(Rimini) Da giovedì 24 febbraio la Provincia di Rimini avvia il Piano Territoriale di Area Vasta con il ciclo di conferenze tematiche ‘Il futuro in primo piano’. Per quattro settimane, un pomeriggio ogni settimana - il 24 febbraio, il 4, l’11 e il 18 marzo, un giovedì e tre venerdì pomeriggio - si aprirà la fase di dibattito del processo del PTAV di Rimini.

“Abbiamo deciso di organizzare – dichiara il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi - quattro incontri per iniziare a parlare dei temi strategici del Piano, dall’area vasta al clima che cambia, dal metabolismo urbano all’economia circolare alla mobilità sostenibile, sino alla biodiversità e ai servizi ecosistemici così preziosi per la salute e il benessere delle nostre comunità e territori. Il PTAV è il piano generale con valenza strategica, strutturale e di coordinamento di cui le Province devono dotarsi ai sensi della nuova legge urbanistica regionale 24/17. L’obiettivo strategico del PTAV di Rimini è di definire l’assetto futuro del territorio provinciale per il benessere della comunità e di fronteggiare le emergenze ambientali e climatiche attuali e future, la cui urgenza è stata resa evidente dal periodo di crisi pandemica che stiamo ancora attraversando. Il PTAV ha il compito di individuare per tutto il territorio della provinciale uno scenario strategico, durevole e coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di resilienza, di definire le reti e le funzioni di area vasta e di coordinare le scelte urbanistiche territoriali e di rilevante interesse pubblico.”

Gli incontri tematici, strutturati attraverso contributi scientifici, affondi sulle analisi e gli studi del territorio della Provincia di Rimini e la presentazione di buone pratiche, vedono la partecipazione di ricercatori, esperti e docenti universitari di diverse parti d’Italia, di professionisti che operano in differenti ambiti disciplinari della pianificazione territoriale e ambientale e dell’economia urbana e di funzionari pubblici di amministrazioni che presenteranno casi studio nei settori della mobilità, della rigenerazione urbana, della pianificazione urbanistica e dell’ambiente e dell’adattamento al clima.

Programma: Il 24 febbraio si parlerà di pianificazione di area vasta e di sfide per la transizione ecologica; a margine dell’incontro sarà lanciata una indagine on-line rivolta ai cittadini della Provincia di Rimini; il 4 marzo si approfondiranno gli effetti e gli impatti del cambiamento climatico e progetti e processi di adattamento che è possibile mettere in atto per fronteggiare gli eventi estremi; l’11 marzo sarà la volta del metabolismo urbano, ovvero di tutti quei temi e quegli aspetti che riguardano i flussi di persone e materia; si parlerà di mobilità a chiamata con attenzione alle aree interne, di processi di economia circolare e di comunità energetiche; il 18 marzo, nella quarta giornata conclusiva, si affronterà il tema dei servizi ecosistemici e del ruolo che alberi, infrastrutture verdi e natura giocano per la salute pubblica di cittadini, territorio, comunità.

Agli incontri possono partecipare tutti gli interessati: esperti, cittadini, associazioni, docenti, studenti, professionisti, tecnici comunali, chiunque sia interessato alle politiche di trasformazione del territorio, delle aree interne e dei piccoli comuni come delle città della costa. Le conferenze si svolgeranno in digitale. È richiesta la registrazione al link https://ptav-rimini-incontri.eventbrite.it.

(Rimini) Dodici mesi al servizio della comunità di Bellaria Igea Marina, circa 2.000 pattuglie sul territorio, la risposta a quasi 1.400 tra richieste di intervento e segnalazioni, ma anche 154 giornate di front office, 4.000 tra persone e veicoli controllati e 65 accessi al sistema di videosorveglianza per motivi di giustizia: sono solo alcuni dei numeri che traducono l’attività della Polizia Locale per la tutela della sicurezza e della tranquillità cittadina nel corso 2021.

