Covid, impennata dei casi, più di n terzo è omicron
(Rimini) Nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio tra i residenti sul territorio romagnolo, si sono registrate 19.980 positività (25%) su un totale di 78.314 tamponi (molecolari e antigenici). Si registra un deciso aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+13766). In totale sono ricoverati 366 pazienti, di cui 27 in terapia intensiva. Il 36 per cento dei campioni sequenziati appartiene alla variante omicron.
Nella provincia di Rimini si sono registrati 6.954 i nuovi posotivi tracciati la scorsa settimana tra i residenti (7.237 in totale le positività diagnosticate sul territorio riminese), dieci i nuovi foclai tra ospedali e case di cura, 45 nel complesso le classi in quarantena. Sono 1.969 i nuov casi ogni 100mila abitanti nel distretto di Rimini, 1.932 in quello di Riccione.
“I dati della settimana presa a riferimento evidenziano una situazione fortemente impegnativa dal punto di vista della corsa del contagio- commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna. Su tutto il territorio romagnolo si registra una impennata di nuove positività riconducibili all’aumentata diffusione della variante Omicron che sta mettendo sotto pressione i servizi di tracciamento e testing. Fortunatamente, nelle persone vaccinate, questa nuova variante pare ad oggi, provocare solamente una sintomatologia lieve, mentre il rischio di contrarre la malattia in forme gravi resta lo stesso per le persone non vaccinate. Per questo rivolgiamo ancora un appello ai cittadini. Questo alto numero di casi si riflette inevitabilmente anche sul versante ospedaliero con un conseguente aumento dell’occupazione dei posti letto covid dedicati. E sebbene la situazione ospedaliera non sia paragonabile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, grazie all’ effetto della vaccinazioni come evidenzia peraltro il monitoraggio regionale, con questi numeri in crescita, anche i ricoveri sono destinati purtroppo ad aumentare. In questa situazione, per arginare la circolazione del virus, non posso che ribadire ancora una volta quanto sia indispensabile vaccinarsi con la terza dose. Al contempo occorre accelerare la vaccinazione dei nostri ragazzi che devono poter vivere e rientrare a scuola in sicurezza, dopo le vacanza di Natale. Si raccomanda infine, ancora una volta di rispettare con il massimo scrupolo le regole anticontagio. E' importante per noi stessi e per aiutare tutti gli operatori sanitari che continuano a lavorare senza sosta”.
Coronavirus: oltre 2mila contagi oggi a Rimini
(Rimini) Sono 2199 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 1120 pazienti di sesso maschile e 1079 pazienti di sesso femminile; 920 asintomatici e 1279 sintomatici. E nel dettaglio: 1214 per sintomi; 108 per contact tracing; 1 test privato; 110 test per categoria; 5 test per ricovero; per 761 casi la pratica non è ancora conclusa. Si possono stimare in circa 276 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 588.695 casi di positività, 13.671 in più rispetto a ieri, su un totale di 62.550 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 21,8%.
Sono 141 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna (+6 rispetto a ieri); l'età media è di 62,2 anni. Sul totale, 103 (quindi il 73%) non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,2 anni), mentre 38 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67,1 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.622 (+43 rispetto a ieri), età media 69,1 anni.
Rispetto agli 8.773 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +55,8% (+9,8% ieri). Più contenuta quella dei ricoverati nei reparti Covid, +2,7%, e nelle terapie intensive, +4,4%, sempre rispetto a ieri.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.609.462 dosi; sul totale sono 3.621.527 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90,1%, mentre quelle con almeno una dose (3.702.755) sono arrivate al 92,1%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.504.057.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 7.585 sono asintomatici, individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 53 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 293 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 38,1 anni.
