Mercoledì, 02 Febbraio 2022 20:04

Andamento settimanale: contagi in retromarcia

(Rimini) Nella settimana dal 24 al 30 gennaio tra le persone residenti sul territorio romagnolo, si sono registrate 29.233 positività (41.4 %) su un totale di 70.563 tamponi (molecolari e antigenici). Dopo quattro settimane di aumento si registra per la prima settimana una diminuzione dei nuovi casi sia in termini assoluti (-7.948) che percentuali.
Anche per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid, si registra un lieve calo rispetto alla settimana precedente. In totale sono ricoverati 489 pazienti, di cui 29 in terapia intensiva.
“I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – indicano per la prima volta, una diminuzione dei nuovi casi, dopo la costante impennata registrata nelle ultime quattro settimane. Sono in leggera diminuzione anche i ricoveri totali, sia nei reparti ordinari e che nelle terapie intensive. Tutto ciò ci conforta e ci auguriamo davvero che sia una tendenza che troverà conferma nelle prossime settimane. Se oggi, dopo settimane intense e impegnative, possiamo tirare un respiro di sollievo lo dobbiamo innanzitutto alla importante copertura vaccinale presente sul nostro territorio, che ha permesso di ridurre l’impatto sui ricoveri ospedalieri. Se i casi che abbiamo registrato in queste settimane li avessimo avuti nella prima ondata, quando non c’erano ancora i vaccini, avremmo pagato un tributo pesante per tassi di mortalità ed ospedalizzazioni. Questo dobbiamo averlo ben presente e mi rivolgo in particolare alle persone che ancora mancano all’appello nella copertura vaccinale. Non è mai troppo tardi. Se vogliamo cercare di metterci alle spalle la pandemia, ancora in corso, l’unico antidoto è il vaccino. Il traguardo da raggiungere resta quello di aumentare la copertura vaccinale in particolare nei bambini e nei ragazzi che sono la fascia di età con l’incidenza più alta. Molti di loro si stanno vaccinando ma occorre velocizzare. Vogliamo poterci buttare alle spalle questi interminabili e drammatici anni di convivenza con il virus”.

(Rimini) Sono 1.265 i nuovi positivi tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 604 pazienti di sesso maschile e 661 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 1900 le guarigioni. Oggi è stato comunicato il decesso di una uomo di 74 anni di Rimini. Dall'inizio dell'epidemia, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.068.696 casi di positività, 11.122 in più rispetto a ieri, su un totale di 60.700 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 19.902 molecolari e 40.798 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 18,3%. Vanno aggiunti 315 nuovi casi registrati nel Circondario Imolese da ieri, che per un problema di rilevamento non è stato possibile caricare da parte della Ausl. I dati verranno recuperati nei prossimi giorni. Il totale complessivo odierno sarebbe quindi di 11.437 casi.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.757.531 dosi; sul totale sono 3.706.980 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,2%. Le terze dosi fatte sono 2.394.241.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 154 (invariato rispetto a ieri), l'età media è di 62,4 anni. Sul totale, 92 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,1 anni), il 59,7%; 62 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,1 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.680 (-18 rispetto a ieri, -0,7%), età media 71,7 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (+1), 19 a Parma (invariato); 13 a Reggio Emilia (-1); 22 a Modena (+2); 43 a Bologna (+3); 10 a Imola (invariato); 10 a Ferrara (-2); 10 a Ravenna (-1); 4 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (-1); 14 a Rimini (-1).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 36,2 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.995 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 217.594) seguita da Reggio Emilia (1.441 su 117.643), Parma (1.390 su 86.481), Rimini (1.265 su 107.111), Ravenna (1.086 su 98.134), Ferrara (1.008 su 69.231); poi Modena (989 su 167.534), Forlì (740 su 51.097), Cesena (738 su 60.929); quindi Piacenza (470 su 59.926) e infine il Circondario Imolese con zero nuovi casi su un totale da inizio pandemia di 33.016 (vanno però considerati i 315 non comunicati al ministero della Salute e recuperati nei prossimi giorni).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 287.057 (-42.100). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 284.223 (-42.082), il 99% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 53.182 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 766.471.

