Martedì, 15 Marzo 2022 17:33

Aggiornamento coronavirus: 187 positivi

(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.219.922 casi di positività, 2.279 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.392 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.380 molecolari e 13.012 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 9,3%.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.225.819 dosi; sul totale sono 3.764.697 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,7%. Le terze dosi fatte sono 2.699.319.

Autotesting. Per quanto riguarda l'autotesting con tampone rapido antigenico per l'apertura e la chiusura dell'isolamento riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, dall'avvio del servizio - il 19 gennaio scorso - i tamponi caricati sul Fascicolo sanitario elettronico sono 45.563.

Di questi, 23.877, pari al 52,4%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l'autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 21.686 sono invece i tamponi con esito negativo (il 47,6%).

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 53 (-2 rispetto a ieri, pari al -3,6%), l'età media è di 65,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.045 (-33 rispetto a ieri, -3,1%), età media 74,5 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (invariato); 5 a Modena (-1); 23 a Bologna (-2); 3 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (+1); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (invariato).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 41,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 786 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 251.142), seguita da Modena (379 su 189.127); poi Rimini (187 su 119.892), Cesena (144 su 68.931), Reggio Emilia (138 su 134.198) e Ravenna (132 su 112.218); quindi Piacenza (114 su 65.866), Forlì (113 su 57.656), Ferrara (108 su 83.742) e Parma (101 su 99.415); infine il Circondario imolese, con 77 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.735.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 30.540 (+448). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 29.442 (+483), il 96,4% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 1.814 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.173.281.

Purtroppo, si registrano 17 decessi: 4 in provincia di Piacenza (tre donne di 83, 84 e 86 anni e un uomo di 82 anni); 2 in provincia di Parma (due uomini di 63 e 75 anni); 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 88 anni); 1 nel Circondario imolese (una donna di 79 anni); 2 in provincia di Ferrara (due uomini di 65 e 81 anni); 5 in provincia di Ravenna (due donne di 89 e 97 anni e tre uomini, di cui due di 89 e uno di 92 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 87 e 98 anni). Non si registrano decessi in provincia di Modena, Bologna e Rimini. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.101.

(Rimini) Prosegue l’impegno dell’Azienda USL della Romagna per garantire ai servizi sanitari guide di comprovata esperienza e professionalità. Sono 5 i nuovi direttori nominati dalla Direzione generale alla guida di altrettante strutture complesse che rivestono un ruolo chiave nell’ambito dell’organizzazione aziendale, sia a livello ospedaliero che territoriale. Il dottor Carlo Biagetti è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive; al dottor Andrea Conti è stata affidata la guida dell’Unità Operativa Dermatologia; il dottor Emiliano Gamberini ha assunto la direzione dell’Unità Operativa Anestesia e Rianimazione; il dottor Salvatore Tarantini è stata designato direttore dell’Unità Operativa Chirurgia Vascolare e il dottor Luca Benedetto Baroni è stata nominato direttore dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di Origine Animale.

