18 11 2014 | Rimini | Regionali, gli industriali a 'tu per tu' con i candidati
Rimini | Regionali, gli industriali a 'tu per tu' con i candidati
Si è tenuto questa mattina presso la sede di Unindustria Rimini l’incontro fra il presidente di Unindustria Rimini Paolo Maggioli, il presidente di Ance Rimini Ulisse Pesaresi, il presidente del Gruppo giovani industriali di Unindustria Rimini Maria Teresa Colombo e i candidati per il territorio riminese alle prossime elezione Regionali. In rappresentanza degli schieramenti politici sono intervenuti: Marco Lombardi e Angelo Russo (Forza Italia), Gioenzo Renzi (Fratelli D’Italia Alleanza Nazionale), Sergio Valentini (L’Altra Emilia Romagna), Stefania Ferri e Sauro Pari (Lista Civica Liberi Cittadini), Fausto Antonino Battistel e Elena Cipolletta (Movimento Cinque Stelle), Ada di Campi (NCD Emilia Romagna Popolare), Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi (Partito Democratico).
L'occasione per Unindustria è stata quella di presentare agli aspiranti consiglieri i temi pprioritari e le proposte degli imprenditori per la Regione.
Edilizia. Garantire la sopravvivenza e il rilancio del settore dell'edilizia, uno dei settori trainanti dell'economia. Pensando alle imprese è necessario ricordare che l'economia di qualsiasi paese può ripartire solo se anche il settore dell'edilizia si muove. Siamo tutti pienamente convinti che oggi non debba esserci altro consumo del territorio, ma anche che occorrano azioni immediate per la riqualificazione attraverso l'adozione degli strumenti di pianificazione urbanistica e una loro rapida attuazione.
Infrastrutture. Fino a pochi anni fa, le fiere della regione agivano in concorrenza fra loro. Una modalità oggi impensabile perché per essere vincenti sul mercato internazionale è necessario operare in piena sinergia. Chiediamo quindi alla Regione di intervenire tempestivamente in questo senso al fine di scongiurare quello che si è verificato con gli aeroporti. Auspichiamo che questa volta fra gli Aeroporti di Rimini, Bologna e Forlì si avvii una collaborazione reale, efficace e costruttiva. In particolare, per Rimini e Forlì, speriamo che non debba più vedersi fra i due scali la concorrenza del passato che tanto male ha fatto ai nostri due territori.
Senza ovviamente dimenticare l’Alta Velocità indispensabile per tutta la Dorsale Adriatica.
Burocrazia. La riorganizzazione della macchina regionale deve produrre semplificazione. Cioè sfrondare procedure barocche, riaccorpare funzioni troppo parcellizzate, velocizzare gli adempimenti, dare certezze ai cittadini e trasparenza alla burocrazia.
Anche a questo avrebbe dovuto servire lo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP). Ma in Regione ce ne sono ben 348, piccoli e periferici. Ne basterebbero 7 o 8, cioè uno o due per area vasta.
Spending review. In Emilia-Romagna il pubblico, tra Regione e Comuni, detiene partecipazioni in 499 società, con un immobilizzo di capitale pari a 5,3 miliardi di euro.
Un centinaio di esse continua ad accumulare perdite, bruciando risorse che meglio sarebbero state utilizzate per altri fini. Privatizzare, dismettere e liberalizzare è sicuramente una strada da percorrere per reperire mezzi finanziari, ma anche per aprire nuove opportunità all’iniziativa provata.
Competitività e Investimenti. Gli investimenti delle imprese sono l’unico vero fattore in grado di riattivare una crescita robusta con effetti diffusivi su tutto il sistema economico sull’occupazione.
Le imprese della regione confermano una forte propensione agli investimenti: più dell’80% prevede ogni anno di realizzarne, e circa il 50% ha “nei cassetti” programmi straordinari. Ma una molteplicità di fattori li rallenta o li impedisce. Il prossimo Governo Regionale deve rimuovere questi ostacoli. E’ indispensabile ricostruire i fondi per le imprese sino ad almeno 100 milioni di euro.
