Mercoledì, 26 Gennaio 2022 12:37

Turismo, si riparte dalla formazione

(Rimini) Il mondo della formazione scommette sul turismo e la sua ripartenza. Per questo il Cescot di Rimini torna quest'anno a organizzare il corso per accompagnatori turistici. Indispensabile per avere l'idoneità all'esercizio della professione in base alla legge regionale 4/2000, il corso si svolgerà in 150 ore di lezione in videoconferenza sul ruolo, il quadro normativo, la relazione con il cliente, i servizi di accompagnamento, gli adempimenti, la sicurezza.

Possono iscriversi coloro che sono in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado o equivalente e conoscono una o più lingue straniere (livello B2). Al superamento di una verifica finale verrà rilasciato l'Attestato di frequenza con verifica dell'apprendimento per l'idoneità all'esercizio della professione di accompagnatore turistico. Alla verifica finale possono accedere anche coloro che sono in possesso di una laurea o diploma universitario in materia turistica o equipollente, per i quali non è obbligatoria la frequenza allo specifico corso di formazione.

L'accompagnatore turistico accompagna persone singole, o gruppi di persone, nei viaggi sul territorio nazionale o all'estero, cura l'attuazione del programma turistico predisposto dagli organizzatori, dà completa assistenza ai singoli o ai gruppi accompagnati, fornisce elementi significativi o notizie di interesse turistico sulle zone di transito, al di fuori degli ambiti di attività che rientrano nelle specifiche competenze delle guide turistiche.

Mercoledì, 26 Gennaio 2022 12:32

26 gennaio

Quarantene: “cambiare le regole” | Nascite in calo | Assalto in villa

(Rimini) Nel titolo, secco, celebrativo, traboccante di nostalgia, c'è già tutto. Ma per i primi centrimetri di pellicola toccherà attendere ancora qualche mese. Si chiamerà Booliron, che in romagnolo evoca l'unione caotica di oggetti e contesti, ma anche una situazione esplosiva, il documentario prodotto da Flash Future - in collaborazione con la Doc Servizi - che narrerà la storia della cultura hip hop vista da un'angolazione piuttosto inedita: la riviera romagnola.
"Ma Booliron non sarà semplicemente la storia dell'hip hop italiano, bensì una storia hip hop che nasce in Riviera e che ha influenzato con forte accelerazione l'arte, la musica, la danza e la cultura più innovativa in Italia". A ribadirlo è il regista Francesco Figliola, deejay e musicista salernitano conosciuto da decenni in riviera con il soprannome di Kambo, che ha scritto e sceneggiato l'opera insieme al rapper Word (Stefano Serio all'anagrafe). Sarà quest'ultimo, che a metà anni Novanta incise un tributo alla discoteca Melody Mecca intitolato proprio Booliron, a firmare parte della colonna sonora. Mentre a Chico De Luigi sarà affidata la direzione della fotografia.

Ma che cos'ha in comune, si sono chiesti già a fine 2020 gli autori, uno come Ice Cube (uno dei padri fondatori del GangstaRap) con il mitico Slego di Viserba? E che cos'hanno a vedere Master Freez, Speaker Demo, ZeroT – pionieri dell'hip hop italiano – con un bizzarro argentino chiamato Lucas Carrieri, direttore storico del Barcelona Disco? Nel documentario vedremo anche l'ex sindaco Andrea Gnassi, che nei primi anni Novanta – da giovane consigliere comunale - aiutò la scena riminese ad organizzare Indelebile '94, una delle prime grandi convention italiane della subcultura hip hop.

Booliron è pensato proprio come un contenitore di storie apparentemente caotiche, un ambiente in cui si stratificano elementi diversi e vicende varie, legate alla genesi e alla crescita della società italiana. Il documentario punta come un faro alla rotta di
un genere che, nato nel ghetto americano, attraversa l'oceano e, dagli anni '80, si diffonde nel Mediterraneo provocando densi esiti creativi nel cinema, nella moda, nell'arte, nella danza, ma soprattutto in testi, ritmi, stili e sonorità musicali. 

