Elezioni regionali, Cdo: ripartire dal positivo
Rimini. Elezioni regionali, Cdo: ripartire dal positivo
"Libertà e responsabilità" (di ogni persona, protagonista del proprio lavoro e della società) sono le parole chiave della Compagnia delle opere che in vista delle elezioni regionali del 23 novembre prossimo ha in programma il 20 novembre un incontro dal tema che non lascia spazio a equivoci “Contribuire al bene della nostra regione”. L'appuntamento è alle 21,15 al Savoia Hotel Rimini (Lungomare Murri 13). Interverranno Marco Lucchini, direttore generale Fondazione Banco alimentare, e Marco Masi, presidente Cdo Opere educative-FOE.
"In vista delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna - spiegano da Cdo - che si terranno il prossimo 23 novembre, Cdo in primo luogo invita ciascuno a non venire meno al diritto–dovere del voto, esprimendo con coscienza e responsabilità la propria preferenza, nonostante la generale disaffezione alla politica e la caduta di credibilità che ha investito praticamente tutte le Regioni italiane. La Regione ha infatti compiti rilevanti in settori importanti per la vita di tutti: servizi sanitari e sociali, pianificazione del territorio, infrastrutture e mobilità, promozione dello sviluppo economico, servizi per il lavoro, politiche agricole, turismo, istruzione e formazione professionale, diritto allo studio".
Una crisi che non passa. "E’ sempre più evidente che la crisi economica degli ultimi anni non ha carattere transitorio, ma permanente e che alla sua origine c’è una generale deresponsabilizzazione, che preferisce addossare sempre ad altri (“in primis” alla politica) le colpe della situazione e la responsabilità di affrontarla e alimenta un individualismo crescente. In questa situazione, sia nella quotidianità che in circostanze straordinarie come il terremoto dell’Emilia del 2012, stupisce vedere persone, famiglie, imprese, opere sociali e realtà associative che non si fermano al lamento e alla pretesa, ma provano a costruire una socialità nuova e a rendere la situazione più adeguata alle esigenze di una convivenza veramente umana”.
Da dove si riparte. “Di questi esempi è ricca, anche oggi, la nostra terra emiliano-romagnola; da qui si deve ripartire. Sono esempi che contagiano, perché mettono in moto le persone e la loro responsabilità. È la strada maestra da seguire, perché i problemi sempre nuovi possano diventare occasione di cambiamento e di costruzione. In questo senso gli organismi regionali dovrebbero essere i primi a strutturarsi nella direzione di una sussidiarietà reale. Ciò favorirebbe la responsabilità di ciascuno (persone, gruppi sociali, imprese), evitando l’illusione che le risposte vengano sempre e comunque dall’alto”.
Il compito. “Riteniamo pertanto che il primo grande compito della politica sia riconoscere quanto di positivo esiste nella società e promuovere, valorizzare e sostenere il contributo di tanti al bene comune. La politica, nel suo significato più autentico, fa parte di questa partecipazione attiva e assunzione di responsabilità al servizio di tutti: perciò guardiamo con stima alle persone che decidono di impegnarsi in politica per portare un contributo al bene della comunità. Alle prossime elezioni riteniamo importante scegliere candidati che diano reali garanzie di impegno nell’ istituzione regionale, che abbiano a cuore di valorizzare quello che la società civile esprime in tutti i campi e che siano saldamente ancorati al rapporto con i cittadini e le realtà del territorio”.
