6 maggio
Alpini, oggi l’alzabandiera | Corse clandestine | Pedopornografia in rete
Alpini, al via oggi. Domani l'alzabandiera
(Rimini)
L'Alzabandiera in piazza Cavour apre ufficialmente - domani, venerdì 6 maggio alle ore 9 - la 93esima Adunata nazionale degli Alpini a Rimini. Alla presenza del Sindaco Jamil Sadegholvaad e delle autorità civili e militari, il Tricolore verrà innalzato sul pennone di fronte a Palazzo Garampi. Un momento solenne che dà il via a un’Adunata attesa come non mai, dopo i due difficili anni della pandemia, inizialmente programmata nel 2020, poi spostata al 2021 e poi rinviata al maggio 2022 per festeggiare finalmente l’evento più importante della vita associativa dell’Ana che fa convergere in una sola località nell’arco di pochi giorni centinaia di migliaia di penne nere provenienti da tutto il mondo, accompagnati da familiari e amici.
Un’edizione attesa e dal particolare significato che vede festeggiare tre compleanni tondi, quello dei 100 anni dalla prima adunata nazionale, quello dei 150 anni dalla costituzione del Corpo degli alpini (avvenuta a Napoli nel 1872) e quello dei 100 anni di fondazione della sezione Bolognese Romagnola.
La particolare solennità dell’occasione sarà sottolineata dalla presenza, per la prima volta, di tutte e 18 le Bandiere di guerra dei reggimenti che dipendono dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito e che venerdì saranno accolte in sfilata nel centro storico di Rimini.
Dopo l’alzabandiera e la deposizione delle corone d’alloro al monumento dei caduti in piazza Ferrari, venerdì mattina sarà anche la giornata delle inaugurazioni delle cittadelle alpine in piazzale Fellini e in piazza Malatesta: taglio del nastro alle ore 10 della cittadella storica in piazza Malatesta e alle ore 11 della cittadella militare Ana al parco Fellini.
La Cittadella Storica degli Alpini in Piazza Malatesta è allestita sotto una tensostruttura dove al suo interno vengono ripercorsi i 150 anni di storia del Corpo degli Alpini, fondato a Napoli con Regio decreto da Vittorio Emanuele II nel 1872 ed i 103 anni di storia dell’Associazione Nazionale Alpini, fondata a Milano nel 1919. Il cuore della Cittadella Storica sono due grandi pannelli, lunghi una decina di metri ciascuno, su cui sono riprodotte immagini e date fondamentali della vita del Corpo e dell’Associazione degli Alpini. Una carrellata storica che in pochi minuti consente di farsi un’idea dell’epopea del Corpo dell’Esercito più vicino al sentimento popolare ed al cuore degli italiani. Non mancano uniformi storiche, dalle origini sino ai giorni nostri e video che raccontano l’essenza dei soldati con la penna nera sul cappello e dei volontari che, dopo aver prestato servizio nelle Truppe alpine, continuano ad adoperarsi per il bene della comunità.
Sempre venerdì, alle 11, sarà inaugurata al Parco Federico Fellini la Cittadella Militare degli Alpini, che mette in mostra le principali dotazioni e tutte le capacità di impiego in montagna come nella Protezione civile delle moderne Truppe Alpine. La “Cittadella degli Alpini” in piazzale Felini è una vetrina espositiva interattiva di mezzi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione alle Truppe Alpine e, più in generale, alle Unità della Forza Armata che operano in montagna.
Circa 100 uomini e donne provenienti in gran parte dalle unità appartenenti alla Brigata alpina “Taurinense” hanno predisposto stand allo scopo di mostrare l’evoluzione negli anni dei materiali e delle risorse in uso. Da venerdì la Cittadella sarà il punto di incontro tra gli Alpini di ieri e quelli di oggi e luogo dove confrontarsi con il personale in servizio e ricevere tutte le informazioni su tutto quello che sarà esposto, con specifica attenzione alle competenze e alle professionalità delle truppe da montagna dell’Esercito, dotate di tecnologie all’avanguardia e specializzate nell’affrontare le missioni affidate allo strumento militare: difesa degli interessi vitali; prevenzione e gestione delle crisi internazionali; concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni ed assistenza nelle pubbliche emergenze concorrendo in modo sinergico con tutte le organizzazioni del soccorso, Protezione Civile ANA in primis, alla gestione delle emergenze. Entrambe le cittadelle saranno aperte ogni giorno dalle 9 alle 21. L’ingresso è libero.
