Memoria per le vittime delle mafie, la marcia a Rimini
(Rimini) Questa mattina in centro a Rimini si è celebrata la 27esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ricorrenza annuale di sensibilizzazione e mobilitazione in ricordo delle vittime delle mafie in Italia e nel mondo. Per l'occasione, l'Osservatorio sulla criminalità organizzata della Provincia di Rimini, il Comune di Rimini, il Coordinamento provinciale di Libera, l'Istituto Einaudi – Molari e la Banda Giovanile Città di Rimini, hanno promosso una Marcia della Legalità. Un momento finalmente collettivo dove gli studenti dell'Istituto Einaudi – Molari hanno distribuito in formato cartolina alcune delle tavole sulle quali hanno lavorato, partecipando alla commemorazione di questa importante giornata.
Il programma: partenza dall'Arco d'Augusto alle 9.30, di seguito camminata in centro a Rimini, con un corteo che si è snodato lungo il corso sino a piazza Cavour. Qui, dopo i saluti istituzionali sono stati letti tutti i nomi delle oltre 1000 vittime uccise per mano delle mafie. Erano presenti e hanno letto i nomi: Erano presenti e hanno letto i nomi: Emma Petitti, presidente dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Nadia Rossi, Consigliere Regionale Regione Emilia-Romagna, Riziero Santi, Presidente della Provincia di Rimini, Jamil Sadegholvaad Sindaco di Rimini, Filippo Giorgetti, Sindaco di Bellaria Igea-Marina, Chiara Bellini Vice sindaca del Comune di Rimini, Giulia Corazzi, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Rimini, Francesco Bragagni, Assessore alla Legalità del Comune di Rimini, Filippo Sacchetti, Assessore al patrimonio del Comune di Santarcangelo di Romagna, Claudia Gabellini, Assessore alla legalità del Comune di Cattolica, Adele Ceccarelli, Assessore Scuola del Comune di Bellaria - Igea Marina, Yuri Magrini, Assessore alla Polizia Locale del Comune di Rimini, Francesca Mattei, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Rimini, Maria Giovanna Briganti, rappresentante per la Camera di Commercio, Ivan Cecchini, responsabile Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della provincia di Rimini, i rappresentanti dei sindacati: Isabella Pavolucci, Linda Braschi e Giuseppina Morolli, i volontari di Libera Rimini e delle associazioni giovanili riminesi, gli studenti ed insegnanti delle Scuole Medie Panzini e Igea di Bellaria Igea-Marina e gli studenti ed insegnanti dell'Istituto Einaudi-Molari di Viserba di Rimini.
Fotoservizio di Giorgio Salvatori
Misano, i motociclisti piantano 58 alberi al monumento del Sic
(Rimini) Cinquantotto alberi per dare il benvenuto alla primavera. Questa mattina nei pressi di Misano World Circuit, vicino alla rotonda in cui campeggia la statua del Sic, sono state messe a dimora grazie al progetto della Federazione Motociclistica Italiana. CIV Green ha infatti determinato le emissioni di CO2 di tutte le sei prove del CIV 2021, stabilendo poi quanti alberi fossero necessari per la compensazione ambientale. Proprio a Misano, il 2 e 3 aprile, si aprirà la nuova stagione del Campionato italiano Velocità.
“Grazie alla Federmoto per aver scelto Misano – commenta Nicola Schivardi, assessore all’ambiente – per la messa a dimora delle piante nell’ambito di un progetto così lungimirante. È anche la testimonianza di una relazione proficua e la condivisione dell’obiettivo di agire sistematicamente per pareggiare l’effetto delle nostre attività quotidiane”.
Una giornata utile anche ai giovani, con la presenza di due classi della scuola primaria Colombo IC di Misano. Gli studenti hanno potuto toccare con mano il lavoro di compensazione delle emissioni di anidride carbonica, piantando gli alberi, e approfondire il tema della sostenibilità ambientale legata allo Sport, ricevendo anche dei gadget.
La messa a dimora delle piante provenienti dai vivai forestali di Pieve Santo Stefano (AR) è avvenuta alla presenza del Tenente Colonnello Alberto Veracini del Reparto Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano, fornitore degli alberi, e della GEAT, società che cura il verde a Misano.
