(Rimini) Inseriva le dosi confezionate nella sua buchetta delle lettere e poco dopo, passavano i clienti a prelevarle, lasciando nella cassetta una banconota da 50 euro. Un'attività che un giovane di nazionalità italiana faceva nel condominio della propria abitazione in pieno centro urbano, senza curarsi dei vicini di casa. Sono stati loro infatti, insieme ad altri residenti della zona, a notare lo strano via vai e ad avvisare la Polizia Locale di Rimini. È iniziata così l'indagine degli uomini in borghese della squadra Giudiziaria, che lo scorso venerdì pomeriggio ha concluso un'altra operazione importante di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l'arresto di un giovane italiano colto in flagranza di reato.

Lo stavano seguendo già da un po' con diversi servizi di pedinamento e osservazione, notando lo strano movimento di persone introno alla buchetta delle lettere. Così, nel turno pomeridiano del primo aprile, la squadra in borghese - atteso l'intervento dell'unità cinofila - ha deciso di entrare in azione, fermando il sospetto e procedendo alla sua perquisizione personale. Nelle mani il 30enne aveva ancora una busta in plastica che conteneva 108 grammi di marijuana, da lì gli agenti hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare. Nell'abitazione il fiuto del cane antidroga, ha consentito agli agenti di rinvenire altri 40 grammi di cocaina, nascosta tra il bagno e l'angolo lavanderia, oltre a due bilancini di precisione di cui uno, sul tavolo della cucina ancora sporco di cocaina e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi.

Al termine dell'attività investigativa il cittadino italiano è stato tratto in arresto con la denuncia di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (come prevede l'art. 73 del DPR 309/90) e trattenuto dalla Polizia Locale, in attesa di comparire davanti al Giudice del Tribunale di Rimini. A suo carico gli agenti hanno proceduto anche al sequestro penale, sia della droga rinvenuta con il materiale utilizzato per il confezionamento, che della somma di euro 330, che il giovane aveva con sé, ritenuta provento dello spaccio.

(Rimini) Sarà immerso nel verde, con giardini pensili a piano, un centro benessere e un parco acquatico al coperto di 1260 mq, che potrà quindi essere aperto tutto l'anno. E' stato approvato dalla Giunta comunale di Riccione, un nuovo accordo operativo nella zona nord della città che porterà una riqualificazione profonda anche in aree pubbliche. Si tratta dell'accordo operativo per "Le Conchiglie Garden", una complessa riqualificazione edilizia della struttura esistente che prevede la parziale demolizione dell’edificio ricettivo principale dell'“hotel e il cambio d’uso in superficie ricettiva della preesistente superficie totale che era a destinazione commerciale.

Quindi, dopo l'approvazione dell'accordo operativo relativo alle Terme che prevede la realizzazione del un parco termale della città di Riccione, l'amministrazione prosegue sul cammino intrapreso per dare attuazione alla legge regionale 24/2017 attraverso la stipula degli accordi operativi, successivi alla presentazione delle manifestazioni di interesse da parte di operatori privati.

Tra questi dunque l'accordo operativo di uno degli edifici più imponenti del confine nord di Riccione, Le Conchiglie Garden che con il cambio d’uso di una parte del secondo livello interrato del corpo di fabbrica principale, amplia la ricettività con la funzione anche di centro benessere, e la creazione nella restante parte di un parco acquatico indoor di 1.260 mq. L'accordo prevede anche la demolizione e la ricostruzione dell'edificio adibito a dependance della struttura ricettiva principale, confermandone l’uso ricettivo; la realizzazione di un nuovo edificio residenziale; interventi di efficientamento energetico e adeguamento sismico.

