24 02 2016 | Riccione | Porto, al via la pulizia dei fondali
Il sindaco di Riccione Renata Tosi e l’assessore al Demanio Carlo Conti hanno incontrato ieri pomeriggio gli operatori del porto per fare il punto sui lavori di dragaggio e pulizia dell’area portuale. Presente anche il comandante dell’ufficio locale marittimo Ivan Pinzon.
“Si è convenuto con gli ormeggiatori - segnalano dal Comune - di rimuovere le catenarie delle imbarcazioni, ancorate nei fondali, entro la metà di marzo nella darsena di ponente. In questo modo si potrà procedere come previsto da cronoprogramma al primo intervento di pulizia del Rio Melo tra via Castrocaro e il ponte della Ferrovia con la rimozione del materiale fangoso”.
Secondo i calcoli del Comune, a condizioni metereologiche favorevoli, i lavori dovrebbero concludersi prima di Pasqua. Dopo la pausa festiva partiranno invece i lavori di dragaggio alla darsena di ponente.
“Con la pulizia del fondale – dichiara l’assessore al Demanio Carlo Conti – verrà garantita sia la fruibilità che la sicurezza idraulica dell’area. Un intervento propedeutico al dragaggio nella darsena a ponente sulla quale la nostra attenzione sarà costante per assicurare la migliore agibilità a favore dei nostri diportisti”.
24 02 2016 | Rimini | Pantani, gip si riserva su archiviazione caso
Il gip di Rimini si è riservato di decidere sull'inchiesta bis relativa alla morte di Marco Pantani, nata in seguito ad un esposto presentato dalla famiglia del campione scomparso il 14 febbraio 2004 che aveva ipotizzato l'accusa di omicidio volontario nei confronti di ignoti. La procura di Rimini, nel settembre scorso, aveva presentato richiesta di archiviazione, a cui si è opposto il legale della famiglia Pantani, Antonio De Renzis. "Non è emerso alcun elemento a sostegno - commenta il procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli - e quindi ho chiesto l'archiviazione". 'Normale', per il magistrato la riserva 'per riflettere sul caso'. Oggi in udienza il legale della famiglia Pantani ha chiesto ulteriori approfondimenti, volti a chiarire alcune questioni chiave sollevate dalla perizia prodotta nell'inchiesta bis. Tra queste, la presenza di metaboliti nel sangue del 'pirata', assieme alla presenza di droga e medicinali, ma anche alcune questioni controverse relative alla scena del delitto, tra cui un lavandino prima visto da alcuni testimoni staccato e poi ritrovato al suo posto, e la presenza mai chiarita di alcuni giubbotti appartenuti al campione e di una 'pallina' di pane e cocaina vicino al cadavere (Agi).
24 02 2016 | Rimini | Droga, arrestato albanese; sequestrate 300 dosi eroina
Nascondeva la droga nella sua utilitaria, sperando di farla franca con i controlli non avendo precedenti. Ma la polizia, dopo alcune segnalazioni sull'auto per spaccio e accertando che l'uomo - un albanese di 45 anni - aveva abitato con un'altra persona arrestata di recente, ha avviato controlli che hanno portato al suo arresto. Sequestrata eroina sufficiente per almeno 300 dosi, che avrebbero fruttato sul mercato circa 10 mila euro. Dopo l'arresto, oggi e'arrivata anche la condanna a 4 anni di reclusione (Agi).
24 02 2016 | Rimini | Calcio, la verità del presidente De Meis sulle trattative con Luukap
Rimini 1912, due settimane al cadiopalma per i biancorossi. Questa mattina il presidente del club Fabrizio De Meis ha raccontato la sua verità sul tramonto delle trattative con la società italo-inglese Luukap.
Si parte dagli ultimi fatti in ordine di tempo: le notizie diffuse dalla Luukap ieri secondo cui De Meis avrebbe rifiutato un’offerta da 1,7 milioni per il 70 per cento delle quote della società.
