18 11 2014 | Rimini | Fogne, Gnassi mira al piano anti-dissesto
Rimini | Fogne, Gnassi mira al piano anti-dissesto
Le fogne di Rimini finanziate nel piano anti-dissesto del governo, una prima tranche pari a 700 milioni di euro sarà destinata a interventi concentrati in sette città metropolitane: Genova, Milano, Firenze, Roma, Torino, Bologna, Cagliari. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, preme affinché anche il piano di salvaguardia della balneazione (ottimizzato) possa rientrare del piano del governo. "Quando si progetta di contenere la furia dei fiumi - si domanda retoricamente Gnassi - che ora devastano città e popolazioni attraverso un sistema di vasche di laminazione non si dice forse che interventi di riqualificazione della rete fognaria come quelli in corso a Rimini sono prioritari?".
Il governo italiano, spiega il sindaco, "sta bussando alle porte dell’Europa per un ambizioso piano nazionale ‘anti dissesto’ del valore di oltre 7 miliardi di euro. Ma in attesa di avere certezze sulla copertura, lo stralcio iniziale tocca alle grandi città, con la provincia ancora una volta relegata in sala d’aspetto. Eppure la soluzione per il breve e medio periodo, aspettando le risorse finanziarie, potrebbe essere di natura normativa: basterebbe allentare temporaneamente il patto di stabilità per i Comuni che attuano lavori dichiaratamente destinati a ridurre il rischio idrogeologico e idraulico. Rimini, con il suo psbo, potrebbe avere un beneficio milionario, così come i Comuni del territorio riminese che, alle prese con problemi di questa natura, anche con il Piano d’ambito integrato stanno destinando a questo urgente scopo le loro risorse. Non vogliamo essere vittime del paradosso per cui chi ha cominciato prima; chi ha investito di proprio tre, quattro, cinque anni fa; chi ha già cantierato il 35% di un piano dal costo di oltre 150 milioni di euro; sia oggi posposto e penalizzato a favore di altri, davanti a quello, ormai è palese, è una vera e propria emergenza nazionale e non un problema squisitamente locale".
Dreamini sul Trc: Agenzia Mobilità non ha le risorse e i bus hanno fatto fiasco ovunque
Dreamini sul Trc: Agenzia Mobilità non ha le risorse e i bus hanno fatto fiasco ovunque
Il Trc? Bisogna sospendere subito i lavori e riformulare il piano finanziario, perché al momento l’opera non è tutta finanziata e c’è il rischio che si profili per Agenzia Mobilità una responsabilità erariale per carenza di risorse. Inoltre i mezzi che dovranno coprire il tragitto Rimini-Riccione hanno dato cattiva prova dove sono stati utilizzati.
Dreamini, l’associazione che nell’estate scorsa ha pubblicato il famoso Libro Bianco sul Palacongressi, adesso scende in campo per mettere in luce le notevoli ombre che gravano sul progetto di Trasporto Rapido Costiero. Lo farà questa sera martedì 18 novembre con un’assemblea alla Sala Marvelli con la partecipazione dell’ex assessore Mario Ferri e dell’ingegner Antonio Alei, esperto di trasporto pubblico locale. I contenuti sono sttai anticipati in una conferenza stampa tenuta sempre da Feri e Alei.
Sul Trc si manifesta – sottolinea Ferri – un gigantesco conflitto di interesse. Agenzia Mobilità, che è il soggetto regolatore e di programmazione, è anche l’imprenditore che realizza il progetto. Caso unico al mondo, rimarca l’ex assessore. La prima cosa da fare è procedere alla separazione delle due funzioni attualmente esercitate da AM.
Se poi si esamina la compatibilità economica dell’opera, sulla base del business plan, sorgono molteplici dubbi. Si prevedono passeggeri da 3,9 milioni a 5 milioni di passeggeri all’anno, con un contributo regionale , tutto da dimostrare viste le attuali normative, di 1,75 euro a km. Fin dal primo anno il Trc dovrebbe conseguire MOl e utili di esercizio. Previsioni che, secondo Ferri, appaiono ottimistiche ed aleatorie.