Sui 7.585 asintomatici, 334 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 34 con gli screening sierologici, 392 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 tramite i test pre-ricovero. Per 6.818 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 2.256 nuovi casi, seguita da Rimini (2.199), Parma (1.735) e Ravenna (1.682). Poi Modena (1.249) e Cesena (1.237). Quindi Ferrara (881), Reggio Emilia (814), Forlì (653) e il Circondario Imolese (637). Infine, Piacenza con 328 nuovi casi.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 30.179 tamponi molecolari, per un totale di 7.402.413. A questi si aggiungono anche 32.371 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.585 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 452.578. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 121.821 (+11.071). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 120.058 (+11.022), il 98,5% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano quindici decessi: due in provincia di Parma (1 donna di 73 anni e 1 uomo di 87); uno in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 69 anni); tre in provincia di Modena (tre uomini, di cui uno di 89 e due di 90 anni), tre in provincia di Bologna (3 uomini di 79, 85 e 95 anni); tre in provincia di Ferrara (1 donna di 59 anni e due uomini di 71 e 75 anni); due in provincia di Ravenna (2 uomini di 45 e 78 anni). Un decesso infine riguarda una persona residente fuori regione: un uomo di 88 anni, la cui morte è stata registrata dall'Asl di Bologna. In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.296.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 10 a Parma (-1); 17 a Reggio Emilia (+2); 13 a Modena (+1); 36 a Bologna (+3); 9 a Imola (-2); 20 a Ferrara (+1); 14 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 15 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 33.359 a Piacenza (+328, di cui 49 sintomatici), 44.641 a Parma (+1.735, di cui 255 sintomatici), 66.580 a Reggio Emilia (+814, di cui 642 sintomatici), 92.339 a Modena (+1.249, di cui 584 sintomatici), 120.534 a Bologna (+2.256, di cui 925 sintomatici), 19.353 casi a Imola (+637, di cui 251 sintomatici), 37.573 a Ferrara (+881, di cui 28 sintomatici), 51.932 a Ravenna (+1.682, di cui 808 sintomatici), 28.135 a Forlì (+653, di cui 512 sintomatici), 32.513 a Cesena (+1.237, di cui 753 sintomatici) e 61.736 a Rimini (+2.199, di cui 1.279 sintomatici).
Sanificazioni e manutenzioni: si lavora per riaprire le scuole il 7 gennaio
(Rimini) La data di riferimento per la ripresa delle attività scolastiche attualmente non cambia, e rimane quella prevista dal calendario scolastico presentato ad inizio anno scolastico, venerdì 7 settembre. La decisione – che riguarda le scuole di ogni ordine e grado - dipende, è bene ricordare, dai livelli amministrativi superiori a quello locale, ovvero il Governo e le Regioni, da cui non ci è arrivata comunicazione di eventuali altre date, confermando dunque quella già prevista. A questa il Comune di Rimini si sta adeguando, tenendo un monitoraggio quotidiano dello stato di salute del personale addetto alle proprie scuole di infanzia e nidi, e approfittando del periodo di interruzione delle attività didattiche per svolgere interventi a favore della salubrità degli spazi scolastici e piccoli e medi lavori di manutenzione.
Altavelocità: per Giovannini strategica linea Bologna-Taranto
(Rimini) Con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la Legge di Bilancio 2022, unitamente al "documento strategico sulla mobilità ferroviaria" presentato a fine anno dal Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini al Parlamento e la predisposizione degli studi di fattibilità di RFI, si fanno sempre più concreti e prossimi i progetti di potenziamento della linea ferroviaria Rimini-Ravenna e l'introduzione della linea ad alta velocità Bologna-Taranto, riguardante la dorsale adriatica e dunque il territorio riminese.
"Nella mappa di investimenti tracciata dal Governo italiano e dalla società guidata da Vera Fiorani, con i nuovi studi di fattibilità sui progetti ferroviari che riguarderanno il nostro Paese nei prossimi 5 anni, si evince un quadro molto positivo per il futuro del sistema di collegamento e di trasporto su ferro di Rimini, una città che ha tutte le carte in regola per essere al centro di un nuovo modo di spostarsi in maniera veloce, comoda e sostenibile lungo lo Stivale grazie a servizi di trasporto ferroviario veloci e sostenibili ".
E' questo il commento dell'Assessora alla Mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni, che guarda con ottimismo alla notizia del nuovo piano di investimenti dei Parlamento, su cui RFI sta lavorando per renderne possibile l'avvio.
