Aggiornamento coronavirus: 223 positivi
(Rimini) Sono 223 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 111 pazienti di sesso maschile e 112 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 155 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi.Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.244.354 casi di positività, 2.758 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.585 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.800 molecolari e 13.785 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 10,8%.
Autotesting. Per quanto riguarda l'autotesting con tampone rapido antigenico per l'apertura e la chiusura dell'isolamento riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, dall'avvio del servizio - il 19 gennaio scorso - i tamponi caricati sul Fascicolo sanitario elettronico sono 51.580.
Di questi, 27.698, pari al 53,7%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l'autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 23.882 sono invece i tamponi con esito negativo (il 46,3%).
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.256.018 dosi; sul totale sono 3.768.788 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,8%. Le terze dosi fatte sono 2.720.376.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 53 (uno in più rispetto a ieri, +1,9%), l'età media è di 65,4 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 950 (+36 rispetto a ieri, +3,9%), età media 74,4 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato); 5 a Reggio Emilia (invariato); 7 a Modena (+3); 17 a Bologna (invariato); 6 a Ferrara (-1); 6 a Ravenna (invariato); 1 a Cesena (-1); 7 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì e nel Circondario Imolese (come ieri).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,3 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 672 casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 256.999 casi), seguita da Modena (442 casi 192.619); poi Reggio Emilia (309 su 137.064), Rimini (223 su 121.754), Ravenna (212 su 114.491) e Cesena (202 su 70.232); quindi Parma (185 su 101.364), Ferrara (138 su 85.675), Forlì (137 su 58.799) e Piacenza (135 su 66.894); infine, il Circondario imolese, con 103 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 38.463.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 39.853 (+ 753). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.850 (+716), il 97,5% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 1.993 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.188.330.
Purtroppo, si registrano 12 decessi: 3 in provincia di Piacenza (una donna di 88 anni e 2 uomini di 59 e 80 anni); 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 58 anni); 2 in provincia di Modena (2 uomini di 59 e 85 anni); 3 in provincia di Bologna (3 uomini rispettivamente di 87 e 88 anni, e uno di 95, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Imola); 3 in provincia di Ravenna (una donna di 89 anni e due uomini di 72 e 91 anni); Non si registrano decessi nelle province di Parma, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e nel Circondario imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.171.
Parco del mare: è arrivata la fibra ottica
(Rimini) Si sono conclusi in questi giorni le installazioni dei cosiddetti ‘rack stradali’, le cabine modulari per il contenimento degli impianti legati alla videosorveglianza e al wifi sul Lungomare Nord di Rimini. Un'installazione necessaria agli impianti di telecomunicazione, prevista nell’ambito del progetto per la riqualificazione urbana dell’area turistica di Rimini Nord.
Gli armadietti tecnologici, che conterranno apparati di fibra ottica e quadri elettrici di alimentazione e protezione, sono realizzati in acciaio corten, nel pieno rispetto estetico del nuovo arredo urbano del lungomare e consentiranno l’ulteriore completamento della componente digitale a servizio del Parco del Mare di Rimini Nord. Un obiettivo, propedeutico alla connessione del sistema di videosorveglianza ed all’attivazione del wifi libero, che l’Amministrazione Comunale si è posta per accrescere l’offerta di nuovi servizi e funzioni per l'area turistica di Rimini Nord.
In queste settimane è inoltre prevista l’installazione, lungo i sei chilometri del Parco del mare nord, di circa cinquanta nuovi occhi elettronici. Un’operazione che si realizzerà in partnership con Lepida e il contributo della Regione Emilia Romagna, con un programma innovativo che - oltre a consentire la connessione wifi dell’intero tratto del lungomare, attraverso la rete di fibra ottica - permetterà il posizionamento di nuove telecamere a 360 gradi, capaci di garantire prestazioni più efficienti e più funzionali alla sorveglianza.
Eolico offshore, Croatti: "positivo nuovo progetto, ma bisogna allontanarsi ancora di più"
(Rimini) “Da sempre affermiamo che l’eolico offshore è importante sulla via che porterà il Paese ad una reale transizione energetica, ma nessuno giochi con le parole: non si tratta di ‘parchi’ ma di veri impianti industriali e il loro impatto paesaggistico deve essere minimo per non scontrarsi con le comunità prospicienti e le loro vocazioni". Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti. "Lo hanno compreso le società progettiste degli impianti eolici offshore limitrofi al nostro, a Fano e Ravenna, che hanno atteso un chiarimento legislativo dal Ministero e hanno progettato impianti oltre le 12 miglia, non incontrando le resistenze dei territori costieri che invece a Rimini ha provocato tante reazioni contrarie, dai comuni, alle associazioni di categoria e ambientaliste".
