(Rimini) Le lunghe file sulla Marecchiese che si stanno venendo a creare a Santarcangelo a causa dell'entrata in funzione del  'semaforo intelligente',sono occasione per  ribadire la sue richieste. "La strada è diventata ormai un'arteria urbana, con numeri di transito impressionanti che l'allentamento delle restrizioni Covid sta riportando a livelli da blocco del traffico in alcune fasce orarie", spieano i promotori del comitato che per giovedì 24 marzo, alle 20.30 alla sala Tondini di Villa Verucchio, proporranno la quarta assemblea sul territorio "proprio per confrontarci con gli abitanti e le Amministrazioni che vorranno farlo. Crediamo che le soluzioni che il piano di fattibilità dell'Arch. Preger, atteso nel prossimo autunno debbano tenere in grande considerazione quanto emerge dalla gente".

Al proposito, "l'invito al generico senso di responsabilità degli Amministratori chiesto 'a gran voce' dal PD di Novafeltria, viene colto con favore. Però manca un pezzo fondamentale: la concretezza. Se viene percepita una difficoltà delle nuove generazioni, se si denuncia lo spopolamento dei luoghi, l'invecchiamento demografico, la forte diminuzione delle imprese, allora ci vuole anche il coraggio di dire che l'elemento fondamentale è creare una connessione fra luoghi dimenticati e i centri fondamentali il territori limitrofi, anche fuori regione. Serve una strada che renda più agevole frequentare altri poli scolastici come l'Università; serve una strada che renda competitivo fare impresa in Valmarecchia; serve una strada che consenta di raggiungere luoghi meravigliosi in tempi accettabili. Senza dimenticare quanto questo elemento sia centrale per sanità e welfare".

Se il semaforo intelligente "produce guai ulteriori, se c'è la percezione che la Valmarecchia stia impoverendosi, perché non si capisce che fare presto sul progetto e la realizzazione di una strada non solo adeguata, ma utile allo sviluppo dei prossimi 20 anni, non sia il vero punto di partenza?".

Martedì, 22 Marzo 2022 10:03

22 marzo

L’accoglienza difficile | Contagi in salita | Petroltecnica ancora in crisi

(Rimini) Italia nostra ribadisce il suo no alle pale eoliche al largo di Rimini e chiede alle amministrazioni costiere di essere altrettanto chiare nel negare possibilità a progetto dell’impianto off shore dotandosi di atti amministrativi adeguati. Il progetto “prevede la realizzazione di 59 aerogeneratori (ora sembra 51) alti 215 metri, il doppio del grattacielo di Rimini, che si staglieranno sull’orizzonte del mare con una selva di impianti già a 10 km (5,4 miglia marine) dalla battigia quando la piattaforma più vicina, quella così ben visibile dalla costa, è a una distanza quasi doppia (17 km) e raggiunge un quarto d’altezza sul livello del mare come nel caso dell’Azalea B (42 m.)”.

Italia nostra non ha gradito le uscite di alcuni politici locali. “Abbiamo assistito in questi giorni  a dichiarazioni, comunicati stampa, post sui social che, in sintesi, convengono su due cose: la prima è che l’ineluttabilità della situazione odierna, aggravata così gravemente dalla crisi bellica, porta alla necessità di accelerare sul tema della transizione energetica; la seconda è che il progetto di centrale eolica industriale offshore, attualmente in stato avanzato d’esame per la concessione demaniale per 30 anni di un tratto di mare davanti alla costa riminese, è sbagliato, per la sua vicinanza alla battigia e le conseguenze che avrebbe per il turismo balneare della seconda provincia in Italia per Pil turistico pro capite, capace di garantire, nel 2018, 13.714 euro a ogni riminese”.

Chi c’è nel mirino di Italia nostra? “Lo ha scritto il segretario provinciale del Pd riminese Filippo Sacchetti (“bisogna rendere il Parco Marino compatibile sia sotto il profilo visivo che sotto quello della tutela della pesca”); lo ha affermato il senatore riminese Marco Croatti (“è necessario garantire che la realizzazione dell’impianto non costituisca un disincentivo al turismo verso la zona”); lo ha ribadito l’assessore alla transizione ecologica del Comune di Rimini Anna Montini (“l’amministrazione potrà valutare positivamente progetti “moderni” e rispettosi dell’ambiente e del paesaggio per la produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili da tecnologie sicure e consolidate. Non rispondeva a queste caratteristiche il progetto eolico off shore – prosegue la nota di Italia Nostra – presentato per lo spazio marino davanti alle coste della Provincia di Rimini. Anche dopo la sua prima revisione, il progetto prevedeva le prime turbine ad una distanza di 6-7 miglia dalla costa, troppo vicine quindi alla linea costiera”)”.