"Tra le 52 opere su cui Roma sta portando avanti gli studi di fattibilità ci sono due opere strategiche per ridisegnare il volto del nostro territorio: da una parte la velocizzazione della linea Rimini-Ravenna, sulla quale è già stato sottoscritto un Protocollo d'Intesa tra Regione, Governo e Ferrovie e su cui come Comune, in sinergia con gli altri soggetti coinvolti, siamo già al lavoro, e dall'altra parte, l'alta velocità Bologna-Taranto, una svolta nella rete dei collegamenti veloci del nostro Paese – continua l'Assessora -. Parliamo di due interventi di grande rilevanza per il benessere e la competitività del nostro territorio su tanti fronti, dall'economia alla sostenibilità, e che saranno dunque decisivi per la Rimini del domani".
Per quanto riguarda il primo, la Regione Emilia Romagna e RFI hanno già avviato un tavolo di lavoro anche con i Comuni interessati dal tracciato per lo studio degli interventi di potenziamento della rete e soppressione dei passaggi a livello che porteranno a un netto miglioramento della linea ferroviaria sia in termini di sicurezza che di rapidità, a beneficio non solo dei passeggeri, ma di tutta la cittadinanza. L'obiettivo è avere un treno ogni 30 minuti tra Ravenna e la nostra città, il che andrà a vantaggio di tutti: pendolari, studenti, cittadini, turisti, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei singoli e, a cascata, anche sulla viabilità del nostro territorio.
"Ricordo che come Amministrazione comunale abbiamo destinato 500 mila euro per la progettazione degli interventi sulla mobilità e la sosta necessari ad accompagnare questi investimenti e portare avanti il ridisegno del sistema di mobilità e sosta di Rimini nord. Un progetto cruciale nella nostra agenda, che andrà a integrarsi con l'importante programma di riqualificazione urbana e viaria già in fase avanzata nel quadrante nord della città, nonché con la nuova linea ferroviaria Rimini-Ravenna, in un'ottica di maggiore permeabilità ciclo-pedonale tra il mondo ferroviario e la zona mare e di valorizzazione del lungomar".
Nel documento presentato dal Ministro Giovannini "è stata poi inserita l'alta velocità Bologna-Taranto, che punta a velocizzare il corridoio adriatico, con enormi benefici, anche in questo caso, sul fronte del turismo, della logistica e delle opportunità imprenditoriali. Il corridoio tirrenico da un lato, il corridoio adriatico dall'altro: è questa la direzione giusta per rendere la nostra città sempre più facile da raggiungere e in dialogo con il resto del Paese, nel segno della sostenibilità e delle tecnologie più avanzate. Due opere decisive per il futuro di Rimini e il post pandemia"
Balneari, Croatti: sbagliato escludere il mef
(Rimini) “Per risolvere la questione delle concessioni balneari c’è bisogno di un metodo di lavoro diverso e aperto ai diversi soggetti interessati alla vertenza". Lo afferma il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti. "Si continua, invece, a seguire un percorso metodologicamente errato. Il soggetto istituzionale preposto a convocare un tavolo risolutivo che possa dare risposta alla vertenza, in vista delle prescrizioni contenute nella recente sentenza del Consiglio di Stato sia il Ministero dell’Economia e delle Finanze, quale responsabile della gestione delle aree demaniali".
Il tavolo di lavoro aperto presso il Ministero del Turismo "rischia di non giungere ad alcuna soluzione condivisa e risolutiva. Si continua a fare propaganda politica su un tema che merita definitiva soluzione dopo oltre 15 anni di rinvii e proroghe, che hanno creato solo incertezza ad un settore strategico per il Paese. Il tema è così complesso che meriterebbe di avere una larga partecipazione politica da estendere a tutte le forze di maggioranza, così come la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati interessati. Non può pertanto ridursi ad una discussione di una parte politica con alcune categorie imprenditoriali rappresentate dai soli attuali concessionari".
Croatti ritiene "che il tavolo di discussione, oltre a dover essere gestito dall’Autorità titolare delle aree demaniali, ossia il Mef, debba vedere la partecipazione di tutte le categorie imprenditoriali, titolari e non di concessioni, così come la categoria dei consumatori, le rappresentanze dei lavoratori, dei Comuni, delle Regioni, l’autorità della concorrenza e gli altri interessati. Si contesta pertanto il metodo di lavoro e l’assenza di tutte le parti coinvolte. Per questo invitiamo nuovamente il Ministro del turismo a coinvolgere il Ministero competente e ad aprire una discussione politica ampia per dare vita a un confronto serio e costruttivo per giungere a soluzioni concrete, immediate e definitive. Agire senza coinvolgere tutti gli attori in campo è l’anticamera di soluzioni monche e parziali”.
