(Rimini) Dopo due anni, la presentazione del Rapporto sull'Economia è tornata in presenza, ma è stato possibile seguire l'evento anche in diretta live streaming. Anche per questa edizione l'evento di presentazione è stato realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. L'evento si è aperto con l'esecuzione della "Primavera" di Vivaldi I eseguita dalla violinista Sara Sole Stojmenov dell'orchestra Emilia-Romagna Concerti.

Moderato da Simona Branchetti, giornalista e scrittrice, il programma dei lavori sì è aperto con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione dei Sindaci di Forlì, Gian Luca Zattini, di Cesena, Enzo Lattuca e di Rimini, Jamil Sadegholvaad. Ciascuno ha indicato quale è la "parola chiave" della loro strategia per la tenuta e lo sviluppo dei territori e ha fornito alcune riflessioni sui temi dell'innovazione, della competitività e attrattività del tessuto imprenditoriale. A seguire, il focus sulle dinamiche territoriali e le strategie per la ripresa, lo sviluppo a cura di Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna. 

"Lo scenario generale in cui ci troviamo è complesso e difficile, con la pandemia da Covid-19 ancora presente e con i problemi causati dalla carenza di materie prime, a partire da quelle energetiche (aumenti shock, ora al 400%! ) ulteriormente aggravati dall'invasione russa dell'Ucraina. Aggiungasi l'incertezza sulla durata e gli esiti del conflitto e sulla durata e gli effetti delle sanzioni. Purtroppo sono tutti elementi che generano ulteriori problemi sul sistema degli approvvigionamenti e causano un rallentamento generalizzato del commercio mondiale. Questa situazione, inoltre, si ripercuote negativamente sul normale andamento e tenuta dei mercati finanziari. Sui nostri territori, nel 2021, si era registrato un buon andamento, con una variazione positiva del Valore Aggiunto (2021, sul 2020) del 7,2% per la provincia di Forlì-Cesena e del 5,1% per quella di Rimini. In Emilia-Romagna, tale variazione è stata del 7,0% e, in Italia, del 6,4%. Gli incrementi trainanti si sono registrati nel settore delle Costruzioni e, a seguire, in quello del Manifatturiero - ha commentato nel suo intervento il presidente Zambianchi -. Cosa si prevede per il 2022? Le previsioni del Centro Studi Prometeia, fatte a gennaio, segnalavano per il 2022 un'ulteriore crescita del Valore Aggiunto, del 4,5% per la provincia di Forlì-Cesena e del 3,7 % per quella di Rimini, mentre la crescita per Emilia-Romagna e Italia era prevista al 4,1%. Le previsioni a marzo 2022, a causa dell'incertezza e dei rischi che caratterizzano lo scenario attuale, sono state ridotte, per cui la crescita per l'intero Paese è stata rivista al +1,7% / +2,2%. Tale ridimensionamento non sarà uguale per i due territori di Forlì-Cesena e di Rimini, soprattutto per il diverso peso del comparto turistico. Per cercare di rispondere positivamente a questo scenario - ha proseguito Zambianchi - serve una "pianificazione strategica di area vasta" che tocchi alcune questioni importanti e che tenga insieme alcuni elementi basilari: Società, Istituzioni, Ambiente ed Economia, profit e non profit. Gli obiettivi primari consistono nel generare una vision condivisa su alcuni temi strategici e nello stimolare la capacità della Romagna di attrarre finanziamenti e investimenti, garantendo ai nostri territori benessere e lavoro, sulla base di analisi di contesto ed iniziative mirate e senza sterili campanilismi. In quest'ottica il ruolo delle Camere sarà strategico, perché proprio le Camere sono in grado di rappresentare la "catena di trasmissione" istituzionale più efficace e strutturata per tenere ben connessi il livello centrale ed i sistemi economici locali. È necessario, inoltre, favorire il ripristino di un "orizzonte di fiducia" fra cittadini e Istituzioni e occorre delineare e condividere nuovi strumenti partecipativi: la mediazione degli interessi non ci deve precludere di percorrere strade che ci portino a un futuro migliore, soprattutto per in nostri giovani. La situazione, quindi, è straordinariamente complessa e l'incertezza fortissima, ma si possono condividere le parole usate recentemente da Mario Draghi: "Nonostante tutto sono ottimista, siamo stati in grado di superare già molte crisi e, con l'impegno di tutti, supereremo anche queste" -. In conclusione, Alberto Zambianchi, al termine del proprio mandato come Presidente della Camera di commercio della Romagna, ha salutato e ringraziato tutte le persone con cui ha lavorato in questi anni, rappresentanti delle Istituzioni, delle Associazioni di Categoria, del sistema imprenditoriale, del sistema bancario e delle Fondazioni, i Segretari generali e tutto il personale camerale. Infine, ha commentato: "Ho svolto il mio mandato ponendomi totalmente al servizio del Territorio, cercando di sviluppare al massimo capacità "di ascolto" e capacità "di risposta" e perseguendo gli obiettivi dello sviluppo economico e del bene comune: chi svolge tale ruolo sa bene che questo è il suo compito più importante".

