giornalaio, 5 dicembre 2013
Airiminum punta su Wizzair | Maltempo in consiglio | Unioni civili, il Comune approva
Aeroporto. Airiminum sta lavorando su due fronti. Sono stati presi contatti con le compagnie russe sia per il 2015 sia per gli anni successivi. Il vettore Wizzair (tagliato il traguardo dei 100mila voli e 15,5milioni di passeggeri negli ultimi 12 mesi) potrebbe atterrare al Fellini (ilCarlino).
Fine mandato per il direttore Trapani. L’ultimo direttore generale di Aeradria non sarà probabilmente confermato dalla nuova società di gestione, nonostante la stima di Airiminum. Costerebbe troppo: oltre 200mila euro di stipendio (ilCarlino).
Allagamenti, questa volta chiederemo i danni, dice l’avvocato Ingrid Ilardi, che vive in uno dei condomini più colpiti di uno dei quartieri più colpiti dall’ondata di maltempo di giovedì, Gaiofana, dove si continua a spalare fango (ilCarlino). In consiglio comunale, il consigliere Tamburini (M5S) ha chiesto di mettere in sicurezza le zone ripetutamente colpite, tre volte in un anno e mezzo (Corriere).
Ore di panico mercoledì pomeriggio per una famiglia di Vergiano che si è ritrovata in casa 1,70 metri d’acqua a causa dell’esondazione del torrente Mavone. Moglie e due figli salvati dai carabinieri, fermati in strada dal marito che era uscito in disperata ricerca d’aiuto (Nuovo Quotidiano).
Hera, il Comune di Rimini mantiene il vincolo di vendita delle azioni per altri sei mesi, fino al giugno del 2015. Un tempo che servirà a decidere sul da farsi, ha spiegato in commissione l’assessore Brasini. Il dubbio è se vendere tutte le azioni in un colpo o a rate. L’obiettivo è incassare 14 milioni da investire anche liberandosi solo di parte delle quote (Corriere).
Mafia, a gennaio 2013 sono sei i beni confiscati in provincia, uno solo dato in gestione (ilCarlino). Da ieri è operativo lo sportello Giustizia in corso d’Augusto (Corriere). C’è una zona grigia in cui si radica la mafia, ha detto il prefetto Palomba.
Sarà interrogata oggi dal giudice Roberta Melucci, la commercialista riminese arrestata martedì per i reati di peculato e falso, avrebbe intascato 350mila euro da fallimenti che le erano stati affidati. Controlli più severi per i consulenti del tribunale promette il presidente Rossella Talia (Corriere).
Un’interrogazione parlamentare per la poliziotta picchiata al parco Cervi, sabato scorso da tre nordafricani interrotti mentre molestavano alcune badanti. Il senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti Isgrò ha chiesto ieri al ministro della Giustizia Andrea Orlando che disponga “un’ispezione ministeriale presso il Tribunale di Rimini che ha rimesso in libertà il magrebino, autore del pestaggio” (LaVoce). Ieri in Questura incontro del questore Alfonso Terribile e dell’assessore alle politiche di genere Nadia Rossi con la poliziotta aggredita Margherita Buttarelli.
Serve la tutela legislativa o ogni gesto per la difesa della legalità è vanificato. Lo ha detto alla Voce la poliziotta Ada Di Campi, colpita nell’87 dalla Uno Bianca, fondatrice dell’associazione delle vittime della banda. Sono vicina a Margherita, che conosco bene, ha detto Ada. Sono andata a trovarla in ospedale. E’ una combattente e si è ripresa benissimo.
Impresa, una su due a Rimini esporta e innova. Presentato il rapporto di Unindustria e Campus universitario. Presentato anche il bilancio sociale aggregato delle imprese di Unindustria. Hanno partecipato 31 imprese con 7.315 dipendenti, e oltre 2.077 milioni di fatturato. Le tasse sono aumentate del 14%. All'erario sono stati versati 72 milioni di euro, con crescita di tasse statali e locali (+4,21% e +6,69%). Calano rispetto al 2012 gli utili e gli accantonamenti. L'88,6% del personale è a tempo indeterminato (ilCarlino).