Teatro Galli, l'anno inizia nel segno di Jane Austin
(Rimini) Si alza il sipario sul secondo atto della stagione di prosa del Teatro Galli, che si apre il 14 gennaio con Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, per la prima volta rappresentato a teatro in Italia, con la compagnia guidata da Arturo Cirillo (fino al 16 gennaio).
La programmazione di gennaio prosegue con La vita davanti a sé, tratto dal romanzo francese di Romain Gary, diretto e interpretato da Silvio Orlando (dal 18 al 20 gennaio), mentre il teatro degli Atti ospita il 21 gennaio Michele Di Giacomo, che porta in scena un testo di Doug Wrigh, Io sono mia moglie, di ERT / Teatro Nazionale, una produzione originale di Broadway presentata da David Richenthal basata sulla storia vera di Charlotte Von Mahlsdorf, un travestito che sopravvive al nazismo per poi attraversare gli anni cupi del comunismo in Germania. Sabato 22 gennaio si torna al Teatro Galli con Misericordia di Emma Dante (22 e 23 gennaio), mentre chiude il mese di teatro Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, messo in scena da Antonio Latella, con Sonia Bergamasco e Virginio Marchioni (dal 28 al 30 gennaio). I biglietti sono in vendita on line al sito biglietteria.comune.rimini.it e al Teatro Galli negli orari di apertura della biglietteria.
I mini abbonamenti in vendita al botteghino dall'11 gennaio. Prosegue inoltre la vendita dei mini abbonamenti alla Stagione di Prosa e Danza, la nuova formula pensata per consentire agli spettatori di scegliere il proprio percorso teatrale o di condividere l'emozione di assistere ad uno dei tanti spettacoli in programma. La nuova formula infatti permette di acquistare al costo fisso di 70 euro un carnet di 4 biglietti a scelta per molti degli spettacoli in calendario al Teatro Galli da gennaio ad aprile 2022 scegliendo tra due percorsi (carnet A e B). Da martedì 11 gennaio i carnet, oggi già acquistabili on line dal sito del teatro, si potranno acquistare al botteghino del Teatro Galli, negli orari di apertura della biglietteria.
Da martedì 18 gennaio al via la prevendita per i titoli da febbraio ad aprile. Partirà invece martedì 18 gennaio (sia online sia alla biglietteria del Teatro Galli) la prevendita dei biglietti in calendario al Teatro Galli e al Teatro degli Atti da febbraio ad aprile. La direzione del Teatro ha deciso di posticipare di una settimana l'avvio della prevendita, inizialmente fissato per l'11 gennaio, per ragioni organizzative, anche legate alla necessità di recepire le nuove eventuali disposizioni del Governo in materia di prevenzione sanitaria.
5 gennaio
Si torna a scuola | Green pass e lavoro | Autovelox Settembrini: multe illegittime
Elezioni Riccione: il Pd ci crede. Sacchetti lancia la campagna elettorale
"Sarà una sfida difficile, impegnativa, che comporterà un grande lavoro di squadra, ma che tutti insieme possiamo vincere”. Il segretario provinciale del Pd, Filippo Sacchetti, e il segretario comunale Andrea Arcangeli commentano l’esito del sondaggio commissionato dal Partito democratico in vista delle elezioni amministrative. L’esito?
Secondo quanto riportato dall’Agenzia Dire, al primo turno il centrodestra è dato al 45%, il centrosinistra al 38%, i 5 Stelle all'11%, altri al 6%. In caso di ballottaggio centrodestra e centrosinistra sarebbero pari al 50%. Per quanto riguarda i partiti, il Pd è al 29%, la Lega al 15%, M5S all'11%, Fratelli d'Italia e Lista Tosi al 10%, Noi riccionesi al 5%, Forza Italia, Immagina Riccione e altre liste di sinistra al 4%.
Candidati. Nel centrodestra, secondo il sondaggio l'attuale assessore al Turismo Stefano Caldari è in cima nella graduatoria della notorietà con il 43%, seguono il capogruppo di Noi riccionesi Fabrizio Pullè, la vicesindaca Laura Galli e l'assessore alla Sicurezza e parlamentare della Lega Elena Raffaelli al 32%.
