Balneari, appello Confartigianato per velocizzare la riforma
(Rimini) Confartigianato Imprese Demaniali rivolge un nuovo appello al Governo: "urgono segnali decisivi" per accelerare il percorso di riforma delle concessioni demaniali marittime a salvaguardia del sistema balneare italiano.
“Ieri abbiamo partecipato ad un incontro tecnico convocato dal Ministero del Turismo – dice il presidente Mauro Vanni - sul tema della riforma delle concessioni balneari. Purtroppo, l’incontro non ha mostrato significativi passi in avanti nel percorso per la definizione della nuova disciplina. Confartigianato Imprese Demaniali auspica quindi sia dato un concreto e decisivo impulso e all’attività di messa a punto del quadro normativo di riforma, attraverso una nuova, urgente convocazione della categoria per l’esame di una proposta che possa tener conto delle istanze e dei principi cardini rappresentati a tutela delle imprese del settore”.
Questo il rinnovato appello alle istituzioni da parte del presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni sottolinea anche "l’urgenza di completare l’iter legislativo di riordino del sistema delle concessioni balneari per restituire certezze e prospettive di stabilità ad un comparto trainante per l’economia e l’occupazione del nostro Paese".
Economia, Confindustria: costi energetici freneranno la ripresa
(Rimini) Per le imprese romagnole il 2022 ha esordito stretto tra attese e incognite: da un lato la prospettiva di completo recupero dei livelli di Pil pre-Covid e della corsa ai target del Pnrr, dall’altro la frenata che sta subendo la produzione industriale a gennaio a causa dell'aumento dei prezzi energetici e delle materie prime. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Romagna che ha raffrontato il II semestre 2021 con quello dell’anno precedente, chiedendo anche ai propri associati le aspettative per la prima parte del 2022, per capire come il tessuto industriale romagnolo sta reagendo e si sta posizionando nello scenario attuale. Il campione delle aziende fa parte del comparto manifatturiero e dei servizi, e non comprende il settore delle costruzioni.
“Il secondo semestre del 2021 evidenzia indistintamente per le tre province della Romagna, come per il resto del Paese, una crescita di tutti gli indicatori per il tessuto industriale – riassume il presidente Roberto Bozzi - confermando il trend positivo per l’industria manifatturiera dopo l’emergenza pandemica che ha colpito nel 2020 tutti i settori”. A minacciare la rincorsa iniziata nella seconda parte dell’anno scorso, l’aumento del costo delle materie prime, in aumento per il 75,5% dei rispondenti: considerevoli nello specifico gli aumenti del costo dell’energia elettrica e del gas naturale. E’ questo il motivo per il quale c’è cautela per i primi sei mesi del 2022, e le previsioni sono per la grande maggioranza di stazionarietà.
“Il caro energia pesa su tutte le materie prime e sulla capacità di spesa: con questi rincari il futuro non è roseo e lo vediamo già dal rallentamento dei mercati registrato in queste settimane. Considerando che l’approvvigionamento del gas metano è un problema prettamente europeo e segnatamente italiano, c’è forte preoccupazione soprattutto per quelle aziende che esportano e subiscono un gap di competitività all’estero. Ribadiamo quindi il nostro appello a intervenire subito per cercare di allentare la morsa energetica, sprigionando quanto prima il potenziale di gas naturale che possiamo estrarre a livello nazionale”.
Dettaglio dati II semestre 2021 rispetto al II semestre 2020. Tutti i principali indici economici sono positivi: produzione +15,1%, fatturato totale +23,5% (fatturato interno +30,2%, fatturato estero +15,9%) occupazione +3,6%.
Il 63,3% delle imprese intervistate ha segnalato un aumento degli ordini totali, mentre il 29,5% una stazionarietà, il 7,2% una diminuzione. Per quanto riguarda gli ordini esteri, il 54% delle imprese li ha avuti stazionari, il 9,3% li ha visti diminuire e il 36,7% in aumento.
Il dato relativo alle giacenze mostra una stazionarietà per il 69,1% del campione, un aumento per il 22,3% e una diminuzione per l’8,6%. Il costo delle materie prime ha visto il dato in aumento per il 75,5%, stazionario per il 24,5%.