Innovazione e Ricerca. Il sistema industriale regionale ha ben compreso che l’innovazione è la locomotiva dello sviluppo e la strada da percorrere per restare competitivi.
Gli investimenti in ricerca delle imprese sono infatti in costante crescita. Ciononostante tutti gli indicatori, a partire dai brevetti e dalla spesa complessiva in R&R, ci dicono che siamo ancora lontani dalla regioni leader dell’Europa. Il sistema economico regionale delle ricerca e del trasferimento tecnologico alle aziende potrebbe dare un contributo più incisivo.
Per migliorare occorre ridurre la frammentazione, aumentare l’integrazione e accrescere l’attenzione alle applicazioni produttive e ai bisogni delle piccole e medie aziende.
Risorse Umane. Il tasso di disoccupazione all’8,7% che sale al 35% per i giovani e addirittura al 40% per i neo laureati. Le misure adottate a livello nazionale e recepite dalla Regione non hanno funzionato: non decolla il nuovo apprendistato, mentre la Garanzia Giovani e la staffetta generazionale si stanno rivelando un completo flop. Ciò è dovuto in parte alla recessione, ma anche all’eccesso di vincoli imposti dall’utilizzo dei nuovi strumenti. Molte imprese che continuano a crescere hanno difficoltà a reperire adeguate risorse umane qualificate. Occorre sbloccare subito questo sistema e creare una maggiore sintonia tra offerta formativa e mondo dell’impresa.
18 11 2014 | Rimini | Sanità, accordo con i sindacati sui criteri di sviluppo
Rimini | Sanità, accordo con i sindacati sui criteri di sviluppo
Sanità, firmato oggi a Cesena l'accordo con i sindacati sugli indirizzi di sviluppo. Le firme in calce sono quelle della Presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Romagna (Paolo Lucchi, presidente della Ctss della Romagna, Andrea Gnassi, presidente della Provincia di Rimini, Claudio Casadio, vicepresidente della Ctss, e Raoul Mosconi, presidente del comitato di distretto di Forlì) e dei rappresentanti sindacali (Massimo Fusini della Cgil, Antonio Cinosi della Cisl, Paolo Palmarini della Uil). Le tematiche strategiche si incentrano su tre punti salienti: la valorizzazione del ruolo del distretto sanitario, il riordino della rete ospedaliera e dei servizi territoriali e la rete oncologica della Romagna.
"Per quanto riguarda - spiegano dalla Asl - la valorizzazione del ruolo del distretto sanitario, l’intesa sancisce che, a fronte della nuova dimensione dell’Azienda e delle caratteristiche territoriali della Romagna, si rende necessario garantire un forte collegamento con le comunità locali, e, dunque, un nuovo ruolo dei Distretti, a cui andrà attribuita piena responsabilità nella gestione del budget ed autonomia tecnico-economica e gestionale in modo da garantire l’intera gamma dei servizi di assistenza primaria in sinergia con quelli erogati dalla rete ospedaliera, integrandoli con la rete dei servizi socio sanitari e sociali territoriali. A fondamento di questo nuovo modello il protocollo prevede la realizzazione di nuove Case della Salute, quale luogo privilegiato per garantire ai cittadini i servizi territoriali erogati secondo modelli innovativi, fondati sulla massima prossimità possibile, sul pieno coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e degli specialisti ospedalieri, sullo sviluppo della medicina di iniziativa, su un rilancio della prevenzione per tutte le fasce di età, su un nuovo protagonismo delle professioni sanitarie, sul progresso delle infrastrutture logistiche ed informatiche e, infine, sullo sviluppo di un sistema di cure territoriali intermedie".