È positivo "che anche Energia Wind 2000, azienda proponente l’eolico riminese, stia modificando il progetto allontanandolo sensibilmente dalla costa a 9,5 miglia, ma serve un ulteriore impegno affinché tutti gli aerogeneratori siano installati oltre le 12 miglia. In tal senso, considerati i maggiori costi di connessione si potrebbe chiedere l’intervento e il sostegno del ministero della Transizione ecologica con cui, nelle prossime settimane, avrò un incontro proprio sull’impianto eolico riminese, auspicando anche la partecipazione di tutte le amministrazioni locali coinvolte.
Credo potremmo arrivare a trovare un ottimo compromesso, minimizzando le criticità che avevo esposto nelle osservazioni presentate alla Guardia Costiera - unico esponente politico ad averlo fatto - nella procedura di autorizzazione demaniale per il progetto".
In questo senso "mi stupisce la miopia e l’ottusità di quelle forze politiche e di quelle associazioni ambientaliste che vogliono il progetto a tutti i costi, anche a sole 5 miglia dalle spiagge, e che non riescono a comprendere che imporre progetti contro il volere dei territori prospicienti e dei cittadini significa bloccarli e non vederli mai realizzati, così come successo per quasi tutti i progetti eolici offshore italiani presentati troppi vicini alle coste”.
Nidi, posti assegnati: 274 i bimbi al primo anno
(Rimini) Partiranno domani, dagli uffici di via Ducale, le lettere di assegnazione dei posti ai nidi comunali, indirizzate alle famiglie riminesi. Di queste, 274 saranno indirizzate alle famiglie che hanno chiesto di iscrivere al primo anno le loro figlie e figli, 209, a chi frequenterà gli anni successivi. A queste si aggiungeranno, a breve, anche quelle relative agli asili dell’Asp Valloni, per un totale di circa 600 posti assegnati. Si tratta del primo anno in cui queste famiglie potranno usufruire delle nuove misure legate all’operazione “nidi gratuiti”, che prevede l’introduzione della gratuità del nido per le famiglie con redditi medio bassi, e cioè con un ISEE sotto i 26 mila euro (ma con una riduzione sensibile e graduale anche per tutte le altre fasce di reddito), per i nidi comunali in gestione diretta e per i nidi affidati in convenzione (in gestione all’ASP Valloni Marecchia). Un’operazione che riguarda anche i nidi privati autorizzati presenti sul territorio comunale, per garantire l’applicazione di consistenti riduzioni anche per le famiglie che sceglieranno questi servizi.
“Il futuro di Rimini – spiegano il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad e Chiara Bellini, Vicesindaca con delega alle politiche educative - parte dalla scuola, mettendo al centro della città i bisogni dei propri cittadini più piccoli. A partire dalle nostre figlie e figli, quello che inaugureremo dal prossimo settembre, sarà infatti una nuova stagione educativa con tante novità. Con l’avvio del prossimo anno educativo 2022-2023, inizia un triennio di grande innovazione nel sistema dell’offerta educativa per l’infanzia 0-6 anni del Comune di Rimini. Dagli asili nidi gratuiti ai nuovi criteri per una maggiore equità di accesso, dai poli per l’infanzia al sostegno all’handicap, cresce l’investimento pedagogico, sociale ed economico a sostegno del sistema pubblico/privato riminese. Una manovra di sistema che riflette una visione della città e con un messaggio chiaro: Rimini mette al centro la scuola per il proprio futuro”.
Mobilità, gli incentivi per chi si muove in bici
(Rimini) Sono stati approvati in questi giorni dalla Giunta comunale le iniziative da candidare nell'ambito del progetto regionale "Bike to Work" per incentivare gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta e per la riduzione del costo del deposito delle biciclette presso le Velostazioni. L'iniziativa rientra nell'ambito del protocollo di intesa siglato lo scorso gennaio dal Comune di Rimini e della Regione Emilia Romagna per definire le azioni, le tempistiche e i criteri del progetto "Bike to Work" . Una serie di iniziative dedicate alla mobilità sostenibile per dare ulteriore impulso alla mobilità ciclistica, nei comuni che hanno una popolazione superiore o uguale a 50.000 abitanti, le cui zone territoriali sono interessate al superamento dei limiti di qualità dell'aria. Un progetto che riguarda 13 comuni e intende finanziare complessivamente oltre 727 mila euro, coprendo il 70% delle spese sostenute e lasciando la restante quota del 30% a carico degli enti pubblici.
