giornalaio, 9 gennaio 2015
Allerta attentati in riviera | Querelle edile: il Comune si sveltisce | Deflazione, i prezzi crollano
La riviera si mobilita contro il rischio di attentati. La strage di Parigi ha prodotto l’allerta del Ministero dell’Interno, sulla scorta della quale il questore di Rimini, Alfonso Terribile, ha emanato un'ordinanza in cui dispone la massima intensificazione di vigilanza e prevenzione di tutti gli obiettivi ritenuti a rischio: le redazioni dei giornali, i tralicci delle telecomunicazioni, i luoghi di culto, le sedi delle associazioni (ilCarlino).
Le reazioni. “Noi non c’entriamo niente”. A prendere le distanze dal gesto sono innanzitutto i musulmani, anche a Rimini. “Quella violenza non si giustifica in nessun modo”, dice Mostafa Sattih, uno dei responsabili della moschea Al Tawhid (“l'unificazione di Allah”) di via Giovanni XXIII. (Nuovo Quotidiano). Gli islamici riminesi annunciano anche una manifestazione.
Parla di “vigliacco assassinio” il comico di Santarcangelo, Daniele Luttazzi. “Le vignette anti-semite pubblicate quotidianamente in Egitto e in Arabia Saudita sfruttano stereotipi di gran lunga più offensivi di quelli utilizzati in Occidente, e i direttori dei giornali arabi invocano anch'essi la libertà d'espressione”. La scrittrice Lia Celi ha conosciuto, negli anni in cui ha lavorato a Cuore, il vignettista assassinato Georges Wolinski. “Non dobbiamo fare il gioco di questa gente. Certo, dobbiamo avere maggiore consapevolezza del nostro ruolo: questo non significa essere intimiditi, ma avere coscienza che quello che scriviamo ha un peso”, ha detto l’autrice satirica riminese (ilCarlino).
Querelle edile. Dopo la bufera delle ultime ore il Comune di Rimini ha pensato bene di annunciare ieri che il termine dell’esame delle osservazioni a Psc (piano strutturale comunale) e Rue (regolamento urbanistico edilizio) è stato anticipato al 31 marzo 2015 (ilCarlino). Si tratta di un momento che i riminesi attendono da anni. Gli strumenti di pianificazione del Comune, ha spiegato l’assessore Roberto Biagini, terranno conto del decreto sblocca Italia, della riduzione delle aree di espansione, dei progetti per il lungomare e daranno la possibilità di frazionare le case in centro storico.
Io sto con Maggioli. Nell’acceso dibattito sullo stato dell’urbanistica cittadina entra il deputato di Ncd Sergio Pizzolante. “Ero il segretario del Psi quando fu bloccato il piano regolatore di De Sio. A palazzo Garampi ci fu il ribaltone, ed ecco il piano Benevolo, per colpa del quale a Rimini i prezzi del mercato immobiliare esplosero e gli affari si moltiplicarono... E dov'era Gnassi? Faceva il consigliere regionale e poi il segretario del partito”, ha detto Pizzolante schierandosi con gli industriali, che ieri hanno preso una dura posizione rispetto alle politiche del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. Le medie e grandi imprese edili non esistono più, rincara Pizzolante, non c’è più speculazione: bloccando il rue il sindaco intralcia semplicemente le necessità delle famiglie e la riqualificazione della città (ilCarlino, InterVista).
L’ospedale di Rimini cresce di un piano. Previsti lavori da 5 milioni di euro per ampliare il polo materno infantile. I soldi per i lavori arriveranno grazie allo scambio che l’Asl ha fatto con i costruttori, a cui cederà l’ex dispensario di igiene sociale nei pressi dello stadio e grazie a una donazione da 377mila euro. Verso il completamento, dunque, il polo sanitario da 42 milioni e 160mila inaugurato nel 2011 (Corriere).
Asl Romagna: i sindacati approvano la bozza dell’Atto aziendale. Cgil, Cisl e Uil di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini registrano “una certa rispondenza dei contenuti con i principi generali discussi e condivisi fin dalla fase istitutiva dell’Azienda con la Conferenza sociale sanitaria territoriale”, soprattutto per quanto riguarda “un nuovo e più rafforzato ruolo dei Distretti connesso alla valorizzazione e allo sviluppo dei servizi territoriali” e “una struttura ospedaliera reticolare” (LaVoce).
