Aggiornamento coronavirus: 159 positivi, nessun decesso
(Rimini) Sono 159 i nuovi positivi al coronaviru tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 68 pazienti di sesso maschile e 91 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 120 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.192.388 casi di positività, 2.304 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.572 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.357 molecolari e 9.215 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è dell'11,8%.
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14.30 sono state somministrate complessivamente 10.161.683 dosi; sul totale sono 3.755.147 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,4%. Le terze dosi fatte sono 2.658.846.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 69 (+6 rispetto a ieri, pari al +9,5%), l'età media è di 63,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.229 (-47 rispetto a ieri, -3,7%), età media 74,8 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (+1), 6 a Parma (+1); 5 a Reggio Emilia (+1); 6 a Modena (+1); 26 a Bologna (+1); 6 a Imola (+1); 4 a Ferrara (-1); 4 a Ravenna (+1); 1 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Forlì (invariato rispetto ieri). Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 41 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 674 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 244.265), seguita da Reggio Emilia (305 su 131.346), Modena (297 su 185.164) e Ravenna (201 su 109.746); poi Parma (160 su 97.316), Rimini (159 su 117.770), Ferrara (155 su 81.504), Cesena (130 su 67.315); quindi Forlì (80 su 56.339), Piacenza (73 su 64.644) e infine il Circondario Imolese con 70 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 36.979.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 31.166 (-824). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 29.868 (-783), il 95,8% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 3.109 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.145.263.
Purtroppo, si registrano 19 decessi: 2 in provincia di Piacenza (una donna di 95 e un uomo di 78 anni) 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 90 anni); 2 in provincia di Modena (entrambe donne di 83 e 99 anni); 4 in provincia di Bologna (due donne di 66 e 88 e due uomini di 63 e 65 anni); 1 nel Circondario Imolese (un uomo di 73 anni) 3 in provincia di Ferrara (una donna di 88 e due uomini di 68 e 80 anni); 5 in provincia di Ravenna (tre donne di 65, 94 e 97 e due uomini di 77 e 83 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 82 anni). Non si registrano decessi in provincia di Parma e di Rimini. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 15.959.
Giorno dei giusti: cerimonia al parco 25 aprile
(Rimini) "Un non ebreo che, senza ottenerne un vantaggio proprio, ha rischiato la vita per salvare quella di un ebreo, anche solo uno, dall'orrore dell'Olocausto", è questo il concetto "Giusto", che nasce inizialmente da una definizione dello Yad Vashem, poi ampliata per comprendere tutti gli uomini e le donne che, nei momenti più tragici della storia, hanno operato per difendere la vita e la dignità umana. Con la parola "Giusti" infatti non si intendono le vittime o i perseguitati, ma quelli che agiscono per salvarli. Per ricordare le loro azioni, come figure esemplari, il luogo per eccellenza è il "Giardino dei Giusti".
È stato cosi anche per la città di Rimini che dal marzo 2014 ha dedicato ai Giusti un monumento nel Parco XXV Aprile (lato Ponte Tiberio), dove il 6 marzo di ogni anno si svolge la celebrazione per commemorare chi ha scelto di salvare delle vite mettendo a rischi la propria.
La celebrazione di quest'anno si svolgerà domenica mattina alle ore 11 con una cerimonia di deposizione di una corona di fiori al monumento, a cui parteciperanno i rappresentanti istituzionali del Comune di Rimini e della Prefettura. Il programma delle iniziative prosegue poi al Teatro degli Atti, con "Perlasca. Il coraggio di dire no", lo spettacolo teatrale di e con Alessandro Albertin con la regia di Michela Ottolini. Lo spettacolo teatrale, che si svolgerà nella serata di domenica 6, alle ore 21, (aperto a tutti) - e nella mattina di lunedì 7 marzo alle ore 10 (solo per gli studenti) - è prodotto dal 'Teatro de Gli Incamminati', in collaborazione con Overlord Teatro e con il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Teatro Galli www.teatrogalli.it , sul sito del progetto memoria http://memoria.comune.rimini.it , oppure sulla pagina Facebook @progettomemoriarimini e al telefono 0541 704427-704292 . Ricordiamo che con la Legge 20 dicembre 2017, n. 212 "La Repubblica, in conformità alla dichiarazione scritta n. 3/2012 sul sostegno all'istituzione di una Giornata europea in memoria dei Giusti, approvata dal Parlamento europeo il 10 maggio 2012, riconosce il 6 marzo come «Giornata dei Giusti dell'umanità», dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani."