Matrimoni gay. Ieri il consiglio comunale di Rimini ha approvato il registro delle unioni civili proposto da Fabio Pazzaglia (FareComune) e Savio Galvani (Fds), un primo passo che aprirebbe la strada alle trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso effettuati all’estero (LaVoce). Nelle file del Pd, assente Samuele Zerbini.
Pantani, verso la chiusura l’inchiesta bis di Giovagnoli. Il procuratore di Rimini ha lasciato intendere che a breve chiederà l’archiviazione delle indagini aperte in seguito alle richieste del legale della famiglia Pantani, De Rensis. La nuova perizia permetterebbe di escludere che qualcuno abbia esercitato violenza sul Pirata per obbligarlo ad assumere farmaci e cocaina. Prima dell’archiviazione, comunque, saranno effettuati esami tossicologici per capire quanto della morte del ciclista sia da attribuire alla cocaina e quanto agli antidepressivi (ilCarlino).
Nabucco rock, o quasi. L’opera di Capodanno al 105Stadium si avvarrà di luci moderne, effetti speciali cinematografici, un cast di livello internazionale. Andrà in scena il 1 gennaio alle 17,30 e il 3 gennaio alle 21 (Corriere).
Riccione, avanti con i tagli. Dopo il parco auto, adesso il sindaco Tosi mira ai cellulari. Sono una settantina quelli in dotazione del municipio. Li dimezzeremo, dice Tosi, spiegando che nel corso degli anni dirigenti e assessori sono diminuiti arrivando a 16, anche volendo includere alcune posizioni organizzative, da qui ad arrivare a 70 ne passa (ilCarlino).
Cattolica, vittima dei ladri il sindaco Cecchini. Forzata una finestra sul retro dell’abitazione nei pressi del municipio, mentre primo cittadino e consorte cenavano al piano inferiore, attorno alle 21. Asportati pochi oggetti in oro. Il furto è stato scoperto alle 23, quando la coppia è salita al piano superiore (ilCarlino).
Bellaria, capodanno tra concerti e presepi. Sarà Noemi protagonista della notte di San Silvestro al Palacongressi. Il soprano bellariese Gladys Rossi si esibirà per Santo Stefano. In programma il villaggio di Babbo Natale in piazza Matteotti e un mese di eventi (ilCarlino).
04 12 2014 | Rimini | Consiglio comunale, interrogazione di Tamburini (M5S) sugli allagamenti
Rimini | Consiglio comunale, interrogazione di Tamburini (M5S) sugli allagamenti
"Cosa significa che un evento è eccezionale?", ha detto nel corso della seduta odierna del consiglio comunale di Rimini Gianluca Tamburini (M5S). Perché se questa parola rappresenta un'eccezione alla regola, non è il caso degli abitanti di Gaiofana alle prese con gli allagamenti quando piove, ribadisce Tamburini.
"Attualmente, nell’evidenza dei fatti, ci sono delle zone di Rimini - spiega - che sono in dissesto idrogeologico. La causa, per quanto sarebbe comodo pensarla così, non è la pioggia. Le precipitazioni sono solo uno degli elementi in campo e il principio di prevenzione richiede un’analisi vera di tutte le altre cause. Se continuiamo a considerare che la colpa sia dell’unica cosa che non possiamo controllare praticamente stiamo ammettendo una resa incondizionata".
Uno dei casi più eclatanti è quello di via Santa Maria in Cerreto che "si trasforma in un fiume molto rapidamente ogni volta che piove. Il fatto che poi questo fiume si riversi in un quartiere più basso della sede stradale, dipende certo dalla durata dell’evento meteorologico, ma è evidente che c’è qualcosa di sbagliato, di strutturalmente sbagliato. Non possiamo dire ai cittadini con quasi due metri di acqua nel garage che è colpa della pioggia".