L’essenza vera dell’Adunata apparirà in tutta la sua evidenza nella sfilata della domenica 8 maggio, che si protrarrà per l’intera giornata, con il passaggio davanti alle tribune d’onore, alle Bandiere dei Reggimenti ed al Labaro Nazionale dell’Associazione, decorato di 209 Medaglie d’oro al valor militare, di circa ottantamila alpini inquadrati nei ranghi delle 80 Sezioni dall’Italia e 30 dal mondo: in sfilata verranno portati centinaia di striscioni con i motti scelti per testimoniare lo spirito alpino.
Aggiornamento coronavirus:2 decessi
(Rimini) Sono 264 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 123 pazienti di sesso maschile e 141 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 170 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 2 decessi: due donne, entrambe di 87 anni, residenti a Rimini e Sant’Agata Feltria.
Elezioni Riccione, Ubaldi risponde a Pullè: "difficile difendere due mandati deludenti"
(Rimini) “Un attacco inaspettato ma comprensibile, figlio della difficoltà nel difendere due mandati deludenti ed esasperato dall’irresponsabile tentativo di riversare su altri le proprie responsabilità”. A parlare è Fabio Ubaldi portavoce della Lista Civica 2030 Riccione a sostegno di Daniela Angelini sindaco di Riccione. Il chiarimento arriva dopo l'attacco di Noi riccionesi al programma presentato dal dentro sinistra.
“Cittadini e operatori hanno potuto valutare l’assenza sul territorio dell’Onorevole Raffaelli ma non avrei immaginato che non si fosse nemmeno resa conto che faceva parte di chi ha amministrato negli ultimi 8 anni. Forse era troppo presa dalle vicende romane prima e dalla campagna elettorale riminese poi, per sapere che Daniela Angelini si insedierà a giugno, motivo per cui tutte le inadempienze dell’estate 2021 sono da imputare al suo assessorato fantasma che ha fatto vivere a Riccione l’estate più insicura di sempre” – continua Ubaldi.
“Se questo non bastasse, il fatto peggiore è che a seguito di questa palese carenza organizzativa l’amministrazione attuale avrebbe dovuto pianificare una strategia condivisa con comitati d’area, operatori e cittadinanza già all’inizio dell’anno e invece non è stato fatto nulla. Ma siamo sicuri che a momenti uscirà il solito selfie con il lancio di strategie mirabolanti. Il fatto è - sottolinea Ubaldi - che la città ha vissuto e ricorda bene cosa è accaduto e chi governava.
Sul triste richiamo agli ormai triti e ripetitivi temi di politica nazionale non intendiamo rispondere in quanto siamo dediti solo ad occuparci esclusivamente delle questioni che riguardano la città di Riccione. Questioni che avrebbero dovuto occupare le intere giornate di un Assessore con deleghe importanti come Polizia Municipale ed Attività Economiche”.
“Abbiamo un programma diverso. Parla di un altro domani e non discrimineremo quello degli altri perché non fa parte della nostra cultura. – chiude Ubaldi - Ma oggi, dopo due mandati volti alla chiusura, è tempo di giudizi e il mio è un giudizio politico e non personale. Siamo sempre più al fianco di Daniela perché fa della pragmaticità, del dialogo e del rispetto una missione di vita”.
Marchi contraffatti, 39mila oggetti sequestrati dalla gdf
(Rimini) Nei giorni scorsi la guardia di finanza di Rimini ha sequestrato circa 39 mila prodotti, ritenuti contraffatti: riproducono i loghi delle più blasonate società calcistiche di serie A e persino alla Nazionale. A Villa Verucchio, spiegano i militari, un primo controllo "ha portato al ritrovamento di decine di accendini “dedicati” ad una nota squadra di calcio. Successivamente, dall’approfondimento ed incrocio dei dati e delle informazioni acquisite durante l’attività ispettiva, è stato eseguito un ulteriore intervento in una limitrofa attività commerciale dove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre 38 mila oggetti di merchandising (tra cui accendini, cartoncini per confezione, penne e adesivi) anch’essi ritenuti contraffatti". I titolari delle due imprese commerciali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e dovranno rispondere, ferma restando la presunzione di innocenza e nel rispetto dei diritti delle persone indagate penalmente fino alla definizione del relativo procedimento, dei reati di cui agli artt. 474 (contraffazione) e 648 (ricettazione) del codice penale.