Profughi, vertice in prefettura per l'accoglienza degli ucraini
(Rimini) Nel quadro dell’attuale situazione di crisi legata agli eventi bellici in corso in Ucraina, il prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza ha incontrato stamattina numerosi sindaci del territorio, il rappresentante della Diocesi di Rimini e il rappresentante della Comunità ucraina allo scopo di fronteggiare le eccezionali esigenze di accoglienza di profughi provenienti da quel Paese. Il Governo italiano, come è noto, ha infatti incrementato le risorse finanziarie del capitolo di bilancio riguardante il sistema di prima accoglienza già in atto, per cui sarà possibile ospitare le donne, i bambini e gli anziani che stanno lasciando il loro Paese per raggiungere gli altri Stati europei.
Il Prefetto ha, pertanto, reso noto che "l’accoglienza finanziata da risorse pubbliche potrà essere assolta attraverso: i centri di accoglienza straordinaria (CAS), con ampliamento delle possibilità per le associazioni che a suo tempo sono risultate essere aggiudicatarie del bando pubblico per la gestione dei migranti; il sistema di accoglienza e integrazione (SAI) finanziato dallo Stato e gestito dai Comuni che vi aderiscono o intendono farlo; la stipula di una Convenzione tra Prefettura e Comune per una diretta gestione dei profughi anche attraverso le associazioni o i privati ai sensi dell’art.15 della Legge 241/90".
Nel corso dell’incontro i Sindaci presenti hanno comunicato sia le potenziali disponibilità che le insorgenti criticità, convenendo comunque di pervenire ad una accoglienza organizzata e strutturata. Il prefetto ha sottolineato la "necessità di disporre quotidianamente di un tracciamento anagrafico delle persone ospitate, invitando i Comuni - anche attraverso la collaborazione della stessa comunità ucraina fortemente rappresentata su questo territorio provinciale con oltre 5.000 unità -, a riferire gli estremi delle persone accolte".
Forlenza, raccogliendo l’invito sia del rappresentante della Diocesi che di quello della Comunità ucraina, "invita inoltre tutti i cittadini a far riferimento, soprattutto in questa fase in cui lo spontaneismo delle raccolte potrebbe nascondere anche fini di profitto e non umanitari, ad Associazioni riconosciute su un piano internazionale e/o nazionale come ad esempio Croce Rossa Italiana e Caritas che, peraltro, hanno sedi riconosciute anche in Ucraina".
Invasione Ucraina: aziende temo calo di fatturato
(Rimini) Quattro aziende su dieci prevedono un calo di fatturato estero fino al 20% nei prossimi sei mesi, a causa dell’invasione militare dell’Ucraina e delle conseguenti sanzioni scattate nei confronti della Russia. Il sistema produttivo del territorio si attende anche un ulteriore rincaro dei costi energetici e di trasporto. Sono i principali dati che emergono da un’indagine del Centro Studi Confindustria Romagna condotta questa settimana tra le proprie aziende associate.
“Il primo pensiero è all’emergenza umanitaria, alle vittime e ai profughi di questa guerra disumana: va adottata ogni misura possibile contro il tentativo di calpestare libertà e sovranità dei popoli con la violenza – afferma il presidente Roberto Bozzi - Confindustria ha subito accolto la proposta della CISL di attivare un fondo per sostenere in modo concreto la popolazione ucraina”.
“Il sistema delle sanzioni sta generando difficoltà negli scambi e nei rapporti commerciali – continua Bozzi – e l’escalation degli eventi degli ultimi giorni impatterà pesantemente su energia e logistica”. Infatti, il 38,1% delle imprese interpellate prevede un calo fino al 20% del fatturato da export nel medio termine. Alla domanda su quali conseguenze sono maggiormente temute per la propria attività, i rispondenti hanno indicato i rincari dei costi energetici (63,5%), i costi di trasporto (50,8%) e l’erosione dei margini di profitto (47,6%).
“Questi dati ci confermano che va radicalmente rivisto l’approccio alla politica energetica: rilanciamo quindi la necessità di arrivare a un forte aumento dell’estrazione delle riserve nazionali di gas naturale, di potenziare la quota strutturale di energia da rinnovabili riservata alle imprese, e di aumentare la quota di GNL liquido via mare, diversificandone al massimo i Paesi di provenienza”.
