Sassoli: "siamo tutti più poveri", il ricordo del Pd di Santarcangelo
(Rimini) “L’Italia oggi si è risvegliata molto più povera" Così la segretaria del Pd Santarcangelo Paola Donini commenta la scomparsa del 65enne alla guida dell’Europarlamento. "La perdita di David Sassoli, uno dei suoi figli più rappresentativi, colpisce infatti al cuore un intero Paese e un intero continente per quello che David ha rappresentato e trasmesso in questi anni al servizio delle varie comunità. Nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia, il Partito Democratico di Santarcangelo si unisce al dolore generale e insieme a tutta la comunità democratica piange un bravissimo giornalista e un eccellente politico, fermo nei principi, gentile e autorevole. Un uomo giusto ce come presidente del Parlamento Europeo ha saputo farci sentire l’Europa più vicina rendendola ancor più un’istituzione che ci appartiene ed è positivamente determinante per il nostro futuro comune”.
Ursula Von der Leyen questa mattina ha descritto Sassoli come un italiano orgoglioso dell’Italia "ed è proprio questo che emanava: l’orgoglio di essere italiano ed europeo” prosegue la segretaria del Partito Democratico di Santarcangelo, che sulla pagina Facebook istituzionale ripropone integralmente l’ultimo messaggio intitolato ‘Il dovere delle Istituzioni europee di proteggere i più deboli e non chiedere altri sacrifici, aggiungendo dolore al dolore’. “Un passaggio è molto indicativo di quello che David ha cercato di trasmettere ed è da questo che dobbiamo partire per raccoglierne il testimone. Nel discorso scriveva che “l’Europa con il piano di recupero ci dà grande opportunità di abbandonare l’indifferenza” e che “la nostra sfida è quella di un mondo nuovo che rispetta le persone, la natura e crede in una nuova economia basata non solo sul profitto di pochi ma sul benessere di tutti”. L’obiettivo di tutti, del Pd in primis, deve essere tenere proseguire su questo solco da lui tracciato” conclude Paola Donini.
Misano, al via la stagione delle opere pubbliche
(Rimini) Più servizi a tassazione invariata. Sono le pietre angolari del bilancio di previsione 2022 del Comune di Misano Adriatico, approvato dal consiglio comunale insieme al piano delle opere pubbliche 2022/2024. "La buona salute dei conti pubblici - spiega il Sindaco Fabrizio Piccioni - ci consente di adottare anche con il bilancio 2022 misure straordinarie di aiuto ai cittadini con maggiore disagio e risposte efficaci ai bisogni. L'indebitamento comunale si è ridotto, i conti sono in ordine e questo ci consente di guardare all'anno futuro con serenità".
Contributi per l'affitto, sostegni per famiglie in difficoltà, aiuti economici per cittadini e aziende colpite dalla pandemia, aiuti alle società sportive sono alcune delle misure contenute nella manovra finanziaria, così come l'apertura di una nuova sezione di asilo nido part-time per dare risposta alle richieste rimaste in lista d'attesa.
Il piano delle opere pubbliche è stato completamente rivisto. L'importo complessivo degli investimenti è di circa 15 milioni di euro nel triennio. Alcune grandi opere sono in fase di gara e vedranno l'inizio a partire dalla prossima primavera: il Palazzetto dello Sport, il rifacimento del lungomare fino all'ingresso di Portoverde, la rotatoria sulla statale 16 incrocio con Via Grotta, la pista ciclabile Scacciano/Misano Monte. Altre, come Via Settembrini, Via Tintoretto, il tratto ciclabile rimanente da Casette fino a Cella, la ciclabile Villaggio Argentina fino al mare, sono programmate nel triennio 2022/2024.
Nutriti anche gli investimenti previsti nell'ambito sportivo con la risistemazione della pista d'atletica allo stadio e il completo rifacimento dell'impianto d'illuminazione con luci a led. Il Comune interverrà anche con la riqualificazione del Parco Mare Nord (camminamenti, potature, nuova illuminazione e percorso per fare sport all'aria aperta) e l'adeguamento della palazzina ex Avis che si affaccia direttamente sul mare.