L'accordo prevede anche dei lavori di riqualificazione in area pubblica che aumenta di dimensione attraverso la cessione al patrimonio comunale di aree di verde urbano integrate con la rete dei percorsi ciclo-pedonali presenti sul lato mare del tratto di viale Gabriele D’Annunzio per 1.134 mq. Verranno quindi realizzati e ceduti al comune parcheggi pubblici per 735 mq. I parcheggi verranno realizzati con pavimentazione drenante, utile alla riduzione del rischio idraulico. Per quanto riguarda il cosiddetto water-front e attraversamento pedonale si svilupperà in parte su aree pubbliche e in parte su aree private da cedere all'amministrazione comunale, per un fronte di 130 metri. In questo ambito è previsto un restyling della passeggiata pubblica e relativa pista ciclabile con un filtro di verde rispetto alla spiaggia privata. Le aiuole pubbliche verranno attrezzate con arbusti e alberature adeguate alla piantumazione. La pista ciclabile in progetto, avrà pavimentazione in listelli di legno, permettendo quindi la completa drenabilità della superficie. L'attraversamento pedonale di viale Gabriele D'Annunzio sarà realizzato con pavimentazione lapidea e in posizione rialzata rispetto alla sede stradale realizzando cosi un dosso rallentatore per le auto. Sia la pista ciclo-pedonale che l' attraversamento pedonale, saranno dotati di illuminazione segnapasso con tecnologialed permettendo la definizione delle aree pedonali oltre a un ridotto consumo energetico.

"Con un lavoro di precisione e di estrema competenza professionale del nostro Ufficio Urbanistico per cui ringrazio il dirigente, l'ingegnere Michele Bonito e l'architetto Odetta Tomasini, siamo giunti all'approvazione dell'accordo operativo per le Conchiglie - ha detto il sindaco di Riccione e assessore all'Urbanistica, Renata Tosi -. L'aver ottenuto il parere positivo del Tribunale Fallimentare è il riconoscimento del lavoro fatto bene, ma soprattutto che con gli accordi operativi i beni in oggetto vengono economicamente valorizzati e tutelati a favore di tutta la comunità. D'altra parte in questo particolare accordo per le Conchiglie c'è la riqualificazione di una parte importante sul confine nord, che si inserisce in quella già intrapresa dall'Amministrazione al Marano. Vorrei sottolineare come la procedura di attuazione della legge regionale, che ho considerato fin da subito uno strumento importante e per cui non ho mancato di ringraziare gli assessore regionali, noi al Comune di Riccione siamo riusciti ad applicarla in maniera puntuale per dare soddisfazione ai tanti progetti di riqualificazione privata. Da sud con i campeggi e le terme, a nord con le Conchiglie, appunto. Progetti che hanno portano in sé una grande rigenerazione in suolo pubblico e quindi per l'intera Riccione".

 "Saluto con favore l’approvazione dell’accordo a cui ho dato impulso come Curatore proprio per consentire una migliore risposta del mercato, tenuto conto di opportunità di sviluppo del complesso immobiliare nell’Accordo - ha dichiarato l'avvocato Astorre Mancini, curatore fallimentare delle Conchiglie -. La Procedura Fallimentare ha interesse ad alienare quanto prima l’intero complesso immobiliare. Entro pochi mesi ci saranno le prime aste, per consentire all’aggiudicatario di sottoscrivere la Convenzione con il Comune entro il corrente anno. Per info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ".

Lunedì, 04 Aprile 2022 12:36

4 aprile

Pro loco per Marina Centro | Bagnini “fiduciosi” | I profughi vogliono restare

(Rimini) Una folla composta di oltre un migliaio di persone ha preso parte all’iniziativa organizzata dalla Diocesi di Rimini, venerdì 1 aprile dalle ore 20,30, dal titolo. “Cristiani in Preghiera. Pace in Ucraina”. Un gesto semplice, ma carico di umanità e fratellanza, per testimoniare vicinanza ai fratelli ucraini colpiti dalla guerra e pregare Dio perché cessi la violenza e possa risuonare solo il frastuono della pace. Bambini in carrozzina, ragazzi, giovani, adulti e anziani: questo gesto di popolo ha radunato una folla all’Arco d’Augusto, che poi si è diretta in processione con fiaccolata fino alla Cattedrale.

Trasmessa in diretta da IcaroTv, “Cristiani in Preghiera. Pace in Ucraina” si è aperta con lo scambio della pace proposto per ben due volte dal Vescovo di Rimini, mons. Francesco: “La pace sia con voi”. Mario Galasso, direttore della Caritas diocesana, ha tenuto l’intervento iniziale, la cui parola chiave è stata “Insieme”.
“Trovarsi insieme in questa occasione significa essere meno soli, isolati, preoccupati. Insieme si trova e si costruisce la speranza. Insieme siamo artigiani di relazioni, di fraternità e di Pace. Insieme significa rispondere ‘Sorella, fratello, siamo qui per te. Siamo qui per la pace’ – ha detto Galasso - Pregare per la pace è il nostro modo per essere solidali e uniti". 

