Il Cocco, Lambiasi e la solitudine dei padri
Il Cocco, Lambiasi e la solitudine dei padri
Fino a qualche anno fa si parlava con insistenza di emergenza educativa. Era diventato quasi un tormentone, che tutti con facilità ripetevano, senza spiegare a fondo cosa significasse e quali fossero i rimedi da applicare per superarla. Adesso non se ne parla più, ma non è che per questa ragione essa sia venuta meno.
Ora, in questa torrida estate, la cronaca ha portato qualcuno a rispolverare la parola educazione. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, che con un tweet ha messo a rumore il Bel Paese: “Se le famiglie esercitassero un po' più di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco. Se non sai educare, non procreare”. È stata una reazione a caldo alla morte di un ragazzo diciottenne, avvenuta dopo aver ingerito una bevanda in una discoteca del Salento. Ancora deve essere effettuata l’autopsia che dirà quali siano state le cause del decesso e se ancora una volta si debba tornare a parlare di morte per droga in un locale da ballo. Certo, la concomitanza con i fatti di Riccione ha legittimamente riaperto il discorso su giovani, discoteche, famiglia ed educazione.
Il sindaco di Gallipoli – diciamolo subito con chiarezza – è stato ruvido e irrispettoso del dolore della famiglia del giovane, mostrando l’assenza di ogni sentimento di umana pietà nei confronti di un lutto tanto grave. Non si richiamano le responsabilità educative della famiglia, semplicemente sparando a zero sui genitori.
Diverso, l’approccio del vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. Intervistato qualche giorno fa dal Resto del Carlino a proposito della chiusura di quattro mesi del Cocoricò, per fargli dire se questa fosse giusta o sbagliata, Lambiasi ha intelligentemente dribblato la domanda per non far rientrare il suo pensiero di vescovo nella fiera delle opinioni favorevoli e contrarie. “Non ho tutti gli elementi in mano e non ho la competenza”, ha detto; allo stesso tempo però sottolineando come la cultura dello sballo nasca da una ricerca di felicità da parte dei giovani, che però la indirizzano verso una meta sbagliata, soli insieme ad altre solitudini in una pista da ballo. E allora cosa fare? “E’ necessario che i genitori dicano dei ‘no’ prima che i loro figli incontrino il ‘Cocco’ di turno. Noi adulti abbiamo abdicato al dovere dell’educazione: è un diritto dei figli. Confondiamo l’educazione con l’addestramento. Insegnare è riempire un secchio, educare è accendere un fuoco”.
Il punto dunque è il ruolo educativo degli adulti, la cui rinuncia è documentata da molti, troppi episodi. Basta parlare con qualsiasi insegnante per sentirsi raccontare che quando un ragazzo è oggetto di un provvedimento disciplinare o porta a casa una pagella con pessimi voti, si trova di fronte al genitore di turno che difende il figlio e accusa gli insegnanti di non capirlo. Lo stesso gestore del Cocoricò ha ricordato di aver ricevuto le proteste di un genitore perché il proprio ragazzo era stato sottoposto ad una perquisizione all’interno del locale, in quando sospettato di avere sostanze stupefacenti.
Ogni genitore trattiene il proprio figlio quando, bambino, si avvicina a una evidente fonte di pericolo. Questa normale reazione, dettata dal senso di responsabilità di chi sa cosa è bene e cosa è male per il proprio figlio, sembra sparire quando i ragazzi diventano adolescenti. Il vescovo Lambiasi ha detto che in mezzo ai giovani e alle discoteche ci vorrebbero più don Oreste. Ci viene allora da ricordare che proprio don Benzi, quando all’inizio degli anni Novanta imperversava lo slogan “educare, non punire”, usato per contrastare l’approccio repressivo al problema della droga, ribatteva con forza che educare è anche punire.
I genitori stessi però vivono in questa società e sono anch’essi facili prede di un malinteso senso di autonomia e di libertà. Ecco perché, tra tutto quello che se ne potrebbe dire, la frase scomposta del sindaco di Gallipoli è anche ingiusta. Perché nessuno nasce sapendo fare il difficile mestiere di genitore ed educatore: è una sfida, un rischio, che ogni giorno madri e padri sono chiamati ad affrontare. La loro autorità a confronto con la libertà e la responsabilità del figlio, e non ci sono ricette che possano stabilire quale sia il giusto rapporto.