Il report 2021 che oggi viene reso noto dal Comando guidato da Achille Zechini, riferisce anzitutto di una nuova contrazione dell’accertato - al netto delle riduzioni del 30 % per coloro che hanno pagato entro cinque giorni dalla notifica - : di poco sotto ai 3.880.000 euro nel 2020, nell’anno concluso di recente si è assestato su circa 2.711.000 euro. Una diminuzione che fa il paio con il nuovo calo, seppur lieve, del numero totale dei verbali elevati, che sono stati 29.311 contro i 29.623 del 2020. In calo anche le multe elevate per autovelox, probabilmente anche in ragione dei lavori a cura di Anas che hanno interessato la Statale 16: nel 2021 sono stati 17.899, contro i 19.802 dell’anno precedente. Praticamente dimezzati i verbali legati alla mancata comunicazione dei dati del conducente, passati da 5.625 a 2.923, mentre i preavvisi di sosta sono stati 7.646 contro i 3.645 del 2020; 23 i veicoli sottoposti a fermo amministrativo o sequestro. Incrementati anche i verbali “contestati sul luogo” e non notificati successivamente, a riprova di un consolidato presidio del territorio, passati da 488 a 750.

Per quanto concerne il reparto infortunistica – che nel 2021 ha visto 240 ore di apertura al pubblico dedicate - i sinistri rilevati su strada nel 2021 sono stati 101, a fronte degli 85 dell’anno precedente; 47 quelli con feriti, 54 quelli con soli danni alle cose e in due casi, purtroppo, si è trattato di incidenti con esito mortale. Sempre nel 2021, sono state 5 le notizie di reato per lesioni gravi o gravissime, 3 quelle per guida sotto effetto di alcol o droga e 2 quelle per omissione di soccorso; 29 le segnalazioni finalizzate alla sospensione di patenti di guida.

Nel 2021, intensa anche l’attività in termini di polizia amministrativa e giudiziaria, a partire dagli 80 servizi, tra ordinari e straordinari, condotti in ottica di antiabusivismo commerciale, i quali hanno prodotto un totale di 60 sequestri e l’elevazione di 76 sanzioni. I controlli di polizia amministrativa sono stati 151, portando alla verifica di 311 persone e a 64 comunicazioni all’Autorità Giudiziaria. Tornando alle sanzioni, da segnalare le 41 che hanno riguardato violazioni del Regolamento di Polizia Urbana, le 70 legate al conferimento dei rifiuti, le 30 per non consona conduzione dei cani in aree pubbliche e le 168 riferite a violazioni delle norme Covid. Inoltre, se 283 sono stati i servizi condotti in occasione dello svolgimento di mercati e mercatini, ben 411 sono stati quelli di ordine pubblico effettuati su richiesta della Questura, compresi i presidi volti proprio al controllo per il rispetto delle normative Covid.

Un ruolo, quello recitato dal Comando di via Leonardo da Vinci, che si è tradotto nel 2021 anche in tanti altri servizi al cittadino: dalle 175 ordinanze per la viabilità ai 397 sopralluoghi per lavori e scavi effettuati sul territorio, più ulteriori 333 altre pratiche evase relative a corrispondenza con uffici comunali, dai quasi 1.000 tra informazioni e accertamenti anagrafici alle 50 pratiche di attivazione per il maltempo: legate, queste ultime, a 130 interventi effettuati sul territorio per fronteggiare criticità di tipo meteorologico.

Così l’Assessore alla Sicurezza Cristiano Mauri: “Un grande ringraziamento alle donne e agli uomini quotidianamente al servizio della città con la divisa della nostra Polizia Locale, impegnati in un lavoro prezioso per la comunità, condotto spesso con discrezione e lontano dai riflettori, frutto di una fondamentale collaborazione con le altre forze dell’ordine, a cui estendo il mio ringraziamento. Da parte della Giunta, rinnoviamo la nostra vicinanza verso il Comando di via Leonardo da Vinci, con la volontà di vedere un corpo di Polizia Locale sempre adeguato in termini di risorse umane e dotazioni: un impegno che anche in tempi recenti si è concretizzato in sette nuove assunzioni di personale e nell’acquisto di nuovi moderni mezzi a disposizione degli agenti.”