Cosa può fare l’Emilia Romagna. “Con riferimento alle competenze proprie della Regione, proponiamo alcune questioni che riteniamo prioritarie per l’Emilia-Romagna alla luce della nostra esperienza. Anche nella nostra regione, da sempre ritenuta all’avanguardia in questo campo occorre prendere atto che il sistema di welfare tradizionale è in crisi profonda e va ridisegnato. Il welfare del futuro deve vedere il protagonismo di una pluralità di soggetti: stato, enti locali, imprese, organizzazioni della società civile e famiglie; con l’ente pubblico chiamato a riconoscere il contributo delle famiglie e delle organizzazioni non profit, per costruire insieme una offerta di servizi sociali che parta dalla domanda reale, sempre mutevole, differenziata e complessa. Si tratta dunque di operare scelte politiche, legislative ed amministrative che abbiano come criterio essenziale quello di valorizzare la responsabilità personale e comunitaria e di favorire la libertà di scelta di ogni cittadino. I servizi devono rispondere a regole chiare ed essere valutati sotto il profilo della efficacia e della qualità dell’offerta. L’attuale sistema regionale di accreditamento “programmato” deve essere ripensato, perché rischia di precludere l’accesso e lo sviluppo di nuovi soggetti e servizi”.
Istruzione e formazione. “Per mantenere ed elevare la qualità del sistema scolastico e formativo, decisivo per la crescita di persone creative e responsabili, serve la collaborazione attiva tra i diversi soggetti presenti nel territorio (famiglie, scuole, enti di formazione, università, imprese). La presenza di una pluralità di soggetti, pubblici e privati, gestori di scuole dell’infanzia e servizi educativi, va riconosciuta con legge regionale, incentivando i Comuni ad attuare scelte che valorizzino questa pluralità. Investire nel sistema scolastico significa oggi sostenere, con adeguate misure di diritto allo studio, la libera scelta delle famiglie in campo educativo, con particolare attenzione alle famiglie con figli disabili. L’esperienza di questi anni ci da una ulteriore indicazione importante: agli alunni che escono dalla scuola secondaria di primo grado anche in Emilia-Romagna occorre garantire l’accesso immediato ai servizi di istruzione e formazione professionale gestiti dagli enti accreditati”.
Imprese. “La Regione ha la possibilità di intervenire in modo efficace per semplificare e sburocratizzare numerose procedure amministrative che oggi appesantiscono le imprese. La nuova programmazione dei fondi europei è una occasione privilegiata per promuovere le imprese che generano sviluppo, innovazione e occupazione, attraverso l’utilizzo di strumenti semplici e di facile accesso. Le pmi, risorsa fondamentale del nostro territorio, vanno sostenute nella necessità di cambiamento che la realtà economica oggi impone (reti, formazione, innovazione, internazionalizzazione …).
Turismo. "Il turismo è una delle più grandi risorse di cui può disporre la nostra regione. È quindi urgente un rilancio del settore ed una serie di riforme che consentano alle tante potenzialità esistenti di esprimersi e innovarsi. E’ prioritario operare su alcuni temi: promuovere la riqualificazione e l’innovazione dell’offerta turistica, premiando chi effettua nuovi investimenti; semplificare la normativa e sburocratizzare il settore, rivedendo le ormai anacronistiche classificazioni alberghiere e favorendo l’innovazione; sostenere le reti di impresa, anche al fine di gestire infrastrutture di interesse pubblico; investire in servizi ambientali essenziali (sistema fognario e depurativo della costa)".
Servizi e lavoro. “Anche in Emilia Romagna in tema di servizi per il lavoro, a causa della crisi economica, si è generata una vera e propria emergenza occupazionale che non può essere fronteggiata dalla regione con i soli centri per l’impiego. Oggi il percorso della “Garanzia Giovani” è totalmente in carico alla gestione pubblica. L’emergenza lavoro per i giovani è tuttavia di tali e drammatiche proporzioni da rendere necessario coinvolgere efficacemente tutti i soggetti che, per la natura della propria attività, hanno a che fare con i giovani: scuole, università, enti di formazione, realtà del privato sociale … L’obiettivo è dare ai giovani più possibilità di lavoro, grazie anche ad enti maggiormente coinvolti e responsabilizzati. È anche opportuno promuovere iniziative, quali Fondi di Garanzia, con il contributo sia pubblico che privato, finalizzati a concedere prestiti d’onore a quei ragazzi che intendono investire sulle competenze e le conoscenze per aumentare la propria occupabilità. L’esperienza insegna che l’investimento in “Capitale Umano” è tra i più efficaci in termini di innovazione e cambiamento”.
