Lunedì, 17 Gennaio 2022 13:37

Consumi, inflazione aumenta del 3,9%

(Rimini) L’indice dei prezzi al consumo per il territorio del comune di Rimini registra, nel mese di dicembre 2021, una crescita del +3,9% su base annua - lo stesso livello della crescita dell’inflazione registrata a livello nazionale – e del +0,6% rispetto al mese precedente – mentre a livello nazionale è del +0,4% su novembre. In media, nel 2021, i prezzi al consumo nel comune di Rimini registrano una crescita pari a +1,9%, la stessa crescita registrata a livello nazionale.

L’inflazione in forte crescita è da attribuire in prevalenza all’impennata dei prezzi dei beni energetici e abitazione (+13,9% in un anno) e dei costi di trasporto (+8,4%), che incidono anche sull’aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità, come prodotti alimentari e bevande analcoliche (con un +2,2% su base annua), servizi ricettivi e ristorazione (+ 3,6%), servizi sanitari e spese per la salute (+1,6 %), istruzione (+2,2%).

L’aumento congiunturale (sul mese precedente) dell’indice generale è dovuto, per lo più, da un lato alla crescita della classe ‘ricreazione, spettacolo, cultura’ con un +2,2%, a quella dei prezzi dei prodotti alimentari e bevande (+0,7%), dalla crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,6%) e dei prodotti di abbigliamento e calzature +0,5%.

Leggendo i dati elaborati dall’Ufficio di Statistica–prezzi del Comune di Rimini, nel mese di dicembre 2021, emerge come l’unica divisione di spesa compresa nel paniere Istat a registrare una variazione congiunturale (mensile) negativa sia la voce ‘bevande alcoliche e tabacchi’ (0,5%) e la voce comunicazioni (-0,1%).

Con queste percentuali, l’inflazione raggiunge nel nostro territorio i livelli medi del +1,9% (rappresentando appunto l'inflazione media annua dei 12 mesi 2021 rispetto ai 12 mesi precedenti 2020): i più alti dal 2016, ultimo anno confrontabile sulla base degli stessi parametri. Nel 2016 il tasso medio fu dello 0%, nel 2017 del +1,1%, nel 2018 del +0,9%, nel 2019 del +0,7%, nel 2020 del -0,3%, nel 2021 del + 1,9%.

 “In un territorio come quello di Rimini – commenta l’amministrazione comunale -a forte vocazione turistica e con pensioni e redditi da lavoro fra i più bassi a livello regionale, una crescita dell’inflazione di questa portata, in linea con il trend nazionale, unita all’impennata delle bollette, si ripercuote pesantemente sulle condizioni di vita delle famiglie, già in difficoltà a causa della crisi dovuta alla pandemia, generando vere e proprie emergenze. L’Amministrazione Comunale è al lavoro per mettere a punto una serie di misure a sostegno. Vanno in questa direzione la gratuità degli asili per le fasce di reddito medio-basse, l’aumento dei fondi già attivi a sostegno delle famiglie fragili, in particolare quelle già seguite attraverso lo sportello sociale, con l’obiettivo di alleggerire l’impatto dell’aumento delle utenze e di sostenere le fasce delle popolazioni più esposte. Vanno nella stessa direzione le misure su cui si sta lavorando a sostegno delle attività economiche e l’impegno in prima linea nella lotta all’evasione fiscale”.

Lunedì, 17 Gennaio 2022 10:46

17 gennaio

Open day vaccini | Berlusconi chiama | Truffati sul superbonus

(Rimini) Nella serata di ieri il Tribunale di Rimini ha letto il dispositivo con il quale ha assolto quasi tutti gli imputati coinvolti nel crac di Aeradria, la ex società di gestione dell'aeroporto Fellini di Rimini e San Marino, fallita nel 2013. Condannato a quattro ann il commercialista Santo Pansica, assolti con formula piena l'ex sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, l'ex presidente della provincia Stefano Vitali e, il presidente della Fiera di Rimini Lorenzo Cagnoni, riferisce l'agenzia Ansa. confermate le assoluzioni per Mario Formica, all'epoca dei fatti ex vice presidente di Aeradria, e dell'ex presidente della Camera di commercio Manlio Maggioli  richieste nella requisitoria dalla pubblica accusa. Assolto Fabio Rosolen impiegato della collegata Rdr.