Purtroppo, si registrano 40 decessi: 5 in provincia di Piacenza (due donne di 89 e 98 anni e tre uomini di 58, 79 e 87 anni); 4 in provincia di Parma (due donne di 87 e 89 anni e due uomini di 64 e 81 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 91 anni e un uomo di 85 anni); 5 in provincia di Modena (una donna di 90 anni e quattro uomini di 71, 79, 82 e 86 anni, quest'ultimo il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Bologna); 8 in provincia di Bologna (sei donne, una di 54, una di 81, due di 89, una di 90 e una di 91 anni; due uomini di 77 e 79 anni); 2 nel Circondario Imolese (due donne di 81 e 97 anni); 4 in provincia di Ferrara (due donne di 73 e 90 anni e due uomini di 79 e 86 anni); 3 in provincia di Ravenna (tutti uomini di 68, 69 e 81 anni); 6 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 81, 83 e 92 anni e tre uomini di 70, 80 e 89 anni); 1 in provincia di Rimini (un uomo di 74 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 15.168.

 

 

Mercoledì, 02 Febbraio 2022 15:50

Giorno del ricordo: le iniziative a Rimini

(Rimini) Il 10 febbraio si celebra il “Giorno del Ricordo”, giornata istituzionale indetta nel marzo 2004 (legge n.92), “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale". Ogni anno la città di Rimini celebra la solennità civile del Giorno del Ricordo con diverse iniziative.

Il ricco programma in calendario inizia martedì 8 febbraio, alle ore 18, nella Sala della Cineteca, con la conferenza dello storico Enrico Miletto, dal titolo “Novecento di confine. L’Istria, le foibe, l’esodo”, introdotta da Alberto Gagliardo, dell’Istituto Storico di Rimini.

Giovedì 10 febbraio, alle ore 11, è prevista la cerimonia commemorativa presso la “Biblioteca di pietra”, monumento sulla scogliera del porto canale, dedicato alle vittime delle foibe, all’esodo giuliano-dalmata e alle vicende del confine orientale. La cerimonia, con la deposizione della corona d'alloro, si svolgerà con una partecipazione ristretta, nel rispetto delle disposizioni in vigore per l’emergenza sanitaria.

Nel pomeriggio, alle ore 17, nella sala della Cineteca , dopo il saluto della Vicesindaca di Rimini Chiara Bellini e di un rappresentante delle associazioni degli esuli della provincia di Rimini, la Presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea di Rimini (Istituto storico di Rimini), Oriana Maroni, presenterà il bando “Esodo. Dal confine orientale a Rimini”, finalizzato alla raccolta di diari, appunti, lettere, fotografie e testimonianze sugli esuli istriani fiumani, dalmati, giunti nel territorio riminese, promosso dall’Istituto insieme alla Biblioteca Gambalunga, con l’obiettivo di creare un archivio presso la Biblioteca, a disposizione dello studio e della ricerca. Il progetto è realizzato con la collaborazione dell’Unione degli Istriani - Libera Provincia dell'Istria in Esilio, del Comitato 10 febbraio, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, del Comune di Rimini - Attività Educazione alla Memoria.

A seguire, Chiara Bellini e Oriana Maroni converseranno con l’artista riminese di origine fiumane Vittorio D’Augusta sul tema “La memoria, l’arte, la memoria dell’arte”.

Alle 18.30, alla Galleria dell’Immagine, inaugurerà la mostra di Vittorio d’Augusta “Ti verrà dietro la città”, ispirata da un verso di Costantino Kavafis. L’esposizione sarà visitabile fino al 20 febbraio 2022, tutti i giorni dalle ore 16 alle 19.
Ai partecipanti sarà donata la pubblicazione sull’installazione ambientale di Vittorio D’Augusta, la “Biblioteca di pietra”, realizzata dal Comune di Rimini per il Giorno del Ricordo del 2014.

Le iniziative si concluderanno sabato 12 febbraio, alle ore 10 con l’incontro/testimonianza con Stefano Zecchi, filosofo e scrittore, rivolto alle classi quarte e quinte delle Scuole Secondarie di secondo grado di Rimini. L’appuntamento, curato dalle Associazioni Unione degli Istriani, Comitato 10 febbraio, ANVGD, sarà condotto da Mattia Vitelli Casella, del Comitato 10 febbraio, e coordinato da Alberto Gagliardo dell’Istituto storico di Rimini. L’incontro sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube dell’Istituto Storico di Rimini.