Sanità. “La sanità è di gran lunga la voce chiave della spesa regionale. E’ proprio nella sanità che alcune Regioni hanno saputo operare con maggiore efficacia e innovazione mentre altre hanno incontrato le difficoltà maggiori. La crisi della spesa pubblica rende oltremodo urgente non cristallizzare l’attuale assetto sanitario, anche laddove la sanità funziona. È perciò importante valorizzare le realtà pubbliche e private che si occupano di sanità, più di quanto non sia stato fatto finora, favorendo un sistema realmente integrato e rispettoso delle risorse disponibili. Incoraggiare un sistema capace di favorire le reti di impresa e valorizzare tutti i protagonisti, pubblici, privati e no profit, identificando standard qualitativi e percorsi di accreditamento capaci di garantire appropriatezza e qualità. Il necessario potenziamento dei servizi socio-sanitari domiciliari richiede un sistema di accreditamento che assicuri trasparenza e omogeneità di criteri su tutto il territorio regionale. Questo è indispensabile anche negli investimenti per la ricerca sanitaria. Per assicurare la qualità del sistema sanitario sono centrali le risorse professionali in campo, dai medici agli operatori sanitari. Per questo è importantissimo investire nei giovani che diventeranno medici, tecnici e infermieri, favorendone un’adeguata preparazione e l’accesso alla professione”.
Agricoltura. “Il settore agricolo e agroalimentare della regione, non diversamente da altri territori italiani, ha urgente bisogno di una forte crescita imprenditoriale. È necessaria una forte spinta verso una crescita dell’imprenditorialità diffusa, l’aggregazione delle tante piccole imprese, l’inserimento dei giovani, utilizzando in modo sapiente e oculato i supporti legislativi e le sovvenzioni del piano di sviluppo rurale. Per questo è decisivo favorire, con alleggerimenti burocratici e incentivazioni, la creazione di reti fra imprese agricole per ottimizzare le risorse (servizi, attrezzature, investimenti) puntando a una separazione fra proprietà fondiaria e gestione dell’impresa. L’alternativa è la condanna dell’agricoltura emiliano-romagnola (pur ricchissima di un patrimonio importante di conoscenze e di prodotti eccellenti noti in tutto il mondo) a un rapido declino, al quale concorre anche il preoccupante invecchiamento della classe produttiva agricola”.
11 11 2014 | Rimini | Domani i funerali di don Andrea Gemmani
Rimini | Domani i funerali di don Andrea Gemmani
L'annuncio, "con dolore", è arrivato dal vicario generale della diocesi di Rimini don Luigi Ricci. Ieri sera alle 20 circa "è morto improvvisamente don Andrea Gemmani presso la comunità di Montetauro, dove viveva da diversi anni". Don Andrea Gemmani aveva 61 anni ed era stato ordinato sacerdote nel 1983. Era il secondo dei sei figli dell'imprenditore cattolico Giuseppe Gemmani, fondatore della Scm.
Il funerale verrà celebrato domani, mercoledì 12 novembre alle ore 15, nella Basilica Cattedrale. Presiederà la concelebrazione il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. "Intanto preghiamo per don Andrea, per i suoi familiari, per la Comunità di Montetauro", esorta don Ricci.
Rimini, privatizzazione fiere-congressi: tempi lunghi per l'advisor
Rimini, privatizzazione fiere-congressi: tempi lunghi per l'advisor
Che fine ha fatto il processo di privatizzazione del polo fieristico-congressuale? Fino a qualche mese fa era l’argomento principale della discussione pubblica, sull’onda anche del libro bianco realizzato dall’Associazione Dreamini. Adesso, come un fiume carsico, l’argomento sembra sparito dall’agenda pubblica.