Se si passa ad esaminare il piano finanziario, la situazione appare già a rischio. L’opera è finanziata con contributi dello Stato, della Regione, degli enti locali e della stessa Am. Ed è sul contributo di AM che si appuntano le riserve. L’impegno di Am è di 13 milioni ricavabili dalla vendita della sede di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, valutata prudenzialmente per 5,5 milioni, e da un mutuo di 12 milioni. L’asta per la vendita è andata deserta per due volte ed il valore è già sceso a 3,5 milioni che se incassati adesso andranno comunque a pagare il debito con Start Romagna, la società che gestisce il trasporto pubblico locale. Del mutuo di 12 milioni non si ha notizia che sia stato chiesto.
La situazione di criticità finanziaria di AM è esposta dal consiglio d’amministrazione e dal collegio sindacale fin dal 2011 ed è tale da creare difficoltà anche alla manutenzione ordinaria dei mezzi. In questo quadro al direzione generale (ben remunerata, sottolinea Ferri) insiste per la rapida realizzazione dell’opera. Sembra di assistere – sottolinea Ferri – ad una replica del caso Aeradria, che ha portato al crack della società.
Se il motore del Trc va avanti in questo modo prima o poi dovrà arrestarsi per mancanza di combustibile, cioè di risorse finanziarie. Si arriva così al seguente paradosso: Am pretende dal Comune di Riccione consistenti penalità in caso di rinuncia all’opera, ma sussisterebbe la responsabilità erariale diAM in caso di sospensione dei lavori per carenza di risorse. Di qui la proposta di uno stop in attesa di riformulare un piano finanziario adeguato.
È toccato all’ingegner Antonio Alei mettere in evidenza come i veicoli di tipo Phileas acquistati da Agenzia Mobilità si siano rivelati un fiasco ovunque siano stati sperimentati. Si tratta di mezzi basati sulla guida automatica che utilizzano magneti fissati a terra. Introdotti nel 2004 a Eindhoven, dopo tre anni quattro degli otto veicoli sono stati eliminati e sostituiti da quattro normali bus articolati. Motivo: inaffidabili e potenzialmente pericolosi per i pedoni (i bus non si fermavano quando attraversavano). Negativa anche l’esperienza di Douai, in Francia. A partire dal prossimo 1 gennaio i Phileas saranno mandati in pensione e sostituiti da altri autobus perché si guastavano continuamente e la guida automatica risultava inaffidabile. Finita la garanzia, la città doveva acquistare i pezzi di ricambio, con grave dispendio di risorse. Ragione per cui – avverte l’ingegner Alei – è bene guardare con le lenti al contratto di acquisto, per non ritrovarsi nella stessa situazione. Ma anche a Istambul le cose non sono andate bene e nemmeno a Pescara. Insomma una scelta tecnologica che appare fallimentare, nonostante sul sito del Comune di Riccione ci sia ancora un documento che loda questa scelta portando le città citate come esempio positivo.
Alei esprime anche i suoi dubbi sulla scelta di far correre il Trc paralelamente alla ferrovia: una barriera che divide la città sarà ulteriormente rafforzata ed il Trc servirà coloro che abitanoa monte della ferrovia, non certo quelli della zona turistica.
Ma ha un senso agitare queste questione, quando la realizzazione del Trc è già cominciata? “Noi siamo un’associazione culturale – risponde il presidente di Dreamini, Bruno Sacchini – e mettiamo in evidenza dati incontrovertibili su cui finora si è taciuto. Spetta alle forze politiche assumersi le loro responsabilità”.
18 11 2014 | Rimini | Provincia, tagli per 11 milioni nel 2015
Rimini | Provincia, tagli per 11 milioni nel 2015
Il Consiglio provinciale e l’Assemblea dei sindaci hanno approvato ieri all’unanimità il riparto delle competenze della Provincia di Rimini e hanno stabilito di costituire gruppi di lavoro per la stesura dei rispettivi Regolamenti. Il contesto in cui le due istituzioni lavoreranno, ha spiegato il presidente Andrea Gnassi, “sconta una pesantissima incertezza del quadro normativo a livello nazionale, aggravato per le province emiliano-romagnole dalle elezioni regionali di domenica prossima che, per ovvi motivi, rendono ancora più confuso il quadro, se non altro in termini di tempi”.