Carlo Biagetti (direttore Malattie Infettive Rimini). Urbinate di origine, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia si è specializzato in Malattie Infettive all’Università di Bologna nel 2007.  Il suo percorso professionale inizia al Policlinico Sant’Orsola e dopo varie esperienze come dirigente medico nelle corsie degli ospedali di Forlì, Pesaro e Cesena assume l’incarico all’ospedale Infermi di Rimini dove nel 2018 diviene direttore del Programma aziendale per la Gestione del Rischio Infettivo e Uso Responsabile degli antibiotici  (SPIAR ) dell’Ausl Romagna. Nel 2019 gli viene conferito l’incarico di alta specializzazione in Stewardship antimicrobiotica. Negli corso degli anni il dottor Biagetti ha maturato una solida esperienza clinica e gestionale nel campo delle malattie infettive introducendo modelli innovativi di sistemi per la prevenzione, il controllo e la sorveglianza delle infezioni correlate all'assistenza. Membro di numerosi gruppi di lavoro regionali, ha collaborato a vari progetti, eventi formativi nonché alla stesura di documenti e linee di indirizzo dell'Agenzia Sanitaria Regionale, inerenti il rischio infettivo ed il buon uso degli antibiotici. Ha ideato e realizzato il progetto di antimicrobial stewardship denominato “antibiotico perché”, vincitore del Premio Ricerca e Innovazione riconosciuto da AGENAS come pratica sicura ed efficace nel ridurre significativamente l’utilizzo inappropriato degli antibiotici. Relatore in oltre 70 eventi scientifici locali, nazionali ed internazionali, ha collaborato a numerosi studi clinici inerenti l’utilizzo della terapia antiretrovirale nei pazienti con infezione da HIV e i pazienti con epatopatie acute e croniche. Membro del Comitato Etico Romagnolo  è stato Principal investigator di diversi studi inerenti l’infezione da SARS CoV-2 e le infezioni correlate all’assistenza in collaborazione con l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) e l'Agenzia Sanitaria regionale.

Andrea Conti (direttore Dermatologia Rimini). Lombardo di nascita ma modenese d’adozione, si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1992 all'Università di Pavia per poi specializzarsi in Dermatologia e Venereologia presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Vanta un’esperienza ventennale che ha maturato sul campo, nel reparto di Dermatologia dell’AOU Policlinico di Modena, dove è stato il referente della degenza ordinaria e dell'attività dell'ambulatorio dedicato alla cura della psoriasi. Fin dai tempi della scuola di specializzazione si è dedicato all’attività di ricerca nel campo della bioingegneria cutanea e diagnostica non invasiva nell’ambito delle principali patologie infiammatorie cutanee, in particolar modo della patologia psoriasica, dove vanta una considerevole e pluriennale esperienza nel trattamento delle forme più gravi con farmaci biologici. Principal investigator e co-investigator in numerosi studi clinici nazionali ed internazionali sulla psoriasi, è stato docente a contratto e tutor dei medici specialisti in formazione  presso la scuola di specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Attualmente collabora con attività di tutoraggio e formazione degli specializzandi dell'Università di Ferrara. Membro del Consiglio Direttivo della SIDeMaST - Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, e del Gruppo Regionale per la Definizione dell’uso dei Farmaci Biologici nella Psoriasi e nell’Artrite Psoriasica in Emilia-Romagna, ha partecipato a oltre 140 eventi nazionali ed internazionali in veste di docente o relatore. E’ autore di 140 pubblicazioni e revisore per importanti riviste scientifiche internazionali nel settore dermatologico. Nel 2017 ha conseguito l'Abilitazione Scientifica Nazionale nel settore concorsuale Malattie Cutanee, Malattie Infettive e Malattie dell'Apparato Digerente per le funzioni di Professore di seconda fascia.

Emiliano Gamberini (direttore Anestesia e Rianimazione Rimini). Nato a Bagnacavallo di Ravenna, si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna dove successivamente consegue la specializzazione in Anestesia e Rianimazione. Inizia a lavorare all’Ospedale Bufalini di Cesena, sede di Trauma Center, svolgendo attività ad alta complessità nel reparto di Anestesia e Rianimazione. Dal 2010 al 2019 è responsabile della struttura semplice cesenate denominata “Sistema Emergenza Intraospedaliera”, dove poi  assume la responsabilità della struttura semplice ‘Terapia intensiva e trattamento traumi’ afferente all’unità operativa  di Anestesia e Rianimazione. Nel corso della sua carriera professionale ha svolto una intensa attività clinica e gestionale maturando competenze specifiche nella gestione sistemica dei pazienti politraumatizzati che necessitano di trattamenti intensivi e sub-intensivi, nel settore anestesiologico e intensivologico della chirurgia maggiore, delle procedure cardiologiche invasive, della neurochirurgia e neuroradiologia, dell’ostetricia e dell’anestesia e terapia intensiva neonatale e pediatrica. Ha curato in prima persona l’introduzione di nuove e sofisticate tecnologie diagnostiche e terapeutiche, contribuendo fattivamente allo sviluppo delle tecniche di circolazione extracorporea e dell’attività di donazione e prelievo di organi e tessuti. Ha partecipato a diversi progetti finalizzati all’istituzione di sistemi per la gestione dell’emergenza intraospedaliera, per la qualità e  l’umanizzazione delle cure. Ha svolto anche attività di docenza a contratto per la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna, è autore e coautore di oltre 70 pubblicazioni sulle più importanti riviste internazionali del settore ed è stato invitato quale relatore a numerosi congressi nazionali ed internazionali sul tema del paziente critico.

