Riccione, colonia San Giuseppe: udienza il 7 luglio
(Rimini) "Abbiamo ricevuto un'ottima notizia dall'ufficio legale del Comune di Riccione circa la fissazione dell'udienza davanti al Consiglio di Stato per la definizione ultima della causa sull'ex colonia San Giuseppe - spiega il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Si porrà quindi finalmente la parola fine ad una questione che la mia amministrazione ha sempre considerato una ferita aperta per la città di Riccione. Un'ingiustizia urbanistica, oltre che ad un illecito e un abuso, che avevano creato privilegio per alcuni a discapito di tutta la comunità. Con la fissazione al 7 luglio prossimo dell'udienza davanti alla massimo tribunale amministrativo, dopodiché non vi saranno altri gradi di giudizio, si arriva ad una definizione. Credo che il Comune di Riccione abbia fatto la sua parte fino in fondo per ristabilire la correttezza e la giustizia in una vicenda brutta dal punto di vista legale e dal punto di vista politico. L'ex colonia San Giuseppe, doveva essere una casa protetta e invece è diventato un condominio fronte mare. Un danno per la città, un'ingiustizia e un abuso della politica di quei tempi. Noi invece con lavoro e determinazione abbiamo affrontato la situazione e dopo la decisione del Consiglio di Stato si potrà finalmente ristabilire la correttezza".
Come è noto l'annosa questione dei 45 appartamenti dell'ex colonia San Giuseppe che sarebbe dovuta diventare una struttura per anziani, è dunque arrivata ad una nuova svolta dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna aveva respinto sia l'istanza di sospensione che i ricorsi proposti dalla ditta proprietaria, la Michelangelo Società Cooperativa, per l'annullamento del provvedimento dirigenziale di diniego di sanatoria e del provvedimento dirigenziale di accertamento dell'inottemperanza. Di fatto dopo la sentenza di primo grado del Tar gli appartamenti sono confluiti nel patrimonio comunale. Alcuni residenti hanno scelto di liberare gli immobili per non pagare un canone al Comune altri invece no. Come si ricorderà il Tar, nell'ottobre del 2018, aveva motivato il rigetto in quanto "palesemente infondato" nella parte in cui si sosteneva la sostanziale illegittimità delle sanatorie presentate per modificare la destinazione d'uso dell'immobile. Il Comune aveva infatti rilasciato una concessione edilizia per la realizzazione di immobili ad uso socio- assistenziale e non di civile abitazione. Nel corso degli anni il Comune di Riccione ha notificato l'ordinanza di demolizione con ripristino ad uso originario, la società non ha adempito nell'arco di tempo prefissato dei 90 giorni, quindi il Comune ha ri-notificato il provvedimento di acquisizione al patrimonio dell'Ente, atto che lo legittima alla richiesta di un pagamento di canone in attesa della sentenza di ultimo grado del Consiglio di Stato che arriverà a seguito dell'udienza fissata il prossimo 7 luglio.
Smog oltre i valori, limitazioni al traffico e al riscaldamento fino al 26 gennaio
(Rimini) A seguito del bollettino Arpa Emilia Romagna di oggi, si è evidenziata una previsione di superamento per i prossimi giorni del valore limite giornaliero di polveri sottili PM10. Per questo motivo, come previsto dalle normative regionali, sul territorio provinciale proseguono anche per i prossimi giorni e fino al successivo giorno di controllo (previsto per mercoledì 26 gennaio 2022), delle misure emergenziali definite dalle norme. Nel dettaglio si prevede, innanzitutto l'ampliamento delle limitazioni alla circolazione dalle ore 8,30 alle ore 18,30 a tutti i veicoli diesel Euro 4. Per le auto è anche in vigore il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli.
Per quanto riguarda le abitazioni c'è obbligo di riduzione della temperatura di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive. C'è anche il divieto di utilizzo di generatori di calore domestico alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, ecc), in presenza di impianto di riscaldamento alternativo, con classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 4 stelle (così come definite dal Decreto del Ministero dell'Ambiente n.186 del 7 novembre 2017).