Il presidente ha poi sintetizzato il quadro economico/finanziario del’Ente. Per la Provincia di Rimini, i tagli certi disposti dal Governo per il 2015 sono pari a 10.828.457 euro; secondo le simulazioni effettuate dal Servizio Risorse Finanziarie dell’Ente, a fronte di uscite stimate per circa 31/32 milioni di euro, le entrate si attesterebbero a circa 29 milioni. Un disavanzo economico di 2/3 milioni di euro che, allo stato attuale, non consente di predisporre il Bilancio dell’esercizio 2015, con la conseguente adozione della gestione provvisoria e, in primavera, in sede di predisposizione del Rendiconto di gestione, dell’avvio dell’iter previsto per il dissesto finanziario dell’Ente che rappresenta, se non interverranno novità sostanziali da parte dello Stato, l’esito inevitabile.
18 11 2014 | Rimini | Sicurezza, Sap al ministro Lupi: No alla chiusura dei presidi
Rimini | Sicurezza, Sap al ministro Lupi: No alla chiusura dei presidi
No alla chiusura dei presidi e degli uffici di polizia a Rimini e su tutto il territorio nazionale. Lo ha ribadito il segretario generale del sindacato di polizia Sap, Gianni Tonelli, al ministro dei trasporti Maurizio Lupi durante un incontro avvenuto ieri allo Sporting Hotel dove l'esponente del Governo si trovava per un'iniziativa elettorale assieme alla poliziotta Ada Di Campi. Il leader del sindacato autonomo di polizia, uno dei maggiori, si trovava a sua volta a Rimini per una riunione dell'esecutivo nazionale della sua organizzazione. L'occasione è stata quindi propizia per un colloquio nel quale Tonelli ha posto al ministro l'attenzione sui problemi che si creerebbero per i cittadini a seguito della chiusura della polizia postale e della squadra nautica di Rimini, prevista dalla spending review. Il segretario generale del Sap ha ribadito al titolare dei trasporti la propria contrarietà alla soppressione di circa 300 presidi e uffici di polizia su tutto il territorio nazionale e ha chiesto a Lupi di adoperarsi nei confronti del ministro dell'interno e suo collega di partito Angelino Alfano. "A Rimini - spiegano il segretario provinciale Sap Tiziano Scarpellini e il segretario aggiunto Roberto Mazzini - gli operatori di polizia hanno bisogno di trovare una soluzione logistica adeguata perchè non è possibile nè tollerabile l'attuale parcellizzazione degli uffici. Su questo siamo fortemente impegnati anche col fondamentale contributo della segreteria generale".
giornalaio, 18 novembre 2014
Aeroporto, Lupi ottimista | Criminalità, Rimini sempre peggio | Marina centro, niente affari senza russi
Ci vediamo al primo volo. E’ questa la promessa con cui il ministro per le infrastrutture Lupi ha lasciato Rimini ieri sera dopo un incontro con categorie e giornalisti allo Sporting. Il ministro ha ribadito tempi rapidi per l’iter per la riapertura dello scalo, grazie a un decreto che nei prossimi giorni verrà preso in esame anche dal ministero dell’Economia, ma ha anche chiesto una gestione integrata tra gli scali regionali. Rimini e Bologna non dovranno più farsi concorrenza. La Regione ha già sposato la linea del governo, ha precisato Lupi (LaVoce). Non si potrà ricadere negli errori del passato. Pena l’esclusione dall’olimpo degli aeroporti strategici.
Criminalità da record. Rimini è seconda in Italia (davanti solo Milano) per i reati denunciati in rapporto alla popolazione. In quattro anni la crescita complessiva è stata del 32%: dai 20.235 del 2010 ai 26.741 del 2013. Sono 73 i reati al giorno denunciati. Il primato spetta ai furti con destrezza (otto al giorno nel 2013), salgono del 23% quelli nelle abitazioni (Sole 24 ore).
Alfano intervenga, è l’appello del sindaco Gnassi che, dopo aver sottolineato per l’ennesima volta la specificità Riminese (poco più di 300mila abitanti che nei mesi estivi arrivano a 15 milioni) non può che arrendersi all’evidenza dei fatti: il problema sicurezza a Rimini c’è, il Viminale batta un colpo. Ieri è stata recapitata al ministro anche l’interrogazione del deputato del Pd Tiziano Arlotti (Corriere).