Papa Francesco, quando parla di scuola, ricorda spesso che per educare ci vuole un “villaggio”. Ciò che manca oggi è proprio questo “villaggio”. Ci sono i giovani soli, ma ci sono anche i genitori che, sopraffatti dalla solitudine, sono tentati dalla via facile e sbrigativa di provare a fare gli amici dei figli.
Difficile il compito dei genitori se non è sostenuto dalla compagnia di un “villaggio” che per loro stessi sia occasione di confronto e di educazione.
musei aperti a ferragosto
Anche nel giorno di Ferragosto il Museo della Città con la Domus del Chirurgo e il Museo degli Sguardi riservano l’opportunità di una visita rimanendo aperti secondo gli orari festivi: Il Museo della Citta' e Domus del Chirurgo (via L. Tonini, 1 e piazza Ferrari) dalle 17 alle 23, il Museo degli Sguardi (via delle Grazie, 12) dalle 17.30 alle 21.30
giornalaio, 10 agosto 2015
Minorenni in riviera per lo sballo | Petizione online per il mercato | Aeroporto, proiezioni in picchiata
Da Parma in riviera con documenti contraffatti e hashish, beccato dai carabinieri. E’ successo a un 17enne in cerca di sballo, che invece è finito segnalato alla prefettura e al tribunale dei minori di Bologna nell’ambito di controlli effettuati nel week end. Quindici i posti di blocco da Bellaria a Cattolica, 443 le persone identificate (Corriere, LaVoce).
Per ora sono 218 le firme raccolte dalla petizione online lanciata dagli operatori del mercato di piazza Malatesta affinché l’appuntamento bisettimanale non sia spostato tutto tra piazzale Gramsci, Ex Padane eccetera. “Siamo favorevoli alla riqualificazione del centro storico, ma senza modificare lo stato delle cose”, spiegano gli ambulanti (Corriere).
Aeroporto in picchiata. Secondo le stime di Mario Pari sulla Voce, nel bimestre giugno-luglio 2015 sono arrivati 209 voli e circa 28.300 passeggeri. Con una perdita rispetto allo stesso bimestre 2014 di 298 voli (58%) e 48.600 passeggeri (63%). Le stime hanno preso in considerazione i programmi settimanali pubblicati su Internet, la conoscenza del numero dei posti a bordo di ciascun aeromobile e le relative percentuali di riempimento.
Le voci di amici e parenti per risvegliare Kevin. E’ ancora in prognosi riservata il 22enne di Misano che ha battuto la testa nel corso di una rissa nel piazzale dell’aeroporto. E’ necessario che si svegli per capire se e quali danni abbia subito. I medici hanno consigliato ai suoi di procurargli emozioni. Da qui l’idea di suo fratello di invitare a parlargli nella sua camera all’Infermi le persone più care (ilCarlino).
Sono 80 i riminesi in cura con il nuovo farmaco contro l’epatite c. La Asl vorrebbe entro fine anno metterne in lista altri 20, ma nel riminese arriverà solo un terzo dei fondi riservati alla Romagna: 11,5 milioni. Un ciclo medio di cura equivale a 40mila euro, spiega Giorgio Ballardini, direttore dell’Unità operativa Medicina 2 dell’ospedale di Rimini (ilCarlino).
Sotto stretta osservazione all’ospedale di Arezzo la 12enne scout riminese che ieri verso le 10,30 nel corso di un’escursione in Toscana è caduta battendo violentemente la testa. Lì per lì sembrava non fosse successo nulla. Niente sangue, solo un piccolo bernoccolo. Due ore dopo la ragazzina ha iniziato a vomitare e lamentare sonnolenza ed è stata portata in ospedale (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Vie e piazze, bando ai nomi sbagliati. L’Istat sta chiedendo ai Comuni di correggerli perché altrimenti le cartelle esattoriali di Agenzia delle entrate possono essere contestate. “Abbiamo già rettificato 34 indirizzi, ne abbiamo soppressi 39, inseriti 28 nuovi su un totale di 1.730 tra piazze, vie, rotonde ecc.”, spiega Anna Maria Rabitti dell’ufficio toponomastica del Comune di Rimini. L’Istat chiede di cambiare anche i cartelli che contengono cifre romane, bisognerà scrivere tutto il numero in lettere in italiano: da ‘via IV Novembre’ a ‘via Quattro Novembre’. Al bando anche i nomi puntati (ilCarlino).