Quindi, la richiesta dei 5Stelle "è di fare un’analisi seria dell’accaduto e di andare a vedere come mettere in sicurezza quelle particolari zone di Rimini che devono piangere ogni volta che piove. La Riminizzazione non sarà una vostra responsabilità, ma la prevenzione sì che lo è. Questa volta non basta un copia e incolla. Dichiariamo fin da ora che tutte le manovre di bilancio necessarie per porre riparo al dissesto idrogeologico avranno la nostra approvazione… anche se per questo bisognasse rinunciare all’erba inglese in piazza Malatesta".
04 12 2014 | Rimini | Ricerca e innovazione, Pasquinelli: Le imprese sostengano l'università
Rimini | Ricerca e innovazione, Pasquinelli: Le imprese sostengano l'università
"Innovazione. Rimini da sempre ha un rapporto contraddittorio con questo termine", ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi intervenendo al Convengno di Unindustria Rimini su 'Ricerca e innovazione', oggi al centro congressi Sgr. "Da un lato ha costruito un sistema dell'accoglienza unico e dunque creativo. Dall'altro però è tra gli ultimi territori in regione per assorbimento di laureati. Io credo che il tessuto socioeconomico riminese abbia il dovere, e soprattutto la convenienza, di sviluppare un investimento organico sull'innovazione e sulla tecnologia. E se c'è chi sostiene che ciò è complesso in un panorama dominato dalla piccola e media impresa con minore capacità di investimento per la sua dimensione, io rispondo che l'investimento va fatto sulle reti d'impresa, su un unione di forze economiche che si mettono assieme perché, alla fine, questa è la strada più efficace per uscire dalla crisi".
Massimo Pasquinelli, presidente Fondazione Carim, ha insistito sul valore del polo universitario riminese. "E' necessario il sostegno del comparto economico perché il Campus di Rimini possa maturare quale luogo della ricerca e dell’innovazione", ha detto. "La Fondazione ha scelto di investire fortemente per rendere possibile e virtuoso questo dialogo. Le imprese che credono nell’innovazione debbono poi trovare attenzione e sostegno finanziario da parte delle banche, le quali debbono tornare ad accompagnare le aziende in questo percorso competitivo. È necessario che si ricrei un clima di fiducia reciproca, un rapporto tra partners e non tra controparti".
Per uscire dalla crisi "università e imprese devono ancora di più collaborare superando tutti gli ostacoli che magari involontariamente in questi anni si sono frapposti, ha sottolineato il presidente di Unindustria Rimini Paolo Maggioli.
"I risultati di questa ricerca - ha detto Paola Giuri del Dipartimento di Scienze Aziendali Università di Bologna Campus di Rimini - mostrano chiaramente che le imprese della provincia di Rimini attive nei mercati internazionali sono anche quelle che introducono più innovazioni di prodotto, di processo o di marketing. Queste innovazioni sono necessarie per offrire prodotti o servizi innovativi in contesti altamente competitivi e per adattarli alle caratteristiche e preferenze dei clienti nei diversi Paesi in cui operano. Le imprese internazionalizzate sono anche quelle che riescono ad ottenere maggiori ricavi dalle innovazioni nei prodotti o nei servizi".
04 12 2014 | Rimini | Il rapporto Unindustria su 'ricerca e innovazione'
Rimini | Il rapporto Unindustria su 'ricerca e innovazione'
Ricerca e innovazione, le imprese riminesi ci sono. E' stata presentata oggi l'indagine a cura di Unindustria, assieme anche al bilancio aggregato delle imprese associate. Al convegno, in programma presso il centro congressi SGR, sono intervenuti Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, Massimo Pasquinelli presidente Fondazione Carim, Leonardo Cagnoli presidente Uni.Rimini Spa, Paolo Maggioli presidente Unindustria Rimini, Paola Giuri professoressa del Dipartimento di Scienze aziendali Università di Bologna Campus di Rimini, Patrizio Bianchi assessore Formazione, Università e Ricerca Regione Emilia Romagna.
Il bilancio sociale aggregato, alla sesta edizione, vede la partecipazione di 31 aziende associate che contano 7.315 dipendenti e raggiungono oltre 2.077 milioni di fatturato.
