(Rimini) Al via da questa mattina l’intervento che riguarda la seconda fase dei lavori - iniziati il 7 marzo - con la posa della condotta nel tratto di Viale Vespucci da via Il Bidone al piazzale Marvelli. Per consentire la posa della tubazione principale - che permetterà di realizzare i primi collegamenti alla rete esistente, propedeutici alla successiva messa in esercizio delle nuove condotte posate sul lungomare - sono state necessarie alcune modifiche alla circolazione. Nel tratto di strada di circa 60 metri, interessato alle opere di scavo. infatti è stato istituito il senso unico alternato, lasciando sempre garantito l’accesso ai residenti e ai mezzi di soccorso. La conclusione dei lavori è prevista, se le condizioni meteo lo consentiranno, entro una settimana.

I lavori, come noto, prevedono il completo rifacimento della condotta di adduzione principale a servizio del Comune di Rimini, e parte di quella di distribuzione, nei tratti compresi tra Via il Bidone, compreso un piccolo tratto su Piazza Marvelli. L’intervento di Hera Spa, che prevede un investimento complessivo stimato di circa 200 mila €, è finalizzato alla messa in esercizio delle nuove condotte idriche realizzate sul lungomare Murri e consentirà un miglioramento notevole della resilienza del sistema, con conseguenti vantaggi anche per i residenti e per le tante attività ed esercizi che insistono nella zona. L’intervento, parte integrante del Parco del mare sud, riguarda il progetto di trasformazione urbana del waterfront del Comune di Rimini, che dopo il completamento dei tratti 1 e 8 (lungomare Tintori e Spadazzi) in questa fase sta interessando il lungomare Murri nei tratti 2 e 3, da piazzale Kennedy a piazzale Benedetto Croce.

(Rimini) Si è aperta ieri con la cena di presentazione agli iscritti del Pd la settimana di incontri di Daniela Angelini, candidata a Sindaco per Riccione della Coalizione composta da Pd, M5S, Coraggiosa, 2030 Riccione, Uniamo Riccione e Riccione nel Cuore. Dopo il PD, domani Daniela Angelini incontrerà Coraggiosa e mercoledì il Movimento 5 Stelle. La settimana si chiuderà poi con gli incontri dedicati alle tre liste civiche che fanno parte della coalizione. I giovani e il lavoro, temi cari a Daniela Angelini, sono stati al centro della presentazione avvenuta ieri sera.

“Una località turistica deve puntare sulla qualità dei servizi offerti, che passa anche attraverso la scelta di collaboratori di impresa qualificati. Occorre investire nella formazione per avere personale qualificato e retribuito adeguatamente. Non è possibile che le imprese locali siano costrette a rivolgersi all'estero per la ricerca di personale – ha detto Daniela Angelini facendo riferimento alle difficoltà di reperimento del personale da parte delle attività turistiche – Abbiamo sul territorio eccellenze nella formazione del settore ricettivo e della ristorazione, penso all’Istituto Alberghiero Savioli e allo Ial, Scuola Alberghiera di Riccione, sulle quali credo sia fondamentale mettere in campo in sinergia con la Provincia e la Regione un forte investimento per il futuro.

Riccione ha sempre vantato una formazione per il settore turistico di altissimo livello e vedere i nostri albergatori andare altrove per reperire il personale mi preoccupa. Le nostre strutture turistiche hanno permesso di formare generazioni di giovani. Dobbiamo continuare a mettere al centro della nostra offerta quello che sappiamo fare meglio: l’accoglienza, l’innovazione e la formazione. Siamo conosciuti in tutto il mondo proprio per il nostro modello turistico, grazie alla formazione del personale qualificato. Vanno rafforzate le sinergie tra scuola e lavoro. Nel rapporto di collaborazione impresa/lavoro deve trovare spazio la crescita per poter fidelizzare i lavoratori”.

(Rimini) È stata approvata in questi giorni dalla Giunta comunale, la proposta di project financing per la concessione del servizio di illuminazione pubblica. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica - scelto fra 4 proposte - è quello di Hera Luce s.r.l e riguarda la progettazione e la realizzazione degli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica e di adeguamento alle norme degli impianti di illuminazione pubblica presenti sul territorio del Comune di Rimini. La proposta comprende, oltre alla gestione, la conduzione e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti - inclusi gli impianti semaforici - e la fornitura di energia elettrica, anche lo sviluppo di tecnologie per l'illuminazione sempre più sostenibili anche attraverso l'utilizzo di modelli smart, intelligenti e predittivi con l'obiettivo di pianificare l'illuminazione pubblica in base all'analisi delle caratteristiche del territorio.