Nel centrosinistra il più noto è Daniele Angelini con il 34%, seguito dall'ex direttore generale dell'Ausl Romagna Marcello Tonini con il 30%, dall'ex assessore al Bilancio Ilia Varo con il 26% e dal giornalista Enea Abati con il 23%. Tonini risulta il candidato migliore con il 21%, seguono Angelini al 17%, Abati al 4%, e Varo al 3%.
Per il campione, 600 riccionesi intervistati tra il 10 e il 20 di dicembre, i problemi più urgenti sono viabilità al 23%, occupazione al 21%, sanità al 18%, sicurezza al 17%. Il 73% degli intervistati afferma che andrà "certamente" o "probabilmente" a votare.
Il Pd, quindi, intende puntare su un’ampia coalizione. Infatti, che “l'attuale sindaco non ha il consenso di oltre la metà dei riccionesi, la dice lunga sul suo gradimento”. Negli ultimi tempi, mettendosi all’ascolto delle voci della città, categorie economiche comprese, i vertici locali del partito pare abbiano generalmente raccolto insoddisfazione. “L’amministrazione uscente non si è dimostrata in grado di soddisfare quello che è il target e la qualità di vita che i riccionesi hanno conosciuto negli anni addietro e che rivogliono. Basti pensare all’abbandono in cui versa viale Ceccarini, all’assalto delle baby gang che ha condizionato la stagione turistica, alla mancanza di interventi strategici sulla viabilità. Riccione è ferma al palo. I segnali che arrivano dal sondaggio ci dicono che dopo le due amministrazioni Tosi possiamo presentare un progetto che risponda alle aspettative più alte dei riccionesi. Si può certamente fare di più e meglio e la sinistra se la può giocare”, spiega Sacchetti.
Il Pd, sempre secondo il sondaggio, non ha però recuperato i livelli di 10 anni fa in termini di popolarità. Cosa ha realmente da offrire ai riccionesi? “Abbiamo una cultura di governo che viene dal passato, conosciamo la città nei suoi elementi strutturali. E’ come se avessimo di fronte una casa bellissima che da qualche anno si sta deteriorando. Noi vogliamo creare una coalizione con l’ambizione di restituire alla città la capacità di essere all'avanguardia che la caratterizzava nei suoi anni migliori e che si traduce in qualità della vita, una coalizione che possa proporre un programma per la città e non contro qualcuno o qualcosa”.
Il Pd chiama quindi alle armi “le forze del centro sinistra, il civismo, gli imprenditori, i partiti e i movimenti (dal Partito Democratico a Coraggiosa, dal Movimento 5 Stelle a Riccione Civica, con lo sguardo volto con grande interesse anche a realtà presenti sul panorama cittadino da poco come quella di Riccione 2030) e tutti coloro che hanno l'ambizione di proiettare Riccione in un futuro nuovamente luminoso, uscendo anche dall'isolazionismo istituzionale che ha caratterizzato l'attuale amministrazione comunale”.
Riccione 2030, in particolare, è il gruppo che si è creato attorno a Fabio Ubaldi, un tempo nelle file del Pd. “Con Ubaldi abbiamo iniziato a sentirci. Il circolo di Riccione è gia al lavoro con l’obiettivo d’intensificare l’attività nelle prossime settimane. Stiamo e continueremo a costruire”.
Si è sempre detto che la questione del trc abbia fatto la differenza per mandare su Renata Tosi e detronizzare per la prima volta nella storia di Riccione la sinistra. Allora candidato sindaco del Pd era proprio Fabio Ubaldi. La questione avrà ancora un peso? “L’opera ormai è stata fatta. Ha condizionato il dibattito politico in passato ma non sarà lo stesso in futuro, e guardare al futuro è la volontà di tutti. Ci sta che Riccione possa sembrare una città più di destra. Noi puntiamo sul buon governo. Non guardiamo al fatto che ci possa essere un elettorato di destra o di sinistra, ma ai cittadini che si riconoscono in un progetto di buon governo e siamo certi che possa funzionare”.