Sono due gli interventi in particolare che il Comune di Rimini intende candidare a questo progetto e che potranno essere finanziati con un contributo totale di 145.596 euro, pari cioè al 20% del contributo regionale spettante. La prima azione si riferisce a incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta ai dipendenti di aziende che usano la bicicletta in sostituzione dell'autoveicolo privato, per un massimo di 20 centesimi a km e 50 euro mensili cadauno. Per questa forma di contributo verrà pubblicato un avviso pubblico, che mette disposizione la somma di 52.798 euro alle aziende provviste di Mobility Manager con sede nel Comune di Rimini. Il bando prevede che il 50% delle risorse sia destinato a tutte le aziende che presenteranno manifestazione di interesse e l'ulteriore 50% ripartito tra quelle che saranno disponibili ad offrire un proprio contributo aggiuntivo. Altri importi (fino alla somma di 52.798 euro) saranno messi a disposizione l'anno successivo.
L'altra forma di incentivi prevista dall'Amministrazione comunale, riguarda la riduzione del costo del deposito delle biciclette presso le Velostazioni, o altri depositi di interscambio modale che siano convenzionati con il Comune. Per questa forma di contributo nel 2022 la cifra messa a disposizione è di 20.000 euro (che saranno riproposti anche nel 2023) a tutti coloro che sottoscriveranno un abbonamento annuale per deposito bicicletta presso la Velostazione Bike Park. In tal caso infatti, a fronte di un abbonamento complessivo del valore di €170, verrà erogato un contributo di euro 105 per gli over 25 e di euro 145 per gli under 25 anni, abbassando quindi il prezzo finale dell'abbonamento annuale a soli 65€ (25€ per gli under 25).
L'amministrazione comunale intende inserire le iniziative del progetto "Bike to work" nelle azioni previste dal patto del clima per il lavoro che è stato firmato qualche giorno fa, una prospettiva sulla quale si concentreranno congiuntamente le assessore Francesca Mattei e Roberta Frisoni, coinvolgendo le aziende, le suole e tutti gli enti interessati.
Elezioni Riccione, Raffaelli chiede "lealtà, equilibrio e senso di responsabilità"
(Rimini) “Lealtà, equilibrio e senso di responsabilità. Sono queste le caratteristiche che hanno connotato l’azione della Lega nel decennio della sindacatura Tosi. Nessuno sbandamento, né tradimento della fiducia degli elettori, nessun eletto che abbia cambiato ‘casacca’ o che abbia creato difficoltà agli alleati per sterili personalismi”. Così in una nota l’assessore alle attività economiche Elena Raffelli, parlamentare della Lega.
“Abbiamo perseguito con incisività e coerenza il progetto complessivo con cui la coalizione di centrodestra ha vinto per due mandati a Riccione, restituendo l’identità alla nostra città liberandola dal ruolo di colonia di Rimini. Un ruolo di subalternità in cui forse la vorrebbe riportare la coalizione di sinistra, priva come è, per sua stessa ammissione, di un programma articolato a sostegno della candidata sindaco. Noi della Lega, al contrario, anteponiamo i progetti ai nomi e abbiamo l’ambizione di voler portare a termine il percorso iniziato".
"Abbiamo un sogno: quello di dare continuità e sostanza all’opera di riqualificazione strutturale dei quartieri cittadini, di realizzare i progetti della Casa della salute nella ex scuola di viale Pavia e di riqualificazione multifunzionale dell’ex mattatoio, destinato al sostegno della disabilità e delle famiglie. E poi dobbiamo attuare il ‘distretto Ceccarini’, ideato dall’architetto Stefano Boeri, che diventerà il primo quartiere italiano interamente alimentato da energie rinnovabili, insieme alla rigenerazione dell'importante asse commerciale di viale Dante e alla realizzazione del master plan per la riqualificazione dell’area portuale con l’obiettivo di rilanciare il ruolo di Riccione come città vocata al turismo marittimo".
"Abbiamo posto le basi di progetti ambiziosi di cui Riccione non può fare a meno per conservare identità e ruolo e intendiamo portarli a termine pure in tempi che si prospettano difficili, quando sarà sempre più necessario prestare attenzione anche ai bisogni sociali della nostra comunità e alla sicurezza. Non ci tiriamo indietro. Pensiamo che sia l’attualità a richiedere amministratori coraggiosi, coerenti e preparati che diano priorità alla città e agli abitanti prima che ai ‘posti’ e alle ‘poltrone’”.
