come quella di Riccione 2030) e tutti coloro che hanno l'ambizione di proiettare Riccione in un futuro nuovamente luminoso, uscendo anche dall'isolazionismo istituzionale che ha caratterizzato l'attuale amministrazione comunale”.
Riccione 2030, in particolare, è il gruppo che si è creato attorno a Fabio Ubaldi, un tempo nelle file del Pd. “Con Ubaldi abbiamo iniziato a sentirci. Il circolo di Riccione è gia al lavoro con l’obiettivo d’intensificare l’attività nelle prossime settimane. Stiamo e continueremo a costruire”.
Si è sempre detto che la questione del trc abbia fatto la differenza per mandare su Renata Tosi e detronizzare per la prima volta nella storia di Riccione la sinistra. Allora candidato sindaco del Pd era proprio Fabio Ubaldi. La questione avrà ancora un peso? “L’opera ormai è stata fatta. Ha condizionato il dibattito politico in passato ma non sarà lo stesso in futuro, e guardare al futuro è la volontà di tutti. Ci sta che Riccione possa sembrare una città più di destra. Noi puntiamo sul buon governo. Non guardiamo al fatto che ci possa essere un elettorato di destra o di sinistra, ma ai cittadini che si riconoscono in un progetto di buon governo e siamo certi che possa funzionare”.
Aggiornamento coronavirus: 919 positivi, tre decessi
(Rimini) Sono 919 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 431 pazienti di sesso maschile e 488 pazienti di sesso femminile; 266 asintomatici e 653 sintomatici. E nel dettaglio: 613 per sintomi; 85 per contact tracing; 1 test privato; 1 test per categoria; 2 test per ricovero; per 217 casi la pratica non è ancora conclusa. Si possono stimare in circa 245 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati tre decessi: due pazienti di sesso femminile (una di 90 anni di Rimini e una di 83 anni di San Clemente) e un paziente di sesso maschile di 82 anni di Montescudo-Monte Colombo.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 575.032 casi di positività, 8.773 in più rispetto a ieri, su un totale di 59.572 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,7% (ieri era stato del 25,7% a fronte di 31.140 tamponi).
Sono 135 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna (+4 rispetto a ieri); l'età media è di 62,5 anni. Sul totale, 97 (quindi il 71,8%) non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,6 anni), mentre 38 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,8 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.579 (+51 rispetto a ieri), età media 69,1 anni.
Rispetto agli 8.014 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +9,5% (-11,8% ieri), mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +3,3% e nelle terapie intensive un +3,1%, sempre rispetto a ieri.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 8.550.122 dosi; sul totale sono 3.617.614 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90%, mentre quelle con almeno una dose (3.698.935) sono arrivate al 92%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.457.843.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 4.883 sono asintomatici, individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 71 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 330 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 37,2 anni.
Sui 4.883 asintomatici, 252 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 20 con gli screening sierologici, 360 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 4.243 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.873 nuovi casi, seguita da Rimini (919), Ferrara (907) e Parma (813). Poi il Circondario imolese (809) e Ravenna (792). Quindi Modena (681), Reggio Emilia (592), Forlì (476) e Piacenza (464). Infine, Cesena con 447 nuovi casi.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 26.209 tamponi molecolari, per un totale di 7.372.234. A questi si aggiungono anche 33.363 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.814 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 449.993. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 110.758 (+6.934). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 109.044 (+6.879), il 98,4% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano venticinque decessi: due in provincia di Parma (2 uomini di 77 e 85 anni); tre in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 82 anni e 2 donne di 76 e 79 anni); cinque in provincia di Modena (quattro uomini, di cui uno di 61, uno di 70 e due di 71 anni e una donna di 97 anni), quattro in provincia di Bologna (2 uomini di 88 e 90 anni e 2 donne di 85 e 98 anni); cinque in provincia di Ferrara (4 uomini di 76, 77, 61 e 101 anni e 1 donna di 90 anni); uno in provincia di Ravenna (1 donna di 50 anni); due in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 77 e 89 anni) e tre in provincia di Rimini (2 donne di 83 e 90 e 1 uomo di 82 anni).