Ora e qui, "è importantissimo affidarsi a Dio. Perché Dio vuole la Pace, in nessun caso la guerra. Una preghiera pubblica come la nostra è un appello alla coscienza di tutti coloro hanno il potere sulla guerra e sulla pace, un invito a purificare le loro coscienze, perché non abbiano pensieri di guerra, ma di pace.
La preghiera per la pace è un segno di solidarietà con tutti coloro che soffrono, che vivono dentro la tragedia più grande e sono costretti a lasciare le loro famiglie, le loro case, per sopravvivere. La preghiera è un segno per queste persone, gli fa capire loro di non essere soli. C'è chi pensa a loro e prega per loro. Sorella, fratello, siamo qui per te. Sono e siamo qui per la pace”.

La prima testimonianza è stata quella di Olga Kramha, rifugiata a Rimini dall’Ucraina insieme al figlio minore. In patria ha lasciato il marito militare e la figlia in servizio in Polizia, oltre a fratello e nipoti. "L’invasione da parte della Russia ha portato a una guerra terribile. Milioni di persone in fila, la tua vita in uno zaino e fuggi dal paese. Voglio che gli italiani lo sappiano che gli ucraini vogliono vivere in pace, siamo una nazione che non attacca nessuno, vogliamo vivere in pace…
Voglio ringraziare tutti gli italiani, governo, comune, chiese che aiutano, che supportano l’ospitalità per i nostri profughi ucraini. Voglio ringraziare i sacerdoti e le suore italiani che ogni giorno pregano per gli ucraini, e per la pace nel mondo”.

Maria Grazia è una donna riminese, moglie e mamma che ha accolto nella propria famiglia alcuni rifugiati ucraini. “La preghiera per la pace speciale per l’Ucraina, ci fa sentire uniti e vicini a tutti coloro che hanno vissuto e vivono ogni giorno lo stesso dolore e spesso, giunti ai confini dell’Europa, trovano le porte chiuse per la nostra indifferenza. I bambini e gli innamorati ci salveranno ci hanno raccontato; ed è vero. Chiediamo al Signore di tornare a casa questa sera ancora più innamorati della vita, della pace, e del futuro”.

“Pace in Ucraina” è proseguita con una fiaccolata per Corso d’Augusto, piazza Tre Martiri, via IV Novembre fino alla Basilica Cattedrale, collegando così due luoghi simbolo della città di Rimini. Il percorso del corteo è stato accompagnato dai canti del Coro ecumenico internazionale San Nicola, diretto da Guja Valmaggi, e dalle litanie dei santi intonate dal rettore della Cattedrale, don Giuseppe Tognacci.

In Cattedrale si è svolta una celebrazione semplice di preghiera presieduta dal Vescovo Francesco. Accompagnata dai canti del Coro, ha previsto letture bibliche (lette da persone ucraine e russe), invocazioni, e un suggestivo minuto di silenzio, nella Cattedrale al buio, con il solo Crocifisso di Giotto illuminato. A questo punto il Vescovo Francesco ha recitato la “Preghiera al Crocifisso-Risorto”, scritta per l’occasione (e successivamente distribuita a tutti i presenti, con traduzione anche in lingua ucraina), una “preghiera per la pace”. 

“Noi lo abbiamo appreso: non ti può comprendere chi semina la discordia, non ti può accogliere chi tesse losche trame di disumana violenza… Di fronte al mare di orrore, noi confessiamo il nostro peccato. Signore Gesù, permettici l’ardire di pregarti per quanti si sono macchiati della guerra in Ucraina e delle tante, troppe guerre che insanguinano il mondo”. “Prendiamo dal Coro la nota giusta per un canto che possa spegnere il rumore della guerra” ha detto in conclusione il Vescovo, che poi ha invitato tutti i presenti che affollavano il Duomo ad “un applauso in grado di cancellare il frastuono dei conflitti”.