Un intervento che riguarda l'ammodernamento e la successiva gestione dell'impianto di pubblica illuminazione per il quale l'Amministrazione provvederà, nei prossimi mesi, alla pubblicazione di un bando di gara che includerà tutte le caratteristiche della proposta scelta di project financing. Il progetto, scelto attraverso un affidamento in concessione del servizio di illuminazione pubblica, mediante finanza di progetto (ex art.183 comma 15 del D.Lgs. 50/2016), si caratterizza soprattutto per un elevato risparmio energetico, garantito dalla qualità prestazionale della tecnologia a led e dall'adeguamento del flusso luminoso ai livelli dalla vigente normativa in materia.

Oltre alla regolazione dei livelli minimi di luminosità in tutte le aree della città, il progetto selezionato ha altre importanti caratteristiche, come il risparmio energetico di oltre 8,6 milioni di kWh annui, ovvero il 62% rispetto al consumo annuale di riferimento. La durata della concessione sarà di 25 anni con un canone annuo di € 4.075.880, un costo ampiamente in linea con quanto attualmente il Comune investe per l'illuminazione. Una proposta quindi che anche dal punto di vista economico finanziario - a fronte di un canone coerente con quello attuale - ha comunque più di un vantaggio, se confrontata con le altre soluzioni tradizionali e la gestione diretta da parte del Comune. Anche sul fronte della riqualificazione strutturale infatti il progetto scelto produrrà - nei primi 4 anni - un adeguamento degli impianti, che consentirà di raggiungere gli obiettivi, che anche in questo caso sono fissati dalla norma.

Ma il progetto non si esaurisce solo con il significativo risparmio di energia e il completamento dei lavori di realizzazione delle opere di riqualificazione mancanti. Altre caratteristiche importanti infatti sono determinate dalle diverse infrastrutture a tecnologie digitali, che implementeranno i servizi di smart city. Nel progetto infatti sono incluse innovazioni che vanno dal telecontrollo dei punti luce, per zone di particolare interesse comunale e turistico, all'ampliamento del sistema di videosorveglianza e lettura targhe, l'installazione o sostituzione di proiettori per illuminazione architetturale di valorizzazione monumenti, sensori per analisi del traffico, ristrutturazione di impianti semaforici telecontrollati, fino all'installazione di dispositivi per il monitoraggio dei principali parametri ambientali, sistemi di alert per allagamento sottopassi, ecc..

"Stiamo parlando di un servizio essenziale per la collettività - sottolinea l'Assessore ai Lavori Pubblici Mattia Morolli - con notevoli ricadute sul comfort abitativo di una città, sulla sicurezza stradale, la valorizzazione del patrimonio ambientale e naturale. Una città che diventa sempre più smart. Benefici sociali che prevedono un elevato livello di innovazione a vantaggio dell'intera collettività, dell'economia e dell'ambiente. Il primo e più importante chiaramente riguarda proprio l'impatto positivo sull'ambiente, la riqualificazione dell'impianto di pubblica illuminazione ci consentirò infatti di ridurre il consumo di energia con una conseguente riduzione dell'emissione di CO2 in atmosfera".

(Rimini) E' partita alle otto del mattino di sabato l'operazione di trasferimento che avrebbe dovuto portare 400 rifugiati ospitati negli Hotel di Rimini in 7 diverse regioni italiane (Liguria, Piemonte, Molise, Abruzzo, Marche, Basilicata e Puglia) per disposizione del Ministero dell'Interno. Lo riferisce l'associazione di albergatori Riviera sicura. "Riviera Sicura e Prefettura di Rimini avevano lavorato congiuntamente fino a notte inoltrata per individuare i nuclei familiari da trasferire, evitando in tutti i modi smembramenti di famiglie o di trasferire soggetti con problematiche di salute o di altra natura", ricordano gli albergatori. "L'opera di convincimento dei volontari di Riviera Sicura e di alcuni albergatori ha però fatto si che in 128 accettassero il trasferimento, ma quasi 700 hanno rifiutato categoricamente spiegando che erano giunti a Rimini per ricongiungimento con familiari o amici", ribadiscono in una nota.