Significativa la quota del Valore Aggiunto (cioè la ricaduta sul territorio del valore prodotto) ripartita alle persone che lavorano in azienda pari al 64,5% (354 milioni di euro). A dimostrazione di quanto, nonostante lo scenario critico, persista nelle imprese la volontà di mantenere la capacità produttiva e i posti di lavoro. Il Valore Aggiunto totale nel 2013 è di 549 milioni di euro.
La remunerazione alle Pubbliche Amministrazioni (tasse) sono cresciute del 14% circa. All'erario sono stati versati 72 milioni di euro con una crescita delle tasse statali e locali (+4,21% e +6,69% ). I dati sfatano l'opinione che le imprese non pagano le tasse.
Rispetto al 2012 diminuisce la quota di Valore Aggiunto trattenuta dalle aziende sotto forma di utili e di accantonamenti (da 80 a 35 milioni di euro). Mentre è in crescita (+13%) l'importo destinato ad attività di sostegno alla collettività (da 2.272 a 2.579 valori in migliaia di euro).
Per quanto riguarda le risorse umane, oltre l'86,8% del personale ha contratto a tempo indeterminato (94,1% full time e 5,9% part time). Le ore di formazione sono aumentate del 17,27%.
Continua l'impegno per il rispetto ambientale: +26% (da 23 milioni 926 mila euro a 30 milioni 32 mila euro) le spese per il miglioramento delle performance e di riduzione degli impatti ambientali.
Al questionario dello studio su "Ricerca e innovazione" hanno risposto 168 imprese associate ad Unindustria, di queste il 70% svolge attività di produzione, il 30% si occupa di sevizi. Il 28% del campione opera nel settore metalmeccanico, mentre il 21% appartiene al terziario. Seguono aziende del settore industrie varie, agroalimentare, abbigliamento/tessile ed edilizia.
Le piccole-medio imprese rappresentano il 47% del campione, le micro imprese sono il 26,8%, le medio grandi il 26,2%. Oltre il 90% delle aziende campione supera i 5 anni di attività, oltre il 60% ha più di 15 anni.
Il 46% delle 168 imprese campione introduce innovazioni di prodotto o servizio ed esporta.
Quattro le tipologie di innovazione prese in esame: innovazione di prodotto/servizio, di processo, organizzativa, di marketing.
La percentuale di imprese con internazionalizzazione e rispettivamente innovazioni di processo, organizzative e di marketing è sempre consistente, ma minore rispetto a quella di prodotto/servizio (fra il 31 e il 35%). E’ interessante anche osservare come la percentuale più bassa delle imprese (20%), non risulta aver innovato e internazionalizzato nel periodo. Una buona parte delle imprese risulta o innovatrice o presente nei mercati internazionali.
INNOVAZIONE DI PRODOTTO/SERVIZIO
Il 63% del campione afferma di avere introdotto nuovi prodotti e/o servizi nel biennio 2012-2013, il 7,1% ha considerato la possibilità di introdurre innovazioni di questo tipo, mentre il 29,9% non è stato coinvolto in lanci di nuovi prodotti/servizi.
La dimensione aziendale fa la differenza: infatti, fa le medio-grandi imprese, 4 aziende su 5 (il 71% del gruppo) hanno portato sul mercato nuovi prodotti/servizi.
Delle 94 imprese che esportano, il 72,3% è stato coinvolta in innovazione di prodotto/servizio a fronte del 18,1% che non è stato interessato dal fenomeno. In modo marcatamente opposto, tra le 53 imprese che non hanno esportato, la metà (50,9%) non ha realizzato alcuna innovazione di prodotto/servizio.
Per circa una impresa su tre (31%) i nuovi prodotti/servizi hanno contribuito per una quota non inferiore all’11% dei ricavi. Inoltre, per oltre una impresa su dieci (11,5%), i lanci di nuovi prodotti/servizi hanno inciso per oltre un quarto del fatturato realizzato nell’anno 2013.
Per il 38,9% la commercializzazione di nuovi prodotti/servizi ha inciso marginalmente sui ricavi complessivi.
Il contributo offerto da nuovi prodotti/servizi al fatturato dell’impresa è positivamente associato con la partecipazione dell’impresa sui mercati internazionali.
