Sabato, 01 Novembre 2014 16:17

giornalaio, 1 novembre 2014

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Aeroporto, ancora polemiche | Grassi garante dei detenuti | La Camera di commercio monitora le partecipate

 

 

 

Aeroporto, polemiche delle ultime ore (ilCarlino). Santini congedandosi fa arrabbiare un po’ di gente. Negli ultimi sei mesi, dice, abbiamo fatturato 8 milioni di euro con un margine operativo lordo di 1,3 milioni; 580mila gli euro della colletta fatta dalle imprese riminesi in primavera: sono serviti a pagare i contributi di co-marketing ai tour operator russi (Radio Icaro). Santini torna anche sul bando Enac, che non ha messo dentro anche i beni di Aeradria, costringendo il curatore a farne uno separato, e su Air Riminum, la cordata che ha vinto il bando per la gestione. Al contrario degli altri non mi hanno mai cercato, dice Santini. Poi ho scoperto perché: erano molto informati sul Fellini, sono gli stessi che hanno gestito il primo concordato (LaVoce).

Santini ‘resta’, come si era già detto il curatore fallimentare, smessi i panni del gestore, mantiene quelli di curatore degli interessi dei creditori. Ho ancora da incassare un milione di euro dai vettori (Dire). Effettivamente ci vorranno anni per chiudere tutti i conti, anche 9 (LaVoce).

Sul Corriere il racconto di un consiglio comunale deprimente, soprattutto per la delegazione di dipendenti di Aeradria che avrebbe voluto leggere una lettera sullo stato dell’aeroporto. Alla richiesta, i consiglieri comunali, tanto di maggioranza quanto di minoranza si sono esibiti in un magro spettacolo e suon di urla e accuse (Corriere). Tanto che la delegazione ha girato i tacchi e se ne è andata. La lettera l’ha inviata ai giornali (InterVista).

 

Il garante è Grassi. Il consiglio comunale, però, ieri una cosa buona l’ha fatta. Dopo cinque anni ha chiamato l’avvocato Davide Grassi a coprire il ruolo di Garante delle persone private della libertà. Ai Casetti attualmente si trovano 115 detenuti, 62 italiani e 53 stranieri, 46 sono definitivi. Attorno ai Casetti girano anche le persone gestite da Uepe, che si occupa dell’esecuzione penale esterna, sono circa 300 (Corriere).

 

Gli alberghi annuali chiudono. Nel 2012 gli alberghi aperti tutto l’anno erano 794, 1.884 stagionali (per un totale di 2.678 attività). Nel 2013 gli annuali sono scesi a quota 756, saliti a 1.896 gli stagionali (totale 2.652 alberghi, 26 spariti in un solo anno). Nel 2014 il numero degli annuali provinciale è scivolato a 751, con 1.892 stagionali e un totale di 2.643 attività turistiche (ilCarlino).

 

Vado a Tenerife. Lo ha detto l’albergatore di origine campana Corrado Della Vista, che a Rimini gestisce quattro strutture riunite nella catena ‘Devira Hotels’. I convegni non tirano, la Fiera è in difficoltà, poi ci sono anche le tasse, spiega Della Vista, che dice: Chiudo cinque mesi gli hotel annuali a Rimini e vado a svernare a Tenerife, dove vorrei aprire un ristorante o un albergo. A pesare sono i 35mila euro di tassa sui rifiuti, i prezzi stracciati per le camere su internet, il fatto che stanno chiudendo alcuni cantieri. Dichiara conti non pagati per 100mila euro e ammette la difficoltà a pagare l’ultima rata per uno degli alberghi (ilCarlino). 

 

La Camera di commercio si curerà delle partecipate. Fiera, palas, UniRimini, Caar, eccetera, sono nel piano pluriennale dell’ente di via Sigismondo che si propone, da qui al 2019, di monitorare e controllare che crescano secondo i piani industriali approvati, con un’attenzione ulteriore all’allargamento della base (Corriere). 