Si tratta, sottolinea Italia nostra, di “tre dichiarazioni di autorevoli amministratori pubblici (anche Sacchetti lo è a Santarcangelo) che vanno tutte in un senso: questo progetto è sbagliato e va bocciato. Un giudizio chiaro – continua Italia Nostra – netto, che fa seguito a quello che nell’estate 2020 ha visto l’intera collettività riminese (dai consigli comunali, alle associazioni di categoria, ai partiti politici) schierarsi contro, ma che per essere coerente deve far seguire alle parole i fatti come chi amministra la cosa pubblica ben sa: occorre che questa contrarietà si trasformi in un atto amministrativo con il diniego formale, chiaro e forte, del Progetto di centrale eolica industriale offshore nel mare antistante la costa tra Rimini e Cattolica presentata da Energia Wind 2020 Srl. Perché di questo si tratta, le altre son chiacchiere”. Il progetto “sarà modificato? Ne sarà presentato uno diverso più rispettoso dell’ambiente, di un territorio e degli interessi dei suoi cittadini? Italia Nostra sarà pronta ad esaminarlo punto per punto, senza preconcetti ma analizzandolo a fondo così come è stato fatto in questo contesto. Chiediamo però di vederlo scritto nero su bianco”.

(Rimini) Da oggi, lunedì 21 marzo, è ufficialmente operativo il centralino di 'мир (MIR): Rimini per l'Ucraina', il tavolo di coordinamento del terzo settore finalizzato ad aiutare e stare al fianco della comunità ucraina in questa difficile fase. Una realtà nata allo scopo di sostenere e integrare l'impegno del terzo settore, con l'obiettivo di mettere in rete la filiera di assistenza (organizzazioni di volontariato, realtà filantropiche e associazioni di promozione sociale) attraverso un lavoro organizzato e strutturato, in modo tale da rispondere alle necessità e problematiche dei profughi giunti nel territorio riminese.

In tal senso, sarà fondamentale anche il contributo delle cittadine e dei cittadini, che possono collaborare all'iniziativa offrendo svariate forme di aiuto, come ad esempio portare vestiti o generi alimentari oppure rendendosi disponibili a fare da mediatori culturali. Contatti: Numero di telefono 800 106 300. Indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La sede è in via Marecchiese n. 193.

"Come comunità di Rimini stiamo veramente facendo il massimo per venire incontro alle famiglie, soprattutto donne e bambini, che sono arrivate qui da noi con ancora la disperazione negli occhi – spiega l'Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda - A oggi, Rimini è il Comune che, in proporzione al numero di residenti, ha ospitato, dall'inizio del conflitto, il numero di profughi più alto della Regione e forse del Paese. I numeri dei rifugiati nella nostra Provincia sono, per intenderci, in linea con quelli della Provincia di Bologna. E mi riferisco al valore assoluto, non in proporzione ai residenti. Un quadro che parla da solo e da cui si possono evincere in maniera chiara gli sforzi che siamo chiamati a mettere in campo di ora in ora e che stiamo cercando di non far mancare a nessuna famiglia, potendo contare, fortunatamente, su un sistema assistenziale strutturato e un terzo settore locale che da subito ha dato prova, ancora una volta, di una straordinaria sensibilità ed efficacia. Quello che però ci tengo a ribadire è che senza un aiuto mirato da enti sovraordinati, il rischio reale è quello di non poter supportare con la necessaria attenzione e qualità tutte le richieste di soccorso (sacrosante) che stanno arrivando sul territorio riminese. Dinnanzi a un volume così elevato di domande, con le sole forze degli enti locali e della prefettura, rischiamo di aggiungere una crisi a una situazione già di crisi. Il punto della questione riguarda il futuro della comunità ucraina. Se non c'è un'equa distribuzione dei cittadini ucraini tra i territori, i primi a rimetterci sono proprio coloro che per primi dovrebbero ricevere aiuto, sostegno, supporto. Non possiamo permetterlo".

