Italicus, il documentario sulla strage al Tiberio
(Rimini) Al Cinema Tiberio di Rimini mercoledì 27 aprile alle ore 21 si apre l'edizione 2022 della rassegna di documentari regionali DOC in Tour, realizzata in collaborazione con Fice Emilia Romagna: in programma 'Italicus. La verità negata', la docufiction realizzata dagli studenti del Corso Doc del Liceo Laura Bassi di Bologna, per la regia di Enza Negroni con Stefano Pesce e Miriam Previati. La regista Enza Negroni, l'attore protagonista Stefano Pesce ed un rappresentante del Liceo Bassi di Bologna introdurranno il film in sala.
Girato tra Bologna e l'Appennino, il documentario cerca di fare luce su quello che può essere definito come l'ultimo tassello del cosiddetto "quinquennio nero", che trova origine nella strage di Piazza Fontana, avvenuta a Milano il 12 dicembre 1969. È l'1:23 del 4 agosto 1974 quando si interrompe la corsa del treno Espresso 1486 Italicus proveniente da Roma e diretto a Monaco di Baviera, a causa di una bomba che esplode nella quinta carrozza, in prima classe. Le vittime sono dodici mentre quarantotto viaggiatori rimangono feriti. Le indagini, nonostante i numerosi depistaggi e le contraddizioni dei testimoni, riescono a dimostrare la natura neofascista dell'attentato, senza però riuscire a individuare i colpevoli.
Attraverso un attento e accurato studio dei tanti materiali raccolti, dopo l'esplosione a San Benedetto Val di Sambro e durante i processi, conservati nelle teche Rai e negli archivi della Regione Emilia Romagna, tra cui il documentario di Bernagozzi e Buganè, il docufilm alterna parti di fiction a parti documentariste con interviste alle persone chiave coinvolte, tra cui il giudice Vito Zincani che indagò su "Ordine Nero" l'organizzazione terroristica che rivendicò l'attentato, il giudice Leonardo Grassi del processo Italicus bis, Franco Sirotti fratello di Silver, il ferroviere forlivese che, uscito praticamente incolume dallo scoppio della bomba, con un estintore non esitò a risalire sulla carrozza devastata e in fiamme (il suo intervento permise di salvare molte vite ma gli costò la sua, a causa del fuoco e del fumo), Mauro Russo, ferito nell'esplosione, la giornalista Sandra Bonsanti che lavorò al caso, Ennio De Francesco che investigò sull'Italicus e un soccorritore dei Vigili del Fuoco.
Le parti di fiction vedono coinvolto un cast proveniente dal territorio, tra questi il bolognese Stefano Pesce (tra i tanti lavori, in TV con Ris-Delitti imperfetti, Distretto di Polizia, e al cinema Da Zero a Dieci di Ligabue) che interpreta un commissario che indaga sull'Italicus e la ferrarese Miriam Previati (in TV in Un Passo dal Cielo, e al cinema con Innocenti Evasioni, Il traditore e altri film) nei panni di una giornalista che segue i vari processi.
Riccione 100, gli studenti raccontano Maria Ceccarini
(Rimini) Nei 100 anni della storia del Comune di Riccione c’è l’impronta fortissima impressa dall’opera di Maria Boorman Ceccarini. Un gruppo di studenti di terza e quarta del liceo “Cesare-Valgimigli”, formatosi in questi mesi e nelle vesti di ‘ciceroni’, sabato 30 aprile condurrà i partecipanti in visite guidate gratuite lungo un percorso che racconterà l’importanza della benefattrice per lo sviluppo della città. Visite in sicurezza, col distanziamento favorito dall’uso di audio guide.
L’iniziativa rientra nel progetto Lectiones Novae promosso dal Liceo Cesare-Valgimigli e dal Rotary Club Rimini Riviera, curato dalla professoressa Michela Cesarini e in memoria dei coniugi Rosa Bianca Grassi e Gastone Mariani. Gli allievi sono stati preparati dalle insegnanti Annalisa Patrignani, Francesca Canarecci, Michela Cesarini e Federica Tanfani, basandosi sui testi di Patrizia Bebi e Oreste Delucca, I Ceccarini per Riccione, Il Giardino d’Infanzia e l’Ospedale, Pazzini 1990 e di Giuseppe Lo Magro, La Riccione di Maria Boorman Ceccarini, Famija Arciunesa 2018.