Ospedali. "Quanto al riordino della rete ospedaliera è stato sancito che la qualificazione dell’offerta dovrà essere realizzata evitando ridondanze, anche concentrando nell’uno o nell’altro presidio ospedaliero alcuni tipi di risposta, secondo il principio della massima efficacia dell’intervento e dell’intensità di cura, unitamente ad un’equa distribuzione territoriale delle specializzazioni, così da consentire la realizzazione dei migliori standard possibili in termini di conoscenze professionali, di alta tecnologia e di prestazioni oggi non presenti in Romagna. In questo modo tutti i presidi insistenti sul territorio romagnolo dovranno essere considerati come stabilimenti di un unico ospedale reticolare deputato a garantite le prestazioni di alto livello, che, per costo, organizzazione, tecnologie e competenze specialistiche non possono essere erogate in ambito distrettuale".
Meldola. "L’accordo ritiene strategico valorizzare le sinergie con l’Irst per costruire la Rete Oncologica Romagnola che sia in grado di garantire una risposta assistenziale omogenea e integrata, organizzata tenendo conto delle indicazioni della programmazione territoriale e gestita, dal punto di vista organizzativo, in accordo con l’Asl Romagna".
18 11 2014 | Rimini | Mense scolastiche, il consiglio di Stato dà ragione a Dussmann
Rimini | Mense scolastiche, il consiglio di Stato dà ragione a Dussmann
Dopo la sentenza del tar dell’Emilia Romagna della scorsa primavera, il Consiglio di Stato ha confermato l’accoglimento del ricorso di Dussmann Service S.r.l., Ghirlandina S.r.l., Formica Cooperativa Sociale riguardo il bando (pubblicato nell’estate 2013) per l’assegnazione del servizio mense per 14 delle 17 scuole di infanzia del Comune di Rimini. "In via cautelativa, all’indomani della sentenza del TAR e in attesa dell’ulteriore passaggio al Consiglio di Stato, il Comune di Rimini aveva affidato il servizio a Gemeaz solo in via provvisoria", ricordano da palazzo Garampi.
"Nel prendere atto della decisione del tribunale amministrativo, l’Amministrazione comunale di Rimini conferma che la decisione non comporterà alcun cambiamento né per quanto attiene alla qualità del servizio, né negli aspetti organizzativi e logistici (lavoratori compresi), dovendo l’azienda subentrante rispettare gli stessi termini del capitolato previsti dal bando".
18 11 2014 | Rimini | Fogne, Gnassi mira al piano anti-dissesto
Rimini | Fogne, Gnassi mira al piano anti-dissesto
Le fogne di Rimini finanziate nel piano anti-dissesto del governo, una prima tranche pari a 700 milioni di euro sarà destinata a interventi concentrati in sette città metropolitane: Genova, Milano, Firenze, Roma, Torino, Bologna, Cagliari. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, preme affinché anche il piano di salvaguardia della balneazione (ottimizzato) possa rientrare del piano del governo. "Quando si progetta di contenere la furia dei fiumi - si domanda retoricamente Gnassi - che ora devastano città e popolazioni attraverso un sistema di vasche di laminazione non si dice forse che interventi di riqualificazione della rete fognaria come quelli in corso a Rimini sono prioritari?".
Il governo italiano, spiega il sindaco, "sta bussando alle porte dell’Europa per un ambizioso piano nazionale ‘anti dissesto’ del valore di oltre 7 miliardi di euro. Ma in attesa di avere certezze sulla copertura, lo stralcio iniziale tocca alle grandi città, con la provincia ancora una volta relegata in sala d’aspetto. Eppure la soluzione per il breve e medio periodo, aspettando le risorse finanziarie, potrebbe essere di natura normativa: basterebbe allentare temporaneamente il patto di stabilità per i Comuni che attuano lavori dichiaratamente destinati a ridurre il rischio idrogeologico e idraulico. Rimini, con il suo psbo, potrebbe avere un beneficio milionario, così come i Comuni del territorio riminese che, alle prese con problemi di questa natura, anche con il Piano d’ambito integrato stanno destinando a questo urgente scopo le loro risorse. Non vogliamo essere vittime del paradosso per cui chi ha cominciato prima; chi ha investito di proprio tre, quattro, cinque anni fa; chi ha già cantierato il 35% di un piano dal costo di oltre 150 milioni di euro; sia oggi posposto e penalizzato a favore di altri, davanti a quello, ormai è palese, è una vera e propria emergenza nazionale e non un problema squisitamente locale".