Tra le nuove opere previste nel triennio, anche la riqualificazione di Via Repubblica lato monte, la sistemazione di Piazza Repubblica e gli arredi di Via Marconi e Via D'Annunzio. Il capitolo relativo alle manutenzioni, 1,5 milioni di euro nel triennio, garantirà sistemazioni di strade piazze e asfalti per tutto il territorio comunale. "È un piano di investimenti corposo – aggiunge Piccioni - che tiene conto delle reali esigenze del territorio e che potrà essere realizzato anche contando sui contributi del Pnrr sui quali dovremmo essere bravi a rispettare i tempi di progettazione e di consegna".
Oltre a queste opere il 2022 sarà anche l'anno della realizzazione della bretella Riccione/Misano e della pista ciclabile Scacciano/Riccione a cura di Autostrade assieme alla riforestazione (zone Greppa, Cella e Area del Conca) come compensazione ambientale della terza corsia autostradale. Infine il Velodromo, opera da realizzare con i contributi europei assieme alla Regione. A breve ci sarà un incontro a Bologna per definire, assieme al Presidente Bonaccini, le modalità e i tempi di realizzazione.
Hub vaccinale sarà permanente. Gianfreda: ci prepariamo a convivere con il virus
(Rimini) "La riflessione inevitabile e non più procrastinabile è che non si possa ancora pensare al Covid come un fenomeno da affrontare con misure emergenziali". Così l'assesore alle politiche per la salute del comune di Rimini, Kristian Gianfreda. "Il dibattito delle ultime ore parla di Paesi in Europa, come Spagna e Regno Unito, che dopo due anni di guerra al virus si stanno già orientando ad una nuova gestione di questo nemico che, proseguendo nella metafora bellica, non accenna ad arretrare, ma mostra di avere armi via via più spuntate. Si tratta di considerare il virus non più come una pandemia, ma come un'endemia, un qualcosa con cui dobbiamo convivere".
Anche se in questi giorni di picco di contagi "pare forse una contraddizione, è tempo di iniziare a programmare questo passaggio chiave, reso possibile dall'impatto della ricerca scientifica e dalla estensione della campagna di vaccinazione. Significa uscire dalla logica emergenziale e usare strumenti di tipo strutturale. E nell'ottica di questo percorso graduale che insieme all'Ausl abbiamo iniziato a ragionare sulla possibilità di far sì che l'hub per vaccinazioni e drive through allestito dall'estate scorsa lungo la Superstrada di San Marino possa diventare centro vaccinale permanente di riferimento per il territorio".
Una scelta "che poggia prima di tutto su questioni logistiche: in questi mesi di operatività, anche nelle fasi critiche, l'hub ha dimostrato di essere funzionale e ben organizzato. È una struttura ampia, uno spazio di circa 1.780 metri quadrati con un ampio parcheggio, accessibile anche grazie ai mezzi pubblici, raggiungibile facilmente per la sua posizione da tutto il territorio, anche da chi vive più lontano dal centro della città. Anche gli spazi interni sono allestiti in modo da poter garantire ai sanitari e ai volontari - che in questi mesi si sono spesi in un lavoro straordinario - di poter operare al meglio".
Oltre agli aspetti più puramente tecnici "che fanno dell'hub riminese un'eccellenza, la possibilità di trasformare la sede della Grotta Rossa in centro vaccinale in pianta stabile rappresenterebbe un 'pezzo' di quel percorso verso un nuovo modo di intendere la salute, che parte dalla prevenzione e dalla promozione del benessere per arrivare alla cura, a cui corrisponderà un rinnovato sistema di servizi sanitari sul territorio rispondente alle esigenze della comunità, con il potenziamento dei presidi diffusi su tutto il territorio, compresa la realizzazione delle case della salute. Il centro di vaccinazione permanente potrebbe essere un primo passo di questa nuova organizzazione".
