Solidarietà, i dipendenti della fiera raccolgono beni per i profughi ucraini
(Rimini) Bancali e decine di scatoloni pieni di biancheria, cibo, abbigliamento, giochi e materiale scolastico, sono stati raccolti da Bologna Fiere e Ieg Italian Exhibition Group grazie alla generosità dei propri dipendenti. In pochi giorni i due expo di Rimini e Bologna hanno promosso una gara di solidarietà tra il personale con l’obiettivo di spedire il materiale in Polonia, a Poznań, città polacca dove il centro fieristico è in prima linea nell’accoglienza delle persone fuggite dall’Ucraina a causa della guerra.
L’iniziativa a supporto dell’expo di Poznań rientra nell’operazione di solidarietà nei confronti dei rifugiati ucraini promossa da Emeca, l’associazione internazionale che riunisce i principali centri fieristici europei, per supportare le realtà fieristiche più coinvolte nell’accoglienza dei profughi, come Amburgo e Poznań.
Alla fiera della città polacca è arrivato dunque il mezzo che trasportava il materiale raccolto dai dipendenti delle due società fieristiche dell’Emilia-Romagna: biancheria e abbigliamento per adulti e bambini, prodotti per l’igiene personale, giochi per i più piccoli, materiale scolastico, acqua, cibo e un contenitore speciale con prodotti alimentari senza glutine.
“Ringraziamo tutti i dipendenti delle nostre società che hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa di solidarietà nei confronti dei rifugiati ucraini . L’attività delle nostre fiere è ripresa finalmente in presenza dopo due anni sofferti a causa della pandemia, ma non possiamo non pensare a ciò che sta accadendo in Ucraina: molte fiere dei Paesi confinanti si sono messe a disposizione per accogliere i tanti rifugiati e anche noi abbiamo voluto partecipare con un gesto simbolico a questo impegno, per ribadire il nostro più fermo sostegno alla pace e la condanna di un’azione che ha costretto milioni di ucraini a fuggire dal proprio Paese”, affermano Alessandra de la Ville sur Illon, direttrice del personale di BolognaFiere e l’omologa di Ieg Silvia Fabbri.
19 aprile
Pasqua: sole, mare, gente | Viserba: critiche alla ztl | A14, incidente mortale
Aggiornamento coronavirus: 360 positivi
(Rimini) Sono 360 i nuovi positivi al coronavirus registrati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 137 pazienti di sesso maschile e 223 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 239 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.347.834 casi di positività, 4.748 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.355 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.183 molecolari e 11.172 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 21,2%.
Vaccinazioni. Continua la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.323.173 dosi; sul totale sono 3.778.056 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94%. Le terze dosi fatte sono 2.766.526.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 31 (-3 rispetto a ieri, pari al -8,8%), l'età media è di 66,4 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.310 (-11 rispetto a ieri, -0,8%), età media 75,5 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Parma (invariato rispetto a ieri); 3 a Reggio Emilia (+1); 3 a Modena (+2); 10 a Bologna (-5); 1 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (-1); 4 a Ravenna (-1); 1 a Cesena (invariato); 5 a Rimini (+1). Nessun ricovero nelle province di Piacenza e a Forlì (come ieri).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 46 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 802 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 208.452), seguita da Bologna (772 su 278.749); poi Reggio Emilia (677 su 150.721), Parma (519 su 111.031), Ravenna (503 su 124.566); quindi Rimini (360 su 129.126) e Ferrara (343 su 93.558); seguono Forlì (218 su 62.976), Cesena (198 su 75.478) e Piacenza (189 su 71.633); infine il Circondario imolese, con 167 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 41.544.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 59.520 (+172). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.179 (+186), il 97,7% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 4.569 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.271.874.