Maria Boorman Ceccarini fu una donna straordinaria, generosa e lungimirante, colta e riservata, nata a New York nel 1840 da una ricca famiglia statunitense di solida tradizione filantropica e che ha segnato profondamente la storia di Riccione. Un legame forte, la cui memoria occorre tener viva e raccontare con l’aiuto delle nuove generazioni.
Nella mattinata di sabato sono in programma cinque visite guidate con partenze scaglionate dalle 9.00 alle 11.00. Una di queste, alle 10.00, sarà effettuata in lingua inglese, in omaggio alle origini statunitensi di Maria Boorman Ceccarini. Saranno raccontati diversi luoghi cittadini, con partenza dal giardino della Scuola dell’Infanzia Ceccarini e termine al Palazzo del Turismo, per una durata di circa novanta minuti. La partecipazione è gratuita, previa prenotazione entro il 29 aprile compilando il form sul sito www.rotaryriminiriviera.org oppure telefonando al 333.7352877. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Riccione, è svolta in collaborazione con ASL Romagna, proprietaria del Presidio ospedaliero Ceccarini.
La visita guidata è frutto di un lavoro di sinergia tra due sezioni del liceo, Scienze Umane e Classico, che racconteranno aspetti diversi della straordinaria figura di Maria Ceccarini e le istituzioni tuttora sono in attività grazie alla sua liberalità e intelligenza: la Scuola dell’Infanzia Maria Ceccarini, nata nel 1891 come Kindergarten, l’Ospedale Giovanni Ceccarini, dedicato al defunto marito medico, la Villa Torre Rossa già sul Colle di Scacciano.
Un percorso avvincente lungo viale Ceccarini dalla storia di fine Ottocento dell’allora borgata di Riccione, che grazie al racconto degli allievi anche durante gli spostamenti, annoderà quella storia alle tappe salienti delle vicende future del Novecento, che hanno visto l’istituzione del Comune nel 1922 e lo sviluppo turistico balneare, metteranno in luce alcuni aspetti della forma urbana di Riccione. La visita si concluderà al Palazzo del Turismo.
26 aprile
Festa della Liberazione | Assistenti sociali a processo | Serpente esotico a spasso
Uccide la moglie e si costituisce, arrestato 62enne
(Rimini) Ieri sera verso le 22 un 62enne riminese si è presentato alla questura auto denunciandosi per aver ucciso la moglie, al culmine di una lite. Visibilmente scosso e con i vestiti sporchii di sangue, l'uomo ha indicato il luogo del delitto, un appartamento nella zona nord della città, verso cui subito gli agenti si sono diretti per verificare i fatti. Arrivati i poliziotti hanno trovato ad attenderli i carabinieri, che nel frattempo erano stati chiamati dalla figlia della coppia. Dentro l'appartamento la donna senza vita, con evidenti diversi segni di accoltellamento alla gola, prodotti probabilmente con un coltello a serramanico. L'aggresisone è stata fatta risalire alle 21 circa. L’uomo è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio con l’aggravante di averlo commesso contro il coniuge e, nella mattinata odierna, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il prosieguo delle indagini.
"Nel corso del 2021 sono state circa 250 le richieste di aiuto da parte delle vittime ai diversi sportelli di aiuto territoriali. Più di 6mila le notti di ospitalità per donne, ma anche minori, vittime di violenza fisica o psicologica. Più di 30 le donne ospitate – e più di 40 i minori - nelle case rifugio dell’associazione, con minori al seguito, circa 40", sottolinea la vicesindaca del comune di Rimini Chiara Bellini, che si dichiara profondamente sconfortata dalla notizia dell'ennesimo femminicidio. "Per me questo non è solo un drammatico episodio di cronaca, ma un caso che mi tocca personalmente, in quanto donna, con un impatto emotivo profondo. Una cultura, la nostra, che da secoli mette la donna in una posizione subalterna rispetto all’uomo, oggettificata, discriminata, rimpicciolita, ridotta a un sacco su cui sfogare colpi".