"Prima la Pandemia. Poi l'innalzamento del costo delle materie prime, la guerra, lo shock energetico...Qualcuno l'ha già definita la tempesta perfetta. Di certo, il rischio di una nuova crisi economica è reale - ha commentato Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera del commercio, nel suo intervento sul tema dei dati e della competitività per l'innovazione e lo sviluppo -. L'economia emiliano-romagnola è fortemente interconnessa con le dinamiche nazionali, europee e internazionali, perciò molte delle sfide che abbiamo davanti non possono essere risolte solo a livello locale, ma serve una risposta congiunta, non solo a livello Paese, ma soprattutto a livello europeo. Restando sulla lettura dei dati del Rapporto, la prima suggestione che si ricava è che "sopravvivere non basta più". Ciò che è stato sufficiente per molto tempo - una certa qualità del prodotto, un mercato consolidato, i conti in ordine - non basta ad affrontare il contesto attuale e gli scenari futuri. L'innovazione è il driver che può fare la differenza per la crescita e la competitività. Come Camera di commercio, abbiamo analizzato quantitativamente questa dimensione ed è emerso che le aziende che hanno investito e puntato di più sull'innovazione tecnologica, in uno scenario di generale recessione hanno mostrato una maggiore resilienza. Per esempio, nell'ambito della manifattura le aziende leader di innovazione hanno prodotto un fatturato e un valore aggiunto, rispettivamente, del + 2,7 % e del +14,6 % nel 2020, rispetto alle aziende dello stesso settore e della stessa classe dimensionale, con picchi sul valore aggiunto del + 30,9% in aziende che hanno innovato nell'ambito della manutenzione predittiva. Al contrario, le aziende che non hanno investito in innovazione sono incorse in un divario sostanziale rispetto alle aziende leader, che si è riflettuto in un -10,8 % del fatturato e un -20 % del valore aggiunto rispetto alle aziende leader nel 2020. Un'altra suggestione che emerge dalla lettura dei dati e del contesto - continua Albonetti - è relativa al cambiamento del mercato del lavoro, per esempio con il fenomeno delle "Grandi Dimissioni", che anche se in misura nettamente minore rispetto agli Stati Uniti ha iniziato a riguardare il nostro mercato del lavoro. Nel 2021, secondo i dati del Ministero del Lavoro, si contano 2 milioni di abbandoni volontari da parte dei dipendenti, un +33% rispetto al 2020, dato in crescita anche rispetto al 2019. E nel 2022 i numeri potrebbero aumentare ancora. Risulta, pertanto, necessario per le aziende adottare misure per evitare una vera e propria emorragia di talenti, sempre meno disposti a dedicare la propria vita e la propria competenza ad organizzazioni che non valorizzano a sufficienza il loro lavoro e che non incarnano i loro stessi valori. Nostro compito, come Istituzione, è di sostenere le imprese, ma anche l'affacciarsi al mondo del lavoro delle nuove generazioni, supportare i giovani nella connessione con reti e infrastrutture, con i centri della conoscenza, della ricerca e dell'innovazione. Sono convinto che per riuscire a orientare le nostre scelte e a cambiare direzione rapidamente occorre investire con decisione sul tema delle politiche predittive e per farlo, occorre, sempre, partire dai dati, estrarne valore leggendoli in profondità, anche grazie al supporto di strumenti di intelligenza artificiale. La Camera di commercio si sta dotando di nuovi strumenti di analisi dei dati, che siano in grado di simulare possibili scenari nel breve termine, non solo per elaborare analisi tendenziali, ma per fare analisi di stima degli impatti che shock esogeni, come quelli che viviamo oggi, possono avere sull'attività produttiva delle aziende del territorio. I dati a disposizione del sistema camerale hanno un valore enorme, specialmente se uniti all'impiego di modelli previsionali. Per questo vogliamo adottare strumenti di analisi predittiva sperimentali che, uniti a tutte le attività istituzionali della Camera di commercio, ci facciano fare meglio ciò che abbiamo sempre fatto (abbastanza) bene: continuare a sostenere le nostre imprese e lo sviluppo del territorio romagnolo".

A seguire, Veronica De Romanis, Docente "European Economics" alla Luiss "Guido Carli" di Roma e alla Stanford University - The Breyer Center for Overseas Studies di Firenze, ha affrontato il tema "L'Italia tra il rafforzamento della ripresa e la definizione della nuova politica economica europea in un contesto di grande incertezza". "In questa fase di grande incertezza - ha dichiarato De Romanis - dobbiamo cercare di intervenire su due piani: su quello nazionale, dobbiamo portare a compimento gli obiettivi fissati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, contemporaneamente, sul piano europeo dobbiamo cercare di creare strumenti di debito comune, come si è fatto durante la pandemia".

Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), ha affrontato, invece, il tema dell'Inverno demografico e relative prospettive sociali ed economiche. "Ben prima che Covid-19 facesse sentire i suoi drammatici effetti anche sul piano demografico, la dinamica della popolazione italiana era contraddistinta da una persistente e sempre più intensa caduta della natalità. Un fenomeno che si è indubbiamente accentuato nell'ultimo decennio, ma che viene da lontano: avendo radici nelle profonde trasformazioni sociali ed economiche maturate nel secolo scorso - ha commentato Blangiardo -. Ciò che emerge con forza dal messaggio contenuto nei dati demografici del nostro tempo è il bisogno di una significativa spinta verso un 'rinnovamento' della popolazione nella sua accezione non solo quantitativa, ma anche qualitativa. Occorre agire sul capitale umano, sia rimuovendo gli ostacoli (economici, normativi e culturali) che impediscono la realizzazione dei progetti di fecondità e governando i flussi di mobilità, sia valorizzando quella componente più "matura" che ha ancora energie e competenze validamente spendibili nel sistema Paese. Per questo deve ritenersi quanto mai preziosa la qualificata azione di informazione sulle tendenze in atto, e le relative problematiche, che viene dal sistema della statistica ufficiale. In tale senso, le Camere di commercio offrono un contributo fondamentale sul piano della conoscenza, sia nella acquisizione dei dati elementari nei diversi domini della vita economica e sociale, sia nella loro analisi, spesso mirata all'approfondimento delle realtà locali e alla identificazione delle eccellenze e delle criticità che le caratterizzano".

Ha concluso l'evento Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, con alcune riflessioni sulla progettualità per la crescita e lo sviluppo dei territori di Forlì-Cesena e di Rimini. "Il Pnrr è un'occasione unica per costruire l'Emilia-Romagna del futuro. Noi siamo pronti, insieme ai territori e alle comunità locali - ha dichiarato il Presidente Bonaccini -. A oggi sono già stati assegnati all'Emilia-Romagna quasi 4 miliardi di euro: un percorso che vede il pieno coinvolgimento di Comuni e Province, con assi privilegiate di sviluppo, quelle della transizione economica e digitale, insieme a lavoro, scuola e formazione, sanità e reti sociali, già condivise all'interno del Piano Regionale per il Lavoro e per il Clima. In questa cornice il contributo di idee e le possibilità per la Romagna sono molto importanti e significative. Si tratta di circa 400 milioni di euro, che investiremo sugli assi portanti di questo territorio: 14 interventi per il potenziamento della sanità pubblica, a partire dagli ospedali di Forlì e Rimini, 22 milioni di euro per il piano di ripascimento della costa, oltre 17 milioni di euro per nuove scuole o ristrutturazioni di istituti solo nell'ambito dell'ultimo aggiornamento del piano regionale di edilizia scolastica. E ancora progetti destinati a cambiare il volto e le abitudini di queste comunità, come il Metromare di Rimini o gli interventi di rigenerazione urbana nei piccoli comuni. Il contesto in cui operiamo è molto complicato, alla pandemia si è aggiunto il caro-bollette e, in maniera oltremodo drammatica, la guerra, tuttavia siamo convinti che lavorando insieme ci siano tutte le condizioni perché la Romagna compia ulteriore, importante passo in avanti, insieme a tutta la regione".

La presentazione è stata arricchita da alcuni contributi alla riflessione a cura di imprenditori del territorio, Pierluigi Tortora, Presidente di PLT Energia, Maurizio Focchi, Presidente della Focchi Group e dell'Associazione Nuove Idee Nuove Imprese e Davide Stefanelli, Vice Presidente della Vem Sistemi.

Il quadro economico del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) in sintesi nel 2021 si registra, rispetto al 2020, un aumento delle imprese attive dell'1,1%, maggiore di quello regionale (+0,7%) e nazionale (+0,3%). La produzione industriale ottiene risultati molto positivi, con un aumento del +13,1%, superiore a quello dell'Emilia-Romagna (+11,5%). Anche l'export fa registrare una decisa crescita, pari a +17,0%, in linea con la variazione regionale (+16,9%) e inferiore al dato nazionale (+18,2%). Le presenze turistiche segnano un sensibile incremento, +38,3%, simile a quello regionale (+38,9%) e superiore alla variazione nazionale (+29,2%, dato riferito a 11 mesi); In termini di variazione di punti percentuali, la dinamica del tasso di occupazione 15-64 anni, con +0,5 è più alta di quella dell'Emilia-Romagna (+0,3) e minore di quella dell'Italia (+0,7).