Per quanto riguarda il ricorso alla CIG gli associati hanno indicato: da escludersi 63,5%, probabile ma limitata 12,5%, poco probabile 20,4%, probabile e consistente 3,6%. Le difficoltà di reperimento del personale risultano: nessuna 13,2%, bassa 16,9%, media 35,3%, elevata 19,9%, molto elevata 14,7%.
Previsioni I semestre 2022. L’andamento della produzione viene previsto in aumento da un 74,1% delle imprese, stazionario da un 25,9% e nessuno degli imprenditori prevede una diminuzione. Per quanto riguarda le previsioni sugli ordini: il 56,8% delle aziende prevede una stazionarietà, il 36,7% un aumento ed il 6,5% una diminuzione.
Con riferimento agli ordini esteri: per il 48,9% saranno stazionari, per il 43,2% in aumento e per il 7,9% in diminuzione. Per quel che riguarda le giacenze, il 61,1% delle imprese le prevede stazionarie, il 36% in aumento ed il 2,9% in diminuzione. Le previsioni sull’occupazione sono stazionarie per il 64,7% del campione, in crescita per il 30,9% ed in calo per il 4,4%.
Accanto alla rilevazione dei consueti indicatori, è stato fatto infine un focus sugli investimenti effettuati nel 2021 che si confermano positivi sia in rapporto al fatturato (4,9%), sia nella variazione percentuale delle spese per investimenti rispetto al 2020 (+13,2%). Per quel che riguarda la tipologia degli investimenti effettuati nel 2021, quelli più ricorrenti sono in formazione (36,6%), ICT (35,1%), ricerca e sviluppo (29,9%), ambiti di investimento prediletti anche nelle previsioni del 2022. Tra i fattori critici e gli ostacoli segnalati per la realizzazione di investimenti, la difficoltà a reperire profili adeguati risulta essere la più importante (14,9%), seguita dalla difficoltà a reperire risorse finanziarie (11,2%) e difficoltà amministrative e burocratiche (11,2%).
Le disco riaprono l'11 febbraio, Indino: incontro proficuo con Speranza
(Rimini) Il sindacato dei loclai da ballo, Silb - Fipe della Confcommercio, ieri ha incontrato il ministro della Salute Roberto Speranza per rinnovare l’appello per una immediata ripartenza delle attività. "Un’esigenza impellente – spiega Gianni Indino, portavoce nazionale del Silb - poiché non ci sono più margini per potere aspettare altro tempo considerate le condizioni in cui versa il nostro settore, ormai allo stremo, unite al fatto che le condizioni sanitarie migliorano giorno dopo giorno. Il ministro ha mostrato attenzione alle nostre istanze e ha risposto che non servirà emanare un provvedimento per determinare la riapertura di discoteche e locali da ballo, ma questa sarà la conseguenza naturale della fine del provvedimento che ne decretava la chiusura. Per questo motivo i locali riapriranno dall’11 febbraio".
Per le discoteche "è sicuramente una bella notizia, una grande notizia, che il Silb vuole anticipare ai soci e a tutti i gestori e ai lavoratori di discoteche e locali, auspicando che sia un viatico per il rilancio definitivo del settore che ha bisogno oltre che di ripartire e di lavorare, di vedere tra le altre cose ripristinate anche le capienze, perché ancora una volta ci teniamo a ribadire che con il 50% di capienza non è compatibile con la sopravvivenza delle imprese. Sarà nostro impegno lavorare per rispettare al massimo la sicurezza attraverso il controllo dell’utilizzo del Green pass rafforzato a tutti i clienti come da norme vigenti".
Ma adesso "l’importante è ricominciare. Questo nuovo inizio – conclude Indino - ci permetterà di rimetterci in moto e di far tornare a lavorare i nostri collaboratori, ma anche di ridare ai giovani dei luoghi sicuri in cui divertirsi senza stare in strada o nelle piazze, con l’opportunità di ritrovare quella socialità che in questi anni è mancata. Inoltre, ripartendo adesso possiamo organizzarci per la programmazione in vista della prossima estate, che dovrà vedere il nostro Paese tornare protagonista del turismo internazionale. Senza dimenticare che le discoteche e i locali di intrattenimento sono riconosciuti da tutti quali imprese che accrescono il valore turistico del territorio, per noi è determinante programmare per tempo per farci trovare pronti. Ricordiamo che dall’indagine di SILB-Fipe su Intrattenimento e Turismo effettuata prima della pandemia, nel focus relativo agli aspetti ritenuti più importanti durante il soggiorno turistico, registra al 3° posto della classifica proprio l’intrattenimento, dietro solamente a ospitalità e alla qualità enogastronomica. Noi dunque siamo pronti a fare la nostra parte per il rilancio del turismo, un settore fondamentale della nostra economia”.