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.281.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 11 a Parma (+ 1); 15 a Reggio Emilia (+1); 12 a Modena (-3); 33 a Bologna (+2); 11 a Imola (+2); 19 a Ferrara (invariato); 13 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 15 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 33.031 a Piacenza (+464, di cui 88 sintomatici), 42.908 a Parma (+813, di cui 97 sintomatici), 65.766 a Reggio Emilia (+592, di cui 501 sintomatici), 91.090 a Modena (+681, di cui 254 sintomatici), 118.283 a Bologna (+1.873, di cui 805 sintomatici), 18.716 casi a Imola (+809, di cui 403 sintomatici), 36.692 a Ferrara (+907, di cui 60 sintomatici), 50.250 a Ravenna (+792, di cui 427 sintomatici), 27.482 a Forlì (+476, di cui 379 sintomatici), 31.277 a Cesena (+447, di cui 223 sintomatici) e 59.537 a Rimini (+919, di cui 653 sintomatici).
Riccione, 5 milioni del pnrr per l'ex mattatoio
(Rimini) Finanziata con cinque milioni di euro dal Pnrr, quindi dallo Stato, la riqualificazione dell'ex Mattatoio di viale Bergamo a Riccione. Con una nuova destinazione sociale finalizzata a ciò che diventerà il più grande centro della Provincia di Rimini, per il sostegno alle persone con disabilità, l'area dell'ex Mattatoio attualmente in disuso avrà strutture laboratori-lavoro e spazi all'aperto. Al centro dell'opera di riqualificazione urbana a destinazione sociale, c'è l'Istituto Musicale di Riccione e un grande auditorium.
"Il progetto dell'ex Mattatoio ha visto diverse fasi - spiega il vice sindaco e assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli - durante la progettazione siamo partiti dall'analisi dei bisogni del territorio, sono quindi scaturite una serie di priorità tra le quali le principali sono la valorizzazione della crescita culturale di esperienza di vita dei ragazzi, un'alternativa alla domiciliarità e una risposta a tutto tondo alla formazione al lavoro. Per l'amministrazione Tosi e per me come assessore ai Servizi alla Persona il vero sostegno alle attività per i ragazzi e alle loro famiglie è promuovere il loro benessere personale e sociale, con progetti concreti e realizzabili. Con l'ex Mattatoio vogliamo creare un luogo dove con la pratica e lo stare insieme si riducono i comportamenti potenzialmente a rischio dei giovani, si diano risposte alla disabilità attraverso l'aggregazione anche lavorativa mettendo a disposizione spazi pubblici anche all'aperto".
"Nel corso del 2021 si è acquisito il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione dell'intero compendio immobiliare - rileva l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -.; nel 2022 si procederà pertanto a dar corso alle successive fasi di progettazione, all'approvazione della fase esecutiva e alla gara d'appalto".
"L'ex Mattatoio diventerà un'eccellenza di Riccione. Abbiamo creduto nella necessità di dare una risposta alle famiglie e ai ragazzi e quindi abbiamo progettato qualcosa di davvero innovativo in Romagna e in tempo utile per ottenere il finanziamento Pnrr - conclude il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. A San Lorenzo, l'ex Mattatoio è un luogo lasciato a se stesso da oramai 16 anni, ma come amministrazione e io come sindaco abbiamo sempre pensato che la nostra comunità non deve più avere luoghi senza futuro. In questi anni abbiamo messo mano a quasi tutti i siti che necessitavano di una nuova visione, l'ex Fornace col nuovo Museo, il Teatro che diventa un gioiello di avanguardia, il restauro ed il risanamento conservativo della ex Colonia Reggiana, solo per fare degli esempi. Riccione in ogni quartiere, dal mare all'autostrada, su tutto il suo territorio quindi, merita una giusta riqualificazione. Ad esempio, oggi parliamo del quartiere di San Lorenzo che diventa protagonista non solo con l'ex Mattatoio, ma anche con la Casa della Salute. I quartieri diventeranno i nuclei attraverso i quali si ridisegnerà la città nel Pug. Dopo le scuole continuiamo ad investire sui giovani, crediamo che siano il vero futuro e la progettualità che arriva a concretizzarsi anche nel breve periodo non sono parole vuote. Abbiamo messo in preventivo un investimento importante, e la nostra scelta politica è stata premiata dal Pnrr".
