2Rimini | Svolta green per il grattacielo. Costa 1,4 milioni

 

È alto 101 metri e mezzo, 27 piani, 187 appartamenti e altrettanti proprietari. Il grattacielo di Rimini costruito in tre anni tra il 1957 e il 1960, simbolo della ricostruzione e del boom economico del secondo dopoguerra, festeggia i suoi 55 anni di storia con una svolta verde e sostenibile.
Grazie al progetto avviato dall’amministrazione condominiale diretta dall’avvocato Andrea Bracaglia e dal suo team composto dal commercialista Roberto Berardi (studio Skema) per gli aspetti economici e finanziari, 1,4 milioni di euro il costo complessivo dei lavori e dall’ingegnere Andrea Genghini consulente tecnico e coordinatore della sicurezza, il grattacielo ha incaricato gli ingegneri dello studio tecnico Modulo di elaborare il progetto esecutivo nel quale è stata prevista la sostituzione degli obsoleti generatori di calore alimentati con Btz (olio combustibile), con apparecchiature di ultima generazione: alimentate a metano.
Completa il gruppo di lavoro dell’amministrazione, l’avvocato Claudia Bonizzato, che si occupa dell’assistenza legale al condominio, in particolare nel recupero delle rate insolute.
Secondo gli ingegneri Fabrizio Puliti e Giorgio Ricchi, titolari dello Studio Modulo e progettisti e direttori dei lavori delle opere, è una vera rivoluzione. “Con il passaggio al metano, in linea con le tabelle d’emissione dell’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente, si ridurranno drasticamente i valori degli inquinanti. Fino a oggi il riscaldamento dell’edificio emetteva 1 tonnellata e mezzo di monossido di carbonio, che si ridurrà a poco più di 100 chili. L’emissione di anidride solforosa, uno degli inquinanti più diffuso e pericoloso dato che tende a stratificarsi nelle zone più basse, passerà invece da 3 tonnellate a solo 10 chilogrammi. Valori riferiti ai 6 mesi l’anno in cui gli impianti sono in funzione”, commentano.
Anche il risparmio dei costi energetici sarà notevole: i costi della manutenzione degli impianti che negli ultimi tre anni si sono attestati mediamente su circa 85 mila euro scenderanno a poco più di 15 mila. Altri risparmi arriveranno dalla maggiore efficienza energetica e alla contabilizzazione del calore, che consentirà ai singoli condomini di pagare solo l’energia effettivamente utilizzata. In questo modo si potrà superare la logica dei millesimi di ripartizione, non sempre corrispondenti ai reali consumi di ogni appartamento.
“Amministrare un edificio non è solo occuparsi delle gestione di parti comuni o risolvere controversie. Oggi il tema della riqualificazione edilizia è centrale per inquilini e proprietari e per la qualità urbanistica di un centro urbano. Significa risparmiare nei costi di gestione, aumentare la qualità e il valore di un casa, la sua vivibilità per chi la abita e renderla compatibile con il sistema ambiente della città – spiega l’avvocato Andrea Bracaglia – abbiamo lavorato due anni per identificare un progetto realizzabile e condiviso da tutti gli inquilini e lo abbiamo poi realizzato in soli 3 mesi: dal 20 luglio a oggi. In questo modo, Marina Centro può dire di avere un grattacielo in linea con le più avanzate costruzioni in Italia e nel mondo e per raggiungere questo risultato sono state essenziali le partnership offerteci da Comune e Sgr”.
L’amministrazione comunale ha infatti individuato in Paolo Tartarini, professore ordinario di Fisica Tecnica Industriale presso il dipartimento di ingegneria Enzo Ferrari dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Esperto in grado di realizzare la diagnosi energetica dell’edificio, valutare le condizioni del Grattacielo come sistema edificio-impianto, le sue criticità e la condizione raggiungibile, in termini di costi gestionali e miglioramenti dei servizi, al termine degli interventi. “Sdoganare il grattacielo, oggi uno dei punti che produce più inquinamento, essendo un edificio figlio dell’epoca in cui è nato, il 1960, quale punto di eccellenza ambientale, per il Comune di Rimini - ha commentato l’assessore alla Sicurezza e alle Attività produttive, Jamil Sadegholvaad - significa simbolicamente sottolineare un cambio di rotta e di cultura la svolta ambientale, il sostituire cioè la cultura della rendita e della costruzione quantitativa e in espansione con la cultura della rigenerazione e della riqualificazione dell’esistente, non solo veicola un innalzamento della qualità di vita dei luoghi in cui abitiamo ma porta con sé un nuovo modello che produce economia, ricchezza e benessere.
Essenziale anche il contributo offerto da Sgr, responsabile della messa in opera dell’impianto e della nuova fornitura energetica con gas metano. L’azienda ha predisposto un piano di pagamento dilazionato nel tempo, di servizi e costi installazione dell’impianto, tale da rendere sostenibile da parte dei 187 condomini, la realizzazione del progetto di riqualificazione energetica del grattacielo. Mentre, il team dell’amministrazione condominiale, in particolare il commercialista e consulente d’azienda Roberto Berardi, ha individuato le agevolazioni fiscali consentite per questo tipo si progetti e offerto la possibilità di scegliere e ottenere mutui e crediti agevolati vantaggiosi, non accessibili a un singolo correntista o cliente, in diversi istituti bancari del territorio riminese.
“Questa nuova realizzazione - ha dichiarato Bruno Tani, amministratore aelegato di Sgr - garantirà un minore impatto sull’ambiente consentendo, al contempo, una maggiore efficienza e livelli di confort superiori per i condomini. Il nostro intervento prevede, oltre alla realizzazione dell’impianto alimentato con gas naturale (metano), anche la sua gestione con efficienti sistemi di controllo dei consumi, complessivi e per ogni singola utenza allacciata. Ciascuna abitazione avrà una contabilizzazione autonoma, e dunque ogni condomino da domani pagherà solamente solo ciò che effettivamente consuma”.
Il nuovo impianto è ormai pronto e operativo. Si aspetta solo l’abbassarsi delle temperature, per arrivare al giorno dello switch on verde del più alto edificio di Rimini.