Dreamini sul Trc: Agenzia Mobilità non ha le risorse e i bus hanno fatto fiasco ovunque
Dreamini sul Trc: Agenzia Mobilità non ha le risorse e i bus hanno fatto fiasco ovunque
Il Trc? Bisogna sospendere subito i lavori e riformulare il piano finanziario, perché al momento l’opera non è tutta finanziata e c’è il rischio che si profili per Agenzia Mobilità una responsabilità erariale per carenza di risorse. Inoltre i mezzi che dovranno coprire il tragitto Rimini-Riccione hanno dato cattiva prova dove sono stati utilizzati.
Dreamini, l’associazione che nell’estate scorsa ha pubblicato il famoso Libro Bianco sul Palacongressi, adesso scende in campo per mettere in luce le notevoli ombre che gravano sul progetto di Trasporto Rapido Costiero. Lo farà questa sera martedì 18 novembre con un’assemblea alla Sala Marvelli con la partecipazione dell’ex assessore Mario Ferri e dell’ingegner Antonio Alei, esperto di trasporto pubblico locale. I contenuti sono sttai anticipati in una conferenza stampa tenuta sempre da Feri e Alei.
Sul Trc si manifesta – sottolinea Ferri – un gigantesco conflitto di interesse. Agenzia Mobilità, che è il soggetto regolatore e di programmazione, è anche l’imprenditore che realizza il progetto. Caso unico al mondo, rimarca l’ex assessore. La prima cosa da fare è procedere alla separazione delle due funzioni attualmente esercitate da AM.
Se poi si esamina la compatibilità economica dell’opera, sulla base del business plan, sorgono molteplici dubbi. Si prevedono passeggeri da 3,9 milioni a 5 milioni di passeggeri all’anno, con un contributo regionale , tutto da dimostrare viste le attuali normative, di 1,75 euro a km. Fin dal primo anno il Trc dovrebbe conseguire MOl e utili di esercizio. Previsioni che, secondo Ferri, appaiono ottimistiche ed aleatorie.
Se si passa ad esaminare il piano finanziario, la situazione appare già a rischio. L’opera è finanziata con contributi dello Stato, della Regione, degli enti locali e della stessa Am. Ed è sul contributo di AM che si appuntano le riserve. L’impegno di Am è di 13 milioni ricavabili dalla vendita della sede di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, valutata prudenzialmente per 5,5 milioni, e da un mutuo di 12 milioni. L’asta per la vendita è andata deserta per due volte ed il valore è già sceso a 3,5 milioni che se incassati adesso andranno comunque a pagare il debito con Start Romagna, la società che gestisce il trasporto pubblico locale. Del mutuo di 12 milioni non si ha notizia che sia stato chiesto.
La situazione di criticità finanziaria di AM è esposta dal consiglio d’amministrazione e dal collegio sindacale fin dal 2011 ed è tale da creare difficoltà anche alla manutenzione ordinaria dei mezzi. In questo quadro al direzione generale (ben remunerata, sottolinea Ferri) insiste per la rapida realizzazione dell’opera. Sembra di assistere – sottolinea Ferri – ad una replica del caso Aeradria, che ha portato al crack della società.
Se il motore del Trc va avanti in questo modo prima o poi dovrà arrestarsi per mancanza di combustibile, cioè di risorse finanziarie. Si arriva così al seguente paradosso: Am pretende dal Comune di Riccione consistenti penalità in caso di rinuncia all’opera, ma sussisterebbe la responsabilità erariale diAM in caso di sospensione dei lavori per carenza di risorse. Di qui la proposta di uno stop in attesa di riformulare un piano finanziario adeguato.