(Rimini) Con l'approvazione della convenzione per la gestione in forma associata del servizio di allertamento locale di Protezione Civile, si rinnova - dopo 5 anni - la convenzione per l'Ufficio Unico del Sistema di Allertamento, un organo unitario, che mette insieme la proficua collaborazione di più enti pubblici, allestito, come ufficio centrale, a Rimini, in Via Marecchiese n.193, presso la struttura di Protezione Civile del Comune di Rimini.

I Comuni che aderiscono alla gestione associata della funzione di allertamento sono Rimini, Bellaria-Igea Marina, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica, Coriano, San Giovanni in Marignano, Sassofeltrio, Montecopiolo ed i Comuni aderenti alle Unioni di Comuni Valmarecchia e Valconca.

Il documento che, disciplina l'attribuzione delle funzioni all'ufficio associato, nonché i rapporti tra i Comuni aderenti, in particolare riguarda gli aspetti strumentali, organizzativi e gestionali per l'organizzazione ed il coordinamento del servizio di allertamento.
All'Ufficio Unico del Sistema di Allertamento infatti spettano diversi compiti tra cui: il monitoraggio quotidiano dei bollettini di vigilanza e allerte meteo, idrogeologiche, idrauliche emesse dall' ARPAE e dell'Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile; l'analisi puntuale delle condizioni di criticità locali attraverso il coordinamento con i COC e i COI e con il servizio sicurezza territoriale e protezione civile di Rimini.

Un unico coordinamento quindi che - fra le diverse funzioni elencate nella convenzione - si occupa anche della valutazione ed interpretazione delle criticità locali individuate dai diversi codici colore delle allerte regionali. Oltre a provvedere alla notifica tramite apposito sistema di messaggistica istantanea multipiattaforma ai responsabili dei Centri Operativi Comunali e Intercomunali dei bollettini di vigilanza e le allerte.

Un'attività unitaria di monitoraggio, valutazione dei rischi e coordinamento, condivisa anche nei costi di gestione. Per tale ufficio infatti è prevista, nel 2022, una spesa complessiva di € 35.000, di cui circa € 13 mila a carico del Comune di Rimini ed oltre € 21 mila a carico dei comuni partecipanti alla gestione associata.

Venerdì, 01 Aprile 2022 15:46

Profughi, Gianfreda: resteranno a lungo

(Rimini) Rimini, come noto, è tra le città che accoglie oggi il più alto numero di profughi, in Regione e in Italia. "Una situazione sulla quale credo sia necessario imbastire un ragionamento che vada al di là del conteggio numerico, iniziando a pensare agli orizzonti che potranno aprirsi da qui ai prossimi mesi e a quello che, come enti locali e istituzioni, possiamo fare per governare le inevitabili ricadute date da una presenza così importante. Permanenza che, probabilmente, si protrarrà per molti mesi", precisa l'assessore alla protezione sociale Kristian Gianfreda.

Nonostante questa prima fase di risposta emergenziale alle situazioni di difficoltà e disagio sia ancora in corso, serve uno scatto concettuale per andare oltre alla questione più strettamente legata al tema dell'ospitalità, che non può essere la sola ed unica risposta a questa crisi umanitaria. E' interesse della nostra comunità e delle stesse famiglie di profughi, per quanto possibile, un percorso che possa portarli all'indipendenza".  Gianfreda si riferisce a  la lingua, i trasporti, il lavoro.

"Uno dei primi passi su cui serve aprire una considerazione è quella sulle soluzioni più adeguate per facilitare l'occupabilità di queste persone (in prevalenza donne): supporto ai percorsi burocratici, supporto alla mobilità (abbiamo richiesto all'assessora regionale Elly Schlein e all'assessore Andrea Corsini l'autobus gratuito per i profughi) e l'apprendimento della lingua italiana".

Lavoro. "Nel nostro territorio, come sappiamo, c'è un'alta domanda di lavoratori stagionali nelle strutture alberghiere e nella ristorazione, che da tempo si trovano di fronte a un problema di mancanza di personale. Va pensato quindi, di concerto con i territori, le associazioni di categoria, i sindacati e tutti gli enti sovraordinati, un modo per favorire l'inserimento lavorativo dei profughi (non solo ucraini) in attività stagionali o, più in generale, in mansioni in linea con il loro ambito di competenza".

