Aggiornamento coronavirus: 1.721 positivi, 2 decessi
(Rimini) Sono 1.721 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 804 pazienti di sesso maschile e 917 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 900 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 2 decessi: una donna di 86 anni di Rimini e una donna di 99 anni di Misano Adriatico.
Dall'inizio dell'epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 980.678 casi di positività, 19.028 in più rispetto a ieri, su un totale di 73.278 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 25.565 molecolari e 47.713 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 25,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.506.638 dosi; sul totale sono 3.685.600 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,7%. Le terze dosi fatte sono 2.205.018.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 152 (+2 rispetto a ieri, pari al +1,3%), l'età media è di 62,2 anni. Sul totale, 90 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,0 anni), il 59,2%; 62 sono vaccinati con ciclo completo (età media 62,5 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.577 (-17 rispetto a ieri, -0,7%), età media 71,1 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 20 a Parma (+2); 15 a Reggio Emilia (invariato); 21 a Modena (-2); 38 a Bologna (+4); 11 a Imola (-2); 10 a Ferrara (-2); 10 a Ravenna (+2); 4 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 12 a Rimini (invariato).
L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 34,9 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.912 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 199.236), seguita da Modena (2.618 su 155.364); poi Reggio Emilia (2.326 su 107.470) e Parma (2.045 su 78.615); quindi Rimini (1.721 su 99.518), Ferrara (1.417 su 62.527), Ravenna (1.358 su 89.374), Forlì (1.119 su 46.533) e Cesena (1.030 su 55.994); infine Piacenza (944 su 55.591) e il Circondario imolese, con 538 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 30.456.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 396.015 (+12.053). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 393.286 (+12.068), il 99,3% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Le persone complessivamente guarite sono 6.922 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 569.761.
Purtroppo, si registrano 53 decessi: 4 in provincia di Piacenza (tre donne rispettivamente di 82, 87 e 88 anni e un uomo di 72); 2 in provincia di Parma (una donna di 89 e un uomo di 71 anni); 5 in provincia di Reggio Emilia (due donne, di 90 e 100 anni, e 3 uomini di 89, 91 e 98 anni); 4 in provincia di Modena (due donne di 83 e 95 anni e due uomini di 82 e 89 anni); 16 in provincia di Bologna (otto donne, rispettivamente di 75, 81, 87, due di 89, 90, 94 e 100 anni; otto uomini di 46, 62, 71, 74, 82, 83, 84 e 94 anni); 2 nel Circondario Imolese (due donne di 88 e 91 anni); 3 in provincia di Ferrara (due donne di 80 e 99 anni e un uomo di 66 anni); 6 in provincia di Ravenna (due donne: una di 66 anni il cui decesso è stato diagnosticato dall'Ausl di Cesena e una di 95 anni; quattro uomini: uno di 46 anni il cui decesso è stato diagnosticato dall'Ausl di Cesena e tre rispettivamente di 72,78 e 93 anni); 9 in provincia di Forlì-Cesena (cinque donne di 81, 88, 92, 95 e 100 anni; quattro uomini di 57, 60, 83 e 94 anni); 2 in provincia di Rimini (due donne di 86 e 99 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.902.
Don Ripa nominato vescovo
(Rimini) Papa Francesco ha nominato segretario del supremo tribunale della segnatura apostolica il riminese Andrea Ripa, finora sotto-segretario della Congregazione per il clero, assegnandogli la sede titolare di Cerveteri (provincia di Roma). Monsignor Ripa è nato a Rimini, il 5 gennaio 1972. Ha conseguito la laurea in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo (1997), con una tesi dal titolo “Il Teatro 3 di Cirene”. Dal 1992 al 1999 è membro della Missione Archeologica Italiana a Cirene (Libia) pubblicando anche alcuni articoli in riviste scientistiche di archeologia.
Nel marzo 1998 entra nel Seminario Vescovile di Rimini, e successivamente prosegue il proprio percorso formativo nel Pontificio Seminario Regionale “Benedetto XV” di Bologna. È stato ordinato sacerdote per la Diocesi di Rimini il 25 settembre 2004, in Basilica Cattedrale, per imposizione delle mani del Vescovo Mariano De Nicolò. La Chiesa Riminese, nell'apprendere la lieta notizia della nomina di Andrea Ripa, esprime le proprie congratulazioni a don Andrea, quale membro amato del nostro presbiterio e gli augura ogni bene nello svolgere con lo stile fraterno e competente che lo contraddistingue, questo nuovo incarico che il Santo Padre gli ha conferito. “Assicuriamo di continuare ad accompagnarlo con la preghiera e il nostro affetto” conclude il Vicario generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri.