Solo due su otto ce la faranno. Tanti sono i consiglieri comunali del Pd che stanno per concludere il secondo mandato. Solo il 10% potrà correre per un terzo, secondo il regolamento del partito. Gli interessati sono Alessandro Giorgetti, Abramo Fraternali, Giuseppe Pironi, Massimo Allegrini, Marco Agosta, Vincenzo Gallo, Samuele Zerbini e anche Bertino Astolfi, uomo del Pd eletto la seconda volta con la civica Rimini per Rimini (Corriere).
Il bacio più lungo. E’ di Forlimpopoli la coppia che ha vinto la gara di baci in apnea ad Aquafan. Daniele Corchia e Daniela Guerra hanno sfiorato i 2 minuti battendo una coppia riminese e una abruzzese (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
08 08 2015 | Riccione | De Meis: Inaccettabili minacce a questore
Riccione | De Meis: Inaccettabili minacce a questore
“Inqualificabile e inaccettabile” per Fabrizio De Meis, proprietario del Gruppo Cocoricò, il fatto che “il questore di Rimini Maurizio Improta abbia ricevuto minacce di morte a seguito del provvedimento di chiusura di 4 mesi della discoteca”.
De Meis racconta su Facebook di aver appreso da internet delle minacce ricevute da Improta. “Ritengo tutto ciò inqualificabile ed inaccettabile, si possono avere idee diverse, ma vanno manifestate sempre con civiltà e rispetto verso tutte le istituzioni che hanno il difficile compito di governare un territorio”.
Se da un lato, ricorda De Meis, “stiamo cercando nel rispetto della legge e nel rispetto dei ruoli di riuscire a sospendere il provvedimento di chiusura”, dall’altro “ribadiamo in maniera netta, forte e chiara, l'assoluto rispetto delle istituzioni, e la nostra posizione contro ogni forma di violenza anche verbale”.
Infine il proprietario del Cocoricò chiede “anche nelle difficoltà un clima di serenità e rispetto e se certi gravissimi ed inaccettabili episodi si dovessero ripetere potremmo anche valutare decisioni drastiche come la mancata riapertura del Cocoricò a prescindere dall'esito dei ricorsi”.
giornalaio, 8 agosto 2015
Tar: Cocoricò resta chiuso | E’ morto Zangheri | Aeroporti: Novaport prende Ancona
“La salute e la sicurezza vengono prima di un’azienda”. Il Tar ha detto no al Cocoricò. Respinto il ricorso per riaccendere la piramide prima dei quattro mesi di sospensione stabiliti dal questore di Rimini Maurizio Improta. Comunque se ne riparlerà, ha anche detto il giudice, il 10 settembre, in sede di camera di consiglio, quando sarà trascorso un quarto “del periodo di interdizione della società” (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Ma si riapre lo stesso martedì. L’11 agosto all’ombra della piramide si discuterà di droga con deejay internazionali. Invitata la comunità di San Patrignano, parteciperanno l’associazione ‘Pesciolino rosso’ e Giorgia Benusiglio, la ragazza che a 17 anni rischiò di morire per l’ecstasy (Corriere). Intanto arriva la solidarietà di Marco Lombardi al deputato Sergio Pizzolante, attaccato dal Corriere della sera per la sua posizione pro Cocoricò (LaVoce).
Il popolo del web contro Improta. Sui social network pubblicate una cinquantina di minacce di morte per il questore da parte dei sostenitori del Cocco: la polizia postale le ha raccolte in una informativa (ilCarlino, Corriere).
