(Rimini) Si è svolta questa mattina la commemorazione istituzionale della città di Santarcangelo per il Giorno del Ricordo presso la targa dedicata alle vicende del confine orientale al Musas. Proprio al Museo Storico Archeologico, fino al 27 marzo negli orari di apertura del museo, sarà possibile vedere la video intervista realizzata dall'Anpi di Santarcangelo a Vittorio D'Augusta, esule e artista fiumano creatore della "Biblioteca di pietra" di Rimini, disponibile anche online.

"Il Giorno del Ricordo nasce per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani nell'esodo giuliano-dalmata, delle vittime delle foibe e delle vicende storiche del confine orientale. Una ricorrenza che ci invita, come e più di altre, all’approfondimento storico di una pagina poco conosciuta del Novecento europeo, sulla quale il lavoro di ricerca storica è ancora in corso di svolgimento", ha detto il sindaco Alice Parma. "Negli ultimi anni, a Santarcangelo, abbiamo avuto diverse occasioni per conoscere più da vicino le vicende del confine orientale, grazie alla presenza di esperti e testimoni che ne hanno delineato l’evoluzione. L’aspra contesa sul confine orientale italiano nasce all’indomani della Prima guerra mondiale, creando i presupposti per violenze e soprusi in continuo crescendo fino all’escalation nel periodo intorno alla Seconda".

Nel secondo dopoguerra, poi, "si consuma il dramma dell’esodo giuliano-dalmata, che vede migliaia di persone costrette ad abbandonare le proprie case per trovare riparo in altre parti d’Italia. Credo che una storia del genere insegni soprattutto quanto è pericoloso, e in ultima analisi anche sbagliato, litigare per i confini, pretendendo che questi rispecchino fedelmente chissà quale identità nazionale. La diversità e la promiscuità hanno da sempre rappresentato una ricchezza delle regioni di confine, che però proprio per questo si sono ritrovate più esposte al fuoco alimentato dal vento del nazionalismo. Può sembrare assurdo, ma in fondo è la stessa cosa che vediamo accadere anche oggi, quasi un secolo dopo, al confine tra Russia e Ucraina, dove sta andando in scena una riedizione della Guerra fredda che tiene tutto il mondo con il fiato sospeso", ricorda il sindaco.

"In nome di rivendicazioni identitarie più o meno plausibili e di interessi geopolitici che comunque non devono mai giustificare alcun conflitto, vediamo un popolo, quello ucraino, che si ritrova sull’orlo del baratro. Un popolo peraltro già martoriato da una guerra civile che dura dal 2014 nella parte orientale del Paese, che come in passato ha rappresentato il primo passo verso la situazione attuale. Imparare dalla storia, lo dicevo anche qualche giorno fa in occasione della Giornata della Memoria, è qualcosa che non possiamo esimerci dal fare se non vogliamo ripiombare in quel clima di odio tra i popoli che così tanto male ha prodotto nel corso del Novecento. Quindi il nostro auspicio per quanto riguarda la situazione ucraina non può che essere una risoluzione pacifica dei contrasti attuali, attraverso lo strumento prezioso e insostituibile della diplomazia".

Il Giorno del Ricordo "ci insegna che quando le persone si abbandonano all’odio non c’è più ritorno, e che in queste situazioni chi alimenta l’odio per i propri fini – magari convinto di poter mantenere il controllo – rappresenta un fattore decisivo per l’esplosione dei conflitti. L’intero territorio dei Balcani, e non solo, ha continuato per mezzo secolo a subire le conseguenze di quanto accaduto durante la Seconda guerra mondiale, il che dimostra che la Storia non è altro che un concatenamento infinito di cause ed effetti. Per questo dobbiamo continuare a essere vigili, e fare la nostra parte affinché le prove di forza per il controllo dei confini siano sostituite, ovunque, da uno spirito di collaborazione e fratellanza tra i popoli".

(Rimini) Venerdì 11 febbraio riaprono le discoteche e le sale da ballo in tutta Italia, ma solo per chi avrà il green pass "rafforzato" (vaccinati o guariti). A fine 2021, il settore, uno dei più penalizzati dalle restrizioni sanitarie per contenere la pandemia conta, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, 110 locali, tra discoteche e sale da ballo e impiega mediamente 448 addetti con una variazione negativa rispetto all'anno precedente del -33,8%. Dall'analisi - a cura dell'Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna - dei dati relativi a imprese e addetti di discoteche e sale da ballo, a fine 2021, emerge l'idea di un settore in difficoltà, al momento visibile non tanto nella numerosità delle imprese, che hanno cercato in tutti i modi di non cessare l'attività, pur con ingenti perdite di fatturato, quanto in quella dei relativi addetti.