Aeroporto. Secondo il Corriere “c’è una società finanziaria francese, con base in Svizzera, che opera anche in campo aeroportuale, pronta a rilevare da AiRiminum un’importante quota dello scalo di Miramare. E’ la carta che Leonardo Corbucci, amministratore della cordata che ha vinto il bando per il Fellini, sarebbe pronto a giocarsi per rilanciare l’aeroporto”. In pratica, spiega il quotidiano, si tratterebbe dell’operazione pianificata da Eurafrica, quindi da Corbucci, per salvare Aeradria, già bocciata dal tribunale. Il tutto avverrà a certificazione ottenuta.
Enac ha fatto bene. “La sentenza del Tribunale vietava a Enac qualsiasi forma di gestione diretta dello scalo”, è quanto la Commissione europea ha risposto all’eurodeputato 5Stelle Marco Affronte. Affronte ha infatti interrogato l’istituzione per sincerarsi del fatto che l’Ente dell’aviazione avesse agito correttamente (ilCarlino), cosa su cui i 5Stelle locali hanno manifestato forti dubbi per diverse settimane.
Crollano i prezzi. Secondo il bollettino mensile del Comune di Rimini il costo della vita in città ha smesso di aumentare, anzi, rispetto al dicembre 2013 nel 2014 si è registrato un calo dei prezzi dello 0,8 per cento con un aumento dello 0, 2 per cento rispetto al novembre del 2014. Inflazione ferma, tasso di crescita pari a zero, conferma l’assessore Irina Imola (ilCarlino).
A Rimini, più convenienti bollette e carburanti (calati del 9 per cento), alimenti e spese sanitarie, spiegano dal Comune. Ridotta dell’1,7 per cento la spesa della casa, in picchiata quella per ristoranti e alberghi: nel 2014 i prezzi per i servizi di alloggio sono crollati del 17,6 per cento (ilCarlino).
Carceri. L’associazione Papa Giovanni XXIII ha incontrato il sottosegretario Sandro Gozi, per esporre il progetto di alternativa alla detenzione promosso dalla Comunità. La Papa Giovanni sostiene come si possono accogliere, da subito, nelle Comunità Educanti gestite da varie organizzazioni no profit 10.000 detenuti con un risparmio per le casse dello Stato e dei contribuenti di 521 milioni di euro all’anno (LaVoce).
Riccione. La tribuna dello stadio perde pezzi. L’allarme è arrivato dalla società di gestione dell’impianto. La situazione è grave tant’è che il comune ha emanato il giorno di San Silvestro una determina immediatamente eseguibile. Toccherà a Geat, per 10mila euro, ripulire le fasce laterali della copertura della tribuna allo scopo di eliminare porzioni di calcestruzzo non aderenti alla struttura che staccandosi possono essere pericolose. Da rifare sarebbe anche il campo sintetico dello stadio del nuoto (ilCarlino).
Santarcangelo. A decine le coppie che nel corso delle ultime settimane, da metà dicembre circa, hanno fatto richiesta di separarsi o divorziare in Comune, con tempi brevi e spese molto più contenute (i 16 euro della marca da bollo), secondo quanto sancito dalla nuova legge nazionale. In due casi la separazione e il divorzio sono già stati dichiarati. Si tratta di due coppie santarcangiolesi (ilCarlino).
08 01 2015 | Rimini, Pizzolante: sulla speculazione Gnassi fa la voce grossa a scoppio ritardato
Rimini, Pizzolante: sulla speculazione Gnassi fa la voce grossa a scoppio ritardato
"Quando a Rimini comandava il mattone la voce di Gnassi era flebile o inesistente, oggi che l'edilizia e' fallita, non si vende un'appartamento e nessuno investe più', fa la voce grossa e la vittima a scoppio ritardato...mi spiace, non riesco a commuovermi".
E' la conclusione di un intervento del deputato Ncd Sergio Pizzolante, pubblicato sulla sua pagina Facebook, e dedicato alla poleica in corso fra il sindaco Andrea Gnassi eil presidente di Unindustria Paolo Maggioli. "Sto dalla parte di Paolo Maggioli e di Coopsette, senza alcun dubbio", afferma Pizzolante.