 

Elezioni, il 23 novembre si voterà per eleggere il presidente della giunta regionale e i consiglieri. Opportunità di lavoro da scrutatore o presidente (o segretario) di seggio per molte persone che non hanno un impiego (e dunque un guadagno) e altre che invece sono abituèe delle urne. Il Movimento 5stelle ha estratto qualche giorno fa la quota di scrutatori che gli assegnano le norme. Ha proposto anche, come sempre, che tutti i partiti procedessero con lo stesso sistema, ma ha ottenuto risposte negative (ilCarlino).

 

Azioni legali contro il trasloco del mercato. Lo ha deciso ieri l’assemblea generale di Anva e Fiva, 120 operatori ambulanti presenti, oltre 400 gli iscritti. Niente manifestazioni di piazza, ma azioni mirate. Visto che il Comune ha deciso di tirare dritto noi faremo valere le nostre ragioni, dicono (Nuovo Quotidiano).

Trc, il giorno dopo la bocciatura del ricorso del Comune di Riccione da parte del tar, il sindaco Tosi non demorde e annuncia un nuovo ricorso. Le motivazioni della sentenza non rendono conto delle argomentazioni proposte, spiega Tosi che pensa a un appello davanti al Consiglio di Stato (Nuovo Quotidiano).

 

Numericamente inferiori rispetto a zombie e streghette, ma in piazza Tre martiri ieri per la viglia di Ognissanti c’erano anche gli angioletti del ‘treno di luce’ partito dalla parrocchia della Riconciliazione di via della Fiera alla volta del centro storico di Rimini. Hanno distribuito ai passanti dolci e santini, accompagnati da adulti mascherati da Santi ‘famosi’, da padre Pio a santa Rita da Cascia (ilCarlino).

 

Uno caricava le prostitute in auto, ragazze dell’est di massimo 25 anni. L’altro si nascondeva nel cofano e usciva al momento giusto per rapinare, picchiare, violentare e seviziare le vittime (almeno sei). I due sono stati arrestati. Uno è il 34enne di Viserba Giuseppe Alberto Granatiero, l’altro è il 21enne di San Mauro Mare Sampei Reinhard (Corriere).

 

La ‘buona scuola’. L’ufficio scolastico si muove per promuovere l’iniziativa del governo di rendere partecipato il percorso che porterà alla riforma della scuola. I cittadini potranno affidare le loro impressioni sulla proposta al sito www.labuonascuola.gov.it, che permette di scaricare e leggere il testo della riforma (Corriere).

 

Ritrovata, nell’archivio del poeta di Cesenatico, Marino Moretti una lettera autografa di Papa Paolo VI. Il poeta riportò in una sua poesia una frase udita dal Papa a piazza San Pietro che lo colpì. Qualcuno regalò il libro di Moretti a Paolo VI (LaVoce).

 

Ladri alla Fondazione Fellini di via Nigra a Rimini. Non hanno portato via nulla, sembra, i beni erano dentro una camera blindata (LaVoce).

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Aeroporto di Rimini, l'Aero Club batte cassa per la gestione provvisoria

 

Sì è vero, l'Aeroclub di Rimioni si è dichiarato disponibile a tenere aperto l'aeroporto Federico Fellini per i voli minori, tuttavia da solo non riesce a farsi carico della gestione, ha bisogno di un sostegno economico. Lo afferma lo stesso Aero Club in una nota in cui afferma: "In attesa dell’incarico formale, il Presidente Falsetti con i suoi collaboratori stanno esplorando presso Enti, Autorità e privati se esiste la concreta volontà e il senso di responsabilità, così come l’Aero Club sta dimostrando, per un sostegno economico che consenta di procedere alla gestione provvisoria dell’aeroporto, cosa che risulterà non facilmente assorbibile per il solo Aero Club".

 

Nella nota si ripercorrono le vicende degli ultimi giorni. "L’Aero Club Rimini, nella persona del suo Presidente Fabio Falsetti, è stato convocato giovedì 30 ottobre presso la Prefettura di Rimini e, in tale sede, alla presenza di autorità civili e militari, gli è stato proposto di farsi carico di una serie di operazione di gestione transitoria dell’Aeroporto Federico Fellini che, com’è noto, avrebbe dovuto definitivamente sospendere ogni attività di volo a partire dal 1 novembre 2014.