Senza russi è il deserto. Lo dicono i commercianti di Marina centro che si domandano se valga la pena di rimanere aperti, almeno fino a quando l’emergenza data dalla chiusura dell’aeroporto non sarà rientrata. I russi sono stati in inverno, infatti, l’unica fonte di sostentamento per le attività commerciali. La Nuova associazione dei commercianti di Marina centro lamenta scarsa collaborazione da parte delle istituzioni (Nuovo Quotidiano).
Condhotel, i pro e i contro secondo Marina Lappi di Promozione alberghiera. Vanno utilizzati a Rimini adattandoli alle caratteristiche della città. “La presidente di Pa si dice «scettica sul fatto che, nella nostra provincia, possa maturare un improvviso interesse da parte di persone ricche, italiane o straniere, che si comprino camere d’albergo per soggiornare qualche mese (i migliori dell’anno, immagino) e poi lascino all’albergatore (in cambio di un affitto, immagino) l’onere di gestirgli la camera nei mesi in cui sono assenti»” (ilCarlino).
Elezioni regionali, a Rimini domenica in 115mila chiamati alle urne, l’elettrice più anziana ha 107 anni. Su 58 ultracentenari 51 ‘quote rosa’ (Corriere).
Pantani, spunta una nuova carta. E’ il verbale di un sottoufficiale sui fatti di Madonna di Campiglio in cui aleggia nero su bianco il dubbio della trappola. L’esame dell’ematocrito si svolse in maniera regolare, secondo le carte agli atti del processo, ma i tempi che scandirono quelle ore sarebbero sospetti. I controlli per l’ematocrito in genere sono segreti, ma il 4 giugno del 1999 furono annunciati alle squadre per la mattina del 5 giugno, alle 6,30, salvo poi essere effettuati un’ora dopo. Dietro ci potrebbero essere gli interessi di alcune squadre a causa dei mancati introiti dovuti alla serie di sconfitte infilzate in quel Giro (Corriere).
Regole per le sagre. La Confcommercio entra in trincea contro le feste paesane inviando una lettere alle amministrazioni locali alle quali chiede di dotarsi di regolamenti recependo la legge regionale 7 del 2014, affinché possa essere tenuto sottocontrollo quel mercato parallelo della ristorazione in grossa proliferazione, tanto da mettere in crisi la ristorazione tradizionale. Le regole devono valere per tutti, ribadisce Gaetano Callà della Fipe (Corriere).
Rimini all’Expo. La capitale della riviera sarà protagonista per un mese, quello di agosto, del padiglione di Eataly con i menu del ristorante Quarto piano, tra quelli ammessi da Oscar Farinetti.
Meeting, al via oggi il processo per truffa aggravata per il direttore generale, Sandro Ricci, il direttore amministrativo, Roberto Gambuti, e Massimo Conti, commercialista. Tra gli ‘imputati’ anche la Fondazione, come ente con capacità giuridica (ilCarlino). L’accusa della Guardia di finanza è quella di aver ritoccato i bilanci della Fondazione affinché si risultasse in regola per ricevere contributi pubblici, ma gli imputati si dichiarano decisi a difendere la loro innocenza.
Riccione, è scattata la guerra del Natale. Il Pd si scaglia contro la lunghissima pista di pattinaggio su viale Ceccarini. Quanto costerà, si domanda il capogruppo Fabio Ubaldi? Lo scorso anno la piccola pista ai giardini Montanari consumò 30mila euro di energia elettrica. Il Pd annuncia: posizioneremo un contatore per controllare i costi (Corriere).
Poggio Berni, c’è un indagato per l’incidente che sabato sera ha provocato la morte del diciottenne Matteo Circelli. Si tratta del neo patentato alla guida della Punto (Nuovo Quotidiano).
Intervista della Voce a Vittorio Sgarbi, ambasciatore delle belle arti per l’Expo 2015. Si parla anche della capitale europea della cultura: Ravenna, secondo lui, ha perso perché non ha saputo innovare. Avrebbe dovuto presentarsi insieme a Venezia.