Nella provincia di Rimini al 31 dicembre 2021 sono 78 le discoteche e sale da ballo risultanti "attive", in aumento di 3 unità rispetto all'anno precedente. Sono gestite soprattutto sotto forma di società di capitale (63 imprese su 78), seguite dalle società di persone, con 11 imprese attive, e dalle imprese individuali, con 3. Per la maggior parte si tratta di micro imprese (0-9 addetti) e piccole imprese (10-249 addetti), nella cui fascia rientrano, rispettivamente, 41 e 35 imprese attive; solo 2, invece, risultano essere le medie imprese (50-249 addetti).

A livello comunale, le 78 discoteche e sale da ballo sono così distribuite: 25 a Rimini, 23 a Riccione, 14 a Misano Adriatico, 5 a Cattolica e a Santarcangelo di Romagna, 3 a Bellaria- Igea Marina, 1 a Coriano, a Novafeltria e a Poggio Torriana. A fine 2021 gli addetti delle discoteche e sale da ballo, calcolati come media annua, ammontano a 339 unità, in netto calo rispetto alle 459 unità del 31 dicembre 2020 (dati sempre di media annua): -26,1% la variazione 2021-2020, dovuta sia alle mancate o ridotte assunzioni di personale sia ai licenziamenti.

 

Giovedì, 10 Febbraio 2022 16:27

Accoltellamento all'Alberti (lettera)

Gentile Direttore,
il drammatico fatto accaduto ieri alla Scuola Superiore 'Alberti' merita molto più che una riflessione pigra, un commento di pancia, la classica e fuorviante divisione tra 'colpevolisti' e 'giustificazionisti' che emerge nella rappresentazione superficiale. Qui le vittime sono due, come due sono le famiglie sconvolte a atterrite da un episodio di violenza inaspettata. Avvenuto a scuola, il luogo dell'educazione, la stanza del futuro individuale e collettivo.
Non siamo di fronte, per intenderci, a scenari di emarginazione o di disagio estremo. Quelle coinvolte sono famiglie normali e studenti con una traiettoria scolastica adeguata, se non addirittura buona. Una scuola in prima linea per favorire l'inclusione e contrastare il disagio giovanile, con docenti coinvolgenti e stimolanti e una dirigente che negli ultimi anni ha fatto un grande lavoro didattico, organizzativo e di relazione. Ecco allora che questa apparente normalità rende ancora più urgente un interrogativo, una domanda e, contemporaneamente, l'esigenza di una presenza, di una risposta. Per tutto questo quanto accaduto riguarda l'intera comunità riminese, al di là delle formali competenze amministrative di una Provincia o quelle didattiche del corpo docente.
È la comunità riminese a doversi fare carico di quanto accaduto e interrogarsi perché davanti abbiamo non un colpevole e una vittima ma ragazzi, compagni di banco, adolescenti, poco più che bambini ai quali è accaduta ieri una cosa che non potranno più dimenticare. E così per le loro famiglie. Vanno aiutati entrambi, vanno sostenute le famiglie. Così ho fatto anche io questa mattina., personalmente. Condivido le parole della preside Berardi, che ho sentito lungamente ieri. Parole però che rischiano di perdersi nel frullatore che è già partito, con commenti e opinioni che non riescono a uscire, se non raramente, da uno stereotipo evidentemente facile da comprendere.
Avventurarsi nei meandri di un gesto choc non è compito di nessuno e mai nessuno vi riuscirà ma, credo, le uniche parole pubbliche che oggi vale la pena di ascoltare sono quelle della preside. Sono parole di una insegnante, di una donna, di una mamma che non vogliono togliere aria alle responsabilità che toccherà alla Legge naturalmente accertare, ma configurare l'accaduto per quello che è, dalla voce della scuola. Oggi le parole che contano, che devono contare sono queste. Il dovere nostro, della comunità di Rimini è di capire. Davanti a noi ci sono due ragazzi, allo stesso modo vittime di una cosa più grande e drammatica di loro. Sono loro che dobbiamo aiutare.