 

L’obiettivo comune è scongiurare la chiusura definitiva dello scalo che comporterebbe lunghe implicazioni burocratiche al momento della decisione di una sua riattivazione, con conseguenze di tipo economico estremamente rilevanti per la futura società di gestione e per il tessuto imprenditoriale del territorio e quindi, anche con pesanti riflessi su tutto il sistema occupazionale, già fortemente provato negli ultimi mesi dalla comprensibile incertezza del proprio futuro.

 

Il Presidente Falsetti ha accolto la proposta che peraltro aveva anche lui stesso avanzato nei giorni precedenti tramite una mail a ENAC, mettendosi immediatamente al lavoro per rendere operativa la struttura dell’Aero Club nel minor tempo possibile.
E’ corretto segnalare lo speciale sforzo degli uffici di ENAC, diretto dalla Dott.ssa Maria Concetta Laudato, per superare una serie di ostacoli burocratici che avrebbero potuto minare la fattibilità del progetto".

 

"L’Aero Club Rimini - conclude la nota - non è interessato alla individuazione dei responsabili del disastro aeroportuale, per quello ci sono gli organi competenti, né prova particolare interesse ad inserirsi nelle polemiche che sono state rivolte in seno alle scelte di ENAC in tema di aggiudicazione della gara d’appalto per la futura gestione, preferendo restare alla sola ragione dettata dal buon senso nel rispetto della Legge, così come auspicato dal Prefetto di Rimini, che ha dimostrato la non comune capacità di mediazione e di amore per questo territorio.

Nei prossimi giorni avremo modo di comunicare alla cittadinanza gli sviluppi della vicenda.

 

 

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Aeroporto di Rimini, il caso strano delle navette di Gnassi

 

 

 

Ormai le chiamano tutti le navette di Gnassi. Il sindaco di Rimini, di fronte alla notizia della chiusura dell’aeroporto da oggi 1 novembre, aveva solennemente dichiarato: «Abbiamo contattato i tour operator russi che agiscono su Rimini per mantenere i rapporti e non rischiare di farceli scippare dalla concorrenza. Abbiamo chiarito loro il quadro della situazione e i tempi e verificato la possibilità che i voli delle compagnie russe possano atterrare presso scali vicini (uno è Ancona, distante 86 chilometri). Da lì tramite navette e transfer portarli in Riviera, per il tempo necessario all'arrivo del nuovo gestore. I riscontri avuti dai tour operator sono stati positivi».

 

Da allora non si è saputo più niente, tanto è vero che su alcuni quotidiani di oggi si registrano le dichiarazioni del presidente degli albergatori di Riccione che afferma di essere ancora in attesa di notizie più precise o quelle del dirigente del Pd William Casadei che coglie la palla al balzo per sparare contro il sindaco Renata Tosi annunciando che farà fronte comune con la giunta di Gnassi.

 

In realtà basta parlare con qualsiasi operatore dell’aeroporto per scoprire che i tour operator che portano i russi in riviera già si servono di un servizio di transfer per trasportare  i turisti dall’aeroporto all’hotel e viceversa. Il tragitto da oggi è semplicemente diventato più lungo: un’ottantina di chilometri invece che un breve percorso di dieci, quindici minuti.

Tuttavia, per far vedere che le istituzioni sono attente alle esigenze del territorio, l’Apt ha deciso di coinvolgere Start Romagna per organizzare le navette transfer dall’aeroporto di Rimini a quello di Ancona. Quindi i turisti – secondo questo progetto – dovrebbero prendere in hotel il transfer del tour operator, arrivare al Fellini, scendere, scaricare le valigie, caricarle su un nuovo mezzo, risalire e finalmente partire per Ancona. Va considerato che per un volo che parte dal Raffaello Sanzio alle 7 del mattino, i turisti dovrebbero mettersi in moto alle due di notte e affrontare questi innumerevoli disagi. Non era forse meglio, per cercare di fidelizzare i tour operator che portano i russi, offrire loro un contributo economico per le maggiori spese di transfer che devono affrontare?