Opera di Capodanno. Sarà il Nabucco ad aprire il 2015 al 105 stadium. L’opera è stata scelta dal coro lirico Galli (LaVoce).
17 11 2014 | Rimini | Aeroporto, Lupi: Airiminum rispetta le condizioni richieste
Rimini | Aeroporto, Lupi: Airiminum rispetta le condizioni richieste
"Ci rivediamo al primo volo di Rimini", è così che il ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi ha salutato la convention elettorale di Ncd, ieri a Rimini all'Hotel Sporting. Presenti i candidati riminesi (Ada Di Campi, Simona Gaudenzi, Eraldo Giudici e Ivan Monticelli) guidati dal candidato alla presidenza della giunta, il forlivese Alessandro Rondoni, e il deputato Sergio Pizzolante. Dall'altro lato del tavolo giornalisti e categorie economiche.
Il ministro non ha confermato poi date precise per la conclusione dell'iter, si parla di fine anno, ma ha assicurato tempi brevi (guardando all'Expo del 2015) anche per il decreto a doppia firma (ministero delle Infrastrutture e ministero dell'Economia) per l'aeroporto di Rimini. "Arriverà nei prossimi giorni", ha detto Lupi ricordando come quello di Rimini sia tra gli aeroporti di interesse nazionale e ribadendo la priorità per lo Stato affinché il rilancio funzioni. Una responsabilità, non da poco, il ministro se la è presa, facendosi garante della validità della documentazione presentata da Airiminum a Enac. "Le ultimissime carte sono state consegnate il 13 novembre", assicura il ministro, affidandosi alle notizie che gli arrivano dall'Ente governativo per l'aviazione civile. "Le condizioni richieste sono state rispettate", ha sottolineato ulteriormente il ministro.
Più in generale, Lupi ha illustrato la politica del governo per gli aeroporti. "Non ci saranno più - ha ribadito - aeroporti di interesse strategico a vita, a meno che non garantiscano continuità territoriale". Il concetto è semplice: se fallisce una società pubblica i soldi ce li rimettono i cittadini. Soprattutto, ha spiegato il ministro, "100 aeroporti sono troppi per una realtà come quella italiana", e ancora: "Ci sono stati aeroporti che si sono fatti concorrenza tra loro senza dotarsi di piani industriali credibili, questo non potrà più accadere". Che, in riferimento al fatto locale, vale a dire: "La sinergia del nuovo Fellini con il Marconi di Bologna andrà scritta nero su bianco sul piano industriale. Ci deve essere una specializzazione dei ruoli, su questo sarà il mercato a decidere, che permetta il raggiungimento dell'integrazione delle politiche. La Regione Emilia Romagna ha già condiviso l'impostazione integrata proposta dal Ministero".
La valenza strategica di Rimini. "Il Governo non si è lanciato in salvo di tutti gli aeroporti falliti, come invece sta succedendo nel caso di Rimini", ha ribadito il ministro. "Abbiamo riconosciuto il valore internazionale dell'aeroporto sia in virtù della partecipazione di San Marino, sia per l'uso turistico dello scalo", in virtù in questo caso della vocazione di Rimini. "Abbiamo dovuto notare - ha spiegato anche il ministro - che Rimini nel corso degli anni ha avuto modo di raggiungere dei risultati significativi, come il milione di passeggeri del 2010, crollati a 500mila nel 2013".
17 11 2014 | Rimini | Sicurezza, Arlotti interroga Alfano
Rimini | Sicurezza, Arlotti interroga Alfano
Definire in via strutturale la dotazione organica delle forze dell'ordine e prevedere i rinforzi estivi almeno da metà giugno a metà settembre. E' ciò che chiede il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti nell'interrogazione presentata questa mattina al ministro dell'Interno Angelino Alfano, prendendo spunto dai dati del ministero stesso sui reati denunciati, riportati dal Sole24Ore di oggi. "Le caratteristiche di stagionalità e le presenze turistiche registrate impongono di stabilire in via definitiva le dotazioni di organico annuali delle forze dell'ordine. E' necessario che il contrasto ai fenomeni criminosi che si intensificano soprattutto durante l'estate, dalla microcriminalità all'abusivismo commerciale alla prostituzione, parta prima dell'arrivo della stagione turistica, per condurre la necessaria azione preventiva di intelligence su questi fenomeni".