Salvatore Tarantini (direttore Chirurgia Vascolare Rimini). Originario del Salento si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Bologna nel 1991 e sempre a Bologna ha conseguito la specializzazione in Chirurgia Vascolare nel 1996. Dopo una breve esperienza presso l'Unità Operativa di Chirurgia Vascolare dell'Ospedale Regionale di Aosta, nel 1998 inizia a prestare la sua attività nel reparto di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Infermi di Rimini, dapprima come dirigente medico e dal 2009 con l’incarico Professionale Qualificato “Chirurgia Vascolare”. Nel 2020 gli viene conferito l’incarico temporaneo di responsabilità della struttura complessa riminese. Con alle spalle migliaia di interventi chirurgici effettuati con tecniche tradizionali e tecniche mini-invasive endovascolari, nel corso della sua attività professionale il dottor Tarantini ha maturato una consolidata esperienze sul fronte della diagnosi e della cura delle malattie vascolari, arteriose e venose e del loro trattamento. Oltre all’attività sul campo si dedica anche ad una intensa attività di aggiornamento scientifico. E’ autore di oltre una cinquantina di pubblicazioni, di cui nove su riviste internazionali, ed è stato relatore in oltre 70 congressi scientifici. Ha organizzato e coordinato 12 congressi e workshop della chirurgia vascolare per la formazione medici di famiglia e specialisti.

Luca Benedetto Baroni (direttore Igiene degli Alimenti di Origine Animale Rimini). Riminese, già direttore facente funzione dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di Origine animale di Rimini dal 2020, si è laureato in Medicina Veterinaria all’Università degli Studi di Bologna nel 1988; nel 2008 ha conseguito una seconda laurea specialistica in sanità e qualità dei prodotti di origine animale. Fin dai primi anni ha frequentato numerosi corsi di formazione specialistica inerenti la patologia aviare e il controllo sanitario e annonario dei prodotti della pesca. Negli 2013 - 2014 ha svolto un corso di alta formazione riguardante la gestione e conservazione dei cetacei e tartarughe marine. Nel 1991 ha iniziato a lavorare come dirigente veterinario al Dipartimento di Sanità Pubblica di Rimini ricoprendo diversi incarichi all’interno dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di Origine animale, allevamenti e produzioni zootecniche. Dal 2010 al 2019 è stato responsabile dell’attuazione dei piani di controllo nel settore della ristorazione pubblica e collettiva; successivamente ha assunto l’incarico professionale qualificato ‘Controllo ufficiale nelle strutture di macellazione”. Dal 2006 al 2020 è stato referente regionale per le problematiche inerenti le tartarughe ed i cetacei, con particolare riferimento al loro spiaggiamento. Nel corso degli anni il dottor Baroni ha maturato una consolidata esperienza sul campo occupandosi di qualità, sicurezza igienica e nutrizionale degli alimenti sia tramite il controllo ispettivo previsto dalle normative vigenti sia promuovendo la formazione del personale preposto alla produzione e distribuzione degli alimenti. 

(Rimini) Per permettere alle aziende agricole di fronteggiare gli effetti della guerra russo-ucraina, acuiti dal caro-energia e dal boom dei prezzi delle materie prime, bisogna partire subito con l'eliminazione dell'Iva sulle accise per il gasolio e con gli incentivi alla semina di mais, fino alla rimodulazione degli obiettivi del Green Deal. E' questa la richiesta alle istituzioni nazionali ed europee contenuta nell'ordine del giorno approvato da Cia-Agricoltori Italiani.

