(Rimini) Da lunedì 21 febbraio, e per una durata massima di cinque giorni, saranno introdotte delle limitazioni alla circolazione lungo la SP14 nella zona compresa tra il ristorante Zaganti e la rotatoria posta all’uscita del ponte sul Marecchia. "Le limitazioni si rendono necessarie per completare i lavori di sistemazione del ponte connessi al riposizionamento della condotta del gas", spiegano dalla provincia.

Nello specifico viene istituito il senso unico sul tratto della SP14 tra la rotatoria di uscita dal ponte e il ristorante Zaganti, consentendo la direzione ponte-Zaganti e l'obbligo di svolta a destra in uscita dal ponte. Ne deriva che, per raggiungere Poggio Torriana, provenendo da Novafeltria, si dovrà percorrere la SS258, svoltare in corrispondenza della rotatoria ex “Domiziano”, percorrere la via Ponte, svoltare alla rotatoria posta all’ingresso del ponte; mentre per andare a Rimini, provenendo dal Poggio Torriana, si dovrà svoltare a destra nella rotatoria posta all’uscita dal ponte, procedere lungo la SP14, arrivare alla rotatoria sulla SS258, svoltare a sinistra in direzione Rimini.

Eccezioni ammesse per i residenti che dal ristorante Zaganti devono raggiungere la propria abitazione in via Budrio e in via Ponte 54. Per indirizzare correttamente i flussi verrà istituita apposita segnaletica.

(Rimini) Ha messo in bacheca già cinque scudetti indoor, l'ultimo in ordine di tempo nel 2019 proprio in riva all'Adriatico a due anni di distanza dal precedente centro, per poi salire sul secondo gradino del podio nel 2020 (superata nella sfida decisiva da Irene Franchini) e mettersi al collo il bronzo dodici mesi fa nella gara che incoronò Paola Natale. Basterebbe solo questo per dire che Marcella Tonioli nella divisione compound è una delle pretendenti al successo nei 49esimi Campionati Italiani Indoor, in programma da giovedì 24 a domenica 27 febbraio nei padiglioni B5-D5 di RiminiFiera. Un appuntamento al quale una delle punte di diamante del tiro con l'arco azzurro, nata a Portomaggiore il 31 maggio 1986 ma ormai senese d'adozione dopo il matrimonio con Leonardo Ceccarini, arriva sulla scorta dei quarti di finale raggiunti agli Europei indoor, in svolgimento fino a sabato 19 a Lasko, in Slovenia.

"Quella di Rimini è una delle location dove mi trovo più a mio agio e i risultati ottenuti nel corso degli anni stanno a dimostrarlo – conferma la portacolori degli Arcieri Montalcino – considerando anche i successi colti nell'Italian Challenge a coppie miste nel 2016 e 2018. Come condizioni di luce, temperatura e situazione ambientale direi che i padiglioni della Fiera sono l'ideale per una manifestazione di tale portata e non a caso sono ormai diversi anni che la Federazione la sceglie come sede dei Tricolori indoor. Stavolta sono collocati in calendario subito dopo gli Europei al coperto: ci arrivo con buone sensazioni, nell'ultima gara prima della rassegna continentale ho ottenuto ad Albenga il mio personale e quindi affronto questi importanti impegni che chiudono la stagione indoor con un ottimo spirito, carica e pronta a dare il massimo con l'intenzione di portare a casa un bel risultato, non dico niente di più per scaramanzia... Rivali? Sicuramente Elisa Roner e Irene Franchini, le altre due convocate per gli Europei, e poi il resto delle atlete nel giro della Nazionale. Anche se ai Campionati Italiani indoor non sono mancate a volte le sorprese, con qualche exploit di giornata".

Da oltre dieci anni Tonioli è ai vertici visto che sono datati 2011 i titoli italiano ed europeo indoor, ma anche il trionfo ai Mondiali Targa di Torino nel mixed team in coppia con Sergio Pagni, con cui ha concesso il bis due anni più tardi. A livello individuale l'atleta ferrarese si è aggiudicata nel 2016 la Coppa del Mondo compound (prima donna in Italia a riuscire in questa prestigiosa impresa) a Odense, in Danimarca, dopo essersi messa al collo il bronzo alle Finali di Istanbul nel 2011 e l'argento a Parigi due anni dopo, stagione in cui ha conquistato pure l'oro a squadre agli Europei indoor a Rzeszow (Polonia). E con la Nazionale azzurra ha centrato un argento a squadre agli Europei indoor 2019 e poi l'estate scorsa un bronzo a squadre agli Europei di Antalya (Turchia).