Nei primi nove mesi del 2021 secondo i dati ISTAT elaborati dalle Camere di Commercio territoriali, in provincia di Forlì-Cesena le esportazioni verso la Russia e Ucraina ammontano a 76 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 12,6 milioni di euro. Nello stesso periodo, in provincia di Rimini le esportazioni verso la Russia e l’Ucraina ammontano a 85,3 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 1,8 milioni di euro. In provincia di Ravenna le esportazioni verso la Russia e l’Ucraina ammontano a 79,3 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 336,4 milioni di euro per l’attività dello scalo portuale”.
3 marzo
Ucraina: accoglienza e solidarietà | Aeroporto: i russi mancheranno | Riccione: parla Ubaldi
Fiera, a luglio 'Joy Rimini': evento dedicato al gaming e alla cultura pop
(Rimini) Annunciato oggi in conferenza stampa, “Joy Rimini” un nuovo evento dedicato a Esports, Games, Comics, Fandom e Community in calendario a Rimini dal 15 al 17 luglio 2022, in fiera e sul territorio. Italian Exhibition Group e Fandango Club Creators hanno infatti siglato una partnership pluriennale per il lancio di un evento su Gaming e Pop Culture che porterà sulla riviera romagnola decine di migliaia di appassionati. Nel progetto confluirà anche la collaborazione con l’evento riminese Cartoon Club. Lorenzo Cagnoni presidente di Italian Exhibition Group, sottolinea “l’importanza di un nuovo evento come JOY Rimini, che riguarda settori amati dai giovani e in espansione, e che avrà importanti e positive ricadute sull’indotto turistico e sul tessuto economico territoriale. L’accordo con Fandango Club e CartoonClub dà vita ad una manifestazione unica nel panorama nazionale , che va ad accrescere il già ben nutrito portafoglio di fiere di IEG”.
“JOY Rimini rafforza il calendario di IEG”, dice il CEO di Italian Exhibition Group Corrado Peraboni, “e persegue la nostra strategia di crescita in settori più che promettenti, in questo caso quello degli esports, un mercato che in Italia ha un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro, con circa 1,6 milioni di fan nel 2021, in crescita del 15% sul 2020. Anche il mercato del fumetto in Italia è in forte espansione. Secondo le stime di AIE le vendite sono cresciute del 134%”. Secondo le più recenti rilevazioni ufficiali il mercato dei videogiochi in Italia ha registrato lo scorso anno una performance storica generando un giro d’affari di 2 miliardi e 179 milioni di euro con una crescita del +21,9% rispetto al periodo precedente. Circa 1.620.000 persone si dichiarano esports fan nel 2021, dato che è cresciuto del 15% rispetto al 2020. È questo un target principalmente maschile, con un’età media di 27 anni, un livello d’istruzione e un reddito superiore alla media della popolazione. Anche il mercato del fumetto in Italia è in continua espansione . Tra i libri, le cui vendite nel 2021 sono aumentate di circa il 16% a valore e del 18% a volume, secondo le stime di AIE, quelle dei fumetti, sono cresciute in modo straordinario (+134% per volumi), trainate dal fenomeno dei Manga.
“Abbiamo in programma un ambizioso progetto per approfittare della capacità attrattiva della venue e l'impiego di spazi espositivi moderni, attrezzati e modulari, anche outdoor. Stiamo pensando ad una formula originale per far convivere la storica esperienza di Cartoon Club, già attiva sul territorio di Rimini, nell’ambito di un evento più grande e spettacolare, con una presenza importante destinata ai videogiochi, agli esports e ai creator ad affiancare comics e giochi da tavolo”. Commenta Fabrizio Savorani, head of Content di Fandango Club.
Sabrina Zanetti, direttore artistico di Cartoon Club, sottolineato come “nel corso degli anni Cartoon Club, nella sua connotazione di Festival diffuso, sia diventato un elemento identitario del territorio, posizionandosi di diritto tra i grandi eventi della città. La forza del progetto che nasce oggi fortificherà l’insieme delle iniziative e incrementerà la notorietà di Rimini non solo come destinazione balneare, ma anche culturale e soprattutto esperienziale, in grado di rispondere pienamente alle esigenze sia del pubblico di settore ma anche del turista moderno”.
