tortora-scuroRimini | Confindustria: Vacchi, candidato dell’Emilia Romagna alla presidenza nazionale

 

Gli industraili dell’Emilia romagna candidano alberto Vacchi, presidente di Unindustria Bologna, alla presidenza nazionale di Confindustria. Lo hanno deciso i presidenti delle associazioni ed unioni industriali dell'Emilia-Romagna, Ance Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica, riuniti oggi nella sede regionale.
“L'incontro - spiegano da Unindustria - è stato finalizzato ad un ascolto e confronto preventivi su alcune linee guida utili alla costruzione del programma da illustrare al consiglio generale di Confindustria del 17 marzo prossimo”.


I presidenti territoriali sono arrivati "all’unanime convergenza e volontà di sostegno" alla candidatura del collega Alberto Vacchi “al termine di un confronto ricco di spunti e proposte”, ritenendola “quanto mai adeguata a rappresentare tutti gli industriali del paese e a sostenerne le impegnative sfide per lo sviluppo futuro”.
Il sostegno a Vacchi era già stato formalizzato da alcune associazioni della regione e sarà sottoposto nei prossimi giorni agli organi delle restanti associazioni, in vista dei loro previsti incontri con la commissione di designazione.

alberto vacchi

2Coriano | Tosi (Comune Riccione): Chiudere l’inceneritore di Raibano

 

Il nuovo Piano regionale dei rifiuti e l’approdo dei rifiuti da San Marino all'inceneritore di Raibano sono da giorni al centro di un’intesa attività di consultazione tra i sindaci di Riccione, Coriano e delle città vicine.
“Non bastano - sottolinea il sindaco di Riccione Renata Tosi - velleitari slogan e polemiche battute per dare una soluzione alle problematiche legate all’inceneritore di Raibano. Occorre piuttosto una forte consapevolezza che la partita si gioca con in mano soluzioni e proposte chiare e coerenti”.


L’obiettivo è quello di trovare tutti insieme un accordo, un patto civile e sociale, da presentare al Governatore Bonaccini che vada, per il momento, dritto dritto verso una riduzione costante del tonnellaggio dell’afflusso dei rifiuti all’inceneritore che, come tutti sanno in base alle autorizzazioni attualmente vigenti, ha un limite massimo di 140mila tonnellate annue.


“Partendo da questa sfida – ribadisce il sindaco Tosi - riteniamo necessario ed urgente che si dia immediatamente slancio e maggior forza a quel circolo virtuoso che combinando a regime, un alto tasso di raccolta differenziata con un sempre maggior approccio alle politiche del riuso e dello “zero rifiuti”, ci permetterà di ridurre con metodo e costanza i limiti di tonnellaggio da conferire a Raibano. Stiamo in questo senso predisponendo - precisa il Sindaco di Riccione - un emendamento che promuova un accordo verso un programmata riduzione dei limiti di conferimento da presentare al governatore Bonaccini che, innanzitutto, inserisca all’interno di questo patto anche Hera, visto tra l’altro che analogo accordo Hera e Regione l’hanno sottoscritto per l’inceneritore di Forlì, e attivi una precisa ed impegnativa richiesta a San Marino perché anche lì vengano adottati e rispettati gli stessi livelli di raccolta differenziata che tutti noi ci siamo impegnati a conseguire”.


Tosi vuole, infine, arrivare alla chiusura dell’inceneritore.
“E’ ora di dare vita ad un percorso, serio e concreto - conclude il Sindaco Renata Tosi - che, non ci nascondiamo di dichiarare, vada, con decisione, verso la totale chiusura dell’inceneritore stesso, visto che come tutti sanno e come purtroppo tutti dimenticano sorge inspiegabilmente e colpevolmente in una zona geografica ad alta densità abitativa, anche per il forte afflusso turistico. Presto porterò al vaglio della nostra maggioranza questa proposta, che intendo condividere con gli altri comuni del nostro bacino”.

raibano inceneritore

Martedì, 23 Febbraio 2016 14:19

giosada a savignano

Giovedì dalle 17,30 la rivelazione dell’ultima edizione del talent targato Sky, Giosada, si esibirà in un mini live nella galleria del centro commerciale di Savignano a mare, Romagna Shopping Valley. A seguire, Giosada sarà a disposizione dei fan per firmare autografi

1Rimini | Viabilità , da oggi si ‘Fila dritto’ in quattro corsie anche a Miramare

 

Apre il prolungamento di via Roma a Miramare, l’asse viario che, parallelo alla statale Flaminia, dal cuore della città conduce al centro di Riccione, ora a quattro corsie anche nel tratto tra via Stoccolma e via Giubasco. Questa mattina i tecnici dei Lavori pubblici hanno dato disposizione per la rimozione del cantiere, partito nell’estate del 2014.