 

La logica e il buon senso inducono a rispondere di sì, ma non è stata la strada seguita. Ci si chiede il perché e c’è chi ipotizza che tutta l’operazione sia stata congegnata per far lavorare Start Romagna, la società pubblica della mobilità nelle città romagnole. Il business in effetti non è indifferente: al mercoledì e al sabato partivano da Rimini fino a 600 turisti, quindi per trasportarli ad Ancona servono almeno dieci pullman alla volta.

Oggi non è successo niente di nuovo, ma da mercoledì potrebbero entrare in azione le navette di Gnassi. Vedremo cosa succederà.

 

Un tema rilevante di questo periodo di chiusura dell’aeroporto è se i tour operator, una volta che avrà riaperto, torneranno all’aeroporto di Rimini. Lo scalo di Ancona non appare concorrenziale. Un operatore racconta che, per come è stato ristrutturato il Raffaello Sanzio, non c’è sufficiente spazio al coperto per fare il check in e oggi, che erano in partenza solo 200 passeggeri, si faceva la fila all’aperto. Potrà continuare a lungo una situazione del genere? Il rischio è che i tour operator a quel punto si rivolgano a Bologna e in questo caso la situazione, come è facilmente intuibile, diventerebbe più complicata. Per quanto momentanea, la chiusura dell’aeroporto si rivela un colpo pesante anche per il suo futuro.

2Rimini | Elezioni regionali, online tutte le liste

 

Online le liste di ciascuna circoscrizione e la composizione del corpo elettorale suddiviso per ciascun comune delle nove province. Alle urne domenica 23 novembre 2014 oltre 3,4 milioni di elettori emiliano romagnoli per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l'Assemblea Legislativa. Nel dettaglio, chiamati alle urne saranno 1.672.354 uomini e 1.793.353 donne. Oltre 4.500 le sezioni in cui sarà possibile votare.
A Rimini le sezioni sono 326 e gli elettori 268.240, 129.975 maschi, il resto femmine.
Sul sito, realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, si possono trovare informazioni e circolari ministeriali relative al voto, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. A disposizione anche una ‘Guida alle elezioni regionali 2014’, un vademecum, realizzato dai Servizi dell’Assemblea legislativa, che contiene le istruzioni per l’uso in vista del voto.

tortora-scuroRimini | Camera di commercio, approvato il programma fino al 2019

 

Camera di commercio, approvato all'unanimità il Programma pluriennale 2015-2019 all'insegna di società partecipate, turismo, internazionalizzazione, reti d'impresa, innovazione, scuola e università. "Un programma importantissimo - commenta il presidente dell'ente Fabrizio Moretti - per l'economia del nostro territorio, sempre che non si arrivi alla riduzione del 50% delle entrate da diritto camerale nel triennio 2015/2017: questo ci toglierebbe tutte le risorse indispensabili per portare avanti queste iniziative strategiche a sostegno del territorio e delle imprese".
Il programma raccoglie tutte le iniziative che l'Ente di via Sigismondo metterà in campo a servizio delle imprese e dello sviluppo economico locale fino al 2019. Approvata anche la 'Relazione previsionale programmatica' per il 2015, che è la traduzione in termini operativi per l'anno venturo delle linee guida espresse dal Programma.
"Monitorare l'andamento delle partecipazioni camerali nelle società per la realizzazione dei relativi piani industriali con una spinta verso l'allargamento della base societaria; spingere sulla riqualificazione e sull'ammodernamento del turismo, continuare a dare linfa ai Consorzi Fidi e stringere ancora di più i rapporti con il mondo della scuola e dell'università: la Camera di commercio di Rimini nel prossimo quinquennio guarderà a 360° il nostro territorio, per cercare di sostenere le imprese in questo ormai lungo 'momento' di crisi che, sostanzialmente, si configura come un cambiamento epocale a cui tutti dobbiamo avere capacità di adeguarci e fare fronte. Certo questo nostro impegno – sottolinea Fabrizio Moretti – va ad impattare sull'autoriforma che il Sistema Camerale sta promuovendo, per impedire che il Governo svuoti di contenuto e quindi nei fatti 'smantelli' gli Enti camerali: non si tratta di mantenere posizioni di privilegio, perché non c'è nessun ente che possa vantare 'rendite di posizione', ma di difendere l'attività delle imprese stesse che, dal lavoro delle camere di commercio italiane, hanno tratto importanti benefici, usufruendo fra le altre cose, di servizi qualificati e di fondamentale importanza, come il Registro Imprese, la tutela dei Marchi e dei Brevetti; di incentivi per la partecipazione alle fiere all'estero, iniziative per l’internazionalizzazione, bandi per la concessione di contributi per ricerca e innovazione nei più svariati ambiti, sostegno alla creazione ed allo sviluppo dello start up d’impresa. La Camera di commercio è sempre stata al fianco delle imprese e dello sviluppo economico del territorio: confidiamo di poterci essere anche in futuro".