(Rimini) Al Cinema Tiberio di Rimini martedì 22 febbraio (ore 17 e ore 21, biglietto posto unico € 5) è in programma, in versione originale inglese con sottotitoli in italiano, Walk With Me, il documentario di Mark Francis e Max Pugh, con la voce narrante di Benedict Cumberbatch. Il 22 gennaio scorso, il più grande Maestro zen, Thich Nhat Hanh è scomparso all'età di 95 anni. Per celebrare la sua vita e i suoi straordinari insegnamenti, viene riprogrammato il film che lo vede protagonista; un film incredibile, che ci insegna come riscoprire la vita e la bellezza che ci circonda.
Narrato dalla voce del candidato all'Oscar Benedict Cumberbatch Walk With Me è un viaggio nel microcosmo della comunità monastica del maestro Zen Thich Nhat Hanh, che insegna l'antica arte della meditazione buddhista oggi nota come Mindfulness.

(Rimini) Giovedì 24 febbraio (ore 21.15) al Teatro della Regina di Cattolica va in scena Le sorelle Robespierre con Alessandro Fullin e Simone Faraon, e la regia dello stesso Fullin. Maximilian-Francois-Marie-Isidore de Robespierre aveva molti nomi, un fratello e anche due sorelle, di cui una sarà scrittrice. Malgrado questa verità storica lo spettacolo scritto da Alessandro Fullin non racconta la loro storia.

Il nome Robespierre è usato semplicemente per la sua capacità evocativa, è un cognome che subito spaventa quanto una ghigliottina. Ingrediente fondamentale di questo spettacolo è infatti il Terrore: in una cupa prigione femminile, mentre la Cittadina Champignon legge la lista delle prossime condannate, una madre e due figlie (di cui una di cartapesta) si fanno coraggio, rimpiangono la loro spensierata vita, sperano nell'arrivo della Grazia ma soprattutto si fanno a pezzi con rivelazioni crudeli e sconvolgenti. L'Ancien Régime è al suo tragico epilogo ma le nostre eroine non hanno tempo per preoccuparsi del Terzo Stato in ascesa. Sono i loro amori infelici quelli che, prima della lama del boia, gli hanno già fatto perdere la testa.

 

Lunedì, 21 Febbraio 2022 10:58

21 febbraio

La Giornata dei sanitari | Le bollette del comune | Il centenario di don Giussani

Lunedì, 21 Febbraio 2022 08:33

Don Giussani, e quel viaggio verso Rimini

«Ero in treno, andavo da Milano a Rimini e ho incontrato alcuni ragazzi; mi sono messo a discutere con loro e li ho trovati totalmente ignoranti di religione e di cristianesimo; il loro scetticismo, il loro atteggiamento derisorio, la loro miscredenza non faceva rabbia, ma pena, perché nasceva evidentemente da una ignoranza. È stato questo contatto che ha fatto venire a me la “rabbia” perché conoscessero, perché sapessero di più, fossero in più a sapere quello che a me era stato dato».

È il racconto di don Luigi Giussani sulla circostanza che lo ha indotto ad abbandonare una promettente carriera di studioso e docente di teologia per dedicarsi invece all’insegnamento di religione nelle scuole medie superiori. Nella biografia del sacerdote brianzolo, fondatore di Comunione e Liberazione, Rimini ha un ruolo importante fin dal primo istante, fin da momento in cui si affaccia l’intuizione decisiva. Non ci fosse stato quel viaggio verso Rimini alla ricerca di un periodo di riposo, non ci fosse stato l’incontro con quei giovani ’ignoranti’ e scettici, oggi saremmo qui a raccontare una storia diversa. Invece le conseguenze di quel viaggio sono state l’inizio di una presenza nelle scuole milanesi che nel tempo si è allargata ad altre città italiane, compresa Rimini. Anzi, la nostra città è diventata uno dei massimi punti di diffusione del movimento di CL, subito dopo Milano. Quella proposta di «ritornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta» ha attirato tante persone di Rimini, ha determinato la vita di diverse generazioni, ha generato una storia ricca di iniziative e di opere. 

In questo anno il movimento sorto dal carisma di don Giussani celebra il centenario della nascita del proprio fondatore, nato a Desio il 15 ottobre 1922. E anche Rimini ovviamente partecipa alle celebrazioni. 

Questo è solo il primo di una serie di articoli dedicati a ripercorre la storia di questo incontro fra il carisma del sacerdote brianzolo e la Riviera. 