La nuova sede stradale realizzata ha una lunghezza poco superiore ai 1.100 metri, con banchine asfaltate su tutti e due i lati e a fianco i marciapiedi e le piste ciclabili. Sono stati inoltre realizzati interventi sul sottopasso pedonale di via Parigi, sul parcheggio della scuola media, sulla rotatoria di via Costantinopoli e sulla rotatoria Roncasso. Il costo dell’intero intervento è stato di 6.723.761 euro circa, di cui 2.285.924 solo per l’acquisizione di aree e immobili.


L’apertura di questa mattina è avvenuta in modo anticipato in attesa di concludersi definitivamente prossimamente con la realizzazione delle opere di finitura, opere a verde, arredi.

prolungamento via roma 01

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Martedì, 23 Febbraio 2016 10:04

23 febbraio 2016

Gioielliera picchiata e rapinata | Su internet il traffico dei ricambi rubati | Ergastolo per Demiraj

mattoneAnniversario di don Giussani. Cosa abbiamo di più caro? Omelia del vescovo Lambiasi

 

Cosa abbiamo di più caro? E' il titolo dell’omelia del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, per la concelebrazione eucaristica nell'11esimo anniversario della morte di don Luigi Giussani e nel 34esimo anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Cl. La concelebrazione si sta svolgendo in cattedrale a Rimini

 


Cosa abbiamo di più caro?
Omelia del Vescovo nella s. Messa per C.L.
Rimini, Basilica Cattedrale, 22 febbraio 2016


Una sola domanda. Una sola risposta. Le trovo entrambe sulla copertina dell'ultimo numero di Tracce. La domanda, tutt'altro che retorica, ma di struggente dolcezza, recita: Cosa abbiamo di più caro? La risposta, basilare e capitale, è affidata alla riproduzione del Volto, quello del Cristo del Masaccio, volto di una bellezza semplicemente sublime. Ogni anno, nel caro ricordo del "santo viaggio" del vostro Fondatore, la liturgia della festa della Cattedra di san Pietro ci fa rileggere il vangelo della professione di fede di Pietro, in cui Gesù rivolge al primo dei Dodici quelle parole che "possiedono la fragranza assolutamente inimitabile di una grande ora storica" (K. Adam): "Tu sei Pietro e su di te, come su una pietra, edificherò la mia Chiesa" (Mt 16,18).


1. Quest'anno, più che parlare io del messaggio e dell'opera di don Giussani, vorrei far parlare proprio lui su questo frammento di versetto evangelico, che ci è stato appena proclamato: "la mia Chiesa". Per questo mi servo del primo volume della sua trilogia, Perché la Chiesa, regalatomi da un comune amico nell'ormai lontano Natale 1990. Nelle primissime righe del primo capitolo - "Come introdursi all'intelligenza della Chiesa" - Don Gius scriveva testualmente:
La Chiesa non solo è espressione di vita, qualcosa che nasce dalla vita, ma è una vita. Una vita che ci raggiunge da molti secoli a noi precedenti. Chi si accinga a verificare una propria opinione sulla Chiesa deve tener presente che per l'intelligenza reale di una vita come la Chiesa occorre adeguata convivenza (p. 11).
Un fattore decisivo compone l'iniziale quadro degli elementi essenziali, portanti, del fenomeno cristiano così come si presenta alla ribalta della storia secondo le indicazioni che ci pervengono dai documenti primitivi. C'è una parola con cui veniva definito il tipo di vita alla quale quella comunità animata dallo Spirito si destava: è in greco la parola koinonia. è una parola che, di suo, non allude ad esperienze particolari - spirituali o psicologiche - bensì a qualcosa di usuale nella vita degli uomini. Questa accezione normale e comune è riflessa anche nel vangelo. Quando Luca parla di alcuni pescatori della Galilea che erano comproprietari di una flottiglia di pescherecci, dice: "Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone..." (Lc 5,10) e usa la parola koinonoi, in latino communicantes: il termine allude a qualcosa che noi chiameremmo i soci di una cooperativa. Indica cioè i rapporti reciproci tra persone che hanno un fine condiviso e possiedono qualcosa in comune. Perciò vigeva tra di loro una concreta solidarietà, che si esprimeva non in una semplice coordinazione di attività, ma in una comunione affettiva ed effettiva di membri e di beni, e in una reale e tangibile cooperazione non solo tra i ruoli, ma prima ancora tra le persone. Pertanto, se si fosse chiesto al gruppo dei primi cristiani di Gerusalemme, che erano soliti vedersi sotto il portico di Salomone: "Ma voi, che cosa avete di più caro?" avrebbe potuto rispondere per loro don Gius: "Possediamo in comune un'unica ragione di vita, la ragione della vita, cioè Gesù Cristo" (p. 120). La comproprietà dei primi cristiani è il mistero di Cristo, come senso della vita, e concludeva Don Gius: "Se si ha in comune il senso della vita, si ha in comune tutto della vita". E questa è la radice e la sorgente della comunione ecclesiale. Scriveva Paul Claudel:
Nessuno dei nostri fratelli, quand'anche lo volesse, è capace di venirci meno, e nel più gelido avaro, nel cuore della prostituta e del più sudicio ubriacone, c'è un'anima immortale che è santamente occupata a respirare. (...) Le ricevo tutte, le comprendo tutte, non ce n'è una sola di cui non abbia bisogno e di cui sia capace di fare a meno! (...) Ci sono molte anime, e non ce n'è una sola con cui io non sia in comunione per mezzo di quella parte sacra in essa, che dice Padre nostro.