È toccato all’ingegner Antonio Alei mettere in evidenza come i veicoli di tipo Phileas acquistati da Agenzia Mobilità si siano rivelati un fiasco ovunque siano stati sperimentati. Si tratta di mezzi basati sulla guida automatica che utilizzano magneti fissati a terra. Introdotti nel 2004 a Eindhoven, dopo tre anni quattro degli otto veicoli sono stati eliminati e sostituiti da quattro normali bus articolati. Motivo: inaffidabili e potenzialmente pericolosi per i pedoni (i bus non si fermavano quando attraversavano). Negativa anche l’esperienza di Douai, in Francia. A partire dal prossimo 1 gennaio i Phileas saranno mandati in pensione e sostituiti da altri autobus perché si guastavano continuamente e la guida automatica risultava inaffidabile. Finita la garanzia, la città doveva acquistare i pezzi di ricambio, con grave dispendio di risorse. Ragione per cui – avverte l’ingegner Alei – è bene guardare con le lenti al contratto di acquisto, per non ritrovarsi nella stessa situazione. Ma anche a Istambul le cose non sono andate bene e nemmeno a Pescara. Insomma una scelta tecnologica che appare fallimentare, nonostante sul sito del Comune di Riccione ci sia ancora un documento che loda questa scelta portando le città citate come esempio positivo.
Alei esprime anche i suoi dubbi sulla scelta di far correre il Trc paralelamente alla ferrovia: una barriera che divide la città sarà ulteriormente rafforzata ed il Trc servirà coloro che abitanoa monte della ferrovia, non certo quelli della zona turistica.
Ma ha un senso agitare queste questione, quando la realizzazione del Trc è già cominciata? “Noi siamo un’associazione culturale – risponde il presidente di Dreamini, Bruno Sacchini – e mettiamo in evidenza dati incontrovertibili su cui finora si è taciuto. Spetta alle forze politiche assumersi le loro responsabilità”.
18 11 2014 | Rimini | Provincia, tagli per 11 milioni nel 2015
Rimini | Provincia, tagli per 11 milioni nel 2015
Il Consiglio provinciale e l’Assemblea dei sindaci hanno approvato ieri all’unanimità il riparto delle competenze della Provincia di Rimini e hanno stabilito di costituire gruppi di lavoro per la stesura dei rispettivi Regolamenti. Il contesto in cui le due istituzioni lavoreranno, ha spiegato il presidente Andrea Gnassi, “sconta una pesantissima incertezza del quadro normativo a livello nazionale, aggravato per le province emiliano-romagnole dalle elezioni regionali di domenica prossima che, per ovvi motivi, rendono ancora più confuso il quadro, se non altro in termini di tempi”.
Il presidente ha poi sintetizzato il quadro economico/finanziario del’Ente. Per la Provincia di Rimini, i tagli certi disposti dal Governo per il 2015 sono pari a 10.828.457 euro; secondo le simulazioni effettuate dal Servizio Risorse Finanziarie dell’Ente, a fronte di uscite stimate per circa 31/32 milioni di euro, le entrate si attesterebbero a circa 29 milioni. Un disavanzo economico di 2/3 milioni di euro che, allo stato attuale, non consente di predisporre il Bilancio dell’esercizio 2015, con la conseguente adozione della gestione provvisoria e, in primavera, in sede di predisposizione del Rendiconto di gestione, dell’avvio dell’iter previsto per il dissesto finanziario dell’Ente che rappresenta, se non interverranno novità sostanziali da parte dello Stato, l’esito inevitabile.