Novaport sbarca all’aeroporto di Ancona. La società russa, rappresentata in Italia dal manager riminese Andrea Delvecchio e che aveva tentato la scalata al Fellini, ha ottenuto il 53% della società di gestione Aerdorica per 22 milioni di euro. C’è il sì dell’assemblea dei soci (fino a ieri in mano alla Regione Marche per l’85,72%). Novaport ha messo sul piatto anche 2,5 milioni per l’acquisto di un altro 12% di azioni e 6 milioni per accollarsi una parte dei debiti (oltre 37 milioni) dello scalo. Dodici milioni di euro saranno investiti nel restyling dell’aerostazione (ilCarlino).
“Molto interessante”, è il commento del sindaco di Riccione Renata Tosi alla conquista di Novaport, che vanta rapporti privilegiati con le compagnie russe. “Se Novaport potenzierà i collegamenti dalla Russia e da altre destinazioni ritenute strategiche per la nostra città, vogliamo stringere subito in tempi stretti un accordo con loro. Che atterrino a Rimini o ad Ancona, per noi poco importa” (ilCarlino).
Partenza in salita. Il bilancio semestrale di Banca Carim parla di 9 milioni di euro di perdita. Ammontano a 40 i milioni di crediti deteriorati, ovvero quelli concessi ad aziende fallite o chiuse e quindi difficili da recuperare. Lo scorso anno, in totale, si arrivò a 100 milioni (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Oggi è il ‘tax free day’, ovvero il primo giorno dell’anno nel quale gli imprenditori riminesi non lavoreranno per pagare tasse, oneri e contributi ma per la propria azienda. Lo segnala la Cna di Rimini che, comunque, torna a chiedere l’eliminazione dell’Imu dagli immobili strumentali e l’estensione della ‘no tax area’ a tutta la provincia (Corriere, LaVoce).
‘La Rimini che vorremmo’, da Facebook alla politica. Uno dei suoi fondatori, Roberto Gabellini, ha lasciato il movimento civico Cuore di Rimini, per crearne uno nuovo a cui ha dato lo stesso nome del gruppo social (LaVoce).
Personaggi. Scomparso ieri a Imola Renato Zangheri, accademico riminese, sindaco di Bologna dal 1970 al 1983 (ilCarlino, Corriere, LaVoce). Sul Carlino il ricordo di Sergio Gambini.
“Hanno iniziato i Fiore”. Danno la loro versione dei fatti gli aggressori di Kevin, il 22enne misanese che resta in coma in ospedale a Rimini dopo una rissa nel piazzale dell’aeroporto. Il pesarese coinvolto sarebbe stato colpito da una sportellata del pulmino dei Fiore. Da qui sarebbe scattata la furia che ha mandato Kevin in fin di vita (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Riccione. Doppia diffida per il Comune da Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato contro lo stop alla musica a mezza notte e mezza dal 12 agosto. “Chiediamo che il provvedimento slitti a fine stagione, o faremo ricorso al Tar”, annunciano le categorie. “In questa città manca il dialogo”, interviene Gianni Indino, responsabile regionale del Silb. Diffuso su Youtube il video Riccione off, un viaggio tra bar, pub e pizzerie che mostra cosa succederebbe all'entrata in vigore del nuovo regolamento (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Santarcangelo. Il Movimento 5 Stelle giovedì ha presentato un esposto in Procura a Rimini per chiedere di fare luce sugli allagamenti in via Palazzina a seguito del maltempo del 6 e 7 febbraio scorsi. Due famiglie furono costrette ad evacuare molto in fretta per via dell’acqua che in breve tempo raggiunse i 2 metri e mezzo (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
San Marino. “Evidente forma di aggressione verso il sistema sammarinese”. Pesante reazione al rapporto della Guardia di finanza che parla di 33miliardi di euro trasferiti dal 2009 dall’Italia al Titano. Ieri mattina i segretari di Stato agli Affari esteri, Pasquale Valentini, e alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni hanno indirizzato ai colleghi italiani due distinte lettere nelle quali esprimono il proprio disappunto per il comunicato stampa emesso dalle Fiamme gialle (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
laSettimana
Piramide spenta. La settimana è partita con la notifica della sospensione dell’attività del Cocoricò per 4 mesi, fino a novembre, a seguito della morte del 16enne umbro per overdose da ecstasy e anche sulla base di un dettagliato rapporto su 20 anni di attività della discoteca. La decisione del questore Maurizio Improta, confermata dal Tar ieri, ha scatenato gli interventi dei favorevoli e dei contrari, che hanno scandito ogni singolo giorno. Il sindacato dei locali da ballo ha incontrato il ministro Alfano che ha promesso un giro di vite contro lo sballo, ma non contro le imprese.