Un nuovo patto per la sicurezza: più sorveglianza (anche in video) e cittadella alla giulio Cesare
(Rimini) Il prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza ed i ventisette comuni della provincia hanno sottoscritto oggi, alla presenza del procuratore della Repubblica, del presidente di sezione penale del Tribunale e dei vertici delle forze di polizia, il nuovo “Patto per la sicurezza avanzata” che riprende ed amplia quello firmato nel dicembre 2017. "Il documento intende rafforzare i livelli di sicurezza, attraverso una attività condivisa tra tutti i soggetti istituzionali interessati in un territorio caratterizzato da una consolidata vocazione turistica che fa registrare in alcuni periodi dell’anno picchi turistici in termini di milioni di presenze", spiegano dall'ufficio governativo.
L’implementazione dei sistemi di video sorveglianza da parte delle Amministrazioni locali e di altri attori economici e sociali, una maggiore circolarità delle informazioni, l’attivazione degli accordi di vicinato ed un potenziamento del sistema di sicurezza urbana sono alcuni princìpi guida dell’accordo che prevede, tra l’altro, anche un sempre maggiore coinvolgimento della polizia locale. In questa prospettiva "vengono valorizzati i moduli operativi già positivamente sperimentati nella scorsa stagione estiva che confermano la necessità di proseguire l’esperienza di collaborazione tra Forze dell’Ordine e Polizie Municipali anche attraverso l’adozione di rinnovati modelli in materia di sicurezza urbana. Significativa l’istituzione di una cabina di regia presieduta dal Prefetto con compiti di analisi e di monitoraggio sui fenomeni che incidono anche sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini ai fini di una più efficace azione di prevenzione e contrasto".
Le parti hanno poi "assunto impegni concreti sul fronte del contrasto alla microcriminalità, al consumo e allo spaccio di stupefacenti, all’abusivismo commerciale, nonché alle truffe agli anziani, agli eccessi della movida, alla prostituzione e contrasto all’infiltrazione della criminalità nelle attività produttive e commerciali, ambiti questi estremamente vulnerabili soprattutto nella attuale fase di ripresa economica. Si è concordano sull’esigenza di proseguire lungo l’azione già intrapresa negli ultimi anni, volta a favorire la massima diffusione, nella comunità, del rispetto delle regole e dell’educazione civica a partire dalla scuola per stimolare la partecipazione attiva in un clima di fiducia reciproca".
Anche sotto il profilo logistico il Patto "prevede l’impegno alla realizzazione della Cittadella della sicurezza nell’area della ex caserma Giulio Cesare - recentemente acquisita dall’Agenzia del Demanio - quale sede unica per gli uffici della Prefettura, Questura, Comando Provinciale della Guardia di Finanza, della Sezione della Polizia Stradale e dei Carabinieri Forestale. Un unico polo della sicurezza consentirà infatti una migliore funzionalità degli uffici e dei relativi servizi, con un considerevole risparmio di spesa derivante dalla eliminazione delle attuali locazioni passive".
Il prefetto, in conclusione, nel sottolineare la rilevanza della sottoscrizione odierna ha evidenziato come la sicurezza sia “un diritto primario dei cittadini, e che come tale essa deve essere garantita nelle diverse ma interconnesse accezioni di sicurezza integrata, sicurezza urbana e sicurezza partecipata al fine di assicurare lo sviluppo sociale ed economico del territorio, nonché una adeguata qualità di vita”.