Dal 2005 l'area dell'Ex Mattatoio è in completo disuso. Più di 6.600 metri quadri. Il nuovo progetto prende ispirazione dalla tipologia architettonica della corte. Essa viene interpretata disponendo sui quattro lati del lotto, i fabbricati principali dell'intervento: le residenze, i laboratori, gli uffici e l'istituto musicale. L'impatto urbanistico viene quindi ridotto frammentando la corte in quattro volumi autonomi collocati in maniera da rispondere ad esigenze puntuali:
I laboratori sono adiacenti a viale Bergamo e via Lombardia per garantire un presidio sui due fronti stradali principali per avere un rapporto diretto con l'esterno e per generare un filtro, una soglia, con quella che è la corte interna. L'istituto musicale, unico edificio che non ha un rapporto diretto con la strada, si colloca al centro della corte, perché centrale sarà il suo potere di aggregazione e attrazione del centro polifunzionale. Il verde abbraccia il progetto, integrandosi con esso. Gli alberi, i pini marittimi di viale Bergamo e viale Lombardia, vengono mantenuti, facendoli diventare cardine.
Spazio esterno come la piazza centrale identifica la struttura morfologica della corte. Considerato il forte valore sociale e culturale proprio con la presenza dell'Istituto Musica, gli spazi pubblici della corte hanno lo scopo di conferire un'identità e un significato simbolico di appartenenza a questo nuovo centro.
Saldi al via, Zanzini: inefficaci per tutelare le piccole imprese
(Rimini) "Per salvare il commercio al dettaglio non bastano le parole, ma serve rimettere il punto boa nella direzione giusta: serve coraggio da parte della politica nel dare forma alle nostre istanze, senza avere timore delle multinazionali o delle grandi piattaforme dell’e-commerce che ad oggi hanno messo in fuorigioco i piccoli negozi con pratiche che agiscono secondo logiche insostenibili per i commercianti di prossimità". Così Giammaria Zanzini, presidente di Federmoda Rimini, all'avvio dei saldi di fine stagione. "I saldi di fine stagione permettono di avere un po’ di liquidità per fare fronte ai numerosi impegni da pagare, dai dipendenti alle imposte, dai fornitori agli affitti, ma così come sono impostati oggi li ritengo inefficaci e senza particolari effetti positivi per i fatturati delle attività. Per questo come Federazione Moda Italia dobbiamo mettere in campo programmi concreti e come rappresentanti provinciali non staremo a guardare. Vogliamo portare all’attenzione regionale e poi sul piano nazionale alcuni progetti a tutela delle micro, piccole e medie imprese legate al nostro comparto, ovvero al commercio tessile, abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori".