5 maggio
Alpini, al via la grande adunata | Il futuro delle farmacie | La memoria di Sandra
Elezioni Riccione, Cecchetto incontra gli albergatori
(Rimini) Il candidato sindaco Claudio Cecchetto, con parte della sua squadra, ha incontrato i rappresentanti dell'associazione albergatori. Erano presenti il presidente Bruno Bianchini e il direttore Luca Cevoli. Il confronto è stato utile per il candidato sindaco per "ascoltare quali siano le reali esigenze e priorità degli operatori del turismo, che rappresentano uno dei motori economici della città. È emersa la volontà di scegliere un'amministrazione che permetta ai suoi imprenditori di sviluppare e migliorare le proprie attività ma che, contemporaneamente, sia per loro un traino verso qualcosa di nuovo, verso un nuovo modo di pensare all'ospitalità e al turismo. Un turismo esperienziale, culturale, sportivo". Un turismo "che porti alla destagionalizzazione", come dice Cecchetto. "Riccione tutto l'anno. A Riccione la stagione non deve avere stagione".
Altri temi accolti da Cecchetto sono stati la riqualificazione del territorio del litorale, "non solo nella zona centrale ma anche nelle zone delle porte sud e nord e
gli ampliamenti dei volumi delle strutture alberghiere per poterle rinnovare e aprire nuovi servizi per gli ospiti e per la comunità". Cecchetto ha sottolineato come "uno dei suoi obiettivi sia alzare la qualità dell'offerta dei contenuti per permettere agli operatori di attrarre clienti più selezionati. Non una selezione basata su criteri economici, Riccione deve restare la città dell'accoglienza, ma sulla tipologia delle persone".
A questo proposito è emerso il tema della sicurezza. Marisa Grossi candidata per Riccione Civica a sostegno di Cecchetto ha condiviso l'iniziativa della coalizione che sta mettendo in atto una raccolta firme per sensibilizzare le istituzioni sull'emergenza sicurezza. Il problema della sicurezza ha detto Claudio Cecchetto, sarebbe "al centro dei primi 100 giorni" della sua candidatura. "I riccionesi devono tornare a vivere in una città in cui non esite la paura di muoversi, di uscire. Riccione deve tornare ad essere il luogo della serenità e dell'incontro. Sia per i cittadini sia per gli ospiti. Non esiste turismo se non c'è sicurezza".
Elezioni Riccione, Garulli guida la lista Riccione col cuore
(Rimini) Presentazione oggi alla stampa dei candidati consiglieri della Lista Civica “Riccione col cuore” che, in occasione delle elezioni amministrative del 12 Giugno, cercheranno di conquistarsi un posto nel nuovo consiglio comunale di Riccione. Sono 24 in tutto e sono presi in larga parte dalla società civile. “La nostra lista è espressione di tante realtà del territorio: tra i nostri candidati ci sono donne e uomini che compongono il tessuto sociale, produttivo e culturale della nostra città e che rappresentano i mondi dell'impegno sociale, delle professioni, dell'impresa e dell'innovazione, persone che raffigurano alcune delle energie migliori della città e che interpretano i sogni e i desideri di Riccione” ha sottolineato Federica Torsani, capolista, insieme al prof. Gianluca Garulli, della lista civica che sostiene la candidatura di Daniela Angelini sindaco di Riccione. “Persone indipendenti che guardano al loro impegno politico come un servizio per la città. Siamo profondamenti contenti di averli con noi perché significa che il nostro progetto politico per Riccione è considerato così aperto e credibile da poter favorire questa loro scelta. Un progetto che vogliamo abbia al centro la relazione umana, la partecipazione attiva, la cura del benessere, la ricerca delle opportunità, il rispetto delle differenze e tanto futuro da costruire insieme”.