Asilo abusivo, il tar dà ragione al comune
(Rimini) Il Tar dell'Emilia Romagna ha respinto il ricorso presentato dall'associazione dilettantistica sportiva Le Giuggiole a capo della struttura per i servizi ludico ricreativi situata nell'entroterra riminese, "chiusa dall'Amministrazione Comunale poiché risultava adibita a servizio per la prima infanzia senza le necessarie autorizzazioni e in violazione dei requisiti richiesti dalla legge regionale". La vicenda risale al febbraio 2021, "quando a seguito di un controllo della Polizia Locale, è stato verificato come l'attività condotta nella struttura non rientrasse nei parametri dei servizi ludico-ricreativi (caratterizzata da una permanenza dei bambini per un tempo giornaliero e per una frequenza non superiore alle due giornate), ma avesse tutte le caratteristiche del servizio per la prima infanzia - servizio tutti i giorni della settimana dalle 8 alle 14,30, consumazione del pasto e retta mensile - senza però rispettare la disciplina prevista dalla legge regionale (n. 19/2016). Alla struttura abusiva, adibita a servizio per la prima infanzia in via Monte Cieco a Rimini, era stata notificata una sanzione di 8 mila euro, per non aver rispettato quanto prevede la legge regionale (n. 19/2016) che descrive le caratteristiche dei servizi educativi per l'infanzia (asili nidi e integrativi)".
Contro l'ordinanza, l'Associazione dilettantistica sportiva (ASD) Le Giuggiole, "aveva già inoltrato due domande di sospensiva; la prima, al Tar dell'Emilia Romagna (respinta) e la seconda al Consiglio di Stato che, dando invece parere positivo alla sospensiva, aveva dunque rimandato la decisione, nel merito, alla sentenza del Tar dell'Emilia Romagna". Sentenza arrivata nel pomeriggio della giornata di ieri e "che conferma la bontà dei provvedimenti presi dall'Amministrazione comunale di Rimini, rigettando dunque il ricorso da parte dell'Associazione sportiva Le Giuggiole. Nel farlo ha sottolineato come "...In base a tale ragionamento non appare sostenibile la tesi di un'attività esclusivamente sportivo-motoria in ambiente naturale, in quanto l'Ente locale ha correttamente rilevato che la periodicità (da settembre a giugno) gli orari di frequenza (fino a 8 ore giornaliere dal lunedì al venerdì), il consumo del pasto, la modalità di allestimento degli spazi interni inducono a qualificare l'attività concorrente svolta come di tipo educativo/didattico, seppur sperimentale. Per quest'ultima, la DGR 1564/2017 sui "servizi integrativi" ovvero sperimentali specifica la necessità di un progetto pedagogico (par. 1.5, così come l'art. 6 della L.r. 19/2016 già riportato)..." non da ultimo, ribadisce come "il Comune non ha escluso la possibilità di esercitare l'attività entro la cornice normativa vigente, indicando il percorso per la sua regolarizzazione".
"Grande soddisfazione – sottolinea l'Amministrazione comunale di Rimini – per una sentenza che sancisce un passaggio molto importante. Il Tribunale amministrativo ha infatti ribadito e riconosciuto il corretto agire dell'Ente, nell'agire per garantire un servizio idoneo e sicuro per la salute ed il benessere dei bambini, in linea con i requisiti di legge. Abbiamo il dovere come Ente pubblico di vigilare perché il livello qualitativo dell'offerta formativa mantenga sempre quello standard qualitativo che ci contraddistingue da sempre. Ribadiamo infine come non vi sia da parte nostra alcun intento vessatorio nei confronti dell'associazione, confermando la disponibilità da parte degli uffici di fornire consulenza gratuita al gestore e avviare un percorso che consenta all'attività di rientrare nelle norme".
Balneari, incontro a palazzo Chigi
(Rimini) Fissato per questo pomeriggio a palazzo Chigi l'incontro sui balneari tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi e i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e del Turismo Massimo Garavaglia. Presente anche il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli. "È una notizia positiva perché, come abbiamo chiesto nelle settimane passate, questo tema non può essere affrontato da un’unica forza politica con i balneari ma dall’intero Governo, coinvolgendo tutte le parti interessate", commenta il senatore dei 5Stelle Marco Croatti.