 

grattacielo rimini

tortora-scuroRimini | Mercato, il Tar rigetta ricorso ambulanti. Gnassi: Fine delle strumentalizzazioni

 

Come da programma ieri il Tribunale amministrativo di Bologna ha discusso e quindi respinto la richiesta di sospensiva presentata dal Comar in merito al trasferimento del mercato ambulante settimanale di Rimini. La decisione arriva dopo quella analoga, assunta ad inizio settimana dal presidente del Tar.
Nella motivazione del Tar si scrive che “in ricorso non sono documentati profili di pregiudizio grave e irreparabile tali da indurre ad accordare prevalenza all’interesse dei commercianti a mantenere il mercato nella sede storica a scapito dell’interesse pubblico, da ritenersi prevalente, ad avviare i lavori di scavo archeologico e di riqualificazione della piazza Malatesta”.
La camera di consiglio ha condannato quindi i ricorrenti al pagamento delle spese legali, ammontanti a 3mila euro.
“Appaiono lontani - commenta il sindaco Andrea Gnassi - i tentativi di chi ha cercato, per fini diversi e a probabile uso e consumo di un proprio protagonismo, di usare questa vicenda contro gli interessi della comunità riminese. Un tentativo respinto dalla giustizia, dagli stessi ambulanti, oltre che da coloro i quali hanno di Rimini e del suo futuro un’opinione più alta di una mera strumentalizzazione”.