Anche la dinamica del tasso di disoccupazione totale, in termini di variazione di punti percentuali, con -1,1, è migliore rispetto a quella sia dell'Emilia-Romagna (-0,4), sia dell'Italia (+0,2). Si registra un sensibile decremento, del - 49,1%, delle ore autorizzate di cassa integrazione, inferiore al calo regionale (-54,5%) e superiore a quello nazionale (-39,5%). Segni opposti per le due province per quanto riguarda i prestiti alle imprese, con un aumento in provincia di Forlì-Cesena del +1,4% e una diminuzione in provincia di Rimini del -4,4%, quest'ultima dovuta ad una domanda in larga parte soddisfatta nel 2020. Le stime di Prometeia a gennaio 2022, relative al valore aggiunto (in termini reali) prodotto nel 2021, riportano un incremento annuo del 6,3%, inferiore alla variazione positiva regionale (+7,0%) e sostanzialmente in linea con quella nazionale (+6,4%).

Nel 2021 le esportazioni del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono state pari a 6.621 milioni di euro, con un incremento del 17,0% rispetto al 2020, in linea con la variazione regionale (+16,9%) ma inferiore al dato nazionale (+18,2%). Nello specifico, aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti: +13,5% i macchinari e gli apparecchi meccanici (21,3% del totale), +6,4% i prodotti tessili, dell'abbigliamento e delle calzature (13,7%), +22,4% i prodotti in metallo (10,9%), +29,9% i mezzi di trasporto (9,0%), di cui +28,4% le navi e imbarcazioni (7,9%), +7,0% i prodotti alimentari e le bevande (7,7%), +28,2% gli apparecchi elettrici (7,3%), +12,1% i prodotti dell'agricoltura (6,2%), +32,0% i mobili (6,0%), +14,3% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,6%) e +23,2% gli articoli sportivi (4,4%). I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell'ordine, la Francia (12,7% del totale), la Germania (10,9%), gli Stati Uniti (10,0%), il Regno Unito (5,1%), la Polonia (4,4%), la Spagna (4,3%), i Paesi Bassi (3,1%), la Cina (3,0%), la Russia (2,7%) e il Belgio (2,6%); a parte la diminuzione verso il Regno Unito (-8,2%), tutti gli altri Paesi registrano un incremento, con il maggiore che spetta agli Stati Uniti (+36,7%).

I dati provvisori relativi al movimento turistico nell'anno 2021, per l'area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, rilevano un sensibile aumento annuo degli arrivi (3.680.263 unità), pari al 36,1%, e delle presenze (16.875.406 unità), del 38,3%; aumento che caratterizza sia la clientela nazionale sia quella estera, con quest'ultima che fa registrare le maggiori variazioni (+33,4% degli arrivi italiani e +33,9% delle relative presenze, contro +57,1% degli arrivi stranieri e +69,1% delle presenze associate). I comuni della riviera assorbono ben il 94,7% delle presenze complessive; inoltre. il 75,6% del totale delle presenze territoriali si concentra nei tre mesi standard della stagione estiva.

Il quadro economico della provincia di Rimini in sintesi parla di un 2021 con segnali di ripresa dell'economia provinciale, in un anno ancora contraddistinto dall'emergenza pandemica. In tale contesto, i principali indicatori rilevano, in termini tendenziali l'aumento delle sedi di impresa e delle localizzazioni, in un quadro di diffusa imprenditorialità, la crescita della PLV agricola, positive le variabili congiunturali manifatturiere, incremento del volume d'affari nelle Costruzioni, aumento delle vendite del Commercio al dettaglio, ma stabile l'alimentare, deciso incremento delle esportazioni, sensibile crescita degli arrivi e delle presenze turistiche, forte riduzione delle ore autorizzate di CIG, ma in aumento quella straordinaria, tasso di disoccupazione alto, superiore a quello regionale, ma in forte calo annuo, diminuzione dei prestiti alle imprese, come conseguenza di una domanda in larga parte soddisfatta nel 2020, e aumento dei depositi bancari, artigianato in pieno recupero, dopo un 2020 difficile (causa disposizioni covid), sistema della Cooperazione in generale difficoltà. 

Nel complesso, la provincia di Rimini ha fatto rilevare, nel 2021, un incremento del valore aggiunto del 5,1%, rispetto al +7,0% regionale e al +6,4% nazionale (Scenario Prometeia, gennaio 2022). Al netto delle incognite pandemiche e delle ripercussioni dovute alla guerra tra Russia e Ucraina, le prospettive di ripresa per il 2022 indicano un aumento del valore aggiunto stimato al 3,7% (+4,1% in Emilia-Romagna e in Italia) (Scenario Prometeia, gennaio 2022).

(Rimini) Sono 220 i nuovi positivi:al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini si tratta di 108 pazienti di sesso maschile e 112 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 222 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati due decessi: un uomo di 94 anni di Rimini e una donna di 90 anni di Cattolica. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.301.617 casi di positività, 3.103 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.259 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.094 molecolari e 15.165 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è dell'11,4%.