“Sfiderei chiunque a rifiutare una proposta del genere per una società di Legapro”, chiarisce subito il presidente che dice di avere tutti i documenti che dimostrano i fatti esposti stamattina nella sala stampa dello stadio Neri a piazzale del Popolo a Rimini.
“La proposta di Luukap mi è arrivata alle 21,06 di domenica nella mia posta privata, io sono arrivato a casa a mezzanotte. E la proposta prevedeva una risposta era entro le ore 12 di lunedì.
Questa proposta coinvolgeva però anche altri soggetti, per i quali io non ho titolo di decidere”.
Nella mail si parlava “del pagamento per il 70% della società di 10 euro”. La Luukap chiedeva “la rinuncia da parte mia dei 100mila euro di caparra confirmatoria che io ho versato nei conti della Rimini Calcio, come ho sempre fatto”.
Non solo. “Io dovevo dare a loro 300mila euro, anziché dare loro soldi a me. Il signor Daniele Conti doveva trasferire 50mila euro a questa società inglese. Il direttore generale Angelo Palmas doveva dare le dimissioni e rinunciare a due anni di contratto. Il direttore sportivo Ivano Pastore doveva dare le dimissioni a giugno 2016 e quindi rinunciare a due anni di contratto. E io dovevo concedere un pignoramento sul Cocoricò fino al 2017”.
Sembra anche che la Luukap avesse in mente di cambiare allenatore. “Lunedì sera ho incontrato il mister, che mi ha detto che è stato avvicinato da un giornalista che ha contatti con Luukap che gli ha detto che sarebbe stato sollevato dall’incarico. Il mister mi ha detto che se era lui il problema era disponibile a lasciare, perché lui era venuto a Rimini per aiutare il Rimini, e che avrebbe rinunciato al compenso”.
A De Meis, inoltre, non ha convint il fatto che la proposta era “fatta da Luukap per società o persone da indicare. Io sarei andato dal notaio a firmare per un soggetto che non conosco”. Non è un fattore secondario. “Quando c’è un accollo debitorio il soggetto che subentra presenta delle garanzie: la società che subentra si impegna e paga i debiti”.
Comunque, non è vero, ribadisce De Meis, che alla proposta di Luukap non sia arrivata risposta. “Gli ho risposto con una mail chiedendo un posticipo di 48 ore e non ho più avuto risposta da Luukap” proprio per poterne parlare con Conti, Palmas, Pastore. “Colgo l’occasione per ringraziare il ds Pastore e il dg Palmas, entrambi mi avevano dato la disponibilità per incontrarmi mercoledì e rinunciare a due anni di contratto”.
A De Meis “questa proposta così com’è stata formulata e divulgata alla stampa” è sembrata “l’ennesimo tentativo di fornire una versione particolare”.
A questo punto il presidente del Rimini riavvolge il nastro più o meno di due settimane. “Ho ricevuto un messaggio da un rappresentante di Luukap che mi chiedeva un incontro per valutare le problematiche che abbiamo in corso e il futuro della Rimini Calcio. Io ho valutato fosse meglio si parlassero gli avvocati perché sono 8 mesi che va avanti anche una vicenda giudiziara tra noi e tra l'altro la mia famiglia non ne può più”.
Il 13 febbraio De Meis e i rappresentanti della Luukap si sono incontrati. In quell’occasione, “mi hanno detto che avevano intenzione di fare una partnership al 50% per portare il Rimini in serie B”. Il sogno della B riaccende la speranza di De Meis e una possibilità di dialogo. “L’accordo prevedeva un pagamento da parte loro di 500mila euro per il 50%, io dovevo mettere 500mila euro. Non c’era nessuna proposta formale”.
Poi De meis riceve la telefonata dell’“avvocato e mi ha detto che Luukap era interessata solo a comprare il 100% delle quote, che io uscissi, per un euro”. De Meis ne parla con la sua famiglia. “A malincuore ho deciso di accettare. Ho comunicato al mio avvocato che avrei accettato la proposta a un euro”. Qui parte il racconto della partita con il Siena, al temine della quale De Meis si lascia sfuggire con alcuni giornalisti un: “Questa è l’ultima”. La frase che ha acceso i riflettori della stampa sulle trattative in corso.