Inoltre, il Comandante Gruppo Carabinieri Forestali di Rimini colonnello Cosimo Chiumiento, il Preside della scuola Colombo Davide Alpi, il Gruppo Carabinieri Forestale di Rimini e la dipendente Stazione CCF di Morciano che ha svolto l’attività di educazione ambientale.
L’Assessore Schivardi ha accolto anche il Coordinatore della Commissione Ambiente di FMI, Giancarlo Strani, il commissario tecnico Andrea Montanari, la Referente Regionale CES Emilia-Romagna Monica Fabbri e i rappresentanti del settore educazione stradale di Federmoto. Per Misano World Circuit era presente il managing director Andrea Albani.
Riccione, grande riqualificazione per le terme
(Rimini) Un parco termale da cinquemila metri quadrati che diventerà il nuovo e atteso prodotto turistico per la città di Riccione. Il litorale sud della città di Riccione si arricchisce di una nuova e importante riqualificazione. Dopo i campeggi del Club del Sole, arriva il polo termale all'avanguardia, con servizi accreditati dalla sanità pubblica, un'oasi verde con piscine e percorsi rigenerativi di alta specializzazione, hotel benessere con Spa aperto tutto l'anno. Le nuove terme di Riccione, così come emergono dal progetto approvato dalla Giunta comunale, in base alla proposta di accordo operativo presentato dalla "Società Riccione Terme", prevedono la complessiva rigenerazione e riqualificazione urbana della ex Colonia Burgo e dall'attuale parco termale "Perle d'acqua". Verranno quindi creati un Centro Termale, ampliato rispetto a quello preesistente nella ex Colonia Burgo, una struttura ricettiva, un Centro Benessere e Spa, nell'area delle "Perle d'Acqua". Riqualificazione importante anche nella parte pubblica dove è prevista la realizzazione di un parco verde di circa 7.629 mq. attrezzato e con percorsi pedonali; circa.5.085 mq adibiti a parcheggi pubblici e una pista ciclabile che si inserisce nell'ambito del progetto di "ciclovia adriatica". Dall'hotel e Spa, si potrà accedere al parco termale, 5 mila metri quadrati di terme e zona benessere aperta al pubblico esterno, da una passeggiata sopraelevata che nella stagione invernale garantirà il confort di un passaggio climatizzato dall'area hospitality a quella delle piscine e dei percorsi in acqua. Per quanto riguarda la sistemazione nelle aree pubbliche come da accordo operativo, è previsto tutta la rigenerazione e nuova composizione del verde, parcheggi e pista ciclabile sia su viale Torino che su viale Da Verrazzano.
Come per gli altri accordi operativi derivanti dal bando di evidenza pubblica indetto dal Comune di Riccione, la base normativa di riferimento è la legge regionale n.24-2017 applicata in maniera puntuale dall'Amministrazione Comunale per dare impulso alla riqualificazione del territorio comunale con nuovi investimenti e rigenerazioni in tema turistico ricettivo. "Le nuove terme di Riccione, polo termale all'avanguardia totalmente rinnovato, andranno ad ampliare ulteriormente la già vastissima offerta della nostra stupenda riviera, incrementandone l'attrattività con nuove proposte termali e sanitarie che porteranno a un significativo prolungamento dell'attuale stagione turistica. Si tratta di un progetto ambizioso, che si inserisce perfettamente nell'ambito della valorizzazione e promozione complessive delle stazioni termali di tutta la regione, che vanta uno dei patrimoni più ricchi nell'ambito del panorama italiano", è la dichiarazione dell'Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini.
"Riccione Terme è tra le riqualificazioni più importanti sul litorale sud di Riccione. Il progetto approvato in Giunta, nel rispetto di ogni canone di legge, è bello, all'avanguardia anche architettonicamente. Si crea così un nuovo prodotto turistico, quello legato al benessere e al termale che sdogana e rende la città di Riccione definitivamente aperta tutto l'anno. Investimenti e prospettive che la città mette a sistema. Prendiamo le due grandi riqualificazioni in atto come Riccione Terme e i campeggi del Club del Sole, rispondono entrambe ad una domanda sempre più alta e qualificata in fatto di servizi e strutture. A queste si aggiungono le spiagge che godono di nuove attrezzature rendendo il litorale sud della città, a due passi dai viali commerciali, una realtà dinamica e proiettata al futuro. Anche in questo caso vorrei ringraziare per il lavoro svolto l'Ufficio Urbanistico del Comune di Riccione, il dirigente l'ingegnere Michele Bonito e la posizione organizzativa, l'architetto Odetta Tomasetti, perché fanno sempre la differenza nella capacità di dare risposte alle esigenze dell'imprenditoria coniugandole con gli interessi pubblici", è la dichiarazione del sindaco di Riccione, Renata Tosi.
