Elezioni Riccione, Daniela Angelini vuole riqualificare l'Arboreto
(Rimini) “L’Arboreto Cicchetti, un’oasi nel cuore della città con i suoi quasi 20 mila metri quadrati di verde deve diventare un grande laboratorio didattico di educazione ambientale per la città”. Daniela Angelini e la sua coalizione hanno scelto l’Arboreto Cicchetti per aprire la campagna elettorale e su quello spazio hanno fin dal primo giorno un progetto partecipativo che vuole coinvolgere le associazioni ambientaliste, le scuole e privati.
“Oltre ai 13 mila metri quadri di Riccione Avventura, ci sono anche 6 mila metri quadri che devono essere valorizzati con investimenti e progetti dedicati all’educazione e alla sostenibilità ambientale. Serve infatti una riqualificazione completa – spiega Daniela Angelini, candidata Sindaco per Riccione - Per ottenere maggiore attrattività e fruibilità da parte dei cittadini e turisti, il Parco Arboreto Cicchetti necessita, in accordo con i privati di un investimento di rigenerazione urbana che valorizzi quelle aree private limitrofe che fanno da cornice e completamento che al momento sono completamente abbandonate”.
Un potenziale quello dell’Arboreto Cicchetti, altro importante polmone verde di Riccione, che non è totalmente espresso. “Benissimo l’attività ludica ed imprenditoriale legata a Riccione Avventura, ma credo fondamentale prendere in considerazione altre proposte che possano valorizzare, attraverso accordi tra pubblico e privato, gli altri metri quadrati rimasti inutilizzati con un obiettivo anche educativo e didattico”.
Sono stati diversi i momenti che hanno visto Daniela Angelini occuparsi di uno dei temi a lei molto cari: l’amore per l’ambiente che ci circonda e le nuove generazioni. Tante le associazioni ambientaliste e i privati incontrati che sarebbero interessati a promuovere appuntamenti di educazione ambientale. “In questi giorni ho incontrato tante persone impegnate in bellissimi progetti sulla sostenibilità ambientale che mi piacerebbe realizzare, creando un sistema territoriale che possa formare le nuove generazione ad una cittadinanza consapevole e responsabile”.
Gli obiettivi dell' Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sono al centro della proposta della coalizione di Daniela Angelini composta da 6 liste (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Coraggiosa, 2030 Riccione, Uniamo Riccione e Riccione nel cuore). “Investire sull’educazione ambientale e sulla sostenibilità è tra le nostre priorità. L’Arboreto Cicchetti deve diventare un'oasi per l’educazione ambientale. Offrire alle scuole attività interessanti e formative con l’obiettivo di fare delle nuove generazioni i futuri cittadini amanti e rispettosi della natura. Promuovere l’educazione alla cura e al rispetto dell’ambiente e della natura è uno dei compiti delle istituzioni. Rendere questi spazi fruibili grazie al completo recupero va ad arricchire anche l’offerta turistica”.
Fiera, torna Ecomondo dal 8 al 11 novembre
(Rimini) È il momento di condividere il potenziale dell’innovazione che la Green Economy mette a disposizione dell’Italia. L’attualità ha reso ancora più evidente la necessità di svincolare il sistema Paese dalle fonti energetiche fossili. E le manifestazioni di Italian Exhibition Group, Ecomondo e Key Energy, che si svolgeranno nel quartiere fieristico di Rimini dall’8 all’11 novembre 2022 si concentrano rispettivamente sulla transizione ecologica e su quella energetica italiane.
Sviluppate sugli oltre 100 mila metri quadri dell'intero quartiere, le due fiere si pongono come piattaforme di business e ricerca autorevoli, dove imprese pubbliche e private, amministrazioni locali e mondo scientifico sono protagonisti.
Ecomondo quest’anno raggiunge la sua 25ª edizione nel contesto europeo del Green Deal e del Next Generation EU, mentre la contemporanea Key Energy, alla sua 15ª edizione, completa il quadro della politica economica europea di decarbonizzazione. Dalle filiere della bioeconomia circolare e delle rinnovabili arriva richiesta di maggiore condivisione dei piani strategici europei che guidano la transizione ecologica ed energetica: progetti e policies pubbliche che metteranno in circolo, fino al 2030, 1.000 mld di euro di investimenti pubblici e privati.
Settimana santa, il calendario della diocesi
(Rimini) La Settimana Santa 2022 si è aperta con la Domenica delle Palme, commemorazione dell'ingresso del Signore in Gerusalemme e la S. Messa in Cattedrale. La Settimana Santa (il periodo che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Risurrezione) celebra gli eventi di fede correlati agli ultimi giorni terreni di Gesù, comprendenti in particolare la sua passione, morte e risurrezione. La Pasqua, in particolare, è la massima solennità della fede cristiana.