Le cose si possono cambiare, ribadisce Bellini. "Mi batterò fino all’ultimo come donna è come amministratrice perché la mentalità che alimenta questi fenomeni drammatici cambi definitivamente. Ma soprattutto, a battersi ogni giorno, con grande determinazione, coraggio e professionalità, sono i nostri centri antiviolenza, nati grazie alla collaborazione tra il Comune di Rimini e le associazioni, tra cui Rompi il silenzio".
Nuova Statale 16: nulla da fare per gli agricoltori
“Non è una scelta che facciamo a cuor leggero”. Il sindaco Jamil Sadegolvaad ci ha tenuto a precisarlo, giovedì sera nel consiglio comunale in cui cui si è discusso della nuova statale 16. “Ho nel cuore le istanze degli agricoltori, ma non me la sento nemmeno di far perdere a Rimini un strada da 300 milioni di cui ha bisogno”. Attesa da decenni, con la fiera e con la nuova urbanizzazione Rimini ha capito di avere urgente bisogno della nuova circonvallazione. Ma il tracciato che ha ricevuto la valutazione d'impatto ambientale dal ministero nel 2013, non risponde a tutte le esigenze del territorio. Soprattutto va a mortificare una zona altamente produttiva, anche secondo la definizione che ne ha dato la Provincia. “Qui produciamo il 40 per cento del totale delle insalate prodotte in Emilia Romagna”, ha detto il referente della Cia per il riminese, Lorenzo Falcioni. “La stessa produzione non può essere spostata a Santa Giustina, Corpolò o altri territori, perché sono necessarie delle condizioni, dall’approvvigionamento idrico al know how. La produzione lorda vendibile di quei terreni ha un valore maggiore”. Si parla “di 28 chilometri di strada (il nuovo tracciato, ndr) che riducono il territorio agricolo della provincia di Rimini del 26 per cento. Territorio agricolo utilizzabile che negli anni precedenti, dal 2000 al 2010, era già stato ridotto del 18 per cento.Nel momentoin cui la terra va a finire sotto l’asfalto, bisogna sapere che non tornerà mai più agricola. Soffermarsi un minuto in più per fare tutte le verifiche del caso è importante”. Falcioni poi ricorda poi come subito nel 2010 le associazioni di categoria si mossero segnalando ad “Anas di valutare un percorso alternativo. E ci furono diversi incontri, perché allora effettivamente c’erano le condizioni per un tracciato meno impattante, accanto all’autostrada”. In una nota di Anas “del 16 dicembre 2011, solo un anno dopo, si legge che è venuta a mancare da parte degli enti locali l’esigenza di modificare il tracciato e si presenta alla via il tracciato originario, quello di cui stiamo palando oggi di nuovo. E mi chiedo: perché è venuta a mancare l’esigenza, visto che la posizione delle associazioni è sempre rimasta la stessa?”.
La risposta del sindaco non lascia dubbi. "Non è immaginabile sostituire il primo stralcio con un tratto di complanare che sarebbe di fatto un collegamento tra i due caselli di Rimini nord e Rimini sud. A quel punto possiamo utilizzare direttamente la A14, aggiungendo un casello in più a servizio della fiera”. Il sindaco ricorda anche che tra i tratti critici, solo sul territorio riminese, ci sarà inoltre il passaggio dal Villaggio Primomaggio, che comporterà anche lì l’abbattimento di edifici. “L’opera è complessa tutta, da Misano a Bellaria”.
Sadegholvaad, reduce da un incontro a Bologna con la Regione e Anas qualche settimana fa, fa capire che i margini di manovra ci sono, ma il tracciato non si può cambiare. “Con l’assesora Frisoni abbiamo proposto per l’ennesima volta il potenziamento e l’utilizzo della Tolemaide (al posto della diagonale che taglierà i terreni, nr): è stato risposto picche, questa è la verità. Ci è stato detto con estrema franchezza che ci sono in ballo 300 milioni di euro, che c’è una valutazione d’impatto ambientale che scade a marzo del 2023 e che se scade bisogna che tutto riparta a zero. Se ne riparlerà cioè tra 10, 15 anche 20 anni. Se rinunciassimo all'opera, non sarei in pace con me stesso e con tutti quei cittadini che invece la variante l’attendono da decenni. Come chi abita lungo via Orsoleto o a Case Nuove, per fare solo alcuni esempi”. O Santa Giustina, per continuare con gli esempi. “Persone imbufalite”, sottolinea il sindaco, “perché subiscono da anni un traffico parassita che passa per quelle stradine di campagna quando c’è la fiera oppure in estate, per sfuggire a una Tolemaide e a una Statale insufficienti. Pretendono questa tangenziale”.