Chiara Bellini 
Vicesindaca di Rimini

(Rimini) È di circa 2,5 milioni di euro il valore degli interventi che interessano le infrastrutture stradali cittadine che la Giunta comunale ha candidato ai finanziamenti messi a disposizione dal Ministero dell'Interno con decreto dell'8 gennaio scorso destinati ad investimenti per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Tre gli assi di interventi: una prima richiesta di finanziamento riguarda la manutenzione straordinaria di alcune infrastrutture stradali per cui la manutenzione ordinaria non è più sufficiente: nel dettaglio si tratta delle vie Santa Aquilina, Via Amola, Via Covignano, Via Marecchiese, Via Barattona e Via del Volontario, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, individuate sulla base delle valutazioni condotte da Anthea.

La seconda richiesta di finanziamento riguarda invece la "manutenzione straordinaria di rilevati e scarpate", che prevede interventi di consolidamenti strutturali sempre per un valore circa 1 milione di euro. In questo caso le infrastrutture viarie interessate sono Via San Martino in Riparotta (cavalcavia Via Emilia), lo svincolo Via Emilia - centro commerciale I Malatesta (cavalcavia Via Emilia), Via Verenin, Via San Paolo, Via Consorziale, Via Montepulciano e Via Marignano.

Il terzo filone di intervento riguarda invece la manutenzione straordinaria delle barriere di sicurezza stradali, con la sostituzione dei guard rail non più funzionali e con l'installazione di nuove barriere. Le strade oggetto dell'intervento candidato per un finanziamento di 500 mila euro, sono Via del Capriolo, Via San Martino in Riparotta, Via Tonale, Via Predil, Via Barattona, Via del Deviatore, Via Popilia / Via Rolfini, Via Popilia / svincolo SS.16, Via Orsoleto / svincolo SS.16, Via Carpi, Via Maceri, Via Amola.

"Candidiamo ai finanziamenti statali una serie di interventi puntuali – sottolinea l'assessore ai Lavori pubblici Mattia Morolli - diffusi su tutto il territorio comunale e con una particolare attenzione alle zone attraversate da strade particolarmente trafficate e alto scorrimento e nelle aree del forese, individuate grazie ai periodici rilievi effettuati dai tecnici di Anthea. Confidiamo di poter accedere ai finanziamenti statali per continuare nel miglioramento diffuso del nostro patrimonio stradale, una delle priorità indicate nel piano dei lavori pubblici di questo triennio".

(Rimini) Si sono svolte questa mattina per il "Giorno del Ricordo" le celebrazioni per la cerimonia alla Biblioteca di Pietra sul molo di Rimini, realizzata dall'estro dell'artista riminese nato a Fiume Vittorio D'Augusta, presente come ogni anno alla cerimonia. Il monumento, composto da trenta opere letterarie il cui titolo e autore è ora inciso su targhe in ottone posizionate sui grandi blocchi di pietra d'Istria, è aperto da un leggio musicale che si protende verso il mare, per sottolineare con la semplicità e la leggerezza il rispetto dei luoghi.

Alla cerimonia, svoltasi in forma ristretta, erano presenti la vicesindaca Chiara Bellini, Vittorio D'Augusta e i rappresentanti delle tre associazioni presenti a Rimini che rappresentano gli esuli - "Unione degli Istriani"; "Ass.ne Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia" e "Comitato 10 Febbraio".
Una celebrazione organizzato, in stretta sinergia con l'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea di Rimini e il progetto di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini, con l'obiettivo di fare della memoria delle foibe e dell'esodo istriano dalmata un'occasione di conoscenza storica, per tenere aperto il confronto fra le differenti memorie, ed evitare ogni forma di rimozione e strumentalizzazione.

"E' un luogo dell'anima - sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad - perché sta all'esatto centro di una contraddizione: la montante possanza dell'infinito e la scheletrica fragilità dell'umano. Poteva stare solo lì, la 'Biblioteca di Pietra', straordinaria opera, partorita dalla mente e dalle mani di Vittorio D'Augusta. 'Site specific' si direbbe nel linguaggio specializzato dell'arte. Ma quel leggio musicale e quelle targhe sono qualcosa di molto di più e di molto differente rispetto a qualsiasi altra installazione. Per noi, cittadini di questa parte di Adriatico, si tratta di una presenza discreta lungo il cammino di un rito periodico: ci passi di fianco, ti fermi a leggere nomi di scrittori e poeti, alzi lo sguardo e sbirci quel filiforme disegno nero che si oppone al mare. E guardi. In basso, davanti, oltre. C'è la storia."