"Le proposte della Lega sul tema sono fallimentari e hanno portato incertezze per le imprese, indebolito la nostra offerta turistica e condotto l’Italia a un inizio dì procedura dì infrazione europea", aggiunge Croatti. "Il Parlamento deve dare seguito alla sentenza del Consiglio di Stato ed è necessario ora correre per farci trovare pronti alla scadenza delle concessioni vigenti prevista per il 31 dicembre 2023, cancellare troppi anni di incertezza per il settore e rilanciare gli investimenti. In commissione 10° Industria, commercio, Turismo al senato è iniziato oggi il ciclo di audizioni sul ddl 2469 Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 che darà ulteriori spunti di approfondimento. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre detto che le gare sulle concessioni potevano tradursi in una grande opportunità per far diventare il nostro settore balneare più forte, competitivo e sostenibile, tutelando la imprese e i cittadini; in questo senso daremo massimo supporto al presidente del Consiglio Draghi”.
Aggiornamento coronavirus: 433 positivi, 5 decessi
(Rimini) Sono 433 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 197 pazienti di sesso maschile e 236 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 910 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 5 decessi: 3 pazienti residenti a Rimini (2 uomini di 88 anni e una donna di 89 anni), una donna di 64 anni di Misano Adriatico e una donna di 86 anni di Cattolica. Dall'inizio dell'epidemia s, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.116.930 casi di positività, 4.554 in più rispetto a ieri, su un totale di 61.214 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 19.258 molecolari e 41.956 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,4%.
Per quanto riguarda l'autotesting con tampone rapido antigenico per l'apertura e la chiusura dell'isolamento, dall'avvio del servizio - il 19 gennaio scorso - riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, i tamponi caricati (a ieri) sul Fascicolo sanitario elettronico sono 26.248. Di questi, 13.895, pari al 52,9%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l'autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 12.353 sono invece i tamponi con esito negativo (il 47,1%).
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.910.565 dosi; sul totale sono 3.724.951 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,7%. Le terze dosi fatte sono 2.500.935.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 140 (-4 rispetto a ieri, pari al -2,8%), l'età media è di 62,8 anni. Sul totale, 79 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,4 anni), il 56,4%; 61 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,6 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano i 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.
Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.285 (-177 rispetto a ieri, -7,2%), età media 74,2 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 15 a Parma (+1); 10 a Reggio Emilia (-1); 23 a Modena (invariato); 40 a Bologna (-2); 11 a Imola (invariato); 10 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (-1); 3 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (-1); 13 a Rimini (invariato).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 36 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 983 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 227.004), seguita da Modena (735 su 174.695) e Parma (633 su 90.449); poi Rimini (433 su 111.258), e Ravenna (415 su 102.397); quindi Reggio Emilia (275 su 122.719), Ferrara (262 su 75.128), Cesena (240 su 63.445), Piacenza (234 su 61.789) e Forlì (224 su 53.238); infine il Circondario imolese, con 120 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 34.808.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 129.613 (-8.568). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 127.188 (-8.387), il 98,1% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 13.090 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 971.927.
Purtroppo, si registrano 32 decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 94 anni); 2 in provincia di Parma (una donna di 52 anni e un uomo di 84 anni); 4 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 87 e 88 anni e due uomini: uno di 79 anni, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Modena e uno di 94 anni, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Rimini); 10 in provincia di Modena (quattro donne di 79, 88 anni, 92 anni e 95 anni, e sei uomini, rispettivamente di 57, 74, 80, 83, 84 e 90 anni); 4 in provincia di Bologna (due donne, rispettivamente di 84 e 89 anni, e due uomini di 82 e 85 anni); 2 in provincia di Ferrara (due uomini, di 79 e 81 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 86 anni e tre uomini di 76, 84 e 87 anni); 5 in provincia di Rimini (tre donne di 64, 86 e 89 anni e due uomini, entrambi di 88 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 15.390.
Bellaria, le celebrazioni per il giorno del ricordo
(Rimini) Giovedì 10 febbraio sarà celebrato in Italia il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale con la quale il Paese conserva la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle proprie terre degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra: una storia che per decenni è stata negata o sottaciuta, la cui memoria merita di essere rinnovata anche a beneficio delle giovani generazioni. Bellaria Igea Marina ricorderà questo doloroso capitolo della storia nazionale attraverso due appuntamenti, entrambi in programma presso la Biblioteca Comunale Alfredo Panzini.
