(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.050.480 casi di positività, 8.983 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.661 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.602 molecolari e 21.059 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 28,4%. Si tratta di un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 9.685.910 dosi; sul totale sono 3.700.162 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,1%. Le terze dosi fatte sono 2.341.290. 

Open day regionale 5-19 anni. Nell'Open day regionale di ieri, domenica 30 gennaio, dedicato alla popolazione in età scolare (5-19 anni) organizzato da Regione e Aziende sanitarie sono state effettuate 4.386 vaccinazioni da Piacenza a Rimini: 2.514 dosi somministrate a bambini e bambine tra i 5 e gli 11 anni, 1.872 dosi a ragazzi e ragazze tra i 12 e 19 anni. In particolare, a Piacenza sono state somministrate 114 dosi, di cui 36 ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, 1.581 Parma (di cui 1.115 ai bambini), 346 a Reggio Emilia (di cui 291 ai bambini), 369 a Modena (di cui 88 ai bambini), 377 a Bologna (di cui 194 ai bambini), 92 a Imola (di cui 49 ai bambini), 383 a Ferrara (di cui 175 ai bambini), 418 a Ravenna (di cui 250 ai bambini), 249 a Cesena (di cui 118 ai bambini), 224 a Forlì (di cui 122 ai bambini), 233 a Rimini (di cui 76 ai bambini).

In particolare, l'adesione alla campagna vaccinale per i 5-11enni è legata anche al dato di chi in questa fascia di popolazione è guarito dal Covid. L'ultimo Report settimanale della Presidenza del Consiglio dei ministri, del 28 gennaio (pubblicato su governo.it), registra in Emilia-Romagna la 1^ dose fatta a 76.533 bambini e ragazzi 5-11enni (28,48%), oltre alla dose unica per 665 di loro, cui aggiungere 33.994 guariti. In totale, sommando 1^ dose, dose unica e guariti, si arriva al 41,37% dei 5-11enni in regione.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 149 (-2 rispetto a ieri, pari a -1,3%), l'età media è di 62,8 anni. Sul totale, 88 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,1 anni), il 59%; 61 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,1 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.701 (+69 rispetto a ieri, +2,6%), età media 71,5 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 19 a Parma (invariato); 14 a Reggio Emilia (invariato); 21 a Modena (invariato); 35 a Bologna (-1); 10 a Imola (-1); 13 a Ferrara (invariato); 10 a Ravenna (invariato); 4 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (-1); 15 a Rimini (+1).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 34,2 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.737 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 213.765) seguita da Modena (1.438 su 165.431), Reggio Emilia (1.229 su 115.725) e Ravenna (1.013 su 96.685); poi Ferrara (835 su 67.765), Rimini (708 su 105.450), Cesena (542 su 59.890) e Forlì (512 su 50.043); quindi Piacenza (348 su 58.921) e Parma (290 su 84.008) e infine il Circondario imolese, con 331 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 32.797.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 372.179 (-7.899). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 369.329 (-7.966), il 99,2% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 16.846 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 663.213.

Purtroppo, si registrano 36 decessi: 4 in provincia di Piacenza (due donne di 93 e 95 anni e due uomini di 63 e 88 anni); 5 in provincia di Parma (due donne di 85 e 100 anni e tre uomini di 57, 83 e 95 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (tutti uomini di 47, 80 e 88 anni); 2 in provincia di Modena (due uomini di 59 e 88 anni)
5 in provincia di Bologna (due donne di 76 e 83 anni, tre uomini di 58, 79 e 86 anni); 5 in provincia di Ferrara (due donne di 84 e 89 anni e tre uomini di 76, 91 e 96 anni); 3 in provincia di Ravenna (una donna di 83 anni e due uomini di 77 e 90 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 84 anni e due uomini di 78 e 86 anni); 6 in provincia di Rimini (due donne di 79 e 90 anni, quattro uomini di 74, 80, 81 e 84 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 15.088.