Per Zanzini, "servono assolutamente una programmazione e una pianificazione commerciale delle nostre città a tutela dell’identità, della storia e del Made in Italy, ma ancora più urgente è mettere in campo un patto di filiera tra industria, negozi di prossimità, piattaforme dell’e-commerce, istituti di credito e Stato centrale. Un accordo che dovrà sviluppare anche una nuova normativa sui saldi: o si impone una data univoca sul territorio e sul web, che potrebbe essere il 28 febbraio per i saldi autunno/inverno e il 30 agosto per quelli primavera/estate, oppure si liberalizzano totalmente lasciando agli imprenditori la libertà di scelta. Oggi infatti per chi commercia on-line non esiste una regola e le storture di questo meccanismo vengono pagate dai negozianti al dettaglio. Si potrebbe cominciare con l’impedire ai grandi brand di mettere in sconto sui siti on-line per almeno 12 mesi la merce ordinata dai commercianti 7/8 mesi prima della consegna nell’attività attraverso clausole restrittive in copia commissione. Inoltre, se si vuole davvero salvare il commercio al dettaglio e tutto ciò che porta alle città, ai borghi e alle nostre comunità, occorre imporre la trasformazione di quei soggetti privati che operano sul web con la vendita di intere serie di prodotti con assortimento e non solo capi singoli o usati, in operatori commerciali professionisti con tutti gli adempimenti e gli obblighi di legge relativi, così fa far emergere un mercato dai numeri in crescita frutto di concorrenza sleale. Fondamentale, urgente e non più derogabile anche una normativa sugli Outlet, i Temporary store e gli spacci aziendali.
Per quanto riguarda il rapporto con lo Stato e le banche, serve una revisione o l’abolizione degli ISA e il credito d’imposta sulla merce del magazzino".
Ultimo punto, "ma ben più in alto nella classifica di importanza per la sopravvivenza del commercio al dettaglio nel settore moda, è smascherare definitivamente quello che da più parti viene considerato il segreto di Pulcinella nell’industria italiana del lusso: il Parallelo Grey Market, ovvero il business del parallelo multibrand. Questo canale di vendita, non solo non è combattuto nei fatti come ci si aspetterebbe, ma anzi viene gestito in maniera sempre più professionale alla ricerca del massimo profitto sul mercato asiatico, ponendo di fatto una pietra tombale sul retail nazionale".
Santarcangelo, il pnrr porta 5 milioni
(Rimini) È notizia dei giorni scorsi l’assegnazione a Santarcangelo di 5 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza per due progetti di rigenerazione urbana: l’ampliamento del centro sportivo con una struttura polifunzionale (3,6 milioni) e la ristrutturazione del Museo etnografico (1,4 milioni). L’attribuzione di questi fondi da parte dei Ministeri dell’Interno, dell’Economia e delle Infrastrutture è frutto di un lavoro che parte da lontano, con bandi diversi e precedenti rispetto al Pnrr. Lo dimostrano, ad esempio, le risorse incamerate per la riqualificazione degli edifici scolastici, ottenute grazie alla programmazione attuata dall’ente, all’individuazione di una figura dedicata e all’impegno collegiale e intersettoriale degli uffici.
Isolamento e quarantene, il comune porta spesa e farmaci a domicilio
(Rimini) Il Comune di Rimini si mette al fianco delle famiglie che si trovano in momentanea difficoltà a causa della nuova ondata di contagi da Covid 19. Lo sportello dei servizi sociali del Comune infatti mette a disposizione un canale telefonico attraverso cui le famiglie che vivono situazioni di maggiore in difficoltà o i cittadini che si ritrovano soli, possono chiedere un supporto per quelle attività quotidiane, come fare la spesa o andare in farmacia, che oggi sono loro impedite perché contagiati dal virus o perché in quarantena o isolamento a seguito di contatti con persone risultate positive. Una situazione che oggi interessa centinaia di riminesi e che può diventare un problema nel caso dei contesti famigliari economicamente e socialmente più fragili.
“Stiamo affrontando una situazione inedita e anomala, con un numero di contagi mai visti prima – commenta l’assessore al Sociale Kristian Gianfreda - grazie all’efficacia dei vaccini, a questa crescita di contagi non ha fatto seguito un’impennata di ricoveri, e nella maggioranza dei casi la positività al virus si risolve con una degenza tra le mura domestiche. Con le festività di Natale e le tante occasioni di incontro, i contagi però si sono allargati a macchia d’olio, spesso bloccando a casa intere famiglie. E se in molti casi si può comunque fare affidamento su un parente, un amico, un conoscente a cui chiedere un aiuto, ci sono tante situazioni in cui non c’è una rete famigliare o relazionale a cui aggrapparsi. In questi giorni ho ricevuto diverse chiamate, in particolare da alcune famiglie dove sono presenti persone con disabilità o in particolari situazioni di fragilità economica e sociale, che vivono pesanti difficoltà a causa dell’isolamento domiciliare.