Servizi. "Ne abbiamo discusso anche nei giorni scorsi in un approfondito incontro tra il terzo settore, la protezione civile, il 'Mir: Rimini per l'Ucraina', i servizi sociali ed educativi del Comune, per fare il punto sui prossimi scenari possibili e sulle azioni da mettere in campo per governare questo improvviso fenomeno immigratorio in un'ottica di maggiore coesione sociale". È difficile trovare una professione a chi non conosce la lingua del posto, a chi non ha i mezzi per spostarsi e raggiungere il luogo del lavoro. Gli aspetti della vita sono collegati, in dialogo, altrimenti si fantastica nell'utopia.

"Per questo serve agire su più livelli di intervento, indispensabili l'uno all'altro: lavoro, trasporti, dimestichezza con l'italiano, documentazione. Per farlo occorrerà il supporto del terzo settore, del volontariato e dell'associazionismo, che, in questi mesi, hanno dato ancora una volta prova della loro indispensabilità. Come già sta accadendo con successo, è necessario mettere in rete le diverse realtà preposte all'accoglienza e all'assistenza - coinvolgendo anche le tante disponibilità che arrivano dai cittadini - per trovare una risposta a questa duplice esigenza, da un lato chi cerca il lavoro, dall'altro chi lo richiede".

 

(Rimini) A partire dal prossimo lunedì 4 aprile - fino a venerdì 8 - verrà chiuso al traffico veicolare un breve tratto di lungomare nord a Torre Pedrera, ricompreso tra Via Tolemaide e Via Barce. Una limitazione della circolazione stradale necessaria per eseguire un intervento di manutenzione ordinaria della pavimentazione stradale.

I lavori di manutenzione, a carico dell'impresa esecutrice, sono concentrati esclusivamente in un'area in cui non sono presenti abitazioni ma solo attività ricettive attualmente chiuse. I percorsi alternativi consigliati per collegare il lungomare e la via Tolemaide, sono le vie Barce e Diredaua.

(Rimini) "Riccione deve tornare ad essere la Perla Verde dell'Adriatico. La cura del decoro urbano, la manutenzione delle aree verdi e la valorizzazione del patrimonio pubblico sono per la nostra coalizione una priorità". Per Daniela Angelini, candidata Sindaco della Coalizione composta da 6 liste - Pd, M5S, Coraggiosa, 2030 Riccione - Città Aperta, Uniamo Riccione e Riccione nel cuore - Riccione ha bisogna di una programmazione per la cura degli spazi comuni su cui l'amministrazione uscente non ha saputo dare risposte.

"Riteniamo che Riccione si meriti maggiore impegno da parte dell'amministrazione per rendere belli, curati e vivibili gli spazi pubblici come i parchi, giardini e le nostre ville storiche. Per chi arriva in treno, per esempio, la prima 'cartolina' è costituita dal Parco Papa Giovanni II che in questi ultimi anni è stato abbandonato e lasciato al degrado" – ha sottolineato Daniela Angelini.

Progettare la bellezza e la cura degli spazi comuni

La cura di questi spazi rappresenta da una parte un biglietto da visita per chi arriva a Riccione per le vacanze e ci torna volentieri se ha trovato la città curata e pulita, dall'altra una garanzia di sicurezza per i cittadini e le cittadine che ci vivono tutto l'anno.

"I tanti metri quadri di verde pubblico sono la parte di città che possiamo e vogliamo vivere tutto l'anno. Il Parco della Resistenza, in particolare, è il polmone verde della città ed è frequentato da tutte le generazioni. Dopo due anni di pandemia oggi abbiamo l'occasione per ripensare tempo e spazio della città. Poter vivere gli spazi aperti è diventato fondamentale. Sono luoghi di socialità e più li curiamo, più li rendiamo vivibili e più vengono percepiti come luoghi di presidio per una maggiore sicurezza".