Il lunedì De Meis dice di essere andato “a Modena per organizzare il pagamento degli stipendi. Hanno fatto un trasferimento di conti, e io mi sono tranquillizzato. Mi hanno dato un appuntamento a Bologna il martedì”.
Ma martedì (il 16 febbraio) i rappresentanti di Luukap non si sarebbero fatti sentire. “Mi sono trovato alle 16 senza possibilità di pagare gli stipendi. Mezz’ora dopo ho saputo che stavano venendo a Riccione per farmi una nuova proposta. Facevo fatica a capire”. Ma De Meis li vede “alle 18. Mi è stato proposto un fallimento pilotato della Rimini Calcio. Quindi di portare i libri in tribunale, ho vissuto momenti di profonda difficoltà. Per me far fallire il Rimini dopo i tanti sacrifici fatti in questi due anni, dopo minuti di silenzio gli ho detto che io non avrei fatto fallire il Rimini.
Conoscendo i debiti reali, che non sono quelli pubblicati, non capivo perché fare fallire la società. Loro mi hanno detto che era l’unico modo per non pagare l’erario, le banche e i fornitori. Fermo restando che il fallimento ha conseguenze personali per me e altri perché il curatore fallimentare avrebbe dovuto verificare chi ha fatto debiti negli ultimi 5 anni”. E comunque “io non porterò mai i libri in tribunale prima di aver tentato tutto per salvare il Rimini”.
La Luukap capisce che De Meis non ci sta, chiede un altro appuntamento. Si vedono a mezzanotte “per la proposta del 70%”, poi silenzio fino a domenica, quando De Meis si trova nella posta elettronica l’ultima mail, “in cui ammettono che i debiti sono 200mila euro”.
L’estenuante trattativa va avanti da otto mesi (5 denunce civili e una penale), quando Luukap ha versato 100mila euro a De Meis, “che io ho versato nelle casse del Rimini”, come caparra per l’acquisto del 30% della società, attualmente sotto sequestro conservativo.
“Loro sostengono che io li abbia truffati, io sostengo il contrario. Se ce l’hanno con me perché non se la prendono con me e non liberano il 30% della Rimini Calcio e non danno la possibilità a questa società di essere ceduta a chi vuole con i fatti aiutarla”.
La prossima udienza in tribunale è fissata al 2 marzo, ma Luukap ha chiesto un rinvio. Le battaglie legali tengono in ostaggio la società, mettendola in difficoltà nella ricerca di investitori.
Falso per De Meis è il dato pubblicato sulla stampa di 2,7 milioni di debiti. Spiega il presidente che “i debiti sono divisi in due poste: quelle con l’erario, in 7 anni, poi con i vecchi fornitori di circa 500mila euro. Quella transata è una cifra di circa un milione, con un piano in sette anni”.
“Io sono disponibile a farmi da parte in qualunque momento, di fronte a qualcuno che sia intenzionato a fare qualcosa di concreto per il Rimini”, dice nelle battute finali De Meis.
24 02 2016 | Coriano | Serata jazz a teatro con Bosso e Fariselli
Domani alle ore 21,15, al Teatro CorTe di Coriano serata jazz da veri intenditori per il concerto di Alessandro Fariselli 4et feat. Fabrizio Bosso.
In primo piano ‘Let’s go', il primo progetto discografico del quartetto guidato dal sassofonista romagnolo Alessandro Fariselli, album che sancisce la sua pluriennale collaborazione artistica con il pianista Massimiliano Rocchetta, il contrabbassista Mauro Mussoni e il batterista Fabio Nobile. Strumentisti dalla solida reputazione che, insieme o singolarmente, hanno collaborato, in Italia e all’estero, con artisti internazionali del calibro di Mario Biondi, Gegè Telesforo, Rosalia De Sousa e Tanya Michelle.