Questo l’elenco dei candidati: Garulli Gianluca(59), Torsani Federica (34), Antonelli Cesare (65), Binotti Alessandra (33), Bossoli Simone (37), Cirillo Mattia (22), Ciuffoli Deborah (50), Coscia Stelvio (71), Cucchiorini Simona (49), Dettori Paolo (74), Di Bella Francesco (57), Fabbri Carlotta (50), Mattioni Giovanni (64), Mazzeo Francesca (47), Nguacaj Aleksandra (47) , Padovani Francesco (22), Pari Giulia (26), Pari Michele (54) Pompili Cristiano (49), Serafini Luca (62), Sforza (52), Tenti Giulia (30), Tomassoli Michela (43), Tonti Paolo (59).
Alla presentazione ha portato un suo contributo Garulli, che nel corso del suo intervento ha voliuto sottolineare che “i prossimi 5 anni dovranno essere spesi per riportare Riccione a fare di Riccione la città del benessere e delle opportunità. Dobbiamo riportare Riccione a tornare ad essere la città che guarda al futuro con lungimiranza, serenità ed ottimismo a cominciare dai suoi punti di forza: la sua straordinaria attrattività, per il turismo d’Italia e d’Europa, e la sua dimensione di città che concentra uno straordinario unicum di città del benessere. Così aiutiamo Riccione a essere attrattiva e competitiva. Ora abbiamo davanti la grande responsabilità di decidere come dare le risposte ai bisogni dei nostri concittadini, alle istanze degli imprenditori e degli operatori turistici e commerciali. Occorrono riposte la cui efficacia è correlata alla capacità che avremo di rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato. Una sinergia che oggi è ancora più strategica se pensiamo che il prossimo mandato amministrativo coincide con la deadline del PNRR. Per questo il futuro Sindaco avrà il compito e la responsabilità di sviluppare progetti condivisi con la città a favore dello sviluppo di Riccione. Non possiamo fallire”.
L’incontro è stato concluso dal candidato sindaco Daniela Angelini che ha voluto ribadire tra l’altro che “vogliamo scrivere una nuova pagina di storia, per la nostra città fatta di scelte importanti ma soprattutto di decisioni collettive. In cui l’inclusione, la coesione ed il benessere sociale siano le fondamenta. Occorre, per questo, mettere al centro il benessere dei cittadini. Un benessere che sappia coniugare vivibilità, sostenibilità, sviluppo e welfare. Agendo con decisone e coerenza per dare risposte efficaci alle priorità della nostra città a partire dalla sicurezza, dalla cura dell’ambiente e della qualità urbana, dalla rigenerazione urbanistica e dal l rilancio turismo di qualità”.
In cattedrale la prima memoria liturgica della beata Sandra Sabattini
(Rimini) Ieri alle 19, è stata celebrata in cattedrale a Rimini, la prima memoria liturgica di Sandra Sabattini, la giovane discepola di don Benzi, beatificata a Rimini il 24 ottobre scorso. La 4 data del 4 maggioè stata scelta come ricorrenza per celebrare la beate, "nella liturgia della Chiesa Cattolica si utilizza il termine Memoria per indicare quelle celebrazioni del 'proprio dei santi'", spiegao dalla diocesi. Nella celebrazione eucaristica di ieri quindi "sono state utilizzate le orazioni liturgiche proprie del santo di cui si fa memoria, ovvero Sandra Sabattini. Potendo cambiare solo la seconda lettura della messa del giorno, è stato scelto di far proclamare l'inno alla carità di san Paolo (1Cor 13,1-13), poiché Sandra è stata una vera testimone della carità evangelica. La stessa lettura è stata proclamata in occasione della beatificazione di Sandra".