Purtroppo, si registrano 7 decessi: 2 in provincia di Piacenza (una donna di 98 anni e un uomo di 85), 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 94 anni), 1 nel Circondario Imolese (una donna di 83 anni), 2 in provincia di Ravenna (un uomo di 79 anni e una donna di 90, il cui decesso è stato registrato dalla Ausl di Cesena), 1 a Forlì (un uomo di 57 anni). Non si registrano decessi nelle province di Parma, Modena, a Bologna, Ferrara e Rimini. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.440.
Teatro Galli, arriva Ruffini con Up&Down
(Rimini) Il 28 apirle al teatro Galli di Rimini arriverà in scena lo spettacolo Up&Down di e con Paolo Ruffini. "Un esilarante happening comico che compie una sorta di indagine, diretta e irriverente, sul significato del concetto di "normalità". Realizzato con la collaborazione del Comune di Rimini e ospitato dal magnifico Teatro Galli. Lo spettacolo UP&Down è un concentrato di ironia e improvvisazione, che dal 2018 calca i palcoscenici di tutta Italia: conta ad oggi più di 115mila biglietti venduti, 130 repliche e arriva per la prima volta nella Città di Rimini".
In scena l'attore Paolo Ruffini, "da anni impegnato in questo progetto insieme alla Compagnia Mayor Von Frinzius, straordinario esempio di teatro inclusivo, da cui provengono gli attori con disabilità protagonisti dello show. Dopo due anni in cui le restrizioni per la pandemia hanno messo a dura prova i teatri e i professionisti dello spettacolo, torna finalmente ad aprirsi il sipario, in particolare su questo progetto che considera la diversità un valore, creando una vera commistione tra arte e sociale, scevra da pietismi di sorta".
Più che uno spettacolo a cui assistere, "UP&Down può definirsi un'esperienza a cui partecipare: è infatti il pubblico il vero protagonista, continuamente coinvolto in divertenti gag e improbabili interviste, invitato a ballare e giocare, senza prendersi troppo sul serio. UP&Down è un varietà disobbediente, politicamente scorretto, che interrompe perfino le liturgie del teatro stesso, ma è anche un'occasione di condividere, riflettere e commuoversi. Due ore di puro divertimento e lunghi istanti di tenerezza, un atto unico di amore e follia: un sorprendente Paolo Ruffini fa da mattatore, e accompagna gli spettatori in un viaggio attraverso le emozioni, superando le continue irruzioni degli attori che, tra infinite risate, ridefiniscono il confine tra abilità e disabilità".
Abbandonati in un cassonetto, adottati 8 cuccioli
(Rimini) Erano stati abbandonati alcun mesi fa in uno scatolone di fianco ad un cassonetto dei rifiuti, dopo essere stati sottratti alle attenzioni della loro mamma, che li stava ancora allattando, anch'essa poi abbandonata in un parco pubblico e ritrovata legata con uno spago ad un albero. Otto cuccioli meticci, di cui 7 femmine e un maschio, di appena un mese di vita, si sono visti così allontanare dalla loro mamma, proprio durante il periodo dell'allattamento, per essere stati selvaggiamente abbandonati.
Dopo poche ore dal ritrovamento dei cuccioli, avvenuto nella zona di Rimini nord, è stata ritrovata anche la loro mamma, "Rea", una meticcia femmina color miele, somigliante a un Labrador, denutrita e in evidente stato di lattazione. Non c'è voluto molto a capire - dagli scodinzoli e dai mille gesti affettuosi - una volta che li hanno fatto incontrare, che si trattava della loro mamma. Dopo le cure iniziali di un veterinario e i dovuti controlli di salute per l'evidente stato di denutrizione, gli animali sono stati tutti affidati al canile di Rimini "Stefano Cerni", per essere immessi nei consueti percorsi di rieducazione e l'affidamento.