Per la campagna: divieto assoluto per qualsiasi combustione all'aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d'artificio, ecc.); divieto di spandimento dei liquami zootecnici; potenziamento controlli sulla circolazione dei veicoli, combustioni all'aperto, spandimento liquami e impianti a biomassa domestici.
Aggiornamento coronavirus: 1.147 positivi, 7 decessi
(Rimini) Sono 1.147 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 552 pazienti di sesso maschile e 595 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 510 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 7 decessi: 3 donne di Rimini 74, 74 e 84 anni, un uomo di 68 anni di San Clemente, un uomo di 77 anni di Cattolica, un uomo di 84 anni di Novafeltria e un uomo di 91 anni di Coriano.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 948.126 casi di positività, 14.719 in più rispetto a ieri, su un totale di 35.301 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 13.790 molecolari e 21.511 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 41,7%, un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.422.692 dosi; sul totale sono 3.678.942 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,5%. Le terze dosi fatte sono 2.140.070.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 148 (-4 rispetto a ieri, pari al -2,6%), l'età media è di 63 anni. Sul totale, 92 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,3 anni), il 62,2%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,2 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.
Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.625 (+83 rispetto a ieri, +3,3%), età media 69,7 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (+2 rispetto a ieri), 20 a Parma (-2); 14 a Reggio Emilia (invariato); 20 a Modena (-2); 35 a Bologna (+1); 12 a Imola (invariato); 11 a Ferrara (invariato); 8 a Ravenna (-1); 4 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (-2); 12 a Rimini (invariato).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 33,9 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.786 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 192.242); a seguire Modena (2.264 su 150.226), Ravenna (1.873 su 86.810) e Reggio Emilia (1.595 su 104.333); quindi Rimini (1.147 su 96.587) e Ferrara (1.072 su 60.326); poi Cesena (718 su 54.172), Forlì (662 su 44.680) e Piacenza (608 su 54.024 ); infine Parma (505 su 75.091) e il Circondario di Imola con 489 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 29.635.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 376.703 (+8.175). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 373.930 (+8.096), il 99,3% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 6.504 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 556.612.
Purtroppo, si registrano 40 decessi: 2 in provincia di Piacenza (due donne di 78 e 90 anni); 7 in provincia di Parma (tre uomini di 79, 82 e 83 anni, 2 donne di 82 anni e altre due di 91 e 92 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 80 anni e due donne di 76 e 78 anni); 7 in provincia di Modena (quattro uomini di 74, 83, 88 e 106 anni e tre donne di 78, 81 e 95 anni); 3 in provincia di Bologna (tre uomini di 75, 82 e 85 anni); 3 in provincia di Ferrara (due uomini entrambi di 90 anni e una donna di 93 anni); 4 in provincia di Ravenna (tre uomini di 56, 88 e 95 anni e una donna di 89 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (tre uomini di 78, 85 e 97 anni e una donna di 93 anni); 7 in provincia di Rimini (quattro uomini di 68, 77, 84, 91 anni e tre donne di cui due di 74 anni e una di 84). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.811.
Pandemia, raddoppiano gli abbandoni scolastici
(Rimini) Ansia crescente, nervosismo, paura di non farcela, ma anche ritorni in patria di famiglie immigrate o famiglie che scelgono l’educazione parentale. È questa l’altra faccia della pandemia sanitaria che ha portato, in un anno, a raddoppiare gli abbandoni scolastici anche nel territorio riminese.