A Rimini vita dura per il ‘Parco del mare’, il progetto di riqualificazione del lungomare secondo le linee dettate dal Piano strategico. Maggioranza latitante in consiglio comunale martedì, l’atto è stato approvato il giorno successivo in seconda convocazione.
07 08 2015 | Rimini | 'La Rimini che vorremmo' diventa movimento civico
Rimini | 'La Rimini che vorremmo' diventa movimento civico
Uno dei fondatori di Cuore di Rimini, Roberto Gabellini (per puro caso omonimo del nostro direttore) il 1 di agosto ha lasciato la sua creatura per andare a fondare un nuovo movimento civico: “La Rimini che vorremmo – civismo puro”. Del movimento è anche responsabile della comunicazione e dei rapporti coi media, affiancato dal socio Bruno Simonte, responsabile dei rapporti con le Istituzioni. Presidente del movimento è la socia fondatrice Milena Montebelli che specifica come “dtto movimento sia organismo altro rispetto alla pagina web “La Rimini che vorremmo”, da 5 anni un gruppo chiuso del social network Facebook e, a tutt’oggi, conta quasi 10.000 iscritti”.
Il gruppo social, spiega Montebelli, “si occupa di politica locale nell'ambito della città e della provincia di Rimini. Il gruppo è “apartitico” e ciò significa che non ha partiti di riferimento a cui deve servilismo, e questo garantisce al gruppo la libertà di avere al suo interno rappresentanti di qualunque orientamento e forza politica, senza che ciò infici la libertà di espressione di ciascun membro. Ogni membro può “postare” e commentare sulla pagina web e, così facendo, interagisce con il resto degli iscritti, scambiando opinioni ed informazioni; l'unico rispetto dovuto è per le regole di civiltà e di buona educazione”. Della pagina apartitica, comunque, Gabellini, è “osservatore scrupoloso e moderatore degli accadimenti sulla pagina web”, nonché “creatore della pagina stessa”. Gabellini “ha fortemente voluto che il movimento fosse così nominato perchè nulla meglio di tale definizione identifica il sogno, l'ambizione, l'obiettivo cui il movimento tende, ovvero la città ideale, la città che grazie al buon governo migliora la qualità di vita dei suoi cittadini”.
Il nuovo movimento, conclude il presidente Montebelli, “si ispira a principi di civismo politico, ha una visione politica a 360° priva di faziose e sterili ideologie; la sua filosofia è il buon senso democratico, propulsivo all'azione responsabile che deve condurre alla migliore gestione possibile della res publica; per il neonato movimento l'apertura al dialogo e all'ascolto sono gli strumenti da adottare per realizzare l'incontro positivo e propositivo finalizzato alla realizzazione e alla diffusione del benessere collettivo”.
07 08 2015 | Rimini | Allarme da Cna: Imprenditori al limite della capacità fiscale
Rimini | Allarme da Cna: Imprenditori al limite della capacità fiscale
“In merito alla tassazione locale, arrivata secondo la Corte dei Conti, fino quasi al limite della sua “capacità fiscale”- interviene il direttore di Cna Rimini Davide Ortalli - chiediamo di liberare dall’Imu gli immobili strumentali delle imprese, di rivedere l'assurdo sistema di tassa sui rifiuti che vede oggi diverse imprese artigiane pagare due volte: sia per quella ordinaria a metratura dei capannoni che quella per i rifiuti speciali. Per finire per le nuove imprese sarebbe positivo estendere a tutta la Provincia l'introduzione della “No Tax Area” sperimentata dal Comune di Rimini”.