"La mia storia con l'arco parte da lontano, alle scuole medie in un piccolo paese in provincia di Ferrara ed era uno degli sport che ci facevano fare, cosa che mi affascinava molto – racconta Marcella -. Poi, quando frequentavo le superiori, nel maggio del 2003 andai a vedere una gara e da lì cominciò l'avventura frequentando il corso. Per i primi cinque anni ho tirato con l'arco olimpico, poi a Lagosanto mi hanno proposto di far parte della squadra compound e quella è stata la svolta perché ho sentito un feeling diverso. E in poco tempo ho scalato le graduatorie e già l'anno dopo sono stata selezionata per la gara di valutazione del Gruppo Nazionale. Agli Europei indoor ho vinto il titolo individuale, centrando l'argento nella prova a squadre, quindi sono arrivati il record del mondo e tante altre soddisfazioni, con emozioni e momenti indimenticabili. Sinceramente non mi aspettavo di raggiungere certi livelli di eccellenza, in Italia e in ambito internazionale; il mio scopo era quello di divertirmi in questo sport, in un ambiente a me vicino e in cui avevo ed ho l'opportunità di incontrare persone che con me condividono la stessa genuina passione".

Ecco perché quando c'è da tirare una freccia, lei non indietreggia mai. "Il tiro con l'arco mi ha cambiato la vita e il mio modo di essere, forgiando il carattere – riconosce -. Sono una persona fondamentalmente molto timida e il praticare questo sport mi ha consentito di superare queste mie difficoltà e gli ostacoli nel relazionarmi con gli altri. Mi permette di avere tante amicizie, che durano nel tempo, una delle quali ad esempio con Marcello Tozzola, che ritroverò sicuramente nello staff dei volontari a Rimini... Per me tendere la scocca e scagliare le frecce è un formidabile anti-stress, specialmente nei periodi grigi e più complicati: mi aiuta a scaricare le tensioni ed è insomma una cura per tutto".

Come ogni agonista che si rispetti, comunque, la campionessa del compound ha sempre fame di successi. "Nel 2022 punto a partecipare alle quattro tappe di Coppa del Mondo e alle gare dell'European Gran Prix che iniziano in primavera, con l'obiettivo di riuscire a risalire sul podio nelle competizioni all'aperto. Proprio per riuscirci sto dedicando molto più tempo che in passato all'allenamento, anche se ogni tanto do una mano a mio marito al lavoro nel suo distributore di carburanti. Oltre all'arco la mia grande passione è la musica, che ascolto praticamente sempre. Sogno nel cassetto? Purtroppo il compound non è compreso nel programma dei Giochi, forse in futuro lo sarà, chissà. Ma se così fosse passerebbero comunque molti anni e probabilmente non sarò più competitiva a certi livelli".

(Rimini) Sono 299 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 135 pazienti di sesso maschile e 164 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 260 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 2 decessi: un uomo di 70 anni di Riccione e una donna di 78 anni di Cattolica. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.157.600 casi di positività, 3.475 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.601 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.711 molecolari e 14.890 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 12,6%.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.044.003 dosi; sul totale sono 3.745.344 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,2%. Le terze dosi fatte sono 2.587.947.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 102 (-3 rispetto a ieri, pari al -2,9%), l'età media è di 63 anni. Sul totale, 53 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,7 anni), il 52%; 49 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,9 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.837 (-93 rispetto a ieri, -4,8%), età media 74,7 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 8 a Parma (-1); 8 a Reggio Emilia (+1); 16 a Modena (-2); 30 a Bologna (+4); 8 a Imola (+1); 7 a Ferrara (-2); 8 a Ravenna (-1); nessuno a Forlì (-1); 2 a Cesena (-2); 9 a Rimini (invariato).