1Rimini | Sanità privata, si studia la soluzione ai tagli

 

L'assessore regionale alla sanità, Carlo Lusenti, incontrando i vertici di Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) ha promesso "una soluzione entro pochi giorni per rispondere alle problematiche emerse in seguito alla delibera regionale, con cui la giunta il 20 ottobre scorso ha definito le nuove tariffe delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, recependo quanto richiesto dalla normativa nazionale". La delibera, in pratica attua in tagli del 12 per cento dei fondi regionali, ragion per cui la sanità privata sta protestando. "L’incontro è stato necessario - spiegano dalla Regione - per condividere con Aiop Bologna alcune problematiche presentate dall’associazione che riguardavano l’applicazione della delibera regionale. Un’analisi dettagliata e condivisa del provvedimento con i rappresentanti della sanità privata ha permesso così di individuare le soluzioni che verranno adottate nei prossimi giorni. Durante l’incontro i rappresentanti regionali hanno confermato che la programmazione sanitaria dell’Emilia-Romagna prevede da tempo il rafforzamento anche della sanità privata, nell’ambito della forte integrazione con il settore pubblico che si è da tempo consolidata nel Servizio sanitario regionale".

rossoRimini | Tentano furto alla fondazione Fellini

 

E' fallito il tentativo di furto nella sede della Fondazione Fellini di via Nigra. I ladri, probabilmente penetrati nell’edificio attraverso la forzatura di una finestra, si sono arrestati davanti alla camera blindata (che contiene la cassaforte della Fondazione ed altri oggetti legati alla figura del regista riminese) che ha resistito al tentativo di effrazione. Le forze dell'ordine stanno indagando.
L'assessore alla cultura del Comune di Rimini, Massimo Pulini, passando in rassegna le iniziative previste per oggi (la proiezione del film La Strada alla cineteca comunale alla presenza dell'attrice Milena Vokotic, alle 21), anniversario della morte del regista premio Oscar e dei cantieri in atto, tra cui quello del Fulgor, approfitta per precisare come l'ipotesi di lavoro attorno a Fellini sia "dunque quella di passare da un’esaltazione della memoria non più solo in chiave ‘conservativa’ ma capace di stimolare e attivare domande e risposte in base a un approccio laterale alla realtà. Rimini non ha bisogno ‘solo’ di un Museo Fellini, quello che sorgerà nel complesso dell’ex Fulgor, ma di una città che viva, riproduca, senta tutti i giorni e in tutti gli spazi urbani, aperti o chiusi, quello spirito artistico e anticonvenzionale sul quale si innestò la poetica personale di Federico Fellini. E questo oggi che vogliamo celebrare, non solo un ricordo ma una promessa per il futuro".

1Rimini | Viabilità, rivoluzione tra via Roma e via Bastioni orientali

 

Asse mediano, cambia l’incrocio di via Roma - via Bastioni Orientali. La Giunta comunale ha infatti approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di una nuova rotatoria che anche lì regolamenterà i flussi di traffico. Prevede la rimozione dell’attuale impianto semaforico che sarà sostituito da una nuova rotatoria del diametro di 26 metri con la corsia di transito di 7,50, un anello sormontabile pavimentato in asfalto colorato di rosso e la corona centrale non transitabile.
L’attraversamento ciclo pedonale sarà spostato di una decina di metri lato Riccione e rimarrà regolato da semaforo a chiamata secondo una tempistica regolata. Per darne maggiore visibilità e aumentarne i livelli di sicurezza, l’attraversamento verrà colorato di rosso mediante resina sintetica antiskid. Con la realizzazione del progetto il percorso ciclopedonale verrà anche allargato e rimodellato secondo la nuova forma della rotatoria per rendere più agevole il transito dei pedoni e dei ciclisti nell’ingresso nel Parco Cervi. Anche tutti gli altri attraversamenti pedonali saranno arretrati per aumentare i livelli di sicurezza.