"L'era moderna ci aveva fatto credere di essere immuni dalle tragedie del passato: purtroppo abbiamo visto che non è così – afferma il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi -. Prima siamo stati colpiti da una pandemia mondiale e ora ci troviamo con una guerra in Europa. Il conflitto in Ucraina sta sconvolgendo quotazioni e mercati, il settore agroalimentare è uno dei più colpiti e l'economia agricola rischia il cortocircuito, perché le imprese si trovano a lavorare in perdita: i prezzi non riescono più a coprire i costi di produzione, tra il +120% delle bollette energetiche, il carburante alle stelle e i prezzi dei fertilizzanti triplicati. Questi eventi si aggiungono agli effetti negativi della pandemia, in particolare sull'approvvigionamento delle materie prime".

In questa situazione Cia avanza proposte di breve e medio periodo, da attuare sia da parte del Governo nazionale sia da parte dell'Unione Europea. "Ovviamente questi interventi vanno portati avanti seguendo un obiettivo primario per i cittadini e per le imprese – precisa Misirocchi -, ovvero adottare in sede diplomatica ogni iniziativa per la cessazione immediata della guerra e agevolare un processo di pace stabile e duraturo".

Cia chiede in particolare al Parlamento l'impegno in sede comunitaria per assicurare la proroga del temporary framework "Covid 19", che consente agli Stati Membri di adottare misure di intervento in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato; la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita oltre i termini di scadenza stabiliti; il reperimento di risorse Ue per un Piano straordinario secondo la logica adottata per la gestione della pandemia.

"Si tratta della condizione necessaria per poter introdurre misure in soccorso del settore primario – continua il presidente di Cia Romagna -. Nel breve periodo devono consistere nell'introduzione di sostegni volti a remunerare le perdite delle imprese agricole per l'aumento dei costi di produzione (fisco, credito d'imposta, fondi ad hoc per la sostenibilità economica delle aziende) e interventi specifici per i comparti direttamente colpiti dalla crisi russo-ucraina come mais, zootecnia, vino, proteaginose".

(Rimini) Alla luce della situazione internazionale, e considerando l'aumento di persone in fuga dai territori coinvolti nel conflitto russo - ucraino, che andranno ad aggiungersi a quelli provenienti dagli altri paesi già in guerra in altre zone del mondo, Federconsumatori Riminisi mette a disposizione per fornire un servizio di informazione ed eventuale assistenza per il permesso di soggiorno e/o la richiesta di protezione. Per richiedere un appuntamento presso i nostri sportelli contattare il numero 0541- 779989 o il 3472686392 attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

"Il rinascere di nazionalismi e imperialismi sta soffiando da tempo in Europa. E’ inaccettabile questo braccio di ferro per espandere le proprie aree di influenza nel mondo senza alcuno scrupolo né rispetto per l'incolumità e la sofferenza delle popolazioni coinvolte. L’Invasione Russa e la guerra in Ucraina mette a rischio la pace mondiale, sta producendo gravissime conseguenze in termini di vite umane ed un esodo enorme di popolazione di grandi proporzioni che va ad aggiungersi ai tanti milioni di persone che fuggono da altri scenari di guerra sparsi per il mondo. Per tali ragioni, l' Italia, l'Europa, l'Onu debbono lavorare e fare sentire la propria voce per una pacificazione e fare si che la diplomazia prevalga sulle armi quanto prima possibile", spiegano da Federconsumatori.

 

(Rimini) È il momento che segna l'addio all'inverno, che permette di bruciare i resti accumulati durante la stagione fredda e alleggerirsi per accogliere una nuova primavera. La fogheraccia ha da sempre un alto valore simbolico, un rito della tradizione popolare che ha resistito al passare del tempo e capace di riunire attorno al fuoco famiglie, giovani, nonni.