Autotesting. Per quanto riguarda l'autotesting con tampone rapido antigenico per l'apertura e la chiusura dell'isolamento riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, dall'avvio del servizio - il 19 gennaio scorso - i tamponi caricati sul Fascicolo sanitario elettronico sono 69.607.

Di questi, 37.463, pari al 53,8%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l'autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 32.144 sono invece i tamponi con esito negativo (il 46,2%).

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.297.939 dosi; sul totale sono 3.774.893 e persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,9%. Le terze dosi fatte sono 2.749.105.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 38 (+11 rispetto a ieri, pari al +40,7%), l'età media è di 65,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.206 (-33 rispetto a ieri, -2,7%), età media 75,9 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 2 a Parma (+1); 5 a Reggio Emilia (+2); 3 a Modena (+2); 12 a Bologna (+2); 3 a Imola (+2); 3 a Ferrara (+1); 2 a Ravenna (+1); 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri); 5 a Rimini (+1). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 44,1 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 790 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 269.578), seguita da Modena (546 su 201.347); poi Reggio Emilia (371 su 144.323), Ravenna (273 su 119.970), Parma (222 su 106.397) e Rimini (220 su 125.837); quindi Piacenza (175 su 69.510), Forlì (142 su 61.183), Ferrara (140 su 90.095) e Circondario imolese (113 su 40.135); infine Cesena con 111 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 73.242.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 54.197 (+290). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 52.953 (+312), il 97,7% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 2.802 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.231.106.

Purtroppo, si registrano 11 decessi: 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 84 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 94 anni, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Parma e una donna di 95 anni); 1 in provincia di Modena (una donna di 93 anni); 1 in provincia di Bologna (un uomo di 79 anni); 1 nel Circondario Imolese (una donna di 85 anni); 1 in provincia di Ferrara (una donna di 94 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (entrambe donne, una di 79 anni, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Ravenna e una 91 anni); 2 in provincia di Rimini (una donna di 90 anni e un uomo di 94 anni). Non si registrano decessi nelle province di Parma e Ravenna. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.314.

Martedì, 05 Aprile 2022 18:33

Riccione, pubblicata l'ordinanza balneare

(Rimini) "A Riccione questa estate si andrà in spiaggia senza le limitazioni da Covid ma con le giuste distanze. Si torna quindi alla situazione del 2019 seppur mantenendo, come da ordinanza balneare regionale, la fascia riservata all'ombreggio di 12 mtq tra ombrelloni in maniera uniforme senza distinzioni tra una zona e l'altra. Da nord a sud con il maxi ripascimento in corso richiesto a riprese e ottenuto per allungare la nostra spiaggia nei punti a maggiore rischio erosione, non abbiamo infatti aree con problematiche di profondità, per cui abbiamo ritenuto di lasciare la misura di 12 metri uguale per tutto il litorale riccionese". Così l'assessore al Demanio Andrea Dionigi Palazzi che prosegue " Dopo l'incontro della settimana scorsa con la Regione Emilia Romagna e un altro il primo aprile con le associazioni di categoria, sindacati, organi di vigilanza e naturalmente con le cooperative di bagnini, abbiamo condiviso un testo che mira a mantenere alta la qualità dell'offerta turistica sulle nostre spiagge in cui si torna alle disposizioni pre-pandemia ma mantenendo il limite minimo di 12 metri a garanzia del migliore comfort possibile. Il fermento e la voglia di accogliere i turisti con una spiaggia ampia, rinnovata e con tutti i servizi che contraddistinguono da sempre l'ospitalità degli operatori del resto è un dato di fatto. Dal 2021 ad oggi 23 stabilimenti balneari sono coinvolti in lavori di ammodernamento o ristrutturazione. 19 invece i bar sulla spiaggia che hanno scelto di riqualificarsi. E questo è un segnale importante che testimonia l'intraprendenza di chi lavora sulla sabbia, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, e la capacità di cogliere le occasioni fornite dall'amministrazione e dalla Regione, dal mare d'inverno al maxi ripascimento dell'arenile".

A Riccione sono 182 le concessioni demaniali sull'arenile, di cui 48 bar e 134 stabilimenti balneari. L'ordinanza balneare estate 2022 pubblicata oggi sull'albo pretorio del Comune di Riccione e integrativa dell'ordinanza regionale approvata l'1 aprile, prevede che la stagione termini il 31 ottobre 2022 e in particolare che "nella fascia riservata all'ombreggio deve essere perseguito il maggior distanziamento possibile tra gli ombrelloni posizionati sulla spiaggia, e comunque nel rispetto del limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra le file che garantisca una superficie minima ad ombrellone di mq. 12 a paletto (la distanza dei paletti tra ombrelloni e file non potrà comunque essere inferiore a ml. 3,00). Nel caso di utilizzo di altri sistemi di ombreggio, il lato minimo dell'area di pertinenza di tali sistemi non potrà essere inferiore a ml 2,50. L'eventuale posa di ombrelloni a mare di altri sistemi di ombreggio deve rispettare un criterio geometrico nel rispetto delle distanze precedenti".