Così la Cna locale festeggia l’8 agosto 2015, la data che corrisponde per gli imprenditori riminesi al Tax Free Day, il primo giorno dell'anno nel quale non lavorano per pagare tasse, oneri e contributi ma per la propria azienda. Un dato che emerge dall'Osservatorio Cna sulla tassazione delle pmi che ha stilato una classifica, su 113 Comuni italiani analizzati, per capire in modo semplice e immediato fin dove arriva, nell'arco dei 12 mesi, la mano del fisco sulle piccole imprese.
Sulle piccole-medie imprese continua ad accanirsi un fisco fra i più voraci d’Europa. Ma questa voracitàsta cominciando, di poco e lentamente, a calare. Nel 2015 il peso complessivo del fisco (Total Tax Rate) si profila un calo dell’1,7%, passando dal 63,9% del 2014 al 62,2%.
Rimini si piazza al 68esimo posto su 113 capoluoghi con un Total Tax Rate del 60,5%. A Rimini agli imprenditori incassando 50mila euro dopo aver pagato tasse, contributi e oneri rimangono 19.728 euro.
“Il fisco si conferma “socio” di maggioranza delle nostre aziende”, commenta Ortalli. “La pressione impositiva e fiscale è per le nostre aziende insostenibile a questa poi si aggiunge la difficoltà nel reperimento del credito bancario. Jobs Act e Legge di Stabilità sono interventi positivi che hanno scosso il mercato del lavoro ma non bastano. Si deve andare nella direzione di in una riduzione della pressione fiscale attraverso un'azione combinata che agisca su diversi fronti”. Per quanto riguarda la micro e piccola impresa “il calo del total tax rate è stato dell’1,7% e deriva interamente dalla deducibilità dall'Irap del costo del lavoro. Serve una maggiore attenzione alla piccola impresa, che potrebbe supportare maggiormente la crescita economica del Paese”.
Gli interventi da attuare “sono molteplici: istituzione del credito d'imposta sul reddito di impresa, per consentire di investire gli utili nella propria attività e fornire concreti benefici fiscali alle imprese; la tassazione del reddito per cassa alle imprese con contabilità semplificata; le modifiche del regime forfettario; la definizione dei criteri di esclusione di piccole imprese e professionisti senza “autonoma organizzazione” dal pagamento dell’Irap; infine, la riforma delle regole per stabilire il valore catastale degli immobili”.
07 08 2015 | Rimini | La polizia scopre tre appartamenti dormitorio
Rimini | La polizia scopre tre appartamenti dormitorio
In 31 ammassati in 3 appartamenti dormitorio, questa la scoperta della polizia di Rimini partita alle prime luci dell’alba, in collaborazione con la polizia municipale e la Asl. Si tratta di stranieri, tra cui due minori, di cui in queste ore l’ufficio immigrazione sta anche verificando la presenza regolare in Italia.
L’obiettivo dell’operazione è stato quello di colpire il sovraffollamento abitativo e il connesso fenome dell’abusivismo commerciale, ma anche i proprietari delle abitazione che grazie all’espediente del sovraffollamento intascano importanti canoni di locazione in cambio di affitti irregolari e alloggi di fortuna. Tutto è partito dalla segnalazione di un cittadino.
Sono stati diciannove i verbali di contestazione per sovraffollamento che serviranno ad ottenere lo sgombero.
Sono in corso gli accertamenti sull’identità di quattro persone per verificare l’osservanza delle disposizioni in materia di ingresso e permanenza sul territorio nazionale. Alcuni degli stranieri identificati, infatti, avevano un permesso di soggiorno per motivi di lavoro rilasciato da altre Questure: l’attività dei poliziotti è quindi diretta ad accertare se i documenti forniti dagli stranieri per ottenere tale permesso di soggiorno siano autentici o se i documenti in questione sono stati ottenuti grazie a una dichiarazione in merito a un posto di lavoro soltanto fittizio e non reale.
07 08 2015 | Imola | E’ morto Renato Zangheri
Imola | E’ morto Renato Zangheri
Era nato a Rimini il 10 aprile del 1925 Renato Zangheri, ex sindaco di Bologna, che si è spento oggi a 90 anni a Imola. Il 19 dicembre 2003 la sua città natale lo premiò con il il Sigismondo d’Oro (nella foto con il calciatore Igor Protti).
Zangheri è stato sindaco di Bologna dal 1970 al 1983. E’ stato dirigente del Pci a fianco di Berlinguer.