INNOVAZIONE DI PROCESSO
L’innovazione di processo richiede che le imprese modifichino i propri processi di produzione o di creazione di servizi: questo procedimento è molto impegnativo, soprattutto dal punto di vista strategico, quindi risulta meno utilizzata (45,7%) rispetto all’innovazione di prodotto.
Anche in questo caso l'attività d'innovazione aumenta con la crescita delle dimensioni aziendali, così come è direttamente proporzionale con l'impegno sui mercati internazionali.
Il 55,4% di chi fa innovazione di processo è internazionalizzato.
INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA
Il 52,6% delle imprese ha effettuato almeno una tipologia di innovazione organizzativa.
Il tasso di adozione d’innovazione organizzativa cresce all’aumentare della dimensione d’impresa.
L’internazionalizzazione, invece, sembra essere meno legata a questo tipo di innovazione: il 54,9% delle imprese che hanno scambi commerciali con l’estero effettua cambiamenti organizzativi, mentre tra quelle che non esportano la percentuale scende al 48,2%.
INNOVAZIONE DI MARKETING
Alle imprese intervistate è stato chiesto se nel biennio 2012-2013 hanno introdotto: modifiche significative nelle caratteristiche estetiche e/o nel confezionamento dei prodotti e/o servizi, nuove strategie di marketing per raggiungere nuovi gruppi di clienti o segmenti di mercato, nuovi mezzi o tecniche di promozione pubblicitaria, ecc. I risultati mostrano che il 45,6% delle aziende ha attuato almeno uno di questi interventi.
La maggior parte delle aziende impegnate nell'innovazione di marketing sono medio-grandi (il 64,9%). In relazione all'export: tra le imprese che esportano i propri beni/servizi, sette su dieci (73,7%) hanno applicato (il 49,5%) o considerato la possibilità di applicare (il 24,2%) nuovi metodi di marketing.
Una parte dell'indagine ha analizzato I FATTORI ALLA BASE O LEGATI ALL'INNOVAZIONE come: finanziamenti, fonti dell’informazione, competenze, tutela della proprietà intellettuale, ostacolo all’innovazione.
Alle aziende campione è stato chiesto se nel biennio 2012-2013 avevano svolto una serie di attività collegate all'innovazione. L’acquisizione di macchinari, attrezzature, hardware e software è la più frequente fra le imprese del campione: in particolare, le piccole imprese fanno registrare il tasso d’adozione più elevato (67,3%), seguite dalle medio-grandi imprese (59,5%) e dalle unità che occupano meno di 10 addetti (56,5%).
Il 40,4% delle imprese svolge R&S (Ricerca e Sviluppo) sperimentale all’interno dell’impresa. La presenza di R&S sperimentale è sensibilmente più alta nelle imprese medio-grandi (62,2%), rispetto alle piccole (32,7%) e alle micro imprese (21,7%). L’attività di progettazione/design è realizzata dal 37,6% del campione. Il 32,7% investe anche in attività complementari all’innovazione, come la formazione, l’acquisizione di tecnologie e di servizi di R&S.
Per quanto riguarda gli ostacoli si riscontrano fattori economici (80,4%), la mancanza di fonti di finanziamento esterne, mancanza di risorse finanziarie interne, il costo troppo elevato delle innovazioni. Seguono i fattori legati alla disponibilità di informazioni e conoscenze (65,9%) e quelli legati al mercato (63,2%).
04 12 2014 | Rimini | Consiglio comunale, dita puntate sul villaggio di Natale
Rimini | Consiglio comunale, dita puntate sul villaggio di Natale
Prima di arrivare alla discussione attorno al regolamento delle unioni civili, atteso oggi in consiglio comunale a Rimini, a tema nelle interrogazioni al sindaco anche il villaggio natalizio all'arco d'Augusto.