Il carisma di don Giussani è arrivato a Rimini attraverso alcuni ragazzi della Gioventù Studentesca (GS) milanese in vacanza sulla nostra spiaggia. Era l’estate del 1962. Era già da qualche anno che i giessini milanesi sulla Riviera si ritrovavano per qualche gesto comune. L’educazione ricevuta da don Giussani li sollecitava infatti a vivere l’esperienza cristiana anche nel periodo di vacanza. Bussavano alle porte di Palazzo Massani, in via Cairoli, per chiedere un locale per tenere una loro riunione chiamata raggio. Quello era anche il quartiere generale di Rimini Studenti, un’associazione sorta nell’alveo dell’Azione Cattolica, ma distinta da essa, per iniziativa di don Giancarlo Ugolini. 

Qualcuno di loro, proprio passando in sede, aveva sentito di un ritrovo dei ragazzi milanesi a San Leo e fu don Giancarlo stesso a suggerire di raggiungerli per conoscerli meglio.

La gita a San Leo è la scintilla potente da cui tutto nasce. I ragazzi riminesi, a partire dal loro sacerdote, don Giancarlo, rimangono affascinati dalla freschezza di vita testimoniata dai milanesi. Quel modo di vivere il cristianesimo li conquista nel profondo. I milanesi parlano un linguaggio diverso: non discutono, raccontano la loro esperienza. E poi nei loro discorsi torna sempre il riferimento al don Giuss. Tutto avviene così velocemente da lasciare stupiti ancora oggi a sessant’anni di distanza. Se il cristianesimo si diffonde per attrattiva, come ripete papa Francesco citando Benedetto XVI, ciò è molto vero per quel gruppetto di giovani riminesi: affascinati, attratti e subito lanciati nella missione verso i coetanei. Il 4 ottobre, alla ripresa della scuola, c’è la proposta ufficiale di GS agli studenti riminesi. Fra Natale e Capodanno alla pensione Cesarina di Verucchio si tiene la prima “tre giorni” di GS insieme a Marco Martini, stretto collaboratore di don Giussani. 

Bisognava conoscerlo questo prete milanese che attraverso l’incontro con i suoi amici stava cambiando la vita di tanti a Rimini. Nella primavera del 1963 don Giancarlo Ugolini sale a Milano per invitarlo a tenere una “tre giorni” per i giovani giessini riminesi.

Una folgorazione. «Lo vidi uscire dal liceo Berchet, - raccontava don Giancarlo – e vidi cosa voleva dire per lui uscire dal Berchet. Si faceva davvero fatica ad agganciarlo, lo tiravano da tutte le parti. Doveva andare a un qualche appuntamento, lo accompagnammo noi e parlammo in auto. Ci disse che sarebbe venuto. Si realizzò così la prima tre giorni a Montegrimano all’hotel Nord Ovest». Quella forte impressione del primo incontro si è poi approfondita nel tempo. Su Giussani don Ugolini ha sempre detto: «Ho incontrato qualcuno che speravo ci fosse».

Montegrimano è una tappa fondamentale: dal 22 al 25 giugno 1963 avviene il primo incontro diretto tra la neonata comunità di GS di Rimini e il fondatore del movimento. Il sacerdote sviluppa il tema: Strapperò loro il cuore di pietra e metterò un cuore di carne. In quella occasione emergono alcuni tratti distintivi dell’insegnamento di don Giussani, come ad esempio l’idea di libertà come un cammino verso il proprio compimento, come adesione a un Altro che ti genera continuamente.

Don Ugolini ricordava che a colpire i ragazzi fu anche un famoso aneddoto raccontato da Giussani, di quando una coppietta, al suo passare, imbarazzata, si era staccata dall’abbraccio in strada, in una sera di cielo stellato e lui si era rivolto a loro dicendo “non facevate nulla di male”, ma poi era tornato indietro per chiedere loro “ma cosa c’entra quello che state facendo con le stelle?”. 