Profughi, nel riminese un centinaio di ucraini. Altri 50 in arrivo
(Rimini) Sono oltre un centinaio, a cui se ne aggiungeranno un'altra cinquantina nel corso delle prossime ore, i cittadini ucraini in fuga dalla guerra e arrivati nel territorio provinciale riminese. Donne e uomini che hanno lasciato le zone di confine di un Paese dove da una settimana il conflitto con la Russia si è intensificato al punto tale da costringere migliaia di cittadini ucraini ad abbandonare le proprie case e famiglie in cerca di protezione. Da giorni lo sportello del Comune di Rimini dedicato al supporto e all'accompagnamento dei cittadini stranieri, si è attivato per rispondere ai primi bisogni anche mettendo in relazione le richieste di chi arriva con le associazioni e i privati che si sono resi disponibili a dare un aiuto in questa fase emergenziale.
Una prima risposta immediata, per poter far fronte alle ripercussioni di una situazione internazionale repentinamente precipitata, in attesa del tavolo di coordinamento che sarà convocato dalla Prefettura, che alla luce anche delle indicazioni del Ministero dell'Interno, dovrà pianificare e organizzare una risposta organica a livello provinciale e condivisa rispetto ad una crisi di non rapida risoluzione.
La città di Rimini sin dalle prime ore ha comunque mostrato un grande solidarietà nei confronti del popolo ucraino, sia nei confronti di chi è fuggito dal Paese sia per chi invece è rimasto nei territori di conflitto. Diversi operatori turistici hanno messo a disposizione gratuitamente le proprie strutture per accogliere donne e bambini, così come è stata importante la catena di aiuti di associazioni e privati che hanno consentito di inviare generi alimentari, indumenti, coperte e medicinali, con i primi tre contingenti già partiti da Rimini a inizio settimana.
Santa Giustina, approvato l'accordo per l'adeguamento della Marecchiese
(Rimini) Si è aperta con la discussione di due atti legati al conflitto russo-ucraino l'ultima seduta del Consiglio Comunale, riunitosi ieri sera. Dopo l'ora dedicata alle interrogazioni, il Consiglio ha infatti approvato sia la mozione presentata dal gruppo Fratelli d'Italia (10 voti favorevoli e 11 astenuti) sia l'ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza (21 favorevoli), a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra e per l'auspicio di una rapida conclusione del conflitto.
Approvato poi lo schema di accordo per regolamentare modalità e obblighi reciproci per la progettazione di fattibilità tecnico-economica dell'adeguamento della statale 258 Marecchiese (28 favorevoli e 1 astenuto) e il miglioramento funzionale della strada via Emilia. Quest'ultimo progetto, strategico per decongestionare la viabilità in corrispondenza dell'abitato di Santa Giustina, prevede la realizzazione di una nuova bretella viaria, lunga 1,2 chilometri, che si snoderà sul versante ovest (a monte) dell'attuale tracciato della via Emilia. La nuova circonvallazione permetterà un decisivo miglioramento a livello di snellimento del traffico e della qualità ambientale e dell'aria. Nel progetto, che coinvolge anche il Comune di Santarcangelo, è prevista la realizzazione di una nuova pista ciclabile che permetterà di collegare le due città e le zone industriali e logistiche. La delibera è stata approvata con 20 voti favorevoli e 9 astenuti.
Tra le delibere approvate dal consiglio anche il "Recepimento della disciplina in materia di contributo di costruzione", un adeguamento normativo che introduce incentivi legati agli oneri di costruzione per interventi di natura sociosanitaria svolti da privati e per le funzioni culturali e associative, anch'esse realizzate dai privati (20 favorevoli e 9 astenuti). Una misura che consente dunque di dare impulso ai nuovi interventi di carattere sanitario, quanto mai centrali per la comunità.
Il dibattito è stata l'occasione per l'assessora alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni di evidenziare il positivo effetto delle varianti urbanistiche introdotte negli ultimi mesi dall'Amministrazione comunale, che si sono tradotte nel secondo semestre del 2021 in aumento degli oneri di urbanizzazione, pari complessivamente a 7,4 milioni, contro i 4,8 del primo semestre. Strumenti urbanistici che hanno dunque contribuito ad una forte ripresa del comparto, con importanti ricadute positive anche in termini di occupazione.