Riccione è stata la prima città della costa adriatica ad investire sul lungomare verde e deve ripartire da lì. "Tuttavia, tuteleremo e miglioreremo anche le altre zone della città, dal Marano fino a Misano. Tutta la città deve essere coinvolta in un grande progetto sul verde urbano. Un vero e proprio piano Green annuale e strutturato in modo che vi possano partecipare veramente tutti, dai cittadini alle associazioni alle categorie economiche e agli operatori turistici, tutti insieme per valorizzare il verde cittadino".

"Abbiamo la responsabilità di pensare ad una gestione condivisa e integrata tra Geat ed Hera, un vero patto per il decoro urbano che metta al centro una manutenzione programmata e non approssimativa, utile e non estemporanea. Il nostro programma parte dalla cura degli spazi verdi attraverso un piano di riqualificazione degli arredi, dell'illuminazione, di pulizia, decoro e di rivitalizzazione dei luoghi abbandonati. Non dimenticando l'abbattimento delle barriere architettoniche".

La riqualificazione dei parchi, per la coalizione che candida Angelini, deve diventare una voce di bilancio fissa perché si possano destinare delle risorse certe e continuative. "La bellezza e la qualità dello spazio pubblico sono al centro della nostra idea di città".

La cura del decoro significa anche contrasto al degrado. "Crediamo fondamentale un forte impegno verso le aree più a sud (Marano) e più a nord (Abissinia) che rappresentano le porte della città. – aggiunge Daniela Angelini - Vogliamo inoltre promuovere iniziative di responsabilità civica, come i gruppi di volontari ambientali nella raccolta della plastica, già attivi ma che non sono mai stati tenuti in considerazione dall'attuale amministrazione comunale. Progetti che coinvolgano il terzo settore e gli anziani".

"Infine, sarebbe importante valorizzare attraverso un'apposita segnaletica il lavoro svolto dai gruppi di cittadini che hanno realizzato percorsi sui corsi dei fiumi. – chiosa Daniela Angelini - Riprenderemo in mano anche per attualizzare il progetto del boulevard dei paesaggi, percorsi ciclopedonali e piste ciclabili. Collegamenti con l'entroterra che possano permettere anche ai turisti di conoscere la bellezza del nostro territorio circostante".

Venerdì, 01 Aprile 2022 15:19

Una nuova sede per l'asilo Girotondo

(Rimini) Dopo la candidatura ai fondi del Pnrr per la realizzazione del nuovo nido di via Fantoni, ufficializzata a seguito del nulla osta alla deroga urbanistica del Consiglio Comunale di martedì, l'Amministrazione avanza la domanda per un nuovo progetto destinato a potenziare l'offerta di servizi nido della città. Il Comune di Rimini ha infatti candidato alle risorse messe a disposizione dalla missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza il progetto del nuovo asilo nido Girotondo. La nuova struttura è prevista in via Codazzi e andrà a sostituirsi all'attuale nido, oggi presente in via Circonvallazione Occidentale, e consentirà di ampliare gli spazi dedicati all'attività educativa e di accogliere un maggior numero di bambini.

L'area destinata alla realizzazione del nuovo nido d'infanzia è compresa tra via Marecchiese, via Codazzi, via Nataloni e via Petruzzi, dove è ancora presente l'ex scuola elementare Montessori, e che sarà demolita entro il 2022. L'area si presa in quanto ben collegata e facilmente raggiungibile sia in auto sia con il trasporto pubblico o con i mezzi di mobilità sostenibile ed è inolter prevista la realizzazione di nuove aree dedicate alla sosta.

Il nuovo nido d'infanzia Girotondo, che potrà accogliere fino a 84 bambini, è immaginato come un contenitore flessibile per accomodare la vita di bimbi e insegnanti. Così come le altre proposte progettuali relative alle nuove scuole avanzate dal Comune, anche il nuovo nido Girotondo è pensato non solo come contenitore di gioco e didattica, ma come spazio di aggregazione del quartiere, favorito anche dal contesto verde nel quale è immerso.