Il primo, un incontro incentrato sul tema “Foibe e Esodo: le drammatiche vicende del confine orientale nella più recente riflessione storiografica”, si svolgerà proprio giovedì alle 17.00. Prevista nell’occasione la presentazione del libro “Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza” (Laterza) di Raoul Pupo, condotta da Alessandro Agnoletti, responsabile della stessa Biblioteca. A seguire, sarà proiettato il documentario “Foibe” (26 min.), di Roberto Olla. Il secondo appuntamento è invece in calendario sabato 12 febbraio, sempre presso la Biblioteca Comunale, dove alle 17.00 sarà proiettato il bellissimo e toccante spettacolo teatrale “Magazzino 18”, di Simone Cristicchi e Jan Bernas.
Giorno del ricordo, cerimonia in streaming dalla biblioteca di pietra
(Rimini) È una giornata ricca di proposte quella prevista per giovedì prossimo - 10 Febbraio - in occasione del "Giorno del Ricordo": dalla cerimonia alla Biblioteca di Pietra sul molo, alla presentazione del bando per creare un archivio sugli esuli istriani, fiumani, dalmati, giunti nel territorio riminese, al dialogo sulla memoria e l'arte, all'installazione di Vittorio D'Augusta.
Inizia con la cerimonia commemorativa alla "Biblioteca di pietra" (ore 11), in forma ristretta, nel rispetto delle norme anti-covid-19, l'intensa giornata dedicata al "Giorno del Ricordo", organizzata con l'obiettivo di fare della memoria delle foibe e dell'esodo istriano dalmata un'occasione di conoscenza storica, per tenere aperto il confronto fra le differenti memorie, ed evitare ogni forma di rimozione e strumentalizzazione.
Alle ore 17 (Sala della Cineteca) inizierà con i saluti della Vice-Sindaca Chiara Bellini e di Monica Paliaga, Presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in rappresentanza delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani Dalmati, il pomeriggio dedicato alle fonti per la storia e alle parole e visioni dell'arte, che possono aprire nuovi varchi di comprensione, grazie alle tessiture dell'immaginazione e della creatività.
Sarà Oriana Maroni, presidente dell'Istituto storico di Rimini a presentare il progetto del Bando "Esodo. Dal confine orientale a Rimini", curato insieme alla Biblioteca Gambalunga, per raccogliere diari, appunti, lettere, fotografie e testimonianze
sugli esuli istriani fiumani, dalmati, giunti nel territorio riminese, con l'obiettivo di creare un archivio da conservare presso la Biblioteca civica Gambalunga, per favorire e sollecitare nuovi studi e ricerche, e progettare percorsi didattici. Il progetto è realizzato con la collaborazione Comune di Rimini, Attività di Educazione alla Memoria, dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, del Comitato 10 febbraio e dell'Unione degli Istriani - Libera Provincia dell'Istria in Esilio.
"La pittura è un linguaggio perturbante, è un territorio di libertà, un'area di manovra per sguardi introspettivi". Sono parole di Vittorio D'Augusta, l'artista riminese di origine fiumane, che da anni si è riavvicinato alla sua città d'origine, per riconoscerla e riconoscersi attraverso la pittura.
Ne parlerà nel dialogo intervista dal titolo "La memoria, l'arte, la memoria dell'arte" con Chiara Bellini e Oriana Maroni, che precederà l'inaugurazione, alle 18.30 della sua installazione intitolata "Ti verrà dietro la città", ispirata da un verso di Costantino Kavafis (Galleria dell'Immagine). La ricerca di Vittorio D'Augusta nei labirinti della sua memoria si trasforma in un domandarsi su ciò che ognuno porta con sé nell'esilio, sull'altrui e nostro dolore. Diviene l'immagine di ogni migrazione o esilio. L'esposizione sarà visitabile fino al 20 febbraio 2022, tutti i giorni dalle ore 16 alle 19.
Ai partecipanti verrà fatto omaggio dell'opuscolo pubblicato a cura dell'Istituto storico e del Comune di Rimini, dedicato alla "Biblioteca di Pietra", l'installazione ambientale ideata da Vittorio D'Augusta e fatta eseguire dal Comune di Rimini sulla diga del porto, per la Giornata del Ricordo 2014. Un segno e un desiderio di pacificazione affidato alle parole della lettura e della poesia, dedicato dai riminesi "agli esuli istriani fiumani dalmati, alle vittime dei conflitti di confine e delle foibe" dell'Alto Adriatico "area plurale di lingue tradizioni genti diverse".