" Diciamo da sempre – spiega Giosuè Salomone, Presidente di Riviera Sicura – che quasi nessuno dei rifugiati a Rimini è arrivato qui per caso o attirato dall'ospitalità degli Hotel. A Rimini risiede una comunità ucraina estremamente ampia e quasi tutti hanno un parente o una amica che scappa dalla guerra. Stimiamo, infatti, in almeno 2.000 il numero di rifugiati attualmente ospitati da amici e parenti. Sapevamo già delle resistenze che avremmo trovato e lo avevamo preannunciato alle Istituzioni; il risultato era assolutamente scontato fin dalla vigilia".

Gli albergatori parlano di "alta la professionalità mostrata dai funzionari della locale Questura, che hanno operato in stretta collaborazione con Riviera Sicura, riuscendo a mantenere una atmosfera serena consentendo di evitare disordini ed evitando il panico tra i rifugiati". Quindi, "non sembra praticabile la strada dell'alleggerimento del carico sul territorio con spostamenti in altre regioni. Anche di fronte al fatto che, trasferendosi, avrebbero percepito pure una paga diaria pochissimi i rifugiati che hanno accettato. Probabile quindi che si debba pensare a soluzioni alternative, che, per la peculiarità di questa migrazione, deroghino alla distribuzione su base regionale, visto che, tra l'altro, i rifugiati si stanno bene includendo nei luoghi di arrivo e che ne il territorio ne il tessuto socioeconomico ne stanno minimamente risentendo. Un'altra caratteristica esclusiva di questa emergenza è data dal probabile breve periodo della permanenza: secondo una indagine, infatti, oltre il 90% dei rifugiati farà immediatamente ritorno nel proprio paese non appena le condizioni lo consentiranno".

Inoltre, "molte delle soluzioni individuate dal Ministero dell'Interno in varie regioni si sono rivelate del tutto inadeguate o non ancora pronte per l'accoglienza; fin da subito sulle chat telegram dei rifugiati e su quelle degli albergatori sono giunte immagini e video di sistemazioni precarie, sporche, infestate da insetti, non riscaldate e con evidenti problemi strutturali. Solo una incessante raccolta di informazioni e di segnalazioni, vagliate immediatamente da Riviera Sicura e dalla Prefettura ha consentito di risolvere immediatamente alcune criticità, mentre altre appaiono al momento ancora irrisolte e si spera trovino soluzione nelle prossime ore. Si ha notizia di alcune decine di rifugiati che hanno abbandonato gli alloggi assegnati già nelle ore immediatamente successive all'arrivo e nella giornata di domenica".

Le destinazioni "erano state individuate direttamente dal Ministero dell'Interno – aggiunge Giosuè Salomone – e ne noi ne la Prefettura di Rimini conoscevamo nemmeno il nome delle strutture prescelte. Dopo un mese di totale assenza dello Stato non si capisce perchè nessuno al Ministero abbia preventivamente effettuato le necessarie verifiche per valutare la vivibilità degli alloggi assegnati. Fortunatamente altre sistemazioni in altre destinazioni si sono rivelate valide e siamo ben felici che tante famiglie abbiano trovato un alloggio valido e duraturo. E la stessa Prefettura di Rimini, anche se domenica, si è adoperata, pur con tutti i limiti di competenza, per risolvere le problematiche che, man mano, ci venivano segnalate".

Intanto "l'accoglienza di Stato a Rimini non decolla e le soluzioni, come quella dello spostamento in altre regioni appaiono vane, inefficaci ed inapplicabili. Circa 700 rifugiati continuano ad essere ospitati gratuitamente dalle strutture ricettive, per una spesa, a totale carico degli albergatori, che ha già superato i 150.000 euro in un mese di accoglienza e che ogni giorno lottano per reperire generi alimentari e di prima necessità. Una situazione che sta portando allo sfinimento, morale ed economico, gli imprenditori diventati modello di accoglienza in tutta Italia".