Nel corso dello stesso incontro, a Bologna, sono state prospettate delle possibilità di miglioramento, ha confermato il sindaco. “Ci hanno assicurato che sarà realizzabile una serie di sottopassi per evitare che ci siano lotti interclusi, affinché un mezzo agricolo possa facilmente passare da una parte all’altra della strada per continuare a lavorare sullo stesso campo. Anche gli svincoli, cioè le parti della strada che saranno realmente impattanti, saranno realizzati in modo da consumare la minor quantità di terreno possibile”. La strada di suo sarà larga 25 metri.
Il consiglio comunale tematico era stato chiesto dalla Lega e appoggiato da tutti i gruppi di minoranza. Enzo Ceccarelli, Lega, che aveva approvato il tracciato della nuova Statale quando era sindaco di Bellaria, l’altra sera ha chiesto che oltre agli indennizzi, chi si vedrà demolire abitazione e capannone, possa anche averli ricostruiti, grazie ad una apposita legge regionale che era stata approvata in occasine della realizzazione dell'alta velocità ferroviaria Ceccarelli si è anche appellato ai sindaci affinché si eviti di arrivare a uno scontro muro contro muro con i residenti delle zone interessate.
“L’opera porterà dei benefici in termini di sicurezza stradale e di congestione - risponde l’assessora alla mobilità Roberta Frisoni - migliorerà la connessione del territorio con la rete nazionale, offrirà nuove opportunità alle imprese legate al turismo”. Il comune, ribadisce Frisoni, “non è assente. L’impegno che ci siamo presi è quello di accompagnare la realizzazione andando a sviscerare tutti quelli che possono essere i possibili miglioramenti necessari per un migliore inserimento paesaggistico e ambientale”. La progettazione definitiva, conclude Frisoni, “migliorerà l’accessibilità del nostro comparto fieristico, stiamo lavorando con Anas affinché dall’ingresso ovest della fiera si possa raggiungere attraverso la nuova statale in maniera più scorrevole e sicura l’autostrada”.
Della necessità di procedere al più presto con i lavori è convinto il presidente della provincia Riziero Santi che offre anche alcuni spunti sulle criticità dell’attuale tracciato. “Circolano in provincia 185.000 autoveicoli, 60.000 ciclomotori e motocicli, 25.000 autocarri, per complessivi 270.000 mezzi”, spiega Santi. “Ci sono 118 auto per ogni km di strade, con oltre 50 giorni di superamento dei limiti UE del PM10. Sulla A14 circolano fino a 100.000 auto al giorno. Sulla SS16 viaggiano oltre 30.000 auto al giorno. La SS 16 è tra le strade più pericolose in Italia (l’indice di mortalità per km è 0,28 contro la media dello 0,03). Nel 2014 si sono verificati oltre 1.700 incidenti con 20 morti, quasi 2.200 feriti”.
Per le associazioni degli agricoltori è stato presente anche Guido Cardelli Masini Palazzi presidente di Coldirett. “Dopo due anni di pandemia e l’attuale conflitto in Ucraina ci siamo accorti che siano una nazione non indipendente dal punto di vista della produzione agroalimentare. E’ fondamentale quindi salvaguardare anche un solo metro di terreni coltivati. La statale 16 va a incidere in maniera assolutamente negativa per quanto riguarda l’agricoltura, in una parte del territorio votata alle produzioni orticole, una delle poche della provincia di Rimini”, ha ricordato Palazzi. Se è vero che oltre l’80% delle marci viaggia su gomma, si tratta di “un dato che a livello nazionale nei prossimi anni è intenzione del governo abbassare”.
Per Confagricoltura è intervenuto Moreno Polidori. “E’ necessario armonizzare le esigenze della mobilità con quelle del lavoro agricolo e delle famiglie. Non possiamo non rilevare lo sviluppo anacronistico del progetto in discussione da oltre venti anni. Il percorso così come progettato infligge una profonda ferita”.