Marecchiese, comitato Valmarecchia futura: "il semaforo intelligente produce guai ulteriori"
(Rimini) Le lunghe file sulla Marecchiese che si stanno venendo a creare a Santarcangelo a causa dell'entrata in funzione del 'semaforo intelligente',sono occasione per ribadire la sue richieste. "La strada è diventata ormai un'arteria urbana, con numeri di transito impressionanti che l'allentamento delle restrizioni Covid sta riportando a livelli da blocco del traffico in alcune fasce orarie", spieano i promotori del comitato che per giovedì 24 marzo, alle 20.30 alla sala Tondini di Villa Verucchio, proporranno la quarta assemblea sul territorio "proprio per confrontarci con gli abitanti e le Amministrazioni che vorranno farlo. Crediamo che le soluzioni che il piano di fattibilità dell'Arch. Preger, atteso nel prossimo autunno debbano tenere in grande considerazione quanto emerge dalla gente".
Al proposito, "l'invito al generico senso di responsabilità degli Amministratori chiesto 'a gran voce' dal PD di Novafeltria, viene colto con favore. Però manca un pezzo fondamentale: la concretezza. Se viene percepita una difficoltà delle nuove generazioni, se si denuncia lo spopolamento dei luoghi, l'invecchiamento demografico, la forte diminuzione delle imprese, allora ci vuole anche il coraggio di dire che l'elemento fondamentale è creare una connessione fra luoghi dimenticati e i centri fondamentali il territori limitrofi, anche fuori regione. Serve una strada che renda più agevole frequentare altri poli scolastici come l'Università; serve una strada che renda competitivo fare impresa in Valmarecchia; serve una strada che consenta di raggiungere luoghi meravigliosi in tempi accettabili. Senza dimenticare quanto questo elemento sia centrale per sanità e welfare".
Se il semaforo intelligente "produce guai ulteriori, se c'è la percezione che la Valmarecchia stia impoverendosi, perché non si capisce che fare presto sul progetto e la realizzazione di una strada non solo adeguata, ma utile allo sviluppo dei prossimi 20 anni, non sia il vero punto di partenza?".
22 marzo
L’accoglienza difficile | Contagi in salita | Petroltecnica ancora in crisi
Eolico offshore, Italia nostra alle amministrazioni: mettano nero su bianco il loro no
(Rimini) Italia nostra ribadisce il suo no alle pale eoliche al largo di Rimini e chiede alle amministrazioni costiere di essere altrettanto chiare nel negare possibilità a progetto dell’impianto off shore dotandosi di atti amministrativi adeguati. Il progetto “prevede la realizzazione di 59 aerogeneratori (ora sembra 51) alti 215 metri, il doppio del grattacielo di Rimini, che si staglieranno sull’orizzonte del mare con una selva di impianti già a 10 km (5,4 miglia marine) dalla battigia quando la piattaforma più vicina, quella così ben visibile dalla costa, è a una distanza quasi doppia (17 km) e raggiunge un quarto d’altezza sul livello del mare come nel caso dell’Azalea B (42 m.)”.
Italia nostra non ha gradito le uscite di alcuni politici locali. “Abbiamo assistito in questi giorni a dichiarazioni, comunicati stampa, post sui social che, in sintesi, convengono su due cose: la prima è che l’ineluttabilità della situazione odierna, aggravata così gravemente dalla crisi bellica, porta alla necessità di accelerare sul tema della transizione energetica; la seconda è che il progetto di centrale eolica industriale offshore, attualmente in stato avanzato d’esame per la concessione demaniale per 30 anni di un tratto di mare davanti alla costa riminese, è sbagliato, per la sua vicinanza alla battigia e le conseguenze che avrebbe per il turismo balneare della seconda provincia in Italia per Pil turistico pro capite, capace di garantire, nel 2018, 13.714 euro a ogni riminese”.
Chi c’è nel mirino di Italia nostra? “Lo ha scritto il segretario provinciale del Pd riminese Filippo Sacchetti (“bisogna rendere il Parco Marino compatibile sia sotto il profilo visivo che sotto quello della tutela della pesca”); lo ha affermato il senatore riminese Marco Croatti (“è necessario garantire che la realizzazione dell’impianto non costituisca un disincentivo al turismo verso la zona”); lo ha ribadito l’assessore alla transizione ecologica del Comune di Rimini Anna Montini (“l’amministrazione potrà valutare positivamente progetti “moderni” e rispettosi dell’ambiente e del paesaggio per la produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili da tecnologie sicure e consolidate. Non rispondeva a queste caratteristiche il progetto eolico off shore – prosegue la nota di Italia Nostra – presentato per lo spazio marino davanti alle coste della Provincia di Rimini. Anche dopo la sua prima revisione, il progetto prevedeva le prime turbine ad una distanza di 6-7 miglia dalla costa, troppo vicine quindi alla linea costiera”)”.