L’ultima notizia risale a più di un mese fa quando si era saputo quali fossero le società che hanno partecipato al bando di gara per individuare l’avdvisor per istruire appunto il processo di privatizzazione. Le proposte erano pervenute da Mazars, società di consulenza finanziaria che ha 250 sedi nel mondo; Accuracy di Milano, fondata in Francia nel novembre 2004, da un gruppo di ex-Arthur Andersen, con l’obiettivo di creare una società indipendente nel campo della consulenza finanziaria; Studio Legale Grimaldi, con sedi a Milano, Roma, Bruxelles e Londra, 26 soci e complessivamente oltre 100 professionisti tra avvocati e praticanti; un raggruppamento temporaneo di imprese formato da Price Waterhouse, anche questa società di consulenza finanziaria diffusa in tutto il mondo, e l'associazione di avvocati e commercialisti TLS; Kpmg, network di servizi e consulenza diffuso in 155 paesi del mondo.
Secondo l’esame della commissione aggiudicatrice (composta dall’amministratore unico di Rimini Congressi, Marino Gabellini, Isabella Magnani dirigente dell’Ufficio contratti della Provincia di Rimini, e Umberto Lago, amministratore di Rimini Holding) la società ad avere ottenuto il punteggio massimo è la Kpmg, seguita da price Waterhouse.
Tuttavia l’assegnazione non è ancora avvenuta. La commissione ha valutato come eccezionalmente bassa rispetto a quella delle concorrenti l’offerta della Kpmg, considerandola come un’anomalia di cui chiedere spiegazione. Lo ha fatto e nella giornata di domani, 12 novembre, ci sarà l’udienza dei responsabili di Kpmg che spigheranno come e perché per un prezzo eccezionalmente basso sono disposti a svolgere un lavoro così delicato e impegnativo.
Una volta ascoltate le loro ragioni, la commissione dovrà tornare a riunirsi per procedere all’aggiudicazione definitiva: a Kpmg se le spiegazioni saranno risultate convincenti, a Waterhouse in caso contrario. Bene che vadano le cose il relativo contratto sarà stipulato entro l’anno, altrimenti si slitta al 2015.
Certamente il percorso immaginato quest’estate era diverso e prevedeva di arrivare entro la fine del 2014 con qualcosa di concreto in mano per poter rinegoziare con Unicredit una ulteriore dilazione della rata del mutuo. La banca aveva infatti concesso una dilazione per il 2014 ma dal 2015 bisogna riprendere a pagare (il costo è di 3,6 milioni di euro all’anno) o presentare una situazione nuova (l’avvio della privatizzazione) che convinca Unicredit a concedere una ulteriore proroga. Per gli enti che devono sborsare i soldi (Comune, Camera di Commercio, Provincia) la situazione finanziaria non è solida, tanto è vero che si erano convinti per la privatizzazione.
La lungaggine delle procedure sicuramente non dispiace al presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, mai convinto della necessità di privatizzare. Negli ambienti politici si sussurra che il suo famoso piano B, lasciato intendere alla conferenza stampa del luglio scorso, sia un accordo, gestito da lui, con una fiera tedesca. Vedremo.
Rimini, San Girolamo: restaurato antico documento
Rimini, San Girolamo: restaurato antico documento
Nell’anno 1437 veniva istituita a Rimini, presso il Convento dei Frati Gerolomini sul colle di Scolta (ora S. Fortunato), il primo nucleo di laici della Confraternita di S. Girolamo per opera del Beato Fra Pietro de’ Gambacorti da Pisa .
Con Bolla Pontificia datata “Florentie anno 1442 tertio Non. Octob. Pontif.nri anno duodecimo”, da Papa Eugenio IV veniva quindi riconosciuta giuridicamente la Confraternita di S. Girolamo ed entrava in possesso “del luogo di S. Giovanni Battista di quelli già d’Armenia, che è posto appresso lo ospedale di S. Maria in Trebo (trivio)” (l’antico Ospedale di S. Giovanni degli Armeni) vale a dire nel luogo, che stando alla odierna topografia della città di Rimini, corrisponde all’angolo di Via Dante e Via Patara.