Tra le storie più incredibili quella del filosofo e ricercatore francese Georges Lapassade, autore di numerose opere sugli stati modificati di coscienza, che arrivò a teorizzare come la cultura hip hop potesse influire positivamente nella riabilitazione dalla tossicodipendenza. Nel '92 un gruppo di psicoterapeuti del Sert, con a capo il professor Leonardo Montecchi, si basò proprio su questa teoria per avviare un progetto ricreativo che, coinvolgendo proprio la crew di B boy riminesi, diede vita al laboratorio Centrovia di Covignano. 

"Raccontare vuol dire prima di tutto comprendere", sottolinea lo stesso Kambo. "Forse è questa la motivazione che sta alla base del film: aver capito cosa questi protagonisti possono celebrare e lasciare in eredità alle generazioni future tramite un appiglio, ospitale, spensierato, rispettoso e pieno di significato pronto ad accogliere tutti senza distinzioni. Gli argomenti trattati saranno caratterizzati da una visione artistica e storica della Romagna, di tutti quei luoghi che oggi rappresentano il patrimonio culturale del territorio". 

Già, perchè protagonista di questa pellicola sarà – oltre alla sua colonna sonora - proprio la riviera romagnola. Una riviera nascosta, dal sapore fortemente urbano, spiata e ricostruita da un'angolazione inedita e attraverso filmati originali. "L'opera – puntualizza Word - vedrà riportare alla luce immagini d'epoca storiche ed inedite che faranno ripercorre al pubblico le tappe fondamentali della scena Hip Hop e della vita di riviera andando a fondo nella narrazione del loro percorso e della loro evoluzione". 

Le riprese saranno effettuate per la maggior parte nella città di Rimini. L’Ala Moderna del Museo, Il PART, Il teatro Galli, la biblioteca civica Gambalunga ed il nuovissimo Museo Fellini saranno le location protagoniste delle interviste. L’area di interesse si sposterà anche nella vicina Ravenna, ed in particolare il Museo Arcivescovile, la Basilica di Sant’Apollinare e l’antica piazza del Popolo. Si aspetta solo di conoscere la data del primo ciak.

Martedì, 25 Gennaio 2022 18:03

Corpolò, trovata la sede dell'anagrafe

(Rimini) Dopo il sopralluogo di qualche giorno fa con gli abitanti della zona di via Montecieco, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad insieme all'assessore Francesco Bragagni, ha incontrato una rappresentanza di residenti di Corpolò. L'appuntamento, ospitato nella sede del circolo culturale che si affaccia sulla piazza del Tituccio, è stata l'occasione per confrontarsi su diversi temi, a partire dalla viabilità e dal potenziamento dei servizi per i cittadini.

"Sul fronte della viabilità, l'obiettivo prioritario è quello di intervenire per mettere in sicurezza il tratto di Marecchiese e ridurre il traffico di attraversamento: sul tavolo diverse proposte progettuali per rallentare la velocità di percorrenza dei veicoli e per spostare maggiormente la circolazione sulla "circonvallazione" di Corpolò, che permette di bypassare il centro abitato", spiegano dal comune.

Rispetto al tema della dislocazione dei servizi nel quartiere, "è già stata individuato l'immobile che ospiterà la sede anagrafica decentrata – ha spiegato l'assessore Bragagni – che diventerà operativa non appena saranno a disposizione i macchinari che abbiamo già acquistato". "Ci stiamo muovendo anche nel percorso complesso di potenziamento dei presidi sanitari diffusi su tutto il territorio – ha aggiunto il Sindaco – con l'obiettivo di portare nei quartieri i servizi sociosanitari di base". Tra gli altri argomenti di confronto, la prossima realizzazione del nuovo impianto sportivo dedicato al calcio, lavoro in carico all'Amministrazione comunale nell'ambito di un piano particolareggiato in sostituzione del privato inadempiente (investimento complessivo di oltre un milione di euro).

 

(Rimini) "Il 31 gennaio 2022 la colonia Bertazzoni verrà messa all’asta a partire da una base di 9 milioni di euro". Ne dànotizia la Fondazione cetacea, che alla colonia aveva la sua sede storica, dalla quale è stata sfrattata perché la struttura era stata definita inagibile dal comune. "Al di là di affermazioni, non supportate da fatti concreti, l’Amministrazione Tosi non ha trovato nel frattempo alcuna sistemazione alternativa per il Centro Recupero Tartarughe Marine di Fondazione Cetacea (l’ospedale delle tartarughe) che è presso la struttura da 13 anni". 