Respinta infine (10 favorevoli e 10 contrari) la proposta del consigliere comunale Murano Brunori sull'istituzione delle "comunità energetiche di quartiere".
Riccione si prepara ad accogliere i profughi ucraini
(Rimini) Riccione domani parteciperà alla riunione in Prefettura del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale verrà anche affrontato il tema dei profughi dall'Ucraina. "Per i civili in fuga dalla guerra, anziani, donne e bambini, Riccione è pronta a fare la sua parte e ieri abbiamo già avuto i primi contatti con Caritas e Papa Giovanni per garantire un aiuto concreto, mettendo a disposizione risorse economiche e beni di prima necessità". Lo ha detto l'assessore ai Servizi alla Persona, il vice sindaco Laura Galli che è stata contattata da alcune persone di nazionalità ucraina residenti a Riccione. "Una signora residente a Riccione mi ha contattato, attraverso un attivista delle nostre liste civiche, e mi ha annunciato l'arrivo di 5 bambini, alcuni sono suoi nipoti - prosegue la Galli - ci siamo attivati subito. In questo caso specifico non è l'alloggio il problema perché possono ricongiungersi con un parente in Italia, e quindi daremo assistenza per beni di prima necessità, come i viveri, attraverso l'Emporio Solidale di Riccione. Forniremo anche generi necessari come coperte e lenzuola attraverso i nostri Centri Diurni. Sono prime misure emergenziali e daremo una mano da subito come possiamo. Ma a questi bambini va garantita anche la scuola e un'assistenza pedagogica, per cui stiamo lavorando con Caritas e Papa Giovanni per una soluzione più organica, anche attraverso una convenzione per garantire alloggi e sistemazioni. L'obiettivo è che il Comune di Riccione fornisca un supporto attraverso le due organizzazioni. Siamo consapevoli che l'emergenza non sarà breve e che finché la guerra non cesserà dovremo tutti fare la nostra parte umanamente e amministrativamente. Sono certa che i riccionesi sapranno dare prova di grande solidarietà, uniti dallo spirito umanitario di una comunità che comprende cosa vuol dire fare sacrifici per un bene superiore. Sono anche sicura che i riccionesi sono già a lavoro per questo, ieri infatti mi ha anche contattato un cittadino per annunciarmi l'arrivo di due famiglie ucraine che necessitano di accoglienza. Riccione c'è e farà la sua parte con Caritas e Papa Giovanni, al fianco di coloro che hanno perso tutto".
Caro bollette, bocciata la proposta 5Stelle sulle comunità energetiche
(Rimini) Ieri è stata bocciata dal Consiglio comunale di Rimini una importante delibera sulle Comunità Energetiche presentata dai Consiglieri Brunori e Lisi. "Auspico che sia una bocciatura non di merito, legata a logiche politiche interne al Consiglio stesso, e che l’Amministrazione porti avanti questo sistema di autoproduzione con i propri strumenti deliberativi, perché queste comunità rispondono ai bisogni della città e dei suoi cittadini”. Il commento del senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.
“Da mesi come M5S stiamo portando avanti il tema delle Comunità Energetiche come strumento fondamentale sulla strada che porta alla decarbonizzazione del Paese, verso una reale transizione ecologica e per rispondere concretamente alle difficoltà delle famiglie legate ai costi energetici. La stessa delibera, peraltro, è stata approvata dal comune di Ravenna e rivolgo un appello alla Giunta di Rimini affinché si acceleri su questa iniziativa legislativa che consentirà ai cittadini riminesi di diventare protagonisti attraverso una modalità democratica di partecipazione al mercato dell’energia”. Prosegue Croatti.
“La situazione emergenziale per il caro-bollette è purtroppo il conto da pagare per le scelte politiche sbagliate negli ultimi dieci anni che di fatto hanno paralizzato la crescita delle fonti di energia alternativa. Ora dobbiamo agire efficacemente su un doppio fronte, quello contingente e quello strutturale. Grazie alla spinta del M5S il nostro Paese ha tracciato una traiettoria di sostenibilità molto efficace, in particolar modo grazie al Superbonus 110% e alle Comunità Energetiche; non possiamo più perdere tempo, è arrivato il momento di correre”. Conclude Croatti.