‘Let’s go', uscito la scorsa primavera, presenta 14 brani che spaziano dal jazz al blues, dal funk allo swing fino al soul. Tra inediti (“Let’s go”, “Semplicissimo”, “Venice blues”, “Ma”), rivisitazioni di classici (“Cold Duck Time” di Eddie Harris, “Black Nile” di Shorter, “Caravan” di Ellington, “Nothing personal” di Brecker, “Lonnie’s lament” di Coltrane, “Nutville” di Horace Silver) e avventurose fughe in territori extra jazz (“And i love her” dei Beatles, “I shot the sheriff” di Marley e “I just can’t stop loving you” di Michael Jackson) il quartetto propone un suono contemporaneo senza dimenticare le sonorità tipiche del jazz anni ‘60. Versioni a cui nell’album contribuiscono numerosi amici musicisti come Fabrizio Bosso, Luca Mannutza, Gianni Giudici, Piero Frassi, Francesco Puglisi, Gianluca Nanni, Dino Gnassi, Stefano Serafini e Fabio Russo.
E sarà proprio Fabrizio Bosso l’ospite speciale del concerto a CorTe. Occasione per ascoltare le prodigiose improvvisazioni del trombettista di origini torinesi, musicista eclettico dalle indiscusse doti tecniche e melodiche, divenuto una delle star del panorama jazz internazionale. Artista di grande talento e generosità, molto amato sia dagli appassionati che dal grande pubblico grazie alle collaborazioni pop con Nina Zilli e Raphael Gualazzi, che contribuirà a dare ulteriore energia all’interplay del vivace quartetto di musicisti romagnoli.
24 febbraio 2016
Sgr si allea con Gazprom | De Meis dice no a Luukap | Pantani, oggi l’udienza
23 02 2016 | Rimini | Pantani, inchiesta bis. Domani il gip decide
Domani dalle 10 si terrà a Rimini, davanti al giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini, l'udienza dell'inchiesta bis sulla morte di Marco Pantani, stroncato da overdose il 14 febbraio 2004 nella stanza del residence le Rose.
Il giudice deciderà se archiviare - come chiesto dalla Procura della Repubblica - dopo un anno di indagini coordinate dal procuratore capo Paolo Giovagnoli e una nuova perizia medico scientifica affidata al professor Franco Tagliaro o rimandare il fascicolo agli investigatori per nuovi approfondimenti, come chiede la famiglia del campione, rappresentata dall'avvocato Antonio De Rensis.
Domani in aula annunciata la presenza di mamma Tonina, che non chiederà di parlare ma, come spiegato dall'avvocato De Rensis, "farà la mamma". Il legale della famiglia si oppone quindi all'archiviazione dell'inchiesta per omicidio volontario aperta dal procuratore Giovagnoli, proprio in seguito all'esposto dell'avvocato De Rensis (Ansa).
23 02 2016 | Rimini | Calcio, Luukap rinuncia
Non sarà la Luukap a salvare il calcio riminese. “Dopo tanti giorni di trattative dove si è raggiunto un accordo di massima per l‘acquisto del 70% del pacchetto azionario della AC Rimini 1912 per un importo superiore a 1.700.000 euro comprensivi di accollo del debito pregresso e nuova finanza investita (incluso ovviamente il pagamento degli stipendi scaduti in data 16 febbraio), nella giornata di domenica 21 febbraio abbiamo inviato una proposta irrevocabile per l’acquisto del 70% delle quote sociali con scadenza alle 12 del giorno successivo, poi prorogata alle 12 del giorno 23 febbraio”, scrive in una nota la società di diritto inglese fino a poche ore fa interessata ai biancorossi.
“Essendo detta proposta rimasta senza alcun positivo riscontro da parte del Gruppo Cocoricò srl, riteniamo che la medesima debba considerarsi priva di interesse e quindi, a tutti gli effetti, declinata”.