Andrea Ripa ha svolto diversi incarichi pastorali: in alcune comunità parrocchiali di Rimini e come Rettore della Chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi (Roma). In particolare, nella Diocesi di Rimini ha prestato servizio in diverse parrocchie, tra cui S. Martino di Riccione e S. Andrea dell’Ausa, più conosciuta come Crocifisso. Ha sempre proseguito gli studi a Roma. Dopo la Licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense in Roma nel 2006, ha ottenuto quattro stagioni più tardi il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense e ha conseguito il diploma di Avvocato Rotale nel 2013, diventando Docente di Diritto Matrimoniale e Canonico presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose “A. Marvelli” di Rimini, presso la Facoltà di Teologia di Lugano e presso la Pontificia Università Lateranense, oltre ad esseer Difensore del Vincolo, Giudice e Vicario Giudiziale Aggiunto presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Flaminio.
A Roma ha svolto servizio pastorale presso congregazioni (l’Istituto “S. Giovanni Battista” della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista), associazioni ecclesiastiche (Agesci, dove fino al 2016, presta servizio come Assistente Ecclesiastico di vari Gruppi occupandosi di tutte le branche e anche della formazione capi) e itinerari di formazione cattolica (comunità del Cammino Neocatecumenale presso la parrocchia Santa Maria delle Fornaci). Inoltre dal giugno 2016 al giugno 2018 ha collaborato con i Cappellani del carcere di Rebibbia.
Dal 2013 è stato Officiale nella Congregazione per il Clero, di cui, dal 12 settembre 2017 finora, è stato Sotto-Segretario. Don Ripa conosce altre quattro lingue: inglese, francese, spagnolo e latino. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi in diverse riviste specializzate, tra cui “Parola e Tempo”, l’Annale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” di Rimini, 13/2014 (2014), dal titolo Un’antica novità. Zone ed Unità pastorali, natura e finalità secondo il Diritto della Chiesa universale.
Giornata della memoria, le iniziative a Bellaria
(Rimini) Anche quest’anno, l’Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina celebra con una pluralità di iniziative, istituzionali, online e nelle scuole, la Giornata della Memoria: ricorrenza internazionale che il 27 gennaio di ogni anno ricorda la Shoah e commemora le vittime dell'Olocausto. Domani, giovedì 27 gennaio, alle 10.00 presso la Scuola secondaria di primo grado “A. Panzini”, il Sindaco Filippo Giorgetti, insieme ad una delegazione delle classi terze, visiterà all’interno del plesso la mostra dedicata a Ezio Giorgetti, il cui nome è iscritto nell’Albo dei Giusti tra le nazioni per l’opera compiuta negli anni Quaranta a favore degli ebrei durante le persecuzioni. Sempre domani, alle 20.45 presso il Palazzo del Turismo, vi sarà la proiezione gratuita della pellicola “Il Figlio di Saul” di Laszlo Nemes (2015); un’iniziativa promossa da ANPI con il patrocinio del Comune di Bellaria Igea Marina.
Sarà parte integrante delle celebrazioni una fitta programmazione online, attraverso una serie di contenuti speciali e gratuiti dedicati al tema della Memoria. Saranno proposti lungo tutto il corso della giornata sulle varie pagine Facebook legate ai servizi culturali di Bellaria Igea Marina: cinque canali social (del Teatro Astra, del Bellaria Film Festival, della Biblioteca Comunale, della rete “Arca” e dell’”Album di Bellaria Igea Marina”) pronti a condividere il messaggio “il ricordo di quei fatti non deve fermarsi mai”.
Infine il “Kit Memoria” per le scuole, ossia un pacchetto di spunti didattici e schede dedicate al tema della Memoria e al racconto della Shoah, realizzato dal Servizio Cultura in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Alfredo Panzini”. Già messo a disposizione delle scuole primarie e delle classi della secondaria di primo grado, accoglie mezzi espressivi diversi, dalla letteratura al teatro, dal cinema al fumetto, fino a un approfondimento sulla storia locale. Contenuti che in questi giorni vengono proposti e affrontati in aula, perché anche le giovani generazioni non dimentichino.
Teatro Galli, Bergamasco e Marchioni non hanno paura di Virginia Wolf
(Rimini) Due coniugi di mezza età, Martha e George, hanno invitato a casa Nick, giovane collega di lui, e la moglie Honey. Martha suona il piano, un motivetto che riprende "Who's Afraid of the big bad Wolf" ("Chi ha paura del lupo cattivo?"), in cui però sostituisce le ultime due parole con il nome di Virginia Woolf, la celebre scrittrice. E mentre il tasso alcolico della serata sale sempre più, Martha e George si abbandonano a un crescente gioco al massacro, fino a far fuggire i due ospiti.