Elemento caratterizzante del progetto consiste nel concepire l'edificio, e il parco, come un unico spazio suddivisibile secondo necessità, sempre in continuità tra interno ed esterno. Sono state infatti proposte soluzioni che permettono di connettere le aule tra loro oppure di aprirle completamente verso gli spazi condivisi, annullando la distinzione tra spazio connettivo e ambienti didattici. Infine, il progetto vede nel parco che circonda il plesso la prima e naturale estensione delle sezioni, diventando un giardino didattico dedicato con installazioni e orti. Così come le ultime progettazioni e realizzazioni, anche per l'asilo nido Il Girotondo saranno adottate le più innovative e sostenibili tecniche di costruzione, con l'obiettivo di realizzare un edificio a energia quasi zero.

Con la candidatura del nuovo asilo Girotondo e del nuovo nido di via Fantoni salgono a cinque le strutture scolastiche che il Comune di Rimini candida alle risorse del Pnrr. Sono già infatti state presentate le domande per accedere ai finanziamenti la realizzazione del polo educativo al Parco Pertini, che prevede una nuova scuola elementare al posto dell'attuale in via Sobrero, il nuovo asilo nido "Il Pollicino" e la nuova scuola d'infanzia Marebello. Sono già state assegnate invece le risorse per il progetto del polo 0-6 di Viserba, che prevede l'unione del nido Peter Pan con la scuola d'infanzia Galeone, finanziato per 3 milioni di euro.

"Le scuole sono al centro dell'idea di città prossima e vicina ai cittadini che questa amministrazione sta portando avanti – è il commento dell'Amministrazione comunale - Il PNRR ha offerto molte opportunità per rigenerare e riqualificare il patrimonio scolastico esistente; il Comune di Rimini ha colto l'occasione, partecipando a tutti i bandi usciti in questo ambito, portando avanti una politica che unisce le esigenze del settore educativo e scolastico con l'idea di una città sempre più coesa, con servizi diffusi, una città che nei plessi e nei poli scolastici crei luoghi che stimolino l'innovazione e l'aggregazione, la crescita, la socialità, lo sport per tutte le fasce d'età".

(Rimini) "La situazione è senza precedenti". Sono le parole del consigliere comunale Luca Pasini di Rimini Futura dopo l'incontro con l'assessore per la protezione sociale del comune di Rimini, Kristian Gianfreda. A tema "l'arrivo improvviso e massivo di 4000 rifugiati, di cui 2000 minorenni. Rimini è al momento la città che accoglie più rifugiati ucraini in tutta la Regione, a dimostrazione della sensibilità dell'amministrazione, della società e del tessuto imprenditoriale riminese. Insieme abbiamo approfondito le problematiche di queste persone, di chi le accoglie e le possibili soluzioni e best practices da attuare per risolvere alcuni dei problemi primari: istruzione, lavoro, trasporto". 

La Regione" è già stata interpellata per ottenere la gratuità dei trasporti pubblici agli under 14, già prevista per tutti gli altri bambini e ragazzi. Si sta inoltre dialogando con i soggetti istituzionali per trovare soluzioni alle altre esigenze di mobilità, come da istante presentato dalla lista Futura con Jamil - Azione. Corsi di lingua italiana sono già stati attivati dal Ceis e da alcune associazioni prevedendo le esigenze di tutti, di coloro che dovranno presentarsi al mondo del lavoro e dei più piccoli, che stanno ricevendo aiuto nelle scuole ma che non possono essere sempre assistiti con l'affiancamento nelle nostre classi".

"Abbiamo inoltre chiesto priorità sul fronte dei documenti e del lavoro: garantire autonomia, quando possibile, a persone che per un tempo sfortunatamente lungo a causa del prosieguo della guerra dovranno vivere e convivere sul nostro territorio, gli permetterà dignità e stabilità. In questo saranno fondamentali i rapporti con le associazioni di categoria che di concerto con gli enti pubblici potranno sostenere la ricerca di personale per la stagione e, perché no, l'accesso ad un impiego in pianta stabile nelle nostre attività, valutando la disponibilità e la professionalità delle persone in età adulta che si sono rifugiate qui".

"Sulla base dei contratti collettivi nazionali del lavoro, grazie ai corsi di formazione e di lingua, abbiamo l'intenzione di fornire soluzione immediata ad un problema imminente che va risolto insieme. L'assessore Gianfreda si è fatto portavoce di queste istanze, dimostrando grande conoscenza e disponibilità sul tema, durante un incontro veramente stimolante e proficuo".

Pagina 175 di 1906