Venerdì, 14 Gennaio 2022 16:42

Giovani artisti nell'ala moderna del museo

(Rimini) La Giunta comunale ha approvato la convenzione con la Regione per l'acquisizione in comodato gratuito di 45 opere d'arte di giovani artisti contemporanei che andranno ad arricchire la programmazione espositiva dell'ala nuova del Museo della Città.
Nel 2020 l'Assessorato alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna ha lanciato un bando per sostenere e promuovere l'arte contemporanea assegnando a 36 artisti dei premi-acquisto del valore massimo di 4.950 euro ciascuno, nell'ambito delle iniziative e attività a sostegno dell'emergenza causata dall'epidemia Covid-19. Un segno di attenzione nei confronti dei giovani artisti del territorio condiviso dal Comune di Rimini, che ha manifestato l'interesse a promuovere e valorizzare le 45 opere d'arte acquisite dalla Regione esponendole negli spazi dell'ala nuova del Museo della città, sede di mostre e attività legate all'arte contemporanea.
Oltre alle 45 opere – fotografie, dipinti, ceramiche, collage - realizzate dai giovani artisti emiliano romagnoli, la Regione ha concesso in comodato gratuito una ulteriore opera dell'artista Emil Lukas, donazione di un privato, consistente in sei pannelli realizzati con tecniche miste (gesso, carta, vetro, pittura, materiale organico, tessuto, plastica).
L'accordo in convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Rimini avrà una durata di 5 anni con la possibilità di ulteriore rinnovo per ulteriori 5 anni. Le 46 opere saranno esposte dalla prossima primavera negli spazi dell'Ala Nuova del Museo della Città nell'ambito della propria programmazione espositiva temporanea.
"L'iniziativa si inserisce in un percorso di solida collaborazione con la Regione e con l'assessore alla cultura Mauro Felicori, che punta a dare la giusta valorizzazione al vivace movimento artistico contemporaneo che anima il nostro territorio – commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad – Ringrazio quindi la Regione per l'opportunità che ci offre di andare ad arricchire il nostro patrimonio artistico e la nostra proposta museale, che nei prossimi mesi sarà al centro di importanti novità".

(Rimini) Si è svolto questa mattina nella sala della Giunta, un incontro tra i rappresentati dell'Associazione Nazionale degli Alpini preposti all'organizzazione "Adunata Alpini 2020", che era stata programmata inizialmente nel 2020, spostata al 2021 e poi rinviata nel maggio 2022. All'incontro erano presenti diversi responsabili e dirigenti del Comune di Rimini, della Polizia Locale e altri i referenti del territorio. Un evento significativo per il territorio riminese - previsto da giovedì 5 a domenica 8 maggio - per il quale proseguono i preparativi e che nel 2022 segnerà anche l'importate ricorrenza dei 150 anni dalla costituzione del corpo degli Alpini. 

 Erano presenti all'incontro Carlo Macalli, presidente dell'Associazione "Adunata Alpini 2020"; Roberto Gnudi, consigliere della "A.A.20202" e presidente della sezione bolognese romagnola; Guglielmo Dotti, della "A.A.20202" e consigliere della sezione bolognese romagnola; e Paolo Piraccini, Capo Gruppo della sezione di Rimini, insieme a diversi responsabili e dirigenti del Comune di Rimini e ad altri referenti del territorio collegato in video call.
 
Nell'incontro, che rappresenta una tappa importante del percorso organizzativo dell'evento nazionale, è stato discusso fra le altre cose il programma, che si potrà modificare a seconda delle condizioni d'emergenza, della situazione sanitaria e delle indicazioni - in continuo aggiornamento - provenienti dalla Prefettura e dall'AUSL. Durante la riunione sono stati condivisi alcuni aspetti organizzativi strategici e altre informazioni per la logistica e l'occupazione degli spazi pubblici nell'ambito cittadino, oltre anche ad altre decisioni legate alle iniziative, suddivise nei 4 giorni in diverse location e alla sistemazione alberghiera.  
Ricordiamo che Il "Comitato d'Onore Adunata Nazionale Alpini 2020", che si era costituito il 7 dicembre del 2019 a Rimini ha cambiato denominazione passando da "C.O.A. 2020" a "C.O.A. 93^", Comitato d'Onore della 93^ Adunata, modificando anche la durata che - dopo il rinvio dell'anno passato - è stata prolungata al 31 dicembre 2022.

(Rimini) Sono 1.712  i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 790 pazienti di sesso maschile e 922 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 410 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 3 decessi: due pazienti di sesso femminile  (di 75 e 93 anni di Rimini) e un paziente di sesso maschile di 87 anni di Rimini.Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 771.295 casi di positività, 20.346 in più rispetto a ieri, su un totale di 69.665 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 29,2%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 148 (-3 rispetto a ieri); l'età media è di 61,9 anni. Sul totale, 98 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,5 anni), il 66,2%, mentre 50 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano quota 3,6 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.312 (+54 rispetto a ieri), età media 69 anni.

Rispetto ai 20.648 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -1,5%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano del 2,4%, quelli delle terapie intensive scendono del 2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.002.255 dosi; sul totale sono 3.648.368 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.812.547.