 

mercato

1Rimini | Parcheggio Tiberio, il Tar ha deciso: la casa va giù

 

Oggi il Tribunale amministrativo regionale per l’Emilia Romagna ha pubblicato l’ordinanza con cui ha respinto l’istanza cautelare avanzata da Edilprogetti e Consulting srl. Le due ditte chiedevano l’annullamento dell’ordine di demolizione emesso dal Comune di Rimini della casa che sorge nell’area demaniale accanto al parcheggio Tiberio.
Il Tar ha motivato il rigetto “considerato che il ricorso non presenta profili tali da far prevedere un buon esito del giudizio e che (omissis) nel bilanciamento degli interessi deve accordarsi prevalenza all’interesse pubblico alla realizzazione (già avviata) del parcheggio” ed ha quindi concluso ritenendo insussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare, con condanna della società ricorrente a pagare le spese della fase cautelare.
Dal Comune spiegano che con la demolizione e il ripristino dei luoghi del manufatto sarà possibile concludere il primo stralcio dei lavori relativi ai parcheggi del progetto Tiberio che prevede, oltre alla sistemazione di tutta l’area, l’aumento, da 208 a 232, degli stalli parcheggio per le auto, a cui se ne aggiungono 20 destinati alle moto. Una disponibilità di stalli di sosta destinata ad aumentare di 101 unità (20 esistenti, 81 ex novo) con il secondo stralcio dell’intervento già avviato nei giorni scorsi.

 

ciclabile tiberio

mattoneRimini | Delibera ‘salva Gnassi’ approvata, ma la maggioranza salta lo stesso

 

“Li terremo incollati alle sedie. Saremo pronti a chiedere la verifica del numero legale ogni qualvota ci accorgeremo che i consiglieri della maggioranza abbandonano la seduta”. E’ una promessa quella di Gennaro Mauro, capogruppo degli ex Pdl in consiglio comunale a Rimini, dopo l’approvazione (diciassette favorevoli e un contrario) delle modifiche al Regolamento del consiglio proposte dal Pd. In pratica, si introduce il voto ponderato in commissione in modo tale da garantire favore alle delibere del sindaco Andrea Gnassi anche in assenza di qualcuno dei suoi. La delibera ‘salva Gnassi’ si è resa necessaria dopo l’abbandono di Savio Galvani (Federazione della sinistra) e Stefano Brunori, eletto a suo tempo nelle file dell’Idv, partito che ha poi abbandonato e che resta in maggioranza grazie alla presenza dell’assossore Irina Imola.
Approvato anche l’emendamento proposto da Galvani che impone ad ogni consigliere la presenza ad almeno la metà della durata di ogni commissione per l’accesso al gettone. Bocciato il sub emendamento proposto da Nicola Marcello, ex Pdl, per l’istituzione di un registro in cui ogni consigliere, allo scopo di dimostrare la propria presenza per almeno metà seduta, segnalasse orari di ingresso e uscita dalla commissione. Un piccolo qui pro quo: i consiglieri di maggioranza hanno votato due volte, prima per approvarlo poi per bocciarlo, un altro emendamento, quello con cui sempre Galvani chiedeva l’introduzione della verifica del numero legale prima di ogni votazione.
Avevamo provato a tendere una mano - spiega Mauro - proponendo il passaggio della delibera in prima commissione questa settimana e in consiglio la prossima, ma dal Pd ci hanno risposto picche. Questo nonostante noi ci siamo dimostrati disposti a votare le loro modifiche. Noi chiedevamo il passaggio in commissione solo affinché potessero essere valutate anche le nostre di proposte. Ma se il Pd vuole lo scontro muro contro muro, lo avrà”.
Un piccolo assaggio si è già visto ieri sera. Assente Samuele Zerbini (Pd), usciti Savio Galvani (Fds) e Simone Bertozzi (Pd), la maggioranza si è trovata sotto il numero dei sedici consiglieri necessari a mantenere il numero legale e la seduta si è fermata poco dopo le 21,30, alla trattazione della delibera sulla viabilità di Santa Giustina.
Nel corso della seduta, al primo punto dell’ordine del giorno, la votazione della delibera per l’istituzione di una commissione speciale che avrebbe dovuto discutere, ma solo successivamente all’approvazione, le modifiche contenute nella delibera che si sarebbe comunque votata di lì a poco.
E’ successo che la minoranza, eccetto Eraldo Giudici che comunque alla fine non ha votato, è uscita dall’aula quando dai banchi della maggioranza è stata bocciata la proposta di rimandare la votazione della delibera con le modifiche al regolamento. Di fatto, quindi la maggioranza ha votato, con scrutinio segreto, per l’istituzione della commissione speciale, ma le schede non sono state nemmeno aperte per lo stesso problema che si era verificato settimane fa: si sarebbe dovuto designare i membri contestualmente all’istituzione della commissione speciale (con l’approvazione della delibera), ma essendo la minoranza assente non sarebbe stato possibile.

