24 07 2015 | Rimini | Profughi, l’accordo tra diocesi e prefettura va avanti
Rimini | Profughi, l’accordo tra diocesi e prefettura va avanti
L’accordo tra diocesi e prefettura di Rimini per l’accoglienza dei profughi nelle canoniche inutilizzate è ancora valido, anche dopo il passaggio di consegne tra Claudio Palomba a Giuseppa Strano in prefettura. Lo ribadisce la curia con una nota stampa in cui ripercorre i capidaldi dell’accordo.
“Di fronte ad una precisa richiesta della Prefettura, la Diocesi non poteva non prendere in seria considerazione e sentire come dovere morale la necessità di contribuire con una risposta positiva ad una emergenza drammatica, impellente e continua”, spiegano dalla curia.
“La Diocesi - si entra nel dettaglio - ha presentato alla Prefettura un elenco di strutture disponibili, che però, essendo non utilizzate da diverso tempo, non sono immediatamente agibili, ma necessitano di lavori di manutenzione, più o meno consistenti”.
Ma non è un problema. “Poiché il Ministero degli Interni ha messo a disposizione della Prefettura dei fondi esigui per questi interventi, la Diocesi stipulerà una convenzione con la Prefettura, concedendo in comodato gratuito quegli edifici che i funzionari riterranno più idonei allo scopo”.
Ad eseguire i lavori potranno essere direttamente la Prefettura o la Diocesi, nel caso un intervento diretto possa servire ad accelerare i tempi di esecuzione. In questo caso, al termine dei lavori la Diocesi presenterà regolare e dettagliata documentazione degli interventi svolti e strettamente necessari alla riapertura delle case individuate”.
Per quanto riguarda la gestione di queste strutture, “quando saranno accolti i profughi, sarà direttamente la Prefettura a stabilire accordi con le Associazioni o le Cooperative con le quali essa già opera in convenzione”.
La Diocesi, quindi, “non viene coinvolta dunque in alcun modo nella gestione economica dei profughi e non ha nessun ritorno finanziario da questo intervento di natura puramente umanitaria. Sarà invece sua cura contattare preventivamente i parroci interessati per territorio e vedere assieme come aiutare le comunità parrocchiali ad un atteggiamento di accoglienza e di integrazione. Non ci nascondiamo i problemi: ma i bisogni e le necessità devono avere il sopravvento sugli ostacoli”.
Ricordano dalla diocesi come la cronaca del cammino dei migranti abbia regalato, in questi giorni, immagini e storie diverse: “il pianto di una ragazza palestinese, Reem, in Germania, per il diniego (poi ritirato) alla richiesta d’asilo; il pianto dei genitori di Raghad, la bambina siriana diabetica morta su un “barcone della speranza”; la fatica dell’accoglienza a Treviso; la strumentalizzazione della paura a Roma. Quattro istantanee che invitano a non guardare altrove, a non dimenticare la tragedia dei migranti forzati”. Da qui l’esigenza di un’accoglienza che “non nasce semplicemente da un dovere di ospitalità, - dice il direttore generale Migrantes Gian Carlo Perego - ma è la sola strada per costruire il nostro domani, per progettare ancora una volta il futuro”.
24 07 2015 | Rimini | Rissa in spiaggia, 4 arresti
Rimini | Rissa in spiaggia, 4 arresti
Rissa in spiaggia a Rimini davanti ad alcuni turisti. I carabinieri, impegnati in un servizio antiborseggio sono intervenuti questa mattina all'alba presso il bagno 98. Coinvolti nella zuffa quattro stranieri con diversi precedenti penali: tre marocchini ed un algerino poi arrestati per rissa. Uno dei quattro è stato medicato in ospedale per una ferita alla testa e successivamente dimesso con una prognosi di cinque giorni. Dopo il processo, questa mattina, due di loro sono stati condannati a dieci mesi di reclusione (pena sospesa) con l'obbligo della firma in caserma. Gli altri due stranieri sono stati condannati a sei mesi di reclusione (pena sospesa) con il divieto di dimora nella provincia di Rimini (Agi).