(Rimini) La GenZ vive on line iperconnessa 24 ore su 24. Smartphone, consolle, PC, sono oggetti d'uso comune per gli adolescenti. L'età in cui si comincia a usarli si abbassa ogni giorno. Si cresce fin da piccolissimi dentro l'ecosistema delle nuove tecnologie. La pandemia ha accelerato in soli due anni la migrazione di massa sul web. Studio, lavoro, tempo libero e inevitabilmente relazioni con gli altri, con la realtà, gli eventi, passano sempre di più attraverso la mediazione delle nuove tecnologie. Soprattutto per i pre-adolescenti. La nuova sfida educativa per ogni genitore, ogni adulto e per la scuola è come entrare e possibilmente governare questo processo, con lo scopo di rendere consapevoli i ragazzi della necessità di gestire nel modo migliore questi strumenti.

Di questo si occupa l'incontro organizzato dalla Fondazione Karis per i tutti i genitori di figli e figli under 14: "Età delle medie: missione impossibile? Genitori alle prese con figli sempre (s)connessi". Protagonista dell'appuntamento (mercoledì 30 marzo alle ore 21, presso il teatro Tarkovskij in via Brandolino 13) Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, dove si occupa di prevenzione in età evolutiva. Autore di numerosi libri rivolti a genitori, insegnanti, adolescenti e bambini, ha dedicato la sua ultima opera "Vietato ai minori di 14 anni – Sai davvero quando è il momento giusto per dare lo smartphone ai tuoi figli?", alla necessità di affrontare questo nuovo bisogno educativo.

"Tutte le nostre scuole affrontano il tema dell'impatto del mondo ITC con l'educazione dei giovani. Per gli studenti delle scuole medie abbiamo avviato da qualche anno percorsi curricolari di avvicinamento al mondo informatico che sono già parte della nostra proposta educativa. In più, da quest'anno, abbiamo deciso di offrire ulteriori approfondimenti come il laboratorio di robotica e alcuni progetti che aiutano i ragazzi ad approcciare il mondo del web e dei social network con consapevolezza e responsabilità - spiega Paolo Valentini, direttore scolastico Fondazione Karis - La serata con Alberto Pellai nasce da un'esigenza sentita da molti genitori e che affrontiamo con incontri tra famiglie e i nostri docenti. Il nostro metodo educativo accoglie le domande dei genitori, le fa proprie, e offre una strada per trovare insieme una strada per affrontare quanto la realtà ci mette di fronte. Un lavoro che parte dalla didattica di tutti i giorni e che si confronta costantemente con ciò che vive ogni ragazzo. Questo è il compito di ogni educatore, a partire proprio dalla famiglia e dal suo ruolo essenziale nella crescita di un bambino e di un adolescente: introdurlo alla realtà, non difendersi da essa".

 

(Rimini) Il Fulgor rievoca le atmosfere fumose della Londra di fine '800 con la proiezione di un film muto con accompagnamento musicale dal vivo. La pellicola è "The Lodger - Il Pensionante" di Alfred Hitchcock, la musica è una partitura originale di Davide Tura, pianista, compositore e direttore d'orchestra riminese, eseguita dal suo quintetto: Caroline Drouin al violino, Alessandro Stefanelli al sax alto, Thomas Lotti al contrabbasso, Enrico Rò alla batteria e Tura al piano. Domani, martedì 29 marzo dalle ore 21, protagonista sarà uno dei più bei film muti del 1927, un classico thriller diretto dal maestro del brivido, in cui un tranquillo inquilino che abita una pensione di Londra potrebbe nascondere qualcosa di inquietante.

È considerato il primo film di suspense di Hitchcock e anche il suo primo successo di critica e di pubblico. Girato poco dopo il ritorno del regista dalla Germania, il film dimostra fino a che punto Hitchcock trasse ispirazione dagli ultimi sviluppi del cinema tedesco per quello che riguardava l'uso delle luci. "The Lodger" era un romanzo di successo di Marie Belloc Lowndes pubblicato nel 1913 e liberamente ispirato al caso di Jack lo Squartatore. Da grande appassionato di polizieschi, Hitchcock conosceva il libro e ne approfittò per sviluppare una tematica che diventò poi una costante della sua produzione: la caccia all'uomo. La scelta del divo Ivor Novello per la parte del misterioso pensionante, preannunciava un altro espediente prediletto: l'uso degli attori in ruoli che disattendono le aspettative del pubblico.