L’Amministrazione comunale, "dopo aver dichiarato inagibile la struttura all’inizio dello scorso anno, ci aveva concesso di utilizzare la palazzina ex sede estiva della Polizia. Con grande dispendio di soldi ed energie nostre e dei nostri volontari, abbiamo trasferito strutture, arredi, materiale scientifico e animali in cura in quest’area. Trasferimento quasi ultimato. Abbiamo quindi richiesto all’Amministrazione di concederci in uso quest’area, almeno fino a quando non si trovasse una soluzione duratura. Ci è stato obiettato che l’Amministrazione non voleva scorporare l’area dalla vendita “perché il compratore non avrebbe interesse”, spiegano dalla Fondazione.

Quindi," ancora una volta, si prospetta un problema di “dove mettere” la Fondazione. Facciamo alcune ovvie considerazioni. Fondazione Cetacea non opera per lucro o per interesse speculativo per curare animali in via di estinzione che dovrebbero stare a cuore agli amministratori come a noi. Negli anni abbiamo dato lustro alla città di Riccione dandole visibilità in un ambito non scontato, quello che ha a cuore l’ambiente e cioè la stragrande maggioranza dei cittadini e dei turisti". 

Fondazione Cetacea, "pur avendo vinto il bando per la concessione dell’ex delfinario di Rimini, come abbiamo sempre affermato, non vuole abbandonare Riccione. Già quando era stato decretato per la prima volta il nostro allontanamento dalla struttura l’Amministrazione aveva ricevuto, pare, più di tremila mail di protesta. Ma nemmeno questo pare sia servito". 

A questo punto "ci corre l’obbligo di affermare che non possiamo e, soprattutto, non vogliamo, mettere a repentaglio la cura delle tartarughe marine, l’educazione ambientale, le nostre attività storiche in favore dell’ambiente qui a Riccione e quindi affermiamo di essere disponibili ad aprire una collaborazione con i privati che dovessero aggiudicarsi l’area vista la nostra impossibilità a lasciarla. In caso di mancata aggiudicazione però, anche in ragione dei prevedibili ritocchi al ribasso alle richieste da parte dell’Amministrazione, proporremo alla cittadinanza riccionese di esprimersi sul nostro progetto che, pur riducendo di meno del 10% l’area in vendita, consentirebbe alla città di mantenere il suo ospedale delle tartarughe".

Martedì, 25 Gennaio 2022 17:28

Riccione, Tar boccia ricorso ristobar

(Rrimini) Il Tribunale amministrativo regionale dell'Emilia Romagna ha bocciato il ricorso di alcuni titolari di ristobar sulla spiaggia di Riccione che avevano chiesto un intervento dei giudici in merito alle nuove norme introdotte dall'amministrazione Tosi nel 2016, con la possibilità pergli stabilimenti balneari di chiedere la concessione per realizzare un chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande. Nella sentenza, il Tar oltre a respingere con motivazioni di fatto e di diritto, l'impugnazione del regolamento, ha estromesso la stessa Associazione Bar e Ristoranti per "carenza di legittimazione attiva - si legge - perché non perseguirebbe un interesse omogeneo della categoria visto che, per fatto notorio, alcuni degli associati hanno da tempo avviato attività di chioschi ai sensi del regolamento comunale", spiega il comune.

"Nel 2016 abbiamo dato il via ad una piccola rivoluzione sulla spiaggia - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi – con l'introduzione di uno strumento più moderno e adatto alla nostra economia. Con il nuovo Regolamento per le attività economiche sulla spiaggia, Riccione si è adeguata al cambiamento delle esigenze del turismo balneare sempre più plasmato sulla specificità dei servizi offerti. Il rilancio della città e della nostra economia passa attraverso le nuove opportunità che si aprono per chi fa impresa. Sono quindi contenta che anche il Tar abbia riconosciuto oggi la bontà del nostro lavoro".

Con il nuovo Regolamento, "che l'amministrazione Tosi, ha fatto bene ad introdurre - ha detto il presidente della Coop. Bagnini Diego Gasperoni - in spiaggia si lavora meglio. Il turismo balneare per essere competitivo, oggi ancora di più, deve andare incontro alle esigenze dell'utenza, del turista europeo e italiano, che vuole vivere la spiaggia a 360 gradi, come un luogo dove trovare tutto quello che si può desiderare in una vacanza. Ecco allora che la possibilità di offrire più servizi, di diventare una spiaggia sempre più attrezzata per meglio accogliere i nostri turisti è stata una opportunità di crescita per tutta la città".