Valerio Lessi

Potremmo chiamarla ‘fase 2’. Dei tanti annunci ideali, dei richiami al cambiamento e alla serietà delle intenzioni è infatti rimasto ben poco. Per adesso si vede solo un gran movimento di liste civiche, chi entra e chi esce, soprattutto dal listone di centrosinistra: Riccione Civica e Coraggiosa se ne vanno, ma chissà per quanto tempo, Tirincanti e Baleani si ripresentano, sereni, dopo essere stati dichiarati impresentabili, Riccione 2030 annuncia la possibilità di concedere il proprio ingresso ‘qualificante’.
In tutto questo via vai non è più tempo di discorsi, che – si è visto – non hanno ancora portato alla nascita ufficiale della coalizione, e ormai tutti si sono arresi all’individuazione di un candidato comune (la fase 2, appunto) come unica possibilità di federazione.

Quando gli ideali non bastano (e quando sono così diversi è difficile che bastino); quando i discorsi sulla rappresentatività e sul civismo non riescono a costruire un equilibrio pur fragile tra le parti e una spartizione di responsabilità e di potere; quando l’unica cosa che resta a unire è il desiderio di vincere, ecco, quello è il momento in cui l’unica moneta accettata al tavolo delle trattative è il nome di un candidato.

A sancirne l’inizio è stato proprio il Pd facendo il nome di Gianluca Garulli. Di fronte all’inconcludenza dei propri potenziali alleati, e soprattutto alla propria inconsistenza culturale, pensava di riprendere in mano il pallino del gioco con un nome cui nessuno avrebbe potuto opporsi, ma il noto chirurgo si è chiamato fuori (inaspettatamente forse anche per sé).
In ogni caso tutti i possibili partecipanti al ‘listone’ di centrosinistra hanno ormai capito che le discussioni sono sospese e che a questo punto la sorte della coalizione passa dall’attrattività o meno dei nomi che verranno proposti. E a testimoniarlo è il parossismo telefonico che attraversa la città in cerca di un qualche suggerimento e di una qualche disponibilità dell’ultima ora da giocarsi al tavolo delle trattative.

Il candidato vincente forse esiste davvero nascosto da qualche parte, in paese o al mare, in una associazione di categoria o in una azienda, ma certo il ‘listone’ non si dovrà sorprendere se, in caso di vittoria, patirà la frantumazione di chi è unito solo contro qualcosa o qualcuno; generando nuovi risentimenti e nuovi rancori, guarda caso come quelli da cui nascono tante delle liste che oggi si muovono a Riccione.

(rg)

(Rimini) Sarà il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi a presiedere la santa messa in occasione del diciassettesimo anniversario della morte di don Luigi Giussani e del quarantesimo del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione, martedì 22 febbraio alle ore 19 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe al Porto in via Brandolino 18, Rimini, secondo la seguente intenzione di preghiera: "Chiediamo, per l'intercessione della Madonna "di speranza fontana vivace", di vivere e testimoniare ogni giorno in prima persona, nella fedeltà totale alla Chiesa, la responsabilità del carisma donato dallo Spirito di Cristo a don Giussani a beneficio di tutto il santo Popolo di Dio e dei fratelli uomini".

La solenne liturgia si svolgerà in contemporanea in diverse città in Italia e nel mondo. "La novità di quest'anno è che coinciderà con l'inizio della ricorrenza del centenario della nascita del Servo di Dio don Luigi Giussani (1922-2005), per cui tutte le messe segneranno l'avvio della celebrazione di questo anniversario, con varie iniziative che si svolgeranno durante tutto l'anno, allo scopo di offrire l'opportunità di approfondire e di far conoscere la figura e il magistero di don Giussani, la cui paternità ha segnato anche la storia della città e della nostra provincia di Rimini", spiega Cristian Lami, responsabile diocesano di Cl. "Resto sempre stupito dalle persone della comunità impegnate in diversi ambiti, dall'educazione alla carità, dal volontariato all'impresa. Anche nella quotidianità, dalla famiglia al lavoro, dalla malattia e alle difficoltà economiche, in tanti vivono la singola azione, l'istante come preghiera, come don Giussani ci ha insegnato".