"Dopo Buzzi, - osserva il parlamentare - anche in Emilia Romagna va di moda l'indignazione contro le coop e i costruttori , se non fosse una cosa molto seria ci sarebbe da morire dal ridere. Ero segretario del partito socialista nel 1992 e,praticamente, la crisi della maggioranza di Pentapartito e il ribaltone catto comunista furono decisi dai costruttori e dalle coop...il piatto forte era il Piano Regolatore, la giunta Moretti aveva numeri ballerini, gli imprenditori e le coop avevano in programma investimenti, affari vari( nessun giudizio morale, senza affari non si creano ricchezza e posti di lavoro). Il Piano Regolatore di De SIO fu bloccato, edilizia contrattata, con regole certe e alla luce del sole per tutti. Addirittura ci fu una mostra nella quale tutti gli operatori presentarono i propri progetti alla città.
Niente da fare, arrivo' il Piano Benevolo che restituì ogni potere discrezionale all'Amministrazione. Gli obbiettivi dichiarati erano: moralizzare il mattone, combattere la speculazione e calmierare i prezzi. Nell' arco di pochissimo tempo i prezzi esplosero, non solo per le dinamiche economiche, gli affari si moltiplicarono, i costruttori e le coop, che, mettiamola così, dissero la loro, sul cambio di Amministrazione, consolidarono le proprie posizioni di mercato. Buon per loro! Dov'era Gnassi? Faceva il consigliere regionale e poi il segretario del partitostato riminese".
Ed infine aggiunge: "Le posizioni dominanti e le speculazioni, si combattono quando sono tali, quando sono in vita e non quando sono moribonde o già' passate a miglior vita. Non c'è' più' un'impresa edile riminese di medie proporzioni e non vedo speculazioni in giro...vedo un calo impressionante di investimenti, imprese, posti di lavoro e tutto questo mentre si buttavano via soldi pubblici per Palazzi dei congressi, Aeroporto, TRC. Gnassi ha bloccato il RUE, con il quale una famiglia, in difficoltà', potrebbe riqualificare e sdoppiare il proprio appartamento nel centro storico, per non essere costretta a svenderlo e va in giro a raccontare le balle del Piano Strategico e del' Anello Verde. Ha bloccato gli interventi, decisivi per Rimini, per la riqualificazione del Lungomare per progetti fumosi, con interlocutori improbabili".
Sul tema interviene anche il capogruppo di Ncd-Fi in consiglio comunale, Gennaro Mauro: "Il sindaco parla di essere da solo contro i sostenitori della cementificazione del territorio. Come capogruppo dei NCD-FI voglio tranquillizzarlo, nel centrodestra nessuno è favorevole ad un'ulteriore colata di cemento, quindi si metta a lavoro nessuno lo ostacolerà. Siamo disponibili a dare il nostro contributo se ci verrà richiesto.
Mi sento di sottoscrive in pieno tutte le riflessioni espresse dal presidente di Confindustria Maggioli, a nome di tutti i costruttori riminesi, e sono convinto che tutti debbano fare la loro parte per far uscire anche la nostra comunità cittadina dalla crisi economica, a cominciare dal sindaco. È significativo che anche il mondo delle imprese e i sindacati rappresentanti dei lavoratori si incontrino e concertano le iniziative da intraprendere. Mai come oggi gli interessi delle imprese e dei lavoratori sono i medesimi.
Gnassi dovrebbe invece rispondere alla nostra denuncia di "colpevole immobilismo" in tema di urbanistica, e ci dica perché non sono bastati quattro anni per analizzare le osservazioni dei cittadini formulate al Piano Strutturale Comunale, al fine di renderlo operativo.
La riqualificazione del patrimonio immobiliare riminese non si fa a colpi di esternazioni, ma di strumenti urbanistici che a tutt'oggi mancano.
Siamo poco convinti che possa essere Gnassi il protagonista della "rinascita riminese", il nuovo rinascimento come lo chiama lui, del resto è la stessa persona che non è stata in grado di riqualificare - in termini di risparmio energetico e di inquinamento atmosferico - neanche gli immobili di proprietà comunale".