Una mano al telefonino, l'altra al volante: 12 automobilisti multati
(Rimini) Avevano tutti lo smartphone in una mano, appoggiato all'orecchio oppure davanti alla bocca in modalità viva voce, i 12 automobilisti che sono stati fermati e multati in un servizio mirato alla sicurezza stradale, fatto dalla Polizia Locale di Rimini. Una signora alla guida del proprio veicolo - intenta a scrivere un messaggio col proprio smartphone - ha rischiato addirittura di investire gli agenti, non vedendo l'alt che le avevano intimato con la paletta. È accaduto durante un posto di controllo in piazza Kennedy lo scorso venerdì mattina - 7 gennaio - in un servizio organizzato esclusivamente alla sicurezza della circolazione stradale, messo in campo dalle donne e dagli uomini della squadra Giudiziaria della Polizia Locale di Rimini.
12 in tutto sono state le sanzioni elevate ad altrettanti automobilisti indisciplinati - con età varie dai 20 ai 60 anni - che guidavano il proprio veicolo tenendo in mano il telefonino mentre parlavano, oppure scrivevano messaggi. Una violazione - quella sull'uso del cellulare in auto - regolata dal comma 2 dell'articolo 173 del Codice della Strada, che prevede una sanzione amministrativa di euro165 e la decurtazione fino a 5 punti sulla patente. La sanzione si riduce a euro 116,50 se pagata entro 5 giorni. A questa può aggiungersi anche una sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un'ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Quella dell'uso del telefonino durante la guida non è solo una pessima abitudine, che comporta pesanti sanzioni ma anche un gravissimo rischio per la propria sicurezza e per quella degli altri. I rischi connessi alla guida col telefonino infatti sono risaputi. Secondo i più recenti dati Istat è l maggiore causa di distrazione al volante e la prima causa di incidenti in Italia. Le statistiche infatti confermano che guidare con il telefonino in mano allunga i tempi di reazione di circa il 50%. Mandare un messaggio equivale a guidare al buio per 10 secondi, digitare un numero di telefono a 7 secondi di buio e farsi un selfie a 14 secondi di buio, cioè dai 300 ai 500 metri di strada percorsi bendati. L'Anas infine ha stimato che per fermare il veicolo mentre si usa il cellulare occorrono 39 metri, 31 in più di quanti basterebbero in condizioni normali.
Sassoli, Scholz (Meeting): "La voce dell'Europa al Meeting"
(Rimini) «Il coraggio di dire io, per me chiama ad una forte responsabilità individuale e collettiva e alla consapevolezza che noi europei siamo chiamati ancora una volta a partecipare ad una grande opera di liberazione dell’uomo». Era sempre intervenuto al Meeting nei suoi tre anni di mandato, David Sassoli. Qui trovava la stessa passione per gli ideali europei che lo hanno guidato come presidente del Parlamento Europeo.
«David Sassoli», commenta il presidente del Meeting Bernhard Scholz, «ha riportato sempre con profonda convinzione e lungimiranza l’attenzione di tutti sui valori fondanti dell’Europa nei momenti più critici della sua storia. Con la sua partecipazione a tante edizioni del Meeting ci ha reso partecipi di questo suo impegno esemplare con il quale ha dato un contributo decisivo per una Unione Europea più forte e più capace di affrontare le grande sfide che si presentano».
11 gennaio
Prof assenti | Farmacie sotto stress | “Non siamo i soliti privilegiati”
Scuola e covid, Castaldini: facilitare i tamponi per gli studenti
(Rimini) "La sostanza valga sulla forma. Questa è stata la formula più volte utilizzata questa mattina dall’assessore alla Salute Raffaele Donini, durante l’informativa richiesta dalla sottoscritta, cui però non era presente la grande assente Paola Salomoni, assessore alla Scuola". Valentina Castaldini, consigliera regionale di Forza Italia commenta l'aggiornamento sulla pandemia di questa mattina da parte della giunta regionale. "Bene, che la sostanza valga realmente sulla forma perché al momento il seguito indispensabile ai comunicati stampa, agli annunci e alle azioni della settimana scorsa della Giunta Bonaccini, sono delibere e circolari che chiariscano a presidi, alunni, genitori, farmacisti e professionisti della Sanità cosa sarà in queste settimane estremamente delicate".