"Oggi, come un anno fa, come negli anni scorsi - dichiara la vicesindaca Chiara Bellini - siamo insieme per ricordare una parola bellissima e le persone che l'hanno onorata, tutelata, annaffiata con le loro esistenze. Quella parola è 'Ricordo': dal latino 're' che significa 'indietro' e 'cor' che vuol dire 'cuore'. Dunque, un tuffo al cuore e nel cuore. Un riferirsi ai sentimenti, alla memoria, alle vicende passate non solo nostre, consapevoli che solo non disperdendo questo patrimonio potremo progettare un futuro libero. Questa mattina siamo stati al porto di Rimini per una cerimonia istituzionale sobria, contraddistinta da un silenzio rotto solo dalla presenza della "Biblioteca di pietra", un monumento che parla e può crescere anno dopo anno, insieme ai racconti e ai ricordi che ci tramandiamo. Il Comune di Rimini dedica le pagine di questo libro sulla pietra agli esuli istriani, fiumani, dalmati e alle vittime dei conflitti di confine e delle foibe."

(Rimini) Questa mattina, in occasione del Giorno del Ricordo, l'amministrazione comunale di Riccione ha intitolato il giardino tra le vie San Martino, Limentani, Da Verrazzano e la ferrovia, a Norma Cossetto, studentessa universitaria dell'Istria Italiana, torturata, violentata, uccisa e infoibata all'età di 23 anni dai partigiani jugoslavi. La martire istriana è stata insignita di Medaglia d'Oro al Valor Civile dal presidente Ciampi nel 2005 con la seguente motivazione: "Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio".

Il sindaco Renata Tosi presente con la giunta e il presidente del Consiglio Comunale Gabriele Galassi alla cerimonia ha detto "L'accoglimento della proposta, avanzata dall'associazione culturale Identità Europea per intitolare un giardino a Norma Cossetto, è stato sentito e immediato per il messaggio che in questa giornata dedicata ai martiri delle Foibe vorrei rivolgere in particolare ai più giovani, invitandoli a riflettere sulla vicenda umana di questa giovane donna, non ignorando o minimizzando il passato, bensì conoscendolo in ogni suo aspetto per trarne forza e determinazione nella costruzione del proprio futuro. Questo giardino, che verrà ultimato nelle prossime settimane, perché rientrante nei lavori di sfondamento di viale XIX ottobre, sarà un ulteriore luogo della città verde, riqualificato e di facile accesso attraverso il nuovo circuito ciclabile e pedonale che ne consentirà agevolmente la sosta".

Parole di ringraziamento durante la cerimonia sono state espresse dal presidente dell'associazione culturale Identità Europea, Adolfo Morganti e dal referente regionale, Valerio Savioli. Sempre in occasione del Giorno del Ricordo nel 2020 venne proiettato al Cinema Africa di Riccione per iniziativa dell'associazione con il patrocinio del Comune, il film Red Land – Rosso Istria incentrato sulla vita della giovane studentessa Cossetto e sulla seconda guerra mondiale in Istria dopo la proclamazione dell'armistizio l'8 settembre 1943.

(Rimini) I vigili del fuoco sono intervenuti a partire dalle 4,45 di stamattina in via Marecchiese a Rimini per incendio che, partito da un cassonetto Hera, ha interessato la zona verandata di un negozio di zootecnia. "Variegata la tipologia di materiale bruciato; legname,concime, mangime, pellet", spiegano i vigili intervenuti. Danneggiati dalle fiamme gli infissi dell'appartamento che si trova sopra il negozio e un lampione pubblico. L'anziano inquilino dell'appartamento danneggiato è stato per precauzione fatto traslocare. L'intervento è stato chiuso alle 7,50 dopo circa 3 ore, sul posto anche la polizia di Stato.

(Rrimini) L'export si conferma un volano fondamentale per l'economia regionale per proseguire sulla strada per l'uscita dalla crisi determinata dalla pandemia. La conferma arriva dall'analisi dei dati Istat, da parte dall'ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Nel terzo trimestre 2021, le esportazioni regionali sono risultate pari a poco più di 17.496 milioni di euro, corrispondenti al 13,8 per cento dell'export nazionale, facendo segnare un recupero del 9,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020, tanto da risultare superiori dell'8,2 per cento alle vendite estere dello stesso periodo del 2019. L'Emilia-Romagna è ancora la seconda regione italiana per quota dell'export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,3 per cento) e seguita dal Veneto (13,6 per cento), dal Piemonte (9,6 per cento) e dalla Toscana (9,2 per cento). TNel terzo trimestre del 2021 il segno positivo ha prevalso in quasi tutti i macrosettori, con differenze di intensità.