(Rimini) Comincia, con il confronto avvenuto questa mattina nella prima commissione consiliare, il percorso verso la realizzazione, a Rimini, di nuove modalità di partecipazione civica. "L'impegno che, già dalla campagna elettorale, ci eravamo presi era quello di lavorare per istituire dei luoghi di confronto tra il territorio e l'Amministrazione comunale, che andassero a sopperire all'assenza delle Circoscrizioni, abolite per legge nel 2010. Non vogliamo però che questo passaggio così importante per la città venga calata dall'alto ma, anzi, l'obbiettivo è che diventi oggetto di un dialogo partecipato, non solo tra le diverse sensibilità rappresentate in consiglio comunale, ma anche con la comunità, le sue associazioni, le realtà di quartiere, i cittadini", spiega la vicesindaca Chiara Ballini.

"Dare valori nuovi a vecchi strumenti, come quelli delle passate circoscrizioni, significa riconoscerne il valore dal punto di vista della rappresentanza territoriale, ma anche la necessità di cambiarne radicalmente il funzionamento. A nessuno interessa ripristinare forme burocratizzate e bloccate di rappresentanza ma, semmai, avviare percorsi di capacitazione – per dirla con le parole della filosofa Martha Nussbaum -in grado di dare risalto e protagonismo sociale nella gestione dei beni comuni e nelle scelte della città ai cittadini intesi sia in forma singola che associata".

"Ho affermato che il metodo partecipativo ha generato e genera alcuni dubbi sul suo versante applicativo (il governo della città). Una preoccupazione comprensibile ma non giustificata, in quanto la democrazia partecipativa non intende "espropriare" l'Ente pubblico - e chi lo amministra in forza del consenso elettorale - del potere di decisione, che rimane una sua prerogativa. La partecipazione dei cittadini intesa come cittadinanza attiva non ha, infatti, carattere vincolante per l'Ente. Ma quel potere decisionale che si fonda sulla partecipazione civica ha maggior forza/autorevolezza/credibilità proprio perché frutto del confronto e della interazione con i cittadini".

L'errore "che non possiamo permetterci è quello di concedere aperture "di facciata" a procedure inclusive per ragioni di immagine o elettorali o simili, cosa che minerebbe le basi stesse della democrazia partecipativa. Per questo motivo occorre un ripensamento del ruolo dell'Amministrazione, che sarà (anche) quello di promotore e garante dei processi partecipativi. Un metodo capace di sviluppare, valorizzare e calibrare il ruolo di decisore dell'Amministratore coniugandole con le istanze espresse dai cittadini nell'ambito dei processi partecipativi: quanto più l'Amministrazione sarà capace di fare ciò, tanto più saprà ottenere risultati non soltanto di facciata, ma pienamente conformi al significato autentico di democrazia partecipativa".

"Certo il tema della rappresentanza dei quartieri esiste ma, più che riproporre quelli passati, servono strumenti nuovi in grado di poter incidere su una città che, negli anni, è profondamente cambiata, avendo come modelli le esperienze virtuose sviluppate in altre città della nostra regione, così come a livello europeo ed internazionale. D'altronde la cultura della partecipazione non si sviluppa da sola: per questo l'Amministrazione comunale ha scelto di fornire tutti gli strumenti possibili - giuridici, amministrativi, tecnici e tecnologici - della partecipazione, coordinandoli nell'ambito di un assessorato preposto e di un ufficio tecnico relativo. Una scelta frutto della consapevolezza che, in un quadro di rinnovato interesse verso le forme rappresentative di prossimità appaiono oggi maturate le condizioni per l'elaborazione di nuove forme partecipate di rappresentanza cittadina".