Mercoledì santo, 13 aprile, dalle ore 9.30 presso il Seminario diocesano "don Oreste Benzi", ritiro del presbiterio e diaconi. Alle ore 15.30, il Vescovo di Rimini presiederà la S. Messa del Crisma in Basilica Cattedrale.
Giovedì santo, 14 aprile, alle ore 18, in Basilica Cattedrale il Vescovo celebra la Messa in "Coena Domini", nella Cena del Signore, memoriale dell'Ultima Cena e dell'istituzione dell'Eucaristia e del sacerdozio.
Venerdì santo, 15 aprile, è giorno di contemplazione del mistero della passione di Gesù; i fedeli sono invitati al digiuno e all'astinenza dalle carni. Non si celebra la Messa. Alle ore 9, presso la parrocchia di San Domenico Savio (Padulli), il Vescovo Francesco presiederà la Via Crucis diocesana dei giovanissimi di Azione Cattolica dal titolo "Costruiamo la pace". L'arrivo è previsto per le ore 12.30 presso il Parco XXV aprile (Marecchia), zona campo Delfini. Per chi vuole, al termine si resta a pranzare con un pasto sobrio: pane e acqua.
Alle ore 18 il Vescovo Francesco presiederà in Basilica Cattedrale la celebrazione della Passione del Signore.
Dopo la lettura solenne della Passione dal Vangelo di San Giovanni, si svolge la grande preghiera per le intenzioni della Chiesa. Segue la presentazione e l'adorazione della Croce.
IcaroTv propone "Speciale Venerdì Santo", itinerario sulla Via Crucis organizzata da Cl, su quella di Ac giovanissimi e su quella indetta dalla zona pastorale S. Andrea di Rimini. La trasmissione andrà in onda su IcaroTV (canale 18 del digitale terrestre), alle ore 20.35.
Sabato santo, 16 aprile: alle ore 10 "L'ora della Madre". Alle ore 10 "L'ora della Madre". Quest'anno, invece della tradizionale preghiera in canto, della tradizione cristiana orientale, in cui si rivive la speranza della Madonna in trepida attesa della risurrezione del Figlio, sarà proposta una meditazione a due voci (suor Nella Letizia e suor Laura), dalla Chiesa di S. Bernardino, a Rimini, delle suore clarisse. La meditazione sarà trasmessa da IcaroTV, Radio Icaro e icaroplay.it
L'Ufficio di Pastorale Giovanile e Vocazionale, in collaborazione con Azione Cattolica e Agesci propone ai giovani 19-35 anni per sabato 16 aprile dalle 9 alle 12,30 un ritiro spirituale presso il Seminario diocesano "don Oreste Benzi" dal titolo: "Cuore che arde". Lectio sulla Parola, preghiera e condivisione. Alle ore 21.30, di sabato, in Basilica Cattedrale, il Vescovo presiede la solenne Veglia Pasquale nella Notte Santa. Con celebrazione dei Sacramenti dell'Iniziazione Cristiana.
Alla Domenica della Santa Pasqua, 17 aprile, il Vescovo presiede in Basilica Cattedrale la Messa Solenne di Pasqua di Risurrezione alle ore 11.
Aggiornamento coronavirus: 216 positivi
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.329.222 casi di positività, 2.909 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.430 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 6.664 molecolari e 5.766 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 23,4%. Si tratta di un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 13 sono state somministrate complessivamente 10.312.325 dosi; sul totale sono 3.776.798 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94%. Le terze dosi fatte sono 2.759.437.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 36 (+1 rispetto a ieri, pari al +2,9%), l'età media è di 66,5 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.307 (+37 rispetto a ieri, +2,9%), età media 76,2 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Parma (invariato rispetto a ieri); 3 a Reggio Emilia (invariato); 14 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (+1); 4 a Ravenna (+1); 2 a Cesena (invariato); 5 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva nelle province di Piacenza (come ieri), Modena (-2 rispetto a ieri) e Forlì (come ieri).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 44,8 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 595 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 275.113), seguita da Modena (403 su 205.344), Parma (328 su 109.138) e Reggio Emilia (319 su 148.263); quindi Ferrara (286 su 92.295), Ravenna (267 su 122.707) e Rimini (216 su 127.775); poi Piacenza (158 su 70.814), Cesena (137 su 74.577) e il Circondario imolese (105 su 40.963); infine Forlì, con 95 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 62.233.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 57.085 (-1.508). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 55.742 (-1.546), il 97,6% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 4.405 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.255.759.