24 07 2015 | Rimini | Provincia: La camorra presenza strutturata in Romagna
Rimini | Provincia: La camorra presenza strutturata in Romagna
La ‘ndrangheta calabrese sta colonizzando l’Emilia Romagna, ma in riviera e a San Marino si sta diffondendo sempre più la camorra, secondo la Mappatura delle mafie in Emilia Romagna pubblicata oggi dall’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità (www.legalita.rn.it). Secondo l’osservatorio quella delle mafie è “una penetrazione purtroppo ormai accertata (e confermata dall’indagine Aemilia, che ha evidenziato quanto radicate siano talune organizzazioni nel territorio regionale)”.
L’analisi ha rivolto “particolare attenzione a quanto successo negli ultimi anni (dal 2010 al 2015) non tanto, e non solo, per scattare una fotografia della presenza mafiosa nel territorio regionale ma soprattutto per cogliere le linee di tendenza e analizzare l'evoluzione passata per cercare di comprendere quale potrebbe essere quella futura. Il quinquennio esaminato ha visto sempre più profilarsi l’ipotesi di una sorta di colonizzazione, nel segno di una autonomia organizzativa, per la ’ndrangheta (vedi indagine Aemilia), mentre per la camorra e per la mafia siciliana, le analisi compiute profilano scenari diversi”.
Secondo il rapporto “il soggiorno obbligato viene molto spesso utilizzato come spiegazione per la presenza mafiosa in Emilia-Romagna. In linea con la letteratura scientifica sul tema, questo fenomeno può dirsi al più una concausa tra le altre (un mercato florido dell’edilizia, nonostante la crisi del settore, il crocevia delle rotte per lo spaccio di stupefacenti, una domanda stabilmente alta di droghe, specie nei periodi estivi sulla Riviera, ecc.) che hanno contribuito alla penetrazione della criminalità organizzata nel territorio”.
Passando all’analisi delle singole organizzazioni si può verificare come, “in primo luogo, le ’ndrine calabresi dimostrano di essere le più attive nel territorio, in particolare nell’Emilia occidentale e nell’area bolognese. La presenza strutturata di Grande Aracri, una volta conclusasi, con la morte dei principali rivali, la faida interna con i Dragone, ha permesso un radicamento nel tessuto economico-sociale che non ha eguali nel resto della regione”.
Per ciò che concerne la “Camorra, la presenza è molto radicata, anche se non ai livelli della criminalità calabrese, nel territorio dell’Emilia Occidentale con una netta predominanza del clan dei casalesi, in particolare le fazioni Schiavone e Zagaria. Negli ultimi anni si assiste ad un processo di strutturazione della presenza anche nella zona romagnola e nella Repubblica di San Marino: a testimonianza di ciò, le indagini svolte dagli inquirenti che hanno portato alla luce l’interesse sulla zona, nella quale erano già fisicamente stanziati esponenti della criminalità organizzata campana (clan dei casalesi)”.
Infine, per Cosa Nostra “si attendono le risultanze investigative di cui ha scritto recentemente la Direzione Nazionale Antimafia: sono quattro le indagini su cui stanno lavorando magistrati e forze dell’ordine. Al di la di questo, la resilienza della mafia siciliana in Emilia-Romagna è un dato ormai acquisito, sebbene la presenza nel territorio sia scemata, probabilmente anche a causa delle azioni di contrasto che hanno interessato Cosa Nostra a livello nazionale nei due decenni precedenti”.