Sono infatti poco meno di ottanta le segnalazioni pervenute dalle scuole (un aumento di poco meno del 40% rispetto l’anno scorso), di queste 26 fanno riferimento all’educazione parentale (o homeschooling), che sostanzialmente vede triplicare la richiesta rispetto gli anni precedenti (dove si assestava sotto le dieci domande all’anno) . Numeri che, in realtà, nascondono storie e motivazioni diverse. Da una parte ci sono giovani in difficoltà che lasciano gli studi, dall’altra genitori che scelgono di ritirare i propri figli ed educarli in casa, oppure quelle famiglie immigrate che, complice le difficoltà economiche, decidono di ritornare nel proprio paese d’origine.
“Sono diverse facce di uno stesso fenomeno – spiega Chiara Bellini, Vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – che, aldilà dei numeri, comunque in linea con la tendenza a livello nazionale, pone interrogativi e riflessioni più ampie. La prima riflessione è quella relativa alla grande importanza del piano affettivo relazionale dell’educazione scolastica, che rischiamo a volte di sottovalutare, nel dibattito in corso, rispetto alla componente più strettamente didattica. Mantenere la scuola in presenza, non significa solo garantire una didattica più efficace, ma offrire ai nostri giovani un ambito di confronto privilegiato con il mondo reale, attraverso le relazioni con i coetanei e con gli insegnanti. È su questo insieme di funzioni - didattica e culturale, ma anche sociale e relazionale - che le nostre scuole hanno fondato la loro autorevolezza e il ruolo nella società. La seconda riflessione è più di tipo psicologico. Stress, nervosismo, calo della concentrazione, irritabilità e calo di interesse dello studio sono alcune delle principali conseguenze, evidenziate anche da indagini nazionali, della scuola non in presenza. I ragazzi percepiscono una sorta di distacco dalla realtà proprio quando sentirebbero più forte l’esigenza di confrontarsi con i coetanei e con gli insegnanti. Con la pandemia tutto questo è stato messo fortemente in dubbio, ma proprio per questo non possiamo arretrare sull’apertura in sicurezza delle nostre scuole. L’ultima riflessione è più sociale, visto che con la pandemia e la relativa entrata in crisi di alcuni ambiti economici, alcune famiglie hanno preferito tornare nei propri paesi di origine interrompendo il percorso educativo dei propri figli. Dati dunque che, pur nella loro complessità, indicano come sia necessario continuare a lavorare per una scuola in presenza, in grado di limitare al massimo gli effetti psicologici, didattici e sociali della pandemia sanitaria. Un impegno che questa Amministrazione sta portando avanti in tutti i modi e in tutte le sedi in cui è chiamata a dare il proprio contributo. Mai come oggi dobbiamo difendere l’autorevolezza della scuola, dalle direzioni ai docenti e al personale, nella consapevolezza che dalla loro apertura e piena funzionalità passa la ripresa della nostra comunità e, i numeri lo dimostrano, anche la salute e la preparazione dei nostri ragazzi”.
Turismo e lavoro, Sadegholvaad: meno sussidi e più programmazione
(Rimini) "L'economia e l’occupazione non possono continuare a essere appesi a ristori e agevolazioni, peraltro ritagliate in un debito pubblico che prima o poi dovrà essere pagato". E' il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad a chiedere un cambio di passo nella gestione dell'economia in vista del periodo post pandemia. La presa di posizione nasce dai dati diffusi oggi con la comparazione tra 2019 (anno pre Covid) e 2021 in ordine alle ‘posizioni di lavoro’ che mostra un saldo negativo di quasi 23 mila occupati nel Paese. Mentre gran parte dei settori ha ritrovato e superato i numeri del periodo pre pandemico (costruzioni, alimentari, terziario professionale), le aree imprenditoriali di più grave crisi sono soprattutto quelle legate all’ospitalità e all’intrattenimento. "E si tratta di decine di migliaia di posti di lavoro, cancellati, precari o a fortissimo rischio. A cavallo dell’anno, la diffusione rapidissima della variante Omicron ha spento ancora una volta le insegne di alberghi, ristoranti e pubblici esercizi: ho visto, anche a Rimini, reazioni responsabili, dovute alla consapevolezza del delicato momento sanitario e sociale. Ma adesso occorre anche guardare in avanti e non solo all’oggi", ribadise Sadegholvaad.