2. Diverse sono le connotazioni principali che la koinonia o comunione porta con sé. Ne richiamo due. La prima è un ideale etico: proprio perché hanno Cristo in comune, i primi cristiani sentono come legge della loro convivenza la tendenza a mettere in comune le risorse materiali e quelle spirituali. Qui don Gius sottolinea in particolare l'alta considerazione, all'interno delle prime comunità cristiane, dell'ospitalità e la definisce come "vertice della condivisione, perché in essa si mette in comune tutta la vita della persona" (p. 124).
Un altro fattore è quello che don Giussani chiama "fattore gerarchico", e di cui abbiamo fatto esperienza diretta l'anno scorso il 7 marzo, quando il Papa, con stima e grande affetto, vi ha detto:
Dopo sessant'anni, il carisma originario non ha perso la sua freschezza e vitalità. Però, ricordate che il centro non è il carisma, il centro è uno solo, è Gesù, Gesù Cristo! (...) Non dimenticatevi mai di questo, di essere decentrati! E poi il carisma non si conserva in una bottiglia di acqua distillata! Fedeltà al carisma non vuol dire "pietrificarlo" - è il diavolo quello che "pietrifica", non dimenticate! Fedeltà al carisma non vuol dire scriverlo su una pergamena e metterlo in un quadro. Il riferimento all'eredità che vi ha lasciato don Giussani non può ridursi a un museo di ricordi, di decisioni prese, di norme di condotta. Don Giussani non vi perdonerebbe mai che perdeste la libertà e vi trasformaste in guide da museo o adoratori di ceneri. Tenete vivo il fuoco della memoria di quel primo incontro e siate liberi! Così, centrati in Cristo e nel Vangelo, voi potete essere braccia, mani, piedi, mente e cuore di una Chiesa "in uscita". La strada della Chiesa è uscire per andare a cercare i lontani nelle periferie, a servire Gesù in ogni persona emarginata, abbandonata, senza fede, delusa dalla Chiesa, prigioniera del proprio egoismo. "Uscire" significa anche respingere l'autoreferenzialità, in tutte le sue forme; significa saper ascoltare chi non è come noi, imparando da tutti, con umiltà sincera. Quando siamo schiavi dell'autoreferenzialità finiamo per coltivare una "spiritualità di etichetta": "Io sono Cl". Questa è l'etichetta. E poi cadiamo nelle mille trappole che ci offre il compiacimento autoreferenziale, quel guardarci allo specchio che ci porta a disorientarci e a trasformarci in meri impresari di una Ong.
Fratelli e Sorelle di C.L., che il Signore vi benedica mille e mille volte!


+ Francesco Lambiasi

tortora-scuroRiccione | Rapina alla gioielleria di viale Dante

 

Sembra sia stata una banda formata da quattro italiani, sembra dall’accento meridionale, quella che oggi alle 16,45 circa ha messo a segno una rapina alla gioielleria Baldacci di viale Dante a Riccione.
I rapinatori sono entrati violentemente nel negozio e aggredito la titolare per evitare che desse l’allarme. Poi hanno arraffato i gioielli esposti e sono fuggiti a folle velocità su un’auto. Stanno indagando i carabinieri. Sul posto sono arrivati anche i sanitari del 118 per soccorrere la titolare.

gioielleria baldacci riccione

1Rimini | San Nicolò, domani in funzione nuova rotatoria

 

Entrerà in funzione domani la nuova rotatoria realizzata davanti alla chiesa di San Nicolò, tra piazzale Cesare Battisti, via Graziani, via Ravegnani e corso Giovanni XXIII a Rimini.
Nella mattina sarà spento l’impianto semaforico e sarà avviata la circolazione a rotatoria nell’incrocio. “Rispetto agli altri interventi di fluidificazione dell’asse mediano realizzati, l’ampiezza dell’incrocio - spiegano dal Comune - permette un’organizzazione del cantiere più agevole e non richiede quindi l’esecuzione dei lavori in orario notturno”.