24 07 2015 | Rimini | Edilizia scolastica, Arlotti: Intesa con Banca europea investimenti
Rimini | Edilizia scolastica, Arlotti: Intesa con Banca europea investimenti
È stato firmato ieri a Palazzo Chigi il Protocollo d’intesa fra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca e la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) finalizzato al finanziamento del piano Miur per l’edilizia scolastica che vede impegnati anche il Ministero delle infrastrutture e la specifica struttura di missione della Presidenza del Consiglio. Il Protocollo impegna il Governo italiano a portare avanti gli interventi in materia di edilizia scolastica finanziati con fondi Bei, fornendo un periodico monitoraggio. Bei conferma la propria disponibilità a finanziare gli interventi del Piano fino ad un massimo di 940 milioni di euro, di cui 450 già firmati. Il finanziamento coprirà la ristrutturazione, la messa in sicurezza, l’adeguamento alle norme antisismiche, l’efficientamento energetico e la costruzione di nuovi edifici scolastici. Le risorse saranno erogate a Comuni, Province e Città Metropolitane sulla base di graduatorie di priorità predisposte dalle Regioni. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato e, grazie a nuove modalità di erogazione, i beneficiari potranno utilizzare le risorse senza impatti sul proprio patto di stabilità interno.
La strategia del Governo, che fa perno sull’azione coordinata dei Ministri Giannini e Delrio vuole determinare un salto di qualità delle strutture a disposizione dei giovani e della loro formazione.
“A fine maggio - spiega il deputato Tiziano Arlotti - l’Italia si è dotata, per la prima volta, di una programmazione nazionale che pianifica le opere da realizzare fra il 2015 e il 2017. Grazie alla collaborazione con la Bei si potranno già coprire i primi 1.300 interventi: il 75% riguarderà la messa in sicurezza di edifici, il 25% nuove costruzioni. Proprio in queste ore si stanno firmando i decreti che ci consentono di partire con i cantieri, nei prossimi giorni verrà pubblicato l’elenco completo degli interventi del 2015”.
gigi d'agostino all'aquafan
Su un mare soffice di schiuma spunta il cappello del ‘capitano’ Gigi D’Agostino. Il deejay torna domani in consolle alla piscina o di Aquafan. Sarà ospite nel corso dello spettacolo che avrà inizio alle 21,30
24 07 2015 | Rimini | Riqualificazione impianti sportivi, mutuo da 250mila per San Giuliano e San Vito
Rimini | Riqualificazione impianti sportivi, mutuo da 250mila per San Giuliano e San Vito
L’istituto di credito per lo sport, nell’ambito del ‘Progetto 1000 cantieri per lo sport - Iniziativa 500 impianti sportivi di base’ ha accettato la richiesta di contributo per il totale abbattimento degli interessi del mutuo per la riqualificazione dei due campi da calcio di San Giuliano e San Vito.
Per il campo di San Giuliano, dal costo complessivo di 320.430,25 euro, l'importo del mutuo a tasso zero ammesso a contributo è di 150.000 euro (importo massimo del plafond), mentre la quota eccedente, come previsto dal Bando dellIcs, godrà di un ulteriore mutuo assistito da un contributo per l'abbattimento degli interessi dell'1,20%. Nel dettaglio, lintervento al campo di San Giuliano prevede la realizzazione di nuovi bagni e docce allinterno degli spogliatoi, sarà ricavato un locale da adibire a ufficio e area per primo pronto soccorso e saranno sostituiti gli impianti elettrici e meccanici. L’impianto sarà inoltre ampliato attraverso la realizzazione di una nuova struttura, completamente separata da quella già esistente, destinata ad accogliere la centrale termica a servizio dei nuovi spogliatoi/bagni, un garage e un deposito.
Per il campo di San Vito l'importo del mutuo a tasso zero ammesso a contributo dallIstituto di credito sportivo è pari a 95.121,80 euro, coprendo così lintero importo del progetto di ristrutturazione e ampliamento, che prevede la realizzazione di nuovi bagni e docce per utenti diversamente abili e la realizzazione di tre nuovi locali, uno adibito a garage e due a deposito per le attrezzature.
24 07 2015 | Rimini | Fermo pesca, accolte richieste nord Adriatico
Rimini | Fermo pesca, accolte richieste nord Adriatico
Il Ministero delle politiche agricole e forestali ha accolto le richieste dell'assessore regionale all'agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli, a nome del distretto di pesca del nord Ariatico, in occasione dell'inizio del fermo biologico delle attività di pesca a strascico per l’anno 2015, previsto dal 27 luglio al 6 settembre.