Ci ha pensato a mettere la pista di ghiaccio proprio lì? E chi l'ha autorizzata? Se lo domanda il consigliere di Ncd Giuliana Moretti. "Una iniziativa come quella pensata attorno all'arco di Augusto, cosa porta di valore aggiunto all'economia turistica riminese che da anni si è ampliata oltre l'estate?", aggiunge. "Sicuramente attirerà in centro i riminesi che frequenterebbero solo i centri commerciali o i cittadini dei paesi della provincia ma niente di più, visto che ormai durante le feste ogni città si preoccupa di abbellire il suo centro storico con iniziative non molto diverse dalla nostra". Secondo Moretti, "noi con la nostra spiaggia e il nostro lungomare potremmo pensare davvero a qualcosa di unico che potrebbe portare turisti da tutto il mondo", per esempio delle piste di ghiaccio "anche molto lunghe direttamente sulla spiaggia, creando effetti speciali di luce su tutto il lungomare".
Sui disagi creati dall'impianto ai residenti, c'è anche un esposto all'Arpa per via del troppo rumore, si sofferma Eraldo Giudici, sempre di Ncd. "Stamane ho voluto sentire con le mie orecchie se il problema era rilevante così come rappresentato pubblicamente", racconta. "In prossimità della pista ghiacciata, c’erano turbine in funzione, che facevano un fracasso infernale". Giudici, comunque, ha notato anche "attorno ad esse all’opera, sotto la pioggia, alcuni operai intenti a montare in tutta fretta una prima protezione costituita da pannelli di legno conglomerato con lana di vetro all’interno, che veniva inzuppata dall’acqua scrosciante. A parte l’estemporaneità di una tale soluzione, approntata in fretta e furia, è evidente che fin da subito si sarebbe dovuto inglobare tali turbine in una cabina insonorizzata di tipo industriale, impermeabile alle intemperie ed alla propagazione all’esterno dei rumori prodotti dai macchinari di refrigerazione".
04 12 2014 | Rimini | Hera, il Comune non vende le azioni
Rimini | Hera, il Comune non vende le azioni
Stamane la quinta commissione ha approvato con 8 voti favorevoli, un astenuto e un voto contrario la sottoscrizione di un nuovo patto di sindacato di Hera che prevederà il vincolo di non alienazione delle azioni detenute all’interno del patto per i prossimi 6 mesi, ovvero fino al 30 giugno 2015. Il patto di sindacato è lo strumento con il quale gli enti pubblici onorano l'impegno, alla base della costituzione di Hera, a mantenere in mano pubblica la maggioranza delle azioni della Multiutility.
"E' su questo presupposto che il Pd - spiega il capogruppo Mattia Morolli - ha espresso il proprio voto favorevole nel confermare quella che è sempre stata una scelta sia politica che strategica in considerazione della rilevanza e delicatezza dei servizi erogati dall'azienda nel territorio emiliano romagnolo".
La novità. "A differenza delle precedenti sottoscrizioni del Patto di sindacato che avevano durata triennale in questa occasione la durata è ridotta a sei mesi, ovvero fino al 30 giugno 2015. Ciò in funzione delle novità che interesseranno a breve il quadro normativo relativo alla Consob. Si sta facendo strada difatti una riforma di settore che potrebbe consentire di mantenere la maggioranza pubblica da parte degli Enti pur vincolando una quota minore di azioni grazie al meccanismo del cosiddetto "voto maggiorato"".
Sarà quindi possibile a giugno 2015 ritornare sulla questione e valutare nuovamente la quota di azioni da vincolare.
04 12 2014 | Gemmano | Profughi, parla Terre solidali
Gemmano | Profughi, parla Terre solidali
Sono 20 i profughi accolti presso l’ostello di Onferno dalla cooperativa Terre solidali, attraverso una convenzione stipulata con la Prefettura di Rimini e il Ministero degli Interni secondo i criteri sanciti dall’operazione Mare Nostrum, dal 18 agosto 2014. Sono tutti richiedenti asilo e provengono da Gambia, Nigeria, Senegal e Bangladesh. Si chiamano Abubacarry, Ibrahim, Rasel, Famara, Ibrahima, Abdoulie, Sulayman,Modou, Ebrima, Lamin, Isaac, Mohammed, Boubacar,Hossain, Mostafa,Salauddin, Ibrahima, Kitabou, Abass, Rasel "e hanno storie e vissuti diversi, ma sono tutti in questo momento in cerca di pace. Hanno rischiato la loro vita due volte, la prima attraversando il Sahara, la seconda il Mediterraneo. Meritano pace, rispetto e onestà. Prima di tutto", spiega Lorenzo Cagnoli, presidente della cooperativa, nell'intento di fare chiarezza sull'odg approvato la scorsa settimana dal consiglio comunale di Gemmano che approva una linea d'indirizzo non morbida rispetto alla presenza sul territorio comunale dei profughi.