L'approccio "che ho proposto questa mattina è quello di favorire il più ampio confronto possibile con la città su questi nuovi organismi di partecipazione territoriale. L'idea è quella di impostare questo percorso non come una proposta a scatola chiusa della Giunta o del Consiglio comunale stesso, ma come un ragionamento plurale e aperto nell'idea che siano le persone che animeranno questi strumenti a doversi esprimere sul loro funzionamento. Saranno promosse una serie di opportunità miste tra modalità di interazione online e incontri di approfondimento e confronto dal vivo, attraverso cui sarà possibile leggere i vari punti salienti della proposta, commentarli ed eventualmente proporre emendamenti da riportare alla Commissione consiliare, che avrà il compito poi di recepire, fare sintesi e di redigere un testo finale da proporre al Consiglio comunale". L'obiettivo "è di arrivare ad una stesura definitiva del testo da sottoporre al Consiglio comunale in tempi utili per avviare i nuovi organismi territoriali nel 2022".

(Rimini) "Sono ore decisive per Patrick Zaki: l'udienza prevista per il primo febbraio potrà concludersi con una sentenza o la fissazione di una data per pronunciarla. Ma personalmente, e come me, sono certa tutta l'Assemblea, ci riterremo pienamente soddisfatti solo quando cadranno le accuse a suo carico e potremo riabbracciare Patrick qui a Bologna, dove è giusto che torni al più presto per continuare il suo percorso di studi". La presidente dell'Assemblea legislativa Emma Petitti commenta così il passaggio atteso nelle prossime ore per lo studente egiziano, rimasto in carcere quasi due anni.

"Proprio la scorsa settimana - ha ricordato Petitti - Patrick Zaki ha sostenuto un esame on-line superandolo con 30 e lode. Si tratta di un importante passo verso la normalità, verso il ritorno alla sua vita da studente. Ma ora occorre fargli sentire ancora più forte la nostra vicinanza, nell'auspicio che si possa gettare alle spalle la brutta vicenda giudiziaria nella quale, suo malgrado, è rimasto coinvolto. È giusto che Patrick, dopo due anni di 'calvario', ottenga piena libertà".

Patrick Zaki è stato rilasciato l'8 dicembre scorso, dopo 22 mesi di custodia cautelare, pur restando imputato nel processo a suo carico per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un suo articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis, ragione per la quale non può ancora lasciare l'Egitto. Il tribunale di Mansura dovrebbe comunicare la sua decisione nelle prossime ore.

Lunedì, 31 Gennaio 2022 17:20

Riccione, 1,7 milioni per riasfaltare tutto

(Rimini) Continua l'impegno dell'amministrazione comunale di Riccione per la manutenzione stradale. Nel 2022 sono 40 gli interventi calendarizzati per un investimento confermato anche quest'anno di 1.712.000 euro. La giunta ha approvato questa mattina il progetto definitivo ed esecutivo e la relazione tecnica elaborata dagli uffici dei lavori pubblici in cui le strade considerate sono frutto sia del lavoro di monitoraggio svolto dai tecnici comunali incaricati della progettazione, che a loro volta verificano in loco il territorio comunale, che di un confronto con Geat, gestore della manutenzione stradale, così come delle segnalazioni pervenute dai cittadini. Si tratta di lavori di fresatura, di bonifica per radici di alberi e tappetini programmati in ogni zona della città. Interventi separati, e quindi ulteriori a quelli previsti nei quartieri, in cui si mette mano oltre che al rifacimento complessivo delle strade anche ai sottoservizi, pubblica illuminazione, viabilità, abbattimento delle barriere architettoniche e verde. Il piano di manutenzione straordinaria stradale prevede, tra i quaranta interventi per l'anno in corso, la riqualificazione di via Emilia, nel tratto compreso tra la rotatoria degli atleti e via Flaminia, via Romagna, da viale Castrocaro fino a viale Rimini, via Bagno di Romagna e Bertinoro in zona centro Studi a prosecuzione dei lavori già realizzati. A San Lorenzo viale Veneto, Oneglia, Vado Ligure, Rovigo e Voltri. A Riccione Paese viale Saffi dove sono programmati anche lavori alla fognatura bianca, Panoramica e Nullo. Via Del Progresso nella zona artigianale, le traverse di viale Abruzzi quali Assisi, Orvieto e Orte. " Come per gli anni precedenti abbiamo mantenuto la stessa cifra a bilancio nel piano triennale degli investimenti per il risanamento di situazioni che necessitano di interventi urgenti e mirati - afferma l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -.Con le risorse stanziate si interverrà nelle situazioni più immediate in funzione della percorribilità delle strade e dei volumi di traffico andando a risolvere le criticità peggiori. La Giunta sta dedicando grade attenzione a questa problematica non solo con interventi straordinari e ordinari ma anche con progetti pilota come è il caso delle celle vegetative in viale San Martino coinvolto in un progetto di riqualificazione e nuovo arredo. Nel caso specifico le celle vegetative consentono all'albero di crescere bene senza che le sue radici compromettano marciapiedi e strade. Un sistema innovativo importantissimo che permette all'apparato radicale di svilupparsi sfruttando l'aria senza causare spaccature a marciapiedi e manti stradali. Un'operazione questa seguita dai tecnici comunali del settore ambiente, mai adottata fino ad oggi e che nell'arco di qualche anno garantirà un taglio delle manutenzioni con sicuri vantaggi sotto ogni punto di vista".