Rimini, la sfida grillina a Gnassi: subito le nostre delibere sulla ripresa edilizia
La sfida grillina a Gnassi: subito le nostre delibere sulla ripresa edilizia
Nel giro di un mese le tre delibere approvate dovevano tornare in consiglio comunale con le norme di attuazione. Erano l’ottobre 2013, è ormai passato più di un anno e ancora non si è visto nulla. I grillini di Rimini adesso colgono la palla al balzo della polemica fra il sindaco Andrea Gnassi e gli imprenditori sul blocco dell’attività edilizia di Rimini per chiedere a gran voce che quelle deliberazioni siano presto riportate in consiglio.
“Ci eravamo avvalsi – spiega il consigliere Carla Franchini – della possibilità offerta ai consiglieri di proporre delibere di indirizzo. Le nostre, proposte dall’allora capogruppo Camporesi, erano tutte rivolte a rimettere in moto il sistema edilizio senza incidere sul consumo del territorio. Ne avevamo proposte cinque e ne sono state approvate tre, la n.81, la n.82 e la n.83. Il regolamento prevede che dopo un mese, compiuti tutti i passaggi burocratici, tornino in consiglio per l’approvazione definitiva. Invece tutto è bloccato, in questa città tutto è fermo, tranne le feste del sindaco”.
L’aspetto curioso della vicenda – come spiega l’architetto Fausto Battistel, che per conto del Movimento 5 Stelle aveva curato la preparazione delle delibere – è che tutte sono espressione del programma di mandato del sindaco. Siamo di fronte al caso raro dell’opposizione che, per una volta, non mette i bastoni fra le ruote ma chiede che venga attuato quanto previsto nei documenti. Tutti i provvedimenti presentati avevano un’unica direzione di marcia: favorire la ripresa dell’attività edilizia per tutta la filiera: professionisti, piccole e medie imprese, immobiliaristi, artigiani di ogni settore. “Sono delibere – aggiunge Battistel – mirano alla riqualificazione, dentro e fuori del centro storico, dicono stop al consumo di territorio, non propongono nuovi indici e non prevedono lo sblocco di nuovi terreni edificabili”. Una sorta di quadratura del cerchio che però fino a questo momento si è arenata nei meandri della burocrazia comunale.
Vediamo nel dettaglio i contenuti delle tre delibere grilline approvate solo in prima lettura. Il primo provvedimento riguarda la possibilità di frazionare i grandi edifici. Ho un appartamento di 300 metri quadri? Posso ricavarne 3 appartamenti. Non c’è consumo di territorio ma ci sono piccole e medie imprese che si possono mettere al lavoro.
Il secondo provvedimento riguarda i terrazzi di grandi dimensioni, di almeno 30 metri quadrati. Ai proprietari è consentito di andare a ricavare una stanza andando a ricoprire il 20 per cento della superficie del terrazzo. La nuova stanza deve essere insomma di almeno sei metri quadri. La delibera prevedeva inoltre che fosse predisposto un libro di modelli, di tipologie di questi interventi, in modo che fossero fra loro omogenei e non ci fosse troppo spazio per le soluzioni fantasiose di questo o quel professionista.
La terza delibera grillina prevede alcune facilitazioni per la ricucitura del tessuto urbano fuori dal centro storico. Detto in maniera semplice: se c’è un buco fra due edifici, possiamo eliminarlo con un piccolo edificio di congiunzione. Come nel centro storico: edifici legati uno all’altro che hanno cortili sull’altro versante.
Tutti gli interventi sono resi possibili a patto che contemporaneamente venga presentato anche un piano di risanamento sismico ed energetico degli edifici.
C’erano altre due delibere, che però non sono state approvate: una prevedeva il recepimento della legge regionale 11/98 sul recupero dei sottotetti, anche in questo caso accompagnata da un libro di modelli; l’altra la chiusura dei tetti piani nel centro storico.