I venti profughi "sono qui, in questo momento, nel rispetto di un diritto fondamentale dell’uomo. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha espressamente indicato all’articolo 14 della Dichiarazione Universale per i diritti dell’Uomo, approvata il 10 dicembre 1948, che “davanti ad una persecuzione, tutte le persone hanno il diritto di chiedere asilo e di beneficiare dell’asilo in un altro paese”", precisa.
"L’unico contatto avuto con l’amministrazione di Gemmano - racconta Cagnoli - risale ai giorni di agosto precedenti l’arrivo dei profughi a Onferno. Una telefonata del sindaco che manifestava forte rifiuto ad ospitare i profughi nel proprio Comune. La Cooperativa, vista la difficoltà di reperire alloggi in altri comuni della provincia di Rimini, vista l’esperienza maturata anche durante l’emergenza Nord Africa e vista la disponibilità di una struttura idonea e al momento non occupata, non si è tirata indietro. Teniamo a sottolineare questo proprio perché l'affermazione del sindaco Santi secondo cui le condizioni di accoglienza "creano situazioni di incompatibilità e di tensioni fra profughi stessi e residenti che si sono puntualmente verificate fin dal primo momento della loro permanenza a Onferno e che mettono in serio pericolo l'ordine pubblico e la civile convivenza" [La Voce, 28/11/2014] è del tutto priva di fondamento.
Dal mese di Agosto nessun membro del Consiglio Comunale si è mai più interessato di cosa si stava facendo all’interno dell’ostello, nessun membro del Consiglio ha mai incontrato i ragazzi accolti, nessun membro del Consiglio ha invitato la Cooperativa ad un incontro sul tema".
"Vogliamo qui rassicurare cittadini e sindaco - continua Cagnoli - che i ragazzi accolti, seguiti dagli educatori, non hanno mai arrecato nessuna problematica di ordine pubblico, si sono sempre comportati nel rispetto delle leggi e del buon vivere civile. Sono anzi scaturite nel tempo relazioni spontanee e positive. Come nel caso di Isaac, che partecipando alle funzioni religiose della Domenica mattina nella Chiesa di Onferno, senza intermediazione alcuna da parte degli educatori della struttura, ha instaurato una significativa condivisione della propria condizione con i residenti del luogo. La partecipazione attiva durante una delle performance del Festival “A Passo D’Uomo” e la pulizia della rupe tra l'ostello e Ca' Gessi, dove si sarebbe svolta buona parte dell'azione teatrale allestita da Serra Teatro, dal titolo qui fin troppo esplicativo “La Commedia dei giorni bui”, sono altri esempi di collaborazione e tentativi di integrazione, tutto fuorché pericolosa, con la comunità di Gemmano".
La richiesta. "Speriamo che il Consiglio riveda i termini del suo comunicato, speriamo che la frazione di Onferno venga rilanciata a livello turistico e che non dimentichi la sua storia di solidarietà, vivo insegnamento della perduta civiltà contadina e degli abitanti che in questi campi, nelle case , nelle grotte e in trincea hanno perso la vita per una società aperta e capace di fare tesoro delle diversità. Speriamo in un Paese per tutti. Se così non fosse, la paura dell’alterità e l’ignoranza che ne deriva non potranno che diffondersi sempre di più tra i cittadini generando un circolo vizioso da cui sarà difficile uscire. Restiamo comunque a disposizione del Consiglio e della cittadinanza per affrontare il tema dell’accoglienza dei profughi in forma congiunta e civile e per il rilancio turistico di un territorio sempre più dimenticato da tutti. Chi ci conosce sa come lavoriamo. L’affetto e la comprensione della brava gente per noi è sufficiente e ci ricompensa. La Cooperativa, nel pieno rispetto del contratto sottoscritto con l'Ente Gestore della Riserva Naturale di Onferno, all’inizio del 2015 lascerà liberi gli spazi dell'ostello, continuando altrove il percorso di lavoro iniziato con i richiedenti asilo".