Nel rispetto di quanto disposto dall'Ordinanza Balneare regionale n. 1/2019 i concessionari di stabilimenti balneari hanno l'obbligo di istituire il servizio di assistenza alla balneazione nel periodo compreso tra il 28.05.2022 e il 11.09.2022.

L'assistente bagnanti svolge il servizio dalle ore 9.30 alle ore 18.30. Gli stabilimenti balneari, bar ristoranti e chioschi(chiringuiti), nel periodo dal 28.05.2022 al 11.09.2022, dovranno garantire l'apertura giornaliera almeno dalle ore 7,30 del mattino.

Previsto inoltre che tutte le bevande, come stabilito nell'ordinanza balneare della Regione Emilia Romagna, se richieste dal cliente per asporto, debbano essere vendute in sostituzione del vetro, in confezioni di materiale compostabile o biodegradabile.
Le spiagge libere che per ubicazione e maggior affluenza, saranno opportunamente presidiate per consentire ai bagnanti una fruizione in sicurezza sono la spiaggia libera compresa tra le zone n. 42 e n. 44 (Area antistante ex colonia Bertazzoni); spiaggia libera compresa tra le zone n. 51 e n. 52 (Piazzale San Martino); spiaggia libera compresa tra le zone n. 77 e n. 78 (Piazzale Roma) e la spiaggia libera compresa tra le zone n. 110 e n. 111 (Piazzale Azzarita).

(Rimini) Si è aperto questo pomeriggio al Palariccione il G20 delle spiagge, il summit che riunisce i rappresentanti dei comuni balneari appartenenti al network G20, con almeno un milione di presenze turistiche annuali. Un'occasione per i primi cittadini di confrontarsi sullo sviluppo strategico delle spiagge più visitate del nostro paese. Due giornate di lavoro per tracciare delle progettualità che abbiano come focus la Transizione Ecologica, l'Innovazione, la Sicurezza e l'Economia.
L'appuntamento di quest'anno, nella sua quinta edizione, per la prima volta ha aperto le porte non soltanto ai 26 sindaci dei Comuni che superano il milione di presenze turistiche, ma a tutte le 334 mete balneari italiane. Si è parlato anche di concessioni balneari, in particolare nel secondo panel proposto. «Da questo summit uscirà una proposta concreta di pochi punti per chiedere a Roma – anticipa Tosi –, e nello specifico alla X Commissione del Parlamento, affinché si possa approdare al riconoscimento di taluni elementi di facilitazione per l'esercizio della nostra attività quotidiana».

La “salvaguardia delle imprese balneari è garanzia per la tutela del turismo balneare e per gli investimenti necessari per competere turisticamente a livello internazionale”, ha detto Mauro Vanni, presidente Nazionale Confartigianato Imprese Balneari. 

“Non è più rinviabile un percorso di riforma della materia” ha sostenuto Antonio Capacchione, Presidente Sib – Confcommercio. “La riforma contenuta nella vigente legge 145/2018 è valida e opportuna: da applicare non da abrogare. Le criticità sollevate dalla CE  su questa legge riguardano non la "quantità temporale" della proroga (5, 10 o 15 anni) bensì la sua "modalità" di assegnazione: "automatica e generalizzata" invece che "caso per caso”.

Confcommercio ritiene “inaccettabile l'emendamento dal Ddl concorrenza proposta dal Governo non solo perché pasticciata con disposizioni di competenza regionale e comunale (v. le modalità di fruizione rientranti nell'attività di pianificazione) ma soprattutto per l'assenza di adeguate ed effettive tutele dei concessionari attualmente operanti. Abbiamo quindi offerto al Parlamento molteplici proposte di subemendamenti finalizzati alla corretta applicazione della cd Direttiva Servizi, alla previsione di una disciplina transitoria, a tutela del legittimo affidamento dei concessionari attualmente operanti, a salvaguardia del valore aziendale e rispetto dell'esigenza di certezza del diritto, degli atti amministrativi di proroga già rilasciati. "

Sabina Cardinali, Presidente nazionale CnaA Balneari, “per scongiurare il dispiegarsi, incontrollato, di effetti destrutturanti in ordine alla tenuta economico-sociale del settore turistico-ricreativo legato al rilascio delle concessioni balneari” ritiene “di assoluta importanza la messa a riparo dell'attuale modello di gestione del demanio marittimo con la possibilità, attraverso il doppio binario, della continuità aziendale per le attuali imprese e nuove iniziative imprenditoriali su aree disponibili."

Diego Casadei, Segretario Generale Oasi Italia, crede “che il governo abbia il diritto ma anche il dovere di difendere il suo sistema balneare che è un fiore all'occhiello del turismo italiano, riconosciuto universalmente ed anche le micro imprese su cui si basa che hanno saputo valorizzare un territorio "nudo" crescendo nel rispetto delle leggi dello stato”. 