Nel pomeriggio di domenica 27 febbraio 2022 nella cornice del teatro Amintore Galli, in piazza Cavour, il centro culturale Portico del Vasaio, una tra le tante realtà nate da Cl, proporrà il filmato "Vivere senza paura nell'età dell'incertezza", realizzato in occasione del Meeting 2021. Il video, che raccoglie le testimonianze di Julián Carrón, Charles Taylor e Rowan Williams, mette a fuoco l'irriducibilità dell'umano e del suo percorso di ricerca. Gli orari delle proiezioni sono: 15, 18,30 e 21. L'ingresso è libero, ma è preferibile prenotarsi sul sito del Portico del Vasaio http://blog.porticodelvasaio.org/vivere-senza-paura-nelleta-dellincertezza/ per avere la certezza di un posto disponibile. Ricordiamo che nei teatri si accede con green pass rafforzato e con mascherina ffp2.

(Rimini) Gianluca Garulli, 60enne primario del reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Rimini, ha declinato l'invito del Pd a candidarsi sindaco di Riccione. Resterebbe in capo per il centro sinistra, quindi, Monica Angelini, avvocato e titolare di uno stabilimento balneare, ovvero l'alternativa proposta da Fabio Ubaldi.

"Grazie a Luca Garulli per le sue riflessioni e il suo contributo, per non essersi tirato indietro di fronte alla sfida di un cambiamento possibile, anzi necessario. Proseguiamo uniti (condizione imprescindibile per la coalizione al fine di unire la città) nella ricerca della sintesi più forte per rappresentare il progetto della Riccione di domani".  Così commenta, Filippo Sacchetti segretario provinciale del Pd  commenta gli ultimi sviluppi preelettorali, in vista delle elezioni amministrative a Riccione. 

 

(Rimini) Street tutor impegnati a prevenire rischi e a mediare conflitti. Riqualificazione di aree specifiche, potenziamento della videosorveglianza, installazione di punti luce, con l'affiancamento puntuale di attività di educazione, animazione, sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai più giovani. Sono 31 gli Accordi di programma sottoscritti nel corso del 2021 dalla Regione con i territori per la sicurezza urbana, la prevenzione della criminalità e del disordine urbano. Il numero più alto dell'ultimo decennio, con contributi regionali per oltre 3 milioni di euro (su un investimento complessivo che sfiora i 4 milioni) per i progetti di 24 Comuni, 6 Unioni e un'Università (Bologna).

"Seppur i numeri del ministero dell'Interno registrino un calo costante, negli anni, di fenomeni criminosi sul nostro territorio, non sottovalutiamo né minimizziamo problemi e criticità presenti, insieme alla percezione di insicurezza dei cittadini- sottolinea il presidente Stefano Bonaccini-. Questo ci spinge ad andare avanti nei percorsi intrapresi con gli enti locali. Il nostro impegno è lavorare sulla prevenzione e promuovere lo sviluppo della qualità di vita all'interno delle comunità, sostenendo progetti promossi e realizzati dai territori". "Questa Regione- conclude - vuole essere parte attiva nelle politiche per la sicurezza urbana, affiancando il lavoro portato avanti quotidianamente da Istituzioni, Magistratura e Forze dell'ordine, cui va il nostro ringraziamento e tutta la collaborazione possibile". 

Gli accordi prevedono interventi di 'prevenzione integrata', dove misure quali il rafforzamento di telecamere, sistemi di lettura delle targhe e illuminazione vengono puntualmente accompagnati da attività socioeducative e di animazione comunitaria che hanno l'obiettivo di prevenire: è il filo conduttore che accompagna la maggior parte degli Accordi sottoscritti tra Regione e territori.

In provincia di Bologna vengono realizzati 5 progetti (di cui uno con l'Università), finanziati dalla Regione con 455.200 euro; nel modenese i progetti sono 6, con un intervento regionale di 573.000 euro; 4 nel reggiano, con 371.100 euro di contributi; per la provincia di Parma i progetti sono 4, finanziati dalla Regione con 286.800 euro. Due quelli nel piacentino, con contributi per 175.800 euro, altri due nel ferrarese (240.400 euro dalla Regione). In provincia di Forlì-Cesena vengono realizzati 3 progetti, con 292mila euro di contributi; altri 3 in provincia di Ravenna, finanziati dalla Regione con 327.400 euro. Infine, due progetti in provincia di Rimini (con 297.500 euro di sostegno). Dal 2015, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato 149 progetti/accordi dedicati alla sicurezza dei cittadini, stanziando oltre 10,5 milioni di euro, con un andamento in crescita.

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