La partitura di Davide Tura reinterpreta musicalmente la pellicola, valorizzandone i tratti stilistici che diventeranno inconfondibili: suspense, ambiguità, atmosfere inquietanti in rassicuranti contesti borghesi, inestricabilmente intrecciati, elegante rigore formale. La composizione originale, creata appositamente per l'occasione, utilizza linguaggi musicali moderni, in un impasto di influenze classiche e jazz d'avanguardia. In occasione della proiezione ci sarà anche la presentazione ufficiale della colonna sonora originale che porta proprio il nome del film: "The Lodger's Music" realizzata per l'etichetta Amadeus Arte di Como. A fine proiezione i Cd della colonna sonora in formato fisico saranno a disposizione del pubblico.

(Rimini) Una gara di solidarietà per l’Ucraina, un abbraccio agli artisti "esuli". Al Teatro della Regina di Cattolica è attesa la compagnia Circus Elysium di Kiev. Venerdì primo aprile, alle 21.15, porterà in scena "Alice in Wonderland" con un progetto di circo moderno che vede impegnati trenta ballerini-acrobati. La compagnia, che allo scoppio del conflitto si trovava già in Italia, è stata supportata da una rete di sostegno per dare agli artisti ucraini l’opportunità di continuare la propria tournée. La città di Cattolica con il Teatro della Regina, in collaborazione con ATER Fondazione, ha aderito ospitando convintamente questa iniziativa.

"Nella nostra città arriva non soltanto un meraviglioso spettacolo - spiega la Sindaca Franca Foronchi - ma anche un messaggio di pace e solidarietà. L’appuntamento ha un duplice intento: permettere agli artisti della compagnia di continuare a lavorare sostenendoli in questi terribili giorni al riparo dalla guerra in atto nel loro Paese ma anche attivare e sostenere azioni concrete nel nostro territorio di supporto a donne e bambini profughi, coloro che più soffrono delle conseguenze di questo dramma, che hanno dovuto lasciare improvvisamente le loro famiglie, le case, la scuola, la loro città e che si trovano ora in luoghi a loro sconosciuti, bisognosi di ogni aiuto". Ed infatti, nel corso della serata a cura del Centro Antiviolenza CHIAMA chiAMA della sezione di Cattolica, verrà attivata in Teatro una raccolta Fondi da devolvere all'Associazione MondoDonna Onlus per offrire supporto alle donne proveniente dalle zone di conflitto in Ucraina.

"L’invito è all’intera cittadinanza a partecipare numerosa allo spettacolo - aggiunge l'Assessore alla Cultura, Federico Vaccarini - unendosi a questo gesto di solidarietà. Il teatro, la musica, la danza e tutte le arti sono potentissimi strumenti di pace e di fratellanza. Quello che viene portato in scena dagli artisti ucraini è il frutto di un lungo e faticoso lavoro fatto di passione, sacrifici e creatività. In questo momento così difficile, vanno in scena affinché a tutti gli spettatori arrivi un messaggio non solo di bellezza e di gioia, ma anche di speranza e solidarietà".

"Il Teatro della Regina ha accolto immediatamente, insieme ad altri teatri, l’appello dell’Assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna. Ci siamo prontamente attivati per promuovere questa nuova data e inserirla tra nostri spettacoli. Abbiamo esteso l’invito, oltre a tutto il nostro pubblico, anche alle donne ucraine che trovano rifugio nella nostra città ed anche ai bambini ospitati a Cattolica e speriamo potranno partecipare alla serata”, aggiunge la Direttrice dei Teatri di Cattolica, Simonetta Salvetti.

"Alice in Wonderland", tratto dal romanzo fantastico di Lewis Carrol del 1865, è rielaborato nell'impianto estetico dal Circus-Theatre Elysium di Kiev. La compagnia rivendica l’autonomia del linguaggio di scena esaltandolo con scelte avveniristiche senza tralasciare, tuttavia, la funzione narrativa del racconto originario. Un progetto artistico sofisticato ed elegante capace di raccontare l’onirico intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione, la danza.

Lunedì, 28 Marzo 2022 11:19

28 marzo

Ginnasta muore a 16 anni | “Mancano camerieri” | Eventi, costano 2,4 milioni

Lunedì, 28 Marzo 2022 11:18

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(Rimini) La notizia arriva quasi alla fine della conferenza stampa in cui oggi a Riccione Claudio Cecchetto ha presentato le prime due liste nate a suo sostegno. C’è ‘Riccione Civica’, rappresentata per l’occasione da tre esponenti del direttivo: Marisa Grossi dell’associazione ‘Ubriachi di libertà’, l’ex assessore Maurizio Pruccoli e il coordinatore Alessandro Bartorelli. C’è la lista ‘Cecchetto - Claudio sindaco’, rappresenta da Massimo Montanari, la coreografa e speaker radiofonica Sabrina Ganzer e Susanna Savelli Argenterio. “C’è un’altra civica che dovrebbe nascere proprio in questi giorni, il nome con cui si sono presentati è ‘Fratelli di Riccione’” ha detto a un certo punto Cecchetto lasciando in molti a bocca aperta.