 

consiglio15102015

Venerdì, 16 Ottobre 2015 09:43

giornalaio, 16 ottobre 2015

giornalaioPaura al distributore per lo scherzo di Halloween | Calcio, De Meis rassicura i tifosi | Riccione, Tosi silura Colombo

 

Lo scherzo di Halloween. Nove giovani riminesi con i volti coperti da maschere di animali, soprattutto maiali, e armati di asce, seghe e bastoni, si sono presentati al distributore di via Coriano l’altra sera, poco dopo le 21. Trasportavano un cadavere insanguinato, o almeno è quello che è sembrato ai clienti del distributore. Subito è scattata la segnalazione alle forze dell’ordine. I ragazzi, smascherati e portati in questura, hanno spiegato che si era trattato di uno scherzo: volevano girare un video da caricare su Youtube per Halloween. Otto maggiorenni e un minorenne, riminesi di buona famiglia, ora rischiano la denuncia (ilCarlino, Corriere).

 

“Non date credito alle chiacchiere”. Lo dice il presidente del Rimini 1912, Fabrizio De Meis, circa le voci che si stanno diffondendo tra i supporter dei biancorossi. Voci che parlano di stipendi non pagati, pignoramenti, decreti ingiuntivi. “Per ora abbiamo pagato gli stipendi con una settimana d’anticipo. Se ci saranno problemi, lo dirò io alla città”, ha sottolineato De Meis. Il Rimini, comunque, resta sempre a caccia di nuovi soci (ilCarlino).

 

Agenzia mobilità dice sì. Ieri l’assemblea dei soci ha approvato la scissione nelle due società Amr e Pmr, propedeutica alla creazione dell’Agenzia romagnola per la mobilità dalla fusione delle attuali tre (ilCarlino).

 

La maggioranza salta sulla variante per Santa Giustina. Ieri il consiglio comunale a Rimini per l’ennesima volta ha avuto uno stop anticipato, poco dopo le 21,30. Assente Samuele Zerbini, usciti Savio Galvani (Fds) e Simone Bertozzi (Pd), la maggioranza si è vista costretta ad ammettere ancora una volta la ristrettezza dei propri numeri (LaVoce).

 

L'unione fa la forza. Banca di Rimini e Banca di credito cooperativo Valmarecchia stanno per unire le loro forze in un nuovo istituto che si chiamerà Rimini Banca  (LaVoce). Fabio Pula sarà presidente e Gianluca Conti direttore generale. Ieri la riunione decisiva, l’8 novembre l’assemblea.

 

Alla sbarra quattro rom. Il tribunale di Rimini li processerà perché sembra gestissero il racket delle elemosine. Il 12 luglio del 2013, la banda attirò una elemosinante in casa di un’amica con l’intento di chiederle 10mila euro, in quanto guadagnati con l’elemosina. Lei si rifiuta. Loro la legano e picchiano. Poi chiamano il figlio, gli mostrano la madre e minacciano: se non trovi i soldi non la rivedrai viva. Lui scappa, vede una pattuglia e racconta tutto, gli agenti fanno irruzione nell’appartamento e fermano tre aguzzini, poco tempo fa l’arresto del quarto complice (ilCarlino).