“Dopo un ampio confronto con le categorie interessate – spiega Caselli – abbiamo ottenuto che le date di inizio in questo settore dell'Adriatico fossero anticipate di una settimana al fine di permettere la riproduzione di specie altrimenti sottoposte a rischio”.
La natura biologica del fermo è infatti anche se perfettibile importantissima perché, come dimostrano i dati successivi alla ripresa, permette ai prodotti del mare di rigenerarsi e di garantire la prosecuzione del ciclo biologico globale. “Lo sforzo delle marinerie Emiliano - Romagnole ma anche Venete, Friulane e Giuliane in questi anni è stato molto importante – sottolinea Caselli - e pur nelle difficoltà, l'impegno ad una pesca rispettosa e di qualità è stato predominante. Il mio augurio va quindi ai pescatori, in questo mese tutt'altro che inoperativi, che metteranno mano alle imbarcazioni per garantirne l'efficienza alla ripresa. Mi sembra giusto sottolineare che i nostri mercati non resteranno vuoti di pesce perché per tutto il periodo continua la pesca meno impattante delle imbarcazione dedite ai sistemi a posta - circa il 50% della flotta regionale - che garantiranno a ristoranti e pescherie il pesce fresco dell'Adriatico".
24 07 2015 | Rimini | Degrado igienico-sanitario, chiuso hotel Nicaragua
Rimini | Degrado igienico-sanitario, chiuso hotel Nicaragua
Il Comune di Rimini ha chiuso l’Hotel Nicaragua di Viserba per le carenze, sia igienico sanitarie che dei requisiti per la classificazione, già riscontrate e contestate in aprile, a cui i gestori non hanno ancora posto rimedio.
Dai sopralluoghi effettuati da Asl e polizia municipale nelle scorse settimane “emerge infatti come le condizioni complessive della parte esterna continuassero ad apparire fortemente degradate; la hall continuasse a non essere utilizzabile così come non erano disponibili alla clientela dotazioni comuni quali televisore, telefono e servizi igienici; il servizio di ricevimento e di portineria informazioni non fosse attivo; le parti comuni interne apparissero in più punti ammalorate; all'interno delle unità abitative venisse rilevata la presenza di porte d'ingresso non integre o sommariamente riparate, finestre con vetri rotti, cucine prive di aspirazione, termosifoni arrugginiti, docce senza tenda o box, plafoniere rotte, mobilio vetusto o rotto, materassi non ignifughi, tapparelle rotte o mancanti. Continuava poi a non essere effettuato alcun cambio di biancheria così come non veniva effettuata la pulizia degli alloggi né la struttura appariva attrezzata per accogliere disabili”.
La chiusura sarà effettiva dall'ottavo giorno successivo alla notifica, così da consentire alle persone alloggiate di trovare un nuovo esercizio ricettivo dove risiedere.
23 07 2015 | Rimini | Diciannovenne muore in mare
Rimini | Diciannovenne muore in mare
Era una era una promessa del volley, giocava nel Softer Forlì. Aveva compiuto 19 anni il 15 giugno e si era appena diplomato al tecnico da Vinci. Un malore lo ha colto mentre era in mare a fare il bagno con gli amici, probabilmente un attacco cardiaco. Alle 17 si è accasciato chiedendo aiuto, a pochi metri dalla riva tra i bagni 11 e 12. I marinai di salvataggio assieme ad altri bagnanti, vedendolo annaspare, sono accorse in suo aiuto e lo hanno portato a riva, dove gli è stato praticato il massaggio cardiaco. Nemmeno il 118, arrivato successivamente sul luogo, è riuscito a salvargli la vita. I sanitari non hanno trovato acqua nei polmoni di Enea. E’ per questo che si pensa che la causa della morte possa essere un infarto, nonostante la giovane età. Potrà fare chiarezza l’autopsia.