“Ci hanno chiesto di poterci sostenere. Mi ha fatto sorridere e mi piace il nome anche perché lo trovo ottimo, ’Fratelli di Riccione’. Vediamo un po’, noi siamo disponibili, stiamo andando avanti e si stanno unendo a noi anche altre realtà. In particolare, si sta creando anche un’altra civica, ‘Ho scelto Riccione’, ed è formata da persone che nascono in altre città, ma adesso hanno chiesto la residenza qui. Sono persone di Bologna, di Modena, di Milano. Siamo contenti di questo fermento perché vuol dire che c’è attenzione verso il nostro progetto civico”.

E’ proprio nelle ultime settimane, quelle decisive per centrodestra e centrosinistra per la definizione delle candidature, che pare siano nati e cresciuti malumori di qua e di là. Si sono creati proprio attorno ai nomi proposti per sindaco. Ma forse c’è anche tanta stanchezza per un vecchio modo di fare politica. “E’ chiaro che nelle altre due fazioni ci sono dei percorsi storici", spiega Marisa Grossi se le si chiede come da civici s'intenda affrontare dei partiti che hanno una consolidata base di votanti. "ma proprio perché sono storici hanno creato dei solchi profondi”, va avanti Grossi, che tra i “solchi” cita quello scavato dalle lotte per il Trc.

“Noi abbiamo partecipato al tavolo della larga coalizione del centrosinistra per cinque mesi. Per poi renderci conto che non cambia nulla, puoi far finta di diventare civico ma restano le vecchie logiche in cui le scelte finali vengono sempre calate dall’alto. Quando tu sei come i partiti ci sono le logiche di Roma che intervengono”. Oggi “voi qui avete avuto modo di vedere una logica diversa. Sono convinta che l’unica possibilità che noi a Riccione abiamo per sradicare queste logiche è con Cecchetto. E’ veramente l’unica possibilità di sovvertire la vecchia politica, quella degli interessi personali”.

Il contributo di Marisa Grossi alla lista sarà in ambito energetico. “Io mi sto muovendo per la comunità energetica. Per Ricione ho fatto un progetto che darebbe la possibilità ai Riccionesi di avere un 25% in meno sulle bollette e ci permetterenne la possibilità di fare la nostra parte nel percorso di transizione energetica. Perché tutti i tetti delle scuole e degli ospedali non possono essere sfruttati? L’occhio è sui ragazzi, su quello che gli lasceremo un domani: dobbiamo seriamente lavorare su questa cosa”.

Tra le file di Cecchetto si nota quella che a oggi sembra un età media molto bassa dei candidati. “I giovani sono quelli che hanno in mano la Riccione futura. Bisogna stare attenti perché ogni tanto si parla del futuro dei giovani e non di preente. Invece il futuro dei giovani va discusso nel presente con i giovani”, ha spiegato Cecchetto. “Confermo che siamo realmente un progetto civico, noi guardiamo alle persone e ai programmi. Anche se all’interno del progetto civico ci sono diversi pensieri, sono tutti quanti nella stessa direzione. La direzione è Riccione”.

“La Riccione che vuoi tu” è lo slogan. “Più umana, più sicura, più verde”, sono le linee programmatiche. Si punta su destagionalizzazione, con eventi che siano “una risorsa economica e non una spesa”, si punta sullo sport attraverso anche “la riqualificazione degli impianti”, si punta sul green che “non è solo sostenibilità ecoogica, ma anche sociale”. Si promette attenzione alle donne, alla riqualificazione urbana, alla scuola, ai quartieri, alla partecipazione, alla sicurezza che per Cecchetto è “un problema da affrontare con chiarezza. Le problematiche dello scorso anno (quelle scene di una città presa in scacco dalle baby gang, ndr) devono trovare un soluzione: le vacanze devono essere tranquille”, conclude Cecchetto.

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