21 01 2015 | Riccione | Am, la Giunta dice no alla trasformazione in srl
Riccione | Am, la Giunta dice no alla trasformazione in srl
Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, non ha mai fatto mistero della sua avversione per la trasformazione del Consorzio “Agenzia Mobilità Provincia di Rimini - A.M.” in “Agenzia Mobilità Provincia di Rimini - A.M. Srl consortile”. In linea con i sentimenti di tutti i sindaci di centrondestra del riminese. Oggi, tanto per ribadire il concetto, la Giunta comunale di Riccione ha deciso ufficialmente di non approvare l'operazione (così come delineata nel progetto elaborato dallo studio “Ferretti Consulting” ed approvato dal relativo Consiglio di Amministrazione il 4 dicembre 2014). La trasformazione di Am in società non è un atto dovuto, dicono da Riccione. La Giunta ha inoltre inviato il sindaco a fare tutto il possibile per superare le criticità del progetto. Per esempio, Tosi ha già annunciato in commissione consiliare a Rimini che chiederà un parere della Corte dei conti circa l'opportunità dell'operazione .
"E’ un progetto senza capo né coda - dichiara Tosi - finalizzato solo ad accrescere ancora di più il controllo ed il potere del Pd su uno degli aspetti più sensibili della vita quotidiana dei nostri cittadini: il trasporto pubblico".
Da Riccione, quindi, l'invito ai "sindaci delle nostre città di bacino coinvolte a favorire un ulteriore e necessario momento di riflessione. C’è il rischio di non garantire la certezza di avere un miglior e più efficace servizio a costi sostenibili. Allo stesso tempo li invito anche a non cedere al condizionamento legato ancora una volta a quella vecchia stagione del potere di una classe politica ormai fragorosamente fallita.
21 01 2015 | Rimini | Chiude il Sigep, torna il Gusto della solidarietà
Rimini | Chiude il Sigep, torna il Gusto della solidarietà
Chiude il Sigep, apre il Gusto della solidarietà. Da domani, dopo che stasera la grande manifestazione avrà abbassato il sipario, tornerà l’iniziativa promossa da Rimini Fiera insieme a Banco di solidarietà. Il gelato non utilizzato verrà raccolto e poi distribuito all’interno del centro commerciale ‘I Malatesta’, nelle giornate del 22, 23 e 24 gennaio, dalle 10 alle 20. Un'offerta libera per portarsi a casa una vaschetta, questo il 'dolce gesto di solidarietà'. Tutto l’incasso sarà finalizzato all’acquisto di derrate alimentari destinate ai più bisognosi. Lo scorso anno furono raccolti 7.700 euro e gli alimenti acquistati (5.800 chili) vennero distribuiti a circa 400 famiglie indigenti del territorio.
21 01 2015| Rimini| Asili, maggioranza spaccata in consiglio. E il sindaco 'perde le staffe'
Rimini | Asili, maggioranza spaccata in consiglio. E il sindaco perde le staffe
L'Asp Valloni potrà esternalizzare la gestione degli asili nido Brucoverde e Cerchio Magico. Ma il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ieri ha perso lo stesso le staffe durante il Consiglio comunale sugli asili. Perché? Perché la maggioranza è riuscita a bocciare le mozioni firmate da Fabio Pazzaglia di FareComune, Savio Galvani di Fds, Stefano Murano Brunori di Idv, Gianluca Tamburini di M5Stelle, grazie ai voti determinanti del centrodestra. Almeno in un caso.
Tre le mozioni in discussione. L'esito: 16 i voti contrari (11 quelli favorevoli, una astensione) sulla mozione presentata da Stefano Murano Brunori, Fabio Pazzaglia, Savio Galvani su “Asp Valloni, competenza del Consiglio comunale"; 22 voti contrari, 5 favorevoli, un'astensione, per la seconda mozione presentata dai consiglieri Stefano Murano Brunori e Gianluca Tamburini “Nidi comunali e caso Isola blu”, 22 sono stati i voti contrari alla terza mozione “Nidi comunali e gestione diretta Asp” presentata dai consiglieri Fabio Pazzaglia, Stefano Murano Brunori e Gianluca Tamburini.