È iniziata così un po' in salita la storia del parto di mamma "Rea", di "Totti" e delle sue 7 sorelle, ribattezzate dai volontari del Canile di Rimini, le "7 principesse di Roma". Una storia iniziata male, con un crudele abbandono, che grazie all'impegnativa attività del canile di Rimini e alla collaborazione con i tanti volontari, gli educatori cinofili e gli operatori, che ruotano intorno a questa importante realtà, è riuscita a concludersi nel migliore die modi. Tutti i cuccioli infatti e anche a loro mamma - hanno infatti adesso trovato 9 famiglie diverse che li hanno adottati e che potranno prendersi cura di loro, dandogli tutto l'affetto di cui hanno bisogno.
Questa è solo una delle tante storie che accadono al canile di Rimini "Stefano Cerni", storie che spesso nascono da un gesto di inciviltà, oppure di incapacità a prendersi cura di un animale, ma che poi in alcuni casi riescono a trovare un lieto fine.
Servono anche a questo scopo - cioè promuovere le iniziative e la conoscenza delle attività del canile - le giornate come quella organizzata la prossima settimana a Pasquetta - lunedì 18 aprile. Un momento di condivisione e di incontro, per trovare i volontari, gli operatori e gli educatori cinofili, conoscere gli ospiti a quattro zampe che si possono adottare, oppure chiedere consigli, curiosità e fare domande su metodi di addestramento, per conoscere meglio il comportamento del proprio cane. Una giornata che gli operatori della Cooperativa Sociale Cento Fiori - che gestiscono il canile del Comune di Rimini e quello di Vallecchio, hanno organizzato a 'Santa Maria del Piano' - (Montescudo), nell'ambito dello "Sport & Rock event", dove sarà allestito uno stand dedicato alle adozioni.
Momento importanti per fare una formazione indirizzata anche ai richiedenti l'adozione con un percorso fatto di consigli e informazioni tecniche che preparino i cittadini dalle settimane che precedono l'adozione fino a quelle successive. Una consulenza che accompagna la famiglia che adotta per gestire al meglio il cane nella propria casa e prevenire qualsiasi problematica.
Metromare, 13 milioni per 5 nuove aree di sosta
(Rimini) Un investimento da oltre 13 milioni di euro per una dotazione di circa 1.400 posti auto a servizio del Parco del Mare e per dare impulso al trasporto intermodale e sostenibile per la zona mare e il centro storico. Con il via libera al finanziamento al Comune di Rimini di 13.196.090 euro da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), accelera il percorso che porterà alla realizzazione di cinque nuovi hub per la sosta, in corrispondenza di cinque strategiche fermate del Metromare. Si tratta di cinque aree di parcheggio di attestazione, individuate nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Rimini, alcune delle quali da realizzare ex novo, altre già presenti ma oggetto di interventi che ne amplieranno in maniera consistente la capienza. Nello specifico i cinque hub, realizzati a raso o con tecnologia fast park, saranno realizzati in corrispondenza delle fermate Kennedy, Pascoli, Toscanini, Rivazzurra e Miramare airport, per complessivi 1.400 posti auto totali, rispetto ai 581 oggi disponibili.
Per l'hub Kennedy - il primo ad essere interessato dagli interventi – è previsto un raddoppio dell'area di sosta a raso presente, con la creazione di ulteriori 100 stalli che si aggiungeranno ai 111 esistenti, per un totale di 211 posti. L'hub più importante in termini numerici sarà il fastpark di Toscanini, che prevede 467 posti auto (+147), mentre l'area sosta di Rivazzurra passerà dai 150 attuali ad un'offerta di 270 posti. Saranno invece realizzati ex novo gli hub di Pascoli (256 posti) e Miramare Airport, con una dotazione di circa 200 posti.