Sarà possibile seguire l'incontro in diretta streaming sul canale youtube dell'Istituto Storico Rimini https://www.youtube.com/channel/UCgmQCeA_o9L-dweaDPJPgRw
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, richiesto Green Pass
Tassa di soggiorno, 7,5 milioni incassati dal comune nel 2021
(Rimini) Sono pari a 7.457.000 euro le entrate legate all'imposta di soggiorno nel 2021 nel Comune di Rimini, coerenti con le previsioni di bilancio che, dopo l'andamento favorevole dell'estate, sono state riviste in aumento rispetto alle caute previsioni iniziali. Nel 2020 le entrate legate all'imposta di soggiorno furono pari a 5.295.645,80 euro. "Il dato dell'imposta di soggiorno 2021 da una parte conferma come la stagione estiva, nonostante le grandi incertezze iniziali, sia andata meglio di quanto ci si aspettasse: rispetto alla previsione iniziale di € 5.000.000 in linea con l'incasso del 2020 a causa del perdurare della pandemia, a novembre 2021 è stata contabilizzata una prima variazione in aumento di € 1.500.000, sulla base dei versamenti pervenuti durante l'estate, ed ora, alla scadenza del 16 gennaio, è stato registrato un ulteriore aumento per quasi € 1.500.000, sino ad arrivare ad un'entrata complessiva nell'anno 2021 pari a € 7.457.000". spiegano dal comune.
Il risultato dei movimenti turistici nel secondo anno di pandemia "inevitabilmente ha avuto un impatto sulle entrate legate all'imposta di soggiorno, anche se Rimini si conferma un territorio che non smette mai di attirare turisti tanto che, nonostante la pandemia, il picco di agosto ha fatto rilevare un importo dell'imposta di soggiorno addirittura superiore (seppur di poco) a quello del corrispondente mese di agosto 2019". Tutte le strutture ricettive, commenta l'assessore al bilancio Juri Magrini, "hanno subito una profonda crisi a causa della pandemia, ma va rilevato che, appena gli effetti dell'emergenza sanitaria hanno iniziato a registrare una ripresa, gli italiani hanno premiato le vacanze a Rimini".
I dati Istat riferiti all'arco temporale gennaio – novembre 2021 nel comune di Rimini, "ci dicono che il raffronto delle presenze turistiche rispetto al 2020 registra un +32,2% e un +31,9% di arrivi. Un dato in linea con l'andamento generale, ma che registra variazioni positive rispetto al 2020 migliori rispetto alla media nazionale. Rimini, con tutte le sue novità, con tutta la sua capacità attrattiva, non ha mai abbassato la guardia, così come non lo hanno fatto gli operatori turistici, che hanno saputo affrontare il tema della sicurezza sanitaria in modo esemplare, tanto che Rimini è stata riconosciuta, secondo una ricerca del 2020, la destinazione balneare più sicura d'Italia".
Un dato "interessante è quello del mese di ottobre 2021 che segna numeri molto vicini anche allo stesso mese nell'anno pre-pandemia, grazie alla ripresa in quel mese del congressuale e fieristico. Le risorse che sono entrate a disposizione dell'Amministrazione grazie all'imposta di soggiorno vogliamo coglierle in tutto il loro valore simbolico, sia come cartina di tornasole di una stagione estiva che, seppur con una partenza ritardata e col freno a mano, è stata sicuramente molto positiva per arrivi e pernottamenti turistici a Rimini, dopo l'anno orribile del 2020, sia per gli investimenti nella direzione di riqualificazione turistica che sono oggetto di questi introiti. Rimini, che ha introdotto l'imposta di soggiorno nel 2012, ha destinato i suoi ricavi in questi anni per investire sulla bellezza e sostenibilità della nostra destinazione, per finanziare via via il Piano di salvaguardia della balneazione, la cura del verde, il restauro dei contenitori culturali, l'organizzazione di eventi e la loro sicurezza, l'illuminazione delle zone turistiche, l'operatività della Dmc Visit Rimini. Risorse che sostengono i progetti e le iniziative che innalzano la qualità della nostra proposta turistica svolgendo un ruolo di straordinario moltiplicatore di ricchezza e benessere per la città."