(Rimini) "Gli esiti dell'attività investigativa dei militari ci hanno riconsegnato uno spaccato intollerabile, che vede una rete di professionisti e imprenditori senza scrupoli appropriarsi in maniera illecita di risorse e opportunità destinate a mettere in salvaguardia le attività più colpite​dalle conseguenze della pandemia e a sostenere i settori nelle prospettive di rilancio". Così il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad nel ringraziare la guardia di finanza di Rimini aconclusione dell'operazione che ha permesso di porre fine a una maxitruffa milionaria. "La brillante operazione condotta dai nostri militari, oltre a ricordarci la necessità di mantenere alta la guardia sull'insidiarsi di fenomeni deplorevoli oltre che criminali, deve essere anche da sprone per stare vicino a quell'imprenditoria che resiste e che merita di avere gli strumenti per crescere".

Un'attività di indagine "molto complessa e su ampia scala, che ha consentito di far emergere un'organizzazione in grado di mettere a sistema una frode milionaria che preoccupa per modalità ed entità, e che soprattutto indigna perché pone le sue basi sulla volontà di farsi gioco dello Stato nel momento di massima vulnerabilità del Paese, costretto da due anni a fare i conti con la più grave emergenza sanitaria ed economica mai vissuta. Gli esiti dell'attività investigativa dei militari ci hanno riconsegnato uno spaccato intollerabile, che vede una rete di professionisti e imprenditori senza scrupoli appropriarsi in maniera illecita di risorse e opportunità destinate a mettere in salvaguardia le attività più colpite​dalle conseguenze della pandemia e a sostenere i settori nelle prospettive di rilancio".

L'altra faccia della medaglia. "Al netto della rabbia, tanta, che notizie come queste generano, è facile abbandonarsi ad un senso di scoramento e di sfiducia, stati d'animo che alimentano la divisione e la frammentazione della nostra società. Ecco perché al ritratto a tinte fosche che ci riconsegna l'operazione Free credit, voglio contrapporre una fotografia ben più luminosa, sempre nella giornata odierna, testimonianza del tessuto imprenditoriale sano, solido e anche di successo che alimenta il nostro territorio. Il racconto arriva dal Sole 24 ore che oggi sulle sue colonne dà spazio alla crescita e ai progetti del gruppo Focchi, l'azienda riminese che anno dopo anno sta conquistando i mercati internazionali, da quello inglese a quello americano, con una crescita continua in termini di fatturato e di posti di lavoro creati. L'azienda guidata da Maurizio Focchi appare come l'esempio tra i più evidenti di quell'imprenditoria che scommette e vince puntando su innovazione, ricerca, internazionalizzazione e che rifiuta le logiche delle scorciatoie e dei facili espedienti, affrontando anche questa fase di crisi durissima rimboccandosi le maniche e rilanciando con coraggio. Operatori che contribuiscono alla tenuta economica del territorio e che l'Amministrazione vuole affiancare soprattutto in questa fase di uscita dall'emergenza, attraverso una serie di misure di sostegno straordinarie che abbiamo intenzione di presentare già nei prossimi giorni".