Contagi.L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 38,9 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 737 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 235.927) seguita da Modena (528 su 180.535), Reggio Emilia (461 su 127.464), Parma (336 su 94.288); poi Ravenna (315 su 106.279), Rimini (299 su 114.834), Ferrara (259 su 78.496); quindi Cesena (158 su 65.415), Forlì (148 su 55.002), il Circondario Imolese (127 su 36.028) e, infine Piacenza, con 107 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 63.332.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 66.354 (-5.597). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 64.415 (-5.501), il 97,1% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 9.035 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.075.569.

Purtroppo, si registrano 37 decessi: 3 in provincia di Piacenza (una donna di 80 e due uomini di 73 e 83 anni); 3 in provincia di Parma (una donna di 68 e due uomini di 63 e 79 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 92 e due uomini di 68 e 89 anni); 6 in provincia di Modena (quattro donne di 77, 88, 90 e 94 e due uomini di 83 e 88 anni); 7 in provincia di Bologna (una donna di 79 e sei uomini di 61, 66, 77, 85, 86 e 90 anni); 4 in provincia di Ferrara (tre donne di 82, 83 e 96 e un uomo di 86 anni); 3 in provincia di Ravenna (tre uomini di 75, 82 e 91 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 85 e tre uomini: uno di 75 e due di 77 anni); 2 in provincia di Rimini (una donna di 78 e un uomo di 70 anni); 2 decessi di persone non residenti in Emilia-Romagna: 1 donna di 96 anni il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Parma e un uomo di 88 anni il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Modena. Nessun decesso nel Circondario imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 15.677.

Giovedì, 17 Febbraio 2022 16:13

Polizia locale, un arresto per spaccio

(Rimini) Un servizio di controllo condotto dalla Squadra della Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Rimini ha portato nella mattinata odierna all'arresto di un cittadino straniero con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. 

L'arresto è avvenuto a seguito di un'attività di osservazione e pedinamento dell'uomo, sorpreso a scambiare denaro con alcune persone all'esterno della sua abitazione nella zona di San Giuliano. Una volta rientrato nel suo appartamento è scattato il controllo della squadra della Polizia Locale: all'interno è stato recuperato un involucro in cellophane, che l'uomo aveva tentato di nascondere sotto il tappeto, nel quale erano contenute 14 dosi di varia pesatura di cocaina per un peso complessivo di 10 grammi. Si è quindi proceduto ad una perquisizione con l'ausilio dell'Unità Cinofila Jago durante la quale è stata veniva rinvenuta la somma di 235 euro ritenuta provento dello spaccio ed un bilancino di precisione. 

Al termine delle operazioni l'uomo, irregolare sul territorio dello Stato e con numerosi precedenti e condanne per lo stesso reato, è stato tratto in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. 

Giovedì, 17 Febbraio 2022 16:05

Economia, imprese artigiane in lieve crescita

(Rimini) Secondo le elaborazioni dell'Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, su dati Infocamere, nel corso del 2021, in provincia di Rimini, si sono iscritte 744 imprese artigiane e se ne sono cancellate 567 (al netto di quelle d'ufficio): il saldo è positivo per 177 unità (nel 2020 fu negativo per 41 imprese). Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate è pari al +1,88%, ampiamente superiore al dato regionale (+0,64%) e nazionale (+0,80%). Si registra dunque una ripresa delle iscrizioni (+7,4%, rispetto alla media pre pandemia 2017-2019) e una riduzione delle cessazioni (-26,0% rispetto alla media pre pandemia); inoltre, si evidenzia come il dato delle cessazioni sia in assoluto il più basso degli ultimi 12 anni, mentre quello delle iscrizioni sia il più elevato dal 2014.

A fine anno, in provincia di Rimini si contano 9.673 imprese artigiane attive, pari al 27,9% del totale (31,1% in Emilia-Romagna e 24,8% in Italia); esse sono aumentate dell'1,9% rispetto al medesimo periodo del 2020, a fronte di un +0,4% a livello regionale e di una contrazione (-0,3%) a livello nazionale. Con questa variazione, il numero delle imprese artigiane attive della provincia di Rimini è tornato ai livelli del 2019.