Non è più accettabile, sottolinea il deputato riminese, "che ogni anno di debba fare la 'rincorsa' ai rinforzi. Per la nostra realtà, inoltre, non è sopportabile dover subire anche lo smantellamento dei reparti di polizia nautica e polizia postale. La nostra è un'area a forte vocazione turistica e di incontro, che richiede attenzione, dotazioni adeguate e azioni di lungo respiro. Inutile inviare i rinforzi ogni anno dopo la Notte Rosa. Servono organici strutturali, almeno da metà giugno a metà settembre".
17 11 2014 | Rimini | In 115mila al voto anticipato domenica prossima
Rimini | In 115mila al voto anticipato domenica prossima
Sono 115.720 i cittadini riminesi iscritti nelle liste elettorali e chiamati alle urne per le elezioni regionali di domenica prossima, 23 novembre. In Emilia Romagna (così come in Calabria) si va ad elezioni anticipate, essendosi il presidente della giunta regionale Vasco Errani dimesso dopo la condanna in secondo grado nel processo legato all'indagine Terremerse (l’accusa della Procura di Bologna era quella di aver influenzato la scrittura di una relazione falsa su un finanziamento illecito alla cooperativa del fratello, 1 milione di euro ricevuti dalla Regione).
Preponderante il numero delle elettrici, con 60.265 iscritte rispetto ai 55.455 maschi. Ben 58 saranno gli elettori ultracentenari, tra cui 51 sono “nonnine”. Donna anche l’elettrice più anziana - 107 anni - e la più giovane tra i 592 ragazzi che potranno votare per la prima volta, che compirà i 18 anni proprio domenica 23 novembre.
Centoquarantatre sono le sezioni elettorali, raggruppate nel territorio comunale in 38 luoghi di riunione, in cui si potrà votare dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 23 novembre per l’elezione del Consiglio regionale e del suo Presidente. Lo scrutinio dei voti comincerà alle ore 23 non appena i seggi saranno chiusi.
Ci sarà un'unica scheda sulla quale esprimere sia il voto per la candidata o il candidato Presidente, sia il voto per le liste concorrenti. Si può esprimere il voto per una candidata o un candidato Presidente e per una lista collegata. Se si esprime solo il voto a una lista, questo si estende automaticamente anche alla candidata o candidato Presidente collegati. Si può esprimere anche solo il voto a una candidata o candidato Presidente non collegati (il cosiddetto voto disgiunto). Si possono esprimere uno o due voti di preferenza per i candidati nella medesima lista. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.
L’Emilia-Romagna andrà per la prima volta al voto con la nuova legge elettorale approvata il 23 luglio scorso. Il consiglio regionale della Regione Emilia Romagna è composto da 50 consiglieri compreso il Presidente: 40 consiglieri sono eletti sulla base di liste provinciali con sistema proporzionale, mediante riparto nelle singole circoscrizioni e recupero dei voti residui nel collegio unico regionale; 10 consiglieri sono eletti con sistema maggioritario tra i candidati delle liste circoscrizionali in base ai voti conseguiti dalle liste o coalizioni di liste collegate ai candidati alla carica di Presidente.
Alla vigilia del voto, l’Ufficio elettorale del Comune di Rimini invita gli elettori a verificare per tempo il possesso dei documenti necessari per poter votare, ovvero di un documento d’identità e della tessera elettorale, per evitare negli ultimi giorni sovraffollamenti o code negli uffici preposti al rilascio.
Per il ritiro delle tessere elettorali non consegnate e per il rilascio dei duplicati, l’Ufficio elettorale di via Marzabotto 25, rimarrà aperto nelle giornate di venerdì e sabato con orario continuato dalle ore 8 alle ore 18, domenica 23 dalle ore 7 alle 23.
Anche le delegazioni anagrafiche dell’ex Circoscrizione 6 (Villaggio 1° Maggio - Via Bidente, 1/P), dell’ex Circoscrizione 5 (Viserba - Via Mazzini, 22), dell’ex Circoscrizione 3 (Miramare - P.zza Decio Raggi, 1), saranno aperte al pubblico, per il rilascio dei duplicati delle tessere elettorali per chi l’avesse esaurita o smarrita nelle giornate di venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e domenica 23 Novembre 2014, giorno delle elezioni, le delegazioni saranno aperte con orario continuato dalle ore 7 alle ore 23.