"La maggioranza vacilla sugli asili", fa notare Gennaro Mauro, capogruppo degli ex Pdl. Fatto sta che i democratici Mazzocchi, Giogetti, Donati, Allegrini e Bertozzi hanno votato a favore di una delle mozioni, quella che chiedeva di portare la discussione sul modello di gestione dei nidi comunali in Consiglio comunale, vale a dire anche una prossima eventuale discussione sull'esternalizzazione dei nidi dell'Asp. Zerbini si è astenuto. In ogni caso, contravvenendo tutti all'ordine di scuderia. In maggioranza hanno votato per le mozioni, ovviamente, anche Galvani e Brunori, qualora firmatari.
"E' stata una spaccatura nella spaccatura", sottolinea Pazzaglia. "La prima in maggioranza, tra il Pd e gli altri gruppi (eccetto Rimini per Rimini). La seconda interna al Pd". "Ci hanno dato dei mistificatori - racconta Pazzaglia - ma la verità è che a Viserbella, delle due sezioni di nido, al prossimo anno ne aprirà solo una. Tra pochi giorni, inoltre, sarà aperto il bando per la gestione dei nidi Asp, e non sappiamo ancora se sarà diretta o tramite cooperative. Purtroppo noi consiglieri ci siamo abituati ad attendere al limite le comunicazioni della giunta, da quando ogni possibilità di dibattito è impedita a Rimini".
Racconta Pazzaglia che il voto sopra le righe dei consiglieri del Pd ha "scatenato l'ira del sindaco che pretende da loro l'adesione totale. Ieri di fronte ad un tema fondante come le politiche educative il sindaco, insieme alla parte del Pd che mira a governare col centrodestra, l'ha avuta vinta ed è riuscito a respingere tutte le nostre proposte. Ma si tratta di una vittoria di Pirro. Il prezzo che il Pd e il centrodestra fanno pagare ai cittadini di Rimini è davvero troppo alto. L'Amministrazione viene meno ad un suo compito: la tutela dei nidi comunali. Attendiamo di conoscere anche le conseguenze politiche del cambio di maggioranza", conclude Pazzaglia.
"Piuttosto che votare la mozione di Pazzaglia, preferisco lavorare con il centrodestra, questo è il nostro futuro politico", è il succo dell'intervento di Bertino Astolfi, Rimini per Rimini, ma tesserato da sempre del Pd.
Il capogruppo ex Pdl, Mauro, assicura al sindaco l'appoggio del centrodestra, senza alcun pregiudizio ideologico, qualora "proceda velocemente a presentare al consiglio comunale un progetto complessivo di rivisitazione dei servizi sociali ed educativi basato su una partnership fra pubblico e privato".
Dal punto di vista di Gennaro Mauro, "l' insolita alleanza 'statalista' tra alcuni esponenti del Partito democratico, della sinistra radicale e dei tre consiglieri grillini è stata sconfitta. Il dato politico da registrare è che i consiglieri del Movimento 5 stelle hanno dimostrato ancora una volta la loro vera natura: quella di essere una forza politica affine alla sinistra di Pazzaglia e Galvani".
In linea con le sue tesi, invece, avrebbe votato il centro destra. "Vince la tesi - spiega Mauro - da noi sempre sostenuta, quella che a Rimini il privato sociale è in grado di offrire un servizio educativo altamente qualitativo ad un costo molto inferiore a quello offerto dal comune. Un posto in asilo nido privato costa in un anno fino a 5.000 euro in meno rispetto ad un asilo comunale a parità di offerta educativa. Il Valloni affidando ai privati la gestione dei due asili nidi farà risparmiare alla collettività circa 100 mila euro l'anno. Queste risorse potranno essere utilizzate per fornire ulteriori servizi ai cittadini".