Stamattina, "con un sospiro di sollievo della sottoscritta, ha suonato la campanella per le scuole emiliano romagnole, ma sarei miope a dire che la situazione è sotto controllo e che siamo in sicurezza per scacciare del tutto la didattica a distanza, mi appello però al pronto intervento questa volta della macchina organizzativa. Non dovevamo arrivare a questa situazione, ma ora che ci siamo, cerchiamo di tenerla stabile il più possibile", prosegue Castaldini.
"Ho proposto per la nostra quotidianità la sostanza che valga sulla forma con una serie di altre azioni precise: a partire da slot ad hoc per studenti che si recano in farmacia per testare la fine quarantena con un test rapido, che si raggiunga al più presto un accordo anche con i centri privati autorizzati per effettuare i tamponi rapidi, e per velocizzare la somministrazione dei vaccini tra i ragazzi dai 12 ai 17 anni iniziare a concepire open day ad hoc. Infine, non capisco come mai, ad oggi non c’è ancora stata una commissione parità per le donne che devono rimanere a casa dal lavoro per accudire i figli in quarantena, e che hanno esaurito i permessi a disposizione. Credo che l’Emilia-Romagna, fiera di autocandidarsi sempre a fianco della parità di genere e della donna non possa cadere su una cosa così semplice e banale".
Covid, Donini: "Costante pressione ospedaliera"
(Rimini) "Una consistente pressione ospedaliera, che stiamo affrontando grazie al continuo sforzo dei nostri operatori sanitari, a cui non smetterò mai di rivolgere il mio ringraziamento per la dedizione e la professionalità che stanno dimostrando anche in questa ennesima ondata pandemica". A fare il punto sull'andamento epidemiologico in Emilia-Romagna è stato oggi in Commissione assembleare l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
"Nelle ultime settimane abbiamo avuto una progressione rilevantissima dell'incidenza, che è passata da 500 casi ogni centomila abitanti quindici giorni fa a 1.600 la scorsa settimana, a quasi 2.000 oggi. Un denominatore imponente, in continua crescita, a cui fa fronte - grazie alla vaccinazione del 90% dei cittadini - una quota di ricoveri in proporzione inferiore a quella delle scorse ondate, e che ora è intorno all'1,5%. Ma un conto è l'1,5% di poche centinaia di casi, come abbiamo osservato fino a poche settimane fa, un conto è l'1,5% di un denominatore in costante e veloce ascesa - oggi circa 14mila nuovi casi - che determina un numero di ospedalizzazioni che rischia di mettere in difficoltà le nostre strutture ospedaliere". Rimane costante, peraltro, un dato: oltre il 75% dei ricoveri in terapia intensiva riguarda persone non vaccinate; di qui il nuovo appello dell'assessore a vaccinarsi.
"I ricoveri, soprattutto in terapia intensiva, sarebbero nettamente inferiori se i cittadini ancora non vaccinati si fidassero delle indicazioni scientifiche e si vaccinassero- sottolinea Donini-. Oggi, infatti, la stragrande maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva, oltre il 75%, riguarda proprio cittadini che non sono vaccinati, una quota che assume una dimensione ancora più allarmante se rapportata alla platea dei non vaccinati. Il mio invito è solo uno: vaccinatevi, in questo modo oltre a tutelare la vostra salute contribuirete a ridurre la pressione ospedaliera e la diffusione del contagio".
Asili, al via le iscrizioni: 4mila i posti disponibili
(Rimini) Con l’avvio, da domani, delle iscrizioni per l’anno educativo 2022-2023, inizia un triennio di grande innovazione nel sistema dell’offerta educativa per l’infanzia 0-6 anni del Comune di Rimini. Dagli asili gratis ai nuovi criteri per una maggiore equità di accesso, dai nuovi poli per l’infanzia al sostegno all’handicap, cresce l’investimento pedagogico, sociale ed economico a sostegno del sistema pubblico/privato riminese.