Questo prezioso documento è stato recentemente restaurato – unitamente ad altri documenti importanti – grazie al contributo di Asset Banca Spa e dalla Fondazione Valori Tattili di San Marino. Si tratta di una bolla su pergamena con capolettera finemente istoriato mediante la quale Eugenio IV concede, dietro richiesta, ad un gruppo di cittadini di Rimini, uniti sotto il titolo di San Girolamo, il riconoscimento giuridico di Confraternita. È l’istituzione laica piu’ antica della Diocesi giunta fino a noi ininterrottamente – fatta salva una breve interruzione napoleonica dal 1798 al 1819 – e che tutt’ora opera. Fu all’epoca il confratello Daniele Felici Cappelli, ministro dell’Interno del Regno d’Italia ad avere un ruolo chiave nel rispristino dell’attività
I documenti restaurati fanno parte di un importante archivio storico oggetto di una catalogazione operata da parte della Sovrintendenza Archivistica di Bologna nel 2009 che costituiscono un unicum di notevole rilievo.
Accanto a tale patrimonio sono di proprietà della Confraternita 3 incunaboli e 5 manoscritti opere preziose tra il XII e il XV secolo depositati presso la Biblioteca Gambalunga di Rimini
Paradossi: Rimini, l'aeroporto è chiuso ma ha un direttore
Paradossi: Rimini, l'aeroporto è chiuso ma ha un direttore
L’aeroporto Federico Fellini è chiuso, o per lo meno è aperto solo per l’attività di sopravvivenza garantita dall’Aeroclub di Rimini, ma comunque ha un direttore generale che percepisce lo stipendio.
In una lettera inviata al Comitato dei creditori il curatore fallimentare di Aeradria, Renato Santini, spiega perché si è in questo paradosso. La lettera di licenziamento al direttore Paolo Trapani, che in quanto dirigente non può godere della Cassa Integrazione richiesta per gli altri dipendenti, è stata spedita da Santini solo il 31 ottobre 2014, ultimo giorno di apertura dell’aeroporto, quando invece si sapeva ormai da tempo che quello sarebbe stato il destino dello scalo riminese.
A Trapani quindi, licenziato su due piedi, è dovuta un’indennità di mancato preavviso pari a otto mensilità e la bella somma di 135 mila euro, che ovviamente sono sottratti alle liquidità spettanti ai creditori. Una dimenticanza, una distrazione che costa cara.
Accortosi dell’inghippo, Santini propone ai creditori di mantenere in attività il direttore Trapani per i prossimi mesi, consumando il periodo di preavviso e fatta salva la possibilità di risparmiare le mensilità successive qualora Trapani trovi un nuovo lavoro, anche estraneo all’attività aeroportuale.
Per far indorare la pillola ai creditori, il curatore Santini precisa che nella sua qualità di accountable manager il direttore Trapani è il referente principale per tutti i rapporti con le autorità e amministrazione pubbliche (Enac, esercito, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Asl, ecc.) e dunque svolge un ruolo fondamentale per garantire il passaggio al nuovo gestore.
Nella stessa lettera Santini informa il Comitato dei creditori che ritiene opportuno tenere al lavoro quattro dipendenti per svolgere tutta l’attività amministrativa necessaria per chiudere definitivamente la gestione. Il mantenimento in servizio di questi dipendenti, oltre alle varie utenze (luce, gas, telefono, ecc.) ammonterebbe a circa 100 mila euro., che pure vanno sottratti alle somme destinate ai creditori.
È questa un’altra tegola che si abbatte sull’aeroporto di Rimini: secondo gli addetti ai lavori con i 135 mila euro dovuti al direttore generale per il mancato preavviso si sarebbero coperte gran parte delle spese necessarie per tenere aperto l’aeroporto nei mesi di novembre e dicembre.