Tra i firmatari delle mozioni, sulla votazione di ieri interviene anche Gianluca Tamburini (5Stelle). "Esprimiamo la nostra soddisfazione nel vedere nuovamente a terra la maschera del Pd, quella con cui finge di avere un’identità. Ancora una volta infatti i Democratici hanno votato in perfetto accordo con i colleghi del centro destra su un tema, come quello dei nidi, che dovrebbe essere dirimente. Questa però è pura teoria perché quello che votano a destra, legittimamente e in sintonia con la volontà di chi rappresentano, non dovrebbe essere votato con altrettanta sicumera da chi si definisce di sinistra e, in virtù di questa collocazione, chiede preferenze. E’ chiaro che il Partito democratico non esiste e non rappresenta più nessuno, se non qualche portatore di interesse, oltre a chi vota per abitudine o viene ingannato. Detto questo auguriamo ai colleghi della maggioranza che questa brutta avventura per le loro coscienze finisca presto, se non altro per non vederli più spaventati e a testa bassa mentre il loro sindaco li sgrida puntando loro il dito inquisitore".
giornalaio, 21 gennaio 2015
Cosa Nostra progettava di colpire a Rimini | Università, calo delle immatricolazioni | Asili, azzerate liste d’attesa
Le rivelazioni di Giovanni Brusca. A processo per la strage di via Palestro a Milano, parla il boss, mandante ed esecutore della strage di Capaci. Racconta di bombe contro musei e monumenti. Da qui i colpi messi a segno in via dei Georgofili a Firenze (vicino agli Uffizi) e via Palestro a Milano. In programma anche un attentato alla torre di Pisa e l’intenzione di disseminare la spiaggia di Rimini di siringhe infette con il virus dell’Aids. Perché? Far arrivare un messaggio allo Stato in risposta all’arresto di Totò Riina, ma soprattutto pesare di più nella trattativa Stato-mafia e chiedere condizioni migliori per i boss, condannati al carcere duro (ilCarlino, Corriere, LaVoce, Nuovo Quotidiano).
Scintille sulla nuova questura. Ieri, l’atteso incontro tra il curatore fallimentare della DaMa, società proprietaria dell’immobile di via Bassi, il Comune e il prefetto. Tra le proposte del curatore, Guerrino Mosconi, quella dell’affitto di due dei tre fabbricati alla Questura. I danni, ha spiegato Mosconi, sono stati quantificati dalla perizia dello StudioT in 6,2 milioni e non sarebbero imputabili alla proprietà, bensì allo Stato e al Comune per la mancata custodia del bene. Al che la discussione è degenerata.
“Le vittime siamo noi”. Abbiamo vinto due volte al Tar per chiudere la convenzione immobiliare, abbiamo fatto richiesta danni per 10 milioni e ci sono anche 7 milioni di Imu non versata di cui DaMa è debitrice, ha ricordato al liquidatore il sindaco Gnassi. (ilCarlino).
Acqua Arena, con la firma di tutti (Provincia, Comune, Fiera, Palacongressi, Camera di commercio) dell’accordo di programma, arriva anche il via libero definitivo alla realizzazione di piscina e supermercato (ilCarlino, Corriere, LaVoce, Nuovo Quotidiano).
Non c’è fondo di solidarietà per i lavoratori dell’aeroporto. I sindacati avevano presentato richiesta al Fondo speciale per il reddito dei lavoratori aeroportuali, ma l’Inps ha risposto picche: il curatore fallimentare non ha versato 1,4 milioni di contributi, spiega la Cgil (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Venerdì è previsto un nuovo vertice in Prefettura con i nuovi gestori, ma le bocche sono ancora cucite sulla data di riapertura dello scalo.