giornalaio, 24 luglio 2015
Pallavolista 19enne muore in mare | Rinaldis: No profughi in fascia turistica | Rischio sopensione per il Cocoricò
Un arresto cardiaco mentre fa il bagno a mare con gli amici. Così è morto il 19enne pallavolista riminese Enea De Carolis. La tragedia poco prima delle 17 all’altezza del bagno 12. Non è escluso che venga richiesta l’autopsia. Enea giocava nel Softer Forlì, aveva compiuto gli anni lo scorso 15 giugno e si era appena diplomato al Da Vinci (Corriere, LaVoce, ilCarlino).
“Chi cerca i profughi ha sbagliato mestiere”. E’ la considerazione del presidente di Aia Patrizia Rinaldis, dopo aver ricevuto numerose telefonate di albergatori interessati al bando della prefettura per l’accoglienza dei richiedenti asilo. “Il bando della Prefettura non è riservato agli hotel ma ad associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici”, spiega Rinaldis. I profughi “ospitiamoli nella caserma Giulio Cesare, ma di sicuro non nella fascia turistica”, aggiunge (Corriere).
Oggi a Città di Castello i funerali del 16enne morto a Riccione per un’overdose da ecstasy. Intanto attorno al Cocoricò, che stasera riapre, c’è che parla di imminenti dimissioni da parte dell’amministratore De Meis, scosso dall’accaduto. I carabinieri hanno presentato in questura una relazione sugli ultimi due anni del locale: 4 overdose da ecstasy, decine di malori e decine di spacciatori arrestati, irregolarità nella somministrazione di alcolici. Ce n’è abbastanza per una sospensione temporanea della licenza (Corriere, LaVoce, ilCarlino).
Da cento a venti. Questo il taglio previsto per le prefetture dalla riforma della pubblica amministrazione in discussione in parlamento. In Romagna ne resterà solo una. Il sindaco Andrea Gnassi interviene: “Quando si tagliano i presidi non si devono guardare solo abitanti e metri quadrati: Rimini per sei mesi all’anno ha più abitanti di una metropoli”, ricorda (Corriere, LaVoce, ilCarlino). Gennaro Mauro invita il sindaco a evitare un’azione a discapito dei territori confinanti (LaVoce).
Quattro vini riminesi tra le eccellenze segnalate dalla guida ‘Emilia Romagna da bere’. La Cantina Enio Ottaviani, il Podere Vecciano, San Patrignano e la Tenuta Carbognano saranno premiati oggi a Cesenatico (Corriere).
Solidarietà: 680 primi e 490 secondi da 17 catering. Questo il bilancio a cinque mesi dall’avvio del progetto antispreco del palacongressi di Rimini a sostegno dell’Opera Sant’Antonio (Corriere).
Scatti scandalosi a Montescudo, dove il fotografo faentino Giorgio Augelli sta lavorando alla sua mostra dedicata ai rapporti tra sacro e profano. Due suore si baciano davanti a un prete benedicente, ovviamente si tratta di modelli. Questa una delle immagini che il fotografo ha scelto di ambientare nella chiesa della Pace di Trarivi. Gli è costata l’arrivo dei carabinieri, che hanno fermato i lavori. Comune e diocesi stanno valutando eventuali azioni legali, visto che è stata violata una proprietà privata (ilCarlino).
Petizione per salvare la sede della Cgil di Riccione. Il sindacato dovrà lasciarla a febbraio del 2016. Il Comune ha deciso di metterla in vendita e ricavare 3 milioni. Dal sindacato, però, ricordano che la sede “è stata costruita nel 1974 sul terreno fornito in concessione trentennale dall’amministrazione comunale di allora, costò complessivamente 60.184.760 di lire, di cui più del 70%, esattamente 42.990.902, venne raccolto attraverso le sottoscrizioni spontanee di lavoratori, pensionati e cittadini” (ilCarlino, Corriere).