Al fine di agevolare l'esercizio di voto per le persone con ridotta capacità motoria, l'Amministrazione comunale ha predisposto, grazie alla disponibilità della cooperativa sociale "La Romagnola Onlus" un servizio di trasporto gratuito ai seggi. Il servizio è disponibile su prenotazione allo 0541/57188, nella giornata di domenica 23 Novembre dalle ore 8 alle ore 18 con possibilità di prenotazione anche nella giornata di sabato 22 dalle ore 8 alle ore 12,30.
17 11 2014 | Rimini | Sole 24 ore, Rimini affonda nella classifica della sicurezza
Rimini | Sole 24 ore, Rimini affonda nella classifica della sicurezza
Rimini è penultima tra le province italiane nella classifica del Sole 24 ore sui reati denunciati in rapporto alla popolazione nel 2013. E' prima in regione seguita da Bologna e Ravenna. La capitale della riviera ha collezionato lo scorso anno 947,2 borseggi e 110,4 rapine ogni 100mila abitanti.
Nel merito della graduatoria entra il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, innanzitutto per tornare a far notare come nella statistica manchi il "calcolo della ‘correzione turistica’, e cioè dei residenti all’anagrafe (335 mila) e di quelli effettivi (dovuti agli oltre 15 milioni di presenze turistiche all’anno)" e come " un territorio che è ‘fonte di reddito’ attrae maggiormente anche i malintenzionati".
Calcoli giusti o sbagliati, i rati sul territorio stanno aumentando e questo genera un diffuso senso di insicurezza, fa notare il sindaco riferendosi ai "furti nelle abitazioni, a Rimini come in Valmarecchia o in Valconca o nelle città sul mare. Non nascondiamoci dietro a un dito, il problema c’è, esiste, ed è sì parente stretto della crisi economica nazionale che incrementa le fasce di povertà e di marginalizzazione ma figlio dei continui tagli dello Stato centrale ad organici e dotazioni delle forze dell’ordine. Solo la collaborazione e il senso di responsabilità delle emanazioni territoriali e degli Enti locali, che ormai quotidianamente ‘mettono a disposizione’ le loro Polizie municipali per compiti di ordine pubblico che vanno bel oltre il mansionario, impedisce che la situazione peggiori ulteriormente. Ma è chiaro che questo gioco allo ‘scaricabarile’ non possa durare più a lungo".
Rinforzare la sicurezza. "Ormai da 30 anni la provincia di Rimini sta chiedendo il potenziamento permanente degli organici di polizia e la ‘promozione’ della sua Questura, ora formalmente relegata a una fascia inadeguata. E questo in virtù della particolarità di questo territorio, molto più esposto di altri, specie in alcuni mesi dell’anno, alle potenziali incursioni della malavita. Per tutta risposta, abbiamo avuto la mancata risoluzione del problema della fascia e anche della nuova sede della Questura, rinforzi estivi per periodi sempre più limitati, mezzi senza carburante, richieste ministeriali (nel 2010) a che fossero i Comuni a provvedere a pagare benzina, alloggio e perfino biada per i cavalli delle forze dell’ordine".
Cambio direzionale. "Io vedo questo come primo fronte di intervento urgente: una decisa sterzata delle politiche della sicurezza, investendo e non tagliando su di esse, sfrondando anche ambiguità legislative che poi nei Tribunali si traducono in sentenze penalizzanti la comunità (penso ad esempio a tutto il tema della prostituzione in strada). Si può, poi, anche discutere di politiche urbane, di migliorare nelle aree metropolitane quartiere alienanti e privi di servizi, ma essendo ben consci di qual sia lo stato finanziario degli Enti locali che queste cose poi dovrebbero attuarle. E ritorniamo quindi all’emergenza iniziale".