Lunedì, 21 Marzo 2022 16:51

L'anagrafe riapre in centro storico

(Rimini) Ha riaperto la scorsa settimana l’ufficio anagrafe nel cuore del centro storico. E questa mattina Il Sindaco Jamil Sadegholvaad e l’Assessore ai servizi civici Francesco Bragagni, si sono recati presso lo sportello di corso d’Augusto 150 per dare il via simbolico all’attività del rinnovato sportello demografico di Anagrafe e di Stato civile.

All’interno dell’Anagrafe Centro Storico, che si presenta rimodernata e raddoppiata negli spazi, con una parte dell’ufficio destinata al front office e un’altra a back office, ci sono due postazioni per la CIE – carta di identità elettronica (una in più rispetto a prima) e una postazione per il rilascio dei certificati e delle autentiche di firma.

L’accesso è libero, senza prenotazione, con lo stesso orario degli altri uffici anagrafe (di via Caduti di Marzabotto, di Viserba e di Miramare), ovvero dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle12, il martedì e giovedì anche al pomeriggio dalle ore 14 alle 16.

“La riapertura di questa delegazione centrale – ha commentato il Sindaco Jamil Sadegholvaad - è una grande opportunità per tutti i cittadini che possono contare nuovamente su un punto importante di dialogo costante con i servizi anagrafici. Servizi che sono stati potenziati in questi mesi e lo saranno ancora nelle settimane a venire, potendo riscontrare già oggi notevoli vantaggi sia per gli utenti che per i tempi di lavorazione delle pratiche, che si sono più che dimezzati. Nei prossimi mesi lavoreremo all’apertura di nuove delegazioni territoriali, a partire dal nuovo sportello che verrà aperto in via Bidente, dove possiamo già contare sulla disponibilità dei locali e dove abbiamo già ricevuto i dispositivi abilitati dal Ministero. Ma non sarà l’unica nuova delegazione che aprirà nei prossimi mesi. Contiamo di aprirne altre due, proseguendo nel percorso già avviato per l’innalzamento dei servizi e portando le funzioni nel territorio per migliorare la qualità della vita dei nostri quartieri”.

“Con le nuove assunzioni che verranno fatte nelle prossime settimane – così l’Assessore Francesco Bragagni – rafforzeremo i servizi anagrafici che già oggi registrano tempi di attesa notevolmente ridotti rispetto ai mesi scorsi: circa due settimane per la Cie e poco meno di tre settimane per le pratiche di residenza. Contemporaneamente continueremo a rafforzare i servizi digitali, come il cambio di residenza on line che, da quando è stato attivato nel novembre 2021, ha già registrato 1300 pratiche eseguite on line, oltre ai certificati che si possono chiedere on line attraverso il portale comunale che, dal 2021 a oggi, sono stati 1.200. A questo si aggiunge l’innovativo servizio sperimentato a partire dal luglio del 2021 nelle tabaccherie, servizio che ha riscosso un grande successo sia tra gli operatori, che sono oggi più che triplicati diventando 43 su tutto il territorio cittadino, sia tra i cittadini che hanno già richiesto più 1.100 certificati nelle tabaccherie, senza pertanto doversi recare negli uffici comunali”.

L’elenco dei servizi e delle tabaccherie abilitate è consultabile a questo link https://www.comune.rimini.it/servizi/anagrafe-e-stato-civile/certificazioni-anagrafiche-nelle-tabaccherie)

Lunedì, 21 Marzo 2022 16:46

Coronavirus: 180 positivi, muore 82enne

(Rimini) Sono 180 nuovi positivi: si tratta di 70 pazienti di sesso maschile e 110 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 60 le guarigioni. Oggi è stato comunicato il decesso di una donna di 82 anni di Rimini. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.241.599 casi di positività, 2.318 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.307 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 5.701 molecolari e 5.606 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 20,5%. Si tratta di un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.252.554 dosi; sul totale sono 3.768.238 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,8%. Le terze dosi fatte sono 2.717.989.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 52 (uno in più rispetto a ieri, +2%), l'età media è di 64,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 914 (+34 rispetto a ieri, +3,9%), età media 74,9 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato); 5 a Reggio Emilia (invariato); 4 a Modena (invariato); 17 a Bologna (invariato); 7 a Ferrara (+1); 6 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (+1); 7 a Rimini (-1). Nessun ricovero in terapia intensiva nel Circondario imolese e nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi

L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 426 casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 192.177 casi), seguita da Bologna (425 casi su 256.327); poi Reggio Emilia (280 su 136.755), Ravenna (222 su 114.279) e Ferrara (220 su 85.537); quindi Parma (196 su 101.181) e Rimini (180 su 121.532); seguono Piacenza (108 su 66.759), Forlì (101 su 58.662) e Cesena (98 su 70.030); infine, il Circondario imolese, con 62 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 38.360.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 39.102 (-245). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.136 (-280), il 97,5% del totale dei casi attivi.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 2.554 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.186.338. Purtroppo, si registrano 9 decessi: 3 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 94 anni e 2 donne di 59 e 89 anni); 1 in provincia di Bologna (una donna di 75 anni, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Ferrara); 3 in provincia di Ferrara (un uomo di 87 anni e 2 donne di 85 e 92 anni) 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 96 anni); 1 in provincia di Rimini (una donna di 82 anni). Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Modena, Forlì-Cesena e nel Circondario imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.159.

(Rimini) Lucidissimo e in perfetta salute - appena guarito dal covid - nonno Alfonso si rimesso in piedi è sì fatto trovare pronto per l'appuntamento della sua festa, organizzata per i suoi 100 anni dai tre figli Mariateresa, Daniele e Fulvia e le sue nipoti Federica, Alessia e Marta. Una celebrazione importante svoltasi ieri al ristorante, dove lo ha raggiunto anche l'Assessore Mattia Morolli per congratularsi e consegnargli la lettera di auguri firmata dal Sindaco Jaiml Sadegholvaad. Alfonso Fattori, riminese doc, di San Martino in Venti, è nato il 14 marzo del 1922, ha iniziato giovanissimo a fare il muratore, fino a mettersi in proprio, contribuendo in maniera a significativa a costruire la rimini del dopoguerra. L'assessore Morolli, oltre alla lettera di congratulazioni per l'importante traguardo raggiunto gli ha consegnato, a nome dell'Amministrazione comunale,  la medaglia del bimillenario dell'Arco d'Augusto.

Lunedì, 21 Marzo 2022 16:30

Coppi-Bartali, la gara parte da Riccione

(Rimini) La Settimana internazionale Coppi e Bartali in programma dal 22 al 26 marzo, prende avvio dal territorio del Comune di Riccione con le prime due tappe il 22 e 23 marzo. Il Comando della Polizia locale informa quindi che martedì 22 marzo per la 1° tappa Riccione- Riccione di 164.6 km, con un tracciato che si svolgerà per gran parte in Valconca, il punto di ritrovo è fissato in piazzale Ceccarini dove alle 10.50 inizierà la sfilata dei corridori al podio firma, mentre il trasferimento sarà alle 11.45 con il via ufficiale da viale Ceccarini. La carovana di ciclisti proseguirà in viale Milano e nelle vie Torino, Da Verrazzano, Limentani, San Martino, Campania, Abruzzi fino al confine con Misano. Arrivo previsto a Riccione, dalle 15.30 alle 16.30, secondo il medesimo percorso fino a giungere in viale Milano all'intersezione con via Rismondo.

In programma il 23 marzo la seconda tappa Riccione-Sogliano di 165.9 km con punto di ritrovo in piazzale Ceccarini alle 11.45 per proseguire nelle vie Milano, D'Annunzio, Angeloni, Aosta, Alessandria, Saluzzo, Piemonte fino al confine con Rimini. Dalle 11.15 alla 12.15 sarà interdetta la circolazione nelle strade interessate. Per la prima tappa del 22 marzo la strada Statale 16 non subirà modifiche alla viabilità ad eccezione degli orari di partenza e ritorno in cui gli agenti di Polizia Locale saranno presenti per consentire il passaggio dei ciclisti. E'disponibile il numero diretto del Comando di Polizia Locale 0541/ 647574.

(Rimini) Cinquemila presenze, 680 bambini delle scuole di Rimini per i laboratori "Imparare dalla Natura: la fattoria urbana", altri 3.500 bambini lungo il parco, 100 espositori con collezioni botaniche, artigiani e designers provenienti da varie regioni d'Italia e dall'estero. Con questi numeri si è conclusa ieri, domenica 20 marzo, l'edizione primaverile di Giardini d'Autore. Un weekend che è stato anche una scommessa, decisamente vinta.