"Bisogna uscire da questa fase emergenziale in tutti i sensi per trovare una strada vera e concreta di convivenza con il virus. Lo stanno facendo in questi giorni altri Paesi che sono pure concorrenti dell’Italia sul mercato turistico. Lo stesso OMS, ieri, ha sottolineato come ci si stia avvicinando a un’auspicabile fine della pandemia in Europa. Ma dobbiamo tornare a programmare adesso perché, come avverte anche Federturismo, ‘se entro i prossimi 30 giorni non supereremo la quarta ondata dell’epidemia, non imboccheremo la via della ripresa nel 2022’."
"Non è una questione di questo o quello, un aut aut tra salute e economia: si tratta di continuare a essere cauti ma di cambiare atteggiamento e approccio per definire i criteri di una nuova normalità, in cui la paura non paralizzi ogni spinta alla ripresa. In una intervista recente, il Ministro al Turismo Massimo Garavaglia esprime alcuni concetti condivisibili, a partire da quella più evidente: in Italia si parla di Covid in maniera molto più emergenziale e ossessiva che altrove. Quindi, sottolinea l’esponente del Governo, le misure restrittive sui viaggi internazionali, molto più rigorose in Italia che altrove con il risultato che aree concorrenti dalle normative o approccio più flessibili (es. la Spagna) sottraggono clienti ai nostri operatori. Ci stiamo sparando sui piedi, chiosa Garavaglia".
"Bisogna che torniamo a parlare di programmazione, anche a breve termine, e vuol dire ripartire ’normalmente’ a primavera. Ma è necessario deciderlo ora perché un’industria come quella turistica non si accende o si spegne con un clic sull’interruttore. Questa cosa è bene dircela, senza volere entrare in un dibattito da ‘prima quello e poi questo’, di una classifica tra cose è indispensabile e cosa non lo è. L’economia non riguarda solo pochi ‘padroni’ ma la vita di tutte le famiglie, dei giovani, degli adulti. Il turismo, anche a Rimini, ha dato con responsabilità e senso del dovere da marzo 2020, così come l’intera Italia. Ma ora non può più attendere. Sappiamo bene che il 2022 è già un anno molto complicato perché sulle imprese italiane si sta già abbattendo il peso dell’aumento stellare della bolletta energetica e, come in una tempesta perfetta, il probabile calo dei consumi derivato dall’analogo incremento, pesantissimo incremento che sta toccando alle famiglie italiane".
"A un Parlamento che nelle prossime ore sarà impegnato nella elezione del Presidente della Repubblica, Rimini e il suo principale settore industriale e economico, che occupa 70 mila persone e genera un valore economico di 4,6 miliardi di euro all’anno (dato pre pandemia), chiede di agire e dare respiro a una ripartenza che non può attendere oltre poche settimane. Non si tratta di ristori ma della possibilità di tirarsi su in piedi definitivamente, facendo finalmente in modo che il mantra della ‘convivenza con il Covid’ non sia solo un guscio lessicale ma un concreto progetto di ritrovata normalità".
24 gennaio
Multe ai no pass | Un riminese al Colle? | Ricconi in parlamento
Aggiornamento coronavirus: 1.927 positivi, tre decessi
(Rimini) Sono 1.927 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 928 pazienti di sesso maschile e 999 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 1000 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 3 decessi: un uomo di 94 anni di Santarcangelo di Romagna, una donna di 87 anni di Rimini e una donna di 31 anni affetta da gravi e pregresse patologie residente a Misano Adriatico.