La città intanto continua a sperare che il passaggio delle consegne avvenga nei tempi preventivati, cioè entro l’anno. Fra le giornate di mercoledì e giovedì l’Enac dovrebbe affettuare l’aggiudicazione definitiva alla società vincitrice del bando di gara e cioè Airiminum. Da quel momento in poi la società si deve attivare per ottenere tutte le certificazioni necessarie per poter entrare a gestire l’aeroporto.
L’unica incognita restano gli annunciati ricorsi (da parte di Novaport e del Consorzio per l’aeroporto) ma soprattutto se il Tar concederà o meno la sospensiva.
11 11 2014 | Rimini | Bilancio 2014, via libera in commissione all'assestamento
Rimini | Bilancio 2014, via libera in commissione all'assestamento
Via libera in quinta commissione all’assestamento di bilancio 2014 del Comune di Rimini. La delibera arriverà in consiglio comunale il 20 novembre con 7 voti favorevoli e 3 contrari dei commissari.
Spiega l'assessore Brasini che il gettito delle tasse è sceso di 1,9 milioni. Nel dettaglio, la tassazione sulla prima abitazione passa da 90 euro procapite del 2012 con l’Imu agli 81 euro della Tasi 2014. A livello di gettito si passa da 13,2 a 11,9 milioni. Sugli altri immobili l'imu scende da 284 a 273 euro procapite e scende anche l'incasso, da 41,6 milioni a 40. Sulla flessione pesa anche la scelta del Comune di non tassare gli immobili invenduti.
Un nuovo mutuo. La novità si trova nella parte straordinaria del bilancio con la sottoscrizione di 18,2 milioni con la Cassa depositi e prestiti a tasso agevolato per la realizzazione della vasca di laminazione Kennedy, uno degli interventi principali previsti dal Piano di salvaguardia della balneazione. In totale il cantiere costerà 27 milioni, contribuirà anche epr la somma restante, il ministero dell'ambiente.
La riduzione del debito, fiore all'occhiello dell'assessore Brasini, continua passando dai 141 milioni 352mila euro del 2011 agli attuali 121milioni 200mila.
Critico verso il bilancio il capogruppo di Ncd Gennaro Mauro. "Più di mantenere intatto l'impegno per la cultura, l'atteggiamento assunto dalla giunta Gnassi rappresenta un vero è proprio spreco di denaro pubblico", esordisce il consigliere del Centro destra. "Riconosciamo il fondamentale valore culturale, educativo, sociale delle attività museali che rappresentano un vero e proprio servizio pubblico. Quindi non ci attendiamo che l'attività museali possano generare un profitto, ma sicuramente riteniamo che sia necessario perseguire livelli più elevati di autonomia economico-finanziaria".
Secondo Mauro "a Rimini la qualità dell’offerta culturale dei siti museali non è soddisfacente e la gestione amministrativa non è né efficiente né economica. Per i servizi 'museo, pinacoteca e mostre' l'amministrazione comunale sosterrà nell'anno 2014 spese per oltre 2,7 milioni di euro a fronte di ricavi di poco più 380mila euro, producendo così una voragine di oltre 2,3 milioni". Tra gli esempi di "pressapochismo" anche il fatto reso noto in commissione dall'assessore "che sono necessari ulteriori 35mila euro per i servizi guida musei comunali, e quindi a fine anno sosterremo complessivamente spese per 300mila euro per fornire una guida ai visitatori, a fronte di un incasso di 56mila euro per i biglietti di ingresso". Il succo non è nel taglio dei servizi culturali, ma in una "esternalizzazione della gestione dei musei comunali, solo il privato sarà in grado di intercettare un numero maggiore di fruitori dei servizi culturali per rendere sostenibile il bilancio in termini finanziari".