La "paura del lupo", quel lupo pronto a sbranare nel momento in cui si scappa dalle gabbie imposte dalla società, è il tema di fondo dell'iconico testo dell'americano Edward Albee, Chi ha paura di Virginia Woolf, in scena venerdì 28, sabato 29 (ore 21) e domenica 30 gennaio (ore 16) al Teatro Galli. A portare in scena la nuova traduzione di Monica Capuani è Antonio Latella che torna a confrontarsi con la drammaturgia americana e scegli un cast non scontato e capace, nelle sue intenzioni, "di spiazzare e aggiungere potenza a quella che spesso viene sintetizzata come una notturna storia di sesso e alcool". Sul palcoscenico Vinicio Marchioni (già diretto da Latella in Un tram chiamato desiderio di Tennessee Williams) insieme a Sonia Bergamasco, marito e moglie a cui fa da specchio la coppia formata da Ludovico Fededegni e Paola Giannini.
Il dramma che ha scosso il pubblico borghese degli anni sessanta scoperchiando tutte le frustrazioni, le ipocrisie e le contraddizioni del ceto medio, torna sul palcoscenico in questa sorprendente versione che propone una nuova esplorazione del linguaggio, dell'immaginazione e dei sentimenti. "Virginia Woolf è un'autrice che crea un nuovo modo di narrare – spiega Latella nelle note di regia - un nuovo linguaggio. Una vera visionaria, una combattente instancabile per l'emancipazione femminile. Una donna che insegnò alle donne ad uccidere le loro madri, come per gli uomini Edipo ci insegnò ad uccidere i nostri padri, o meglio un'idea di padre, come la Woolf uccise un'idea di madre, quella che vedeva nella donna "l'angelo del focolare". Credo che tanto di tutto questo si trovi nel testo". Virginia Woolf è presente nei due protagonisti ed è presente "anche in una idea di narrazione – continua Latella - Ogni volta che entra la morte, bisogna inventare, mentire, ricostruire. La morte la puoi vincere solo con l'invenzione". Albee prende spunto da questa frase della Woolf e porta questa coppia, ormai morente, a inventare per ricrearsi, per restare in vita. Bisogna scegliere di spiazzare la morte, di vincere la depressione, la paura, forse anche di anticiparla proprio come fece la grande Virginia Woolf".
Coriano, il comune investe 12mila euro nello sport
(Rimini) Circa 12mila euro a sostegno dello sport corianese. E' quanto l'Amministrazione comunale ha investito per il completamento e la sistemazione di alcuni impianti comunali. Il primo investimento, che ammonta a 2.500 euro, è stato utilizzato per le nuove porte da calcio del Parco Bellini a S. Andrea in Besanigo e per l'impianto di pallavolo e le reti delle porte del campo di calcio della scuola media di Ospedaletto.
Il secondo investimento, più corposo, per circa 9.100 euro riguarda il Centro Sportivo di via Piane, rivolto ai due nuovi campetti polivalenti e comprende: 2 canestri da basket fissi e 2 trasportabili multi altezza, porte da calcetto in acciaio con prolunghe e reti pesanti, 2 impianti volley zincato, 2 protezioni imbottite, 2 reti volley e una sedia arbitro volley , 8 panche Jonio colorate.
"Si tratta di investimenti – commenta il consigliere comunale con delega allo sport Gianluca Fabbri - che migliorano la fruibilità delle strutture scolastiche. In particolare, per quanto riguarda il campo polivalente del Centro Sportivo di Via Piane, venendo anche incontro alle esigenze dei giovani sportivi corianesi, si è deciso che questo spazio, attrezzato per praticare pallacanestro, pallavolo, calcetto e altre attività ludico/sportive, sarà reso a libero accesso nell'ottica che possa diventare un importante centro di aggregazione e svago per tanti, più e meno giovani".
"Un ottimo ed approfondito lavoro di ascolto nelle frazioni del territorio, quello svolto dal consigliere delegato Fabbri, – dice il sindaco Domenica Spinelli – che ci ha consentito di intervenire laddove i giovani sportivi hanno segnalato le loro necessità. Un rapporto di collaborazione continua che l'Amministrazione comunale intende continuare a perseguire intervenendo con le risorse a disposizione".