Nell'omelia, il vescovo di Rimini Francesco Lambias, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, ha parlato della "rivoluzione di Sandra". "Quale rivoluzione potrà mai aver compiuto una ragazza morta a soli 22 anni, solare, amante dello sport (praticava atletica leggera) e del canto (cantava sempre e ovunque), della musica (suonava il pianoforte) e facile alle amicizie, una ragazza che ha speso tutta la sua breve vita nel servizio agli altri, dai poveri ai tossicodipendenti ai disabili? La sua rivoluzione è teologica con implicazioni evidenti nella quotidianità. Non è l'uomo che deve spendersi e affannarsi per "scalare" Dio, ma è esattamente il contrario. Come dice 1Gv 4,19: "In questo consiste l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi". Una vera rivoluzione nei confronti dei filosofi pagani e in particolare Aristotele, e della filosofia greca".
Questa certezza fa scrivere a Sandra, appena diciassettenne, con slancio nel suo Diario: "Non sono io che cerco Dio, ma è Dio che cerca me". Guidata e accompagnata da don Oreste, Sandra ci aiuta dunque a non sbagliarci su Dio. Questa certezza fa scoprire ad una rigogliosa Sandra la Trinità. Padre, Figlio e Spirito Santo sono: "Tre modi di essere, di manifestarsi di uno stesso amore". "Una domanda quanto mai attuale, anche per ciascuno di noi, e forse ancora più provocante, per i, giovani alla ricerca di un senso. – ha detto mons. Lambiasi – "Chi è Dio per me?". Possiamo condividere la sua risposta: è un Dio fatto tutto d'amore".
È un Dio "diverso, che in Gesù si è fatto visibile e palpabile, rivelandosi con il volto dell'amore, della solidarietà, del dono di sé. È un Dio capovolto: venuto a servire, non a farsi servire. A lavare, lui, i piedi a noi. A farsi, lui, pane per la nostra fame. A farsi lui vino di felicità per la nostra sete. È il paradosso dell'incarnazione. Gesù di Nazaret ha condiviso la sorte dei più umili fra gli ultimi, rovesciando l'immagine di Dio, e manifestando così il volto di un Dio inatteso".
La memoria di Sandra è stata preceduta da un triduo di preghiera. È stato scelto il 4 maggio quale giorno per la Memoria della giovane riminese morta in un incidente stradale a soli 22 anni, perché il 2 maggio è già la memoria di S. Atanasio e il giorno seguente quella degli apostoli Filippo e Giacomo.
La Beata riminese è entrata ufficialmente anche nell'Ufficio delle Letture del proprio dei Santi, dove può essere pregata".
Nell'occasione, è stata consegnata ufficialmente la reliquia di Sandra alla comunità parrocchiale di San Girolamo, la parrocchia riminese alla quale apparteneva Sandra. Esiste un'unica reliquia ex corpore di Sandra: un capello che l'allora fidanzato aveva raccolto dal guanciale di Sandra e gelosamente custodito in una scatola di caramelle, decorata personalmente. "La Memoria di Sandra vuole essere un'occasione di unità ecclesiale per ringraziare del dono che Sandra è per tutta la nostra Chiesa diocesana" dice il Vicario Generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri.
Fiera, il ministro Patuanelli apre Macfrut
(Rimini) Macfrut è un bel segnale di ripresa di un settore strategico per l'Italia. Così il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli all'inaugurazione della 39esima edizione di Macfrut, Fiera internazionale dell'ortofrutta, in programma al Rimini Expo Center fino a venerdì prossimo (6 maggio). All'inaugurazione, oltre al Ministro, sono intervenuti, la Viceministra degli Affari Esteri Marina Sereni, il Vicedirettore generale della Fao Maurizio Martina, le Ministre Rebecca Alitwala Kadaga Ministra per le politiche comunitarie dell'Uganda e Gourouza Magagi Salmou Ministra dell'Industria e imprenditoria del Niger. E ancora Roberto Luongo Direttore generale di Ice-Agenzia, Luca Maestripieri Direttore Aics (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, con le conclusioni affidate ad Alessio Mammi Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