"L'approvazione da parte del Ministero dei trasporti del progetto del Comune di Rimini ci consente di dare un importante impulso alla concretizzazione del piano complessivo della sosta a servizio della zona mare – è il commento del sindaco Jamil Sadegholvaad e dell'assessora alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni – Ancora una volta la nostra città si conferma capace di intercettare risorse statali utili a completare il disegno di rigenerazione urbana della città e per potenziare e agevolare l'accessibilità del territorio, dalla zona mare a quella a monte della statale. È stato un lavoro lungo e complesso, per il quale vogliamo anche ringraziare il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili e la Regione Emilia Romagna che negli anni ha accompagnato lo sviluppo di questa importante infrastruttura di trasporto pubblico. Con la realizzazione di questi cinque hub di sosta abbiamo l'opportunità di incrementare in maniera considerevole la dotazione di sosta: 1.400 posti totali nei cinque parcheggi di attestamento in corrispondenza di cinque snodi del Metromare, a cui si aggiungono i 400 posti auto del parcheggio interrato che nascerà in piazzale Marvelli, progetto che questa amministrazione ha deciso di finanziare direttamente attraverso l'avanzo di bilancio, e gli altrettanti in previsione con la realizzazione del parcheggio interrato di piazzale Fellini. Tanti interventi sui quali vogliamo accelerare e che si integreranno con il resto dei servizi del sistema di mobilità pubblica e privata, per accompagnare e sostenere la trasformazione della città. Gli uffici stanno già lavorando per affidare i lavori. La prima area di sosta legata al finanziamento statale sarà quella in piazzale Kennedy che, se non vi saranno intoppi, potrebbe essere già pronta e operativa per il 2023".
Variante SS 16, la maggioranza consiliare: opportuno sostenere progetto
(Rimini) I capigruppo della maggioranza consiliare di Rimini, Pd, Futura, Rimini Rinata, hanno presentato un ordine del giorno per chiedere di migliorare il tracciato della variante alla SS16 nel tratto di Rimini nord. "Da 20 anni è in corso un complesso ed articolato iter di legge e procedurale, da parte delle autorità nazionali competenti, per la realizzazione della nuova Strada Statale 16 "Adriatica" fra Bellaria e Cattolica. Un'opera fondamentale per la viabilità ed il sistema della mobilità di tutto il territorio provinciale, che sull'area del solo Comune capoluogo prevede un investimento di ben 350 milioni di euro. L'asse viario strategico esistente supporta e sopporta al momento un traffico tra i 30 e 40mila veicoli al giorno, passando a pochi metri dalle finestre delle case, all'interno dei centri abitati. Il tutto con tempi di percorrenza insopportabili sia per il traffico privato che per quello commerciale e del trasporto pubblico", si legge nel dcumento.
"Il tracciato di queste nuove corsie, previsto nella progettazione di Anas, è stato discusso, mediato e alla fine approvato negli anni scorsi in Conferenza dei Servizi Stato-Regione, in fase di Valutazione di Impatto Ambientale, con il contributo di tutti gli enti e Comuni coinvolti. Il progetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale con esito positivo è stato sottoposto a tutti i passaggi autorizzativi, compreso la VIA da parte del Ministero dell'Ambiente. L'Anas, da qualche mese, ha avviato le procedure di monitoraggio sismico delle aree interessate alla realizzazione dell'opera, fase propedeutica all'avvio dei lavori", ricordano i capigruppo.