Al via da martedì 11 gennaio le iscrizioni a nidi e scuole di infanzia. Saranno aperte da martedì 11 gennaio fino al 25 febbraio 2022 le domande di iscrizione sia per gli asili nido comunali che per le scuole di infanzia per l’anno educativo 2022 – 2023. Possono presentare domanda di iscrizione agli asili nido comunali i genitori dei bambini nati dal 1 gennaio 2020 al 30 giugno 2022. Per la Scuola d’infanzia – dedicata ai bimbi tra i 3 e i 5 anni – possono presentare domanda di iscrizione i genitori dei bambini nati nel 2017, 2018 e 2019. Potranno presentare domanda anche i bambini che compiranno i 3 anni di età entro il 30/04/2023 come "anticipatari". La pubblicazione delle graduatorie è prevista per il 23 marzo 2022.
Come presentare le domande. Le domande potranno essere presentate preferibilmente online – tramite spid, collegandosi al link - http://portaleservizieducativi.comune.rimini.it/UserLoginFedera/LoginFederaN.aspx. Per chi avesse bisogno di un aiuto è invece possibile anche la compilazione in presenza, rivolgendosi ai servizi educativi. Per la modalità in presenza si dovrà prendere un appuntamento tramite l’accesso al portale https://prenotazioni.comune.rimini.it o chiamando l’ufficio iscrizioni – 0541/704730-66-67-48 -.
Sono 4 mila i posti offerti, complessivamente, dal sistema educativo pubblico/privato riminese. Il sistema educativo riminese pubblico/privato per l’infanzia offre, complessivamente, 3.995 posti tra asili nido (sezioni lattanti, piccolissimi, piccoli, medi, grandi) e scuole di infanzia (sezioni piccoli, medi, grandi). Nello specifico sono 861 i posti offerti dai nidi e 3.134 quelli offerti dal sistema delle scuole di infanzia comunali, statali e private.
Asili nidi gratis, una misura triennale che comprende anche il sostegno ai privati. Quella degli asili gratis è la misura più importante che caratterizzerà il prossimo triennio dei servizi educativi riminesi per l’infanzia. Si tratta di una misura triennale che, a partire dal prossimo anno scolastico, prevede l’introduzione della gratuità del nido per le famiglie con redditi medio bassi, e cioè con un ISEE sotto i 26 mila euro, per i nidi comunali in gestione diretta e per i nidi affidati in convenzione (in gestione all’ASP Valloni Marecchia).
La riduzione delle rette riguarda anche i nidi privati autorizzati presenti sul territorio comunale. L’Amministrazione ha investito, a partire dal prossimo anno educativo, risorse aggiuntive pari a 200 mila euro in più (che si sommano agli attuali 50 mila euro messi a disposizione dalla misura regionale “Al nido con la Regione”, per un totale di 250 mila euro) per garantire l’applicazione di consistenti riduzioni anche per le famiglie che sceglieranno questi servizi. In sostanza l’intervento pubblico volto ad abbattere le rette dei nidi privati viene quintuplicato. Le modalità di distribuzione verranno definite, nello specifico, attraverso un confronto con i gestori privati autorizzati/accreditati che operano nel territorio comunale, fermo restando che gli abbattimenti si applicheranno alle famiglie che hanno un ISEE (minorenni) inferiore ai 26 mila euro.
Misure che si sommano a quelle previste nella scuola per l’infanzia private, per le quali l’Amministrazione comunale ha mantenuto invariato il finanziamento di 400 mila euro annui, indipendentemente dal numero di sezioni aperte, che nell’ultimo triennio si sono ridotte significativamente. Questo significa che ciascuna sezione di scuola d’infanzia privata riceverà un sostegno da parte del Comune di Rimini superiore del 18% rispetto a quello che riceveva nel 2018.