Purtroppo, si registrano 12 decessi: 1 in provincia di Parma (una donna di 89 anni); 5 in provincia di Reggio Emilia (tutti uomini, di 60, 77, 83, 87 e 94 anni); 3 in provincia di Bologna (due donne di 86 e 89 anni e un uomo di 81); 1 in provincia di Ferrara (una donna di 89 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 88 e 94 anni); Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Modena, Ravenna, Rimini e nel Circondario imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.378.
Marecchiese, il comitato Valmarecchia futura risponde a Santi
(Rimini) "Il Presidente della Provincia Riziero Santi prova a mettere in ‘bella copia’ quanto grossolanamente espresso dai suoi sostenitori e ad invitare a pensare a servizi, ospedali, asili e scuole, sportelli pubblici ecc. per migliorare la qualità della vita dei residenti in Valmarecchia. Esattamente quello che da 14 anni, da quando siamo in Romagna, viene promesso e non viene fatto", così in una nota il comitato Valmarecchia Futura.
"Quanto alle persone che lavorano e non passeggiano, ai figli che vanno all’Università e non all’Asilo, alle ambulanze che devono andare a Rimini e non a Novafeltria, ai turisti ai quali a parole si racconta che la Valmarecchia è come la Toscana, ai lavoratori che devono spostarsi perché le loro aziende sono scappate… ecco a queste persone le favole non bastano", sottolinea il comitato.
"Il paragone con la Valle del Savio ‘ben servita dalla E45’ lo prendiamo come una battuta di spirito. Negli ultimi 20 anni abbiamo perso il doppio della popolazione rispetto all’alto Savio! E lo spopolamento è solo uno dei 10 problemi prioritari. Ci dica il Presidente Santi come vuol risolvere i problemi dei ponti, dell’inquinamento dentro i centri abitati, degli studenti che per frequentare i poli di studio di Rimini, dalla Valmarecchia, devono svegliarsi all’alba per tornare a metà pomeriggio".
"Ci dica lui come portare un’azienda, impresa, o chiunque ad investire ed aprire in Valmarecchia dove non ci sono infrastrutture. Ci dica lui come limitare i sinistri in una strada con oltre 14000 veicoli che transitano quotidianamente e che di fatto è urbana e ricca di attraversamenti pedonali. Poi Santi deve mettersi d’accordo con se stesso: pensa alla Valmarecchia come ad una enclave, o magari alzando lo sguardo la pensa come valore di un territorio ampio, più di quello che sta governando?".
"Noi abbiamo aperto gli orizzonti, ipotizzando un vantaggio unico per il turismo della Valle e per Rimini- un collegamento più scorrevole con non solo con la Valmarecchia ma anche con la Toscana e con San Marino. Questo, le strutture ricettive della costa Riminese che oggi vedono queste persone alloggiare a Cesenatico, Cervia o Fano, lo sanno? Santi sa bene che senza di noi l’incarico all’Arch. Preger sarebbe ancora per aria. Siamo disponibili a discutere, portiamo elementi per ragionare, ascoltiamo e rilanciamo la gente che vive nella Valle. Tutta? No, evidentemente. Ma crediamo ci sia spazio per confrontarci e trovare una soluzione".
"La scelga lui visto che ha tante certezze. La nostra è: dimezzare i tempi di percorrenza. Nessuno parla di asfalto e catrame, siamo abituati al verde e all’aria pura. Un dato è certo: la Valle così muore. Ora scelga Santi per cosa vorrà essere ricordato".
Meno turisti e più spese, Croatti chiede sostegni per gli operatori del settore
(Rimini) “I dati pubblicati da Istat nel report "Viaggi e vacanze 2021" indicano come nel nostro Paese la domanda turistica sia ancora lontana dai livelli del 2019. Le limitazioni imposte dal covid hanno fortemente limitato i flussi turistici: l'anno si chiude con un numero di viaggi con pernottamento (41,6 milioni) sostanzialmente stabile rispetto al 2020 ma ancora molto lontano da quello pre-pandemia. Complessivamente sono quasi 115 milioni i pernottamenti di vacanza in meno rispetto al 2019 (-31%)". Numeri che rende noti il senatore 5Stelle Marco Croatti.