04 12 2014 | Rimini | Asp Valloni, Ferri presidente
Rimini | Asp Valloni, Ferri presidente
Si è tenuta venerdì scorso l'assembela dei soci dell' Asp Valloni nella quale è stato nominato il nuovo presidente, l'architetto Giancarlo Ferri- già dirigente alle politiche abitatitive del Comune di Rimini. Alla vice presidenza è stato confermato Alberto Pietrelli, mentre entrano per la prima volta, come consiglieri in surroga, Enrico Fantaguzzi, Presidente dell'Associazione Rimini Autismo, e l'architetto Serena Nicolò.
04 12 2014 | Rimini | Infiltrazioni mafiose, apre lo Sportello giustizia della Provincia
Rimini | Infiltrazioni mafiose, apre lo Sportello giustizia della Provincia
Sono stati presentati oggi in Provincia a Rimini lo Sportello giustizia e il Centro di documentazione nascono nell’ambito dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità. "La Provincia di Rimini - spiega l'ente in una nota - è stata attraversata negli ultimi anni da fatti di cronaca eclatanti riguardanti la criminalità organizzata di diversa matrice (Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita, mafia albanese ecc). Molte di queste vicende sono assurte agli onori della cronaca, altre invece sono spesso passate sotto traccia. Anche la stampa nazionale si è occupata di queste vicende e, come per la cronaca locale, si sono succeduti nel tempo titoli che rimandavano ad una presunta “certificazione” della presenza mafiosa nel territorio romagnolo.
In realtà pochi studi, ma molto approfonditi e puntuali nel narrare i fatti giudiziari, fanno emergere un quadro ben diverso dove la presenza mafiosa viene retrodata agli anni ottanta: questa presenza si è poi andata radicando in Romagna portando alla ribalta le vicende che ormai tutti conoscono".
E' per questo che la Provincia di Rimini, con Comune di Bellaria-Igea Marina, Università di Rimini, Associazione “Ilaria Alpi”, Unioncamere regionale, ha attivato una stretta collaborazione con i soggetti e le associazioni antimafia del territorio (in particolare dialogando con il Coordinamento Antimafia di Rimini), la quale ha consentito la creazione dello Sportello e del Centro di documentazione. Gli obiettivi principali che l’Osservatorio (www.legalita.rn.it) si prefigge sono quelli di sviluppare e promuovere una cultura antimafia nel territorio riminese; studiare e analizzare la presenza della criminalità organizzata nella Regione Emilia-Romagna e in provincia di Rimini; offrire servizi di consulenza in materia verso privati ed enti locali; fungere da punto di riferimento per tutte le associazioni di volontariato che si impegnano in questo settore.
"In particolare, nell’immediato futuro, è prevista - spiegano dalla Provincia - la stesura di due analisi relative al gioco d’azzardo e ai beni confiscati presenti sul territorio".
patti smith
Sold out per ilo concerto di Patti Smith al teatro Novelli di Rimini ieri sera, "un intimo live acustico, nel quale l’artista statunitense, accompagnata sul palco dai figli Jesse Paris e Jackson e al chitarrista Tony Shanahan, ha riproposto alcuni dei brani che l’hanno consacrata a icona internazionale, attraversando quarant’anni di storia della musica. Un concerto ‘famigliare’, in cui Patti Smith ha voluto anche omaggiare Rimini, il suo mare e la sua spiaggia, ma soprattutto il suo artista più rappresentativo, Federico Fellini, più volte richiamato nel corso del concerto. Al maestro Patti Smith ha dedicato per l’occasione una improvvisata rivisitazione di una sua canzone, “My blakean year”. Finale in crescendo con i due pezzi che tutto il mondo conosce, ovvero “Because the night” e “People have the power”, che hanno spinto buona parte del pubblico ad abbandonare le poltroncine del Novelli per cantare sotto il palco"