Con riferimento ai settori di attività economica, le imprese artigiane delle Costruzioni rappresentano il 41,3% del totale e sono in aumento del 3,6%; il 18,9% opera in quello Manifatturiero (-0,8% la dinamica), il 12,8% nelle "Altre attività di servizi" (+1,1%), che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l'elevata intensità artigiana (l'82,3% delle imprese del settore è artigiana).

In crescita le imprese artigiane operanti nel comparto del turismo (Alloggio e ristorazione: incidenza 5,9%, +2,0% la dinamica tendenziale) e nel Commercio (incidenza 5,2%, +0,4% la dinamica). In flessione (-3,4%), invece, le imprese artigiane nel settore "Trasporto e magazzinaggio" (pari al 6,8% del totale).

Con riferimento alle aggregazioni territoriali della provincia di Rimini, la maggioranza delle imprese artigiane si ritrova nei Comuni marittimi (dove il Capoluogo è prevalente con il 38,7% del totale delle imprese artigiane, in crescita del 2,6%), mentre la loro intensità (numero imprese artigiane sul totale delle imprese attive) è superiore alla media nelle vallate (Valconca e Valmarecchia), che costituiscono il 22,8% del totale dell'artigianato provinciale; in tale area 35 imprese su 100 sono artigiane e in aumento dell'1,7% rispetto al 3112/2020. Nell'area del Basso Conca si concentra il 13,7% delle imprese artigiane, in crescita dello 0,8%. In generale, nelle aree collinari e montane della provincia (dove si concentra il 22,8% delle imprese artigiane) l'intensità dell'artigianato è superiore alla media provinciale, mentre appare minore nelle zone della costa, dove tuttavia si ritrovano i due terzi delle imprese artigiane, con una crescita tendenziale (+2,2%) superiore a quella media provinciale.

Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 73,5%), sono in crescita nei 12 mesi (+2,3%); in flessione le società di persone artigiane (-1,7%), che costituiscono il 18,3% delle imprese artigiane. Le società di capitale si confermano in aumento del 7,5%, con un trend superiore a quello degli altri territori di riferimento (+6,5% Emilia-Romagna e +6,2% Italia) e costituiscono l'8,0% delle imprese artigiane provinciali.

(Rimini) “Le strade che portano alla transizione energetica possono incrociarsi con nuove forme di sviluppo per la blue economy, combinando la produzione di energia rinnovabile a quella di beni primari, anche nel nostro mare". Ne è convinta l'assessora Anna Montini. "La crisi energetica che stiamo attraversando, con le sue drammatiche conseguenze in termini di difficoltà di approvvigionamento e vertiginosi rincari dei costi, ha avuto almeno il merito di riaccendere in maniera decisa il dibattito rispetto alle strategie da adottare per promuovere l’autonomia energetica nei nostri territori, percorrendo vie alternative maggiormente sostenibili per l’ambiente, che non incidano sul paesaggio (quindi molto distanti dalla costa e anche oltre il limite delle acque territoriali) e che evitino emissioni di gas climalteranti", spiega.

"Forme innovative come possono essere gli impianti galleggianti con tecnologia fotovoltaica, una tecnologia di cui ci sono diversi e funzionali esempi in giro per il mondo. Queste isolette flottanti sono composte da insiemi di celle fotovoltaiche e hanno il vantaggio di offrire una maggiore produzione di energia potenziale, in quanto funzionano catturando non solo la luce del sole ma anche la luminosità che si crea di riflesso sullo specchio marino. Un progetto moderno ma consolidato, che potrebbe essere compatibile anche con la conformazione delle nostre coste e che apre anche a nuove prospettive. È infatti possibile immaginare una commistione tra questi innovativi distretti energetici e impianti di acquacoltura dedicati all’allevamento ittico, dando vita a soluzioni integrate di ultima generazione che uniscano eolico e fotovoltaico in mare a nuove opportunità di crescita anche per il comparto della blue economy. Isole dunque dove alla produzione di energia rinnovabile si possano affiancare attività legate alla produzione ittica a basso impatto ambientale e compatibile con gli impianti stessi”. 