"Grazie a Macfrut e al sistema fieristico - ha detto Patuanelli - riprende la grande voglia di mostrare le eccellenze della filiera agroalimentare italiana, un settore trainante per l'economia del nostro Paese che non si è mai fermato nemmeno durante i periodi più bui della pandemia, mantenendo cibo sicuro sugli scaffali dei nostri supermercati. Il primo applauso è per chi oggi continua a mettersi in gioco e ha voglia di investire per il nostro Paese. Abbiamo tante sfide davanti, abbiamo numeri che ci dicono che stavamo uscendo molto bene da anni difficili ma questa assurda guerra ci rimette al centro criticità che speravamo fossero superate dopo la pandemia: una crisi che introduce elementi distorsivi dei mercati, aumenti dei costi di materie prime ed energia, che mette a rischio la capacità di investimento degli imprenditori agricoli italiani. La capacità di investimento oggi è la prima cosa che dobbiamo difendere, la grande domanda a cui dobbiamo rispondere è: 'come facciamo a produrre cibo per 10 miliardi di persone senza impattare sull'ambiente, garantendo a tutte le popolazioni del mondo un accesso sicuro al cibo?' Oggi l'Europa deve unirsi per affrontare questa crisi perché a questa domanda si risponde con l'innovazione e quindi con la capacità di investimento. L'innovazione sarà il faro che ci guiderà verso un'agricoltura diversa. E l'imprenditore non ha possibilità di investire se non con una semplificazione normativa, accesso al credito garantito e la risoluzione di problemi strutturali del settore. Sul tema dell'acqua bisogna continuare ad investire per sfruttare di più l'acqua piovana e realizzare infrastrutture per l'agricoltura, contrastando anche il grosso problema della siccità. Non è pensabile che un imprenditore che ha 10 ettari abbia il suo drone o alte tecnologie, dobbiamo creare servizi condivisi attraverso consorzi e associazioni di categoria. Poi c'è il tema dell'Africa: non è accettabile che una crisi internazionale come questa, che mette in difficoltà le nostre economie, porti una parte del mondo in difficoltà e che la condanni a una povertà assoluta. L'Europa non può non porsi questo problema. La Fao se ne sta già occupando, ma tutti dobbiamo aiutare i Paesi che oggi vivono queste difficoltà per principi di umanità. Insieme dobbiamo fare sforzi e stare vicini a chi non può mangiare".
E' intervenuto poi Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, "Nonostante il clima di grande incertezza e le tensioni internazionali conseguenti alla guerra in Ucraina, questo Macfrut - ha sottolineato - si apre nel segno dell'ottimismo. Prima di tutto per quanto riguarda i numeri della manifestazione, che pur tenendosi dopo solo 8 mesi da quella precedente vede un ritorno alla normalità, con una superficie espositiva lorda di 40.000 mq con 830 espositori di cui il 28% esteri. Ma ottimismo anche per quanto riguarda il settore ortofrutticolo che ha chiuso il 2021 con la cifra record di 5,5 miliardi di euro di esportazioni (+ 6% sul 2020) e un saldo attivo della bilancia commerciale di oltre un miliardo di euro. Ma l'ottimismo riguarda anche una campagna commerciale che si apre finalmente sotto i migliori auspici, dopo due anni in cui le avversità atmosferiche e fitosanitarie hanno provocato gravi danni in molte aree produttive. In questi ultimi anni la Spagna ha superato l'Italia dal punto di vista produttivo e dell'export, ma se consideriamo l'intera filiera - dal comparto sementiero ai mezzi tecnici, dalle tecnologie di campo alle linee di confezionamento, dal packaging ai servizi – l'Italia è leader assoluta in Europa. Ed è proprio questa la caratteristica che abbiamo voluto dare a Macfrut: una fiera rappresentativa di tutti gli anelli della filiera ortofrutticola".
Marina Sereni, Viceministra degli Affari Esteri , ha sottlneato come "questa manifestazione vada molto oltre il settore ortofrutticolo in senso stretto perché affronta tematiche trasversali molto importanti, dalla smart agricolture ai sistemi di precisione e sistemi di irrigazione, attraverso il ricorso alle nuove tecnologie. L'Africa occupa una posizione prioritaria nell'agenda strategica dell'Italia, nella cooperazione e nello sviluppo. Insieme Italia, Europa e Africa rappresentano un'unica area, una sorta di continente verticale che ci vede esposti alle stesse sfide e minacce, ma che allo stesso tempo ci vede esposti anche alle comuni opportunità. In merito alle sfide comuni è necessario citare il cambiamento climatico, promozione della transizione energetica e sviluppo sostenibile. Tra le sfide comuni c'è quello della sicurezza alimentare, storico pilastro della cooperazione. L'attenzione verso il continente africano è molto alta, può svolgere un ruolo trainante. Creare benessere per le persone è il nostro obiettivo attraverso la modernizzazione e l'internazionalizzazione. Se cresce l'Africa cresciamo anche noi".
