tortora-scuroRimini | Scogliere, 600mila euro per abbassarle tra deviatore e fossa dei mulini

 

La giunta comunale ha approva il progetto preliminare per l’abbassamento delle scogliere foranee emerse esistenti, nel tratto di litorale compreso tra la Fossa Sortie e il Deviatore Marecchia, limitatamente ai primi 7 setti a partire da Nord. La promessa è che il progetto definitivo ed esecutivo sarà pronto a metà dicembre. L'intervento costerà 600mila euro. "Grazie a questo lavoro preparatorio che ci ha confortato per i risultati emersi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Biagini – possiamo oggi definire e approvare, pianificare e concretizzare gli interventi necessari e attesi, prima dell’inizio della stagione balneare 2015. Là dove già siamo intervenuti con l’abbassamento delle scogliere, infatti, i risultati sono stati tangibili per la scomparsa del limo e il conseguente miglioramento della qualità delle acque di balneazione".
Attraverso l’ausilio di un motopontone la sommità degli scogli sarà abbassata portandola dall’attuale a una nuova quota di circa 80 centimetri sul livello medio del mare. Grazie al moto ondoso e delle maree sarà attivata la circolazione idrodinamica lato terra delle scogliere esistenti eliminando così la sedimentazione di materiale fine e rendendo la spiaggia fruibile dal punto di vista turistico.

Mercoledì, 26 Novembre 2014 09:23

giornalaio, 26 novembre 2014

giornalaioMelucci stop? | Ultimatum da Aeroclub | Più ‘video-sicurezza’ in centro

 

Turismo, non è scontata la conferma del riminese Maurizio Melucci alla guida dell’assessorato regionale. Bonaccini in campagna elettorale ha promesso un posto (probabilmente ma non necessariamente quello) a un riminese non meglio identificato, ma il peggior risultato di affluenza della Regione potrebbe far cambiare idea al governatore, e comunque il nome anche se riminese non è scontato: il renziano Bonaccini ha promesso una squadra nuova e per metà composta da donne. Nel Pd dichiarazioni al veleno dai due non eletti Alvisi e D’Andrea (ilCarlino).

A sollevare dubbi su un Melucci bis al turismo è Giorgio Pruccoli, ex sindaco di Verucchio, eletto con Nadia Rossi, nella quota riminese del Pd in assemblea legislativa. “Serve dare un segnale di cambiamento”, dice Pruccoli, dopo le lamentele raccolte sul territorio durante la campagna elettorale. “E ricorda al neo presidente, sostenuto dall’altra neo consigliera Nadia Ross, le promesse fatte: «Un assessore regionale riminese». Un Melucci bis? «Sarebbe un errore: non ci sarebbe segnale di rinnovamento»” (Corriere).

 

Sul fronte del centrodestra, il coordinatore provinciale di FI Giorgetti non cerca alibi per il crollo elettorale, mentre Pizzolante per Ncd (4,7% in provincia con punte del 15,1% a Bellaria e del 5,6% a Rimini, ma il 2,6 a livello regionale, quindi niente eletti) si auspica di ripartire dal dato elettorale per rifondare il centrodestra (ilCarlino).

 

Dal movimento 5Stelle, a chiedere un cambio di rotta, dopo le dimissioni di Camporesi dal consiglio comunale, anche l’eurodeputato Marco Affronte: Ha ottenuto più Salvini andando in un campo rom che noi a suon di emendamenti nelle aule parlamentari, dice. La gente deve capire che siamo entrati nelle istituzioni per cambiarle e questo non accade con i ‘vaffa…’, aggiunge (Corriere). Intanto la consigliera Sensoli promette: Non prenderò più di 5mila euro lordi al mese. In consiglio comunale, sembra in forse anche la permanenza di Carla Franchini (Nuovo Quotidiano).

 

Aeroporto, ieri l’Aeroclub ha scritto all’Enac per chiedere che il Fellini in queste settimane resti aperto non solo nelle parole, ma anche nei fatti. A tema questioni pratiche, come, per esempio, la possibilità di tenere acceso l’impianto di illuminazione delle piste. L’ultimatum non ha tempi precisi, ma qualora dovesse cadere nel nulla, l’Aeroclub tornerà dal prefetto per decidere il ‘da farsi’ (LaVoce).

 

Più telecamere in centro. L’ennesima spaccata, questa volta ai danni di una boutique di corso d’Augusto, rinvigorisce l’allarme. A chiedere più videosorveglianza è adesso anche l’associazione di commercianti Zeinta de borg, pronti a pagare per le istallazioni (Corriere).