 

Noi riccionesi e FI silurano Beatriz Colombo. A dare il colpo di grazia all’ormai ex presidente della commissione Pari opportunità del comune di Riccione (sostituita da Barbara Bassan, Corriere) è stato lo stesso sindaco, Renata Tosi. “Siamo stati fatti fuori”, commenta il portavoce provinciale di An- FdI, Federico Brandi. Retroscena: la destra riccionese si è ultimamente scissa ed è nato un nuovo gruppo consiliare, Destra per Riccione, rappresentato dal consigliere comunale Maria Grazia Gravina, a sostegno della maggioranza. Nessuna rappresentanza, quindi, per FdI (ilCarlino, Corriere).

 

Trc, c’è conflitto d’interesse? E’ la domanda che il deputato del Pd Tiziano Arlotti intende porre al ministro Graziano Delrio, visto che il consulente del comune di Riccione, chiamato ad avvalorare la variante al tracciato proposta dal sindaco Tosi, è proprio dipendente del suo Ministero (Corriere, LaVoce). La lista civica Noi riccionesi invece fa notare: Am ha già modificato il tracciato senza sottoporre le modifiche all’approvazione del Comitato territoriale (ilCarlino).

 

Acqua pubblica. Il Consiglio d’ambito regionale a Bologna ha deliberato sulla scelta della forma di gestione del servizio idrico integrato nel bacino di Rimini: gara europea. “Non hanno chiesto il parere del consiglio locale di Atersir”, protestano i sindaci di Riccione e Coriano, Renata Tosi e Mimma Spinelli. Il comitato Acqua bene comune punta il dito contro il presidente di Atersir, il sindaco di Misano Stefano Giannini (LaVoce).

 

Il Consiglio d’Europa boccia San Marino. Nel mirino del commissario Nils Muinieks ci sono editoria, diritti gay e diritto all’aborto. Temi su cui, secondo lui, il Titano dovrebbe fare di più. “E’ necessaria un’azione più decisa per garantire la libertà dei media e aumentare la parità di genere”, sostiene il commissario che chiede anche la depenalizzazione del reato di diffamazione e maggiore attenzione “sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate” (ilCarlino, Corriere).

 

‘Uccelli di rovo’ sul Titano. E’ durata quattro anni la storia d’amore tra una donna riminese e un anziano sacerdote della diocesi del Montefeltro, finita non senza conseguenze per entrambi. Lei lo ha lasciato definitivamente due mesi fa convinta che lui flirtasse con altre donne, raccontando tutto alla diocesi. La donna ora è in terapia, per curare le ferite di una relazione impossibile. L’uomo è stato costretto a lasciare il suo incarico, non potrà più fare il parroco a San Marino, anche se continuerà a indossare l’abito talare (ilCarlino).

Giovedì, 15 Ottobre 2015 16:56

si lavora al romeo neri

Avanza il restyling dello stadio Romeo Neri a Rimini. I lavori comprendono il rifacimento, dopo 54 anni di attività, del campo di calcio per un costo di 650 mila euro. Il manto sintetico è stato completato nonostante il maltempo degli ultimi giorni. Completati i lavori all’interno degli spogliatoi, intervento di circa 120 mila euro che ha visto la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione di tutti gli apparecchi igienico sanitari, la posa di una nuova pavimentazione e la sostituzione delle porte in legno, la revisione degli impianti e la fornitura di nuovi arredi. Oggi saranno effettuate le ultime verifiche impiantistiche e saranno perfezionati gli ultimi dettagli. Nella prossima settimana vertice fissato dalla Prefettura sulle misure di sicurezza

 

stadio2

stadio3

 

3Rimini | Lavori pubblici, 50milioni di interventi nel 2016: 25 per il Parco del mare

 