Mercatone Uno, 60 lavoratori a rischio nei due stabilimenti riminesi. La proprietà, in crisi, ha fatto domanda al tribunale di Bologna per essere ammessa al concordato preventivo. Attualmente i dipendenti hanno il contratto di solidarietà, con una riduzione di ore tra il 40 e il 50 per cento, fino a maggio (Nuovo Quotidiano).
Calo delle matricole per il polo universitario riminese. I dati elaborati dall’Alma Mater sull’anno accademico in corso dicono di una flessione del 6,6%, 106 nuove iscrizioni in meno rispetto all’anno accademico 2013-2014. In calo anche Forlì, 7%, e Ravenna, 2%, mentre cresce Cesena. Segno più (8%) per la sede bolognese, mediamente l’Alma è cresciuta del 4% (ilCarlino, Corriere). Antonello Scorcu, coordinatore del consiglio del polo universitario riminese, spiega: Rimini paga il fatto di essere attrattiva per gli studenti delle regioni del sud e dell’estero, e la crisi ha messo un freno.
Scendono da 216 a 26 i bimbi riminesi in lista d’attesa per il nido. I dati sono del 2011 e del 2014 e parlano di liste quasi azzerate, nonostante alcuni asili privati abbiano chiuso i battenti, o si siano riconvertiti in scuole materne, a causa della crisi. Lo ha riferito ieri in consiglio comunale l’assessore Gloria Lisi. Attualmente sono disponibili 501 posti, che coprono il 50,6% dell'offerta, altri 242 posti sono garantiti dalle strutture private, 78 dall'asilo dell'Ausl, 169 dai nidi dati in concessione al Valloni (ilCarlino, Corriere, LaVoce, Nuovo Quotidiano). Anche le liste d'attesa delle materne si sono notevolmente ridotte: erano 155 i bambini esclusi al 31 dicembre 2011, mentre alla fine dello scorso anno la graduatoria è scesa a 67.
Fermo ai box il progetto da 2 milioni di euro della Fondazione Marco Simoncelli 58 per la creazione di un centro socio assistenziale per disabili a Sant'Andrea in Besanigo (Coriano). Secondo papà Paolo l’intoppo sta negli uffici comunali. I dirigenti non manderebbero avanti l’iter del progetto presentato un anno fa. Il centro, all'avanguardia, dovrebbe sorgere sulle macerie dell'ex casa vacanze Santa Marta, ospiterà attività riabilitative, assistenziali e di accoglienza familiare (ilCarlino).
Dal Comune, ribattono: Il ritardo è dovuto solo a un vuoto normativo che va risolto, altrimenti la procedura sarebbe irregolare.
Un nuovo perito per il caso Pantani. La notizia l’hanno data ieri mamma Tonina e l’avvocato De Rensis. I due hanno fatto capolino in Procura per presentare le nuove prove prodotte proprio dal super esperto di cui non si fa il nome, limitandosi a dire che è stato protagonista di tutti gli ultimi processi più importanti, tra cui quello per la morte di Yara Gambirasio (ilCarlino). La nuova perizia vuole dimostrare che le mani di Marco non si sono sporcate del sangue su cui giaceva, dimostrare, cioè, che il cadavere è stato spostato (ilCarlino).
L’ex politico inventa l’allarme per i terremoti. Vicepresidente della Provincia dal 2000 al 2009, Maurizio Taormina è anche ingegnere e general manager della sammarinese Guardian, con cui ha ideato e prodotto il SismAlarm: un apparecchio che rileva onde di magnitudo superiore ai 3,2 gradi della scala Richter, e va appeso al muro portante, con alcuni tasselli (ilCarlino). Taormina ha nostalgia per la politica, racconta, ma non di quella italiana. Non ci sono più contenitori per farla, spiega.