2Rimini | Consiglio comunale, bagarre sull'aeroporto

 

E' partita dalla richiesta di un gruppo di lavoratori dell'aeroporto Fellini, ieri in consiglio comunale a Rimini, la bagarre. La delegazione dei quasi ex dipendenti di Aeradria hanno chiesto di poter leggere una lettera e 'apriti cielo'. "E' andata in scena una vera e propria schermaglia tra gli schieramenti politici che nulla aveva a che vedere con i problemi reali dell’Aeroporto e dei lavoratori. Urla e accuse reciproche, di fronte alle quali, il gruppo di lavoratori, sconcertati, insieme ai rappresentanti della FILT CGIL, ha deciso di uscire dalla sala del Consiglio", racconta Ornella Giacomini della Cgil.


La lettera. “Buonasera. Siamo una piccola rappresentanza di dipendenti dell'Aeroporto di Rimini 'Federico Fellini' e sottolineo piccola perché la maggioranza è sfiduciata e non crede, non crediamo, più a niente. Fiumi di parole sui giornali, sui social, ma nessuno ha avuto il CORAGGIO di incontrare i dipendenti; in un comunicato stampa il Primo Cittadino ha addirittura dichiarato "difficile spiegare ai dipendenti e a Rimini tutta", non si è neanche provato, in realtà, a tenere un incontro, forse se avessero provato a spiegarci quel che succedeva o che si stava provando a tamponare, magari qualcuno si sarebbe illuminato. Vorremmo ricordare che i dipendenti si sono adoperati fino all'ultimo: turni di dieci o più ore, riposi saltati, tempo tolto alle famiglie, neanche un’ora di sciopero, e 'last but not least' la cassa integrazione; andavamo a lavorare con l’animo incerto e ferito, ma avevamo fiducia, ci credevamo. L’indotto è stato incrementato anche con il nostro lavoro. Ed ora, a giochi fatti, non permettiamo a nessuno di usarci come merce di scambio per propaganda politica ed elettorale. A nome dei dipendenti dell’Aeroporto Federico Fellini di Rimini un 'applauso' e un 'grazie'”.


Spiega anche Giacomini che "la Filt Cgil si sta adoperando in tutti i modi per mettere in sicurezza i posti di lavoro chiedendo e firmando accordi per ottenere gli ammortizzatori sociali, in attesa che riprenda l’attività. Quello che ai politici che appoggiano il Governo Renzi sfugge, o forse non sfugge affatto, è che, se il Jobs act fosse già legge, questi lavoratori, come tanti altri, non avrebbero diritto alla CIGS e tutti i bei discorsi finto moderni sulla creazione di nuovi posti di lavoro finirebbero in un nulla come il milione di posti di lavoro di berlusconiana memoria. Anche questo dovrebbero spiegare agli elettori".


Per il resto, con 23 voti favorevoli su 28 aventi diritto, il Consiglio comunale ha nominato nella seduta di ieri sera Davide Grassi Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, la figura istituzionale delineata dal regolamento approvato dallo stesso Consiglio col compito di operare per migliorare le condizioni di vita e di inserimento sociale delle persone private della libertà personale e in particolare opera per garantire diritti delle persone presenti presso la Casa Circondariale di Rimini. In apertura dei lavori, il Consiglio, con voto unanime, ha approvato l’Ordine del giorno, presentato da tutti i gruppi consilliari, dal titolo “Casa circondariale di Rimini: è necessario un direttore a tempo pieno”.