L'età media dei nuovi positivi di oggi è 37,7 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 4.682 nuovi casi, seguita da Modena (2.689). Poi Parma (1.889), Ravenna (1.830) e Piacenza (1.810); quindi Rimini (1.712), Reggio Emilia (1.518), Ferrara (1.369), Cesena (1.205), Forlì (1.082). Infine, il Circondario Imolese (560).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 31.996 tamponi molecolari, per un totale di 7.678.874. A questi si aggiungono anche 37.669 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.971 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 479.992. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 276.793 (+17.351). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 274.333 (+17.300), il 99,1% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 24 decessi: 5 in provincia di Parma (un uomo, di 81 anni, e 4 donne, rispettivamente di 44, 78, 86 e 97 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 83 anni e una donna di 90); 3 in provincia di Modena (tutte donne, di 68, 91 e 93 anni); 5 in provincia di Bologna (3 uomini, rispettivamente di 72 anni, 83 – quest'ultimo deceduto a Imola – e 88 anni, e 2 donne, una di 88 anni e l'altra – di Imola e deceduta a Imola – di 95 anni); 4 in provincia di Ferrara (una donna di 82 anni e 3 uomini, rispettivamente due 78enni e un 79enne); uno a Ravenna (un uomo di 84 anni); uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 43 anni); 3 in provincia di Rimini (un uomo di 87 anni e 2 donne, di 75 e 93 anni). Nessun decesso in provincia di Piacenza.

In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.510.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 21 a Parma (+1); 17 a Reggio Emilia (-1); 20 a Modena (+2); 30 a Bologna (-2); 9 a Imola (-1); 19 a Ferrara (-1); 7 a Ravenna (-2); 2 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 17 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 44.157 a Piacenza (+1.810), 60.302 a Parma (+1.889), 85.335 a Reggio Emilia (+1.518), 123.081 a Modena (+2.689), 156.668 a Bologna (+4.682), 23.708 a Imola (+560), 48.723 a Ferrara (+1.369), 69.366 a Ravenna (+1.830), 36.080 a Forlì (+1.082), 43.415 a Cesena (+1.205) e 80.460 a Rimini (+1.712).

(Rimini) La Direzione del Teatro Galli informa che, per cause di forza maggiore comunicate oggi dalla compagnia, sono annullate le tre recite dello spettacolo "La vita davanti a sé" con Silvio Orlando in programma al Teatro Galli dal 18 al 20 gennaio. Nei prossimi giorni saranno fornite informazioni più dettagliate per gli abbonati e per gli spettatori che avevano già acquistato il biglietto (che si chiede di conservare), mentre sono annullate le prenotazioni.  

(Rimini) Sono sette i dipendenti del Comune di Rimini sospesi dall'attività lavorativa perché inottemperanti alle normative in materia di certificazione verde Covid-19 per l'accesso ai luoghi di lavoro. 

"Un provvedimento necessario, che conferma l'attenzione dell'ente nell'applicare in maniera scrupolosa le normative in vigore, con l'obiettivo di tutelare la salute dei nostri dipendenti – è il commento dell'assessore alle politiche dello sviluppo delle risorse umane Francesco Bragagni – E proprio ai dipendenti voglio rivolgere un grande ringraziamento per il lavoro di queste ultime settimane. Nonostante le difficoltà legate alle assenze per quarantene, isolamenti e contagi, il nostro personale infatti sta continuando a garantire l'operatività degli uffici e dei servizi rivolti ai cittadini. Proprio per continuare a tutelare il nostro personale, continueremo a mantenere alta l'attenzione con controlli rigorosi anche sul rispetto delle nuove misure governative che saranno applicate a partire dal prossimo 15 febbraio"

 Si ricorda che la normativa vigente prevede l'obbligo di possedere il green pass "base" per l'accesso ai luoghi di lavoro pubblici e privati. Per alcune specifiche categorie - personale delle strutture della Polizia locale e delle scuole e nidi d'infanzia – è invece obbligatoria la vaccinazione anti-SARS-CoV-2.

A decorrere dal 15 febbraio invece, in virtù del decreto del 7 gennaio 2022, n. 1, i lavoratori over 50 per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati dovranno trovarsi in una delle seguenti condizioni: avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del ciclo vaccinale primario (anche con prima dose, decorsi 14 gg dalla relativa somministrazione) o della somministrazione della relativa dose di richiamo; avvenuta guarigione dalla malattia COVID-19, con contestuale cessazione del periodo di isolamento; avvenuta guarigione dalla malattia dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o al termine del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo.

Resta confermato l'obbligo vaccinale per tutto il personale delle strutture della Polizia locale e delle scuole e nidi d'infanzia, senza distinzione di età.