Scarpe rosse. In provincia di Rimini finora sono stati 157 i casi di violenza (la maggior parte maltrattamenti familiari ma anche cinque-sei casi di stalking) riscontrati dalla squadra mobile di Polizia nei confronti delle donne. Ventiquattro (due in più dello scorso anno) sono gli ammonimenti ammessi dal questore (LaVoce).

 

Sempre più soli. Crescono a Rimini le famiglie unipersonali, superando le 23mila, e cambiano anche faccia. Non si tratta più, infatti, di nonni, ma di persone appartenenti un po’ a tutte le fasce d’età. Sempre più single in città. Devono cambiare dunque le politiche sociali del Comune, spiega l’assessore Lisi: solo nel 2013 lo sportello sociale ha ascoltato 1.452 persone, di cui circa il 40% proveniente da famiglie unipersonali (ilCarlino).

 

La riforestazione di Rimini. Il comune si è messo in cerca di terreni su cui piantare alberi in grado di assorbire smog e anidride carbonica, a seguito dei tagli dovuti alla realizzazione della terza corsia dell’autostrada. Il comune quindi chiede ai privati interessati di manifestare l'eventuale interesse contattando entro il 10 dicembre 2014 gli uffici dell'assessorato all’ambiente. Sarà Società autostrade per l'Italia a realizzare l'impianto e la manutenzione nei primi 5 anni. Le piantine forestali, di altezza inferiore a 5 metri, dovranno essere autoctone della Regione Emilia-Romagna (ilCarlino).

 

Presentata ieri mattina a Rimini l’istanza di fallimento per la Locanda di Miranda, il ristorante di Serena Grandi al ponte di Tiberio, chiuso da luglio. A chiedere il fallimento sono stati i dipendenti, non pagati o pagati a nero. Stessa strada hanno intrapreso anche i fornitori (LaVoce).

 

Un 59enne di Bellaria è rimasto ucciso, travolto su una piazzola sul raccordo autostradale per Ravenna. Alessandro Albertini è morto sul colpo, lasciando una moglie e due figli (ilCarlino).

 

A Riccione il calciatore 15enne Carlo Sogos, ha rinunciato a un rigore. L’arbitro glielo aveva concesso, ma non c’era. Lui lo ha detto: Sono caduto da solo. E’ successo nei minuti finali della partita del campionato Giovanissimi tra la Polisportiva Riccione e Verucchio (ilCarlino). Il capitano del Rimini Ricchiuti: Lo ammiro, io non ce l’avrei fatta. Una scelta difficile, spero continui così (Corriere).

1Rimini | Sono 23mila le famiglie 'unipersonali' in città

Anche nel Comune di Rimini sono sempre di più le famiglie unipersonali: ad oggi sono 23.106, contro le 16.475 del 2004. Un aumento evidente, in linea con quello che succede più in generale in Italia, dove tra il 2004 e il 2013 sono cresciute in media del 42,20%. Se un tempo, inoltre, le famiglie unipersonali erano perlopiù costituite da anziani soli, oggi sono distribuite su tutte le fasce di età e testimoniano del mutato quadro sociale con strutture, caratteristiche e problematiche decisamente differenti; si va dall'anziano solo al padre separato. Scendendo nel dettaglio, l'over 65 incide solo per poco più del 39% (in maggioranza femmine) nella casistica delle famiglie unipersonali, mentre crescono le famiglie unipersonali in età lavorativa, dove la maggioranza è costituita da uomini.


“Cambiano le tipologie di famiglie – è il commento del vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini Gloria Lisi - e, di conseguenza, cambiano anche i bisogni. Certamente l'aumento delle famiglie unipersonali crea problematiche inedite, con l'aggravante che in questi casi si restringe la rete sociale e famigliare di sostegno. Ecco allora che anche la composizione sociale delle famiglie può diventare una ulteriore cartina di tornasole degli effetti pesanti della crisi. Anche a Rimini infatti le famiglie sono sempre più frammentate, invecchiate e meno attive sul mercato del lavoro. Il Comune è spesso la prima porta a cui bussano le persone senza supporto famigliare; per questo abbiamo strutturato servizi, come lo sportello sociale, in maniera tale che l'ascolto e la relazione, parti intangibili ma altrettanto importanti degli aiuti, siano parte centrali nell'accesso ai servizi. La conferma di questo bisogno viene dai dati: solo nel 2013 lo sportello sociale del Comune di Rimini ha ascoltato 1.452 persone, di cui circa il 40% proveniente da famiglie unipersonali”.