A tema anche l'africa. "Davanti a noi abbiamo una dinamica di globalizzazione selettiva e il rapporto con l'Africa in questo senso è strategico. Sono felice che questa fiera rafforzi sempre di più questo spirito di partenariato e cooperazione. Siamo nel pieno di una crisi energetica che aumenta vertiginosamente i costi di produzione delle imprese agricole e il modo di fare agricoltura si sta stravolgendo: nessuno si può sentire al riparo. L'innovazione deve essere al servizio di tutti. Stiamo cercando di comporre faticosamente questo puzzle di energie che devono lavorare insieme: questa fiera è un'occasione formidabile per mettere a fattor comune l'esperienza. A Macfrut si fa business ma anche cooperazione", ha ribadito Maurizio Martina, Vicedirettore generale della Fao. All'inaugurazione sono intervenute anche le Ministre Rebecca Alitwala Kadaga Ministra per le politiche comunitarie dell'Uganda e Gourouza Magagi Salmou Ministra dell'Industria e imprenditoria del Niger. "Il nostro obiettivo strategico nel prossimo triennio - ha precisato Roberto Luongo, Direttore Generale ICE - è quello di fare di Macfrut la vetrina più importante a livello Europeo. Per il sistema Italia il Macfrut deve diventare l'evento europeo e mondiale su cui fare convergere tutti gli operatori del settore ortofrutticolo. Una vetrina per il sistema Italia per presentarsi al mondo attraverso eccellenze, know how e testimonianze dirette di aziende e operatori che sono un importante e qualitativo tassello del made in Italy di qualità".
Luca Maestripieri, Direttore AICS, Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ha spiegato come "Aics abbia sempre creduto in questa fiera, e oggi vista l'ottima risposta avuta dagli operatori, molti dei quali extra nazionali con cui già operiamo, ci conforta. Quest'anno il tema è anche quello dell'Africa, Continente nel quale siamo presenti con 9 sedi, e presto ne apriremo un'altra in Nigeria". Mentre Alessio Mammi Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, ha ribadito il valore di "Macfrut ,un grande evento e un grande patrimonio del Paese in cui si incontrano i protagonisti della filiera ortofrutticola nazionale. Le aziende del nostro territorio hanno attraversato momenti difficili in questi ultimi anni, e hanno saputo intraprendere percorsi virtuosi di crescita, sviluppo ed ecosostenibilità garantendo cibo sicuro e di qualità. Due anni prolungati che hanno cambiato il sistema di vita delle persone e messo in evidenza che salute e cibo vengono comunque al primo posto nelle scelte individuali. La pandemia non ha fermato l'agroalimentare, un settore che ha saputo reggere e sostenere le famiglie. Già nel 2020 la produzione agricola dell'Emilia Romagna aveva segnato un +8% raggiungendo un valore della produzione di 4,5 miliardi di euro, con crescita dell'occupazione, con 82mila posti di lavoro in più, circa il 13% in più rispetto al 2019 e le stime di quest'anno ci dicono che il trend non cambia ma anzi sembra cresca ancora in tutti gli ambiti appena detti. Le sfide che i nostri agricoltori dovranno affrontare sono tante e difficili per questo, come istituzione, noi non ci tireremo indietro e faremo la nostra parte, ma serve un'Europa più forte. L'Emilia Romagna sta sostenendo le aziende con investimenti, procedure di semplificazione burocratica e con il sostegno al mondo agricolo. Il cibo è non solo nutrimento ed economia ma è anche cultura. L'Emilia Romagna ha 44 prodotti Dop e Igp di cui molti provengono dall'ortofrutta, e il nostro impegno è quello di promuovere il valore della differenza e del rapporto con i territori, e il macFrut ne è testimone autentico e virtuoso".