18 11 2014 | Rimini | Sicurezza, Sap al ministro Lupi: No alla chiusura dei presidi
Rimini | Sicurezza, Sap al ministro Lupi: No alla chiusura dei presidi
No alla chiusura dei presidi e degli uffici di polizia a Rimini e su tutto il territorio nazionale. Lo ha ribadito il segretario generale del sindacato di polizia Sap, Gianni Tonelli, al ministro dei trasporti Maurizio Lupi durante un incontro avvenuto ieri allo Sporting Hotel dove l'esponente del Governo si trovava per un'iniziativa elettorale assieme alla poliziotta Ada Di Campi. Il leader del sindacato autonomo di polizia, uno dei maggiori, si trovava a sua volta a Rimini per una riunione dell'esecutivo nazionale della sua organizzazione. L'occasione è stata quindi propizia per un colloquio nel quale Tonelli ha posto al ministro l'attenzione sui problemi che si creerebbero per i cittadini a seguito della chiusura della polizia postale e della squadra nautica di Rimini, prevista dalla spending review. Il segretario generale del Sap ha ribadito al titolare dei trasporti la propria contrarietà alla soppressione di circa 300 presidi e uffici di polizia su tutto il territorio nazionale e ha chiesto a Lupi di adoperarsi nei confronti del ministro dell'interno e suo collega di partito Angelino Alfano. "A Rimini - spiegano il segretario provinciale Sap Tiziano Scarpellini e il segretario aggiunto Roberto Mazzini - gli operatori di polizia hanno bisogno di trovare una soluzione logistica adeguata perchè non è possibile nè tollerabile l'attuale parcellizzazione degli uffici. Su questo siamo fortemente impegnati anche col fondamentale contributo della segreteria generale".
giornalaio, 18 novembre 2014
Aeroporto, Lupi ottimista | Criminalità, Rimini sempre peggio | Marina centro, niente affari senza russi
Ci vediamo al primo volo. E’ questa la promessa con cui il ministro per le infrastrutture Lupi ha lasciato Rimini ieri sera dopo un incontro con categorie e giornalisti allo Sporting. Il ministro ha ribadito tempi rapidi per l’iter per la riapertura dello scalo, grazie a un decreto che nei prossimi giorni verrà preso in esame anche dal ministero dell’Economia, ma ha anche chiesto una gestione integrata tra gli scali regionali. Rimini e Bologna non dovranno più farsi concorrenza. La Regione ha già sposato la linea del governo, ha precisato Lupi (LaVoce). Non si potrà ricadere negli errori del passato. Pena l’esclusione dall’olimpo degli aeroporti strategici.
Criminalità da record. Rimini è seconda in Italia (davanti solo Milano) per i reati denunciati in rapporto alla popolazione. In quattro anni la crescita complessiva è stata del 32%: dai 20.235 del 2010 ai 26.741 del 2013. Sono 73 i reati al giorno denunciati. Il primato spetta ai furti con destrezza (otto al giorno nel 2013), salgono del 23% quelli nelle abitazioni (Sole 24 ore).
Alfano intervenga, è l’appello del sindaco Gnassi che, dopo aver sottolineato per l’ennesima volta la specificità Riminese (poco più di 300mila abitanti che nei mesi estivi arrivano a 15 milioni) non può che arrendersi all’evidenza dei fatti: il problema sicurezza a Rimini c’è, il Viminale batta un colpo. Ieri è stata recapitata al ministro anche l’interrogazione del deputato del Pd Tiziano Arlotti (Corriere).
Senza russi è il deserto. Lo dicono i commercianti di Marina centro che si domandano se valga la pena di rimanere aperti, almeno fino a quando l’emergenza data dalla chiusura dell’aeroporto non sarà rientrata. I russi sono stati in inverno, infatti, l’unica fonte di sostentamento per le attività commerciali. La Nuova associazione dei commercianti di Marina centro lamenta scarsa collaborazione da parte delle istituzioni (Nuovo Quotidiano).
Condhotel, i pro e i contro secondo Marina Lappi di Promozione alberghiera. Vanno utilizzati a Rimini adattandoli alle caratteristiche della città. “La presidente di Pa si dice «scettica sul fatto che, nella nostra provincia, possa maturare un improvviso interesse da parte di persone ricche, italiane o straniere, che si comprino camere d’albergo per soggiornare qualche mese (i migliori dell’anno, immagino) e poi lascino all’albergatore (in cambio di un affitto, immagino) l’onere di gestirgli la camera nei mesi in cui sono assenti»” (ilCarlino).