Oltre alla unipersonali, va sottolineato come anche le famiglie ‘tradizionali’ si assottiglino, sono composte cioè da sempre meno persone, indice anche questo di una tendenza già in atto, ma che si è acuita in maniera esponenziale con la crisi, ovvero la contrazione delle nascite di figli. A Rimini le famiglie sono infatti costituite mediamente da 2,28 figli, mentre solo nel 2004 erano 2,40 e nel 2008, anno pre crisi, 2,35. Il filo che accomuna queste diverse tipologie c'è ed è ben identificabile: la restrizione della rete sociale e famigliare a supporto. La situazione più critica riguarda ovviamente quel tipo di famiglia dove manca il reddito, o per mancanza e perdita di lavoro, e anche la pensione, nel caso di single in età lavorativa.

2Rimini | Elezioni, Sarti: Riporteremo la gente al voto

 

Al deputato Giulia Sarti (M5S) l'analisi del voto di domenica. Due i temi: l'astensionismo e l'esito dalle urne. A partire dalle dimissioni del capogruppo in consiglio comunale Luigi Camporesi. "Queste dimissioni arrivano quasi a corollario di una riflessione che facevo proprio ieri, mentre ero in missione con la Commissione parlamentare Antimafia a Milano, sui fatti dell’Expo e delle occupazioni abusive. Quante indagini, quanti arresti, quanti gravissimi reati hanno interessato i politici che amministrano i nostri territori? Quante di queste azioni dolose hanno riguardato proprio la nostra Emilia Romagna? La caduta di Re Errani e della sua corte spendacciona ne sono una delle conseguenze. Come può quello che fa il Movimento ogni giorno non essere un giusto controvalore? Banchetti, assemblee, ascolto, battaglie al fianco dei cittadini, proposte nate dalla partecipazione. A Rimini tutto questo viene fatto molto bene ed infatti si mantengono percentuali di consenso sempre relativamente alte rispetto al resto delle provincie, ma poi tutto il lavoro sviluppato diventa improvvisamente equiparabile a una settimana di Salvini in Televisione. E’ evidente che abbiamo mancato nel dare un punto di riferimento ai cittadini e la verità è rimasta sugli schermi TV, almeno per quelli che ritengono il voto ancora qualcosa di praticabile".
La sfida del futuro. "Diventare punto di riferimento e riportare la gente al voto. Una sfida che vedrà tra i nuovi portavoce anche Raffaella Sensoli, della quale elezione sono molto contenta. Raffaella è una donna in gamba e un brutto cliente per chi penserà di poterla contrastare senza essersi adeguatamente preparato. La nostra nuova consigliera potrà inoltre contare su un bagaglio di esperienza accumulato dal suo gruppo, da Luigi, ma anche da persone come Andrea De Franceschi, persone che hanno dato forte credibilità al Movimento quando nessuno lo conosceva".

tortora-scuroRimini | Elezioni, Alvisi chiede "discontinuità vera" nel Pd riminese

 

Quarta arrivata tra i candidati riminesi del Pd all'assemblea legislativa, con 2.033 preferenze, Sonia augura "buon vento a Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi. L’augurio è che sappiano rappresentare in Regione Emilia-Romagna non solamente la minoranza dei votanti che li ha eletti, ma tutto il territorio e i suoi cittadini indistintamente. E soprattutto con indipendenza da chi ha permesso ai poteri precostituiti di condurre il Partito democratico a questa scollatura difficilmente risanabile con le comunità, nella Regione, la nostra, in cui la Lega Nord ha raddoppiato i voti e diventa la prima opposizione".
La strada. "Io credo che ora il Pd riminese (Rimini è il risultato peggiore in termini di affluenza in regione) debba saper affrontare il gap di rappresentanza. Cambiando la propria strategia, arroccata, in difesa della conservazione, di piccoli e grandi poteri. Che negli ultimi anni non ha saputo far crescere dialogo e partecipazione. Chiedo discontinuità vera nella politica riminese, così come chiede a me chi mi ha votato, a maggior ragione ora che non ho il seggio regionale, e che si aggiunge al segnale inviato da coloro i quali hanno disertato le urne".