"Tornare alla normalità dopo due anni non era facile, ma ero convinta che fosse la strada giusta" ha dichiarato Silvia Montanari, ideatrice e organizzatrice dell'evento giunto alla sua 24esima edizione, che ha proseguito "Siamo partiti da una frase 'se si segue La natura non si sbaglierà mai' e noi abbiamo seguito la natura. Ci siamo fatti guidare dalle sue regole, dalla sua bellezza e lei ci ha premiati"

Per l'intero weekend, da venerdì 18 marzo giorno d'apertura, è stata celebrata la primavera di Rimini che inizia puntuale con Giardini d'autore e tutti i protagonisti che ogni anno contribuiscono a rendere unico questo appuntamento.

Alla Piazza sull'Acqua, Ponte di Tiberio, Borgo San Giuliano, si sono susseguiti tantissimi appuntamenti tra le aree tematiche che da sempre caratterizzano Giardini d'Autore: la Piazza Giardino con la selezione di piante e rarità botaniche, la Giardini Farm Market con i produttori agricoli e il Wine Bar dedicato ai vini e al cibo d'eccellenza, la Scuola a Cielo Aperto pensato per i più piccoli, il Giardino delle Meraviglie con artigiani e designers, Salotto Kapperi con lo spazio talk e l'elegante bistrot La Terrazza sull'Acqua.

"Se Giardini d'Autore è stato un successo è perché dietro a questi tre giorni c'è un grande progetto che mette la natura al centro e noi dalla natura possiamo solo continuare ad imparare e a farci stupire. Il nostro ringraziamento più grande va a tutte le persone che hanno voluto, in questi tre giorni, viaggiare con noi in un luogo unico, la Piazza sull'acqua che ogni volta diventa la cornice perfetta per questo weekend fuori porta" ha concluso Silvia, cha da oggi è già al lavoro per la prossima edizione in programma per settembre in concomitanza con l'autunno e per lo speciale "Le fioriture di maggio tra rose e peonie".

(Rimini) Si sono conclusi definitivamente in queste settimane i lavori di riqualificazione urbana delle piazze di Santa Giustina e della Pieve di San Salvatore, due importanti opere che rientrano nel programma più generale di "Riqualificazione delle Piazza del Forese", voluto dall'Amministrazione comunale di Rimini, che comprende, oltre alla piazza di Corpolò - già consegnata l'anno scorso - quella di Santa Giustina, Gaiofana, San Vito e San Salvatore.

Per questo riguarda la Pieve di San Salvatore il lavoro di riqualificazione della piazza - terminato lo scorso gennaio - è servita a mettere in luce la Chiesa che risultava nascosta a chi transitava in Via San Salvatore. L'obiettivo generale dell'intervento infatti è stato quello di riscoprire il valore territoriale e visuale di tutta l'area antistante la chiesa, restituendone la forza, il valore simbolico e identitario per la comunità. Restano adesso da completare solo alcuni lavori, marginali alla riqualificazione, che riguardano asfaltature di due vie laterali previsti a fine mese.

L'altro importante intervento concluso è quello della piazza di Santa Giustina. Un progetto che in particolare si è concentrato sull'ampliamento delle aree pedonali, l'incremento quantitativo e qualitativo del verde, il mantenimento dell'area a parcheggio - più funzionale e organizzata rispetto a quella perdente - e la riqualificazione delle pavimentazioni, degli impianti e degli arredi della piazza. L'intervento, la cui progettazione e realizzazione è stata fatta a cura di Anthea, rientra nel programma dei lavori messi a punto per valorizzare l'identità e la storia dei luoghi e creare al contempo nuovi spazi di incontro e condivisione per le comunità che quei luoghi li vivono.

Si concluderanno invece verso la metà di maggio i lavori per la riqualificazione dell'area archeologica di San Vito, in quanto in quest'area si è resa necessaria una profonda ed estesa verifica bellica preventiva. L'obbiettivo di questo progetto, come noto, è quello di valorizzare l'area attraverso la riscoperta del suo ruolo storico e dei legami con gli elementi territoriali che lo circondano, sviluppandone la fruizione attraverso un insieme di interventi. Tra questi la realizzazione di un percorso ad anello in grado di unire le rovine del ponte, l'antico tracciato della via Emilia e il fiume Uso e la realizzazione di una nuova pavimentazione dal sagrato della Chiesa al ponte con l'installazione di un nuovo sistema d'illuminazione.

Ricordiamo che è stato concluso - a fine 2021 - anche la realizzazione di un nuovo marciapiede lungo la Via San Lorenzo in Correggiano, sul lato mare della strada, per collegare il centro della frazione di Gaiofana al Cimitero.

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