Appello al ministero. "Visto che i numeri forniti al ‘Sole 24 Ore’ sono quelli del Ministero dell’interno, invito quest’ultimo, alla luce delle peculiarità sociali e economiche della provincia di Rimini, a non attendere un secondo in più a dare risposta a tutte le richieste inevase del nostro territorio, in termini di irrobustimento delle forze dell’ordine. Anzi, visto che si sta discutendo di un radicale riassetto istituzionale, credo e spero non sia neanche più in discussione come, in un eventuale accorpamento di area vasta delle funzioni in materia di pubblica sicurezza, sia Rimini l’indiscutibile ‘hub’. Mi auguro che il ministro Alfano sia rapido a rispondere positivamente a queste istanze territoriali che hanno precedenza rispetto a tutte le altre: classifiche o non classifiche, diteci se si vuole dotare Rimini di una Questura che abbia una classificazione adeguata, se la Prefettura rimarrà come effettivo strumento operativo, se ogni anno dobbiamo ripetere il trito tiramolla dei rinforzi".
giornalaio, 17 novembre 2014
Sciopero della fame ai Casetti. Fuoristrada, 18enne muore in una scarpata. Infarto stronca Balena
Sciopero della fame ai Casetti. Una decina di detenuti, in attesa di passare ai domiciliari, protesta contro i tempi lunghi. Ieri conferenza stampa dell’associazione Papillon e del garante per i diritti dei detenuti. Da inizio anno in carcere a Rimini si sono registrati 12 tentati suicidi, 12 aggressioni agli agenti e 25 tra detenuti, 73 atti di autolesionismo (Corriere). C’è poi una sezione che non è stata ancora collaudata, nonostante sia in condizioni di estremo degrado a causa di infiltrazioni un’altra sezione che ospita 30 detenuti. Sul caso un’interrogazione della parlamentare Giulia Sarti (M5S).
L’incidente sabato sera alle 22,30 circa a Poggio Torria. A perdere la vita il diciottenne Matteo Circelli in auto con quattro suoi amici, tutti giovanissimi, due coetanei, un quindicenne e un diciassettenne. Lungo via Cimitero Trebbio a causa dell’asfalto viscido la Fiat Punto ha sbandato e il neopatentato alla guida ha perso il controllo. L’auto è finita sulla carreggiata opposta, poi contro un albero, alla fine giù per una scarpata. Tre dei ragazzi sono stati sbalzati fuori. Tra loro Matteo e il 15enne, il meno grave, che ha chiamato i soccorsi (ilCarlino). Tre dei ragazzi sono ricoverati al Bufalini di Cesena, uno all’Infermi di Rimini.
Airiminum, dopo la conferenza stampa di sabato c’è una certezza, secondo il Nuovo Quotidiano. La società nata in occasione del bando Enac per la gestione dell’aeroporto Fellini sta ancora cercando investitori (a livello locale) in grado di garantire il capitale necessario per l’aggiudicazione definitiva. A dimostrarlo il fatto che la componente riminese Rimini partecipazioni per continuare a restare in Airiminum dovrà versare 950mila euro dei 3,1 milioni previsti dal bando, ma allo stato attuale ne ha versato un quarto soltanto.
Pantani. Cocaina e pane, masticati e sputati. Erano stati ritrovati sulla scena della morte del Pirata il 14 febbraio di dieci anni fa. A 50 centimetri dalla bocca del cadavere, sopra del sangue. La nuova ipotesi, depositata sembra qualche giorno da dall’avvocato dalla famiglia De Rensis, sarebbe che il boccone sia stato posto ad arte nella stanza del residence. All’epoca dei fatti, invece, gli investigatori arrivarono alla conclusione che fosse stato davvero sputato da Pantani, poiché era stato succhiato e presentava segni di masticazione, e anche perché dalle indagini risultò come il campione oltre a sniffare la cocaina la mangiasse anche (ilCarlino).
Riminesi. E’ morto ieri a tavola per il pranzo domenicale con amici e parenti l’antiquario Maurizio Balena. Un infarto lo ha colpito al Pic Nic, mentre raccontava aneddoti (LaVoce). Era uno dei più intelligenti antiquari italiani, lo ha ricordato Vittorio Sgarbi.
Calcio, il Rimini ha vinto 3 a 2 a Castiglione di Ravenna contro il Ribelle (NQ).