(Rimini) Sono 1.211 i nuovi positivi tracciati oggi nella provicia di Rimini, si tratta di 618 pazienti di sesso maschile e  593 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 1000 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 3 decessi: una donna di 89 anni di Novafeltria, una donna di 91 anni di San Giovanni in Marignano e un uomo di 58 anni residente a Misano Adriatico e deceduto fuori Romagna. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 961.666 casi di positività, 13.561 in più rispetto a ieri, su un totale di 91.443 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 26.755 molecolari e 64.688 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,8%.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.466.073 dosi; sul totale sono 3.682.277 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,6%. Le terze dosi fatte sono 2.174.143.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 150 (+2 rispetto a ieri, pari al +1,4%), l'età media è di 62,8 anni. Sul totale, 94 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,1 anni), il 62,7%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,8 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.594 (-31 rispetto a ieri, -1,2%), età media 70,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 18 a Parma (-2); 15 a Reggio Emilia (+1); 23 a Modena (+3); 34 a Bologna (-1); 13 a Imola (+1); 12 a Ferrara (+1); 8 a Ravenna (invariato); 4 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (-2); 12 a Rimini (invariato).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 34 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.105 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 195.330), seguita da Modena (2.522 su 152.748); poi Parma (1.488 su 76.575), Rimini (1.211 su 97.798) e Ravenna (1.208 su 88.018); quindi Reggio Emilia (811 su 105.144), Cesena (792 su 54.964), Ferrara (784 su 61.110) e Forlì (734 su 45.414). Infine, Piacenza (623 su 54.647) e il Circondario di Imola, con 283 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 29.918.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 383.976 (+7.294). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 381.232 (+7.323), il 99,3% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 6.229 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 562.841.

Purtroppo, si registrano 38 decessi: 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 85 anni); 5 in provincia di Parma (due uomini di 64 e 76 anni, due donne di 82 e 92 anni e una terza donna di 71 anni il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Piacenza); 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 88 e una donna di 89 anni); 3 in provincia di Modena (due uomini di 55 e 72 anni e una donna di 65 anni); 6 in provincia di Bologna (quattro uomini di 58, 79, 81 e 93 anni e due donne di 64 e 93 anni); 2 nel Circondario Imolese (un uomo di 86 e una donna di 77 anni); 3 in provincia di Ferrara (un uomo di 62 anni e due donne di 85 e 95 anni)
8 in provincia di Ravenna (cinque uomini di 78, 79 (due), 92 e uno di 95 anni e tre donne di 84, 94 e 95 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 87 e 90 anni e una donna di 87 anni); 3 in provincia di Rimini (un uomo di 58 anni il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Modena e due donne di 89 e 91 anni); 2 residenti fuori dall'Emilia-Romagna i cui decessi sono stati registrati rispettivamente dalle Ausl di Modena e di Ferrara: un uomo di 63 e una donna di 83 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.849.

Martedì, 25 Gennaio 2022 16:56

Pnrr, Riccione ha la sua task force

(Rimini) Riccione avrà la sua "Unità di gestione progetti Pnrr", un gruppo di lavoro trasversale a tutti i settori dell'Ente per la elaborazione integrata delle funzioni del piano nazionale per accedere ai contributi europei. Lo ha deciso la Giunta comunale di Riccione con l'intento di dotarsi di un organismo in grado di predisporre le schede da proporre a finanziamento. Come è noto le sei grandi aree di intervento sono la transizione verde, la trasformazione digitale, la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la coesione sociale e territoriale, salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, le politiche per le nuove generazioni, l'infanzia e i giovani. "Lo sviluppo e la gestione dei progetti per il Pnrr richiedono competenze di staff diversificate - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi - si va dal Bilancio, alla digitalizzazione, all'urbanistica e Lavori Pubblici, e al sociale quindi la scelta è stata quella di coinvolgere tutti i settori del Comune, in primis le figure dirigenziali, in maniera da presentare un numero di progetti di alto profilo e fortemente specializzati. La maniera più idonea per sfruttare al massimo l'opportunità dei finanziamenti che arriveranno dall'Europa. La mancanza di progettazione può essere un limite invalicabile per le amministrazioni comunali. Riccione in questi anni ha invece messo già nero su bianco una serie importante di progetti che toccano tanti aspetti della vita dei cittadini, dalla viabilità al sociale, dalle infrastrutture all'integrazione generazionale. Oggi finalmente verrà compreso che la progettazione non è una raccolta di desideri che resta tale, ma un indispensabile strumento di lavoro e di avanzamento per i territori senza la quale non si starebbe al passo con i tempi che cambiano. Grazie al progetto che avevano fatto in tempi utili, ad esempio, dal PNRR arriveranno 5 milioni di euro per l'ex Mattatoio che trasformerà un luogo abbandonato in un centro d'eccellenza per il sostegno alle persone con disabilità".