20 01 2015 | Rimini | Calcio, Cari: Cacioli in campo domani contro l'Este
Rimini | Calcio, Cari: Cacioli in campo domani contro l'Este
Una partita "molto importante" quella di domani in casa del Rimini 1912 contro l'Este. Così la definisce l'allenatore biancorosso, Marco Cari. "Loro sono terzi in classifica - spiega - e in caso di risultato pieno potremmo mandarli a una distanza difficile da recuperare".
La ventunesima giornata delle Serie D per il Rimini sarà però anche "complicata", avvisa lo stesso Cari. "L’Este è un’ottima squadra con diversi giocatori di qualità e grande struttura fisica: dopo una leggera flessione accusata alla fine del girone d’andata, ha ritrovato lo smalto della prima parte di campionato e sta viaggiando al nostro stesso ritmo. La partita è molto importante anche per loro ma non so se scenderanno in campo per giocarsela a viso aperto o per evitare il rischio di finire a meno nove". Spiega l'allenatore del Rimini che "di solito" l'Este utilizza "un 4-3-1-2, ma la loro seconda punta spesso gioca più bassa e il modulo diventa più un 4-3-2-1: a prescindere da come interpreterà la partita l’Este, il Rimini scenderà in campo per vincere come in tutte le altre gare di campionato".
Vincere anche per "prenderci una rivincita - ricorda Cari - dopo la sconfitta dell’andata, una partita che sull’uno a uno sembrava in mano nostra e invece ci siamo fatti sfuggire con alcuni errori".
Ed ecco le novità in campo. "Rispetto alla partita di domenica, cambieremo qualche cosa nell’undici: rientrerà Cacioli, che occuperà il posto di Martinelli non ancora pronto per due partite in tre giorni dopo il lungo infortunio, e ci sarà anche qualche altra novità. Abbiamo un gruppo che in ogni allenamento lavora con l’obiettivo fisso di arrivare al traguardo davanti a tutti: i ragazzi sono pronti e sia chi scenderà in campo dal primo minuto, sia chi eventualmente subentrerà a gara in corsa, darà il proprio contributo al massimo come sempre".
20 01 2015 | Rimini | Rapina alla Luxury watches, un arresto
Rimini | Rapina alla Luxury watches, un arresto
Armati di pistola e di mazze entrarono in una gioielleria nel centro storico di Rimini e, dopo aver minacciato la commessa, infransero le vetrine rubando numerosi orologi di marca per poi darsi alla fuga: dopo quasi cinque mesi dal colpo alla Luxury Watches, avvenuto nel pomeriggio dello scorso 28 agosto, è stato arrestato un 33enne nato a Padova e di origini rumene accusato di essere uno dei componenti della banda dei quattro rapinatori che riuscirono a portare a termine il colpo da 53mila euro per poi far perdere le loro tracce. L'uomo, pluripregiudicato per reati predatori, è stato identificato dai carabinieri grazie alle telecamere di video sorveglianza del negozio (Agi).
20 01 2015 | Rimini | Acqua Arena, firmato l'accordo di programma
Rimini | Acqua Arena, firmato l'accordo di programma
Acqua Arena, c'è l'accordo di programma, firmato questa mattina da Riziero Santi per la Provincia di Rimini, Andrea Gnassi per il Comune di Rimini, Fabrizio Moretti per la Camera di commercio, Lorenzo Cagnoni per Rimini Fiera e Società Palazzo dei Congressi, Marino Gabellini per Rimini Congressi srl.
L'accordo, lo ricordiamo, prevede la realizzazione in un luogo centrale della città, al posto della vecchia fiera, di un nuovo polo dello sport dedicato all’acqua, di cui la giunta ha già approvato il progetto preliminare, quindi di un nuovo centro polifunzionale dedicato alla pratica sportiva, al benessere e al tempo libero. Rimini alla fine, ne risulterà dotata di una piscina comunale adatta a soddisfare le esigenze della città. La struttura di 3.500 metri quadrati sarà finanziata dal Comune di Rimini per 5 milioni di euro su una spesa totale di 8 milioni e 2.