Aggiornamento coronavirus: 919 positivi, tre decessi
(Rimini) Sono 919 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 431 pazienti di sesso maschile e 488 pazienti di sesso femminile; 266 asintomatici e 653 sintomatici. E nel dettaglio: 613 per sintomi; 85 per contact tracing; 1 test privato; 1 test per categoria; 2 test per ricovero; per 217 casi la pratica non è ancora conclusa. Si possono stimare in circa 245 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati tre decessi: due pazienti di sesso femminile (una di 90 anni di Rimini e una di 83 anni di San Clemente) e un paziente di sesso maschile di 82 anni di Montescudo-Monte Colombo.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 575.032 casi di positività, 8.773 in più rispetto a ieri, su un totale di 59.572 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,7% (ieri era stato del 25,7% a fronte di 31.140 tamponi).
Sono 135 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna (+4 rispetto a ieri); l'età media è di 62,5 anni. Sul totale, 97 (quindi il 71,8%) non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,6 anni), mentre 38 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,8 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.579 (+51 rispetto a ieri), età media 69,1 anni.
Rispetto agli 8.014 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +9,5% (-11,8% ieri), mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +3,3% e nelle terapie intensive un +3,1%, sempre rispetto a ieri.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 8.550.122 dosi; sul totale sono 3.617.614 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90%, mentre quelle con almeno una dose (3.698.935) sono arrivate al 92%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.457.843.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 4.883 sono asintomatici, individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 71 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 330 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 37,2 anni.
Sui 4.883 asintomatici, 252 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 20 con gli screening sierologici, 360 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 4.243 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.873 nuovi casi, seguita da Rimini (919), Ferrara (907) e Parma (813). Poi il Circondario imolese (809) e Ravenna (792). Quindi Modena (681), Reggio Emilia (592), Forlì (476) e Piacenza (464). Infine, Cesena con 447 nuovi casi.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 26.209 tamponi molecolari, per un totale di 7.372.234. A questi si aggiungono anche 33.363 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.814 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 449.993. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 110.758 (+6.934). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 109.044 (+6.879), il 98,4% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano venticinque decessi: due in provincia di Parma (2 uomini di 77 e 85 anni); tre in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 82 anni e 2 donne di 76 e 79 anni); cinque in provincia di Modena (quattro uomini, di cui uno di 61, uno di 70 e due di 71 anni e una donna di 97 anni), quattro in provincia di Bologna (2 uomini di 88 e 90 anni e 2 donne di 85 e 98 anni); cinque in provincia di Ferrara (4 uomini di 76, 77, 61 e 101 anni e 1 donna di 90 anni); uno in provincia di Ravenna (1 donna di 50 anni); due in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 77 e 89 anni) e tre in provincia di Rimini (2 donne di 83 e 90 e 1 uomo di 82 anni).
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.281.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 11 a Parma (+ 1); 15 a Reggio Emilia (+1); 12 a Modena (-3); 33 a Bologna (+2); 11 a Imola (+2); 19 a Ferrara (invariato); 13 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 15 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 33.031 a Piacenza (+464, di cui 88 sintomatici), 42.908 a Parma (+813, di cui 97 sintomatici), 65.766 a Reggio Emilia (+592, di cui 501 sintomatici), 91.090 a Modena (+681, di cui 254 sintomatici), 118.283 a Bologna (+1.873, di cui 805 sintomatici), 18.716 casi a Imola (+809, di cui 403 sintomatici), 36.692 a Ferrara (+907, di cui 60 sintomatici), 50.250 a Ravenna (+792, di cui 427 sintomatici), 27.482 a Forlì (+476, di cui 379 sintomatici), 31.277 a Cesena (+447, di cui 223 sintomatici) e 59.537 a Rimini (+919, di cui 653 sintomatici).
Riccione, 5 milioni del pnrr per l'ex mattatoio
(Rimini) Finanziata con cinque milioni di euro dal Pnrr, quindi dallo Stato, la riqualificazione dell'ex Mattatoio di viale Bergamo a Riccione. Con una nuova destinazione sociale finalizzata a ciò che diventerà il più grande centro della Provincia di Rimini, per il sostegno alle persone con disabilità, l'area dell'ex Mattatoio attualmente in disuso avrà strutture laboratori-lavoro e spazi all'aperto. Al centro dell'opera di riqualificazione urbana a destinazione sociale, c'è l'Istituto Musicale di Riccione e un grande auditorium.