Mercoledì, 02 Febbraio 2022 15:29

Einstein, a settembre parte il liceo musicale

(Rimini) Con l'attivazione, già dal prossimo settembre, del liceo musicale e coreutico – sezione musicale - A.Einstein di Rimini "si completa la filiera dell'educazione musicale cittadina. Un risultato storico, atteso da anni e ottenuto grazie al ruolo decisivo di supporto avuto dalla rete istituzionale e dei sostenitori privati.  In un contesto provinciale dove sono già presenti diverse e quotate scuole secondarie di primo grado con sezioni ad indirizzo musicale, e in cui L'Istituto superiore di studi musicali G.Lettimi concluderà a breve il processo di statizzazione in Istituto di Alta formazione artistica e musicale l'istituzione dell'indirizzo musicale nella scuola secondaria superiore permette infatti di completare il percorso verticale di formazione musicale", spiegano dal comune di Rimini. 

Un percorso che si inserisce in un contesto provinciale maturo, nel quale sono già presenti scuole secondarie di primo grado che hanno sezioni ad indirizzo musicale e progetti di offerta formativa ad indirizzo musicale, fra cui l'Istituto Comprensivo "Alighieri" di Rimini che annovera ben due corsi ad indirizzo musicale, l'Istituto Comprensivo "C. Battelli" di Novafeltria e l'Istituto Comprensivo n. 1 di Riccione, che offrono un corso ad indirizzo musicale; infine l'Istituto Comprensivo "Valle del Conca"  realizza un percorso musicale (le classi prima e seconda come "progetto musicale" e la classe terza ufficialmente ad "indirizzo musicale".

"La musica torna al centro della città – è il plauso di Chiara Bellini, Vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini - partendo proprio dalle ragazze e dai ragazzi. Il lavoro di mesi ha finalmente raggiunto un risultato importante: l'istituzione del Liceo Musicale presso il Liceo Scientifico A. Einstein di Rimini. Un risultato atteso da anni e reso possibile grazie ad una prospettiva di lungo respiro portata avanti da una rete territoriale formata da Comune e Provincia di Rimini, Liceo scientifico Einstein, 'Istituto Superiore di studi musicali "G. Lettimi', Società Gas Rimini e Confindustria Romagna, che ha riscosso l'interesse della Regione Emilia-Romagna e, infine, l'approvazione da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale, che ringraziamo per aver compreso la portata della nostra proposta. il sostegno al nuovo Liceo musicale si connota infatti come rete pubblico privata che ha al suo interno soggetti appartenenti al mondo imprenditoriale con una significativa capacità aggregativa, i quali, al di là della mera contribuzione finanziaria, sono in grado di svolgere un ruolo di "pivot" di rete molto importante per garantire la sostenibilità del Liceo, per promuoverne i prodotti artistici, nonché per favorire la collocabilità degli studenti al termine del percorso di studi;  la rete si caratterizza per flessibilità e capacità di adattamento alle mutazioni del contesto, in ragione dell'apertura a nuovi soggetti che intendano aggregarsi in futuro. L'investimento per i primi tre anni sarà di almeno settantamila euro (di cui trentamila già dal primo anno), grazie agli investimenti di Comune di Rimini e Gruppo SGR, a cui si aggiungono gli investimenti della Provincia di Rimini nell'implementazione delle infrastrutture e​ del Liceo stesso relativamente alla strumentazione. Un risultato che permette da subito di dare ulteriore forza alla candidatura di Rimini come capitale della cultura e,  in prospettiva, pone le basi per la possibile proposta anche come città creativa per la musica Unesco" 

(Rimini) Cinquecento repliche. Tante sono le volte che Glauco Mauri, grande maestro del teatro italiano, ha impersonato Re Lear, uno dei 24 personaggi shakespeariani a cui ha dato vita nella sua lunga carriera artistica. Un'alchimia che si rinnova venerdì 4, sabato 5 (ore 21) e domenica 6 febbraio (ore 16) al Teatro Galli, nel nuovo allestimento che lo vede diretto da Andrea Baracco e affiancato sul palcoscenico da Roberto Sturno nei panni del conte di Gloucester.

"Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione – spiega Glauco Mauri, che porta in scena il dramma shakespeariano per la terza volta, dopo gli allestimenti del 1984 e del 1999 - - accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro. Ed eccomi qui, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Mi sono sempre sentito non all'altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino. Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Cosa c'è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro".

"Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell'autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall'ombra la rende così affascinante – aggiunge il regista Andrea Baracco - Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l'onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri. Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare. I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale".

Mercoledì, 02 Febbraio 2022 15:20

Sicurezza, in arrivo 80 telecamere

(Rimini) Non solo telecamere di videosorveglianza a presidio del territorio, ma anche bodycam, dashcam (per registrare immagini di alta qualità in movimento), dispositivi di riconoscimento ottico. Sono molteplici le opportunità offerte dalla tecnologia a supporto della sicurezza urbana di cui il Corpo della Polizia Locale di Rimini intende dotarsi nell'immediato futuro, allo scopo di estendere e rendere più efficiente le azioni di presidio della città.

Tecnologie che "andranno ad integrarsi con il network di videosorveglianza già attive sul territorio: ad oggi sono 190 le telecamere distribuite in città, a cui si andranno ad aggiungere altre 80 nuove telecamere distribuite in alcuni punti nevralgici della città, tra cui la zona della stazione ferroviaria e del porto canale, i sottopassi pedonali di via Oslo e di Viserba, il Parco del Mare. A questo si aggiunge l'attivazione prevista nei prossimi mesi del sistema di videosorveglianza con tecnologia 'ocr' per la lettura delle targhe, da installare nei sedici punti di accesso della città individuati dalla Polizia Locale".

Un'"evoluzione tecnologica" a cui corrisponde anche "uno sviluppo dell'articolato complesso di normative nazionali ed europee che disciplinano la tutela dei dati personali e che quindi rende necessario un aggiornamento ed un'integrazione del regolamento comunale che disciplina la videosorveglianza urbana. A tale scopo la Giunta nell'ultima seduta ha approvato un "progetto strategico di materia di videosorveglianza urbana integrata", un'analisi dello stato di fatto del sistema di attualmente operativo, le prospettive di sviluppo e gli impatti in termini di gestione della privacy. Un atto propedeutico al nuovo regolamento videosorveglianza urbana che sarà poi sottoposto al voto del Consiglio Comunale e che consentirà l'allineamento delle dotazioni tecnologiche presenti e future alle normative vigenti in termini di trattamento dei dati". 

La regolamentazione "darà quindi l'opportunità di aggiungere alle telecamere di videosorveglianza anche nuove strumentazioni di ultima generazione, come le bodycam, i dispositivi indossabili a supporto delle attività del personale del Corpo della Polizia Locale e le dashcam, strumenti in grado di registrare immagini di alta qualità in movimento, anche ad alta velocità".

(Rimini) "Il quadro che emerge dalle indagini dell'operazione 'Free Credit' assume contorni penali gravi e preoccupanti, nonché socialmente pericolosi e disgustosi". Così il sindaco di Rimini all'emergere di nuovi particolari rispetto all'indagine della guardia di finanza di Rimini. "Le accuse nei confronti degli imputati, che dovranno naturalmente essere provate nelle sedi preposte, mettono in luce uno scenario criminale profondo e cinico allo stesso tempo, una miseria prima umana e poi professionale che martoria il corpo già debole delle comunità, dell'economia e del lavoro per la pandemia".

C'è un aspetto "terribile in questa vicenda ed è quello profondamente diseducativo di un pezzo di imprenditoria, sicuramente minoritario e marginale ma comunque esistente, che immediatamente, quasi per riflesso ancestrale, si appropria di una ciambella di salvataggio offerta per il bene comune, trasformandola in una sorta di zattera per la propria avidità, la propria insana voglia di appropriazione. Senza neanche il pur minimo senso di colpa, un lacerto di buongusto".