A suo tempo, quando Gnassi aveva proposto il blocco di alcuni varianti che comportavano nuove colate di cemento, i grillini si erano chiamati fuori, uscendo dall’aula al momento della votazione. “Era un’operazione ad alto rischio, staremo a vedere come va a finire. – afferma il consigliere Franchini – D’altra parte Gnassi era segretario del Pd quando quelle varianti erano state approvate. Non mi si dica che non ne sapeva niente! Comunque a noi interessa che la città si possa rimettere in moto. Il sindaco si compiace di far vedere tanti rendering poi uno gira per la città e rivede la Murri, rivede la Novarese, rivede insomma tutti i simboli della paralisi. La città che racconta il sindaco è una città virtuale, crediamo invece ci voglia una buona dose di realismo. Presto arriverà il momento del bilancio consolidato e penso se ne vedranno delle belle. Comunque con tutte le opposizioni abbiamo deciso un calendario di commissioni in cui affrontare i temi reali della città che vengono tenuti in secondo piano dalla giunta e dalla maggioranza”.
08 01 2015 | Rimini | Consumi, inflazione in calo
Rimini | Consumi, inflazione in calo
Nel mese di dicembre 2014 l’indice dei prezzi al consumo nel comune di Rimini, registra una variazione inflattiva negativa pari allo 0,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un dato che, seppur in maniera 'provvisoria' in attesa di validazione da parte dell’Istat, conferma il trend inflattivo in diminuzione, sebbene risulti positiva la variazione congiunturale rispetto al mese di Novembre 2014 (+ 0,2%). I dati emergono dal lavoro dell’ufficio di rilevamento dei prezzi al consumo del Comune di Rimini.
"Ma se a Rimini nel mese di dicembre si registra di nuovo, per il sesto mese consecutivo, un tasso tendenziale negativo (-0.8%) – ha commentato l’assessore ai Servizi generali Irina Imola – il dato sicuramente più interessante è registrato dall’inflazione media annua, che risulta, per il 2014, nulla, contro un’inflazione media annua 2013 del +1.7%. A livello nazionale invece, secondo le stime preliminari, il tasso di inflazione medio annuo per il 2014 è pari a +0.2%, in rallentamento di un punto percentuale rispetto al 2013 (+1.2%). La lettura di questo dato è duplice: da una parte testimonia come, rispetto ad alcuni anni fa, quando Rimini spiccava in vetta per elevati indici di crescita del’inflazione, vi sia maggiore ‘convenienza’ e ‘risparmio’ delle famiglie su alcuni settori merceologici della vita quotidiana (costo delle utenze, combustibili, alimentari, comunicazione, servizi sanitari); dall’altro come gli indicatori anche al ribasso siano influenzati dalla crisi economica che contrae consumi e abitudini consolidate".
In generale però, nella media del 2014 a Rimini, si riscontrano rallentamenti nella crescita dei prezzi per tutte le divisioni di spesa. Le decelerazioni più marcate si registrano per la divisione delle Comunicazioni con una inflazione media annua 2014 del -8% a fronte del -5.3% del 2013, dovuta principalmente ad un calo delle tariffe per i servizi di telefonia mobile, frutto di una sempre maggiore concorrenza fra gli operatori telefonici e della divisione delle Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, il cui tasso di variazione medio annuo -pari al +1.6% nel 2013- si attesta al -1.7%. A livello locale il dato negativo della divisione Abitazione, acqua, elettricità e combustibili è da ascrivere sicuramente ad un calo delle spese condominiale e degli affitti delle abitazioni, imputabili alla difficoltà economica in cui versano moltissime famiglie riminesi e che hanno visto molti proprietari costretti a riformulare contratti d’affitto con prezzi più sostenibili per i bilanci familiari.
A determinare il tasso d’inflazione medio annuo generale nullo contribuiscono anche i prezzi dei Trasporti (+0.9 nel 2014, contro un +1.9% nel 2013) e dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+0.9% nel 2014, contro un +3.7% nel 2013). Per la divisione dei Trasporti sicuramente marcata è stata la diminuzione dei prezzi dei carburanti, mentre per la divisione dei Servizi ricettivi e di ristorazione netto è stato il calo dei prezzi degli alberghi (sia di alta che bassa categoria).