Profughi, Riviera Sicura: non ne metteremmo mai in strada uno
(Rimini) "Siamo venuti a conoscenza – dice Giosuè Salomone, presidente di Riviera Sicura – che un hotel riminese, in nessun modo collegato a noi, nella giornata di ieri ha messo alla porta donne e bambini senza nemmeno che si fosse prima trovata un'altra sistemazione. Conviviamo ogni giorno con le difficoltà legate ad una accoglienza in forma gratuita, ma l'aspetto umano e morale non può essere prevaricato da quello economico. E' un fatto grave. Non si possono mettere alla porta donne e bambini. I nostri hotel sono consapevoli che aprire le porte significa affrontare spese e lavorare 18 ore al giorno e lo stanno facendo con grande spirito umanitario, ma sappiamo che sul territorio, al momento, esistono almeno altre tre o quattro strutture, forse di più, legate ad altre associazioni di categoria o indipendenti, che stanno facendo accoglienza dietro promesse di volontari o disperati. Occorre vigilare, affinchè questi episodi non si ripetano o non se ne verifichino di più gravi".
Riviera Sicura "auspica che in pochi giorni riesca finalmente a decollare l'accoglienza istituzionale alla quale passare il testimone. La stanchezza degli albergatori è fisiologica al ventiduesimo giorno di accoglienza e la macchina organizzativa dell'associazione cerca, quotidianamente, di risolvere le problematiche delle singole strutture: dai rifornimenti alimentari all'assistenza per le procedure di accoglienza, dalle attività ludiche per i bambini al supporto logistico. Ma occorre fare in fretta per trovare soluzioni stabili per i rifugiati presenti sul territorio senza che i problemi gravino esclusivamente sugli alberghi che si sono prestati, ma che mai avrebbero immaginato che a quasi un mese dall'inizio della guerra, le istituzioni locali non avessero ancora messo in atto iniziative concrete e congrue al numero di arrivi-2.
"Nessun albergo di Riviera Sicura – continua Giosuè Salomone – potrebbe mai mettere in strada una sola persona. Quando si libera una camera la rendiamo, anzi, subito disponibile per un'altra famiglia di rifugiati che non ha un tetto e quando un nostro albergo ha avuto necessità di liberare qualche camera siamo sempre riusciti a ricollocare gli ospiti in altre nostre strutture. E ove qualcuno dei nostri hotel si trovasse nell'impossibilità di proseguire l'accoglienza, allerteremmo le istituzioni per trovare soluzioni che garantiscano il prosieguo dell'ospitalità. Cercheremo anche di capire a che titolo stiano operando altre strutture non collegate a noi, al fine di segnalare alle autorità competenti eventuali comportamenti speculativi o che possano approfittare della disperazione". Proseguono, intanto tutte le attività di Riviera Sicura negli hotel: corsi di italiano, censimento della disponibilità al lavoro, attività ludiche per i bambini, animazione e assistenza.
21 marzo
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Urbinati: "A tavola bene insieme, gluten e gluten free"
(Rimini) “Il mondo del senza glutine l’ho scoperto da anni perché in casa ho due persone che ne fanno parte, mia moglie e mio figlio”. Il ristoratore riccionese Gabriele Urbinati, già titolare del Kalamaro Fritto e ideatore del Kalamaro piadinaro, ha dato il via a una nuova avventura su viale Ceccarini, ‘L’osteria del Pesce’. La particolarità del locale al civico 113 è di avvalersi di una doppia cucina in grado di offrire due menu perfettamente speculari, uno “normale”, l’altro completamente gluten free, con certificato Aic. Protagonisti ai fornelli sono gli chef Cosimo Milanese e Stefano Paci, con la consulenza di Vincenzo Cammerucci.
“La sensibilità per il gluten free si sta progressivamente sviluppando da una decina di anni”, spiega Urbinati. “All’inizio si pensava che i numeri fossero più limitati, mentre oa è evidente che il fenomeno delle persone che chiedono un menu gluten free, sia per ragioni di salute, sia per ragioni di gusto, è in costante aumento”. Da qui la nascita anche di “un mondo e un business che cavalcano un mercato in espansione”.