'È pazzesco, il Governo vuole essere fregato' è l'intercettazione resa pubblica, uscita dalla bocca di uno degli imputati. "È l'inversione grottesca di qualsiasi morale o etica: evidentemente per questi signori se c'è un colpevole delle loro truffe è proprio lo Stato italiano, 'inopportunamente' generoso verso la comunità nazionale messa in ginocchio dal virus e necessitante con misure finanziarie straordinarie di essere rimessa in piedi. C'è una convinzione perversa, che forse non è solo auto giustificazione, nel considerare colpevole 'il buono', colui che dà, quasi che esso stesso volesse farsi 'fregare' e dunque per questo non c'è reato né colpevolezza, al limite 'furbizia'".

Indagini come questa "mettono bene in chiaro come le misure eccezionali rese operative dai diversi Governi dalla primavera 2020 ad oggi siano state considerate alla stregua di un assalto alla diligenza. E' implicito che la straordinarietà e l'entità di questi provvedimenti ad hoc abbia attratto anche una serie di soggetti nuovi e improvvisati, una bolla che è circolata nel corpo dell'imprenditoria sana, giustamente adesso scioccata e arrabbiata per il danno presente e futuro che ora verrà a seguito di queste 'mele marce' anche da parte di uno Stato che, come accade sempre dopo certi fatti, irrigidirà le maglie della procedura e della burocrazia, rendendo più complessa l'attività delle imprese sane, oggi più che mai vere e proprie parti lese. Ma parte lesa è soprattutto la comunità riminese, i suoi cittadini, il suo tessuto socioeconomico. L'auspicio nostro è che la Giustizia, questa volta, arrivi rapidamente alla verità, qualunque essa sia, fosse anche la peggiore. In quest'ultimo caso, le pene dovranno essere severe, prive di qualsivoglia attenuante. Oggi le parti lese da questa vicenda sono prima di tutto e di tutti 150 mila riminesi".

(Rimini) Sono  396 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 193 pazienti di sesso maschile e 203 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 200 le guarigioni. Oggi  è stato comunicato il decesso di una donna di 76 anni residente a Rimini. Dall'inizio dell'epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 1.057.580 casi di positività, 7.105 in più rispetto a ieri, su un totale di 76.889 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 20.574 molecolari e 56.315 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 9,2%.

Per quanto riguarda l'autotesting con tampone rapido antigenico per l'apertura e la chiusura dell'isolamento, a 14 giorni dall'avvio del servizio (mercoledì 19 gennaio) riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, i tamponi caricati a oggi alle ore 12 sul Fascicolo sanitario elettronico risultano 19.286. Di questi, 11.031, pari al 57,2%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l'autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 8.255 sono invece i tamponi con esito negativo (il 42,8%).

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 9.721.981 dosi; sul totale sono 3.703.451 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,2%. Le terze dosi fatte sono 2.368.635.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 154 (+5 rispetto a ieri, pari a +3,4%), l'età media è di 62,2 anni. Sul totale, 91 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,8 anni), il 59,1%; 63 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,2 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.698 (+3 rispetto a ieri, +0,1%, in quanto il dato di 2.701 ricoveri comunicato ieri è stato aggiornato in serata a 2.695, a seguito di un riallineamento dei sistemi informatici), età media 71,6 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 19 a Parma (invariato); 14 a Reggio Emilia (invariato); 20 a Modena (-1); 40 a Bologna (+5); 10 a Imola (invariato); 12 a Ferrara (-1); 11 a Ravenna (+1); 4 a Forlì (invariato); 5 a Cesena (+1); 15 a Rimini (invariato).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 34,2 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.838 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 215.602) seguita da Modena (1.114 su 166.545), Parma (1.086 su 85.093); poi Piacenza (536 su 59.456), Ferrara (459 su 68.224), Reggio Emilia (477 su 116.202); quindi Rimini (396 su 105.846), Ravenna (364 su 97.048), Forlì (314 su 50.357), Cesena (302 su 60.191) e infine il Circondario Imolese con 219 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 33.016.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 329.161 (-42.972). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 326.309 (-42.980), il 99,1% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 50.037 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 713.291.