Si tratta, sottolinea Italia nostra, di “tre dichiarazioni di autorevoli amministratori pubblici (anche Sacchetti lo è a Santarcangelo) che vanno tutte in un senso: questo progetto è sbagliato e va bocciato. Un giudizio chiaro – continua Italia Nostra – netto, che fa seguito a quello che nell’estate 2020 ha visto l’intera collettività riminese (dai consigli comunali, alle associazioni di categoria, ai partiti politici) schierarsi contro, ma che per essere coerente deve far seguire alle parole i fatti come chi amministra la cosa pubblica ben sa: occorre che questa contrarietà si trasformi in un atto amministrativo con il diniego formale, chiaro e forte, del Progetto di centrale eolica industriale offshore nel mare antistante la costa tra Rimini e Cattolica presentata da Energia Wind 2020 Srl. Perché di questo si tratta, le altre son chiacchiere”. Il progetto “sarà modificato? Ne sarà presentato uno diverso più rispettoso dell’ambiente, di un territorio e degli interessi dei suoi cittadini? Italia Nostra sarà pronta ad esaminarlo punto per punto, senza preconcetti ma analizzandolo a fondo così come è stato fatto in questo contesto. Chiediamo però di vederlo scritto nero su bianco”.
"Rimini per l'Ucraina', operativo il centralino del mondo solidale
(Rimini) Da oggi, lunedì 21 marzo, è ufficialmente operativo il centralino di 'мир (MIR): Rimini per l'Ucraina', il tavolo di coordinamento del terzo settore finalizzato ad aiutare e stare al fianco della comunità ucraina in questa difficile fase. Una realtà nata allo scopo di sostenere e integrare l'impegno del terzo settore, con l'obiettivo di mettere in rete la filiera di assistenza (organizzazioni di volontariato, realtà filantropiche e associazioni di promozione sociale) attraverso un lavoro organizzato e strutturato, in modo tale da rispondere alle necessità e problematiche dei profughi giunti nel territorio riminese.
In tal senso, sarà fondamentale anche il contributo delle cittadine e dei cittadini, che possono collaborare all'iniziativa offrendo svariate forme di aiuto, come ad esempio portare vestiti o generi alimentari oppure rendendosi disponibili a fare da mediatori culturali. Contatti: Numero di telefono 800 106 300. Indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La sede è in via Marecchiese n. 193.
"Come comunità di Rimini stiamo veramente facendo il massimo per venire incontro alle famiglie, soprattutto donne e bambini, che sono arrivate qui da noi con ancora la disperazione negli occhi – spiega l'Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda - A oggi, Rimini è il Comune che, in proporzione al numero di residenti, ha ospitato, dall'inizio del conflitto, il numero di profughi più alto della Regione e forse del Paese. I numeri dei rifugiati nella nostra Provincia sono, per intenderci, in linea con quelli della Provincia di Bologna. E mi riferisco al valore assoluto, non in proporzione ai residenti. Un quadro che parla da solo e da cui si possono evincere in maniera chiara gli sforzi che siamo chiamati a mettere in campo di ora in ora e che stiamo cercando di non far mancare a nessuna famiglia, potendo contare, fortunatamente, su un sistema assistenziale strutturato e un terzo settore locale che da subito ha dato prova, ancora una volta, di una straordinaria sensibilità ed efficacia. Quello che però ci tengo a ribadire è che senza un aiuto mirato da enti sovraordinati, il rischio reale è quello di non poter supportare con la necessaria attenzione e qualità tutte le richieste di soccorso (sacrosante) che stanno arrivando sul territorio riminese. Dinnanzi a un volume così elevato di domande, con le sole forze degli enti locali e della prefettura, rischiamo di aggiungere una crisi a una situazione già di crisi. Il punto della questione riguarda il futuro della comunità ucraina. Se non c'è un'equa distribuzione dei cittadini ucraini tra i territori, i primi a rimetterci sono proprio coloro che per primi dovrebbero ricevere aiuto, sostegno, supporto. Non possiamo permetterlo".