Diversi sono quindi ormai i ristoranti che offrono piatti gluten free, “ma la mia missione è diversa: chi entra nel mio ristorante può mangiare la stessa cosa sia con sia senza glutine”. Un’esigenza che nasce dall’esperienza. “Andando in giro con la mia famiglia, mi sono spesso scontrato con il problema di quale ristorante scegliere, perché in genere chi non può mangiare glutine in un ristorante normale ha una scelta limitata. Chi viene all’Osteria del pesce, invece, ora a disposizione un menu completo e ricco”.
E la notizia tra le persone celiache si è ormai diffusa tanto che “nel take away i nostri piatti senza glutine sono più richiesti di quelli normali. Qui l’incasso del gluten free è pari all’80%”.
Il laboratorio dell’Osteria è quindi sempre attivo nella produzione di paste fresche e dolci. “Le facciamo tutte noi. Abbiamo un laboratorio dedicato alla produzione per tutti i nostri ristoranti. Il giorno dedicato alla produzione senza glutine ovviamente lo sanifichiamo”. E nel futuro dell’Osteria c’è anche lo studio di nuovi prodotti per il mondo gluten free.
Profughi, il comune e la provincia: gli strumenti attuali sono insufficienti
(Rimini) "I flussi giornalieri di profughi ucraini verso la provincia di Rimini stanno assumendo dimensioni sempre più importanti. I numeri sono analoghi a quelli del territorio bolognese, molto più vasto. In proporzione, l’area riminese è quella in Emilia-Romagna in cui maggiore è l’impatto dell’emergenza umanitaria scaturita dalla guerra in Ucraina. I numeri parlano chiaro e ci dicono che solo nella provincia di Rimini, ad oggi, sono arrivate oltre 2000 persone". Così il comune e la provincia di Rimini in una nota congiunta. "Famiglie, anziani e bambini che stanno cercando un posto sicuro qui da noi, e che abbiamo il dovere etico di aiutare, mettendo in campo tutte le nostre migliori forze ed energie. Per farlo al meglio serve però la massima sinergia tra enti preposti al coordinamento di questa emergenza, ognuno con i mezzi e i canali che ha a disposizione".
Gli strumenti che possono mettere in campo la Provincia e i 27 Comuni del territorio, così come gli strumenti ordinari (i CAS) della Prefettura, "non sono assolutamente sufficienti a esaudire le richieste di aiuto e accoglienza, in esponenziale incremento. Il Comune di Rimini ha aggiunto 50 posti letto all’interno dei progetti SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) e, solo negli ultimi due giorni, ha fatto il possibile per trovare una sistemazione a più di 100 persone, grazie anche all’indispensabile collaborazione con il terzo settore. Ma dinnanzi a un fenomeno di tali dimensioni non basta, i mezzi che abbiamo a disposizione come enti locali non possono rispondere a una crisi di tale livello".
Quello che chiedono Comune e Provincia di Rimini" è dunque che venga immediatamente e formalmente riconosciuta l’eccezionalità di quello che sta accadendo, come prevede l’ordinanza della protezione civile del 4 marzo. È urgente che gli organi preposti attivino il percorso emergenziale previsto dalla cabina di regia della Regione. A brevissimo ci saranno famiglie senza un tetto e un posto dove dormire. Siamo di fronte a un quadro urgente e drammatico, con mamme, bimbi e persone costrette a scappare da una città martoriata dalle bombe e da una guerra che nessuno voleva. In questi giorni, insieme alle realtà filantropiche e al mondo del volontariato, abbiamo costituito il Tavolo di Coordinamento del Terzo settore, una realtà che sarà fondamentale per dare una mano alla comunità ucraina. Serve però uno scatto in più, che passa dalla consapevolezza della straordinarietà del fenomeno che ci troviamo davanti, che porta con sé la necessità di attuare interventi altrettanto straordinari".