"È opportuno sostenere tale progetto, conferendogli impulso e continuità, sollecitando il finanziamento dell'opera da parte del Governo e la continuità realizzativa da parte dell'Anas. Il valore di un nuovo tracciato per la SS16 è ineccepibile ed indiscutibile. Così come la richiesta di una sua rapida realizzazione, rispettando senza indugi la tempistica prevista dalla cantierizzazione programmata ed il più efficace ed armonico inserimento nel contesto ambientale, economico e sociale del territorio. L'Ordine del Giorno da noi presentato vuole impegnare la Giunta a monitorare e verificare l'andamento dei lavori da parte di ANAS, secondo la modalità e gli step già previsti dal progetto e dall'iter autorizzati. Ad adoperarsi per verificare, insieme al soggetto attuatore ANAS, le opportunità di miglioramento che dovessero presentarsi in corso d'opera durante le fasi di esecuzione del progetto, con le eventuali soluzioni pratiche ed operative che possano mitigarne l'impatto sull'ambiente, sul consumo di suolo agricolo, sulle attività economiche e sui soggetti privati interessati dal tracciato. A monitorare l'avanzamento progettuale ed esecutivo, considerando le opportunità di miglioramento che si presentassero in corso d'opera durante le fasi di esecuzione del progetto per ottimizzarne ulteriormente l'efficienza pratica, favorendo l'alleggerimento del traffico sulla viabilità urbana e lo sviluppo di imprese che possano sfruttare la nuova infrastruttura. Ad approfondire la possibilità di connettere in modo efficace e veloce il tracciato della nuova SS16 con l'ingresso ovest della Fiera di Rimini, al fine di migliorarne l'accessibilità veicolare privata tramite un nuovo percorso di raccordo con il casello di Rimini nord che sfrutti il tracciato della nuova SS16".
15 aprile
La base riminese dei killer | Torna la ruota | I riminesi sono poveri
SanPa, nuova docuserie: Freeda racconta i volti della comunità
(Rimini) Normalizzare il dibattito sulle droghe e la riabilitazione scardinando i tabù sulla tossicodipendenza: è questo l’obiettivo di “Resistenze, racconti da San Patrignano”, la social serie ideata, realizzata e distribuita da Freeda che propone il racconto diretto di ragazzi e ragazze ospiti della più grande comunità di recupero per tossicodipendenti d'Europa. La docu-serie, che verrà pubblicata il 19 aprile sui canali Youtube e Facebook di Freeda, è composta da 5 episodi della durata di circa 15 minuti ciascuno. Nello stile di Freeda, digital media company con una community di oltre 9 milioni di persone nel mondo, prevalentemente appartenenti alle generazioni Z e Millennial (un pubblico al 92% femminile e al 72% sotto i 34 anni), il progetto parla un linguaggio diretto attraverso il racconto senza filtri di chi vive o ha vissuto la dipendenza e la disintossicazione.
“Stimolare il dibattito attorno al tema della tossicodipendenza senza giudizi e senza preconcetti è l’obiettivo di Resistenze, in coerenza con l’approccio di Freeda ai temi più cari e più utili alle nuove generazioni. Il documentario vuole rimanere aderente alla realtà, proponendo storie di vita vissuta in modo disintermediato. Per questo motivo, dunque, le ragazze e i ragazzi ospiti della Comunità di San Patrignano si raccontano in prima persona attraverso 5 puntate e 6 protagonisti” ha dichiarato Sara Ristori, Direttrice Editoriale di Freeda. “Siamo entusiasti del risultato e speriamo che possa raggiungere un pubblico vasto, con l’intento di sensibilizzare, informare e condividere esperienze preziose: un impegno che portiamo avanti ogni giorno nei confronti della nostra community”.
“Abbiamo apprezzato molto la sensibilità con cui Freeda si è posta nei confronti dei nostri ragazzi” sottolinea il presidente della comunità Alessandro Rodino Dal Pozzo. “Si tratta di un lavoro che sottolinea ancora una volta quanto le dipendenze nella nostra società siano un problema trasversale, che non guarda al ceto sociale, all’orientamento sessuale o all’età delle persone interessate. Freeda pone l’accento sull’impegno che San Patrignano porta avanti ogni giorno in maniera disinteressata, cercando di aiutare ogni ragazza e ragazzo a trovare la propria strada. Si tratta di storie e interviste che mettono in evidenza come la dipendenza spesso sia solo l’apice di un malessere che nasconde molteplici disagi”.
La serie propone un racconto senza filtri dell’esperienza di sei ragazze e ragazzi (i cui profili sono riportati in calce) durante il loro percorso di rinascita, con l’architettura di San Patrignano a fare da cornice. La struttura rappresenta un elemento narrativo attivo e vitale. Nel corso degli anni, infatti, la comunità si è sempre più strutturata per permettere ai propri ospiti un percorso di lungo periodo, formandosi nei laboratori professionali di San Patrignano.