Un'occasione di festa che dopo lo stop degli ultimi due anni a causa della pandemia, torna venerdì 18 marzo, alla vigilia della festa di San Giuseppe, per un'edizione che si carica di ulteriori significati, "segnale di una comunità – spiega il sindaco Jamil Sadegholvaad - che ha voglia di ritrovarsi e di riappropriarsi dei suoi momenti di condivisione e di 'normalità'. Una festa della tradizione, che coincide con la volontà di lasciarsi alle spalle ciò che stato e guardare avanti, verso una nuova stagione. E per questa ragione che abbiamo deciso convintamente di riproporre la tradizionale fogheraccia nella zona del porto. Abbiamo bisogno di momenti come questi, per riscoprire la bellezza di stare insieme come comunità e per cercare di pensare al futuro con fiducia. In un periodo storico pieno di ombre, ritrovarsi attorno al fuoco sulla spiaggia è il simbolo di quella luce di speranza per il futuro che non vogliamo spegnere. Ci prepariamo ad una primavera che forse non sarà come quella che fino a poche settimane fa ci eravamo immaginati, ma proprio per questo motivo abbiamo il dovere di valorizzare e apprezzare quelle occasioni, come la fogheraccia, capaci di regalare spensieratezza, sorrisi e senso di appartenenza".
Venerdì 18 marzo torna dunque ad accendersi il falò sulla spiaggia davanti a piazzale Boscovich. Dalle 21 ci si ritroverà attorno al fuoco, allestito da Anthea con materiali di raccolta: sarà un falò di dimensioni più contenute rispetto a quello delle precedenti edizioni, ma con un allestimento tale da garantire a tutti di godere a pieno dello spettacolo del fuoco. Oltre alla fogheraccia, sul lungomare in zona piazzale Boscovich sarà allestito un mercatino, con le tradizionali bancarelle di generi attive già dal primo pomeriggio.

Martedì, 15 Marzo 2022 16:29

Divario di genere, critiche al Pnrr

(Rimini) Nel corso del 2021 si sono rivolte alla Consigliera di parità 38 persone (34 donne, 4 uomini), di cui quasi un terzo per maternità e conciliazione. È quanto emerge, fra le altre cose, dall’annuale relazione (qui allegata) della Consigliera di parità della Provincia di Rimini, Adriana Ventura.

“Il divario di genere, già ampio, si è ulteriormente allargato con la pandemia – spiega Adriana Ventura - che ha determinato uno scenario sempre meno adatto ad una sua riduzione. La disoccupazione femminile cresce e per le donne rientrare nel mondo del lavoro appare più complesso. Calano le assunzioni di donne in ruoli di leadership, mentre i carichi di cura, aumentati nel corso della pandemia, spettano in gran parte alle donne, nonostante i padri abbiano aumentato il tempo dedicato all’assistenza all’infanzia. In media le donne continuano a svolgere un doppio turno più ampio in termini di tempo e con conseguente riduzione dell’orario di lavoro, con la conseguenza che si verifica una maggiore incidenza di abbandono della forza lavoro femminile. In questo panorama poco incoraggiante si inserisce la speranza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che alle donne dedica risorse puntando a migliorare del 4% l’occupazione femminile entro il 2026. La sfida è molto ambiziosa, soprattutto se si tiene conto che, alla luce degli effetti del Covid-19, più che l’occasione di un balzo in avanti sembra essere l’opportunità per recuperare il terreno perduto, inoltre va considerato che le misure del PNRR sembrano ancora troppo ancorate allo schema culturale consolidato, per cui alla donna, e solo a lei, sono affidati i carichi di cura. Queste considerazioni corrono sul filo sottile tra il contrasto e la conferma di questo paradigma, che è uno dei pilastri su cui si fonda il divario di genere in tutte le sue declinazioni.”