"Sono dati che hanno portato alla chiusura di numerose aziende e reso economicamente fragile tutto il comparto turistico con tanti imprenditori che attendono una reale ripartenza, dopo due anni di pandemia, per lasciarsi finalmente alle spalle le enormi criticità di questa fase. In questo senso guardano con grandi aspettative alla stagione estiva giunta ormai alle porte", commenta Croatti. "Ad aumentare l’incertezza però sta contribuendo l’impatto sui bilanci del caro energia: uno studio di Confcommercio-Nomisma Energia indica, ad esempio, che per gli oltre 30.000 alberghi italiani la spesa per la bolletta elettrica passerà mediamente da 49 mila a 79 mila euro annuì mentre la bolletta del gas da 10 mila a 20 mila. Anche i quasi 200 mila ristoranti registreranno una maggiore spesa elettrica che passerà da 7 mila a 12 mila € che, con il gas, farà segnare un maggiore costo totale che da 11 mila € salirà fino a 19 mila €".
"A poche settimane dall’inizio della stagione estiva il Governo deve mettere in campo ulteriori e tempestivi aiuti per salvare le imprese in difficoltà e con esse tanti posti di lavoro. Non ci sono solo le bollette, c'è anche l'aumento dell'inflazione, l'aumento delle materie prime, la situazione pandemica ancora presente, l'incertezza dei mercati internazionali oltre che la riduzione dei consumi che inciderà sulla capacità di spesa delle famiglie. In questo quadro uno dei territori più colpiti è proprio il nostro, con la sua spiccata vocazione turistica e un tessuto economico composto soprattutto da piccole aziende. Si apre dunque una fase fondamentale per il futuro della nostra Riviera con i prossimi mesi che saranno decisivi per ripartire e rilanciare la nostra offerta turistica; il supporto del Governo deve essere totale ed è anche in questo senso che ho sollecitato il ministro del turismo giovedì durante il question time al senato ricevendo rassicurazioni su ulteriore misure che saranno presentate in tempi rapidi”.
Marecchiese, "il 93% degli utenti si muove in auto"
(Rimini) "Il dibattito sul miglioramento della Marecchiese è aperto, ma non a senso unico". Lo ribadisce il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi. "Chi ritiene di affrontare e risolvere il problema dello spopolamento semplicemente con una nuova strada, ovvero con una strada Marecchiese più veloce, non fa i conti con la realtà e con i bisogni reali della popolazione dell'alta Valmarecchia".
Un esempio? "La Valle dei Savio, a pochi chilometri da qui e con le stesse nostre caratteristiche, è ben servita dall'E45 ma nonostante questo, come certificano i dati ISTAT, registra problemi di spopolamento maggiori di quelli della Valmarecchia. Ci si chiede il perché? La ragione è che lo spopolamento si combatte con l'implementazione e la modernizzazione dei servizi e garantendo una maggiore qualità della vita, non con una strada più grande e veloce che giustifica, al contrario, lo schiacciamento a valle dei servizi e favorisce il mordi e fuggi".
Per Santi, "non vanno quindi favorite le condizioni per uscire dal territorio e rientrarvi più velocemente, ma semmai, e al contrario, migliorarne le condizioni di vita per tenere la popolazione sul territorio, perché lo spopolamento non si combatte con più cemento e più catrame ma portando lavoro e servizi. Questo è il nostro imperativo. Le risposte prioritarie sono quindi la qualità ambientale e servizi potenziati, qualificati e messi in rete: ospedale, pronto soccorso, asili, scuole, sportelli pubblici, messi in rete con poli funzionali e centri commerciali naturali collocati all'interno di aree urbane e borghi rigenerati, dotati di un sistema ricettivo moderno, qualificato e coerente con la qualità dei luoghi".
Poi c'è il tema della mobilità. "Se oggi, come ha rilevato il sondaggio del Comitato Marecchiese, il 93% si muove in auto e solo l'1,6% con mezzi pubblici è sicuramente un problema, ma la risposta giusta non è nel favorire il trasporto privato potenziando la rete viaria per aumentare la velocità dei mezzi, ma sta invece nell'offrire loro un'alternativa, anzi più alternative. Un trasporto pubblico e scolastico efficiente con corsie preferenziali e la possibilità di caricare le bici, una distribuzione urbanistica razionale delle diverse funzioni pubbliche e private, una regolazione fra il traffico veicolare pesante e quello leggero, alcune bretelle e bypass strategici e messa in sicurezza dei tratti che presentano un più alto tasso di incidenti".
Di tutto questo "discuteremo serenamente e approfonditamente durante il percorso di elaborazione dello studio di fattibilità sulla Marecchiese, messo in campo con il Protocollo sottoscritto con tutti i sindaci e commissionato all'architetto Preger, ma anche nel percorso per l'approvazione del nuovo Piano Territoriale di Area Vasta della Provincia e dei PUG dei Comuni, che devono sposare questa filosofia in controtendenza con un approccio del passato che ha invece privilegiato l'accentramento dei servizi. Tutto ciò nel solco di quanto definito strategicamente nel Patto provinciale per il lavoro e per il clima sottoscritto di recente con tutti i Comuni, le parti sociali e la Regione Emilia-Romagna."