Da parte sua il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni ricorda che l'attuale statale 16, “in diversi punti è diventata una strada urbana”. Piccioni in particolare ribadisce che il problema, per il territorio di Misano, è il mancato raccordo con il casello autostradale. “Se vogliamo una statale che serva il territorio questa deve collegare i quattro caselli autostrdali che si trovano sul territorio”.
L’architetto Cesarini del comune di Riccione ha rappresentato “l’urgenza enorme” della realizzazione del nuovo tracciato, “abbiamo una statale che ci entra in città. Purtroppo come tutte le opere che arrivano in ritardo anche questa è invecchiata. Questo è un punto di cui dobbiamo tenere conto, in maniera responsabile da amministratori. Se ci sono i tempi io non realizzerei un’opera sbagliata perché è importante farla subito. E’ invece meglio farla bene. Quindi bene che quest’opera colleghi i caselli autostradali, magari correndo accanto all’autostrada. A Riccione c’è inoltre l’esigenza di collegare la nuova zona artigianale di via Piemonte”.
Nicola Marcello di Fratelli d’Italia fa notare l’assenza di Anas al dibattito consiliare. “Non possiamo permetterci opere rattoppate, che non tengano in adeguata considerazione quella che sarà la futura viabilità e le attuali esigenze della città. Siamo di fronte a un’opera che parte già vecchia e che soprattutto parte facendo dei danni: stiamo per distruggere un nostro gioiello che è la produzione agraria. Non si può devastare un territorio che i nonni e i padri hanno lavorato e reso competitivo con anni e anni di sudore”.
Lotto all'abusivismo, il punto in commissione
(Rimini) I sequestri amministrativi sollevati nel 2014 a Rimini furono 392 contro gli 82 dell'anno precedente. Il numero di rinvenimenti di merce non autorizzata da parte del Noac, Nucleo Operativo Antiabusivismo Commerciale istituito nel 2014 dalla Polizia Locale, passò a distanza di un anno da 115 a 406, con una progressione che arrivò a 973 rinvenimenti nel 2019, ultimo anno prima della pandemia che ha ovviamente azzerato la presenza di venditori abusivi sulla spiaggia di Rimini. Sono dati emersi grazie alla commissione controllo di questa mattina.
A rispondere alle domande dei consiglieri comunali sono stati l'assessore alle attività economiche del Comune di Rimini Juri Magrini e il comandante della polizia locale Andrea Rossi che hanno così potuto fare il punto, in vista della stagione balneare ormai alle porte, sullo stato dell'abusivismo commerciale praticato sull'arenile del territorio e sulle sue evoluzioni. "E' stata l'occasione per fare una verifica della situazione attuale, se sul territorio siano presenti attualmente camapnellari o venditori abusivi. In particolare, abbiamo fatto notare come in occasione di Molo street parade e Notte rosa negli anni scotsi si sia stati un po' troppo permissivi, soprattutto con i venditori di bibite e generi alimentari", spiega il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Nicola Marcello.
"E' evidente come l'attività del nucleo - ha risposto l'assessore - abbia dato i suoi frutti e messo a segno risultati davvero importanti, arginando radicalmente la pratica e facendo praticamente scomparire la presenza sui lidi dei mercatini. Grazie alla presenza costante e capillare di queste forze dell'ordine, molti venditori hanno desistito e i pochi rimasti sono stati costretti a cambiare la modalità di vendita. Chiaro, il fenomeno non è del tutto scomparso, ma i numeri e la percezione di tutti gli addetti ai lavori convergono tutti sul fatto che con la svolta del 2014 è stato letteralmente ridimensionato un fenomeno che in precedenza rappresentava un grave problema, in termini di concorrenza sleale e di sicurezza". Il nucleo è operativo in particolare tra la metà di maggio e la metà di settembre e ha a disposizione automezzi come quad biposto 4x4 o Jeep Renegade 4x4, così che il personale si possa spostare più velocemente sulla battigia e controllare delle porzioni più ampi dell'arenile.