Nel dettaglio l’analisi per divisioni e classi di prodotti e le relative dinamiche possono essere consultate sulle pagine web del Comune di Rimini all’indirizzo: http://www.comune.rimini.it/servizi/comune/prezzi/consumo/pagina7.html
08 01 2014 | Rimini | Centro facile, in 41mila sui trenini
Rimini | Centro facile, in 41mila sui trenini
Sono stati 41.409 gli utenti che hanno utilizzato i trenini di Centro facile dal 6 dicembre scorso. Il servizio ha collegato il centro con i parcheggi del Settebello e via caduti di Marzabotto durante le festività. "Numeri da record, mai raggiunti nelle precedenti sette edizioni del servizio gratuito promosso dal Comune di Rimini per raggiungere più facilmente il Centro storico in occasione delle festività – ha commentato l’assessore alle attività economiche del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad che ha promosso l’iniziativa - a cui hanno contribuito un insieme di fattori positivi, dalle date di svolgimento, alla continuità, alla comunicazione specie nelle scuole, ed altro ancora. Ma soprattutto il segno che abbiamo saputo intercettare il desiderio dei cittadini e delle persone di vivere il nostro centro storico attraverso un insieme d’iniziative che hanno visto amministrazione comunale, commercianti e imprenditori mettere insieme un pacchetto di attrazioni di forte attrazione e qualità. Un risultato importante che, penso, debba segnare un percorso anche per il futuro".
08 01 2015 | Rimini | Viabilità, lavori a San Giuliano
Rimini | Viabilità, lavori a San Giuliano
Lunedì partiranno i lavori per la realizzazione della rotonda di piazzale Vannoni a San Giuliano. La consegna dei lavori è avvenuta ieri. L'obiettivo è quello di fluidificare il traffico sull’asse mediano (21 interventi per portare a zero semafori il tratto viario da Rimini Celle a Miramare) e permettere, inoltre, la pedonalizzazione del ponte di Tiberio. Dal comune spiegano che "oltre alla realizzazione di una nuova rotatoria nell’intersezione Toselli/XXIII Settembre/Piazzale Vannoni, l’intervento prevede la modifica degli impianti semaforici in via Carlo Zavagli e via Bissolati, che saranno mantenuti a chiamata pedonale. L’intero intervento si caratterizza infatti per avere come obiettivo una completa riorganizzazione viaria della zona che accanto alla fluidificazione del traffico garantita dall’adozione di una rotatoria, aumenti la sicurezza dell’intersezione dei flussi della circolazione. Per queste ragioni si procederà alla modifica degli impianti semaforici con la soppressione delle svolte a sinistra negli incroci con via Bissolati e con via Carlo Zavagli".
08 01 2014| Rimini| Querelle edile:il Comune si sveltisce su psc e rue
Rimini | Querelle edile: il Comune anticipa i termini per l'esame delle osservazioni a psc e rue
Il tema scotta e oggi il Comune di Rimini dà alcune precisazioni, notizie che le categorie economiche della città attendono da tempo. A tema c'è la crisi del settore edilizio, legata sì al difficile frangente economico, ma non solo. Da tempo costruttori e sindacati a una voce chiedono si ponga fine allo stallo negli uffici di via Rosaspina di alcuni atti decisivi per lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi anni. Diversi sono stati nelle ultime settimane gli scambi di battute e le dichiarazioni. Ricordiamo, ultime in ordine di tempo, la rivelazione del sindaco Andrea Gnassi di aver subito minacce per le sue politiche anticemento, l'intenzione di Coopsette di querelarlo per aver detto nel suo discorso di fine anno cose lesive dell'immagine della ditta nei confronti della quale palazzo Garampi ha avviato la procedura di arbitrato ritenendola inadempiente rispetto alla convenzione per la riqualificazione del polo benessere, la presa di posizione decisa degli industriali e degli edili proprio contro il sindaco.
"Con l’aggiornamento degli obiettivi del Piano esecutivo di gestione (PEG) - dicono oggi dal Comune - viene anticipato al 31 marzo 2015 il termine entro cui gli uffici comunali per la pianificazione territoriale dovranno completare l’esame delle osservazioni (1.700 circa, di cui numerose plurime, per un totale effettivo di 2.100 richieste) e la predisposizione dello schema di controdeduzioni per il Piano Strutturale Comunale (PSC) e il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE)".