Purtroppo, si registrano 40 decessi: 2 in provincia di Piacenza (due uomini, uno di 83 il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Parma e uno di 94 anni); 7 in provincia di Parma (tre donne di 67, 82 e 91 anni, quattro uomini di 73, 74, 77 e 86 anni); 4 in provincia di Reggio Emilia (tre donne di 86, 93 e 95 anni e un uomo di 92 anni); 2 in provincia di Modena (una donna di 89 e un uomo di 59 anni); 2 nel Circondario Imolese (una donna di 82 e un uomo di 84 anni); 5 in provincia di Ferrara (quattro donne delle quali una di 70, una di 91 e due di 93 anni, un uomo di 91 anni); 10 in provincia di Ravenna (cinque donne delle quali una di 72, due di 90, una di 94 e una di 96 anni, cinque uomini di 62, 74 il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Forlì, 78, 86 e 92 anni); 7 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 89, 90 e 95 anni, quattro uomini di 71, 74, 81 e 95 anni); 1 in provincia di Rimini (una donna di 76 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 15.128.

(Rimini) “Viene segnalato che i dirigenti scolastici di molteplici scuole dell’Emilia-Romagna stiano erroneamente applicando lo strumento della sospensione dell’attività didattica in presenza e il meccanismo della quarantena”. Lo rende noto la referente della rete regionale Genitori per la scuola in presenza, Stefania Montebelli. “Il caso più frequente riguarda l’attivazione di quarantene con riferimento a casi di positività antecedenti di svariati giorni rispetto alle 48 ore che invece sono previste dalle normative relative alle nuove modalità di gestione dei casi di positività da Covid-19 in ambito scolastico. O ancora, la definizione dell’intervallo temporale entro il quale devono essere conteggiati i positivi di una classe che la norma stabilisce in dieci giorni, per cui la classe interessata dal succedersi di tre casi dovrà vedere sospesi esclusivamente degli alunni presenti nei 10 giorni dall’ultimo caso positivo (il terzo). Appare conseguentemente scontato che i soli destinatari della sospensione delle lezioni e della messa in quarantena anche in questi casi debbano essere sempre gli studenti presenti nelle 48 ore precedenti l’ultimo caso, e non gli studenti del gruppo classe assenti in quanto già in quarantena dal secondo caso”.

Le condizioni per la non riammissione a scuola nei tempi normati, ribadisce Montebelli, “sono in capo all’Asl, i Dirigenti scolastici dovrebbero limitarsi a comunicare alle famiglie i provvedimenti dell’Autorità sanitaria. Tra le segnalazioni ricevute e che ancora stanno arrivando, compaiono casi di Dirigenti scolastici che non attivano per gli studenti in isolamento, o il gruppo classe, o parte del gruppo classe in quarantena, la Didattica a distanza o la DDI come invece previsto dal Dl n.1 del 7 gennaio 2022, al verificarsi delle casistiche, pur in presenza dell’esito di tamponi di positività e di provvedimenti che Ausl stessa emette per la classe”.

Per Montebelli si tratta di “scelte arbitrarie  che non solo sono violano il diritto costituzionale all’istruzione, ma vanno anche a contrastare con la ratio posta a fondamento di tutte le norme che punta a ‘coniugare l’imprescindibile esigenza sociale ed istituzionale della prosecuzione della didattica in presenza con il principio di assicurare la sicurezza sanitaria’”.

(Rimini) Il Comune di Riccione predisporrà un secondo avviso di asta pubblica per a vendita della "ex colonia Bertazzoni" di viale Torino. Il primo avviso di asta pubblica è scaduto il 31 gennaio senza offerte. La Giunta comunale con delibera procederà ad emanare un secondo avviso nei termini previsti per legge sia per i tempi che per l'importo. L'ex colonia Bertazzoni è, dagli inizi degli anni 2000, inserita tra i beni pubblici alienabili, ed è la prima volta che si procede a bando di asta pubblica. Il prezzo di base di 9 milioni di euro sarà ribassato come da normativa del 5%. Si ricorda che per quanto riguarda la potenzialità edificatoria alla luce della Delibera di consiglio comunale n. 30 del 19.09.2019, che ha dato attuazione alle disposizioni, della Legge Regionale n. 3 del 23.04.2019, "Disciplina per l'avvio e l'esercizio dei Condhotel e per il recupero delle Colonie.Ecc.", l'ex "Colonia Bertazzoni" potrà essere oggetto di intervento edilizio di tipo RRC (Restauro e risanamento conservativo), attuabile mediante permesso di costruire convenzionato.

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