Martedì, 15 Marzo 2022 11:34

15 marzo

Accoglienza profughi | Assalto agli scaffali | Effetto Putin

(Rimini) Cominceranno la sera del 16 marzo, a partire dalle ore 21 in poi, le operazioni di chiusura della strada Statale 16 per consentire l'inizio della cantierizzazione nella prima zona di intervento - quella di intersezione con le vie Montescudo e Coriano - per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale tra la Ss16 e via Coriano: il primo dei sei interventi per il definitivo superamento dei 'buchi neri' della Statale 16 che consentiranno di ricucire la storica frattura del territorio, compattando la città a mare e a monte dell'Adriatica.

Le prime operazioni che verranno messe in atto già a partire dalla sera del 16 marzo prevedono innanzitutto l'istituzione del senso unico di marcia sulla Via Coriano, nel tratto dalla SS16 alla Via Rodriguez, la predisposizione della segnaletica, e infine la chiusura del tronco di Statale nella porzione di strada dove verrà attivata una deviazione laterale (bypass), per chi proviene da Riccione in direzione Ravenna. A partire dalla mattina di giovedì 17 marzo entrerà in funzione tutto il piano della viabilità temporanea che cambierà in modo significativo per garantire il flusso veicolare.

Dal 17 marzo, gli automobilisti che percorrono la strada statale 16, con direzione di marcia Ravenna/Ancona, giunti allo svincolo con la via Montescudo, potranno svoltare a sinistra in via Flaminia Conca, o svoltare a destra in via Montescudo, o proseguire in via Coriano. Coloro che sono diretti in direzione Riccione proseguiranno in via Coriano, impegneranno la rotatoria per proseguire in via Edelweiss Rodriguez Senior per poi impegnare lo svincolo in uscita sulla strada statale 16 e proseguire verso Riccione sulla SS16.

Gli automobilisti che percorrono la strada statale 16, con direzione di marcia Ancona/Ravenna potranno proseguire dritto impegnando la bretella appositamente creata per consentire il passaggio dei veicoli. L'intersezione tra SS16/Via Coriano/Montescudo/Flaminia Conca sarà sempre regolata da impianto semaforico. L'accesso al Colosseo avverrà percorrendo la via Coriano da mare, pertanto per chi proviene da monte si suggerisce di percorre la Via Montescudo in direzione mare e di riportarsi sulla Via Coriano prima dell'intersezione con la Statale 16.

Per i ciclisti si suggerisce il seguente percorso di attraversamento della SS16 per chi proviene da monte lungo la pista ciclabile di Via Coriano: riportarsi su Via Montescudo in corrispondenza dell'intersezione con Via Metauro e percorre Via Montescudo; l'attraversamento ciclabile e pedonale alla SS16 sarà semaforizzato in sovrapposizione all'attraversamento veicolare

Verrà modificato lo spartitraffico della Via Coriano in corrispondenza della rotatoria della Rodriguez per permettere l'ingresso in rotatoria con due corsie.

Questa prima fase dei lavori e di modifica della viabilità nella intersezione di Via Montescudo prevede la posa degli scatolari del sottopasso e durerà circa 2 mesi. Successivamente si ripristineranno tutte le svolte del semaforo per procedere al completamento del sottopasso. Una volta ultimato il sottopasso e reso fruibile si eliminerà il semaforo attivando la nuova rotatoria.

La Polizia Locale sarà impegnata in prima linea con 3 pattuglie sin dalla sera del 16 marzo e poi, per tutta la durata di questa prima fase dei lavori, con almeno 20 agenti, sia in orario mattutino sia pomeridiano, a presidio dei punti più caldi in modo da minimizzare il più possibile l'impatto sulla circolazione.

Gli interventi fanno parte dell'ampio programma di opere complementari a favore del territorio che Autostrade per l'Italia sta portando avanti per la realizzazione della terza corsia dell'A14, nel tratto che interessa i comuni di Rimini, Riccione, Coriano e Misano Adriatico. Per il territorio del comune di Rimini sono previsti 6 dei 9 interventi totali, per un investimento di circa 10 milioni di euro, con la realizzazione di due rotatorie, una alla intersezione tra la statale 16 e la SS72 e un'altra alla intersezione tra la SS16 e Via Montescudo/Coriano, con la realizzazione di cinque sottopassi (all'altezza di Via della Fiera; Via Covignano; via Coriano; SS72, via Euterpe) e di un percorso ciclopedonale in località Padulli-Covignano.