Centro storico, i vicoli si tingono di rosso
(Rimini) Sono in via di conclusione alcuni recenti interventi che hanno riguardato la riqualificazione e la riasfaltatura di colore rosso in altre cinque vie del centro storico, un intervento che va ad ampliare la rete delle vie di colore rosso, realizzata nell'ambito dell'anello delle nuove piazze. Oltre infatti ai lavori già conclusi la scorsa settimana, che hanno visto la riqualificazione di 3 importanti vie, come un tratto di Via Gambalunga, Via Angherà e il Vicolo Mastini - tra oggi e domani - termineranno anche le riqualificazioni in asfalto rosso che riguardano la Via Brighenti, nel tratto tra via Bertani e Corso D'Augusto e la Via Bufalini, nel tratto dalla via Guerrazzi fino al Corso D'augusto. Una riqualificazione che si aggiunge all'intervento coordinato, che ha riguardato sinora 24 tra vie e piazze del quadrante urbano storico di Rimini.
Cl, torna la Via Crucis: con il vescovo si prega per la pace
«L’amore più grande è l’amore che dà la vita, che porta la pace». Sono le parole del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi agli oltre 900 fedeli riminesi che ha guidato ieri pomeriggio nelle vie del centro storico di Rimini nella Via Crucis promossa da Comunione e Liberazione, secondo la liturgia ideata dal servo di Dio don Luigi Giussani. Dopo due anni di stop causa covid, la Via Crucis in presenza è partita alle 16,30 dall’arena Francesca da Rimini per concludesi sul sagrato della Cattedrale.
«Siamo qui perché provocati dalla Croce di Gesù a prendere posizione. Perché di fronte alla Croce non possiamo ripiegarci in una gelida indifferenza, in diplomatica neutralità, in una annoiata assuefazione. Dobbiamo scegliere perché siamo stati chiamati non perché più bravi di altri, anzi proprio perché siamo miseri, fragili. E non per nostro merito, ma per puro dono per pura grazia da Gesù a portare la sua Croce, che è la Croce della pace. Perché il nostro Dio ha un nome, si chiama Pace. Cristo non solo ci dona pace, non solo vuole pace, ma è la nostra pace», sottolinea il vescovo citando San Paolo. «Questa scelta noi la vogliamo gridare, la vogliamo cnatare, la vogliamo sussurrare per le strade della nostra città».
La meditazione della prima stazione è stata accompagnata dall’esposizione della fotografia del Cristo di Leopoli, antichissima scultura lignea, salvato dai fedeli della città ucraina. «La realtà a cui stiamo assistendo con tutta la sua crudeltà, distruzione, sofferenza e morte, ci mette davanti una ragione in più per vivere questo momento», spiega il responsabile diocesano di Cl, Cristian Lami. «L’immagine che abbiamo scelto, come apertura di questa nostra Via Crucis, è quella di una fotografia che testimonia il salvataggio del “Cristo di Leopoli” una delle sculture lignee più antiche conservate nella cattedrale della città ucraina. Nell’immagine alcune persone si apprestano a mettere al sicuro un’importante opera d’arte, ma è anche evidente il desiderio di salvare ciò che è importante, decisivo, ciò che si ama, senza del quale la vita con quel poco che si riuscisse a conservare, non avrebbe senso. In questa via crucis, preghiamo e chiediamo questo, dietro la croce di Cristo, seguendo il nostro vescovo Francesco seguendo Papa Francesco, che il 25 marzo scorso ha chiamato la Chiesa tutta per l’atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria, “di speranza fontana vivace”».
Presenti anche i rappresentanti di alcuni movimenti ecclesiali. «Cosa accade ora tra noi? Possiamo fermarci solo all’apparenza del grande segno che è il nostro essere qui insieme oggi o, invece, riconoscere Colui che è tra noi. Questo si realizza in “una storia particolare”: guardandovi e riconoscendo amici di altre realtà ecclesiali, ho in mente la trama di rapporti intensificatasi in questi anni, come è stato evidente nella Beatificazione di Sandra Sabattini, legami che segnano tanti di noi e la stessa nostra Città, nella quale ci sorprendiamo insieme anche a realtà laiche nell’accoglienza dei profughi ucraini, nella raccolta di alimenti che è stata proposta sabato, imparando da tutti», sottolinea don Roberto Battaglia, assistente ecclesiale di Cl.
Fotoservizio di Roberto Masi