"Il progetto dell'ex Mattatoio ha visto diverse fasi - spiega il vice sindaco e assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli - durante la progettazione siamo partiti dall'analisi dei bisogni del territorio, sono quindi scaturite una serie di priorità tra le quali le principali sono la valorizzazione della crescita culturale di esperienza di vita dei ragazzi, un'alternativa alla domiciliarità e una risposta a tutto tondo alla formazione al lavoro. Per l'amministrazione Tosi e per me come assessore ai Servizi alla Persona il vero sostegno alle attività per i ragazzi e alle loro famiglie è promuovere il loro benessere personale e sociale, con progetti concreti e realizzabili. Con l'ex Mattatoio vogliamo creare un luogo dove con la pratica e lo stare insieme si riducono i comportamenti potenzialmente a rischio dei giovani, si diano risposte alla disabilità attraverso l'aggregazione anche lavorativa mettendo a disposizione spazi pubblici anche all'aperto".
"Nel corso del 2021 si è acquisito il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione dell'intero compendio immobiliare - rileva l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -.; nel 2022 si procederà pertanto a dar corso alle successive fasi di progettazione, all'approvazione della fase esecutiva e alla gara d'appalto".
"L'ex Mattatoio diventerà un'eccellenza di Riccione. Abbiamo creduto nella necessità di dare una risposta alle famiglie e ai ragazzi e quindi abbiamo progettato qualcosa di davvero innovativo in Romagna e in tempo utile per ottenere il finanziamento Pnrr - conclude il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. A San Lorenzo, l'ex Mattatoio è un luogo lasciato a se stesso da oramai 16 anni, ma come amministrazione e io come sindaco abbiamo sempre pensato che la nostra comunità non deve più avere luoghi senza futuro. In questi anni abbiamo messo mano a quasi tutti i siti che necessitavano di una nuova visione, l'ex Fornace col nuovo Museo, il Teatro che diventa un gioiello di avanguardia, il restauro ed il risanamento conservativo della ex Colonia Reggiana, solo per fare degli esempi. Riccione in ogni quartiere, dal mare all'autostrada, su tutto il suo territorio quindi, merita una giusta riqualificazione. Ad esempio, oggi parliamo del quartiere di San Lorenzo che diventa protagonista non solo con l'ex Mattatoio, ma anche con la Casa della Salute. I quartieri diventeranno i nuclei attraverso i quali si ridisegnerà la città nel Pug. Dopo le scuole continuiamo ad investire sui giovani, crediamo che siano il vero futuro e la progettualità che arriva a concretizzarsi anche nel breve periodo non sono parole vuote. Abbiamo messo in preventivo un investimento importante, e la nostra scelta politica è stata premiata dal Pnrr".
Dal 2005 l'area dell'Ex Mattatoio è in completo disuso. Più di 6.600 metri quadri. Il nuovo progetto prende ispirazione dalla tipologia architettonica della corte. Essa viene interpretata disponendo sui quattro lati del lotto, i fabbricati principali dell'intervento: le residenze, i laboratori, gli uffici e l'istituto musicale. L'impatto urbanistico viene quindi ridotto frammentando la corte in quattro volumi autonomi collocati in maniera da rispondere ad esigenze puntuali:
I laboratori sono adiacenti a viale Bergamo e via Lombardia per garantire un presidio sui due fronti stradali principali per avere un rapporto diretto con l'esterno e per generare un filtro, una soglia, con quella che è la corte interna. L'istituto musicale, unico edificio che non ha un rapporto diretto con la strada, si colloca al centro della corte, perché centrale sarà il suo potere di aggregazione e attrazione del centro polifunzionale. Il verde abbraccia il progetto, integrandosi con esso. Gli alberi, i pini marittimi di viale Bergamo e viale Lombardia, vengono mantenuti, facendoli diventare cardine.
Spazio esterno come la piazza centrale identifica la struttura morfologica della corte. Considerato il forte valore sociale e culturale proprio con la presenza dell'Istituto Musica, gli spazi pubblici della corte hanno lo scopo di conferire un'identità e un significato simbolico di appartenenza a questo nuovo centro.