Lunedì, 14 Marzo 2022 16:39

Controlli antidegrado: 3 arresti

(Rimini) Continua l’attività di prevenzione e controllo del territorio da parte della Questura di Rimini. Negli ultimi tre giorni sono stati intensificati i controlli nel centro cittadino, organizzando servizi straordinari di controllo del territorio volti a rafforzare l’attività di prevenzione e repressione dei reati. Il servizio ha visto la partecipazione delle Volanti della Questura, del Reparto Prevenzione Crimine e dell’Unità Cinofila della Questura di Bologna.

L’attività straordinaria di controllo si è concentrata in zone più volte segnalate da residenti e cittadini come aree di degrado ad alta densità criminale. A seguito di queste segnalazioni l’attività di prevenzione e controllo del territorio è stata rafforzata, concentrandosi nelle zone della Stazione Centrale, di Miramare e del Mercato Centrale Coperto. Nella zona di Miramare le aree attenzionate sono stati i parchi cittadini, in particolare “Parco Murri”, “Parco Sandro Pertini” e il parco adiacente Fiabilandia. Inoltre, sono stati effettuati controlli avventori presso bar della zona.

Con l’ausilio dell’unità cinofila è stato effettuato un controllo avventori presso un hotel di Rimini sud, un controllo nel “Parco 25 aprile” e in uno stabile abbandonato nonché nel piazzale della Stazione. L’attività degli ultimi tre giorni si è conclusa con 3 arrestati, 12 persone denunciate all’autorità giudiziaria, 251 identificati, di cui 107 con precedenti, e 49 veicoli. Servizi mirati di controllo del territorio continueranno nelle prossime settimane e sarà concentrata nelle zone più critiche della città.

(Rimini) Corsi di italiano per mamme e figli e programmazione di attività extrascolastiche con le associazioni del terzo settore, oltre agli inserimenti scolastici. Queste le principali novità emerse questa mattina dall'incontro congiunto tra i rappresentanti di protezione civile, servizi sociali e servizi educativi del Comune di Rimini. Quello emerso è un quadro fluido, in divenire, ma su cui è già possibile fare alcuni ragionamenti di prospettiva. Il primo è che la soluzione dell'inserimento scolastico non possa essere la soluzione migliore per tutti i bimbi, e andrebbe valutata e ponderata caso per caso.

Lo è se e dove nel contesto famigliare di origine, o in quello in cui sono inseriti, vi è già la presenza di persone con conoscenza di base della lingua italiana, in grado di agevolarne l'inserimento nelle attività scolastiche; non lo è se il bimbo, i parenti o il contesto in cui sono inseriti (pensiamo ad esempio agli alberghi) non sono nelle condizioni di dare un supporto di questo tipo. In questi casi si potrebbe lavorare su percorsi alternativi, come attività extrascolastiche di socializzazione e sportive. Discorso diverso è quello dei corsi di lingua italiana congiunti tra madri e figli, che possono essere comunque attività utili a prescindere dal livello di conoscenza della lingua da parte delle famiglie profughe. 

A questo fine sono già stati avviati confronti, già in fase operative, sia con le associazioni del terzo settore, che con il Cpia, il centro provinciale di istruzione adulti.
In questo momento è anche partita una fase esplorativa, nelle comunità ucraine, ed un appello pubblico per trovare insegnanti disponibili ad aiutare nell'organizzazione dei corsi extrascolastici. Oltre al tema della scuola per i piccoli, e dell'inserimento sociale delle famiglie, è stato fatto anche il punto sui servizi di sostegno, tra cui l'acquisto di derrate alimentari destinate all'ospitalità dei profughi e in corso di distribuzione.

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