Teatro Petrella, sulle 'Montane russe' con Tedeschi e Colombari
(Rimini) C'è una new entry nel cartellone della stagione 2022 del Teatro Petrella di Longiano Traversare l'inverno: lo spettacolo Montagne russe, del francese Eric Assous, con Corrado Tedeschi e la riccionese Martina Colombari, con la regia di Marco Rampoldi. La produzione (Skyline productions e La Contrada Teatro stabile di Trieste) ha infatti scelto lo storico teatro longianese per la ripartenza in tournée della versione italiana di uno dei testi più riusciti di Eric Assous, vincitore di due prix Molière. Dopo un primo avvio nella stagione 2019-20, le repliche di Montagne russe programmate nel corso del 2021 erano state quasi tutte annullate a causa della pandemia del Covid19. Ora, finalmente, si riparte.
Attori e tecnici saranno a Longiano in residenza per le prove del nuovo allestimento nelle giornate precedenti il debutto, previsto per martedì 1 marzo (ore 21), dopodiché lo spettacolo proseguirà la propria tournée fino a metà maggio toccando le principali piazze italiane. Portato in scena nel 2004 in Francia da Alain Delon e Astrid Veillon, Montagne russe ha segnato il debutto sul palcoscenico per Martina Colombari, perfetta per il ruolo in coppia con il popolare attore Corrado Tedeschi. Lui è un uomo sulla cinquantina, lei una giovane donna: dall'incontro in un bar prende le mosse una commedia intrigante e ricca di colpi di scena, una pungente riflessione sul tema dei legami famigliari.
Turismo, si riparte dalla formazione
(Rimini) Il mondo della formazione scommette sul turismo e la sua ripartenza. Per questo il Cescot di Rimini torna quest'anno a organizzare il corso per accompagnatori turistici. Indispensabile per avere l'idoneità all'esercizio della professione in base alla legge regionale 4/2000, il corso si svolgerà in 150 ore di lezione in videoconferenza sul ruolo, il quadro normativo, la relazione con il cliente, i servizi di accompagnamento, gli adempimenti, la sicurezza.
Possono iscriversi coloro che sono in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado o equivalente e conoscono una o più lingue straniere (livello B2). Al superamento di una verifica finale verrà rilasciato l'Attestato di frequenza con verifica dell'apprendimento per l'idoneità all'esercizio della professione di accompagnatore turistico. Alla verifica finale possono accedere anche coloro che sono in possesso di una laurea o diploma universitario in materia turistica o equipollente, per i quali non è obbligatoria la frequenza allo specifico corso di formazione.
L'accompagnatore turistico accompagna persone singole, o gruppi di persone, nei viaggi sul territorio nazionale o all'estero, cura l'attuazione del programma turistico predisposto dagli organizzatori, dà completa assistenza ai singoli o ai gruppi accompagnati, fornisce elementi significativi o notizie di interesse turistico sulle zone di transito, al di fuori degli ambiti di attività che rientrano nelle specifiche competenze delle guide turistiche.
26 gennaio
Quarantene: “cambiare le regole” | Nascite in calo | Assalto in villa
Booliron, il documentario sull'hip hop in riviera
(Rimini) Nel titolo, secco, celebrativo, traboccante di nostalgia, c'è già tutto. Ma per i primi centrimetri di pellicola toccherà attendere ancora qualche mese. Si chiamerà Booliron, che in romagnolo evoca l'unione caotica di oggetti e contesti, ma anche una situazione esplosiva, il documentario prodotto da Flash Future - in collaborazione con la Doc Servizi - che narrerà la storia della cultura hip hop vista da un'angolazione piuttosto inedita: la riviera romagnola.
"Ma Booliron non sarà semplicemente la storia dell'hip hop italiano, bensì una storia hip hop che nasce in Riviera e che ha influenzato con forte accelerazione l'arte, la musica, la danza e la cultura più innovativa in Italia". A ribadirlo è il regista Francesco Figliola, deejay e musicista salernitano conosciuto da decenni in riviera con il soprannome di Kambo, che ha scritto e sceneggiato l'opera insieme al rapper Word (Stefano Serio all'anagrafe). Sarà quest'ultimo, che a metà anni Novanta incise un tributo alla discoteca Melody Mecca intitolato proprio Booliron, a firmare parte della colonna sonora. Mentre a Chico De Luigi sarà affidata la direzione della fotografia.
Ma che cos'ha in comune, si sono chiesti già a fine 2020 gli autori, uno come Ice Cube (uno dei padri fondatori del GangstaRap) con il mitico Slego di Viserba? E che cos'hanno a vedere Master Freez, Speaker Demo, ZeroT – pionieri dell'hip hop italiano – con un bizzarro argentino chiamato Lucas Carrieri, direttore storico del Barcelona Disco? Nel documentario vedremo anche l'ex sindaco Andrea Gnassi, che nei primi anni Novanta – da giovane consigliere comunale - aiutò la scena riminese ad organizzare Indelebile '94, una delle prime grandi convention italiane della subcultura hip hop.