Ammonta a circa 50 milioni di euro il valore delle opere pubbliche pianificate dall’amministrazione comunale per 2016. L’elenco degli interventi è stato approvato dalla giunta comunale nell’ultima seduta insieme allo schema di programma triennale dei Lavori Pubblici 2016-2018 (una novantina di interventi per il valore di circa 123 milioni di euro), che costituirà parte integrante del prossimo bilancio di previsione.
Per il 2016, attenzione e risorse saranno dedicate alla viabilità e ai parcheggi, su cui saranno investiti oltre 34 milioni di euro. Tra le opere finanziate l’attuazione del Parco del mare (Lungomare nord Torre Pedrera e Lungomare sud) per complessivi 25 milioni, la pista ciclabile via Coriano – Villaggio San Martino (1 milione), la sistemazione di via Serra-Marignano (300 mila euro), la nuova strada di collegamento agli impianti di Santa Giustina (1.260.000 euro), a cui si aggiunge l’impegno per la manutenzione del patrimonio stradale per 1,5 milioni. Un altro milione e mezzo sarà invece destinato alla riorganizzazione della viabilità cittadina: alla rifunzionalizzazione degli assi di penetrazione e della circonvallazione urbana e il completamento dell’Anello verde.
Si conferma anche nella prossima annualità l’impegno per l’edilizia scolastica (2,6 milioni) con gli interventi alle scuole XX Settembre, Ferrari e infine il completamento del Leon Battista Alberti, dedicato alle attività universitarie. Oltre un milione sarà destinato alla manutenzione, adeguamento e ampliamento degli impianti sportivi del territorio, mentre proseguono gli interventi di ampliamento per i cimiteri del forese, ovvero san Vito, San Lorenzo in Monte, San Lorenzo in Correggiano, Corpolò, Santa Cristina, Santa Aquilina, San Martino in Venti (2.950.000 a carico del bilancio comunale, 3,1 milioni in project financing).

 

parco mare - rendering 02

2Riccione | Trc, Arcuri: Arlotti fa confusione

 

“L’onorevole Tiziano Arlotti, fa fatica ma prova a trovare una serie di punti fermi per ribadire, da una parte l’assoluta insussistenza di ogni possibilità di variazione al progetto dell’opera infrastrutturale e dall’altra grida al paradosso, richiamandosi ad una sorta di conflitto di interessi che ricadrebbe addosso all’ingegnere Henry Del Greco che in quanto funzionario del Mit non potrebbe esercitare alcuna consulenza su un’opera già approvata dal Mit, non avendo, secondo l’onorevole Arlotti, nemmeno le competenze professionali a farlo”. Lo sostiene il segretario della lista civica Noi riccionesi, Natale Arcuri.
“Ma l’onorevole Arlotti - sottolinea Arcuri - fa un po’ di voluta confusione. Sicuramente pro domo sua. Dice che ogni variante deve passare cosi come ha stabilito il Consiglio di Stato, dalla valutazione del Comitato di coordinamento. E che dunque nessuno, nemmeno il Ministero, può introdurre varianti all’opera senza l’unanime approvazione del Comitato. Tutto vero. Così si è espresso il Consiglio di Stato. Ma l’onorevole Arlotti dimentica che le varianti che devono essere suggellate da un parere favorevole del Comitato di coordinamento sono solo quelle “sostanziali”, forse non cogliendo il fatto che quella presentata dal Comune di Riccione è di fatto, e dall’ingegner Del Greco ribadito, una variante non essenziale”.
Lo dice il fatto, spiega Arcuri, “che la variante prospettata dal comune di Riccione insiste sullo stesso tracciato, non altera i tempi di percorrenza medi, fa risparmiare oltre 7 milioni di euro”.
Per Noi riccionesi, quindi, “Arlotti avrebbe fatto bene a ricordarsi e a ricordare ad Am che la variante 01, quella sì realizzata senza essere, ancora, passata al vaglio del Comitato di coordinamento, era invece una variante “sostanziale” perché non solo si allontana dal tracciato previsto, cambiando anche i materiali di realizzazione del ponte sul Marano, ma allunga i tempi di completamento dell’opera di un anno e soprattutto ne fa aumentare i costi”.