I settori. Le esportazioni dell'agricoltura, silvicoltura e pesca hanno mostrato una crescita elevata (+18,0 per cento), appena più sostenuta per l'industria alimentare e bevande (+19,2 per cento). Al contrario, la cicatrice è profonda per le industrie della moda (- 7,1 per cento), specie confezioni e pelletteria (-17,3 per cento). Contenuto l'aumento per la piccola industria del legno e del mobile (+5,4 per cento). Molto elevata la ripresa dell'export delle industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche (+ 18,3 per cento) sostenuto dai prodotti chimici (+25,3 per cento).

Risultato di riguardo per l'industria della lavorazione di minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro (+12,5 per cento). Un grande exploit da metallurgia e prodotti in metallo (+31,9 per cento). Contenuto l'incremento delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (+4,8 per cento). Il fondamentale settore dei macchinari e apparecchiature meccaniche ha visto crescere le vendite estere quasi in linea con la media regionale (+8,0 per cento), trend minore invece per il comparto dei mezzi di trasporto (6,3 per cento).

Le destinazioni. L'Europa rimane il mercato fondamentale per l'export regionale: pesa infatti per il 65,8 per cento: le vendite hanno avuto un discreto recupero (+7,9 per cento), risultato determinato, in particolare, dalle esportazioni verso la sola Unione europea a 27 (+12,7 per cento). La tendenza positiva è stata leggermente inferiore sui mercati dell'area dell'euro (+11,5 per cento). Conforta l'andamento positivo in Germania (+14,3 per cento), Spagna (+10,5 per cento), e Francia (+8,4 per cento). Al di fuori dell'area dell'euro, è stata notevole la crescita delle vendite in Polonia (+22,5 per cento) e Repubblica Ceca (+21,1 per cento).

Fuori dai confini dell'Unione europea, forte recupero sul mercato turco (+41,4 per cento), debole invece verso la Svizzera (+1,4 per cento). Il crollo dell'export verso il Regno Unito (-32,3 per cento), è dovuto soprattutto al settore moda e ai mezzi di trasporto. Nelle altre aree del mondo, la crescita delle vendite sui mercati americani è stata decisamente superiore nel trimestre (+19,0 per cento) determinato dalla notevole dinamica del mercato statunitense (+22,7 per cento), più contenuto nell'America centro meridionale (+12,7 per cento).

Sul complesso dei mercati asiatici la crescita delle esportazioni nel trimestre è stata contenuta (+6,2 per cento): buon andamento in Medio Oriente (+11,3 per cento) specie negli Emirati (+36,9 per cento), bene l'Asia centrale (19,9 per cento) con exploit in India (+29,6 per cento). Sui mercati dell'Asia orientale le esportazioni regionali hanno avuto un andamento ridotto (+3,2 per cento), con moderata crescita verso il Giappone (+5,9 per cento) e arretramento vero la Cina, Hong Kong e Macao (-2,8 per cento). Infine, la tendenza delle esportazioni regionali nel trimestre si è confermata decisamente positiva sui mercati dell'Africa (+21,0 per cento) e in misura più contenuta su quelli dell'Oceania (+9,2 per cento).

Il bando Digital Export. Le esportazioni, dunque, rimangono un caposaldo per la capacità delle imprese di riorganizzare l'attività. Per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese, assistendole nell'individuazione di nuove opportunità nelle aree già coperte e nella ricerca di nuovi mercati, la Regione Emilia-Romagna e Unioncamere regionale hanno approvato una misura che stanzia contributi a fondo perduto per le imprese (micro, piccole e medie) per oltre 2,1 milioni di euro (dalla Regione provengono circa 1,2 milioni, mentre le Camere di commercio dell'Emilia-Romagna hanno stanziato oltre 900 mila euro).