20 01 2015 | Rimini | Fogne, lavori in via Zavagli per l'impianto idrovoro
Rimini | Fogne, lavori in via Zavagli per l'impianto idrovoro
Sono stati consegnati ieri i lavori per la realizzazione dell’impianto idrovoro di sollevamento di via Carlo Zavagli, opera da 830mila euro a carico dell’amministrazione comunale e che va a integrare il risanamento di Rimini Isola, primo degli undici interventi del Piano di salvaguardia della balneazione, completato la scorsa estate. L’intervento riguarda le acque meteoriche che, attraverso questo nuovo impianto idrovoro, saranno allontanate direttamente nel fiume Marecchia, andando a risolvere i problemi di allagamento che affliggono la zona bassa di San Giuliano, la Barafonda.
Sarà interessata dai lavori la zona di via Carlo Zavagli a mare del ponte di via Coletti fino all’incrocio con via Ortigara. Il cantiere è stato affidato alla CBR, azienda che si è aggiudicata l’appalto (con offerta economica più vantaggiosa) e che ha proposto una riduzione dei tempi di esecuzione di 2 mesi rispetto ai 10 mesi previsti in progetto. I lavori dunque dovrebbero completarsi per la metà di settembre.
20 01 2015 | Rimini | Brusca: Cosa Nostra voleva piazzare siringhe infette in spiaggia
Rimini | Brusca: Cosa Nostra voleva piazzare siringhe infette in spiaggia
Far esplodere una bomba alla Torre di Pisa e piazzare siringhe infettate di Aids sulla spiaggia di Rimini. Lo prevedeva il "cambio di strategia" programmato da Cosa Nostra dopo l'attentato di Capaci del 23 maggio 1992, in cui rimasero uccisi il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Giovanni Brusca, boss di San Giuseppe Jato considerato uno dei personaggi chiave della stagione delle stragi, lo ha sottolineato nell'aula del processo in corso a Milano sull'attentato di Via Palestro, l'autobomba scoppiata a il 26 luglio 1993 davanti al Padiglione d'Arte Contemporanea. "Dopo Capaci - ha detto Brusca, ascoltato in videoconferenza come testimone assistito dall'avvocato - Cosa Nostra decise di cambiare strategia" e di colpire "non più magistrati, ma monumenti e musei". Nuovi obiettivi, appunto, come le bombe piazzate in via dei Georgofili a Firenze, vicino alla Galleria degli Uffizi, e in Via Palestro a Milano. "Avevano programmato - ha assicurato, tra l'altro, il collaboratore di giustizia - un attentato alla Torre di Pisa". Non solo: intenzione della mafia era anche "mettere siringhe infettate di Aids sulla spiaggia di Rimini" (Askanews).
20 01 2015 | Rimini | Aeroporto, dipendenti: Inps nega accesso al Fondo speciale
Rimini | Aeroporto, Inps nega accesso al Fondo speciale per i lavoratori: non sono stati versati i contributi
Aeroporto, l’Inps ha respinto l’accesso dei lavoratori in cassa integrazione al Fondo di sostegno al reddito. "La decisione - spiega Ornella Giacomini della Cgil - arriva, più precisamente dal comitato che amministra il Fondo speciale per il sostegno al reddito del personale del trasporto aereo. La decisione è arrivata nel corso della seduta del 22 dicembre scorso: i 73 lavoratori (ex dipendenti di Aeradria, ndr) non potranno usufruire della prestazione integrativa, per il periodo dal 2013 al 2014, finché il curatore fallimentare Santini non verserà all’Inps i contributi dovuti, circa 1,4 milioni di euro. Considerato che l’Aeroporto è stato chiuso il 31 ottobre scorso per poter tutelare i creditori e che i lavoratori sono essi stessi creditori privilegiati, chiediamo che il versamento dei contributi sia ritenuto prioritario dalla curatela".