A entrambi gli ambiti educativi privati, nidi e scuole di infanzia, il Comune di Rimini dedica inoltre un finanziamento specifico di 375 mila euro anni per il sostegno all’handicap,con un programma particolarmente tarato sulla fascia di età 0/6 anni e che prevede continuità anche estiva, grazie al finanziamento anche di educatori dedicati nei centri estivi.
Un accesso più equo ai servizi educati per l’infanzia grazie ai nuovi criteri di accesso. Rendere più equo l’accesso alle scuole di infanzia comunali, attraverso criteri adatti a leggere i bisogni e le caratteristiche delle famiglie di oggi. Con questo approccio il Comune di Rimini ha approvato i nuovi criteri per l’accesso alle scuole di infanzia comunali, a partire dal prossimo anno educativo 2021/2022. In particolare, si è intervenuto per un maggiore sostegno di particolare categorie di genitori e per armonizzare i punteggi relativi all’occupazione, favorendo un maggiore equilibrio tra chi lavora a tempo pieno, i precari e quelli che, pur non lavorando, hanno iniziato un percorso di ricerca attivaattraverso le reti formali delle agenzie per il lavoro. L’obbiettivo è evitare di discriminare chi, in un mondo del lavoro totalmente cambiato rispetto al passato, è occupato in maniera saltuaria, ed evitare quella spirale negativa per cui, le mamme che non lavorano, si vedono costrette a non cercarlo nemmeno, per accudire i propri figli. Tra le categorie a cui saranno riservati punteggi maggiori, i genitori (o altri figli) inabili al lavoro al 100%, e le madri vittime di violenza di genere, facenti parte di un percorso di protezione e reinserimento, di emancipazione e autonomia, nel triennio precedente la data di presentazione della domanda (attestato da centro antiviolenza). Più in generale, si tratta di criteri in grado di intercettare con maggiore efficacia il cambiamento occorso in queste anni nelle dinamiche e nella composizione delle famiglie riminesi, profondamente diverse da quelle anche solo di qualche anno fa.
Garantire a quante più persone possibile l'uguaglianza nelle opportunità significa dare a chiunque - indipendentemente dalle generali condizioni di nascita, dallo strato sociale di provenienza, dal livello di istruzione dei genitori, dall'essere nati in Italia o altrove, indipendentemente dalla diversità di genere e dalle disabilità - la possibilità di esprimersi al meglio e realizzare il proprio potenziale nella vita.
Garantire a quante più persone possibile l'uguaglianza nelle opportunità significa dare a chiunque - indipendentemente dalle generali condizioni di nascita, dallo strato sociale di provenienza, dal livello di istruzione dei genitori, dall'essere nati in Italia o altrove, indipendentemente dalla diversità di genere e dalle disabilità - la possibilità di esprimersi al meglio e realizzare il proprio potenziale nella vita.
Una nuova concezione pedagogica, al via i poli per l’infanzia 0-6 anni. Dal punto di vista pedagogico la novità più importante è quella dell’avvio della sperimentazione dei poli per l’infanzia 0-6 anni. L’idea si basa sul presupposto di integrare i progetti pedagogici di nidi e scuole d’infanzia che possono operare nelle stesse strutture o in fabbricati limitrofi. Questo, oltre ad incrementare le opportunità educativa, consente di potenziale le attività in favore famiglie e di rispondere meglio alle caratteristiche di un tessuto sociale in continua evoluzione (in particolare promuove l’integrazione e il sostegno alla genitorialità): inoltre il modello dei poli per l’infanzia consente nel lungo termine di rispondere al meglio alle dinamiche demografiche, sempre più mutevoli ed instabili da un anno all’altro, ottimizzando al meglio gli spazi e le strutture, rendendole polivalenti e dinamiche.
Questo modello è partito con le prime due realtà (Isola Blu e Delfino), e potrà essere a breve esteso anche al Galeone – Peter Pan di Viserba, per le quali è già stato stanziato un finanziamento che consentirà di ristrutturare ed unire i due edifici, creando così anche spazi aggiuntivi per le attività educative e laboratoriali con le famiglie. Il modello dei poli per l’infanzia è fortemente sostenuto dalla Regione e dal Ministero dell’Istruzione, anche attraverso specifici finanziamenti – tra cui anche il PNRR - su cui stiamo già lavorando per poter creare in futuro, anche in altre zone della città, nuovi poli per l’infanzia.