Sulla questione interviene anche l’assessore alla tutela e governo del territorio, Roberto Biagini, sottolineando come "il lavoro degli uffici sulla revisione del PSC e del RUE si concentra su tre asset tematici: 1) il sensibile ridimensionamento delle aree di espansione, in ottemperanza all’atto di indirizzo del Masterplan che indica chiaramente come nuovo PSC e RUE debbano armonizzarsi e sintonizzarsi con la filosofia del Piano Strategico, aderendo pertanto anche alle riserve della Provincia di Rimini; 2) l’introduzione nel RUE di tutte le novità previste nello ‘Sblocca Italia’, in ordine a semplificazione e facilitazione per adeguamenti (antisismica, prestazioni energetiche) sull’esistente e sul ‘già costruito’; 3) Attenzione prioritaria su investimenti strutturali di riqualificazione per lungomare e waterfront e rilancio del centro storico attraverso una semplificazione normativa che permetta, ad esempio, quei frazionamenti delle unità immobiliari, da decenni bloccati. Ciò con l’obiettivo di elevare la vivibilità, la fruizione, il potenziale di sviluppo industriale e relazionale di queste parti strategiche della città".
Quindi, in definitiva, "politica e ‘portatori d’interesse’ avranno modo nei prossimi mesi di discutere la revisione tecnica di PSC (che giuridicamente deve avere la precedenza) e RUE ormai conclusa, avendo ben chiari quali sono gli intenti di fondo dell’amministrazione comunale", conclude Biagini.
08 01 2015 | Rimini | Anci, a Gnassi la delega a turismo e demanio marittimo
Rimini | Anci conferma a Gnassi la delega a turismo e demanio marittimo
La notizia è arrivata al primo cittadino riminese attraverso una lettera firmata dal presidente di Anci, l'associazione nazionale dei comuni, firmata dal presidente Piero Fassino. Andrea Gnassi è il delegato dell'associazione in fatto di turismo e demanio marittimo. "Sarai responsabile – scrive Fassino a Gnassi – di seguire l’evoluzione normativa e tutte le politiche pubbliche di pertinenza della materia delegata, di istruire e formulare proposte relativamente alle posizioni che l’associazione dovrà di volta in volta assumere e a rappresentarle in tutte le sedi istituzionali, rappresentando me e l’Associazione. Sono certo che il tuo prezioso contributo sarà fondamentale per sostenere e tutelare gli interessi dei Comuni e delle città in un’ottica di affermazione dell’interesse generale".
giornalaio, 8 gennaio 2015
Airiminum: “Bloccati dalla burocrazia” | Sfratti da record a Rimini | I costruttori bastonano Gnassi
Airiminum non ha messo piede in pista. Da ieri la società di gestione dell’aeroporto Fellini avrebbe dovuto insediarsi finalmente a Miramare. Ma il ‘presidente in pectore’ Laura Fincato ha fatto sapere che le chiavi in mano non le arriveranno prima di una settimana (ilCarlino). Rispetto allo slittamento dei tempi per la riapertura del Fellini, Fincato spiega: La burocrazia e alcune questioni legate alla vecchia gestione ci hanno remato contro.
Per iniziare c’è bisogno di attrezzature e sembra che Airiminum abbia cambiato idea rispetto al compendio aziendale di Aeradria messo in vendita dal curatore fallimentare. Adesso la società è interessata e il curatore Santini si aspetta un’offerta entro gennaio. Lo scalo comunque resterà chiuso a causa della mancanza delle polizze assicurative almeno fino a sabato 10 gennaio. Intanto, l’Aeroclub (ancora in attesa dei permessi per rientrare al Fellini, LaVoce) ha scoperto che l’area aeroportuale a sua disposizione si trova in quelle destinate alla gestione sammarinese (Corriere).
Sfratti, a Rimini sono 4 al giorno. E’ questa la media delle richieste nel 2014, con 1.621 casi nei primi undici mesi (in 292 sono dovute intervenire le forze dell’ordine) e un’impennata del 30,51 per cento rispetto al 2010: 400 casi in più. Rimini è quindi prima in classifica nel rapporto del Ministero dell’Interno per i casi di sfratto rispetto al numero delle abitazioni (Corriere, Nuovo Quotidiano). Raddoppiate negli ultimi anni anche le richieste per le case popolari: da 828 del 2001 a 1.568 del 2013.