Rispetto agli anni passati, si rileva anche la netta diminuzione della merce contraffatta in vendita. "Oggi i sequestri di questa tipologia di articoli come borse, cinture, borsellini e abbigliamento, sono stati quasi azzerati. Viene proposta per lo più merce amministrativa (bigiotteria ed elettronica), e in quantità ridottissime in raffronto alle precedenti stagioni", ha spiegato l'Assessore Magrini-. Nonostante la pandemia, anche durante i due anni segnati dal Covid, la Polizia Locale durante l'estate ha mantenuto alta l'attenzione, attuando attraverso il Noac la consueta attività di prevenzione e mantenendo stabili i sequestri di merce venduta sulla spiaggia".
Aggiornamento coronavirus: 414 positivi
(Rimini) Sono 414 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 190 pazienti di sesso maschile e 224 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 195 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.376.564 casi di positività, 5.486 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.599 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.112 molecolari e 11.487 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 23,2%.
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.346.297 dosi; sul totale sono 3.787.028 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,2%. Le terze dosi fatte sono 2.864.810.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 37 (+4 rispetto a ieri, pari al +12,1%), l'età media è di 65,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.429 (+10 rispetto a ieri, +0,7%), età media 75,7 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (invariato); 6 a Modena (+2); 11 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (-1); 7 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (+1), 6 a Rimini (+ 1 rispetto a ieri). Nessun ricovero in terapia intensiva nelle province di Reggio Emilia (come ieri) e a Cesena (come ieri).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,2 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.000 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 284.395), seguita da Modena (976 su 213.158), Reggio Emilia (733 su 154.674) e Parma (534 su 113.879); poi Ravenna (487 su 127.328) e Rimini (414 su 131.156); quindi Ferrara (364 su 95.505), Forlì (280 su 64.261) e Piacenza (271 su 72.917); infine Cesena (254 su 76.845) e il Circondario imolese, con 173 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 42.446.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 58.597 (+77). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.131 (+63), il 97,5% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 5.391 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.301.442.
Purtroppo, si registrano 18 decessi: 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 81 anni); 2 in provincia di Modena (una donna di 95 e un uomo di 86 anni); 4 in provincia di Bologna (due donne di 79 e 87 anni e due uomini di 83 e 96 anni); 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 58 anni); 7 in provincia di Ravenna (5 donne rispettivamente di 83, 86, 92, 95 anni e 102 anni e due uomini entrambi di 85 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 e due uomini di 82 e 91 anni). Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Rimini e nel Circondario Imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.525.
Scatoloni e rifiuti abbandonati in strada, Renzi chiede decoro
(Rimini) Nei negozi del Borgo Marina "arrivano tutti i giorni i rifornimenti di merce, proveniente soprattutto dalla Cina, per la rivendita all’ingrosso e al dettaglio, nella stagione primavera-estate. Ingenti quantità d’imballaggi di cartone, svuotati dalla merce, sono gettati nei cassonetti, o lasciati in “bella” vista sui marciapiedi, a fianco di abitazioni o uffici, in attesa dell’apposito servizio raccolta di Hera". A rilevare la situazione è il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi, tra l'altro residente proprio nei pressi del luogo incriminato.
"Sarebbe normale, che gli scatoloni di cartone venissero “appiattiti” per diminuire l’ingombro nei cassonetti, o in attesa della raccolta di HERA trattenuti dentro i negozi, non certo “buttati” all’esterno dei negozi. Vanno rispettati il Regolamento Comunale di valorizzazione commerciale e il Regolamento di Polizia Urbana, per il decoro delle vie e marciapiedi, per non ridurre il Borgo Marina ad un bazar afro-asiatico. Visto che i ripetuti inviti personali non vengono recepiti, chiediamo alla Amministrazione Comunale tramite la Polizia Locale di effettuare controlli in merito e considerato anche il costo del servizio aggiuntivo di raccolta degli imballaggi di cartone, di verificare nell’occasione il regolare pagamento della Tari".