Dall'inizio dell'epidemia, in Emilia-Romagna si sono registrati 895.961 casi di positività, 20.654 in più rispetto a ieri, su un totale di 79.424 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 30.891 molecolari e 48.533 test antigenici rapidi. Questo il dato comunicato al ministero della Salute. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 26%
Per quanto riguarda il servizio di autotesting con un tampone rapido antigenico, alle 15 di oggi risultano effettuati 3.628 tamponi i cui esiti sono stati caricati correttamente on line sul Fascicolo sanitario elettronico. Di questi, 2.419 test, pari a circa il 67% riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, riceveranno formalmente entro 24 ore la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l'autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 1.209 sono invece tamponi con esito negativo.
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.314.773 dosi; sul totale sono 3.672.400 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,4%. Le terze dosi fatte sono 2.055.814.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 145 ( -7 rispetto a ieri, pari a - 4,6%) l'età media è di 62 anni. Sul totale, 87 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,5 anni), il 60 %; 85 sono vaccinati con ciclo completo (età media 62,8 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.459 ( -6 rispetto a ieri, -0,2%), età media 69,9 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 18 a Parma (-1); 16 a Reggio Emilia (-1); 23 a Modena (+2); 36 a Bologna (+3); 9 a Imola (-2); 12 a Ferrara (-2); 6 a Ravenna (- 4); 3 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (+1); 12 a Rimini (-3).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 35,2 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.740 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 180.834); a seguire Modena (3.568 su 142.231), Reggio Emilia (2.566 su 98.381), Parma (1.967 su 71.464). Seguono Rimini (1.927 su 91.826), Ravenna (1.885 su 81.362), Cesena (1.359 su 51.371), Piacenza (1.054 su 51.603), Ferrara (1.005 su 56.861), Forlì (960 su 42.067). Infine il Circondario Imolese (623 su un totale dall'inizio dell'epidemia di 27.891).
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 348.147 (-277). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 345.543 ( - 264), il 99,2% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 20.902 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 533.095.
Purtroppo, si registrano 29 decessi: 4 in provincia di Piacenza (due uomini di 98 e 87 anni e due donne di 91 e 84 anni); 1 in provincia di Parma (un uomo di 90 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (due uomini di 89 e 63 anni, una donna di 89 anni); 2 in provincia di Modena (un uomo di 91 anni, una donna di 86 anni); 6 in provincia di Bologna (quattro uomini di 89, 77, 72 e 69 anni, due donne di 83 anni e di 59 anni, per quest'ultima il decesso è stato registrato dall'Asl di Imola); 1 nel circondario Imolese (un uomo di 86 anni); 3 in provincia di Ferrara (un uomo di 80 anni, due donne di 89 e 84 anni); 5 in provincia di Ravenna (due uomini di 79 e 53 anni e tre donne di 97, 85,76 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 86 anni); 3 in provincia di Rimini (un uomo di 94 anni, due donne di 87 e 31 anni, quest'ultima affetta da gravi e pregresse patologie). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.719.
Cattolica, riqualificazione per l'ospedale: aumentano i posti letto
(Rimini) Nella giornata di martedì 18 gennaio, la Sindaca Franca Foronchi e l'Assessore alle politiche sociosanitarie Nicola Romeo hanno partecipato all'incontro del Comitato di Distretto alla presenza del Direttore Generale dell'AUSL Romagna, dr. Tiziano Carradori. Tema dell'incontro è stato quello di fornire, ai rappresentanti del distretto socio sanitario ed ai dirigenti sanitari ospedalieri degli Ospedali di Riccione e Cattolica, un feedback riguardo lo stato di avanzamento degli interventi decisi in ambito distrettuale.
"Durante l'incontro – commenta la Sindaca - insieme con il sindaco di San Giovanni in Marignano Daniele Morelli, abbiamo ribadito con estrema chiarezza la nostra ferma intenzione di garantire ai nostri cittadini servizi socio sanitari di qualità e capaci di rispondere in prossimità ai loro diversi bisogni di salute, sia per quanto attiene le cure ospedaliere che per quelle territoriali. Nell'ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera dell'AUSL Romagna, al nostro Ospedale "Cervesi" è stato attribuito il ruolo di "Ospedale di Comunità" (OSCO), inteso come struttura residenziale che si colloca "a ponte" tra i servizi erogati in ambito ospedaliero e quelli erogati in ambito territoriale, così da garantire in modo adeguato ed innovativo le cosiddette cure intermedie."