(Rimini) “Al di là delle questioni prettamente concernenti il turismo costiero, occorre avere presente che Rimini non è un’isola, ma che solo in una logica di territorio più ampio è possibile delineare e sviluppare nuove e vincenti linee di prodotto turistico". lo ha detto il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad intervenendo all’incontro organizzato da Visit Rimini con la componente privata della filiera turistica riminese, albergatori soprattutto. "È uno sforzo che, ad esempio, Visit Rimini sta facendo e che farà ancor più nel 2022 promuovendo un vero e proprio portale per la commercializzazione di pacchetti turistici che abbiano come meta e oggetto l’entroterra, della Valmarecchia e della Valconca".

Ma gli eventi, le rocche, i castelli, i paesaggi naturali e i musei "per potere vincere, devono essere raggiunti. Oggi il 95 per cento di questi itinerari esperienziali ha la possibilità di essere ‘scoperto’ solo salendo a bordo di un’auto privata. È un tema non secondario: i paesi della cintura collinare vicina e meno vicina sono evidentemente meno raggiunti da linee di trasporto pubblico, anche specificatamente turistico, rispetto a 30 anni fa. Se non vogliamo considerare questi splendidi paesi esclusivamente come la ‘serra’ per le scampagnate domenicali di chi vive in Riviera o di un turismo costretto a rispecchiarsi esclusivamente nelle fortune o sfortune di quello balneare, occorre dire che il tema entroterra è molto più vasto rispetto allo specifico turistico".

Nei giorni scorsi "mi è capitato sottomano il Profilo di Comunità della Romagna, compilato da VolontaRomagna. Tra i tanti dati interessanti mi ha colpito quello riguardante l’alta Valmarecchia. Rispetto a 10 anni fa tutti i Comuni di quell’area, tranne Talamello, sono interessati da un fenomeno di sensibile decrescita demografica, in particolare per le fasce d’età da 0 a 14 anni (- 29 per cento) e da 15 a 39 anni (- 19 per cento). Più o meno lo stesso per quanto riguarda l’economia: il calo di aziende tra 2010 e 2020 si attesta sull’8,5 per cento". 

Questi sono numeri "ma è sufficiente l’ occhio: basta recarsi in Valmarecchia e in Valconca per registrare come sempre più in queste aree della provincia campeggino i cartelli ‘vendesi’, ‘affittasi’, ‘chiusura attività’. Ci sono eccezioni ma appunto sono eccezioni che riguardano quei luoghi investiti in qualche mese dell’anno da flussi di visitatori superiori alla media e proprio per questo caratterizzati da attività e imprese a chiara trazione turistica piuttosto che residenziale. Si parla di PNRR, si progetta per il PNRR, ma il PNRR ha senso vero solo se interviene su quelli che sono problemi strutturali e di modernizzazione del nostro Paese".

E spopolamento dell’entroterra e denatalità "sono problemi enormi e strategici come e più del miglioramento della rete ferroviaria. Che si tratti di turismo o che si tratti di residenza, la collina e la montagna hanno bisogno di servizi. Il trasporto, la sanità, il lavoro. Per una lunga fase della nostra storia più o meno recente si sono tagliati o ridotti i servizi in base all’utenza potenziale e dunque i primi a cadere sotto la mannaia non potevano che essere i piccoli Comuni. Il Covid ci ha mostrato in tutta la sua drammaticità l’errore della metropolizzazione fondata sull’eccesso di aggregazione di ogni tipo. Il PNRR deve occuparsi di questo, e magari anche la pianificazione precedente alla pandemia potrebbe essere ridiscussa perché l’abbandono di territori interi sta diventando un’emergenza nazionale. E non è più solo questione di turismo”.

(Rimini) "Dopo 15 anni di regime cristallizzato dalla vecchia politica con rinvii e proroghe, finalmente il nostro paese si mette al passo col resto d'Europa". Così Marco Croatti, senatore riminese dei 5Stelle, commenta l'approcazione in cosiglio dei ministri dell'emendamento alla lege sulla concorrenza che prefede aste per le cocnessioni balnari dal 1 gennaio 2024. "In attesa di approfondire il testo uscito dal governo, riteniamo che la strada intrapresa sia quella giusta. Come Movimento 5 Stelle abbiamo lavorato perché si arrivasse a un sistema di gare con meccanismi premianti per tutti quei titolari di concessione che negli ultimi anni hanno lavorato in modo virtuoso, oltreché con meccanismi di indennizzo a carico degli imprenditori subentranti per sopperire ovviamente alle perdite sull'investimento fatto. Inoltre, siamo convinti che servono clausole sociali per porre fine al far west dei lavoratori creatosi negli anni. Mai abbiamo creduto che lo Stato dovesse disperdere know how ed esperienze positive. Non era però neanche pensabile fare dell'imprenditore balneare una sorta di lavoro ereditario. Continueremo a lavorare per individuare tutte le soluzioni più idonee, con i distinguo territoriali del caso. Nonostante la demagogia di Lega e Fdi di questi anni, volta al mantenimento dello status quo perenne, oggi inizia davvero una nuova era". 