(Rimini) Al 31 dicembre 2021 ammonta a 150.195 la popolazione riminese. Nonostante il lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,3 per cento), si resta sopra la soglia dei 150mila abitanti, superata per la prima volta nel 2018. L’ex quartiere 5 si conferma come il più abitato con 33.238 residenti. L’età media della popolazione nel 2021 è di 46,23 anni, 2 in più rispetto al 2011. Attualmente, a Rimini, risiedono circa 197 persone con più di 65 anni ogni 100 riminesi under 14. Al 31 dicembre erano 57 gli ultracentenari, di cui 51 donne e 6 uomini. La più longeva una donna di 107 anni.  

Mai così pochi nati dal 1935 ad oggi, ma diminuiscono significativamente i decessi, meno 237 rispetto al 2020.Ad influire sulla tendenza demografica negativa è il progressivo calo delle nascite, che fa registrare il valore più basso nella serie statistica dal 1935 ad oggi: nel 2021 nel Comune di Rimini sono nati 925 bambini (-97 rispetto al 2020, -9,50%), superando il record negativo segnato nel 1987 quando ci furono 963 nuovi nati, l’unico anno in cui si scese sotto quota mille. Dieci anni fa, nel 2011, le nascite furono 1.280. La curiosità: i nomi più diffusi tra i nuovi nati sono Sofia e Leonardo.

A controbilanciare il calo della natalità è l’inversione di tendenza rispetto al numero dei decessi, dopo un 2020 su cui si sono fatti sentire drammaticamente gli effetti della pandemia. Nel 2021 i decessi sono stati 1.714, il 12% in meno rispetto all’anno precedente quando i morti furono 1951. Un dato incoraggiante, che nel secondo anno di emergenza sanitaria indica una ripresa verso valori in linea con un andamento statistico “ordinario”. Nel 2021 infatti il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) resta negativo, ma in rialzo rispetto al 2020, facendo registrare un valore di –789 unità (era di -929 del 2020).

 Il saldo migratorio è positivo (+302 unità), ma in evidente calo rispetto al 2020, quando era di 774 unità (-61%). Sono in diminuzione, infatti, le persone che hanno spostato la propria residenza nel Comune di Rimini, dai 3.924 del 2020 ai 3.709 del 2021 (-5,47%) e allo stesso tempo sono in aumento le persone che lasciano Rimini, da 3.150 a 3.407 (+8,15%). La maggioranza di coloro che hanno preso la residenza a Rimini è rappresentata da cittadini italiani (2.412): in pratica 13 su 20 immigrati, di cui 102 che rientrano dall’estero per ristabilirsi a Rimini. Sono 31 i cittadini provenienti dalla Repubblica di San Marino.

Gli immigrati con cittadinanza straniera sono 1.294, il 35% degli ingressi totali. Solo un quinto dell’immigrazione arriva dall’estero: 4 nuovi residenti su 5 provengono quindi da altri comuni italiani, in particolare dalla nostra stessa provincia con 989 arrivi (26,66%) e 546 dalla nostra Regione. I principali comuni di provenienza all’interno della Provincia sono Santarcangelo (212), Riccione (167), Coriano (149).