Il team di Freeda ha impiegato oltre 4 mesi per la realizzazione delle riprese, a partire da settembre dello scorso anno. Le prime settimane sono servite per entrare in contatto con la Comunità, e conoscere al meglio i ragazzi protagonisti della serie, lontani dall’obiettivo della telecamera. Nei mesi tra ottobre e dicembre si sono invece concentrate le riprese, che dovevano seguire il ritmo e le molteplici attività degli ospiti della struttura. Il team ha chiesto loro tante cose: come hanno iniziato, perché hanno continuato fino ad abusarne, perché non sono riusciti a fermarsi prima. Il risultato è un affresco a più voci sul tema della dipendenza, un affresco consapevole di non potere rispondere a tutte le domande su un argomento così largo e al tempo stesso così soggettivo, ed è proprio il punto di vista soggettivo quello da cui il team è di Freeda è voluto partire, lasciando la parola ai protagonisti del racconto.
Elezioni a Riccione, Riccione nel cuore: priorità è dare una casa
(Rimini) “Finanziamenti certi e costanti per le politiche della casa. Integrazione al reddito delle famiglie in difficoltà con un rifinanziamento del Fondo di sostegno agli affitti e di quello per la morosità incolpevole. Aumento dell'offerta di alloggi in locazione a canone sostenibile e rilancio dell'edilizia residenziale pubblica”. Sono queste le proposte che la Lista Civica Riccione nel Cuore, della coalizione di centro sinistra, porterà al giudizio degli elettori riccionesi che il 12 Giugno sceglieranno il loro nuovo Sindaco. “C’è bisogno, prima di tutto, di un piano di riequilibrio del mercato degli affitti, trovare un appartamento in affitto annuale a Riccione è pressoché impossibile”, sottolinea Michela Tomassoli, candidata al Consiglio Comunale per la lista Riccione nel cuore. “Bisogna assolutamente intervenire per aiutare chi non riesce a risolvere il problema da solo, mentre si allungano le liste delle famiglie sfrattate o in attesa dell’assegnazione di una casa popolate, che ha Riccione ricordiamo sono ancora 257 i nuclei familiari in graduatoria, ed il patrimonio immobiliare del Comune non cresce”.
“Riccione è da sempre luogo di transiti, di accoglienza e di integrazione. Al centro di tante esigenze economiche diverse, non semplici da coniugare e legate ad una storica vocazione recettiva. Per questo - continua Michela Tomassoli - siamo consapevoli delle responsabilità che chi andrà ad amministrare la città debba assolutamente e velocemente trovare misure nuove a sostegno di tutte le forme dell’abitare. Il diritto alla casa dovrà trovare attuazione mediante un piano di interventi articolati di fronte alla realtà dei bisogni che si fa giorno per giorno sempre più urgente e complessa. Partendo dalla riqualificazione e riconversione del patrimonio immobiliare privato inutilizzato e vetusto o attraverso la proposta di soluzioni abitative di transizione, fino a forme innovative e sperimentali di housing sociale e di abitare solidale. Tutte soluzioni capaci dell’offrire opportunità abitative per rispondere alle nuove esigenze”.
“Senza dimenticare - conclude - che le esigenze abitative soprattutto dei giovani sono sempre più numerose e non possono essere soddisfatte dagli alloggi di Edilizia residenziale pubblica. Per questo motivo dovrà essere varato un ambizioso “piano casa” che dovrà intercettare il bisogno abitativo delle giovani famiglie, con il riutilizzo del patrimonio immobiliare privato verificando, con gli istituti credito locali che hanno diversi immobili avuti a causa dei numerosi fallimenti, la possibilità di acquistarli con le modalità “rent to buy”.