amadeus al novelli
Da venerdì 14 a domenica 16 novembre il Teatro Novelli di Rimini ospita Amadeus, la pièce teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer nel 1978, da cui è stato successivamente tratto l'omonimo film del 1984 diretto da Milos Forman
11 11 2014 | Rimini | Antincendio negli hotel, chiesta proroga a 2015
Rimini | Antincendio negli hotel, chiesta proroga a 2015
Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha scritto oggi al sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci per chiedere un'ulteriore proroga al 31 dicembre 2015 per completare l'adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque posti letto, che altrimenti si troverebbero a rischio di chiusura. "Ad oggi il decreto del Ministro dell'Interno previsto dal Milleproroghe di febbraio - spiega Arlotti - non è stato ancora adottato. Anche nell'eventualità di una sua emanazione entro la fine dell'anno, l'iter del necessario passaggio di confronto in sede europea richiederebbe, a quanto mi risulta, almeno ulteriori due o tre mesi di tempo. Si tratta come evidente di tempi tecnici la cui lunghezza vanificherebbe l'obiettivo di semplificazione e adeguamento alle norme contenuto nel Milleproroghe".
zeling lab a bellaria
Francesco Damiano, che presto porterà in puntata a Zelig proprio uno sketch ideato all'Astra, Rinoceronte e le sue interviste, i Duo Idea freschi di duetto con Gianni Morandi in questa edizione di Zelig e Lorenzo Lanzoni, "la fatina" di Bisio, l'imitatore Leo Mas, lo show man Amedeo Visconti e il monologhista nostrano Luca Giardullo saranno giovedì alle 21,30 al teatro Astra per Zelig lab
giornalaio, 11 novembre 2014
Spese pazze per 2 mln. Indagati Piva e Lombardi. Navette da 100mila euro
Spese pazze in Regione, sono 42 su 50 i consiglieri regionali ad aver ricevuto l’avviso di fine indagini dalla procura di Bologna, atto che in genere apre la strada alla richiesta di rinvio a giudizio (LaVoce). Nel mirino degli inquirenti rimborsi per poco più di 2 milioni. Nessun gruppo consiliare è escluso: il Pd conta 18 indagati seguito nella lista da Italia dei valori: in due hanno speso oltre 400mila euro. Poi il Pdl con 205mila euro contestati per 11 consiglieri, la Federazione della sinistra segnala 151mila euro di spese per un solo esponente, i tre della Lega hanno speso 135mila euro, i due di M5S 98mila euro, i due consiglieri di Sel si sono visti contestare 77mila euro, l’indagato dell’Udc 31mila euro, i due del gruppo misto 27mila euro. In 12 si ricandidano.
Nell’elenco anche i due membri riminesi, Roberto Piva del Pd, che non si è candidato alle elezioni del 23 novembre, e Marco Lombardi di Forza Italia (ilCarlino, Corriere). L’accusa è di peculato. Parola alla difesa. Mi contestano cifre bassissime, non ho scheletri nell’armadio, dice Piva. Non ritira la candidatura Marco Lombardi, a cui sono contestati 70mila euro di rimborsi tra il 2010 e il 2011 (ilCarlino).
Aeroporto, un anno di stop? L’allarme è di Aeroclub. Il presidente Fabio Falsetti continua a battere cassa, dopo aver assicurato la disponibilità a gestire lo scalo di Miramare che è rimasto aperto, in attesa dell’affidamento definitivo della gestione ad Airiminum, per i soli voli privati. Se nessuno tra istituzioni, imprese, privati ci darà una mano, saremo costretti a chiudere la pista, torna a dire Falsetti. Se andrà a finire così, ci vorranno mesi per riavere i vigili del fuoco, la polizia di frontiera e tutti gli altri presidi, l’aeroporto rischia di restare chiuso per tutto il 2015, spiega (ilCarlino, Corriere).