E’ stata invece respinta invece la mozione presentata dal consigliere Renzi “Realizzare i servizi igienici pubblici a Rimini” (10 i voti favorevoli, 12 i contrari, 2 astenuti), così come le mozioni “Basta con il degrado: demolire l’ex bar pizzeria del sottopassaggio del grattacielo e riqualificare il giardino della stazione”, presentata sempre dal consigliere Gioenzo Renzi (8 i voti favorevoli, 15 contrari, un astenuto); e “Aspettative“presentata dal consigliere Alberto Astolfi (16 i voti contrari, 3 i favorevoli, 4 gli astenuti).
Il Consiglio ha invece approvato con 20 voti favorevoli e 2 contrari la mozione inerente le “Barriere architettoniche“ presentata dal consigliere comunale Gianluca Tamburini.

tortora-scuroRimini | Condhotel, Lombardi: Pd riminese renziano a giorni alterni

 

Dei due dichiaratamente renziano è solo il primo, ma il consigliere regionale di Forza Italia Marco Lombardi punta il dito sia sul sindaco di Rimini andrea Gnassi sia sul deputato del Pd Emma Petitti. La loro colpa è quella di voler affossare la proposta dei condhotel del decreto 'sblocca Italia', ovvero la possibilità di trasformare da turistica in residenziale una parte degli hotel e metterla in vendita sottoforma di appartamenti vacanza, allo scopo di raccogliere fondi per la riqualificazione della struttura.


“Il fuoco di fila alzato dal sindaco Gnassi e dalla onorevole Petitti sulla proposta del Governo relativa ai condhotel, mi sembra una vera e propria battaglia di retroguardia. Certamente il tema è delicato perché il rischio di snaturare la nostra offerta turistica c'è, ma le argomentazioni portate, mi paiono datate e legate a timori di speculazione tipiche di una certa sinistra, che oggi non hanno più senso”.
Di fondo Lombardi concorda sui dubbi. “Il tema vero è: i vincoli e le restrizioni imposti oggi dalle amministrazioni di sinistra hanno pagato? Le pensioni fuori mercato o gli alberghi un po' trascurati sia dalla gestione che dalla proprietà, si possono rilanciare senza nuove opportunità di investimento? Io credo che le politiche passate abbiano già dimostrato i loro limiti e quindi provare qualcosa di nuovo male non può fare”.


Secondo Lombardi il decreto già così come è a rischio speculazion. “Mi pare che alcuni accorgimenti per escludere che la zona alberghiera si trasformi in residenziale siano già contenuti nel provvedimento “sblocca Italia” e vale la pena concentrarsi più su eventuali ulteriori modifiche che bloccare tutto. Ad esempio la riduzione del numero di camere per albergo può creare problemi a tour operator internazionali e quindi si dovranno studiare accorgimenti ed accorpamenti per combinare la nostra rinomata gestione familiare con una gestione industriale di una o più realtà alberghiere. Dobbiamo coniugare la necessità di riqualificazione con la congiuntura economica e con la realtà delle nostre strutture in cui spesso la gestione è diversa dalla proprietà”.


Affidare la regolamentazione alle Regioni, così come sembra proponga il decreto ora, potrebbe creare dei problemi. “Certo - ha concluso Lombardi - che se la disciplina pratica di queste nuove strutture venisse rimessa, come pare, alle Regioni, ed i rappresentanti locali o regionali del PD dovessero subire le pressioni del nostro sindaco e dell’onorevole Petitti, ci troveremmo di fronte all’ennesimo tentativo, già portato avanti con il Governo Berlusconi, di una Regione Emilia-Romagna che usa le sue prerogative per mettere i bastoni tra le ruote del rilancio del comparto turistico, per motivi esclusivamente ideologici. Ci vuole fantasia, innovazione e voglia di rischiare. La sinistra riminese non può essere renziana a giorni alterni ed il sindaco Gnassi, oltre a curare le rotonde ed i cerchi rossi e verdi, si dovrebbe interrogare sul flop dell’aeroporto e sul grido di dolore degli albergatori di Torre Pedrera, che come gran parte degli operatori delle periferie si sentono abbandonati da questa Amministrazione”.