 

natale arcuri

tortora-scuroRimini | Servizio idrico, gara europea per la getione. Riccione e Coriano protestano

 

Il 29 settembre il Consiglio d’ambito regionale a Bologna ha deliberato sulla scelta della forma di gestione e avvio della procedura di affidamento del servizio idrico integrato nel bacino territoriale di Rimini. Il tutto “nel totale silenzio e senza alcuna convocazione del consiglio locale di Atersir”, fanno notare i sindaci di Riccione e Coriano, Renata Tosi e Mimma Spinelli.
Il Consiglio d’ambito ha deliberato la concessione a terzi da selezionare tramite procedura ad evidenza pubblica, quindi gara europea. A meno che entro il fine anno il consiglio locale Atersir di Rimini deliberi una differente proposta di gestione del servizio.
Tosi e Spinelli rendono noto che “nell’ultimo consiglio locale del 27 luglio fu presentato un studio comparativo sulle tre diverse modalità di affidamento ma in quell’occasione non fu votato né deciso nulla”. Una soluzione “che di fatto rende impossibile qualsiasi altra forma di affidamento, se non quella già deliberata di affidamento tramite gara ad evidenza pubblica europea in quanto predisporre la documentazione necessaria per le valutazione di competenza di Atersir non è un processo che si può concludere entro la fine dell’anno”.
Tempo fa, i Comuni di Riccione e Coriano hanno chiesto uno studio di fattibilità economico-finanziaria sulle diverse modalità di affidamento del servizio idrico integrato senza ottenere alcuna risposta. “Ogni consiglio comunale della Provincia di Rimini - sottolineano Tosi e Spinelli - è stato bypassato non permettendo alle amministrazioni di votare le modalità di affidamento di un servizio così importante per la collettività”.

 

diga di ridracoli

2Santarcangelo | Il Comune entra nel coordinamento Cittaslow

 

Il Comune di Santarcangelo entra a far parte del coordinamento di Cittaslow, eletto pochi giorni fa nel corso dell’assemblea riunitasi all’Expo. Hanno partecipato oltre 60 amministratori locali. L’assemblea è stata presieduta da Stefano Pisani, sindaco di Pollica (Salerno) e presidente di Cittaslow International, l’associazione con sede a Orvieto diffusa in 30 paesi con oltre 200 municipalità associate. 
Nel corso del dibattito sono stati ribaditi i fondamenti di Cittaslow, “un metodo applicativo per lo sviluppo locale” che sembra riscuotere successo in tutto il mondo, dagli Usa alla Cina, dalla Corea del Sud alla Colombia e a tutta l’Europa. I sindaci hanno inoltre potuto fare il punto su quanto fatto fino ad oggi a livello nazionale e traguardato nuovi obiettivi a breve e medio termine che verranno messi in essere dal nuovo Coordinamento.

In Italia, in oltre 15 anni di attività, sono maturate nelle Cittaslow centinaia di esperienze e progetti di eccellenza, le famose buone pratiche delle Cittaslow che fanno scuola in molti settori: i temi, come hanno ribadito il presidente Stefano Pisani e il segretario generale Pier Giorgio Oliveti sono quelli dei beni comuni, materiali e immateriali, della pianificazione strategica urbana e territoriale in senso sostenibile, dell’educazione, della scuola e del turismo slow, rispettoso delle identità e del patrimonio ambientale e culturale, che gode di un trend in costante crescita.
Il nuovo coordinamento di Cittaslow Italia per il triennio 2015-2018 è dunque composto da 20 Comuni: Acquapendente (Vt), Altomonte (Cs), Amalfi (Sa), Asolo (Tv), Caiazzo (Ce), Castel San Pietro Terme (Bo), Castelnuovo Berardenga (Si), Chiavenna (So), Città Sant’Angelo (Pe), Gravina in Puglia (Ba), Montefalco (Pg), Orsara di Puglia (Fg), Santa Sofia (Fc), Santarcangelo di Romagna (Rn), Suvereto (Li), Forgiano (Pg), Zibello (Pr), Tolfa (Rm), Trevi (Pg), Vigarano Mainarda (Fe). Coordinatore della rete nazionale di Cittaslow è stato eletto Fausto Tinti, sindaco di Castel San Pietro Terme (Bo).

 

municipio santarcangelo