A SanPa la testimonianza dei profughi ucraini
(Rimini) Sono stati strappati alla loro normalità, ai loro lavori, alle loro passioni. Sono scappati dalle bombe, ma il loro unico pensiero è quello di tornare in Ucraina, nella loro terra e dai cari che lì hanno lasciato. “I parenti di mio marito sono rimasti lì e ci stiamo tenendo in contatto. Purtroppo abbiamo sentito che stanno ancora bombardando – racconta Iryna Miroshnikova, una delle dodici persone che hanno trovato accoglienza ieri mattina a San Patrignano – Veniamo tutti da Kiev, una città che prima della guerra era bellissima, una città che amiamo. Fino all’ultimo avevo sperato che non ci sarebbe stata la guerra, ma il 24 febbraio alle 4 del mattino la nostra città ha subito il primo bombardamento”. Pallavolista della nazionale sorde, arrivata in Italia dopo un viaggio no stop di oltre 2600 chilometri, non può non commuoversi a ripensare a casa sua: “Kiev era una metropoli molto vitale, con un via vai continuo fra chi andava al lavoro e chi a scuola, ma quando è iniziata la guerra, improvvisamente tutte le persone sono scomparse, come se fosse la fine del mondo. E’ stato davvero spaventoso!”.
La sera del 15 marzo così la decisione di abbandonare la città e intraprendere il viaggio assieme al marito, alla figlia e ad altri amici e pallavolisti. “Stavamo vivendo in casa di giorno per poi andare nei rifugi antiaerei di notte e non ce l’abbiamo fatta a sopportare il pensiero di resistere alla guerra assieme ai nostri bambini e abbiamo deciso di andarcene – spiega Alexander Stativka, uno dei tre pallavolisti della nazionale ucraina sordi del gruppo – Per nostra fortuna dopo un lungo viaggio siamo arrivati qui, dove siamo stati ricevuti gentilmente da persone molto simpatiche. Ma vogliamo davvero tornare a casa e speriamo che la guerra finisca presto!”. A fargli eco Irina: “A San Patrignano abbiamo trovato una situazione molto piacevole, le persone sono tutte molto gentili e ci hanno aiutato molto! Speriamo davvero che la guerra finisca e che torneremo tutti nella nostra città natale!”. Una guerra che potrebbe anche distruggere il sogno di alcuni di loro di partecipare alle Deaflympics, olimpiadi speciali per i sordi, in programma nel maggio 2022 in Brasile, come racconta Valera Radchenko: “Ci mancano ancora alcune partite per qualificarci e speriamo possa terminare presto la guerra anche per capire se potremo giocarle”.
Intanto San Patrignano cerca di strutturarsi al meglio per offrire loro il miglior soggiorno possibile, con una macchina organizzativa che si è rivelata davvero puntuale. Avvisata la sera del 16 alle 19 dell’arrivo di questi quattro nuclei familiari, la comunità alle 7 era già pronta ad accoglierli, facendo attenzione anche a tutte le necessità medico sanitarie. “In collaborazione con l’ufficio igiene di Rimini, Ausl Romagna, siamo riusciti a fare immediatamente a tutti loro i tamponi e ad ottenere le risposte già ieri sera, in sole 12 ore – spiega Paolo Ottogalli, direttore sanitario del poliambulatorio di San Patrignano – Li abbiamo aiutati ad evadere subito le pratiche per l’assistenza sanitaria agli stranieri e siamo pronti per effettuare i vaccini nel caso ne abbiano bisogno”.
Al via Giardini d'autore
In uno dei luoghi più suggestivi di Rimini, alla Piazza sull'Acqua del Borgo San Giuliano, si è aperta oggi, venerdì 18 marzo, Giardini d'Autore.
Fiori, piante, sapori di terra e bellezza hanno aperto le porte alla primavera per un weekend da vivere tra laboratori di giardinaggio, corsi di decorazione, incontri, visite guidate, passeggiate e appuntamenti per grandi e piccoli.
Gli Spazi d'Autore sempre più ricchi di ispirazioni grazie ai paesaggisti e ai designers scelti per interpretare giardini e terrazzi.
Tre giorni intensi di appuntamenti da assaporare tra le aree tematiche che da sempre caratterizzano Giardini d'Autore: la Piazza Giardino con la selezione di piante e rarità botaniche, la Giardini Farm Market con i produttori agricoli e il Wine Bar dedicato ai vini e al cibo d'eccellenza, la Scuola a Cielo Aperto pensato per i più piccoli, il Giardino delle Meraviglie con artigiani e designers, Salotto Kapperi con lo spazio talk e l'elegante bistrot La Terrazza sull'Acqua.