La nuova rotatoria avrà un diametro di 34 metri, con la corsia di transito di 8, un anello sormontabile pavimentato in cubetti di pietra tipo selce del Marecchia di 2 e un’aiuola centrale con arredo verde del diametro di circa 7 metri.
La corona della nuova rotatoria verrà realizzata inizialmente con delle barriere mobili in plastica bianche e rosse, che saranno poi sostituite nelle successive due settimane dall’aiuola definitiva. Durante questo periodo di lavori, verrà anche smontata l’esistente torre faro posta al centro dell’attuale incrocio semaforizzato: si tratterà di un’operazione abbastanza complessa che potrà richiedere anche la temporanea interruzione della circolazione, per evidenti ragioni di sicurezza. Il progetto prevede infatti l’installazione di una nuova illuminazione di arredo in tutta l’area interessata dal cantiere.


Al centro della nuova rotatoria verrà messa a dimora una grande palma recuperata dall’area verde di piazzale Kennedy, interessata del cantiere del piano per la salvaguardia della balneazione, che dall’inizio dei lavori era stata temporaneamente stoccata nel giardino verso la ferrovia. Si provvederà anche alla riqualificazione del verde delle aiuole adiacenti alla nuova rotatoria.
L’intervento prevede che il lungo attraversamento pedonale che collega il sottopasso di Viale Principe Amedeo (la zona Mare) con Corso Giovanni XXIII (il centro città), sia colorato di rosso per renderlo maggiormente visibile e quindi più sicuro. L’incrocio verrà completamente riasfaltato e si provvederà anche al rifacimento della carreggiata stradale di corso Giovanni XXIII. L’intervento, dal costo di 190mila euro.

asse mediano 7 1 - rotatoria ple c battisti 02

asse mediano 7 1 - rotatoria ple c battisti 01

tortora-scuroRimini | Posta a giorni alterni, Arlotti interroga Guidi

 

Anche Rimini è nella sperimentazione di Poste italiane, che vede pioniere Sicilia ed Emilia Romagna, della consegna della posta a giorni alterni. Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ritiene la sperimentazione penalizzante e ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, chiedendo che intervenga urgentemente, per continuare a garantire il servizio postale universale.


“Complessivamente, in base al piano reso noto lo scorso anno, il cambiamento colpirebbe – evidenzia Arlotti – in 3 tranche il 25 per cento dei comuni italiani sotto i 30 mila abitanti e sotto i 200 abitanti di densità km/q, coinvolgendo oltre 5.200 comuni su poco più di 8.000 e oltre 15 milioni di cittadini. Nella sola provincia di Rimini, a titolo di esempio, sarebbero interessati 14 comuni su 26, ovvero tutta l'alta Valmarecchia e la Valconca con i comuni già più svantaggiati. Con l'adozione di questo nuovo piano da parte di Poste, l'Italia rischierebbe tra l’altro una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea, come anticipato a Poste e all'Agcom in una lettera informale del giugno dello scorso anno, il cui contenuto è stato diffuso dai media”.


La posta a singhiozzo danneggerebbe anche la consegna di giornali e periodici a casa degli abbonati. “Senza il servizio universale (la consegna a domicilio 5 giorni su 7) vi sarebbero conseguenze pesanti sulla consegna dei quotidiani e di periodici a casa degli abbonati, con la penalizzazione dei giornali quotidiani e settimanali, spediti via posta, che basano il loro rapporto con gli abbonati proprio sulla puntualità del recapito domiciliare”.

Tiziano Arlotti

Lunedì, 22 Febbraio 2016 18:13

igor pellicciari e andrea gnassi

Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha incontrato oggi a palazzo Garampi il console onorario della Federazione russa a Bologna, Igor Pellicciari, per esaminare le prospettive e le azioni da mettere in atto già nelle prossime settimane al fine di potenziare le relazioni tra Rimini e la Russia, con un’attenzione particolare al turismo