 

(Rimini) "Ogni deroga ad un comportamento eticamente irreprensibile è intollerabile". Così Giuseppe Savioli, Presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Rimini commenta l'esito delle indagini della guardia di finanza di Rimini, relativa a falsi crediti di imposta, e nella quale sarebbero coinvolti anche commercialisti. "Questa mattina siamo stati informati dagli inquirenti e il nominativo segnalato sarà immediatamente sospeso dall'Ordine", precisa Savioli.

"In questi due anni di pandemia  i nostri iscritti sono stati al fianco di famiglie ed imprese per aiutarli ad ottenere fondi utili alla sopravvivenza economica, interpretando norme spesso improvvise e complicate", spiega Savioli. "Se possibile lo è ancor di più in casi come quelli che si profilano. Non esprimiamo nessun giudizio preventivo, anzi ci auguriamo che i professionisti coinvolti siano in grado di dimostrare la loro estraneità. Però procederemo applicando puntualmente tutto quanto previsto dalle norme e dal regolamento dell'Ordine. Al momento ci assalgono uno sconforto enorme e tanta rabbia, perché sappiamo bene quanti colleghi stiano soffrendo coi loro studi professionali a causa della pandemia e quanta difficoltà ed impegno stiano profondendo per assistere famiglie ed imprese nel ginepraio di norme che quotidianamente ci coinvolgono".

Lunedì, 31 Gennaio 2022 13:31

Forza Italia: "Riaprire le discoteche"

(Rimini) Con il decreto legge del 24 dicembre 2021, sono stati adottati ulteriori provvedimenti restrittivi per il contenimento dell’epidemia, tra cui la chiusura delle discoteche. Come noto, questa misura scade oggi, 31 gennaio. "Auspichiamo che il governo voglia fare una attenta, seria e rapida valutazione per sostenere con maggiori risorse il comparto ma anche per consentire la riapertura dei locali di intrattenimento da ballo in piena sicurezza, nel rispetto di migliaia di lavoratori oramai stremati da una crisi senza precedenti", commentano i senatori di Forza Italia Annamaria Bernini e Antonio Barboni. 

Solo nel periodo delle festività natalizie "sono state stimate perdite per 200 milioni di euro, circa il 25% del fatturato annuo, con una platea di oltre 400 mila lavoratori che rischia la perdita definitiva del proprio lavoro. Anche con l’ultimo decreto Sostegni 2022, i ristori previsti non sono sufficienti a coprire le grosse perdite economiche subite. Secondo le stime del Silb, con l’attività chiusa un imprenditore arriva a spendere circa 30 mila euro al mese di spese fisse, che sono lievitate in questo periodo a causa soprattutto dell’aumento del costo dell’energia elettrica e del gas", spiegano i senatori. 

"Di fronte a tale drammatica realtà serve una valutazione seria da parte del governo, che possa tener conto del disperato appello dei gestori, alla luce soprattutto degli evidenti miglioramenti che si stanno delineando nel nostro Paese rispetto alla diffusione del covid e al successo della campagna vaccinale”. Lo dichiarano in una nota congiunta Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, e il senatore FI Antonio Barboni".

(Rimini) Dalle prime luci dell'alba i militari della guardia di finanza di Rimini stanno eseguendo un provvedimentodel tribunale di Rimini che dispone 35 misure cautelari personali di cui 8 in carcere e 4 ai domiciliari nonché 23 interdittive di cui 20 all’esercizio di impresa nei confronti di altrettanti imprenditori e 3 all’esercizio della professione nei confronti di altrettanti commercialisti. Sono ritenuti componenti di "un articolato sodalizio criminale con base operativa a Rimini ma ramificato in tutto il territorio nazionale, responsabile di aver creato e commercializzato per 440 milioni di euro falsi crediti di imposta, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal governo con il decreto rilancio, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà".