Con il bando congiunto, 'Digital Export- anno 2022', Regione e Unioncamere, in continuità con analoghe iniziative del 2020 e del 2021, puntano a incrementare la consapevolezza e l'utilizzo delle possibili soluzioni e strumenti offerti dal digitale a sostegno dell'export, contribuendo ad accrescere la competitività del sistema produttivo regionale. Il bando apre giovedì 10 febbraio, e fino a martedì 1 marzo 2022 sarà possibile presentare le domande per progetti e iniziative che dovranno essere realizzate entro il prossimo 31 dicembre. Le imprese potranno presentare un solo progetto articolato in almeno due ambiti di attività.

 

 

Giovedì, 10 Febbraio 2022 13:02

Cultura, Rimini presta un bronzo a Firenze

(Rimini) Dal Museo della città di Rimini alla Galleria dell'Accademia di Firenze, prestigiosa istituzione museale fiorentina, sede del maggior numero di sculture di Michelangelo al mondo, fra cui il celeberrimo David. Rimini concede in prestito a Firenze un'opera di grande valore storico-artistico del Museo della Città: il Ritratto di Michelangelo, scultura cinquecentesca in bronzo attribuita a Daniele da Volterra. L'opera verrà esposta dal 15 febbraio fino al 19 giugno 2022 (inaugurazione 14 febbraio) nella mostra "Michelangelo: l'effigie in bronzo di Daniele da Volterra".

L'iniziativa, ideata dalla direttrice della Galleria dell'Accademia Cecilie Hollberg è stata accolta favorevolmente dai Musei comunali di Rimini. La mostra intende riunire per la prima volta nel medesimo luogo espositivo tutti gli esemplari antichi dei ritratti in bronzo di Michelangelo attribuiti a Daniele da Volterra, offrendo l'irripetibile opportunità di confrontare da vicino le opere per verificarne i rispettivi valori estetici e tecnici. L'obiettivo principale dell'esposizione è quello di produrre il primo catalogo scientifico dei busti in bronzo attribuiti a Daniele da Volterra.

Nel catalogo confluiranno le ricerche e i risultati delle indagini diagnostiche non invasive finora eseguite, fornendo uno strumento indispensabile per gli studi del settore. L'alto profilo scientifico del progetto, che si propone di coinvolgere i maggiori esperti nel campo dell'arte e della statuaria in bronzo del Cinquecento, rappresenta un importante riconoscimento del valore storico e artistico del patrimonio museale riminese.

La collaborazione tra le due istituzioni museali e la competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, ha favorito, oltre all'approfondimento dello studio sull'opera grazie a innovativi metodi di indagine, la realizzazione del suo restauro. L'opera dunque al rientro a Rimini sarà arricchita sia dal punto di vista delle conoscenze che della conservazione e valorizzazione.

 

(Rimini) Negli ultimi mesi sono centinaia i riminesi che hanno approfittato delle agevolazioni previste dal superbonus 110 introdotto dal decreto rilancio nel 2020 per dare impulso alla rigenerazione degli edifici in ottica di risparmio energetico. Un obiettivo che è tra i princìpi che guidano i nuovi strumenti e regolamenti urbanistici adottati dal Comune di Rimini e che insieme alle agevolazioni fiscali introdotte a livello nazionale hanno contribuito a stimolare gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Parallelamente sono state molteplici le azioni adottate dall'Amministrazione per cercare di snellire le procedure a carico degli uffici e per limitare le incombenze per i privati.

Tra le misure che stanno restituendo risultati positivi c'è l'introduzione di un iter semplificato per i cittadini che presentano domanda per l'installazione del cappotto termico o cappotto di facciata per i casi in cui l'area pubblica su cui si affaccia l'edificio interessato dall'intervento sia di proprietà del Comune di Rimini, oppure di proprietà privata ma ad uso pubblico. La procedura, consultabile sul sito web del Comune di Rimini, disciplina passo dopo passo l'iter da seguire al fine di acquisire il titolo necessario alla presentazione della pratica edilizia. Grazie a questa nuova procedura sono già diversi gli interventi pronti a partire o in fase di avvio.

"Si tratta di un procedimento messo a punto anche attraverso il confronto con gli ordini professionali – commenta l'assessora alla gestione del territorio Roberta Frisoni – e che mira a rendere più agevole e quindi più rapida la presentazione delle pratiche per interventi che vanno nella direzione che l'Amministrazione sta perseguendo e cioè stimolare la rigenerazione del patrimonio edilizio anche in funzione del miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici. Un aspetto quest'ultimo che, come testimonia anche la fase di crisi per il costo della produzione di energia a livello internazionale, rappresenta una delle sfide per lo sviluppo economico e sostenibile delle nostre città".

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