A fronte di un investimento dell'AUSL pari a 2.7 milioni di euro, si prevedono per l'ospedale Cervesi 16/18 nuovi posti letto che daranno risposta ai bisogni di quei pazienti che, superata la fase acuta della malattia, devono completare la fase di stabilizzazione, convalescenza e riabilitazione e che, per questo, richiedono assistenza o sorveglianza infermieristica continuativa.
"Questa nuova funzione – aggiunge l'Assessore Romeo - si aggiunge alle importanti attività specialistiche che ad oggi vengono già offerte dal nostro Ospedale anche a cittadini residenti al di fuori dell'Area Vasta Romagna, che rappresentano, a dire dello stesso direttore Sanitario dei Presidi ospedalieri di Riccione e Cattolica, dr.ssa Caruso, un vero e proprio "fiore all'occhiello" della sanità ospedaliera aziendale e regionale. L'OSCO di Cattolica ben risponde al criterio di prossimità delle cure che, come amministrazione comunale, vogliamo privilegiare nella fase di riorganizzazione dei servizi socio sanitari che questa prolungata fase pandemica ha evidenziato essere necessaria e non più differibile."
"Insieme con le amministrazioni dei Comuni confinanti – conclude la Sindaca Foronchi - lavoreremo in ambito distrettuale ed in stretta collaborazione con l'AUSL Romagna per progettare e definire le modalità organizzative ed erogative dei servizi socio sanitari territoriali con una visione di territorio ed in una logica di rete. Vogliamo essere presenti anche sulle decisioni future e lo faremo con serio impegno, confidando in un fattivo confronto con i professionisti sanitari e con le Associazioni che operano nel nostro territorio in ambito socio sanitario."
La recente nomina dell'Assessore Romeo a rappresentante della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria in seno ai Comitati Consultivi Misti (CCM) segna la volontà dell'Amministrazione Comunale cattolichina di essere presente e propositiva nelle scelte che riguardano la cura della salute dei cittadini.
Reddito di cittadinanza, Gianfreda: a Rimini occasione di formazione
(Rimini) Reddito di cittadinanza, a Rimini diventa un'ocasione di formazione. "Percepire il sussidio, non significa uscire all'improvviso da una situazione di miseria: serve perfezionare i percorsi di inserimento nel mercato lavorativo e, insieme a questi, quelli di supporto alla comunità. I lavori socialmente utili, ad esempio, rivestono un ruolo centrale nella concezione del Reddito di Cittadinanza e, non a caso, rientrano nel Patto di Inclusione sociale, un accordo tra i beneficiari e le istituzioni, in cui chi riceve il reddito si impegna e dà disponibilità a seguire o svolgere progetti utili alla collettività (PUC) nel proprio comune di residenza, per almeno 8 ore a settimana - aumentabili a 16 - in cambio del contributo", spiega l'assessore Kristian Gianfreda.
il Distretto di Rimini si è attivato per mettere in moto questo processo, "avvalendoci, attraverso una convenzione, della collaborazione con il centro Servizi di Volontariato. Un lavoro di squadra importante che, a livello nazionale, ci ha permesso di distinguerci per la numerosità di enti coinvolti, con un totale 53 progetti, di cui 34 con il terzo settore. Tuttavia, si deve fare ancora tanto per perfezionare l'iter: ad oggi, infatti, solo 20 PUC, su 128 possibili, sono stati effettivamente utilizzati, per diverse ragioni, a partire dal fatto che il reddito di cittadinanza rimane uno strumento estremamente complesso e burocratizzato, le cui potenzialità molte volte rimangono soffocate".