Zangheri aveva frequentato il liceo ‘Giulio Cesare’ prima di laurearsi a Bologna. Docente universitario, storico di fama internazionale, punto di riferimento intellettuale per generazioni di studiosi, abbracciò l’impegno politico e civile, diventando deputato e sindaco di Bologna, “negli anni in cui il capoluogo emiliano veniva indicato dalla stampa internazionale come modello di efficienza amministrativa e all’avanguardia nell’offerta dei servizi ai cittadini”, ricorda il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.
Renato Zangheri si trovò, come pubblico amministratore, a gestire una fase tormentata, difficile, drammatica della vita nazionale: la strage del 2 agosto alla stazione di Bologna, il DC9 partito dall’aeroporto petroniano e caduto a Ustica, le tensioni e le violenze di anni bui. “E lo fece con enorme determinazione, sensibilità e senso di responsabilità, riuscendo a tenere la barra a dritta nell’interesse della comunità e nel nome di una politica fatta di passione etica, di studio, di preparazione, di saldezza delle proprie convinzioni”.
A Bologna domani sarà lutto cittadino. La camera ardente sarà allestita dalle 12 alle 17 nella Sala rossa di palazzo d’Accursio e sarà aperta dalle 12 alle 17. Sarà presente il gonfalone del Comune di Rimini. I funerali si terranno in forma privata. Zangheri verrà ricordato in Consiglio comunale nel trigesimo della scomparsa.
“Con Renato Zangheri scompare una figura di intellettuale che ha saputo, nel corso del suo lungo impegno nelle Istituzioni locali e nazionali, creare uno stretto legame tra cultura, sviluppo dei territori e impegno forte a difesa delle Istituzioni stesse, ad esempio contro la violenza stragista che colpì Bologna e l’intero Paese, negli anni in cui fu Sindaco della città”. E’ il ricordo del presidente della giunta regionale Stefano Bonaccini. “E' proprio questo suo impegno - continua Bonaccini - volto anche a creare buoni basi affinché si affermasse un modello di società coesa, solidale, capace di crescere sotto l’impulso di politiche pubbliche innovative, che continua a rappresentare una testimonianza virtuosa dell’impegno di Zangheri di mettersi al servizio della propria comunità. Orgoglioso delle idee in cui credeva, ma sempre disposto a ragionare e discutere con chi non le condivideva”.
Renato Zangheri “è stato un uomo che ha messo la sua grande cultura a disposizione della Politica, quella con la P maiuscola, rendendola migliore proprio perché uomo di cultura. Un ‘intellettuale organico’, si sarebbe detto una volta”, aggiunge sempre dalla giunta regionale l’assessore alla cultura Massimo Mezzetti. “Nel suo lungo cammino è stato punto di riferimento per generazioni di studenti e giovani politici, amministratori, dimostrando come il sapere sia fondamentale per veder prosperare una società equa ed evoluta. Anche nei momenti più difficili del suo mandato di sindaco - conclude Mezzetti - come la strage dell'Italicus nel 1974, e la strage alla stazione del 2 agosto 1980, è riuscito a rendere Bologna e l'Emilia Romagna esempi di civiltà e dignità. Anche per questo avremo sempre un debito di riconoscenza nei suoi confronti”.
Lo ricorda anche l’Alma Mater. "Con Renato Zangheri scompare una personalità di assoluto rilievo nazionale. Un sindaco che ha caratterizzato una straordinaria stagione amministrativa, segnata dalla durezza e dalla tragicità di eventi che colpirono Bologna negli anni '70-'80. Una figura che ha saputo subordinare alle istituzioni la propria appartenenza politica.
Nonostante i suoi numerosi impegni mantenne sempre alto il suo profilo intellettuale, accademico e di studioso. Lo incontrai - racconta Ivano Dionigi - l’ultima volta in occasione della laurea ad honorem al Presidente Napolitano, il 30 gennaio del 2012. Fu un incontro emozionante tra due grandi amici, due grandi vecchi, due grandi figure colte e carismatiche della politica italiana. Un incontro preceduto da numerose e affettuose telefonate di cui conservo un gran bel ricordo”.