Karis in visita alle Marvelli con il laboratorio mobile
(Rimini) Si chiama "Acqua d'aMare". È il laboratorio mobile di biologia marina delle scuole pubbliche paritarie della Fondazione Karis. Serve a spiegare a ragazze e ragazzi, dalle elementari fino alle superiori, cos'è il mare, la sua importanza, il suo stato di salute e come possiamo e dobbiamo rispettarlo. Ieri e oggi (21/22 aprile) ha fatto tappa alle scuole medie Marvelli. Due giorni di laboratori durante i quali sono state coinvolte tutte le classi seconde dell'istituto scolastico di Covignano. Sotto la guida dei due operatori dei licei Karis, la biologa marina Beatrice Zavattini e il professore di scienze Giacomo Pasini, i giovani studenti hanno potuto verificare il pH delle acque dell'invaso portuale di Rimini. Dopo avere prelevato alcuni campioni d'acqua lungo i moli del porto, hanno utilizzato le apparecchiature del lab mobile, hanno scoperto un valore di acidità marina di poco superiore al valore 6.
Come ha spiegato Giacomo Pasini, la misurazione del pH utilizza una scala logaritmica da 0 a 14, con 7 considerato il valore neutro, mentre le cifre inferiori indicano l'aumento della sua acidità. "Un risultato in linea con le medie di questa stagione, con afflusso in mare da parte di fiumi, torrenti e scarichi che immettono in mare percentuali di residui di fertilizzanti di uso agricolo, più alti che nelle altre stagioni - ha concluso davanti ai ragazzi il professor Pasini - tutto ciò aumenta la proliferazione delle alghe, produzione di C02 ma è anella normalità per acque molto antropizzate come quelle del porto di Rimini".
A bordo d'Acqua d'aMare si effettuano tre tipologie d'indagini strumentali. Analisi microfisiche per misurare la concentrazione dell'ossigeno disciolto, salinità e acidità, temperatura delle acque. Analisi microbiologiche con verifica qualitativa della fauna marina, anatomia e istologia di micro organismi acquatici. Analisi su equilibrio sostenibile dell'ecosistema marino, con verifica presenza microplastiche e agenti inquinanti. Per questo il laboratorio mobile è dotato di due diverse tipologie di microscopi, collegati a un grande schermo in HD che ne rende visibili le immagini, e di apparecchiature quali spettrometro e ossimetro marini. Tutti utilizzati dai giovani studenti durante i due giorni di appuntamenti con il lab di biologia marina della Fondazione Karis.
"Acqua d'aMare" ha così iniziato il suo percorso di educazione e sensibilizzazione degli studenti della provincia di Rimini, offrendo a ogni scuola e a ogni alunno la possibilità di fare esperienza di quanto studiato in aula. Un metodo - quello dell'esperienza - che da sempre caratterizza la proposta educativa delle scuole di Fondazione Karis e che ora potrà essere a disposizione di tutte le scuole che desiderano affrontare questo tema.
Pace, la regione aderisce alla Perugia-Assisi
(Rimini) L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna aderisce alla Marcia Perugia-Assisi della pace e della fraternità, in programma domenica 24 aprile, organizzata, oltre che dal Comitato promotore, anche dal Coordinamento nazionale degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani. Lo ha comunicato la presidente Emma Petitti al presidente Andrea Ferrari e al direttore generale Flavio Lotti del Coordinamento nazionale.
"A nome dell'Assemblea legislativa esprimo profondo apprezzamento per l'iniziativa, nell'intima convinzione che la libertà, il ripudio della guerra, la democrazia e la solidarietà fra i popoli costituiscano valori universali da affermare, da ricordare, da rinnovare, anche coinvolgendo e sensibilizzando le giovani generazioni". Così la presidente Petitti nella lettera ufficiale.
"Proprio al fine di affermare tali valori -ha sottolineato la presidente- nella seduta dello scorso 8 marzo scorso l'Assemblea legislativa ha approvato, all'unanimità dei votanti, un atto d'indirizzo politico per 'condannare fermamente ogni aggressione militare, condividendo le azioni che il governo italiano ha intrapreso e auspicando che la comunità internazionale profonda il massimo impegno per far cessare immediatamente il conflitto'".
"Nel rinnovare la solidarietà e la vicinanza al popolo ucraino e alle sue Istituzioni -ha concluso Emma Petitti- sono a ringraziare sentitamente il Coordinamento nazionale degli Enti locali per la Pace e i Diritti Umani, per l'invito e per aver organizzato – unitamente al Comitato promotore – un'iniziativa di pace così evocativa e ai cui valori l'Assemblea legislativa esprime piena e convinta adesione".