Le emigrazioni totali sono 3.150: la destinazione prevalente (71,5%) rimane l’Italia con 2.437 uscite (+46), in calo le emigrazioni verso l’Unione Europea (174, -41) e verso destinazioni extra UE (268, -72). Si rileva un aumento delle emigrazioni verso San Marino con 80 unità (+29) mentre sono più che dimezzate quelle verso il Regno Unito, 59 (-69), così come sono in netto calo quelle verso la Francia con 14 (- 29 rispetto al 2020). Sul totale delle emigrazioni, i cittadini italiani in uscita sono 2.324, di cui 1.970 si spostano principalmente verso mete italiane e 71 verso San Marino.

In calo la popolazione straniera, che al 31 dicembre 2021 contava 19.985 residenti (-295 unità rispetto al 2020) e che rappresenta il 13,26% della popolazione totale di Rimini. La percentuale di minori stranieri è del 14,51% sul totale della fascia d’età (3.233), mentre le donne sono la maggioranza (11.221 contro 8.764 uomini). Gli stranieri contribuiscono per un 17,4% alla natalità del nostro comune. Il rapporto è di circa 2 stranieri residenti ogni 15 residenti totali e di circa 2 nascite di stranieri per ogni 11 nascite complessive. Sono invece 2.704 gli stranieri residenti nati in Italia, di cui 226 maggiorenni e 2.478 minorenni.

I cambi di indirizzo avvenuti all’interno del territorio comunale, che registrano il livello di mobilità cittadina, sono pari a 5.460 mentre sono 59.157 (quasi il 40%) i cittadini che risiedono a Rimini costantemente sin dalla nascita.

Ancora in aumento il numero delle famiglie: sono 68.009, con un incremento di 418 nuclei rispetto al 2020 e di 5.068 nuclei rispetto a dieci anni fa. Segno più per tutti gli indicatori: crescono le famiglie italiane (57.568 nuclei +266), le famiglie di cittadini stranieri (6.948, +73), le famiglie con cittadinanza mista italiana e straniera (3.493, +79). Da segnalare la presenza di numerose coabitazioni tra famiglie, con 10.321 nuclei (il 15% del totale) coinvolti in residenze multiple nello stesso alloggio.

La maggioranza delle famiglie (38%) è composta da una singola persona, in aumento di 522 unità rispetto al 2020, con prevalenza della componente femminile (14.646 unità contro le 11.214 maschili), legato alla maggiore longevità delle donne rispetto agli uomini. La circoscrizione che vede una maggior presenza di famiglie unipersonali over 65 è il quartiere 5, ma, in termini relativi, la concentrazione percentuale maggiore si trova nel quartiere 1.

 Dopo la battuta d’arresto causa pandemia, sono riprese le celebrazioni dei matrimoni: nel 2021 i riti sono stati 391 (+128), di cui 246 (+56) quelli civili e 145 (+72) quelli religiosi. Sessanta i matrimoni celebrati a Rimini con sposi non residenti. Si abbassa l’età media di chi decide di convolare a nozze: 37,92 anni (-1,58) per la sposa, 41,34 (-2,23) per lo sposo, mentre è di 29,97 la durata media in anni dei matrimoni in corso.

“Più matrimoni e meno morti. Anche nella nostra città – è il commento dell’assessora alla Statistica Anna Montini - i dati sui decessi del 2021 mostrano un netto miglioramento rispetto alla situazione del 2020, anno tristemente caratterizzato dalla prima e dalla seconda ondata pandemica da Covid-19. Diminuiscono nettamente, infatti, le persone decedute nelle fasce di età più colpite dal virus – 60-69, 70-79, 80-89 e 90-99 anni – rispetto all’anno precedente, e tornano quasi in linea con l’andamento pre-pandemico rilevato dalla media 2015-2019. Un chiaro segnale che i vaccini e le modalità di cura hanno portato risultati più che efficaci nella comunità. La pandemia lascia però qualche altro effetto nella contabilità demografica: mai così basso è stato il numero dei nuovi nati dal dopoguerra ad oggi, chiaro segnale della preoccupazione delle nostre coppie ma, al contempo, rifiorisce, crescendo notevolmente rispetto all’anno precedente, il numero dei matrimoni celebrati nel 2021 accompagnato positivamente dalle riprese possibilità di festeggiare gli eventi con famiglia ed amici. Finalmente si riparte.”

Martedì, 25 Gennaio 2022 14:10

25 gennaio

Turismo | Scuola: crescono gli abbandoni | Sette morti

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