Giovedì, 17 Febbraio 2022 10:33

17 febbraio

Concessioni e reazioni | Onore ai medici morti | Elezioni a Riccione

(Rimini) “Forza Italia ha una precisa agenda sulla questione delle imprese balneari". Lo sottolinea il senatore Antonio Barboni all'indomani dall'approvazione in consiglio dei ministri dell'emendamento alla legge sulla concorrenza che proroga per tutto il 2023 le balneari prevedendo le aste dal 2024. "In primo luogo dobbiamo ricordare a tutti che si discuterà della questione nell'ambito di un disegno di legge sulla concorrenza all'esame delle commissioni del Senato. Non si tratta quindi di un decreto che entra immediatamente in vigore ed abbiamo quindi tutto il tempo per discutere di questa materia. Si potranno presentare emendamenti e si potrà procedere ad un ampio confronto, in primo luogo ascoltando le categorie, con le quali il governo non ha avuto un esaustivo e adeguato confronto sul testo che è stato proposto. Ci dovranno essere delle rinnovate ampie audizioni per ascoltare i vari punti di vista e decidere in quale direzione muoversi". 

C'è" in primo luogo da completare la verifica su un punto preliminare: le spiagge sono una risorsa scarsa o no? Si è già visto che migliaia e migliaia di chilometri di coste consentirebbero l'avvio di nuove attività e quindi non è vero che siamo di fronte a una risorsa scarsa da regolamentare in maniera rigida. Ciò emergerà ancora con più chiarezza nella ampia e libera discussione parlamentare. Occorre poi un'attenta riflessione per contrastare il rischio di colonizzazione estera da parte di multinazionali o di autentici speculatori e dovrà altresì essere contrastato il rischio di infiltrazioni criminali e di attività di riciclaggio. Le imprese balneari italiane sono un'eccellenza del nostro Paese, che non può essere né svenduta né messa nelle mani di organizzazioni criminali".

Forza Italia poi "chiederà un raffronto in commissione tra la legislazione in vigore in Italia, quella ipotizzata e quella vigente in altri paesi e si constaterà come in Spagna, in Portogallo e altrove ci sono previsioni molto apprezzabili, che l'Europa considera evidentemente compatibili con le proprie direttive. C'è poi da sottolineare che talune direttive si devono applicare ai servizi e non ai beni e quindi c'è molto da chiarire sulla loro vigenza per il settore balneare. Il fatto che si debba discutere di questa questione nell'ambito di un disegno di legge e non in un decreto fa anche capire che non ci potrà essere la fiducia e che la discussione sarà come ho già rilevato libera. Il disegno di legge contiene 32 articoli e quindi se ci fossero forzature è evidente che il disegno di legge non andrebbe avanti".

"Noi vogliamo evitare una pioggia di emendamenti su questo e su altri punti sulla legge della concorrenza, ma ciò dipenderà dal confronto che si svilupperà e dal recepimento di istanze per noi essenziali. Tra queste la tutela al valore delle imprese, la tutela degli investimenti, il rispetto per chi ha contratto mutui pluridecennali, la continuità delle aziende, la tutela delle aziende familiari. Alcune di queste cose sono già contenute nell'emendamento che è stato discusso a Palazzo Chigi, ma altre non ci sono e ci dovranno necessariamente essere. Pure in un quadro condizionato da sentenze e opinioni dell'Unione Europea, Forza Italia svolgerà, come sempre, un ruolo decisivo a tutela delle imprese balneari e del turismo. Le decisioni verranno assunte nel Parlamento non in altri palazzi e non c'è nessuna possibilità impositiva da parte del governo”. 

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