(Rimini) “I tragici fatti di ieri mattina sono purtroppo la drammatica conseguenza di una generale situazione di degrado, povertà e miseria che come sindaco di Misano ho sempre cercato di arginare e lenire insieme a tutta l’amministrazione comunale. È certamente una sconfitta della comunità e siamo tutti molto colpiti per quanto accaduto, ma in tutta onestà e sincerità non mi sento né moralmente, né tantomeno giuridicamente responsabile della morte di un uomo che in tutti questi anni abbiamo aiutato attraverso i servizi sociali". il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni risponde così alle dichiarazioni inviate alla stampa dall'avvocato Mario Erbetta in merito ai fatti tragici dell'altra mattina.

"La lettera che l’avvocato Erbetta dice di avere inviato all’amministrazione comunale di Misano è una delle tante innumerevoli segnalazioni e richieste di aiuto che l’amministrazione riceve quotidianamente. Nulla poteva far pensare alla tragedia e in ogni caso come Sindaco non avrei avuto alcun potere di intervenire fin tanto che la Magistratura non avesse compiuto tutti gli accertamenti necessari. Tengo inoltre a precisare che mai ho avuto richieste di appuntamenti o contatti diretti con la povera vittima, né con l'avvocato Erbetta che, oltre alla missiva di cui parla, mai ha chiesto alcun incontro con il sottoscritto né con l'assessora ai servizi sociali".

Infine Piccioni chiede "che si evitino speculazioni e strumentalizzazioni di un dramma che tocca umanamente tutta la comunità misanese ed in primis il sottoscritto e l'amministrazione comunale. Siamo vicini alla famiglia della vittima e in particolare ai figli ai quali non mancherà certamente il nostro sostegno”.

(Rimini) “Una bravissima persona, padre di quattro figli, che ho assistito nella sua pratica previdenziale per il riconoscimento della sua invalidità civile”. L’avvocato riminese Mario Erbetta racconta la sua versione dei fatti in merito al’omocidio di ieri mattina a Misano, dove un uomo all’alba è stato ucciso a sprangate in testa dal vicino di casa che aveva denunciato per l’aggressione scaturita da una lite per il posizionamento di una fioriera. 

“Ad oggi sulla stampa non è uscita questa informazione: era un invalido al 67% con serie problematiche di locomozione al punto che per lunghi periodi ha dovuto camminare con le stampelle nei momenti acuti della sua malattia (artrite sporiasica attiva che veniva curata con chemio di immunosoppressori)”, spiega Erbetta in merito alle condizioni della vittima. 

“Il 26 di luglio 2021 venne da me i studio per comunicarmi che il 24 giugno 2021 era stato aggredito dal suo vicino e aveva sporto querela. Mi raccontò che il vicino come la solito faceva la doccia fuori dalla sua roulotte e che così facendo aveva fatto entrare l'acqua dalla finestra del suo prefabbricato. Dopo varie minacce anche brandendo una falce (poi poggiata per terra) lo aggrediva facendolo cadere due volte e gli rompeva il telefonino dopo che il sig. Donadio aveva chiamato il 112”, racconta Erbetta. Nella querela, aggiunge l’avvocato, si legge “preciso che da quel giorno in poi, quasi ogni giorno mette in atto questo tipo di comportamento, facendomi vivere nel timore”. 

“Racconto questo perchè le informazioni uscite sulla stampa di un ambiente quasi idiliaco del campo e di una semplice scaramuccia con caduta del Donadio non rappresenta la drammaticità degli eventi che non andavano minimizzati. Dopo il racconto mi spiegò che gli assistenti sociali gli avevano dato come alloggio quel prefabbricato in attesa di una casa popolare”. 

Per questo, ricorda Erbetta, “su suo mandato inviai sempre il 26 di luglio 2021 una diffida al Comune di Misano mediante pec con allegata la querela sporta in cui invitavo il Sindaco di Misano o ad allontanare l'aggressore con la sua Roulotte o a trovare una nuova sistemazione in una casa popolare al sig. Donadio, e testualmente dicevo “avvisandola che in caso di Vs inerzia, denuncerò tali comportamenti alla Procura delal Repubblica per i reati che si evidenzieranno e la riterrò responsabile degli eventuali danni anche biologici che il mio assistito potrebbe subire in caso di nuova aggressione”. A tale missiva non ho mai avuto alcuna risposta”.
Che la situazione stesse degenerando “era palese, come era palese la necessità di trovare con urgenza una casa popolare al signor Donadio viste anche la sua invalidità come almeno bisognava allontanare il signor Edi Zegarac dal campo. Tutto ciò non è avvenuto e probabilmente qualche responsabilità morale sull'accaduto l'amministrazione di Misano ce l’ha. Questo omicidio si doveva e poteva evitare”.

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