Elezioni regionali, a Rimini domenica in 115mila chiamati alle urne, l’elettrice più anziana ha 107 anni. Su 58 ultracentenari 51 ‘quote rosa’ (Corriere).
Pantani, spunta una nuova carta. E’ il verbale di un sottoufficiale sui fatti di Madonna di Campiglio in cui aleggia nero su bianco il dubbio della trappola. L’esame dell’ematocrito si svolse in maniera regolare, secondo le carte agli atti del processo, ma i tempi che scandirono quelle ore sarebbero sospetti. I controlli per l’ematocrito in genere sono segreti, ma il 4 giugno del 1999 furono annunciati alle squadre per la mattina del 5 giugno, alle 6,30, salvo poi essere effettuati un’ora dopo. Dietro ci potrebbero essere gli interessi di alcune squadre a causa dei mancati introiti dovuti alla serie di sconfitte infilzate in quel Giro (Corriere).
Regole per le sagre. La Confcommercio entra in trincea contro le feste paesane inviando una lettere alle amministrazioni locali alle quali chiede di dotarsi di regolamenti recependo la legge regionale 7 del 2014, affinché possa essere tenuto sottocontrollo quel mercato parallelo della ristorazione in grossa proliferazione, tanto da mettere in crisi la ristorazione tradizionale. Le regole devono valere per tutti, ribadisce Gaetano Callà della Fipe (Corriere).
Rimini all’Expo. La capitale della riviera sarà protagonista per un mese, quello di agosto, del padiglione di Eataly con i menu del ristorante Quarto piano, tra quelli ammessi da Oscar Farinetti.
Meeting, al via oggi il processo per truffa aggravata per il direttore generale, Sandro Ricci, il direttore amministrativo, Roberto Gambuti, e Massimo Conti, commercialista. Tra gli ‘imputati’ anche la Fondazione, come ente con capacità giuridica (ilCarlino). L’accusa della Guardia di finanza è quella di aver ritoccato i bilanci della Fondazione affinché si risultasse in regola per ricevere contributi pubblici, ma gli imputati si dichiarano decisi a difendere la loro innocenza.
Riccione, è scattata la guerra del Natale. Il Pd si scaglia contro la lunghissima pista di pattinaggio su viale Ceccarini. Quanto costerà, si domanda il capogruppo Fabio Ubaldi? Lo scorso anno la piccola pista ai giardini Montanari consumò 30mila euro di energia elettrica. Il Pd annuncia: posizioneremo un contatore per controllare i costi (Corriere).
Poggio Berni, c’è un indagato per l’incidente che sabato sera ha provocato la morte del diciottenne Matteo Circelli. Si tratta del neo patentato alla guida della Punto (Nuovo Quotidiano).
Intervista della Voce a Vittorio Sgarbi, ambasciatore delle belle arti per l’Expo 2015. Si parla anche della capitale europea della cultura: Ravenna, secondo lui, ha perso perché non ha saputo innovare. Avrebbe dovuto presentarsi insieme a Venezia.
Opera di Capodanno. Sarà il Nabucco ad aprire il 2015 al 105 stadium. L’opera è stata scelta dal coro lirico Galli (LaVoce).
17 11 2014 | Rimini | Aeroporto, Lupi: Airiminum rispetta le condizioni richieste
Rimini | Aeroporto, Lupi: Airiminum rispetta le condizioni richieste
"Ci rivediamo al primo volo di Rimini", è così che il ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi ha salutato la convention elettorale di Ncd, ieri a Rimini all'Hotel Sporting. Presenti i candidati riminesi (Ada Di Campi, Simona Gaudenzi, Eraldo Giudici e Ivan Monticelli) guidati dal candidato alla presidenza della giunta, il forlivese Alessandro Rondoni, e il deputato Sergio Pizzolante. Dall'altro lato del tavolo giornalisti e categorie economiche.