A causa della pandemia, inoltre, "molte associazioni sono state chiuse e, spesso, l'operato dei Servizi Sociali del Comune di Rimini si è dovuto misurare su operazioni di supporto emergenziale ai cittadini legate al Covid. Devo anche ravvisare, non di rado, una certa rigidità da parte dei percettori del RdC ad avviarsi a questa attività di volontariato non retribuita per la quale oggi è richiesto anche il green pass. Sono questioni da affrontare e risolvere senza meno. Ed è per questo che sono in corso incontri con il nuovo CSV per andare a formalizzare una nuova collaborazione con Volontaromagna al fine di poter gestire il coinvolgimento del Terzo settore, i corsi di formazione sulla sicurezza, l'attivazione di polizze civili e l'acquisto di materiale necessario al progetto, per dare vita a nuove iniziative e intercettare il maggior numero di persone, all'interno di un modello di welfare davvero proattivo e moderno".
Cantieri, nodi critici e novità nei primi mesi del 2022
(Rimini) Viabilità e potenziamento dei collegamenti sul territorio, oltre a tanti interventi su scuole, impiantistica sportiva e riqualificazione urbana diffusa dal mare alle zone più interne della città. È ricco il programma di lavori pubblici che accompagnerà la prima metà del 2022. Un semestre che, dopo le prime opere propedeutiche già in corso, sarà segnato dall'avvio dei cantieri per la realizzazione delle nuove rotatorie della Statale 16, infrastrutture attese e decisive per migliorare la viabilità sull'intero territorio. Parallelamente proseguiranno i lavori per il Psbo - in corso i lavori del terzo stralcio della Dorsale Sud, separazione reti fognarie Rimini nord Brancona e Viserbella, separazione delle reti del bacino Roncaso a Miramare - così come del Parco del mare, con l'avanzamento dell'opera pubblica nei tratti da piazzale Kennedy a piazza Benedetto Croce, che sarà completata entro il mese di aprile.
Oltre ai cantieri che interessano la realizzazione delle nuove rotatorie e dei sottopassi della Statale 16 in capo ad Autostrade, sono diversi gli interventi che interesseranno la viabilità in partenza nel primo semestre. A partire da due opere collegate all'arteria della SS16, entrambe finanziate attraverso i fondi Fsc (ministero delle infrastrutture): la nuova viabilità di accesso al quartiere Padulli e la realizzazione della nuova rotatoria tra la statale 16 e Via Verenin Grazia a Rimini nord. L'intervento ai Padulli, dal valore di 2,3 milioni, è pronto a partire e prevede il prolungamento di Via Tosca fino alla nuova rotatoria realizzata all'intersezione con Via Aldo Moro e la prosecuzione della pista ciclabile già presente. In corso di approvazione invece il progetto esecutivo per la nuova rotatoria tra la Statale 16 e via Verenin Grazia (1,8 milioni), che sarà completata con un nuovo sottopasso ciclopedonale di collegamento con Via Del Rivo.
Risponde all'esigenza di superare le fratture della SS16 anche la prossima realizzazione del ponte ciclopedonale sul Deviatore Ausa, infrastruttura che permetterà la connessione tra i percorsi ciclo-pedonali già realizzati e permetterà la connessione del quartiere della Grotta Rossa alla città. Il progetto, di prossima approvazione, prevede un investimento di circa 400 mila euro finanziato con fondi statali (ciclovie urbane).
Altri interventi al via nelle prossime settimane sono la riqualificazione dell'accessibilità e la valorizzazione della Via XX Settembre (500.000 euro circa), il miglioramento del sottopasso di viale Oslo a Miramare, con la riduzione della pendenza delle rampe accesso lato monte per migliorare l'accessibilità e la messa in sicurezza del ponte dello Scout, l'infrastruttura ciclopedonale in legno che collega le due sponde del fiume all'altezza di via Tonale. L'opera, del valore di 350 mila euro, prevede il rafforzamento della struttura e l' 'incapsulamento' degli elementi in legno per proteggere il ponte dai fenomeni atmosferici. Questi tre interventi sono co-finanziati dalla Regione Emilia Romagna (90%, 10% a carico del Comune) attraverso le risorse assegnate alle zone più colpite dalla prima ondata di pandemia (fondi zone rosse).