Per venire incontro alle famiglie più esposte e che in questa fase hanno oggettivi problemi a far fronte bisogni basilari, abbiamo deciso di mettere a disposizione il numero del nostro sportello sociale, 0541-700.400, al quale rivolgersi per chiedere un aiuto. La richiesta sarà presa in carico e valutata dai nostri operatori, che si avvarranno del supporto delle associazioni di volontariato attive sul territorio per recapitare spesa e medicinali a casa. Lo sportello diventerà quindi una sorta di hub per offrire un servizio ulteriore, che va ad aggiungersi al grande lavoro che le realtà del terzo settore stanno continuando a fare in questi mesi e che permette di consolidare quella rete di aiuto e solidarietà capace di garantire un supporto morale oltre ad un aiuto concreto a chi, in questo periodo così complesso e incerto, vive le maggiori difficoltà”. Il numero dello sportello sociale 0541-700.400 è operativo dal lunedì al venerdì, negli orari di ufficio.
Abusi edilizi: 200 violazioni contestate nel 2020
(Rimini) Dopo il lieve rallentamento registrato nel 2020 conseguente al lockdown e alla gestione delle problematiche legate all’emergenza pandemica, nell’anno appena trascorso è ripresa a pieno regime l’attività di controllo e contrasto all’abusivismo edilizio condotta dall'Ufficio Edilizia e Ambiente della Polizia Locale. Il 2021 si è chiuso con oltre 1.800 accertamenti che hanno portato a 200 comunicazioni di reato, frutto del lavoro che la polizia locale porta avanti insieme agli uffici tecnici, e che si concentra in particolare sulla verifica delle situazioni di abuso rispetto al mancato rispetto delle normative antisismiche.
“Si tratta di un’attività ormai collaudata e che ci consegna risultati importanti sul fronte del contrasto alle situazioni di abuso e di illegalità, che interferiscono con la sicurezza delle strutture - è il commento dell’Amministrazione Comunale – La collaborazione rodata tra gli uffici e la velocizzazione delle procedure di controllo e di regolarizzazione degli eventuali abusi accertati, diventano ancor più determinanti in questa fase e nei mesi a venire, in considerazione della ripresa del settore edile e del crescente numero di cantieri”.
I numeri nel dettaglio: 1.819 gli accertamenti svolti per i controlli dei cantieri di immobili e l'espletamento di indagini di Polizia Giudiziaria, in crescita rispetto al 2020 (1.657, +162); 1.126 gli atti di polizia giudiziaria redatti per il completamento delle notizie di reato e delle indagini di polizia giudiziaria (nel 2020 erano 1.003); 200 le comunicazioni di notizie di reato redatte a seguito degli accertamenti svolti, 38 in più rispetto all’anno passato (162); 122 è il totale delle violazioni contestate (109 nel 2020), di cui 88 per il mancato rispetto delle normative sismiche (+18) e 34 per mancanza del collaudo statico (-5); 7 le violazioni contestate per false dichiarazioni, confermando il dato del 2020; 10 le violazioni contestate per il mancato rispetto delle normative paesaggistiche, in netto calo rispetto allo scorso anno quando furono 27; 76 le deleghe di indagine svolte a seguito di disposizioni della Procura della Repubblica (contro le 58 dello scorso anno); 2 sequestri penali e 1 sequestro amministrativo di carattere ambientale, dato in calo rispetto al 2020 quando furono complessivamente 8 (4 e 4); 6 cantieri sottoposti a sequestro giudiziario e 2 cantieri edili controllati regolari. Importante anche l’attività sul fronte ambientale: 194 i sopralluoghi che hanno portato a contestare 55 violazioni, 30 in più del 2020.