Ha concluso i lavori Ezio Filippucci, Presidente Regionale Assobalneari – Confindustria Emilia Romagna. "Nel sistema balneare italiano la diversità è la nostra forza, o meglio è la diversità che riusciamo ad esprimere che costituisce la nostra più grande ricchezza. Questa varietà si declina in una struttura articolata fatta di piccole e medie imprese e di imprese piccolissime. L'Unione Europea in questo scenario auspica la valorizzazione di questo tipo di attività e la nascita di nuove realtà simili. L'invito alle imprese balneari italiane è quindi quello di sentirsi un sistema forte e unito che da' la possibilità di investire su se stesso e sul futuro."

(Rimini) Al termine della riunione dei candidati del progetto civico di Claudio Cecchetto, ieri a Riccione, è stata formalizzato l'ingresso della lista "Fratelli di Riccione”, che va ad affiancare"Lista Cecchetto” e "Riccione Civica”. Nella lista entrano sostenitori di Fratelli d’Italia delusi dalle scelte dell’attuale amministrazione di Renata Tosi e dalla scarsa condivisione delle scelte all’interno della maggioranza. Portavoce della lista è Lino Masucci, tra gli aderenti anche l’ex albergatore Gabriele Fabbri, si parla di circa una decina di persone che a livello nazionale, ci tengonoa precisare, continueranno a fare riferimento al partito di Giorgia Meloni.

“Sono stato tanti anni nella destra”, spiega Masucci. “Questa nostra scelta dipende dalla non condivisione dell’amministrazione attuale. Si tratta di una scelta che resta sul solo livello amministrativo”.  Può spiegare meglio? Non condivide la scelta del candidato sindaco? “Non condivido come è stata amministrata negli ultimi anni la città, cosa che ha portato a grossi problemi di ordine pubblico, e a situazioni di degrado e scarsa manutenzione per esempio anche delle strade. Io, invece, voglio che la mia città sia sicura e bella”, spiega Masucci. Secondo il portavoce di Fratelli di Riccione, “è venuto meno il lavoro di squadra, è mancata la condivisione delle scelte, cosa che ha portato la maggioranza a sfaldarsi negli ultimi anni”.

Nel corso dell’incontro, Claudio Cecchetto ha inoltre illustrato i punti in comune dei programmi elettorali e ha delineato lo svolgimento della campagna elettorale. "In questa campagna elettorale organizzeremo incontri pubblici per discutere di ecologia, sicurezza, turismo sostenibile e sociale". A breve verrà organizzata la cena per raccogliere fondi a sostegno della campagna elettorale 2022 che si concluderà con la votazione del 12 giugno. Il prossimo 19 aprile sarà il giorno del compleanno di Claudio Cecchetto. In quell'occasione si riuniranno di nuovo per gli auguri e per un brindisi insieme a Claudio.

Martedì, 05 Aprile 2022 12:56

5 aprile

Alpini: è zona rossa | Mobilità: abitudini da “cambiare” | Novità alle Conchiglie

(Rimini) Sono 187 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 81 pazienti di sesso maschile e 106 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 116 le guarigioni. Oggi è stato comunicato il decesso di una donna di 96 anni di Bellaria-Igea Marina. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.298.517 casi di positività, 3.195 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.791 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 6.192 molecolari e 5.599 test antigenici rapidi. 

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 27,1%. Si tratta di un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.295.954 dosi; sul totale sono 3.774.577 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,9%. Le terze dosi fatte sono 2.747.845.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 27 (-5 rispetto a ieri, pari al -16%), l'età media è di 66,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.239 (+50 rispetto a ieri, +4%), età media 75,7 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (-1); 1 a Modena (+1); 10 a Bologna (-4); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato); 1 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (invariato); 4 a Rimini (-1). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 43,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 727 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 268.790), seguita da Reggio Emilia (490 su 143.952) e Modena (445 su 200.801); poi Parma (312 su 106.176), Ravenna (267 su 119.697) e Ferrara (241 su 89.955); quindi Rimini (187 su 125.617), Piacenza (185 su 69.335) e Cesena (162 su 73.131); infine Forlì (99 su 61.041) e il Circondario imolese, con 80 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 40.022.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 53.910 (-998). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 52.644 (-1.043), il 97,6% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 4.175 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.228.304.

Purtroppo, si registrano 18 decessi: 3 in provincia di Piacenza (due donne di 88 e 91anni e un uomo di 91); 1 in provincia di Parma (una donna di 79 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (entrambi uomini, di 66 e 73 anni); 3 in provincia di Modena (tutti uomini, rispettivamente di 82, 90 e 92 anni); 1 in provincia di Bologna (un uomo di 88 anni); 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 91 anni); 5 in provincia di Ravenna (tutti uomini: uno di 69 anni, due di 82 - il decesso di uno dei quali è stato registrato dall'Ausl di Cesena - uno di 91e uno di 97 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 81 anni); 1 in provincia di Rimini (una donna di 96 anni).
Non si registrano decessi nel Circondario imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.303.