La diffida è partita ieri. Il Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto ha imbustato la lettera indirizzandola al presidente Enac Vito Riggio per segnalare “importanti” criticità attorno alla gara per la gestione del Fellini, dopo il fallimento di Aeradria. Il consorzio contesta anche la negata possibilità di accedere ad alcuni degli atti della gara. E’ stato infatti autorizzato solo l’accesso ai verbali della commissione, ma non alla documentazione amministrativa e all’offerta di Airiminum (Corriere).
Dal Comune: 100mila euro per le navette dei russi. Alle accuse dell’Aeroclub risponde l’assessore Sadegholvaad. Senza entrare in polemiche grossolane, risponde l’assessore all’accusa di Falsetti, ci siamo impegnati a sostenere le spese del trasporto dei turisti da Rimini agli aeroporti su cui in queste settimane saranno dirottati i voli, Bologna e Ancona, spiega (ilCarlino).
Nuovo sequestro in famiglia per Aeradria, questa volta tocca alla controllata Air, fallita il 9 ottobre del 2013. Il tribunale di Bologna ha accettato la richiesta del curatore fallimentare Andrea Ferri. Il sequestro, pari a 3 milioni di euro, è stato disposto nei riguardi dell’allora presidente ed amministratore di Air, Alessandro Giorgetti, e dei consiglieri Eugenio Pacassoni, Enzo Fabbri e Pio Biagini.
Congressi, il Comune ha definito la sua partecipazione in Convention bureau per il 2014. E’ pari a oltre 12mila 750 euro iva compresa. Secondo il programma stilato nel 2013 per l’anno in corso si sarebbero dovuti spendere poco più di 8mila euro (LaVoce).
V peep, il Comune rifà i conti. Si prosegue con le messe in mora ricalcolando tutto in funzione dello sconto del 50% definito nell’ultima delibera approvata con a tema i maggiori oneri di esproprio. Intanto dal comitato dei residenti fanno sapere di stare valutando tra due soluzioni dopo la decisione del consiglio di Stato di rimandare il ricorso al tribunale ordinario. Infatti, piuttosto che tornare al tribunale ordinario, che aveva già rimpallato la questione al Tar, si potrebbe procedere in Cassazione (Corriere).
Piazza Malatesta, Comar e categorie non la pensano uguale. C’è un punto di convergenza: rigettare la proposta del Comune: la soluzione del trasloco del mercato settimanale tra piazzale Gramsci e il piazzale delle ex Padane. Ma ci sono proposte diverse per affrontare la soluzione. Noi da piazza Malatesta non ci spostiamo, è la posizione di Comar. Disponibili a valutare lo spostamento tra piazza Tre martiri e altre aree di pregio gli associati di Confcommercio. Ancora differenti le proposte di Confesercenti, che prospetta lo spostamento tra la circonvallazione e il ponte di Tiberio, o ancora tra il duomo e via Clementini (Corriere).
Mercato ittico, pressing sul ministero. Venerdì sarà a Rimini un sottosegretario. L’obiettivo e definire la strategia per raggiungere i fondi europei destinati alle opere d’interesse nazionale, tra cui risulta il mercato ittico. In totale il progetto costerà tra i 30 e i 35 milioni (Nuovo Quotidiano).
Eolico offshore, dal governo spiragli di semplificazione. Il ministro Lanzetta disposto a superare le criticità che rallentano i procedimenti per le autorizzazioni degli impianti, tant’è che ad oggi non ce n’è nemmeno uno (Corriere).
Alloggi popolari. Il turnover è bloccato da anni, ma non a causa della volontà politica. L’assessore del Comune di Rimini Lisi risponde alle accuse del presidente di Acer Mangianti: le case sono bloccate da anni a causa delle procedure di sfratto (Nuovo Quotidiano).
I capanni da pesca sulla foce del deviatore del Marecchia saranno destinati dal Comune di Rimini ad attività di interesse pubblico, all’insegna anche della cultura e dello sport (LaVoce).