La prossima stagione estiva segnerà il debutto delle nuove isole fitness del Parco del Mare sud, elemento caratterizzante dell'opera di trasformazione urbana che sta trasformando il waterfront riminese. Così come saranno installate nei tratti del parco del mare già riqualificati (Tintori e Spadazzi) e in corso di realizzazione (tratti 2 e 3) le nuove aree gioco e le fontane ornamentali. L'intervento è di circa 1,5 milioni di euro, cofinanziato all'80% dalla Regione Emilia Romagna. In parallelo prosegue il primo lotto della riqualificazione dei viali delle regine, da viale Tripoli a via Alfieri.
Tanti inoltre gli interventi di riqualificazione urbana diffusa sul territorio, tutti a carico del bilancio del Comune e in capo ad Anthea. Si va dalla riqualificazione dei marciapiedi a Corpolò (65.000 euro), Rivabella (60.000), la sistemazione della piazzetta in via Dei Martiri a Rivazzurra (55.000), la riqualificazione dei percorsi pedonali rotatoria Via Giovanni XXIII-Via Dei Mille (75.000 euro) Da segnalare inoltre l'azione sostitutiva in capo al Comune per le opere di urbanizzazione a Tombanuova (575.000). mai completate dal soggetto attuatore del piano particolareggiato e ora in carico al Comune attraverso l'escussione della polizza fideiussoria. In programma inoltre interventi straordinari di sul verde pubblico per 200 mila euro.
Previste opere di riqualificazione anche per i cimiteri, sia per il cimitero Civico (100mila euro), sia per i cimiteri del forese (San Lorenzo in Correggiano e Sant'Aquilina), per complessivi 240mila euro.
Continua il piano di intervento che riguarda le scuole comunali. In fase di conclusione la ricostruzione della scuola elementare Ferrari, il miglioramento sismico dell'elementare Boschetti-Alberti e il primo lotto degli interventi alla scuola elementare di via Pescara a Miramare, che saranno completati nella seconda parte dell'anno. Al via anche la riqualificazione energetica dell'illuminazione della scuola media Di Duccio (70mila euro) e l'adeguamento della Scuola Media Panzini. Tra gli interventi più impegnativi, realizzazione della nuova Palestra alla scuola Montessori, per il valore complessivo di 715.000 euro.
Corposo il capitolo che riguarda l'impiantistica sportiva, con opere che interesseranno le strutture indoor e outdoor del territorio. Prevista la realizzazione del centro sportivo per il calcio a Corpolò, lavoro in carico all'Amministrazione comunale nell'ambito di un piano particolareggiato in sostituzione del privato inadempiente (investimento complessivo di oltre un milione di euro). Lavori in programma al Circolo Tennis Viserba (41.700 euro circa), al Circolo Tennis Rivazzurra (riqualificazione copertura 68 mila euro), allo stadio del baseball di via Monaco (116mila euro circa per separazione utenze e valutazione di sicurezza), la riqualificazione del campo di pallavolo della scuola media di Duccio (53.200 euro). Saranno inoltre completati i lavori ai nuovi playground di Viserba e Corpolò e al Pattinodromo di Viserba Monte. Previsto inoltre il rifacimento del manto campo da calcio a cinque allo stadio Romeo Neri, che sarà al centro di un importante intervento di riqualificazione a partire dall'estate.
Si moltiplicano infine i campi da padel, grazie ai lavori sostenuti dai concessionari del centro sportivo ex Waldorf (due nuovi campi), del CT Torre Pedrera (copertura campo da padel) e del CT di Viserba monte (nuovi campi da padel).