Basta contrapposizione tra amministrazione e costruttori. Lo chiedono Unindustria e Ance al sindaco Andrea Gnassi, esprimendo solidarietà in merito alle minacce subite dal primo cittadino riminese per le sue politiche contro il consumo del suolo. Gnassi si accanisce contro di noi, spiegano i costruttori, ma intanto non siamo attrattivi come territorio: qui solo eventi che richiamano per due giorni, serve continuità (Corriere, Nuovo Quotidiano). L’ex consigliere regionale di FI, Marco Lombardi, torna a far notare come la ‘riminizzazione ‘ del territorio (intendendo con questo l’eccessivo consumo del suolo) sia una pratica portata avanti dalla sinistra (LaVoce).
Coopsette, il sindaco Gnassi risponde all’attacco della cooperativa: Nervosismo immotivato, legato forse, si domanda il sindaco, alla procedura di arbitrato avviata dal Comune in estate rispetto all’inadempienza di Coopsette alla convenzione per la riqualificazione del polo benessere? Coopsette pochi giorni fa ha additato il sindaco di averla dichiarata fallita nel suo discorso di fine anno, cosa non vera, visti i dati del bilancio. Da qui il proposito di querelarlo (Corriere).
Lotteria Italia, a Rimini due premi di consolazione. I biglietti da 25mila euro sono stati venduti all’Angolo della Fortuna di via Tripoli, numero G 001749, e alla Tabaccheria Forum di via Flaminia, biglietto B 115200 (Corriere).
Troppi partecipanti slitta il concorso. Il Comune cerca tre istruttori direttivi (categoria D), ma fanno richiesta in 1.872. E’ per questo, spiega il Corriere, che le selezioni sono slittate dal 15 dicembre al 20 febbraio.
Cultura. Meglio Pulini o Goldin? Rimini ha fatto finta per tre anni di essere capace di realizzare grandi mostre? La domanda se la fa la Voce. I due protagonisti sono Massimo Pulini, attuale assessore alle politiche culturali del Comune di Rimini, e Marco Goldin, direttore artistico delle grandi mostre a Castel Sismondo per conto della Fondazione Cassa di Risparmio tra il 2009 e il 2012. L’occasione è offerta dalle polemiche suscitate a Vicenza dalla nuova mostra di Goldin, rea, secondo i docenti di un liceo locale, di tenere insieme Tutankamon, Van Gogh e Caravaggio.
07 01 2015| Riccione| Più sport, meno musica: il sindaco Tosi presenta il nuovo Marano
Riccione | Più sport, meno musica: il sindaco Tosi presenta il nuovo Marano
"Un nuovo prodotto da realizzare in funzione dell’intera città", questo il Marano secondo il sindaco di Riccione Renata Tosi. O, perlomeno, questo è il succo di quanto illustrato oggi alle categorie economiche. "Il Marano - ha ribadito il sindaco - non più visto come una zona a sé, ai confini con Rimini, dove fino alla scorsa estate i problemi di ordine pubblico hanno costretto l’amministrazione a pagare 700 ore di straordinario agli agenti della Polizia Municipale e richiesto una costante e dispendiosa azione di controllo da parte delle forze dell’ordine. E’ diventata inevitabile l’esigenza di fare impresa per fare funzionare bene ogni parte della città. Condizione indispensabile rilanciare una serie di attività rivolte in particolare ad un target giovanile, all’insegna dello sport e di un sano divertimento". Parole che, in termini pratici, si traducono nel "bisogno di delineare nella zona Marano con gli operatori e le attività tutte che vi gravitano attorno, un’area a vocazione sportiva, balneare attraverso la valorizzazione dell’attività giornaliera e la riduzione dell’orario di apertura dei locali notturni". All'incontro con Cna, Confcommercio, Confesercenti,Consorzio Marano ed Upa,l'assessore Luciano Tirincanti ha inoltre ribadito la "necessità di cambiare il modello di divertimento della zona dove la musica è importante ma occorre anche il rispetto delle regole sia per quanto riguarda il volume che gli orari".