Martedì, 25 Novembre 2014 14:08

nuovi murales in città

Due nuovi murales voluti dal Comune all'invaso del ponte di Tiberio e in via Ducale. Il gallo e il pavone sono a cura di Ericaeilcane, mentre sono a cura del writer Bastardilla le figure 'apparse' in via Ducale

 murales 01 bastardilla

murales ericailcane 02

2Rimini | Violenza sulle donne, 724 casi per i centri di aiuto romagnoli

 

Dal gennaio al 30 settembre 2014 complessivamente 724 donne si sono rivolte ai 5 centri antiviolenza che operano sul territorio romagnolo. Nel 2013 i femminicidi in Italia presentano numeri terribili: sono stati 179, +14% rispetto alle 157 vittime del 2012. Un anno nero, con la più elevata percentuale di donne tra le vittime di omicidio mai registrata in Italia. In 7 casi su 10 i femminicidi si sono consumati all'interno del contesto familiare. Ogni due giorni una donna muore. "Questo è il crudo dato (del rapporto della banca dati Eures) di una violenza che non ha eguali. La violenza di genere è uno dei mali più subdoli e, purtroppo, radicati nella società. Spesso nascosta, ma con effetti evidenti e devastanti", spiegano il direttore di Legacoop Romagna, Monica Fantini, e la responsabile Politiche di Genere, Federica Protti.
Legacoop Romagna si è fatta promotrice, a partire dalla Settimana del Buon Vivere, di un Accordo Quadro che coinvolge i Comuni e i Centri Anti violenza della Romagna allo scopo di contrastare concretamente e con determinazione questa piaga. Protagonisti del Progetto "BV: Basta Violenza" sono: gli Assessorati Pari Opportunità del Comune di Forlì, di Cesena, di Rimini e di Ravenna unitamente al Centro Donna del Comune di Forlì, al Centro Donna del Comune di Cesena, La Casa delle Donne del Comune di Rimini, Centro Antiviolenza Rompi il Silenzio di Rimini, Associazione Demetra di Lugo, SOS Donna di Faenza, Linea Rosa di Ravenna.
Sicurezza personale, distacco dalla famiglia, rifugio sicuro, reinserimento lavorativo, educazione e prevenzione con le giovani generazioni sono solo alcuni dei temi trattati. Si parte ora con la prima azione concreta diretta a un gruppo di cooperative che si sono rese disponibili a intraprendere un percorso di sensibilizzazione e informazione al proprio interno sulle tematiche della violenza di genere. Alle aziende saranno proposti incontri formativi, organizzati in collaborazione con i Centri Anti Violenza della Romagna, si partirà con un modulo base di sensibilizzazione. Sulla base delle disponibilità e del percorso specifico delle imprese si potranno poi attivare moduli specifici.
"La violenza mina, nell'oggi, la libertà di ognuno, minando pertanto il domani. Legacoop Romagna - proseguono Fantini e Protti - s'impegna a continuare questo percorso, nella convinzione che l'impegno deve essere congiunto, ognuno per il suo ruolo e la sua funzione. Parliamo di cittadinanza attiva d'impresa e del coinvolgimento delle persone, uomini e donne insieme; a partire dall'educare i bambini e le bambine, i giovani. Per questo famiglia, scuola e impresa, assumono un ruolo prioritario. Un ringraziamento sentito a questi Centri Antiviolenza che silenziosamente e quotidianamente s'impegnano e lavorano per rendere la vita di tutti noi migliore".

tortora-scuroRimini | Violenza sulle donne, Petitti (Pd): Affrontarla significa abbandonare streotipi

 

In Emilia Romagna sono tredici i centri antiviolenza e dal 1 gennaio al 31 ottobre scorso hanno accolto 2.867 donne. La sola ‘Rompi il Silenzio’, che si occupa a Rimini di assistenza alle donne vittime di violenza, ne ha seguite ad oggi 173, in linea con lo scorso anno. I dati li dà il deputato riminese Emma Petitti oggi in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
"Affrontarle la violenza sulle donne - spiega - significa mettere in discussione stereotipi e luoghi comuni e promuovere una relazione diversa tra i generi, un modo diverso di concepire i rapporti tra uomini e donne, nella vita pubblica e privata".