23 02 2016 | Rimini | Fiera, il salone della birra chiude con 14mila visitatori. In marzo, il basket
L’edizione di Beerattraction ha chiuso i battenti oggi in fiera a Rimini con 14.581 visitatori a segnare un +10,3% sul 2015. In generale, la manifestazione ha registrato numeri eccellenti: 350 espositori (200 nella scorsa edizione), 300 business meeting con buyer provenienti da 21 paesi del mondo, 168 giornalisti e blogger italiani ed esteri accreditati.
“Con Beerattraction 2016 - commenta il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni - abbiamo vinto la sfida di dare alla filiera e al mercato italiano il ritorno di una manifestazione di riferimento. Non a caso a Rimini, territorio unico per concentrazione di locali e competenza organizzativa e fieristica, da sempre motori del business e delle tendenze del beverage internazionale”.
L’Italia, aggiunge Patrizia Cecchi, direttore della BU Food&Beverage, Wellness and Consumer, “pur non essendo un paese di storiche tradizioni birrarie è il paese del gusto e della creatività e li trasferisce nell’originalità della composizione degli ingredienti per la produzione di birre. Ecco che si afferma uno stile italiano, riconosciuto e molto apprezzato anche all’estero”.
Sono stati centinaia, fa notare Flavia Morelli, project manager Beerattraction, “gli eventi in fiera e fuori fiera con laboratori di degustazioni, showcooking e convegni. Fra questi svettava per dimensioni e internazionalità il premio Birra dell’anno, il concorso organizzato da Unionbirrai con 64 giudici da tutto il mondo, vinto da Fabbrica Birra Perugia”.
La prossima edizione si svolgerà nel febbraio 2017, mentre il quartiere fieristico riminese, tra poco più di una settimana (da venerdì 4 a domenica 6 marzo) si prepara ad ospitare Rnb Basket Festival, appuntamento di sport ed eventi che nel 2015 portò a Rimini oltre 30mila presenze.
23 02 2016 | Rimini | Trasporto pubblico, Cgil: Risparmi? Non a spese dei lavoratori
La Cgil entra “nella guerra di cifre in corso tra Agenzia mobilità, Start Romagna e altri soggetti pubblici sul costo del trasporto pubblico locale” per “fare un po’ di chiarezza sulle priorità che questa materia pone”. A intervenire per il sindacato è Ornella Giacomini, segretario generale Filt Cgil Rimini. La prima cosa “da chiarire” è che “servono investimenti e assunzione di responsabilità per favorirne il maggior utilizzo possibile, renderlo concorrenziale all'automobile migliorando di conseguenza la qualità dell'aria e della vita delle persone. Bisogna riprogettare la città conciliando lo sviluppo economico con la qualità della vita. Quando si parla di pedonalizzazione dei centri città e di piste ciclabili non si può di converso penalizzare il servizio pubblico perché costerebbe troppo. Per stabilire il “giusto costo” si fa riferimento a studi che sarebbero stati condotti da soggetti terzi, ma questo non è una garanzia di attendibilità e poi i parametri di riferimento non possono essere altre città dove il servizio viene svolto in modo del tutto diverso, basti solo pensare alle corse notturne che vengono effettuate nella nostra provincia che necessariamente fanno aumentare il costo del servizio. Inoltre il trasporto pubblico è in grado di svolgere un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile e nella ripresa economica anche del nostro territorio”.
L'11 gennaio 2016 come Cgil Cisl e Uil e rispettive categorie dei trasporti Filt, Fit e Uilt, “abbiamo chiesto un incontro agli enti locali Comune e Provincia, Agenzia mobilità e Start Romagna proprio per discutere di questi temi, ma stiamo ancora aspettando di essere convocati. Per essere chiari, a meno che in passato non siano stati sperperati dei denari, l'attuale risparmio su chi dovrebbe ricadere? Non possiamo accettare che a farne le spese debbano essere i dipendenti, o la qualità dei servizi per i cittadini in particolare anziani e studenti, semmai è con l'ausilio delle professionalità interne, che vanno valorizzate, che devono essere ricercate le soluzioni che permettono la razionalizzazione delle risorse”.