Booliron è pensato proprio come un contenitore di storie apparentemente caotiche, un ambiente in cui si stratificano elementi diversi e vicende varie, legate alla genesi e alla crescita della società italiana. Il documentario punta come un faro alla rotta di
un genere che, nato nel ghetto americano, attraversa l'oceano e, dagli anni '80, si diffonde nel Mediterraneo provocando densi esiti creativi nel cinema, nella moda, nell'arte, nella danza, ma soprattutto in testi, ritmi, stili e sonorità musicali.
Tra le storie più incredibili quella del filosofo e ricercatore francese Georges Lapassade, autore di numerose opere sugli stati modificati di coscienza, che arrivò a teorizzare come la cultura hip hop potesse influire positivamente nella riabilitazione dalla tossicodipendenza. Nel '92 un gruppo di psicoterapeuti del Sert, con a capo il professor Leonardo Montecchi, si basò proprio su questa teoria per avviare un progetto ricreativo che, coinvolgendo proprio la crew di B boy riminesi, diede vita al laboratorio Centrovia di Covignano.
"Raccontare vuol dire prima di tutto comprendere", sottolinea lo stesso Kambo. "Forse è questa la motivazione che sta alla base del film: aver capito cosa questi protagonisti possono celebrare e lasciare in eredità alle generazioni future tramite un appiglio, ospitale, spensierato, rispettoso e pieno di significato pronto ad accogliere tutti senza distinzioni. Gli argomenti trattati saranno caratterizzati da una visione artistica e storica della Romagna, di tutti quei luoghi che oggi rappresentano il patrimonio culturale del territorio".
Già, perchè protagonista di questa pellicola sarà – oltre alla sua colonna sonora - proprio la riviera romagnola. Una riviera nascosta, dal sapore fortemente urbano, spiata e ricostruita da un'angolazione inedita e attraverso filmati originali. "L'opera – puntualizza Word - vedrà riportare alla luce immagini d'epoca storiche ed inedite che faranno ripercorre al pubblico le tappe fondamentali della scena Hip Hop e della vita di riviera andando a fondo nella narrazione del loro percorso e della loro evoluzione".
Le riprese saranno effettuate per la maggior parte nella città di Rimini. L’Ala Moderna del Museo, Il PART, Il teatro Galli, la biblioteca civica Gambalunga ed il nuovissimo Museo Fellini saranno le location protagoniste delle interviste. L’area di interesse si sposterà anche nella vicina Ravenna, ed in particolare il Museo Arcivescovile, la Basilica di Sant’Apollinare e l’antica piazza del Popolo. Si aspetta solo di conoscere la data del primo ciak.
Corpolò, trovata la sede dell'anagrafe
(Rimini) Dopo il sopralluogo di qualche giorno fa con gli abitanti della zona di via Montecieco, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad insieme all'assessore Francesco Bragagni, ha incontrato una rappresentanza di residenti di Corpolò. L'appuntamento, ospitato nella sede del circolo culturale che si affaccia sulla piazza del Tituccio, è stata l'occasione per confrontarsi su diversi temi, a partire dalla viabilità e dal potenziamento dei servizi per i cittadini.
"Sul fronte della viabilità, l'obiettivo prioritario è quello di intervenire per mettere in sicurezza il tratto di Marecchiese e ridurre il traffico di attraversamento: sul tavolo diverse proposte progettuali per rallentare la velocità di percorrenza dei veicoli e per spostare maggiormente la circolazione sulla "circonvallazione" di Corpolò, che permette di bypassare il centro abitato", spiegano dal comune.
Rispetto al tema della dislocazione dei servizi nel quartiere, "è già stata individuato l'immobile che ospiterà la sede anagrafica decentrata – ha spiegato l'assessore Bragagni – che diventerà operativa non appena saranno a disposizione i macchinari che abbiamo già acquistato". "Ci stiamo muovendo anche nel percorso complesso di potenziamento dei presidi sanitari diffusi su tutto il territorio – ha aggiunto il Sindaco – con l'obiettivo di portare nei quartieri i servizi sociosanitari di base". Tra gli altri argomenti di confronto, la prossima realizzazione del nuovo impianto sportivo dedicato al calcio, lavoro in carico all'Amministrazione comunale nell'ambito di un piano particolareggiato in sostituzione del privato inadempiente (investimento complessivo di oltre un milione di euro).