(Rimini) Dopo la posa della tubazione principale - che permetterà di realizzare i primi collegamenti alla rete esistente, propedeutici al funzionamento delle nuove condotte del lungomare - riapre questa sera alle ore 19 la Via Vespucci. Una parte di Piazza Marveli - lato mare - sarà interessata ancora ai lavori con un cantiere che occuperà un pezzo della sede stradale del viale che attraversa la piazza. Il cantiere, che occuperà solo un pezzo della carreggiata per consentire la continuazione dell'intervento alle condotte, prevede il senso unico alternato per circa 7 giorni.

Per altri lavori, sempre seguiti da Hera legati al posizionamento di condutture idriche, è previsto da oggi - e per una decina di giorni - una limitazione della circolazione sulla via Principe di Piemonte nella zona di Rimini Terme.
A partire da oggi infatti verrà posizionato un cantiere 'modulare' che - solo quando i lavori interesseranno la sede centrale della strada - prevede la chiusura totale per entrambi i sensi di marcia. Nei momenti in cui infatti le operazioni di scavo si concentrano sulle parti marginali della carreggiata, la viabilità viene garantita con un senso unico alternato. È previsto e consigliato comunque, per tutta la durata del cantiere, il percorso alternativo che consente agevolmente di bypassare la zona dei lavori, sia in direzione Riccione che Rimini, passando da via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Pullè e via Angeloni.

Lunedì, 04 Aprile 2022 17:18

Adunata alpini, via ai preparativi

(Rimini) Ad un mese dall’Adunata Nazionale degli Alpini, che vedrà eventi delle penne nere a partire dal 5 maggio prossimo fino alla chiusura con la grande sfilata programmata per domenica 8 maggio 2022, il Prefetto ha presieduto una nuova riunione plenaria con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti sia in fase organizzativa che attuativa. Attraverso una serie di slides è stata illustrata ai presenti la progettazione di massima, quasi in via di definizione, relativa alla gestione della viabilità (Polizia Stradale, P.M., etc.) e delle eventuali emergenze di carattere sanitario (118, CRI) o per interventi di altra natura (Vigili del Fuoco), oltre che per le esigenze correlate all’ordine e alla sicurezza pubblica (FF..OO.).

Pianificazione che tiene conto sia di quanto connesso a situazioni di transito, sia di quanto collegato agli stazionamenti ove si registreranno grandi numeri di persone (cittadella militare, campi di attendamento, aree espositive, etc.) per le quali occorrono specifiche previsioni sul fronte della safety. In considerazione dell’enorme flusso che si riverserà nell’area riminese e delle esigenze legate alla sicurezza intesa nel senso più ampio del termine, saranno attuate anche alcune precise limitazioni, come ad esempio la totale interdizione della cosiddetta zona rossa a qualunque mezzo nella giornata di domenica 8 maggio o, anche, la chiusura di tutte le scuole cittadine nella giornata di sabato 7 maggio.

Nel corso dell’incontro odierno, il Prefetto, cui fanno capo anche i tavoli tecnici e le altre articolazioni territoriali, ha annunciato che entro fine mese convocherà una definitiva riunione plenaria ove far convergere ogni compiuta pianificazione.

(Rimini) “Inutile sperare che ci sia reciprocità in tema di rispetto e tolleranza politica. Non vogliamo accusare nessuno, constatiamo tuttavia che il ‘teppismo’ ideologico è sempre pronto a fare danni più a concetti fondamentali come la libertà di pensiero, di parola e di appartenenza politica che al partito avversario preso di mira”. Così in una nota la parlamentare della Lega Elena Raffaelli, responsabile provinciale del Carroccio, commenta il tentativo di strappo delle vetrofanie poste sulle vetrine della sede locale della Lega. 

“Non sono i danni materiali che ci interessano ma il clima di intolleranza che ancora si respira in ambienti della cosiddetta sinistra. Non so quale preciso significato abbia l’aver appiccicato un vistoso adesivo del PCI alla vetrina della nostra sede, oltre al tentativo di strappo del nostro simbolo, è tuttavia evidente che gli ignoti autori del gesto non hanno un’idea dell’attuale situazione politica, né hanno capito che i tempi non sono più quelli di ‘Peppone e don Camillo’ di guareschiana memoria. Di qui, la convinzione che questi signori abbiano sbagliato tempo, modi e obiettivo. I gravi problemi che sta affrontando il Paese si risolvono con progetti e azioni concrete a favore della popolazione e dell’economia, non con inutili gesti vandalici che simbolizzano solo un’incapacità evidente di essere attori credibili e propositivi sia in campo politico, che amministrativo”.

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