Le fiamme gialle di Rimini, quindi, coordinate dalla procura della Repubblica e con il supporto di 44 reparti territorialmente competenti, per un totale di 200 uomini, l'uso di eliccotteri e il supporto dello Scico e del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche, hanno dato il via a una vasta operazione di polizia in Emilia Romagna ed in contemporanea in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto. Sono in atto in queste ore 80 perquisizioni ed il sequestro dei falsi crediti, di beni e assetti societari per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.Tra loro, "in 9 avevano presentato domanda di reddito di cittadinanza e 3 avevano precedenti di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso. L’associazione a delinquere, che secondo l’ipotesi investigativa è composta da 56 soggetti che si sono avvalsi di 22 prestanomi, ha un nucleo centrale di 12 persone, oggi sottoposti a misure cautelari custodiali, tra imprenditori e commercialisti". In fase di esecuzione dei sequestri, "ritenendo plausibile che alcuni indagati potessero fare ricorso a botole e intercapedini in cui custodire contanti e preziosi, sono stati impiegati i “cash dog”, unità cinofile addestrate a fiutare l’odore dei soldi".

L’indagine del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria trae origine "da un attento esame della documentazione relativa ad una presunta “cessione di crediti d’imposta”, effettuata da una società coinvolta in altro procedimento penale per reati fallimentari. L’analisi sull’origine dei crediti effettuata tramite l’utilizzo delle banche dati operative in uso al Corpo incrociata con le indagini sul campo e la valorizzazione delle segnalazioni per operazioni sospette, ha consentito di appurare che gli stessi erano inesistenti per carenza di requisiti. Da lì è nato il nuovo filone investigativo che fin dallo scorso mese di giugno ha consentito il monitoraggio dell’organizzazione criminale fin quasi dalla sua genesi e in tutti i passaggi di sviluppo, verificando come la stessa fosse totalmente dedicata alla creazione e commercializzazione di falsi crediti di imposta, successivamente monetizzati cedendoli a ignari acquirenti estranei alla truffa, portati in compensazione con conseguente danno finale alle casse dello Stato".

Gli esiti investigativi, suffragati dagli accertamenti bancari e dai dati pervenuti dall’Agenzia delle Entrate di Rimini e dalla Sogei S.p.A., hanno consentito di "riscontrare l’esistenza del sodalizio criminale, che ha operato secondo il seguente iter criminis comune alle tre casistiche di crediti d’imposta fittizi generati (Bonus locazioni, Sismabonus e Bonusfacciate) tramite professionisti compiacenti, reperire società attive in grave difficoltà economica o ormai decotte, utili alla creazione degli indebiti crediti d’imposta. Il meccanismo prevedeva di sostituire il rappresentante di diritto di tali società con un prestanome, da cui ottenere le credenziali per poter inserire le comunicazioni di cessioni crediti nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, così da avere uno schermo in caso di futuri accertamenti, ma anche nell'inseriento di comunicazioni dichiarando di aver pagato canoni di locazione superiori agli effettivi (persino oltre il 260.000%) o effettuato lavori edili mai iniziati, così da generare crediti di imposta non spettanti. Risulta anche la cessione di crediti d’imposta a società compiacenti e dopo il secondo passaggio a società terze inconsapevoli, così da rendere più difficile la ricostruzione".

Il profitto dei reati "è stato investito in attività sia commerciali che immobiliari (subentro nella gestione di ristoranti, acquisto di immobili e/o quote di partecipazioni societarie), veicolato, attraverso una fatturazione di comodo, verso alcune società partenopee per essere monetizzate in contanti, trasferito su carte di credito ricaricabili business, con plafond anche di 50.000 euro e prelevato in contanti presso vari bancomat, impiegato per finanziarie società a Cipro, Malta, Madeira;
convertito in cripto valute, investito in metalli preziosi ed in particolare nell’acquisto di lingotti d’oro".

 

Sabato, 29 Gennaio 2022 10:34

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