Il ministro non ha confermato poi date precise per la conclusione dell'iter, si parla di fine anno, ma ha assicurato tempi brevi (guardando all'Expo del 2015) anche per il decreto a doppia firma (ministero delle Infrastrutture e ministero dell'Economia) per l'aeroporto di Rimini. "Arriverà nei prossimi giorni", ha detto Lupi ricordando come quello di Rimini sia tra gli aeroporti di interesse nazionale e ribadendo la priorità per lo Stato affinché il rilancio funzioni. Una responsabilità, non da poco, il ministro se la è presa, facendosi garante della validità della documentazione presentata da Airiminum a Enac. "Le ultimissime carte sono state consegnate il 13 novembre", assicura il ministro, affidandosi alle notizie che gli arrivano dall'Ente governativo per l'aviazione civile. "Le condizioni richieste sono state rispettate", ha sottolineato ulteriormente il ministro.
Più in generale, Lupi ha illustrato la politica del governo per gli aeroporti. "Non ci saranno più - ha ribadito - aeroporti di interesse strategico a vita, a meno che non garantiscano continuità territoriale". Il concetto è semplice: se fallisce una società pubblica i soldi ce li rimettono i cittadini. Soprattutto, ha spiegato il ministro, "100 aeroporti sono troppi per una realtà come quella italiana", e ancora: "Ci sono stati aeroporti che si sono fatti concorrenza tra loro senza dotarsi di piani industriali credibili, questo non potrà più accadere". Che, in riferimento al fatto locale, vale a dire: "La sinergia del nuovo Fellini con il Marconi di Bologna andrà scritta nero su bianco sul piano industriale. Ci deve essere una specializzazione dei ruoli, su questo sarà il mercato a decidere, che permetta il raggiungimento dell'integrazione delle politiche. La Regione Emilia Romagna ha già condiviso l'impostazione integrata proposta dal Ministero".
La valenza strategica di Rimini. "Il Governo non si è lanciato in salvo di tutti gli aeroporti falliti, come invece sta succedendo nel caso di Rimini", ha ribadito il ministro. "Abbiamo riconosciuto il valore internazionale dell'aeroporto sia in virtù della partecipazione di San Marino, sia per l'uso turistico dello scalo", in virtù in questo caso della vocazione di Rimini. "Abbiamo dovuto notare - ha spiegato anche il ministro - che Rimini nel corso degli anni ha avuto modo di raggiungere dei risultati significativi, come il milione di passeggeri del 2010, crollati a 500mila nel 2013".
17 11 2014 | Rimini | Sicurezza, Arlotti interroga Alfano
Rimini | Sicurezza, Arlotti interroga Alfano
Definire in via strutturale la dotazione organica delle forze dell'ordine e prevedere i rinforzi estivi almeno da metà giugno a metà settembre. E' ciò che chiede il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti nell'interrogazione presentata questa mattina al ministro dell'Interno Angelino Alfano, prendendo spunto dai dati del ministero stesso sui reati denunciati, riportati dal Sole24Ore di oggi. "Le caratteristiche di stagionalità e le presenze turistiche registrate impongono di stabilire in via definitiva le dotazioni di organico annuali delle forze dell'ordine. E' necessario che il contrasto ai fenomeni criminosi che si intensificano soprattutto durante l'estate, dalla microcriminalità all'abusivismo commerciale alla prostituzione, parta prima dell'arrivo della stagione turistica, per condurre la necessaria azione preventiva di intelligence su questi fenomeni".
Non è più accettabile, sottolinea il deputato riminese, "che ogni anno di debba fare la 'rincorsa' ai rinforzi. Per la nostra realtà, inoltre, non è sopportabile dover subire anche lo smantellamento dei reparti di polizia nautica e polizia postale. La nostra è un'area a forte vocazione turistica e di incontro, che richiede attenzione, dotazioni adeguate e azioni di lungo respiro. Inutile inviare i rinforzi ogni anno dopo la Notte Rosa. Servono organici strutturali, almeno da metà giugno a metà settembre".