Come affermato anche in occasione della visita della presidente della Camera Laura Boldrini alla Casa delle Donne di Rimini nei mesi scorsi, ricorda Petitti, "ora dobbiamo lavorare con forza per dare attuazione a questi impegni e per monitorare costantemente i problemi aperti e i risultati raggiunti. Potenziare il lavoro dei centri antiviolenza è imprescindibile. Il piano Nazionale antiviolenza, previsto dalla Legge sul femminicidio ma non ancora approvato, sarebbe uno strumento per costruire, con i centri antiviolenze e le case rifugio, una seria politica di contrasto al fenomeno, sul piano degli aiuti materiali per le donne vittime e soprattutto in termini di diffusione di una cultura fondata sul rispetto e sulla parità. Ma vi sono ancora ritardi che vanno colmati".


Secondo il deputato, che ha aderito alla marcia di sabato prossimo promossa dal Comune di Rimini, "occorre agire per finanziare i centri antiviolenza, per inasprire pene e controlli, per valutare l’impatto di genere della politiche pubbliche, ma soprattutto per produrre un cambiamento profondo di contesto culturale, mentalità, abitudini e sistemi di potere che sono oggi maschilisti e discriminatori. Dobbiamo agire per migliorare le effettive condizioni di vita e di lavoro delle donne per consentire davvero libertà, autonomia e autodeterminazione facilitando l’accesso a lavoro e carriera, ridisegnando il welfare, partendo dalle persone, e dalle persone che lavorano, agendo quindi su servizi, conciliazione e condivisione dei tempi privati e di lavoro".


Si parte dall'educazione. "Bisogna insegnare il valore positivo delle differenze ai bambini, formare insegnanti ed operatori, fare della scuola il primo centro di prevenzione alla violenza di genere (in parlamento abbiamo di recente depositato una proposta di legge per l’introduzione dell’insegnamento della non violenza e del rispetto della parità), lavorare affinché anche i media si pongano il tema di una comunicazione rispettosa della dignità delle donne".


Altri dati. L'Italia resta tra le nazioni europee con gli indicatori peggiori per la condizione femminile. Il 2013 è stato un anno pesante: il Rapporto Eures sul femminicidio in Italia conta 179 donne uccise, il 70% in famiglia e il 92,4% per mano di un uomo. Una su sei uccisa dopo la decisione di lasciare il proprio partner. Una su dieci era una collega o una dipendente del suo assassino. C'è anche la ricerca "Rosa Shocking - Violenza, stereotipi e altre questioni del genere" presentata alla Camera e realizzata da WeWorld Intervita per Ipsos. Dice che per un italiano su tre la violenza domestica sulle donne è un fatto privato, che si risolve in famiglia. Per uno su cinque è accettabile denigrare una donna con uno sfottò a sfondo sessuale. Uno su 10 pensa che se le donne non indossassero abiti provocanti non subirebbero violenza. Uno su 4 è convinto che se una donna resta con il marito che la picchia, diventa lei stessa colpevole.

1Rimini | Spaccata in centro, da Zeinta de borg appello al prefetto

 

Centro storico violento. Due notti fa l'ennesima spaccata ai danni della boutique Space su corso d'Augusto. L’associazione dei commercianti 'Zeinta di Borg' scende in campo e chiede, per via di una "urgente necessità", di incontrare prefetto, autorità e le altre associazioni dei commercianti "per mettere in atto una forte azione di controllo per le imprese e per i cittadini". L'associazione chiede più sicurezza e, intanto, più videosorveglianza.


"La nostra città – afferma il presidente Arturo Pane – si è qualificata al secondo posto tra le più pericolose d’Italia (anche se il dato include le presenze turistiche) e già il 17 ottobre scorso dopo la violenta rapina ai danni della gioielleria Marchini avevamo invitato tutti ad una concertazione e proposto l’idea di acquistare a nostre spese telecamere che proiettano anche immagini dell’esterno per monitorare meglio la situazione. Le immagini, andrebbero direttamente inviate alla centrale operativa della pubblica sicurezza in ottemperanza della legge sulla privacy".


Un passo dietro l'altro. "Una telecamera accesa, una vetrina illuminata, gente che può camminare tranquillamente per le nostre strade, questo chiediamo e non ci sembra neanche troppo. Una città tranquilla per il bene dei nostri associati (la Gioielleria Marchini e la boutique Space sono tra questi), per tutti i commercianti, cittadini e turisti: questa deve essere la nostra Rimini. A quel punto la nostra prossima associata sarà la sicurezza".

vetrina-spaccata-rapina-furto-fotogramma--324x230

Martedì, 25 Novembre 2014 12:52

in marcia contro la violenza sulle donne

Oggi si celebra in tutto il mondo la ‘giornata internazionale contro la violenza alle donne’, sabato la marcia a Rimini