Nessuno escluso. 6 milioni per l’integrazione dei bimbi con handicap nelle scuole per l’infanzia pubbliche e private
Un impegno che cresce ogni anno, seguendo il trend di aumento delle domande da parte delle famiglie, a supporto sia del sistema 0-6 pubblico che privato. La tendenza della richiesta di assistenza per l’handicap scolastico aumenta annualmente, da oltre un decenni,o di percentuali che vanno dal 5% a punte del 10% annui. Il Comune di Rimini, con ingenti e specifici investimenti, ha sempre rincorso la tendenza assicurando uno standard di assistenza che si attesta sopra i parametri medi regionali (in una Regione che notoriamente risulta quella che è al top a livello nazionale nell’investimento sull’inclusione delle persone disabili). Nel prossimo anno educativo l’investimento, in termini complessivi (cioè che ricomprende assistenza educativa, sostegno centri estivi, trasporto speciale, fornitura di ausili e assistenza infermieristica), si assesterà intorno ai 6 milioni di euro annui, aumentando del 5,4% quella dell’anno precedente.
Aggiornamento coronavirus: 1.677 positivi, un decesso
(Rimini) Sono 1.677 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 784 pazienti di sesso maschile e 893 pazienti di sesso femminile; 939 asintomatici e 738 sintomatici. Si possono stimare in circa 687 le guarigioni. Oggi è stato comunicato un decesso: una paziente di sesso femminile di 78 anni di Riccione.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 691.118 casi di positività, 14.194 in più rispetto a ieri, su un totale di 38.530 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 36,8%, un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 151 (+4 rispetto a ieri); l'età media è di 61,5 anni. Sul totale, 112 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,2 anni), il 74,2%, mentre 39 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.043 (+114 rispetto a ieri), età media 68,4 anni.
Rispetto ai 17.698 nuovi casi registrati ieri, i contagi comunicati oggi al ministero segnano un -19,8%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano dell'5,9%, quelli nelle terapie intensive del 2,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.795.409 dosi; sul totale sono 3.634.547 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.649.685.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 37,9 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.740 nuovi casi; seguono Reggio Emilia (1.875), Rimini (1.677) e Modena (1.411). Poi Ferrara (1.320), Cesena (1.205), Ravenna (1.200). Quindi Forlì (849), il Circondario Imolese (411), Parma (278) e infine Piacenza (228 casi).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.019 tamponi molecolari, per un totale di 7.543.440. A questi si aggiungono anche 17.511 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.927 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 464.625. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 212.099 (+12.251). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 209.905 (+12.133), il 99% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 16 decessi: 2 a Parma (2 uomini di 75 e 83 anni); uno a Reggio Emilia (un uomo di 79 anni), 5 in provincia di Bologna (2 uomini 51 anni e 76 anni, 3 donne di 81, 86 e 97 anni); 6 in provincia di Ferrara (4 uomini, di cui uno di 67 anni, due di 88 e uno di 92; 2 donne di 76 e 94 anni); uno in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 84 anni), uno in provincia di Rimini (una donna di 78 anni).
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.394.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 16 a Parma (invariato); 20 a Reggio Emilia (+3); 14 a Modena (invariato); 31 a Bologna (+2); 7 a Imola (-1); 20 a Ferrara (+1); 15 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (-1); 4 a Cesena (invariato); 18 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 35.267 a Piacenza (+228), 52.054 a Parma (+278), 78.861 a Reggio Emilia (+1.875), 110.378 a Modena (+1.411), 142.084 a Bologna (+3.740), 21.476 casi a Imola (+411), 44.160 a Ferrara (+1.320), 62.059 a Ravenna (+1.200), 32.563 a Forlì (+849), 38.969 a Cesena (+1.205) e 73.247 a Rimini (+1.677).